Poesie del ricordo

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LE POESIE DEL RICORDO


MIO NONNO Non ricordo‌ Non ricordo nulla Non ti vedo Non ti sento.

Non ricordo di te Non ho nulla di te Ho solo una foto sfuocata Posso solo immaginarti.

Non ti ricordo Non ti ho mai visto Ma non sono arrabbiato Non mi preoccupo perchĂŠ alla fine ci rincontreremo.

Samuele Aldini


RICORDO Ricordo la tua presenza nella mia vita, pochi abbracci mi hai dato troppo presto te ne sei andata. Ricordo il tuo sorriso svanire come una foglia secca trasportata dal vento. Ricordo la disperazione nel volto di tutti quando sei volata lontano come un uccello spensierato lassù, in quel cielo rosato. Ricordo che da lì più non sei tornata. Ricordo che ogni notte rivedevo la luce dei tuoi occhi splendenti e gioiosi nella stella più luminosa nel blu della notte e ti sentivo vicina, ma dentro di me vive il pensiero e la speranza. Un giorno ci rincontreremo. Martina Gori


RICORDO Ricordo cosa eravamo… Io e te Due fuochi d’artificio, due sinfonie Che esplodono in cielo Ferma il tempo sotto il chiaro di luna Perché non voglio chiudere gli occhi

Senta di te, niente è come prima Sono la metà in un intero Senta di te, non ho nessuna mano da stringere Senza di te… Sono solo una canzone triste…solo una canzone triste

Con te, crollo Con te, sono un bellissimo disastro… Come se fossimo mano nella mano Con tutte le paure al limite

Senza te sono solo una canzone triste… ANNA


ESTATE RICORDO CHE ERA CALDO, RICORDO CHE ERA ESTATE, RICORDO CHE ERO AL MARE RICORDO CHE ERO CON MIO PADRE E I MIEI ZII. L’ACQUA ERA CALDA E TORBIDA RICORDO CHE GIOCAVO CON MIO CUGINO. LO RICORDO COME SE FOSSE IERI. LUCA

RICORDO D'ESTATE LA SABBIA DORATA E BOLLENTE SUI PIEDI ERA COME LAVA DEL VULCANO CHE BRUCIA LA TERRA. RICORDO LE PARTITE DI CALCIO CON GLI AMICI, LA RETE ROTTA. RICORDO QUANDO, STANCHI, CI TUFFAVAMO COME DEI DELFINI CI SENTIVAMO VIVI. OH COME VORREI TORNARE A QUEI GIORNI!! SENZA PREOCCUPAZIONI. Luca Santi


RICORDO... Ricordo una lucida spiaggia, come un deserto, mi eccittava. Ricordo appuntiti scogli, dimora di piccoli granchi, tutti eclatanti. Ricordo, grande, blu, il mare, al sole nuotavano, al buio pescavano. Ricordo alti pini, verdi, profumati, sempre abitati. Lorenzo Minghelli


RICORDO Ricordo, volteggiavano libere le foglie di palma, come faville di fuoco arrabbiate, sulla bianca sabbia, vagante nella calda aria d’ estate.

Ricordo, le onde sospinte da corrente impetuosa e piccoli pesci, che in branco nuotavano, rilucevano nel mare.

Ricordo, le nuvole nere, scorrevano veloci nell’ azzurro cielo, percorso da gabbiani in gara e illuminato da pungenti raggi di sole.

Ricordo, la conchiglia scheggiata nella sabbia trasparente, reggia del paguro scomparso per sempre, portata all’ orecchio, mi ha regalato il rimbombo dell’ onda.

Riccardo Ghetti


RICORDO Ricordo il giorno in cui andai per la prima volta, in motore con mia sorella. Ricordo che mi fidavo di lei, nella paura e nello stupore. Ricordo l'aria fresca tra i capelli, il profumo della natura e un mare di nuvole soffici, su di noi. Ricordo che, avvolgevo mia sorella, come un cuscino. Ricordo il suo profumo, pi첫 intenso dei fiori in primavera, e la sua forza che, mi regala sicurezza. SOFIA


EMOZIONE Ricordo quel giorno, quel momento, quel preciso istante, un’emozione fortissima. Ricordo quel palco, buio, freddo, prima ostile, ma poi lucente, coinvolgente. Ricordo me stessa, e le altre ballerine, freneticamente ballavamo, come piccoli pesci guizzanti veloci nuotano nel mare. Ricordo la platea gremita, occhi su di noi attenti, un’emozione intensa, gioia pura. Troppo stupore per essere vero. Troppa emozione per essere realtà Alessia Pascucci


Il Temporale d’estate Mi ricordo che guardo oltre la finestra e là, nell’ arco del cielo balenano luci improvvise, sento rombi cupi in una lunga distesa scura, la tempesta si avvicina. L’ acqua scende ticchettando e le nubi sibilano di rabbia. Vedo sul vetro che scivolano lacrime di tristi giorni, il mare si agita e le sue onde fuggono spaventate cercando aiuto sulla spiaggia. Il vento infuria, spinge, strattona ma già si placa e indovino il cielo che torna.

Pietro Biguzzi


IO E IL NONNO Ricordo una solare giornata di estate, un’aria allegra, due cuori felici, due sguardi complici.

Ricordo un albero spoglio, robusto, un’altalena improvvisata e io felice sopra.

Ricordo i sorrisi di mio nonno, la sua mano nella spinta, per farmi volare in alto, sorrideva, sorrideva, felice.

Ricordo il suo sguardo, tranquillo, sereno, come se non ci fosse un domani, il mio pensiero è per te nonno. Lorenzo Pieri


VIAGGIO DIFFICOLTOSO Ricordo questo luogo desolato, ero assetato . Di acqua non ce n’era, gridai alla vista di una pantera. Ricordo a malapena la mia meta era una grande città, mancava ancora molto, mi sembrava quasi di non aver più volto. Ricordo di essere stato come un gattino smarrito trovai la via di casa anche se ferito, arrivai in città contento anche se con molti graffi al mento.

CHRISTIAN PANDOLFINI


SOLE‌MARE Splendeva brillava,il sole, con i suoi raggi caldi mi cullava.

Soffiava lo scirocco, mi accarezzava dolcemente i lunghi capelli castani.

Arrivavano a riva,le onde, ritornavano indietro con il loro sciabordio dolce melodia salmastra mentre io rincorrevo i miei pensieri.

Nicole Scarpa


CIELO STELLLATO Ricordo che m’affacciai alla finestra per guardare il cielo stellato. E sul mio volto si dipingeva un sorriso Mentre i miei ricordi in una coperta mi avvolgevano.

Ricordo i pomeriggi e le serate In quel paesaggio marino trascorse.

Ricordo che il cielo s’aranciava E i gabbiani si mutavano in stelle. Come sogni, lacrime e sospiri sperati. Come umile scheggia allo sguardo infinito

Ricordo la brezza del mare che fresca e cristallina riempiva il mio cuor di pensieri di bambina. Ed io seduta sullo stesso scoglio, nello stesso luogo, come una principessa che aspetta il proprio ranocchio da baciare, mi avvolgevo nella mia nube di pensieri. Marilena Adinolfi


IO SONO I MIEI RICORDI Ricordo sorridenti bambini, senza denti, bloccati in un mondo di sogni, ignari di tragedie e guerre. Ricordo matite colorate, tra loro intrecciate, in un candido arcobaleno, scudo contro ombre minacciose. Ricordo aereoplanini di carta, nel cielo avventurieri, impazienti, come noi, di librarsi nell’azzurro come rondini. Ricordo la mia scuolina, nido premurosa e dolce, per tutta l’infanzia, mi ha tenuta stretta, al sicuro, come la mamma che abbraccia amorevole il suo bambino.

Laura Cannavacciuolo


LA MIA GRECIA Il sole caldo della mia Grecia mi accompagna attraverso il lungo rigoglioso sentiero.

La spiaggia mi solleva sull’arcobaleno di conchiglie che mi porta leggero al mare.

Brilla l’acqua di raggi cristallini e intensi. Mi tuffo.

L’acqua mi guida al fondale misterioso, prezioso scrigno di coralli illuminati Risalgo. La notte pareti di corallo mi portano in fondo al mare. Filippo Giuliani


LUNA

Splendente, giallo acceso,grande, tonda.

La luna, diversa, immaginazione di un sogno lontano, realtĂ troppo vera per essere realtĂ , stupore troppo grande per essere stupore.

Il tempo veloce scorre, la luna timidamente discende, bellezza che splende, Nel terrazzo sporgente del Monte cerco ora una luna invisibile.

Non la vedo piĂš la tristezza mi invade ma non mi assale mai la paura di averla persa.

Federico Mariani


RICORDO UNA BAMBINA DI MONTAGNA Ricordo una bambina, figlia della montagna

capelli biondo cenere e azzurri occhi.

Ricordo una bambina , figlia della montagna,

dallo sguardo giocoso dagli occhi ridenti. Ricordo una bambina, figlia della montagna, dai modi differenti,

sinceri e felici, antichi e sognatori. Ricordo una bambina, figlia della montagna

mi attende lass첫 con la speranza la speranza di un giorno di sole, di noi due di nuovo insieme.

KATHERINE


IL CANE DEI NONNI Ricordo della gente lo stupore quando il suo nome mia nonna chiamava : “Micio!�. Un enorme cane goffamente avanzava, lavando con un tocco di lingua chiunque incontrava.

Ricordo gli uccelli raccogliere il tuo bianco pelo, dal prato in primavera, per diventare soffice coperta dei loro nidi.

Castagnoli Caterina


RICORDO Ricordo il vociare dei bambini, il rumore delle onde che si infrangono sulla riva.

Ricordo la sabbia che scotta, fine, candida, da un mare di persone invasa in un pomeriggio di piena estate.

Ricordo le urla dei gabbiani, bianchi come nuvole, che volano in alto e si gettano in mare a caccia di pesci.

Ricordo il mare agitato che aggredisce di sorpresa, con le alte spumeggianti onde.

Alice Tassinari


Ricordo estivo Ero seduto sotto al mio albero Ero triste e annoiato

Molto non c’era da fare , e la noia era l’unica cosa che mi poteva capitare.

Quando la mia cagna mi passò davanti di genio mi vennero i lampi . Gli saltai in groppa per cavalcarla, ma mi buttò a terra. Che capitombolo!

Alessio



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