Mondo agricolo n.9

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N O T I Z I A R I O E N E R G I A E A M B I E N T E D I C O N F A G R I C O LT U R A R U B R I C A

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FITODEPURAZIONE Meeting a Chioggia degli studiosi di aree umide Studiosi in materia di ecologia e di aree umide, provenienti da 20 Paesi europei, oltre che da Stati Uniti e Giappone hanno tenuto recentemente - presso l’impianto idrovoro Cà Bianca di Chioggia, nel veneziano - l’appuntamento annuale realizzato dalla Sezione Europea della Society of Wetland Scientists (SWS), organizzazione “no profit”, fondata nel 1980 per promuovere la conoscenza degli ambienti umidi. In Italia esistono oltre 1000 impianti di fitodepurazione a flusso “sottosuperficiale” (prevalentemente utilizzati per il trattamento delle acque reflue domestiche) e svariate decine di zone umide a flusso superficiale (perlopiù gestite da Consorzi di bonifica; la più recente, a Vecchiano, è stata inaugurata a servizio del lago di Massaciuccoli, in Toscana), comprendenti anche i più moderni “sistemi flottanti” per la depurazione di acque di drenaggio agricolo e per il finissaggio di impianti di depurazione convenzionali (il cosiddetto “affinamento” indispensabile per l’utilizzo in agricoltura delle acque reflue, come sollecitato dalle normative). Oltre che per le prestazioni depurative, questi sistemi sono apprezzati per la multifunzionalità: sono ricchi di flora e fauna selvatica, bene inseriti nel contesto paesaggistico, possono acquisire valenza paesaggistica scegliendo specie vegetali adeguate, producono ragguardevoli quantità di biomassa da utilizzare per la produzione energetica. «L’incontro di Chioggia – ha commentato l’Associazione nazionale Bonifiche e Irrigazioni (Anbi) - è un riconoscimento internazionale all’impegno dei Consorzi di bonifica per la qualità delle acque nell’ambito del virtuoso rapporto con il mondo agricolo: l’acqua è indispensabile al territorio e l’irrigazione, gestita dagli enti consortili, è

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elemento determinante nel rimpinguare le falde anche con tecniche innovative come le aree di infiltrazione e i pozzi bevitori. Senza risorsa idrica non può esserci sviluppo soprattutto per quella agricoltura, che segna dati positivi nell’export e nell’occupazione soprattutto giovanile». (G. M.) SOSTENIBILITÀ 2014 Anno Europeo contro lo Spreco alimentare. Il Parlamento esorta lo scambio di buone pratiche Il Parlamento europeo ha proposto di proclamare il 2014 "Anno europeo contro gli sprechi alimentari", quale importante strumento di informazione e promozione per sensibilizzare i cittadini europei. Una campagna europea di sensibilizzazione intorno ai temi dello spreco: è la proposta espressa nella “Risoluzione del Parlamento europeo su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'UE”. L’Europarlamento sottolinea che lo spreco alimentare è una delle cause dei cambiamenti climatici e ritiene moralmente ingiustificabile che più del 50% del cibo prodotto non sia consumato. Secondo il PE le cause sono da ricercarsi anche SETTEMBRE 2013| MONDO AGRICOLO |45


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