Momenti di Gusto #3

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Cultura • Spettacoli

conosciuti e sconosciuti, di fratelli mai più tornati dalle campagne in Russia, di sorelle fucilate e violentate da nazisti e repubblichini, di case e chiese bruciate, di fame, freddo, di bombardamenti, di città distrutte, di solidarietà. Poi ho svolto un lavoro in moltissimi archivi della Resistenza che dovrebbero essere maggiormente conosciuti, dove è conservato un patrimonio documentale e storico straordinario. Infine ho raccolto testimonianze orali, come gli antichi cantastorie, come i ricercatori di cultura e musica popolare come Roberto Leydi, Bruno Pianta, Michele Straniero, Diego Carpitella, come Alan Lomax in America. Ho raccolto le storie degli ultimi partigiani rimasti con le loro splendide rughe e gli occhi scavati dal tempo e dalle storie». Come si può preservare la memoria della Resistenza a dispetto della progressiva e ineluttabile scomparsa dei suoi rappresentanti? «Io racconto una storia a te e tu la racconterai ad altri figli, ad altri amici. Fino a quando queste storie avranno gambe per poter camminare, non moriranno mai. Quando qualcuno si stancherà di raccontarle, queste storie moriranno due volte, con le persone e con le ingiustizie. Non è dunque memoria del passato. È memoria viva, quotidiana, un ponte tra generazioni diverse. È un impegno civile, fatto di piccole cose, di gesti, di atti pubblici e di parole. Con i libri di Giampaolo Pansa i partigiani erano diventati i nazisti e i nazisti i partigiani. Se non avessi scritto la Storia

in Orazione civile per la resistenza un giorno ci avrebbero raccontato che quelle di Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema erano delle allegre scampagnate dei tedeschi.» Chi è secondo te il partigiano di oggi? In particolare contro cosa bisogna Resistere? «Bisogna resistere contro le mafie. I partigiani di oggi sono i ragazzi che lavorano nei campi confiscati a Cosa Nostra, alla ‘ndrangheta, al clan dei Casalesi, alla sacra Corona unita. Ogni centimetro di terra sottratto dallo Stato alle mafie è Resistenza. Bisogna resistere ai tentativo di riscrivere la Storia. Infine bisogna resistere a quanti intendono stravolgere la Costituzione che resta la carta dei valori condivisa dagli italiani. Non è nata in Parlamento, bensì in ogni luogo in cui sono stati torturati e uccisi gli antifascisti e i civili».

BIANCHESSI RACCONTA LA RESISTENZA

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Marco Vallarino


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