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L’INFORMAZIONE GRATUITA N. 2

Marzo 2010

Mensile del giornale telematico www.madonielive.com

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Direttore Giuseppe Livecchi

FIAT... voluntas Marchionne Nuova emergenza I disagi quotidiani rifiuti a Cefalù dei pendolari Ecologia e Ambiente spa blocca la raccolta dei rifiuti nella cittadina normanna. Pesante il debito accumulato dall’amministrazione comunale durante gli ultimi anni. Riaperto il dialogo tra le parti, sembra che adesso la vertenza possa trovare una soluzione. Pag. 5

Mentre va a finanziamento il raddoppio ferroviario della Palermo-Messina, i pendolari continuano a viaggiare su treni obsoleti, sporchi e sempre in ritardo. Problemi che affliggono anche gli studenti che si spostano in autobus per raggiungere le scuole. Pag. 4

Pag. 2

SOMMARIO pag. 3 La settimana santa: tra fede e tradizione pag. 6 Isnello: pronti alla realizzazione del parco astronomico delle Madonie pag. 6 Avvistato il punteruolo rosso pag. 7 La rinascita del Basket a Cefalù

il luogo che hai sempre sognato per l'evento piu' importante della tua vita

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Fiat: ancora una volta i lavoratori pagheranno le scelte dell’azienda Il ministro Scajola: Termini Imerese non deve morire, allo studio una possibile soluzione L’Amministratore delegato Marchionne ha annunciato che a partire dall’inizio del 2012, la Fiat lascerà Termini Imerese con il conseguente stop della produzione che metterà, di fatto, in crisi l’economia del territorio. In questi ultimi giorni fioccano le proposte di riconversione dell’area industriale che conta, oggi, circa 2200 lavoratori, tra stabilimento di produzione della Casa di Mirafiori e aziende dell’indotto. Mentre i sindacati attendono di incontrarsi nei prossimi giorni con il governo nazionale per avere svelati i progetti di riconversione ed individuare quelli di reale e possibile attuazione, i lavoratori sono costretti a subire l’ennesima battuta d’arresto della produzione ed incrociare le braccia forzatamente. Intanto all’orizzonte si potrebbe profilare una svolta dopo i nuovi proclami del numero uno del Gruppo. Luca Cordero di Montezemolo, infatti, nel corso di una conferenza stampa svoltasi al Salone dell’Auto di Ginevra ha detto: “Fiat è disponibile ad affettuare un “piccolo investimento” per lo stabilimento di Termini Imerese nel caso venissero idee importanti”. I lavoratori sono stanchi “Siamo vittime delle scelte dell’azienda e non sappiamo più a chi e a cosa credere” A parlare sono “Ciccio” Conte e Giuseppe D’Agostino, dipendenti rispettivamente della Lear e della Fiat. “Ad aprile del 2008 è stato stipulato, tra governo regionale e Fiat, un accordo

questoo è il settore nel quale vorremmo continuare a lavorare. Lo stop alla produzione genererà il tracollo dell’economia del territorio, tornerà quindi a fare capolino il lavoro nero. Sarà veramente un disastro”. Il progetto “made in Sicily”

Sopra Conte e D’Agostino con il nostro direttore, in basso a sin. lo stabilimento, a des. una manifestazione.

di programma che avrebbe dovuto dare vita al famoso piano B. A novembre dello scorso anno, la scelta di Fiat, di smobilitare lo stabilimento e chiudere con la produzione di auto in Sicilia, ci ha colto di sorpresa – proseguono i due – anche perché è stato detto che produrre qui a Termini costa troppo. L’aumento dei costi è legato, secondo noi lavoratori, alla politica che ha voluto portare avanti l’azienda. Nel 2005 quando costruivamo la vettura 188 (la vecchia Punto) c’erano nove

aziende dell’indotto che lavoravano per Fiat, quindi i pezzi della vettura venivano in gran parte prodotti in loco. Adesso, purtroppo, in seguito alle scelte dei vertici del L i n g o t t o , a Te r m i n i s i assembla ciò che si produce altrove, ecco perché a nostro avviso -puntualizzano ancora i due- i costi hanno subito un’impennata. Naturalmente il nostro discorso potrebbe anche sembrare superficiale, ma siamo fermamente convinti che i lavoratori stiano pagando scelte politiche fatte

da altri. Non possiamo ammettere poi che il presidente di Confindustria dica che il nostro stabilimento sia scarsamente produttivo. Nella scala di merito la nostra produzione ha degli standard medio alti, certificati tra l’altro dai vertici dell’azienda stessa. Intanto ci troviamo a dover fronteggiare un nuovo periodo di cassa integrazione senza certezze sul nostro futuro. Ciò che più ci fa paura è la riconversione anche perché qui sappiamo costruire automobili e

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In questi ultimi giorni Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Ue con delega alle politiche industriali, ha affermato di volere attuare un piano d’azione e di sviluppo sia delle auto alimentate esclusivamente a energia elettrica sia delle ibride. “È impossibile pensare che si possa continuare a puntare su auto a benzina -ha detto Tajani- bisogna puntare sull’elettrico, in quest’ottica si potrebbe fare diventare Te r m i n i I m e r e s e p o l o dell’auto elettrica”. A dire il vero un progetto in tale direzione già esiste e si intitola “Sunny car in a sunny region”. L’iniziativa che fa capo al finanziere siciliano Simone Cimino, presidente del gruppo “Cape”, società che opera con il Private Equity, vorrebbe fare della regione siciliana un nuovo polo della mobilità elettrica, coniugando occupazione, profitto e tutela ambientale. Il progetto potrebbe riqualificare lo stabilimento Fiat, impiegando le maestranze in forza attualmente al gruppo torinese. Un piano che a pieno regime sarebbe fonte di circa 3500 posti di lavoro. La cosa sembra piacere al ministro dello sviluppo economico Scajola, perplessi sembrano invece i sindacati. Giuseppe Livecchi

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La Pasqua, e ancora prima la Domenica delle Palme, torneranno anche quest’anno a celelbrarsi con tutto il loro carico di fede e tradizione.Di scena torneranno i riti della Settimana Santa, dove spesso i protagonisti sono spesso gli stessi abitanti. Come accade a San Mauro Castelverde, dove le celebrazioni prendono il via la Domenica delle Palme con la tradizione dei Panarietri: sono dei semplici oggetti che ogni bambino fino a qualche

anno fa cercava di procurarsi per abbellire il personalissimo rametto di palma. Il Venerdì Santo, torna invece la processione ’A Visària che parte dalla chiesa di Santa M a r i a d e i Fr a n c h i , e , seguendo le 14 stazioni della via Crucis, raffigurate in maioliche di terracotta, incastonate sui muri di alcuni edifici privati, si avvia da piazza Municipio per raggiungere, attraverso le strette e tortuose stradine del paese, la matrice arabonormanna di San Giorgio, nei pressi dei ruderi del castello. ‘A Visària a San Mauro etteralmente significa “via sacra”. DIDASCALIA FOTO di Giovanni Niclosi) Restando in tema di Venerdì Santo, un altro appuntamen-

La Settimana Santa tra fede e tradizione to di lunga storia vecchia di secoli, a Collesano c’è la rievocazione della Cerca, misto tra Via Crucis e sacra rappresentazione. Si inizia di buon mattino, poi la processione in costume, con il Cristo, i soldati, le Pie Donne e le 15 stazioni. Nel tardo pomeriggio, la processione dell'Urna o «Da Morti 'e Passioni». Continuando il viaggio tra Madonie, a Gangi è profondamente radicata nella tradizione popolare religiosa la Domenica delle Palme. Una giornata dove protagoniste di gesti e riti antichi sono le confraternite del luogo che si ritrovano a turno in base ad un antico sorteggio nella sede di una di esse per la spartizione delle palme assegnate con estrazione a sorte. Si preparano quindi le grandi palme da portare in processione con fiori, rami di datteri e simboli sacri realizzati artigianalmente, utilizzando le stesse palme. Altro rito tutto da seguire la vestizione dei confrati, alcuni con una tunica bianca coperta da un mantello che distingue le varie confraternite in base al colore, altri con il classico abitino. Presenti anche i tamburinara che indossano antichi abiti settecenteschi

Sopra «La cerca di Collesano», in basso «A Visaria» (ph G.Nicolosi)

ricamati a mano. La processione e la benedizione della palme, prima della messa, vengono seguite dalla spettacolare esibizione ritmica dei tamburinara che accompagnano così

l’ingresso delle grandi palme sotto gli archi di accesso della Chiesa Madre. Spostandosi verso il comprensorio termitano, invece, a Caccamo un rito che richiama ogni anno centinaia

3 di turisti è quello nell’ultima delle cinque domeniche quaresimali : U Signuruzzu a cavaddu. Si tratta dellarievocazione della più antica tradizione di Caccamo. Bambini festanti con in mano ramoscelli d’ulivo e campanelle precedono, al suono delle campane di tutte le chiese, l’ingresso in paese di un chierichetto che nella fantasia popolare rappresenta Gesù che cavalca un asinello bardato ed infiorato con accanto gli apostoli: dodici ragazzi con le tuniche rosse che reggono in mano dei lunghi rami di palme. A Caltavuturo, infine, c’è una tradizione che ha più di quattro generazioni alle spalle e che si rinnova: le palme ' n t r i z z a t e d i c u i Fa b i o Cosentino è un cultore tanto da produrle non solo per amici e parenti ma per chiunque le voglia. “E' una tradizione di famiglia spiega che mi ha trasmesso mia madre Nunzia. Voglio tenerla in vita e per questo cerco di trasmetterla ai miei figli Vanessa e Andrea”. “Per fare una palma – spiega Cosentino - si usano da tre a otto foglie, quelle più piccole riesco a chiuderle nel giro di un paio di minuti e senza usare spago o altri strumenti; ma più foglie si utilizzano e più tempo si deve impiegare e se ne possono creare in vari formati, rana, elefante, cavallo, cuore, cesto, ventaglio, macchine e l'ultima fantasia con il nome personalizzato”. P. M.


MADONIELIVE.COM MADONIE LIVE.COM Alta velocità, raddoppio ferroviario, treni veloci e puliti, ma soprattutto puntuali, sogni dei pendolari che sono forse destinati a restare tali. La vita grama di chi è costret-

Venerdì, giorno di punta

to ogni giorno a recarsi a Palermo, per lavoro o per motivi di studio, è ricca di aneddoti e fatti che rasentano il ridicolo se non fossero vissuti sulla pelle del povero pendolare e delle famiglie sempre in attesa dell’arrivo del viaggiatore. Ne parliamo con un impiegato regionale con ormai venti anni di viaggi alle spalle che ogni mattina si alza alle 5,30 per poter arrivare puntualmente in ufficio. “In questi anni c’è stato un continuo peggioramento del servizio offerto dalle ferrovie -racconta- la trasformazione da Ferrovie dello Stato a Trenitalia spa ha provocato soltanto un costante aumento dei prezzi degli abbonamenti e dall’altro lato una diminuzione dei servizi prestati. Trovare dei posti puliti è un’impresa, ma spesso è un ‘impresa potersi sedere già da Campofelice di Roccella i viaggiatori sono costretti a restare in piedi soprattutto il lunedì quando, a viaggiare vi sono anche gli studenti universitari che si recano in città ad inizio settimana. Cosa risaputa da tutti e

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Viaggi e miraggi, sogni e disagi dei pendolari che invece lascia indifferenti i dirigenti delle ferrovie non in grado di programmare questo imprevisto. E' inutile dire che l'evento si ripete ogni venerdì al ritorno a casa quando, per centinaia di viaggiatori, si presenta alla partenza, quasi sempre in ritardo, un Minuetto. Sembra di assistere allora a scene, non da terzo mondo, perché sarebbe offensivo per i paesi in via di sviluppo, ma ad un vero e pro-

la sicurezza, all'interno del vettore e chi invece deluso, per non aver trovato posto, si trova costretto a salire sulla corsa successiva che nella migliore delle ipotesi parte dopo un’ora. La puntualità è poi diventata un optional, treni che già alla partenza si presentano con 10 minuti di ritardo anche se vengono dal deposito, o se ripartono immediatamente allora sono luridi. Le ferrovie avevano pro-

sultati per i pendolari della tratta Palermo –Messina sono sotto gli occhi di tutti: riduzione delle corse (nell’orario tra le 15,08 e le 17,00 non vi è alcun treno in partenza), impossibilità di prendere i treni a lunga percorrenza (che regolarmente ormai partono quasi vuoti aggravando sicuramente il bilancio delle ferrovie), ritardi ed inefficienza che si accumulano giorno per giorno. Solo la scorsa setti-

mente il mezzo meno costoso e meno inquinante che ti porta direttamente al centro della città purtroppo spesso in ritardo. Al pendolare, sempre

Sopra obliteratrice vandalizzata, in basso biglietteria fuori servizio

in lotta con l’orologio, non resta che prendere la solita incazzatura, protestare ma non riuscire mai ad avere un interlocutore e restare spesso all’oscuro dei motivi per cui si verificano i ritardi. Cosa ci sarebbe da fare? Forse rivolgersi a un Giudice di Pace per ottenere il riconoscimento dei danni subiti o usare altri mezzi come le autolinee private o la propria auto? Sto valutando la possibilità di viaggiare in autobus, una forma di protesta autonoma che, se fosse seguita da altri, forse darebbe una sferzata ai dirigenti delle ferrovie.

un esempio di treno Minuetto vandalizzato prio assalto alla diligenza con spintoni e resse che si placano soltanto dopo che con molta buona volontà i viaggiatori si sono stipati come delle sarde salate, in barba al-

messo che con l’entrata in vigore del nuovo orario, avvenuta il 13 dicembre 2009, avrebbero risolto i numerosi problemi che si erano verificati la scorsa stagione ma i ri-

mana sono riuscito ad accumulare circa tre ore di ritardi. Viaggiare in treno ha comunque degli aspetti positivi che però spesso rimangono pura teoria. Il treno è indubbia-

Viaggiando si impara Ogni giorno, per poter compiere il proprio “dovere” di studenti, moltissimi ragazzi viaggiano, dal proprio paese ad un altro, chi in autobus, chi in treno. Sono uno degli oltre cento giovani che compiono la corsa Cefalù – Castelbuono e viceversa. Non mi sorprende più di tanto il fatto che ogni mattina sia costretto a levatacce per poter raggiungere la sede del mio istituto, ma invece il fatto che debba viaggiare in condizioni che reputo quasi disumane. La cosa che mi sorprende di più non è l’orario al quale gli studenti devono alzarsi per prendere l’autobus o quanto tempo ci si impiega per arrivare a destinazione, ma le inadeguate condizioni in cui si viaggia. Infatti alcuni autobus che compiono questa tratta sono vecchi, maleo-

doranti, e versano in precarie condizioni igieniche. Tra le concause di tali disagi ci sono le precipitazioni meteoriche. L'acqua piovana, infatti, si infiltra attraverso la carrozzeria logora del bus penetrando fin dentro l’autocorriera. Ciò non accade solo con gli autobus che operano lungo la mia tratta, ma anche con mezzi di linea che compiono altre corse. Già diverse volte si è fatto ricorso alle forze dell’ordine attraverso denunce e segnalazioni, ma invano. Credo che per noi ragazzi studiare sia oltre che un dovere soprattutto un diritto. Non è quindi lecito far viaggiare gli studenti in tali condizioni anche perché un autobus vecchio e non curato non può assicurare le giuste condizioni di sicurezza. Andrea Cassata

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Nuova emergenza rifiuti a Cefalù. La cittadina normanna è morosa nei confronti della società che gestisce il servizio di raccolta. Ecologia Ambiente decide di sospendere il servizio, lasciando gli autocompattatori in deposito per diversi giorni, con il conseguente accumulo di cataste di rifiuti a ridosso dei cassonetti. Queste in breve cause e circostanze che hanno portato cittadini e turisti a godere, in questi giorni, di un indecoroso e maleodorante spettacolo, lungo le strade della perla del Tirreno. La querelle sembra però avere trovato una possibile soluzione. Una cosa è certa, il debito del comune nei confronti dell’Ato 5 esiste e deve essere estinto, non si può aprire una nuova stagione turistica con l’incognita rifiuti sul groppone.

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Di...scarica barile Nuova emergenza rifiuti a Cefalù: continua l’infinita «querelle» tra l’amministrazione comunale della cittadina normanna e i rappresentanti di Ecologia e Ambiente Spa.

Cumuli di immondizia (ph. Fajlla)

Le esigenze di Ecologia e Ambiente Siamo stati costretti a sospendere il servizio -esordisce Giuseppe Norata- poiché la società Oikos, che gestisce la discarica di Motta Sant’Anastasia dove conferiamo i nostri rifiuti, ha deciso di chiudere i cancelli ai camion provenienti da Cefalù, quale conseguenza della morosità che la cittadina normanna ha nei confronti di Ecologia e Ambiente. Noi purtroppo paghiamo il conferimento a discarica con anticipazioni settimanali e la situazione è ormai diventata insostenibile. Occorre un impegno da parte degli amministratori cefaludesi per trovare una possibile soluzione -prosegue il presidente di Ecologia e Ambiente- la situazione debitoria di Cefalù è davvero pesante, dobbiamo sederci ad

un tavolo e studiare un possibile piano di rientro. Parla l’amministrazione A parlare a nome dell’Amministrazione è l’Assessore Bonaviri: “Abbiamo ereditato in parte questo debito, ma non ci trinceriamo dietro false scuse, il problema va affrontato con vigore e risolto. Sull’importo effettivo è bene che si faccia chiarezza poiché esiste una discordanza tra le nostre cifre e quelle dell’Ato. Abbiamo chiesto alla regione un anticipazione dei fondi di rotazione, impegnandoci con l’Ato a definire un piano di rientro, appena conosceremo l’ammontare di questo importo. Vorrei però che in futuro si facesse luce sugli indici che determinano il contributo fisso che ogni comune deve versare annualmente all’ente gestore della raccolta. I costi devono essere correlati al servizio”.

La mediazione

stilare nei prossimi giorni. Fatemi aggiungere –prosegue Calabrese- che il nostro gruppo ha sentito il dovere di intervenire di fronte ad un problema che riguarda tutti i cittadini, senza distinzione politica. Ci impegneremo affinché la il dialogo tra le parti possa andare a buon fine, portando idee concrete per la definitiva soluzione della vicenda”.

Il consigliere Calabrese

I commenti “Il gruppo del Pdl Sicilia si è proposto, pur essendo a Cefalù all’opposizione, di operare una mediazione tra le parti dice il consigliere comunale Francesco Calabrese- insieme al sindaco e ad alcuni componenti della giunta abbiamo incontrato Norata (presidente di Ecologia e Ambiente) per studiare un possibile piano di rientro. Piano che l’amministrazione dovrebbe

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Il consigliere La Punzina

“Uno spettacolo indecoroso dice Rosario La Punzina- capogruppo del Pd in consiglio comunale. Le cataste di rifiuti che, nei giorni scorsi, hanno ricoperto le strade della nostra città ci hanno “regalato” una immagine di Cefalù che mai avremmo voluto vedere. Ciò che indigna maggiormente è l’incapacità di quanti in questi anni, gestendo la cosa pubblica, hanno determinato una voragine nei conti tale da fare di Cefalù uno dei comuni più indebitati del territorio. Gli oltre cinque milioni di scoperture, accumulati nei confronti della Società d’ambito, destano una enorme preoccupazione. Ciò che è accaduto in questi giorni può ripetersi, con effetti assai più nefasti, in piena estate. Abbiamo chiesto al Sindaco di presentare un piano di rientro credibile, mirando anche ad un sistema di raccolta più efficiente che assicuri il contenimento dei costi”. Critico anche il commento di Mauro Lombardo portavoce del Consorzio Cefalù Holidays che riunisce gran parte degli albergatori della cittadina normanna. “Spero -asserisce Lombardo- che si trovi subito una soluzione al problema, non possiamo presentare una immagine indecorosa della nostra città a visitatori che provengono da tutto il mondo. Sono fiducioso. Se dovesse verificarsi una nuova emergenza per la nostra economia sarebbe un ulteriore schiaffo”. A Lombardo fa eco Maria La Lumia, presidente di Arcom, associazione che riunisce artigiani e commercianti di Cefalù. “Non possiamo vivere nella precarietà amministrativa -dice l’imprenditricequesti sono problemi che devono essere affrontati con vigore e definitivamente risolti. I commercianti si sentono spesso vessati e se, dopo aver pagato la Tarsu, devono assistere a tale spettacolo anche beffeggiati”. Giuseppe Livecchi

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Leviamocelo dalle palme

Un’immagine dell’insetto a dimensioni quasi reali

La minaccia incombe adesso anche sulle Madonie e a Cefalù. Il Punteruolo Rosso, coleottero originario della Malesia meridionale, è ormai alle porte. Ha fatto strage di palme espandendosi chilometro dopo chilometro, introducendosi nella pianta dall’apice o dalla base del tronco. Una volta accoppiatosi dissemina le sue larve dentro la palma le quali

schiudendosi iniziano a nutrirsi del cuore della stessa. La prevenzione è l’unico strumento per intervenire contro l’azione del micidiale insetto. Un intervento successivo alla sua infestazione ad oggi non ha dato risultati positivi. Da oltre tre anni l’Università di Palermo e l’Osservatorio del Fitosanitario cercano di trovare una soluzione

radicale. Diversi gli interventi sino ad ora sperimentati, dall’endoterapia, che sembra essere efficace se applicata per tempo, sino alla trappole con il fitormone, per finire con gli interventi di dendrochirurgia in chioma. L’ u n i c a v i a v e r a m e n t e efficace si è rivelata ad oggi la diagnosi precoce. Esperti accreditati svolgono costantemente un monitoraggio su tutta la flora palmifera del territorio al fine di verificare il livello di infestazione ed intervenendo laddove necessario. Il Comune di Cefalù ha provveduto ad un primo screening con i propri tecnici coadiuvati da quelli del Comune di Palermo che, a titolo gratuito, stanno monitorando il livello di aggressione del punteruolo rosso. Chiunque sia interessato ad una visita gratuita può contattare il Comune di Cefalù sportello Verde.

Lavoriamo in sicurezza: Tutela medica sul lavoro

La sorveglianza sanitaria è l’insieme degli atti medici che permettono la valutazione dello stato di salute e sicurezza del lavoratore in relazione all’ambiente lavorativo, ai fattori di rischio professionali e alle modalità dell’attività lavorativa. La visita medica preventiva – di solito annuale serve a valutare l’assenza di controindicazioni alla mansione specifica, comprese le dipendenze da alcol e/o droghe. La nomina del medico competente è obbligatoria per tutte le aziende, i suoi

compiti principali sono: 1) collaborare con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria; 2) visitare i luoghi di lavoro almeno una volta all’anno a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi; 3) istituire, aggiornare e custodire sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria;

4) collaborare anche con il datore di lavoro alla predisposizione di un servizio di primo e pronto soccorso. 5) il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche esprime uno di seguenti giudizi relativi alla mansione specifica: idoneità; idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; inidoneità temporanea; inidoneità permanente. Il medico competente esprime il proprio giudizio per iscritto dandone copia al lavoratore stesso e al datore di lavoro.

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A Isnello le stelle che brilleranno di più

Il Comune di Isnello ha ottenuto dal Cipe un finanziamento di 7.5 milioni di euro, nell’ambito dei fondi FAS assegnati alla Sicilia, per la realizzazione del Parco Astronomico delle Madonie. Così prende forma un sogno a lungo rincorso. Il progetto prevede una stazione osservativa a Monte Mufara (Piano Battaglia), con una batteria di 4 telescopi di 800 mm di apertura, gestiti e controllati da una centrale operativa in località Mongerrati. Con tali strumenti sarà possibile fare ottima ricerca nell’ambito delle scienze astronomiche. La sua nascita regala una forte speranza per il futuro, anche sotto il profilo economico. Il complesso è una sorta di prolungamento del territorio, che unisce gli ambienti ipogei delle Grotte “Abisso del Vento” al superbo paesaggio, per raggiungere i confini esplorabili dell’universo. Tutte cose che nessuno può imitare, perché non si tratta di scarpe, orologi e simili. Qui c’è l’identità esclusiva di un territorio che cerca di alimentare l’interesse con una scommessa ad alto valore aggiunto. Una scelta di campo orientata ai tesori naturali, per guadagnare notorietà mondiale, partendo dagli aspetti specifici di un ambiente unico, anche sul fronte osservativo. Ecco perché la gestione dovrà essere di alto profilo. In

ogni ruolo è lecito attendersi le persone più capaci: un’iniziativa del genere non può accettare la mediocrità, pena una prematura fine. Ci vogliono grandi luminari, ottimi divulgatori e bravi uomini di mercato, capaci di portare la loro esperienza e la loro intraprendenza. Il coinvolgimento dei privati sarebbe un a s c e l ta i n te l l i ge n te nell’ottica della crescita del sistema. Nella sua impostazione il progetto prevede il recupero di strutture in disuso, come l’ippoturismo, il camping e il caseificio. Questo ridurrà i tempi e le distrazioni burocratiche. L’osservazione in remoto dell’impianto di Isnello, con una semplice connessione internet, potrà rappresentare un potente strumento didattico per gli studenti di tutte le Università italiane impegnate nel ramo. Un impianto del genere permetterà di coprire il cielo dell’emisfero settentrionale, offrendo una complementarità alla struttura già esistente in quello australe. Ciò darà modo di osservare tutta la sfera celeste e di allargare le collaborazioni scientifiche con Istituti e Università straniere. Poi ci sarà la stazione divulgativodidattica, vicino al centro abitato, dove verranno realizzati il planetario con cupola di 10 metri di diametro e una terrazza osservativa con copertura mobile, dotata di 4 telescopi riflettori da 300 mm, 4 telescopi riflettori apocromatici da 15 cm e due binocoli telescopici da 12,5 cm di diametro. Un apparato in grado di rendere ancora più ricco un progetto che appartiene alle Madonie, alla Sicilia e all’Italia. Rosario Scelsi


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Musica in memoria di Epifanio Li Puma

La nuova formazione cefaludese, conquistato l’accesso alla seconda fase di campionato, spera nel salto di categoria

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