Natù - Numero 26 Anno 2020

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Dall’Italia alle Americhe passando per Asia e Africa fino all’Oceania In alto: olivo e fico, originari del bacino del Mediterraneo, sono oggi coltivati su larga scala anche in America, Australia e Nuova Zelanda. Sotto: le zucche e i pomodori, di origine americana, sono ortaggi coltivati in ogni angolo del mondo.

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uona parte del mondo in lockdown, Times Square a New York deserta, Parigi silenziosa, dal Brasile al Giappone e alla Nuova Zelanda, ovunque siamo e saremo accomunati dalle stesse vicende. Mai come in questo periodo abbiamo potuto davvero capire la solidarietà e la fratellanza, che non esclude la diversità, ed è anzi da questa valorizzata. Portiamo questa esperienza nel nostro verde pensando a piante, fiori, ortaggi e frutti che hanno origini diverse: nello stesso balcone, in un giardino o in un orticello possiamo avere colori, sapori e profumi che vengono da 5 continenti, con la sola esclusione dell’Antartide, per ovvie ragioni. Una scelta divertente e affascinante che diventa un viaggio di conoscenza, da condividere con i figli, da assaporare a tavola con la famiglia e gli amici.

I colori del mondo sotto i nostri occhi Se ci fermiamo a osservare e a riflettere, e abbiamo voglia di conoscenza, il verde intorno a noi diventa una guida virtuale al nostro pianeta: tutti i continenti possono convivere nei vasi e nelle

Piante che hanno cambiato il corso della storia • Ci sono storie meravigliose, e a volte inquietanti, che riguardano l’impatto delle piante sulla storia dell’uomo. Basti pensare all’arrivo in Europa di patate, pomodori e girasoli, e all’emigrazione del caffè e delle banane, il primo di origine araba e le seconde da Malesia e Indonesia, verso l’America centrale e meridionale, cosa che è accaduta anche all’albero della gomma (Hevea brasiliensis) in senso contrario, dal Brasile all’Asia meridionale. • L’impatto storico di queste ed altre piante sul tessuto sociale ed economico del pianeta è stato enorme. Oggi si parla molto di olio di palma: viene estratto da diverse specie di palme ma in particolare da Elaeis guineensis, di origine africana, e oggi immensi tratti di foreste nelle Americhe, in Asia e Africa sono stato fatti sparire per lasciar posto alla loro coltivazione. • Ma ci sono anche storie bellissime: basti pensare alla buganvillea, scoperta in Brasile da una giovane scienziata francese, Jeanne Baré, che viaggiò con il suo compagno, un botanico, travestita da uomo perché nel ‘700 le donne non erano ammesse sulle navi, e all’australiana mimosa che fiorisce in Italia persino a Milano.

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