Sabato 14 ore 16 montis

Page 7

imitate e rielaborate al punto da diventare degli standard quasi ovvi, così come suonano per noi oggi. L’equilibrio tecnico e gestuale, l’invenzione fresca e spontanea, la solida architettura delle sonate e dei concerti li hanno consacrati assai velocemente come dei classici. La concezione del “concerto grosso”, nel quale a un piccolo gruppo strumentale chiamato “concertino” si oppone e si alterna la più ampia massa orchestrale, con effetti di chiaroscuro e di dialogo musicale, verrà ripresa in molti modi e genererà, tra le sue varianti, nientemeno che il concerto solistico modernamente inteso. Nelle sonate, il genere “da chiesa” cerca di differenziarsi da quello “da camera”, lasciando a quest’ultimo un più chiaro riferimento alle forme di danza, benché la convergenza stilistica alla fine assimili i due generi molto più delle diversità di scrittura. Tutto questo ha trasformato Corelli in un musicista piuttosto moderno, per i suoi tempi: forse nessuno prima di lui si era guadagnato tanta fama e influenza scrivendo solo pochi lavori strumentali, né aveva fatto fortuna soprattutto grazie agli editori musicali, né, infine, avrebbe visto sopravvivere le sue opere anche quando il suo linguaggio musicale era divenuto completamente fuori moda. Pietro Mussino


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.