Libro Moda II Parte singole
17-06-2008
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Alba Scatassa Grande lavoratrice, talmente perfezionista da far ritardare le spose all’altare per dare gli ultimi tocchi a un orlo, a una manica o un pizzo, dotata di una fervida creatività che si esprimeva al meglio negli abiti da sera e da sposa e che è ricordata come la sua cifra distintiva: Alba Scatassa ha lasciato un segno forte nella moda pesarese. Le fotografie ce la restituiscono vitale e anche un po’ diva, come tutte le grandi sarte: nata nel 1923, pesarese di Villa Fastiggi, Alba impara il mestiere affiancando in giovane età la madre Giuseppina Bertuccioli Scatassa, anch’ella sarta. Dopo essersi perfezionata presso la Bolognese,Alba Scatassa si mette in proprio nei primi anni Cinquanta, aprendo un laboratorio in via Battelli. Ha dedicato tutta la sua vita alla sartoria, racconta la cognata Bianca Taini Scatassa, e ha continuato a lavorare fino agli ultimi anni. Quando c’erano le consegne più urgenti restavamo in piedi tutta la notte, e Alba chiedeva a noi della famiglia, alle persone più vicine, di darle una mano per finire in tempo. Persino il marito Luigi Pratelli, consapevole di avere al fianco un’artista, si era adeguato ai ritmi di lavoro di Alba, e l’assecondava in tutto. Si teneva aggiornata, anche in età avanzata continuava a documentarsi sulle novità, e quando trasmettevano le sfilate di moda in tv prendeva appunti, disegnava degli schizzi, aggiunge la nipote Anna che, occasionalmente, da ragazza ha fatto da mannequin alla zia. Sempre attenta agli aspetti promozionali del proprio lavoro, Alba Scatassa non perdeva una sfilata, dagli esordi, con il Festival della Moda al Teatro “G.Rossini” alle Rassegne della moda degli anni Settanta - Novanta, insieme con il Gruppo Sarti, passando per i défilé al Circolo cittadino. Orgogliosa della propria attività,Alba Scatassa guadagnò nel corso della sua lunga carriera (quasi cinquant’anni) numerosi riconoscimenti, tra i quali i premi vinti nelle due edizioni del Festival della Moda al Teatro “G.Rossini” e il Diploma d’onore, conferito dalla rivista Amica alle sarte più votate in un referendum nazionale. Pesaro, anni Settanta del ‘900, un primo piano di Alba Scatassa
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