Hai letto il letto?

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LETTO

IL

HAI

?

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indice

Il letto! Percezione dello spazio Estetica e socialitĂ Pellegrino stanziale Ultima frontiera La massificazione del letto Riflessioni e osservazioni Letto inteso come spazio libero Riflessioni Il letto nell'arte Appendice Archigram Bibliografia Sitografia

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“... questo oggetto è il luogo in cui si svolgono sia i compiti più normali che quelli più importanti della vita ed è così universale che ogni individuo usa una variante di esso. Si tratta di un oggetto così banale che la sua onnipresenza nella vita e nell’arte è diventata una cosa naturale”. Haus Agnes Husslein-Arco.

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Quale elemento è praticamente indispensabile quando ci si sposa, si va a convivere, si esce di casa e si va a vivere da soli o ancora quando si va in vacanza o ci si sposta per lavoro?

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il letto! Provate a pensare ad una abitazione bella e accogliente ma senza il letto o ad un albergo dove tutto è funzionale ma non ci sono i letti... Il letto, dunque, ci accompagna durante tutta la vita dalla nascita alla morte, anzi molto spesso dal concepimento stesso. Questo ci porta a riflettere come in realtà il letto sia l’elemento di arredo più importante dell'intera abitazione. Nel corso della storia, in effetti, solo l’essere umano ha ricavato un elemento deputato al riposo nel suo trascorrere la vita. Se nel passare dei secoli il letto ha rappresentato un valore di comunicazione di uno status sociale, negli ultimi decenni ha assunto anche un valore simbolico. L’arredo ha da sempre una importante valenza sociale ed è segno di distinzione e di status. Gli oggetti di arredo diventano “merci di posizione” necessarie per individuare la sintalità1 del gruppo. L’aspetto stilistico del prodotto non dovrebbe essere il valore preponderante della progettazione del design dell’oggetto, ma un completamento ad un sistema estetico e funzionale che collega valori tecnici (ergonomia, ecologia, affidabilità, facilità d’uso, durata nel tempo, ecc.) a valori sociali, culturali e a valori estetici. Che il prodotto in astratto non esista ma prenda consistenza e significato solo quando entra in relazione con l’utente risulta evidente quando si affronta il parametro funzione. Se consideriamo la distinzione classica delle funzionalità di un oggetto di arredo: contenere o sorreggere ci rendiamo conto immediatamente che l’oggetto “Letto” sorregge il corpo, anche se si 1 - Sintalità: sf. [da sin-+latino talis, simile]. L’insieme delle caratteristiche psicologiche comuni che caratterizzano un gruppo di individui. Raymond B. Cattell, L.G. Wispé: The dimensions of syntality in small groups. - Pubblicato nel 1948 in The Journal of social psychology.

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potrebbe aprire una discussione sul contenere... contiene il corpo che isola dal mondo circostante nella propria intimità e questo introduce come dice: V. Margolin: “La funzione del prodotto riveste un interesse di natura operativa mentre l’uso del prodotto aggiunge una dimensione sociale che manca alla più restrittiva definizione di funzione.” 2 Pensando anche: V. Russo, M. Mauri, A. Ciceri: “Come anticipato da Douglas e Isherwood il significato culturale degli oggetti viene messo in evidenza dalla loro funzione simbolica e dal processo di significazione che lo stesso individuo associa al prodotto... I beni di consumo, oltre ad avere una funzione specifica, assumono il significato simbolico di estensione del sé come indicato da Belk (1988)” .3

2 - Margolin V.: “Products and Experience”, in Päivi Tahkokallio and Susan Vihma, eds. Design - Pleasure or Responsibility? - (Helsinki: University of Art and Design, 1995) 3 - TSW.it Autori: V Russo, M Mauri, A Ciceri Book: Neuromarketing, comunicazione e comportamenti di consumo.

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ULTIMA FRONTIERA

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Se come afferma La Cecla in “Perdersi, L’uomo senza ambiente” la pratica del camminare dà senso allo spazio urbano e alla dimensione dell’abitare, così il distendersi sul giaciglio dà un valore intimo e personale all’oggetto appropriandosi del sistema e definendo lo spazio circostante. L’altezza del letto (ca + 45cm) oltre che caratteristica di una funzionalità nel coricarsi, definisce un vero e proprio confine con lo spazio circostante così come la dimensione stessa del letto definisce un territorio che il nostro corpo segna con la sua essenza fisica. Dimensione che diventa un vero e proprio limite invalicabile che si restringe ancor di più all’interno della camera da letto, già luogo raccolto e intimo. La pediera, quando si usava, definiva invece la lontananza imposta al visitatore creando come una barriera di rispetto, definendo un proprio territorio che, oggi nei tempi moderni, al più si condivide con il partner. Il letto diventa un luogo di un rapporto mentalmente e psicologicamente intimo con se stessi dove le teorie di Edward Hall23 sullo spazio prossemico si concretizzano. La distanza che l’individuo frappone tra sé e gli altri e tra sé e gli oggetti, e quindi, più in generale, il valore attribuito da gruppi sociali, diversi culturalmente o storicamente, al modo di porsi nello spazio e al modo di organizzarlo assumono valori diversi in funzione degli attori che lo occupano.

23 - Hall E. T. La dimensione nascosta, Editrice Bonpiani. Milano, 1968.

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Diagramma di Edward T. Hall con i raggi espressi in piedi e metri.

Distanza “ “ “ 40

intima personale sociale pubblica


Coloro che attorno al letto si aggirano durante la nostra presenza sono entità che occupano uno spazio personale, lo invadono con i loro modi, parole e atteggiamenti. All'utente sta la decisione di accettare questa intrusione o di rifiutarla o ancora di gioire di questa presenza. Quando ci si distende e si prende possesso dello spazio-letto automaticamente si estende lo spazio intimo entro il quale può affacciarsi solo chi è in stretto rapporto con la persona distesa. La persona vicina viene in genere accettata solo in determinate circostanze (malattie o rapporti familiari molto stretti o poco altro). Diverso è il rapporto che si instaura con chi nel letto si distende con noi. Paul C. Rosenblatt24 (professore di sociologia all’Università del Minnesota) ha preso in esame le trasformazioni psico-sociali di questo rapporto. La condivisione del letto rappresenta una sfida alla capacità di adattamento in un rapporto che diventa giocoforza intimo. Si può accettare e si può non accettare. Può diventare terapeutico in momenti di dolore, di sconforto o di profonda depressione e può essere addirittura “salvavita” in particolari situazioni fisiche che si possono presentare all’improvviso. In genere, soprattutto oggi, è impegnativo perché se una volta il trascorrere del tempo dopo la primitiva fase intima della passione portava ad amalgamare le personalità e a superare le differenze, oggi queste diversità di gusti e preferenze vanno sempre più acuendosi fino a rendere il rapporto insostenibile. Ugualmente nel letto il tempo che precede l’addormentarsi o quello che segue lo svegliarsi ci riporta ai sogni della vita passata o alle speranze per il futuro. E comunque dichiara la continuità dei nostri giorni nei gesti abitudinari che definiscono il nostro rapporto con esso. 24 - Rosenblatt P. C.: Two in a Bed: The Social System of Couple Bed Sharing, State University of New York Press, 2006

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“E forse il sogno mi aveva affascinato anche per la sua inconfondibile gara con il Tempo. Non m’era forse capitato più d’una volta di vedere, in una sola notte, anzi nello spazio di un solo minuto d’una sola notte, periodi remotissimi della mia vita, relegati a quelle distanze enormi” .25

25 - Proust M., Alla ricerca del tempo perduto, Einaudi 2008, p. 2227

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il letto nell'arte

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Fino alle ultime rappresentazioni del letto attraverso installazioni e foto, pochissimi artisti hanno rappresentato il letto come l’oggetto su cui riposare o dormire ma sempre come un complemento ad una azione umana che lì avviene, sia esso letto o giaciglio. Solo dall’800 in poi il letto assume una personalità propria sì che molti artisti hanno dipinto o scolpito il letto come il solo protagonista dell’immagine. Gli affreschi delle tombe egizie Le prime fonti che testimoniano l’esistenza di un vero e proprio “letto”, come luogo-oggetto per il riposo notturno e non, risalgono all’antico Egitto. Si trattava di una struttura rettangolare, solitamente in legno, alla testa e ai piedi della quale si trovavano decorazioni a tutto tondo di animali sacri, quali il cane. Spesso il letto era ricavato interamente in una grande raffigurazione lignea di testa di animale.

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Geroglifico che rappresenta un letto egizio.

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Tomba dei Leopardi, Tarquinia (Italia)

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Tomba leopardi lo spazio dell’immagine principale è scandito dalle tre klinai, i letti sopra cui si banchetta, occupate ognuno da una coppia. Il letto, pur se quasi nascosto da sontuosi drappi diventa parte fondamentale nella poe-

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