La forma corretta è complementarità (dall’aggettivo complementare + il suffisso -ità) complementare> complementarità La forma errata complementarietà si deve a una confusione con i nomi astratti che derivano da aggettivi in -io, come precarietà da precario (-ità, -ietà o -eità?).
COMPLEMENTI Nell’analisi logica, i complementi sono quegli elementi che completano la frase, aggiungendosi al soggetto e al predicato (che ne costituiscono la parte essenziale) e agli eventuali attributi e apposizioni. Una distinzione fondamentale è quella tra complementi diretti e complementi indiretti. • Il complemento diretto dipende direttamente dal verbo. Rientrano in questa categoria: - il complemento oggetto Ho comprato un libro - il complemento predicativo del soggetto Il libro sembra bello - il complemento predicativo dell’oggetto Tutti considerano quel libro un capolavoro • I complementi indiretti – ovvero tutti gli altri complementi – sono collegati indirettamente (cioè tramite preposizioni) all’elemento da cui dipendono. I più comuni sono: COMPLEMENTO DI >>>ABBONDANZA Il prato è ricco di fiori COMPLEMENTI DI >>>AGENTE E CAUSA EFFICIENTE Il libro è stato riletto da Pippo; L’esito sarà stabilito dal destino; Claudio è stato colpito dall’influenza COMPLEMENTO DI >>>ALLONTANAMENTO O SEPARAZIONE Mi sono separata da Gianni COMPLEMENTO DI >>>ARGOMENTO Ho letto un saggio sul Rinascimento COMPLEMENTO DI >>>CAUSA Oggi non lavoro per lo sciopero