La grammatica italiana - Treccani

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d (eufonica)

DISGIUNTIVE, PROPOSIZIONI Nell’analisi del periodo, le proposizioni disgiuntive (o alternative) sono quelle proposizioni coordinate o subordinate che servono a introdurre un’alternativa rispetto alla principale. Le proposizioni disgiuntive sono introdotte da congiunzioni disgiuntive come o, oppure, ovvero Mangia questa minestra o salta dalla finestra Essere o non essere Svolta a destra oppure torna indietro Rientra tra le proposizioni disgiuntive anche un particolare tipo di proposizioni interrogative dirette e indirette Che fai? Studi o vai a nuoto? Bisogna decidere se restare a casa oppure andare a Roma.

DISSUADÉRE O DISSUÀDERE? La forma corretta è dissuadére, con l’accentazione piana, come nell’etimo latino. La forma scorretta dissuàdere è dovuta a un’errata ritrazione dell’accento, sul modello di verbi molto frequenti come lèggere, còrrere, difèndere, piàngere ecc.

DISTANZA, COMPLEMENTO DI Nell’analisi logica, il complemento di distanza è il complemento indiretto che indica la distanza tra due luoghi, cose o persone. Può essere introdotto dalle preposizioni semplici a, tra o fra Luigi si trova a pochi metri da te Tra / Fra un metro svolta a destra Quando è introdotto dal verbo distare, dall’aggettivo distante o da espressioni come essere lontano ecc., non è preceduto da nessuna preposizione Casa mia dista appena un chilometro da te Udine è lontana 50 km da Trieste È distante un paio di chilometri.

DISTORSIONE O DISTORZIONE? La forma corretta è distorsione, con la s (dal latino tardo distorsionem). Non bisogna farsi trarre in inganno dalla pronuncia con la z diffusa in alcune regioni italiane (la stessa per cui si pronuncia erroneamente corza invece di corsa, e simili).


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