Guida Invernale dell'Alto Adige

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Guida Invernale dell’Alto Adige

Manfrini Editore





Landesfremdenverkehrsamt Bozen, Provinz Ente Provinciale per il Turismo Bolzano

Guida Invernale dell’Alto Adige

MANFRINI EDITORE


Lfd.: Nr.: 162045 Sig.: I 210, 275 IDN: 335794 Landesbibliothek “Dr. Fh. Tessmann” Bozen Prima edizione di Editore Manfrini 1930 Facoltà di Design e Arte Libera Università di Bolzano - Bozen, 2021 Design, impaginazione e stampa: Bellelli Licia e Beruffi Julia 4


5


Guida invernale dell’Alto Adige

Indice delle località 01

La Val Gardena 01.1 01.2 01.3

02

Plan, Plan de Gralba, Passo di Sella e Passo di Gardena 02.1 02.2 02.3 02.4 02.5

03

Plancios e la Plose Plose

Nova Levante, Carezza e Costalunga 07.1 07.2

6

Val di Marebbe Plan de Corones Alpe di Fanes

La Val di Funes 06.1 06.2

07

S. Cassiano Pralongià

La Val di Marebbe, Plan de Corones, e l’Alpe di Fanes 05.1 05.2 05.3

06

Corvara Colfosco La Villa Pedraces

Altopiano della Gardenaccia e Rifugio della Gardenaccia 04.1 04.2

05

Plan Plan de Gralba Passo di Sella Passo di Gardena Castelrotto e Siusi

La Val Badia 03.1 03.2 03.3 03.4

04

Ortisei e l’Alpe di Siusi S. Cristina e il Monte Pana Selva gardena

Nova Levante Carezza al Lago e Passo di Costalunga

23 24 27 29

31 32 32 33 35 35

36 38 39 40 41

42 43 43

44 44 45 45

46 47 49

49 50 51


INDICE

08

La Val Pusteria 08.1 08.2 08.3 08.4

Monguelfo Villabassa Dobbiaco S. Candido

53 54 54 55 57

09

La Valle di Sesto

58

10

La Valle di Braies

60

11

La Valle Aurina

62 63

11.1

12

Riva di Tures

Gruppo dell’Ortles, il Cevedale ed i suoi centri sciistici 12.1 12.2 12.3

Solda Trafoi Passo dello Stelvio

65 66 67 68

13

La Val Martello, Paradiso del Cevedale

69

14

Merano

72 73 74

14.1 14.2

15

Il Renon 15.1 15.2 15.3 15.4

16

Soprabolzano Costaiovara Collabo S. Genesio Atesino

La Valle d’Isarco 16.1 16.2

17

Avelengo Monte S. Vigilio

Vipiteno Colle Isarco

La Val di Senales

75 77 77 78 78

79 80 81

82

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PREFAZIONE

Prefazione

All’insegna dello sci. Questo può essere il titolo di una pubblicazione come l’insegna di un oste o il soggetto di una novella. E invero lo sci riassume aspetti vari di vita e di poesia. Ma più che altro rappresenta qualcosa di irresistibile per quanti hanno latto della montagna il loro asilo prediletto. Ora io parlo di « asilo » sapendo che non è esatto. Perchè la montagna, per quelli che non sanno passare una stagione o una settimana senza ritornarvi, rappresenta qualche cosa di più che un semplice asilo. Siamo nel campo dei sentimenti, degli affetti umani, che trovano una rispondenza univoca nel dono delle supreme bellezze della natura e che solo per un senso di rispetto, per una specie di pudicizia, io non mi sento di indicare con un comune sostantivo.

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Guida invernale dell’Alto Adige

All’insegna dello sci. Può sembrare - ripeto - argomento per una banale propaganda. Ma è un concetto che è scaturito spontaneo allorché ho pensato che si doveva offrire una pubblicazione che fosse precisa, attenta, che avesse un linguaggio familiare anche se disadorno per quegli appassionati amatori della montagna che attendono con ansia le prime nevi dell’inverno per correre sulle ali dello sci lungo le discese dei campi biancheggianti.

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PREFAZIONE

↖ Sciatore sul Passo Sella, Franz Mayr, 1960. 11


Guida invernale dell’Alto Adige

↗ Sciatori a Pordoi, Franz Mayr, 1960.

Attendono le prime nevi, e cercano anche la Baita, la Stube, il caminetto acceso. Dai vetri di una finestra, guardano al di là delle nevi, maturando pensieri che hanno un profumo d’incanto.

MARCELLO CAMINITI

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INTRODUZIONE

Cenni geografici L’«Alto Adige» comprende il bacino dell’Adige a monte della Chiusa di Salorno, sino alla grande catena spartiacque che, formata dalle Alpi Venuste, Passirie, Breonie, Aurine e Pusteresi, segna il confine geografico e politico d’Italia. Tre importanti valichi T incidono: il Passo di Resia (m. 1507), il Passo del Brennero (m. 1375) e la Sella di Debbiano (m. 1214).

← Maso sul Renon, Franz Mayr, 1970.

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In questa regione alpina rientrano ad occidente il Gruppo dell’ Ortles - Cevedale, culminante nel Monte Ortles (m. 3899), ed a oriente le Dolomiti che, per la bellezza e la varietà delle loro forme, per la fantasiosa architettura delle rocce e per il movimentato succedersi di guglie slanciate, di bastioni, di campanili e di torri, non hanno uguale nel mondo. Tre sono le valli maggiori che danno all’Alto Adige una fisonomia ben definita: la Venosta, bagnata dal corso superiore dell’Adige, la Val d’Isarco, percorsa dall’omonimo torrente che nasce al Brennero, e la Pusteria, percorsa dalla Rienza. La Rienza si getta nell Isarco a Bressanone, l’Isarco sfocia nell’Adige immediatamente a sud di Bolzano.

← Ripresa del Zebrù (Ortles) dal Rifugio Madriccio, Franz Mayr, 1996.

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INTRODUZIONE

Comunicazioni L’Alto Adige è attraversato dalla linea ferroviaria Verona - Bolzano Brennero che, raccordata alla linea Torino - Milano - Verona - Venezia - Trieste ed a quella dell’Arlberg-Express, collega i centri urbani nazionali ed esteri con le stazioni invernali dell’Alto Adige. Si dipartono da quest’arteria principale la linea Bolzano - Merano - Malles Venosta, la linea Chiusa - Val Gardena e la linea Fortezza Brunico - Dobbiaco - S. Candido con le diramazioni Brunico - Campo Eures e Dobbiaco - Cortina d’Ampezzo - Calalzo. L’Alto Adige, inoltre, è dotato di una fitta ed ottima rete stradale, sempre in perfetto stato

di manutenzione. Le principali arterie e molti valichi sono tenuti sgombri dalla neve, per cui le automobili ed i pullmans possono viaggiare con tutta sicurezza e rapidità fino a raggiungere ogni vallata ed ogni più alta località di montagna. Ottima l’organizzazione delle autocorriere di linea e postali e dei servizi di gran turismo gestiti da Società private, servizi che oltre a congiungere le località alpine ai centri ferroviari di fondovalle, costituiscono un confortevole e sicuro mezzo di collegamento delle stazioni atesine con molte città della Penisola e coi prossimi centri turistici della Svizzera e dell’Austria.

↗ Veduta di Cinque Torri, Dolomiti d’Ampezzo, Raimund von Klebelsberg, 1910.

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Principali vie d’accesso a. Ferrovie 1.

Linea Verona - Bolzano - Brennero. Fa parte della grande linea internazionale che, attraverso il Passo del Brennero, mette in comunicazione l’Italia con l’Austria e la Germania. Vetture dirette e carrozze letti: Roma-Monaco, Roma - Merano, Roma - Gandido, Ventimiglia Brennero, Milano. Candido, Milano - Brennero, Ancona - Brennero, Venezia - Brennero, Genova - Monaco.

2.

Linea Fortezza - Brunice - Dobbiaco - S. Candido. Carrozze dirette: Roma - S. Candido, Milano S. Candido.

3.

Linea Venezia - Bassano - Trento, attraverso la Valsugana. A Trento si raccorda alla linea Verona - Bolzano.

4.

Linea Venezia - Montebelluna - Caialzo e linea Calalzo - Cortina d’Ampezzo - Dobbiaco.

b. Strade automobilistiche aperte d’inverno

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1.

Verona - Trento - Bolzano - Brennero (km. 237.5).

2.

Mantova - Gardesana Orientale - Trento - Bolzano (km. 188.8).

3.

Brescia - Gardesana Occidentale - Trento - Bolzano (km. 175).

4.

Venezia - Padova - Bassano - Trento - Bolzano (km. 228.4).

5.

Venezia - Treviso - Feltre - Primiero - S. Martino di Castrozza Passo di Rolle - Vigo di Fassa - Carezza Bolzano (km. 216.8).

6.

Venezia - Treviso - Belluno - Pieve di Cadore - Dobbiaco (km. 196.8).

7.

Innsbruck-Passo del Brennero-Bolzano (km. 123.5).


INTRODUZIONE

8.

Landeck - Nauders - Passo di Resia - Merano Bolzano (km. 154.5).

9.

Lienz - S. Candido - Bressanone - Bolzano (km. 148.5).

10. St. Moritz - Zernez - Passo del Forno - Tubre - Merano Bolzano (km. 165.4).

c. Servizi giornalieri di gran turismo (stagione invernale) 1.

Milano - Riva s/Garda - Bolzano - Dobbiaco - Cortina.

2.

Milano - Riva s/Garda - Bolzano - Brunico - Corvara Badia.

3.

Milano - Riva s/Garda - Bolzano - Plan Val Gardena.

4.

Milano - Riva s/Garda - Bolzano - Merano.

5.

Torino - Novara - Milano - Riva s/Garda - Bolzano - Merano.

6.

Rapallo - Genova - Milano - Bolzano - Merano.

7.

Trieste - Udine - Bassano - Bolzano - Merano.

8.

Landeck - Passo di Resia - Merano.

9.

Innsbruck - Brennero - Bolzano - Merano.

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Guida invernale dell’Alto Adige

↗ Maso Lahner a Scaleres, Bolzano, Franz Mayr, 1996. 18


INTRODUZIONE

Alberghi, pensioni, rifugi L’attrezzatura alberghiera dell’Alto Adige è perfetta quanto rinomata. Vi sono alberghi di ogni tipo e categoria, decorosi ed accoglienti, in grado di offrire ogni genere di ospitalità, da quella più lussuosa e raffinata a quella più modesta e familiare. Nei maggiori centri non mancano alberghi di fama intemazionale. Numerosi sono anche i Rifugi, alcuni di recente o recentissima costruzione, che equivalgono spesso a veri e propri alberghi di montagna. Al villeggiante che soggiorna per più giorni è data larga possibilità di trovare ovunque ottime pensioni.

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Guida invernale dell’Alto Adige

Attrezzatura sportiva L’attrezzatura tecnico - sportiva delle varie stazioni di sport invernali dell’Alto Adige è stata, anche in questi ultimi anni, notevolmente modernizzata ed ampliata. Specialmente nell immediato dopoguerra, è sorto nei più importanti centri invernali come Ortisei, l’Alpe di Siusi, Selva Gardena, S. Cristina-Monte Pana, Corvara Badia, Colle Isarco, Dobbiaco, ecc., accanto alla attrezzatura già esistente, tutto un complesso di modernissimi ed efficienti impianti di seggiovie e sciovie che conducono lo sciatore in pochi minuti e senza fatica su

magnifiche alture soleggiate con viste incantevoli sui circostanti massicci dolomitici, a meravigliosi campi di neve ed al punto di partenza di numerose bellissime discese con tracciati di varia difficoltà, tali da dare piena soddisfazione alle più svariate esigenze e capacità degli sciatori. Numerose sono le località dotate di campi per il pattinaggio e per il disco sul ghiaccio, di piste per guido-slitte, di trampolini di salto e di ottime scuole di sci con maestri patentati dalla FISI e guide alpine e sciistiche a disposizione degli appassionati di sport.

↗ Una donna e due uomini con attrezzatura da sci nel comprensorio sciistico Seceda, Franz Mayr, 1959.

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INTRODUZIONE

← Uomo con equipaggiamento sciistico nei pressi della Alpe di Cisles e la Odla de Cisles sullo sfondo, Franz Mayr, 1959.

Svariate, insomma, sono le possibilità che si offrono agli sportivi: dai campi con dolci pendenze alle piste vertiginose, dalle brevi passeggiate alle gite di maggior impegno, dalle lunghe traversate alle più ardue escursioni sciistiche in alta montagna.

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Guida invernale dell’Alto Adige

Informazioni In quasi tutte le stazioni di sport invernali esistono Aziende di Soggiorno ed Associazioni «Pro Loco», che fanno capo all’Ente Provinciale per il Turismo di Bolzano, con sede nel «Palazzo del Turismo» e con un Ufficio Informazioni in Piazza Walther, Bolzano. Basta chiedere, telefonare o scrivere : tutte le informazioni di cui il turista ha bisogno, saranno fornite con precisione e rapidità.

↗ Passeggiata al Gran Zebrù, Franz Mayr, 1996. 22


01

01

La Val Gardena

La Val Gardena

01.1

Ortisei e l’Alpe di Siusi

01.2

S. Cristina e Monte Pana

01.3

Selva Gardena

La Val Gardena è una delle più belle valli delle Dolomiti. Si apre a est di Ponte Gardena (posta sulla linea ferroviaria del Brennero) e si estende fino ai Passi di Sella e di Gardena. Le sue ampie conche, tutte a prati e boschi, attorniate dai colossali massici dolomitici del Sassolungo, del Sella, del Puez e delle Odle, le ottime condizioni climatiche e della neve, e soprattutto la favorevolissima conformazione del terreno e la ricchezza di itinerari sciistici concorrono, assieme ad un’attrezzatura alberghiera e sportiva di primo ordine, a fare della vallata uno dei centri invernali più frequentati delle Dolomiti. La valle è percorsa da una ferrovia a scartamento ridotto che si diparte dalla stazione di Chiusa sulla linea Verona-Brennero e giunge fino a Plan, ultimo paese della valle. E inoltre percorsa da un’ottima carrozzabile, che

si diparte da Ponte Gardena e che, biforcatasi dopo Pian de Gralba, sale a valicare rispettivamente il Passo Sella ed il Passo Gardena, collegando la Val Gardena alle valli di Fassa e di Badia. Nella stagione invernale la strada è tenuta sgombra dalla neve fino all’Albergo Pian de Gralba (m. 1784). I centri principali sono Ortisei, capoluogo della vallata e base di partenza per l’accesso all’Alpe di Siusi, S. Cristina, Selva, Pian, cui si aggiungono i numerosi alberghi e rifugi dell’Alpe di Siusi, del Monte Pana, del Pian de Oralba, del Passo Sella e del Passo Gardena, tutti aperti nella stagione invernale.

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Ortisei m. 1236 e l’Alpe di Siusi m. 1675-2245

01.1

Ortisei, maggior centro della Val Gardena e stazione di sport invernali fra le più rinomate delle Dolomiti, è situata in un ampia e ben riparata conca prativa, in vista del turrito Sassolungo e delle maestose pareti del Sella. Ha l’aspetto di una cittadina con le sue vie ampie e le sue piazze ariose, ai cui lati è un susseguirsi continuo di alberghi e pensioni caffè, negozi di ogni genere, ville e case d’affitto. Alla perfetta attrezzatura alberghiera, di cui può vantarsi questo bellissimo centro (25 alberghi e pensioni di ogni categoria e numerosi appartamenti ammobiliati, sono capaci di offrire ogni generedi ospitalità), fa riscontro l’ottima attrezzatura sportiva.

← Fienile presso l’Alpe di Siusi, Franz Mayr, 1974.

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01

La Val Gardena

← Ortisei, sconosciuto, anni 30’.

La funivia che in soli 6 minuti supera un dislivello di 800 m. e porta sull’orlo meridionale della conca, mette a diretto contatto la cittadina con una delle più belle zone sciistiche dell Alto Adige: l’Alpe di Siusi, un vastissimo altipiano di circa 50 kmq., che si estende tra la Val Gardena ed i massicci del Sassolungo e dello Sciliar con un’altitudine variante tra i 1700 e i 2000 m. È una distesa ininterrotta di pianori incantevoli per la varietà dei paesaggi, collo sfondo stupendo delle vette dolomitiche, ai piedi delle quali essa si estende la successione di conche, di larghi costoni e molli ondulazioni, quasi totalmente prative , un luogo ideale per l’esercizio degli sport della neve, ove, data l’altitudine considerevole e il vario orientamento dei pendii, si ha la sicurezza di trovare in ogni periodo e fino a stagione inoltrata le migliori condizioni di neve e tutta una varietà di itinerari sciistici adatti a tutti i gusti e a tutte le possibilità. Favorita da una posizione ben riparata e da un clima tiepido per le

molte ore di sole, questa zona, dotata anche di una ricca attrezzatura sportiva, è particolarmente indicata per un soggiorno prolungato. Due sciovie, una seggio via ed una slittovia offrono agli appassionati una varietà di divertenti discese sui magnifici campi aperti che circondano i numerosi nuovi alberghi ed i vecchi rifugi rimodernati, dotati di tutte le comodità e situati per la massima parte a poca distanza dalla stazione di arrivo della funivia Ortisei - Alpe di Siusi. Due piste con tracciato rapido e veloce permettono di scendere dalla stazione a monte della funivia fino all’abitato di Ortisei. Gli ottimi campi nevosi del fondovalle, nell immediata prossimità dell’abitato, al Piz Ronce ed a S. Giacomo (m. 1418) località facilmente accessibile da Ortisei con la nuova seggiovia, costituiscono un terreno particolarmente adatto alle esercitazioni e permettono numerose e divertenti scivolate. I dintorni offrono inoltre tutta una serie inesauribile e varia di itinerari sciistici. 25


Guida invernale dell’Alto Adige

I frequenti servizi di autocorriera e la ferrovia della Val Gardena consentono di raggiungere agevolmente gli altri centri della valle, punti di partenza per interessanti gite ed escursioni. Fra le gite più frequentate e conosciute in tutto l’Alto Adige, che si possono effettuare da Ortisei ,vanno sopratutto ricordate quelle sull’Alpe di Siusi, al Monte Piz m. 2108, alla Punta d’oro m. 2245, al Monte Bullaccia m. 2174, all’Albergo Alpe di Siusi m. 2142 alla Malga

Zallinger m. 2036, all’Albergo Monte Pana ed al Mont de Saura m. 2003, ai Denti di Terrarossa m. 2549, al Sasso Piat o m. 2955, al Monte Rasciesa m. 2303 alla Malga di Brogles m. 2121, al M. Seceda m. 2518. Le frequenti manifestazioni di carattere sportivo (gare sciistiche, incontri di disco sul ghiaccio nazionali ed internazionali) annualmente organizzate a Ortisei e sull’Alpe di Siusi hanno una riso nanza sempre più larga negli ambienti nazionali ed esteri.

↗ Fienili sull’alpe di Siusi, Franz Mayr, 1974.

Comunicazioni Ortisei: ferrovia Chiusa-Plan, in coincidenza a Chiusa con i treni della linea VeronaBrennero; carrozzabile della Val Gardena (km. 13 dalla stazione di Ponte Gardena sulla linea Verona-Brennero); autocorriera da e per Bolzano, nei periodi di stagione servizi diretti di pullman Milano - Plan e servizi di corriera Ortisei - Plan. Alpe di Siusi: funivia Ortisei-Alpe di Siusi; carrozzabile km. 18.5 dalla Stazione di Ponte Gardena (linea Verona - Brennero) al Rifugio Albergo Bellavista (m. 1848) sull’Alpe di Siusi. 26


01

S. Cristina m. 1428 e il Monte Pana m. 1637

La Val Gardena

01.2

S. Cristina, pittoresco paese, è adagiata su un declivio prativo lungo la carrozzabile, allo sbocco della Valle di Cisles nella Val Gardena ed in cospetto del Gruppo di Sella e del Sassolungo. Nei dintorni, le belle praterie ondulate incorniciate da selve, costituiscono una eccellente palestra per sciatori di ogni categoria. Qui è, inoltre, il miglior punto di partenza per l’accesso al Monte Pana, ove sorge l’Albergo Sport Monte Pana, ai Piani di Confin m. 1800, al Rifugio Sassolungo m. 2252 ed alla Forcella del Sassolungo m. 2681, al Rifugio Cisles m. 2039, al Monte Seceda m. 2518, ai Gruppi delle Odle e del Puez. L’organizzazione sportiva e alberghiera vi è molto ben curata,- ottimi i campi di sci nelle immediate vicinanze dell’abitato.

← Vista sul Gruppo del Sella dalla strada delle Dolomiti, Baptist Alois, 1965.

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↗ Rifugio Fermeda a S. Cristina, Val Gardena, Franz Mayr, 1959.

← Vista Sassolungo e Sasso Piatto dalla Val Gardena, Baptist Alois, 1965.

Comunicazioni Ferrovia Chiusa - Plan in coincidenza a Chiusa con i treni della linea Verona - Brennero, carrozzabile della Val Gardena (km. 17 da Ponte Gardena); autocorriera da e per Bolzano, nei periodi di stagione servizi diretti di autopullman Milano-Pian e servizi di autocorriera Ortisei-Pian. Monte Pana, bella spianata in magnifica posizione a sud-est di S. Cristina, al margine orientale dell’Alpe di Siusi. Vi sorge il moderno e confortevole Albergo Sport Monte Pana, rinomato centro di sport invernali attorniato da vasti e bellissimi campi di sci e punto di partenza per numerose gite e facili traversate nei dintorni; una moderna seggiovia, superando un dislivello di m. 343, porta sul Mont de Saura, bellissimo dosso boscoso ai piedi del Sassolungo da cui tre piste, appositamente tracciate, scendono con percorsi divertenti e piacevoli al Monte Pana. Carrozzabile da S. Cristina, servizio di slitte a cavalli. 28


01

Selva Gardena m. 1538 Grazioso e lindo paese, situato in una vasta conca prativa, con belle pendici, dolci ondulazioni ed alture tondeggianti. I suoi alberghi, pensioni, caffè, negozi e le numerose ville e case d’affitto sorte negli ultimi anni, sono disposti lungo la carrozzabile e sparsi sui dolci declivi in posizione meravigliosa, dominata dalle poderose pareti e dai superbi torrioni del Sella, del Sassolungo e delle Odle. Selva è un centro di sport invernali di primo ordine, dotato di un’ottima attrezzatura alberghiera e di tutto un

La Val Gardena

01.3 complesso di slittovie, seggiovie e sciovie che permettono di sfruttare al massimo le magnifiche piste e di scendere dalle circostanti alture e dalle cime boscose fino all’abitato. Molteplici le piste che si snodano sui fianchi del Ciampinoi, del Piz Setour e lungo la Valle d’Antercepies, con tracciati di varia difficoltà ed un dislivello di 600-700 m. ; sono queste, le piste più belle della Val Gardena, considerate fra le migliori e le più moderne che si abbiano nei centri sciistici nazionali ed esteri.

← Maso a Selva Gardena, Franz Mayr, 1962.

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Guida invernale dell’Alto Adige

Oltre a questa varietà di percorsi, i dintorni di Selva offrono una ricca serie di facili e piacevoli gite in Val Lunga, al Passo di Sella (m. 2214) e Col Padella (m. 2485), al Monte Seceda (m. 2518), al Rifugio Cisles (m. 2039), ed un complesso di più ardue escursioni sciistiche in alta montagna fra cui vanno ricordate quelle al Piz Boè (m. 3151), alla Forcella del Sassolungo (m. 2681), al Passo di Cir (m. 2466), le traversate nei gruppi delle Odle e del Puez, degli altipiani di Crispeina e della Gardenaccia, le traversate alla Marmolada (m. 3309), alle valli finitime di Badia e di Fassa e il giro del gruppo di Sella. Inoltre, i campi da sci di fondovalle, per il loro vario orientamento e la loro favorevole conformazione, costituiscono un ottimo terreno per esercitazioni e piacevoli scivolate più o meno ripide.

↗ Sciatori in Val Gardena, Franz Mayr, 1959.

Comunicazioni Ferrovia Chiusa - Plan in coincidenza a Chiusa con i treni della linea Verona Brennero, carrozzabile della Val Gardena (km. 19 da Ponte Gardena); autocorriera da e per Bolzano, nei periodi di stagione servizi diretti di autopullman Milano - Plan e servizi di autocorriera Ortisei - Plan. 30


02

Plan, Plan de Gralba, Passo di Sella e Passo di Gardena

Plan, Plan de Gralba, Passo di Sella e Passo di Gardena

02

02.1

Plan

02.2

Plan de Gralba

02.3

Passo di Sella

02.4

Passo di Gardena

02.5

Castelrotto e Siusi

Questi centri dell’alta Val Gardena, sia per la breve distanza che separa l’uno dall altro, sia per l’esistenza di impianti meccanici nei punti più favorevoli ed adatti al loro collegamento, costituiscono assieme a Selva, maggior centro dell’alta Val Gardena, una unica e vasta stazione di sports invernali, opportunamente allacciata nelle sue parti da seggiovie e slittovie e da una moltiplicità di ottime piste di discesa, atte a soddisfare i più svariati gusti e le più svariate possibilità. Sono cosi congiunte Selva con il Passo Gardena mediante la seggiovia dell’Antercepies, e Selva con Pian de Gralba e con il Monte Pana mediante la slittovia del Ciampinoi e le rispettive piste di discesa, l’accesso al Passo Sella è agevolato ed accorciato grazie alla slittovia del Ciampinoi od alla seggiovia del Piz Setour. ↗ Plan, Franz Mayr, 1966. 31


Guida invernale dell’Alto Adige

Plan m. 1606

02.1

Ultimo paese della Val Gardena e stazione terminale della ferrovia Chiusa - Plan di Gardena. E situata alla testata della valle, a breve distanza da Selva ed in prossimità della slittovia del Ciampinoi. Per l’organizzazione sportiva fa capo a Selva.

Plan de Gralba m. 1784

02.2

Ampia conca prativa, bella e soleggiata, fra il gruppo del Sella, il Sassolungo ed il Ciampinoi. Vi sorge l’Albergo Pian de Gralba, situato sulla carrozzabile per il Passo di Sella. Pian de Gralba è un ottimo centro sciistico per i vasti campi da sci, le numerose gite e soprattutto per la nuova ed efficiente seggiovia che, superando un dislivello di m. 240, porta sul Monte Setour, largo dosso boscoso e prativo al piede del colossale massiccio del Sassolungo, offrendo varie possibilità dbdivertenti discese. Per queste possibilità e per la facilità d’accesso, il Pian de Oralba, che può essere raggiunto da Selva servendosi anche della slittovia del Ciampinoi e scendendo sulla pista segnalata col n. 5, è mèta fra le preferite dagli sciatori frequentanti la Val Gardena.

Comunicazioni Plan: ferrovia della Val Gardena, in coincidenza a Chiusa con i treni della linea Verona - Brennero, carrozzabile della Val Gardena (km. 20 da Ponte Gardena),- autocorriera da e per Bolzano, nei periodi di stagione servizi diretti di autopullman Milano-Pian e servizi di autocorriera. Plan de Gralba: carrozzabile della Val Gardena tenuta sgombra fino all’Albergo Pian de Gralba (km. 25 da Ponte Gardena); servizio slitte a cavalli. 32


02

Plan, Plan de Gralba, Passo di Sella e Passo di Gardena

Passo di Sella m. 2214 Bellissimo valico che si apre tra gli imponenti massicci del Sella e del Sassolungo, mette in comunicazione la Val Gardena con la Valle di Fassa. Una nuova sciovia permette di meglio utilizzare i vasti campi da sci intorno all ottimo Rifugio Passo Sella, un vero e proprio albergo di montagna. Le numerose gite, fra le

↖ Gruppo del Sella, Baptist Alois, 1965.

02.3 quali quella al Col Padella (m. 2485), superbo punto panoramico, le traversate ed escursioni nei massicci del Sella e del Sassolungo e le veloci e divertenti discese al Pian de Gralba, punto di partenza della seggiovia al Monte Setour, fanno di questo Rifugio uno dei centri invernali più attraenti e frequentati della zona.

↗ Torri del Sella dalle Dolomiti, Baptist Alois, 1965.

Comunicazioni Carrozzabile della Val Gardena, tenuta sgombra fino all’Albergo Pian de Gralba,servizio slitte a cavalli. 33


Guida invernale dell’Alto Adige

Passo di Gardena m. 2121 È il valico che si apre alla testata della Val Gardena, tra il massiccio del Sella e le dentellate creste del Pizzes da Gir, e mette in comunicazione la Val Gardena con la Val Badia. E un centro sciistico ideale, adatto come luogo di soggiorno anche prolungato grazie ai tre ottimi rifugi situati sul valico fra cui il Rifugio Gir, di recentissima costruzione e dotato di un’attrezzatura moderna e perfetta, equivale ad un vero e proprio albergo di primo ordine. Questa località, con le sue vaste distese nevose e le sue bellissime discese su entrambi i versanti, oltre ad essere un campo di esercitazioni ricco e vario, offre agli appassionati dello sci una perfetta attrezzatura sportiva. L’accesso al Passo Gardena

02.4 è agevolato dalla seggiovia che parte da Selva e superando un dislivello di m. 710, porta sulla Costa d’Antercepies (m. 2310), a sua volta collegata al Passo Gardena dalla seggiovia che, partendo dal Rifugio Gir, supera un dislivello di m. 160. La comune stazione di arrivo delle due seggiovie è punto di partenza delle divertenti discese al Passo Gardena e delle magni fiche piste che, scendendo a Selva per la Valle d’Antercepies, sono considerate fra le più belle che si abbiano nelle Dolomiti. Inoltre, per la sua posizione, il Passo Gardena è il miglior punto di partenza per l’accesso all’altipiano di Crispeina e per le interessanti gite e traversate verso l’altipiano della Gardenaccia.

↗ Ripresa della via ferrata del Pisciadù e della forcella Val Setus da Passo Gardena, Franz Mayr, 1992.

Comunicazioni Seggiovia e mulattiera da Selva Gardena, mulattiera da Colfosco Badia. 34


02

Plan, Plan de Gralba, Passo di Sella e Passo di Gardena

Castelrotto e Siusi

02.5

Questi due graziosi villaggi sono situati su un vasto altipiano, che si estende fra il massiccio dello Sciliar, l’Alpe di Siusi, la Val Gardena e la Val d’Isarco. Castelrotto m. 1060, grosso borgo in bellissima posizione, è dominato a sud - est dall’ imponente massiccio dello Sciliar. E una rinomata stazione climatica frequentata anche nella stagione invernale, trovandosi in posizione esposta al sole per lunghe ore anche nelle giornate più brevi. I dintorni offrono ottimi campi di allenamento. Serve sopratutto come punto d’appoggio per la vicina Alpe di Siusi (v. pag. 13) cui è collegato da una buona carrozzabile. Siusi m. 998, rinomata stazione climatica alpina, è situata in una ridente distesa di conche, di dossi e di pianori, ai piedi dello Sciliar e fra panorami incantevoli. Il paese, formato di alberghi di ogni tipo, di pensioni e di graziose ville, è in posizione riparata, è esposto al sole ed ha un clima costante. Gli sciatori che frequentano questo grazioso paese trovano ampie possibilità di svago sui campi in prossimità dell’abitato e sulle alture circostanti. Siusi è, inoltre, un punto d’appoggio e il più vicino accesso per carrozzabile (km. 9) alla bellissima zona sciistica dell’Alpe di Siusi (v. pag. 13). L’attrezzatura alberghiera è di primo ordine e l’organizzazione sportiva assai ben curata.

← Ripresa del pesaggio nei pressi di San Valentino a Siusi, Franz Mayr, 1990.

Comunicazioni Castelrotto: carrozzabile km. 8 dalla stazione di Ponte Gardena (sulla linea VeronaBrennero); servizio regolare di autocorriera da e per Bolzano. Siusi: carrozzabile km. 11 da Ponte Gardena,- servizio regolare di autocorriera da e per Bolzano. 35


Guida invernale dell’Alto Adige

La Val Badia

03

03.1

Corvara

03.2

Colfosco

03.3

Pedraces

03.4

La Villa

La Val Badia, una delle più importanti e conosciute vallate delle Dolomiti, fa capo al massiccio del Sella e scende con direzione quasi costante verso nord, fino a sfociare nella Val Pusteria presso S. Lorenzo. Nella sua parte superiore, essa si apre nelle due vaste conche di Badia (con Pedraces, S. Leonardo, La Villa) e di Ladinia (con Corvara e Colfosco), cui fanno corona gli imponenti massicci del Sasso della Croce, della Varella, del Sass Songher e del Sella. La vicinanza alle finitime valli di Gardena e di Livinallongo e la facilità d’accesso alla conca ampezzana fanno della Val Badia la base per numerose escursioni e traversate del più grande interesse. I vasti campi nevosi di fondovalle gli estesi altipiani prativi del Cherz, del Pralongià, dell’Armentara, le ottime condizioni climatiche e di innevamento, le molte ore di sole anche nei mesi invernali, 36

le innumerevoli passeggiate, gite e traversate (da quelle più facili, alla portata anche dei principianti, fino a quelle di maggior impegno nei massicci dolomitici circostanti), offrono agli appassionati le più svariate possibilità e fanno della vallata uno dei centri sciistici più favoriti e rinomati delle Dolomiti. A tutti questi pregi fa riscontro l’ottima attrezzatura alberghiera dotata di ogni comodità, che nulla toglie alla semplicità dell’ambiente alpino e rifugge dal lusso e dalla mondanità dei grandi alberghi.


03

La Val Badia

La valle è percorsa da un’ottima carrozzabile che, a S. Lorenzo, si distacca dalla strada statale della Pusteria e che, biforcatasi nei pressi di Corvara, sale da una parte a valicare il Passo Gardena e dall’altra a superare il Passo di Campolongo, collegando la Val Badia rispettivamente alle Valli di Gardena e di Livinallongo.

↖ Sciatore sul Piz Boe in Alta Badia, Franz Mayr, 1967.

Nella stagione invernale la strada è tenuta sgombra dalla neve fino a Colfosco e Corvara. I centri principali sono Corvara e Colfosco nella conca terminale della valle, La Villa, Pedraces e S. Leonardo nella conca di Badia, S. Cassicene e l’Albergo Armentarola nella valle laterale di S. Cassicene, oltre agli ottimi Rifugi del Passo Gardena, del Pralongià, della Gardenaccia e di Santa Croce.

Val Badia, Raimund → von Klebelsberg, 1908.

37


Guida invernale dell’Alto Adige

Corvara m. 1568

↗ Raccolta del fieno a Corvara, Franz Mayr, 1959.

Pittoresco paese, è circondato da magnifiche distese prative, sopra le quali si estendono i vasti Altipiani di Cherz e del Pralongià. In posizione meravigliosa e soleggiata, dominata dal superbo torrione del Sass Songher e dalle alte muraglie del Sella, Corvara è uno dei migliori e più frequentati centri invernali delle

03.1 Dolomiti, dotata come è di una ottima attrezzatura alberghiera e sportiva, di innumerevoli campi di esercitazione, e di molte magnifiche discese dai circostanti altipiani, dalle alture e dalle cime dei meravigliosi massicci dolomitici. La nuova seggiovia, con la stazione di partenza situata proprio nell’abitato, supera un dislivello di m. 500 e porta sul Col Alto, magnifica vetta panoramica con splendido belvedere sopra la valle e verso i massicci circostanti. Dalla stazione di arrivo, dotata di ristorante con larga terrazza solatia, esistono numerose possibilità di scendere, con percorsi di varia difficoltà, fino all’abitato. Favorita dalla posizione centrale, Corvara è inoltre punto di partenza per bellissime traversate al Passo di Falzarego e Cortina d’Ampezzo alla Marmolada, alle Valli di Gardena e di Fassa e per varie ed interessanti ascensioni sciistiche invernali e primaverili nei circostanti massicci del Sella, del Puez e della Gardenaccia ; fra queste, vanno ricordate quelle al Piz di Boè (m. 3151) al Piz (m. 2465), al Rif. del Puez (m. 2475), alla Cima della Gardenaccia (m.2670), al Sass da Ciampàc (m. 2667).

Comunicazioni Carrozzabile km. 33.6 da S. Lorenzo in Posteria (stazione sulla linea Fortezza - S. Candido),- servizio di autocorriera da Brunice,- nei periodi di alta stagione servizi diretti di autopullman Milano - Corvara. 38


03

La Val Badia

Colfosco m. 1645

03.2

Il pittoresco paese si stende lungo la strada, sulla costa del monte, di fronte alle grandiose pareti del Sella. È un centro di sport invernale molto frequentato grazie agli ottimi alberghi e pensioni dotati di ogni comodità, ai vasti e bellissimi campi di sci posti tutt’ attorno all abitato, alle numerose gite (fra cui quelle al Passo Gardena m. 2121, al Col Pradat m. 2038 e nella Val di Ciampac) ed alle magnifiche traversate ed ascensioni sciistiche invernali e primaverili che si possono effettuare nei gruppi del Sella, del Puez e della Gardenaccia.

↖ Sci nella roccia sul Settsass, dietro il Sass Songher, Puez e il Ciampac, Array, 1920/1951

Comunicazioni Carrozzabile km. 36 da S. Lorenzo in Posteria, servizio di autocorriera fino a Corvara (v. pag. 29); nei periodi di alta stagione servizi diretti di autopullman Milano - Corvara, slitte a cavalli da Corvara. 39


Guida invernale dell’Alto Adige

La Villa m. 1483

03.3

Rinomato centro sciistico, è situata in un ampia conca sullo sbocco della Valle di S. Cassiano nella Valle di Badia, in posizione soleggiata e favorevolissima all’esercizio degli sports della neve. Le vaste pendici ondulate ed aperte, variamente inclinate ed orientate, che circondano l’abitato e giungono fino ai piedi delle poderose pareti del Sasso della Croce, della Varella e della Gardenaccia, costituiscono un’ eccellente palestra per sciatori di ogni categoria ed offrono tutto un complesso di vari bellissimi itinerari.

← Fienile presso l’Alpe di Siusi, Franz Mayr, 1974.

↗ Ripresa di Cima Cunturines da La Villa, Franz Mayr, 1971.

La Villa è punto di partenza per numerose traversate ed ascensioni sciistiche del massimo interesse al Sasso della Croce, al gruppo di Fanes, alla Gardenaccia, al Puez, oltre che per gite ed escursioni nei dintorni dei vicini centri di Corvara e Colfosco. L’attrezzatura alberghiera è molto efficiente.

Comunicazioni Carrozzabile km. 28.2 da S. Lorenzo in Pusteria, servizio di autocorriera da Brunico; nei periodi di alta stagione servizi diretti di autopullman Milano - La Villa - Corvara. 40


03

Pedraces m. 1328

La Val Badia

03.4

E un grazioso paese della Val Badia, situato ai piedi della lunga bastionata della Gardenaccia in una conca aperta cui succedono, verso est, dossi e terrazzi ondulati, dominati dall’imponente mole del Sasso della Croce. E un ottimo centro sciistico grazie agli estesi campi nevosi posti tutt attorno all’abitato, ed alla varietà degli itinerari sciistici, fra cui riescono particolarmente rimunerative le gite a S. Croce (m. 2043), all altipiano dell’ lamentala ed al Gruppo del Puez.

← Fienili a Pedraces in Val Badia, Franz Mayr, 1993.

Comunicazioni Carrozzabile km. 25.2 da S. Lorenzo in Pusteria, servizio di autocorriera da Brunico, nei periodi di alta stagione servizi diretti di autopullman Milano - Corvara. 41


Guida invernale dell’Alto Adige

L’Altopiano della Gardenaccia e il Rifugio della Gardenaccia

04

04.1

S. Cassiano

04.2

Pralongià

È il vasto altopiano che con le sue poderose muraglie rocciose fiancheggia la Val di Badia nel tratto da La Villa a Pedraces. Si estende dalla Punta del Puez fino al Sass Songher con un’altitudine media di m. 2400, tutto ondulato da piccoli dossi, conche e vallette, che ne fanno un campo di sci vario e vastissimo, percorribile in ogni parte e in ogni direzione,

abbondante ed ottima la neve fino a stagione inoltrata. A metri 2050, in bella posizione panoramica, il nuovo ed ottimo Rifugio della Gardenaccia sorge sopra La Villa, sull’orlo orientale dell’altopiano, questo Rifugio offre una comoda base per le gite e le traversate in tutta la regione ed è particolarmente indicalo per un soggiorno sciistico primaverile.

Comunicazioni Servizio di autocorriera da S. Lorenzo in Posteria a La Villa, mulattiera da La Villa al Rifugio; informazioni presso l’Albergo Miramonti, Pedraces. 42


04

L’Altopiano della Gardenaccia e il Rifugio della Gardenaccia

S. Cassiano m. 1537

04. 1

Pittoresco villaggio, è situato nella valle omonima, tributaria della Val Badia, ai piedi della magnifica Varella, fra estese pendici che offrono ottimi campi per esercitazioni e divertenti discese. È punto di partenza per numerose bellissime gite e traversate al Pralongià, all’Alpe di Fanes, al Passo di Falzarego e Cortina d’Ampezzo.

Pralongià e Rifugio Pralongià m. 2139

04.2

Pralongià è il punto culminante di un vasto altipiano prativo con numerosi dossi ed ondulazioni, che si estende tra la conca di Corvara e la Valle di S. Cassiano. Tutta la zona è un unico vastissimo campo di sci dalle infinite possibilità, vero paradiso per gli sciatori e splendido punto panoramico. A pochi metri dalla vetta sorge il nuovo ed accogliente Rifugio Pralongià, punto di partenza per le bellissime discese a Corvara, a S. Cassiano ed all’Albergo Armentarola.

↗ Cima San Cassiano da Caérne, Franz Mayr, 1988.

Comunicazioni S. Cassiano: servizio di autocorriera da S. Lorenzo in Posteria a La Villa,- mulattiera da La Villa a S. Cassiano. Pralongià: mulattiera da Corvara (auto-corriera Brunice - Corvara), da S. Cassiano e da Pieve di Livinallongo, l’accesso è sensibilmente agevolato, salendo con la seggiovia al Col Alto e traversando per gli ampi dossi dell’ altipiano al Rifugio. 43


Guida invernale dell’Alto Adige

05

La Val di Marebbe, Plan de Corones e l’Alpe di Fanes

05.1

Val di Marebbe

05.2

Plan de Corones

05.3

Alpe di Fanes

Val di Marebbe m. 1195

05.1

La Val di Marebbe è una diramazione laterale della Valle di Badia, che da Longega si inoltra verso sud-est aprendosi, nella sua parte centrale, nella ridente conca di S. Vigilia di Marebbe (m. 1195), capoluogo della vallata. S. Vigilio, frequentato centro di sport invernali con magnifiche distese nevose sul fondovalle e belle piste naturali nei dintorni, è punto di partenza per numerose gite al Plan di Corones ed alle Alpi di Fanes e di Sennes e per bellissime traversate alla Pusteria, a Braies ed a Cortina d’Ampezzo. Inoltre, la zona dispone di numerosi rifugi che servono non solo come ottime basi per le varie gite e traversate, ma valorizzano gli splendidi altopiani ove la neve si conserva abbondante fino a primavera. Comunicazioni Carrozzabile km. 15 da S. Lorenzo in Pusteria, servizio di autocorriera Brunico S. Vigilio di Marebbe. 44


05

Plan de Corones m. 2273 Grossa montagna che si eleva quasi isolata tra la Val di Marebbe e la conca di Brunico, digrada da ogni lato con grossi costoni e larghi fianchi in parte boscosi ed in parte prativi, offrendo varie e rimunerative discese, assurte a grande fama tra gli appassionati dello sci per il considerevole dislivello (m. 1000-1450) e la bellezza e varietà dei percorsi. Subito sotto l’ampia spianata che si allarga alla

Alpe di Fanes È il vastissimo altopiano compreso tra le valli dì S. Cassiano, di Badia, di Marebbe, di Fanes e Travenanzes, racchiuso da formidabili muraglie rocciose elevatesi verticalmente per parecchie centinaia di metri. Le singole forcelle consentono l’accesso all’Alpe dalle valli finitime mentre la varia conformazione del suo terreno e sopratutto le cime che ne costituiscono gli orli offrono allo sciatore svariate possibilità di gite con vasti panorami e divertenti discese. Particolarmente interessanti riescono le gite al Monte Castello (m. 2809), al Sasso della Croce (m. 2908) ed alla Forcella della Varella (m. 2531). L’Albergo - Rifugio Fanes che sorge all’Alpe a m. 2042 è ottima base per le varie gite e traversate.al Grossglockner ed ai monti della Corinzia.

La Val di Marebbe, Plan de Corones, e l’Alpe di Fanes

05.2 sommità, a m. 2264, sorge il Rifugio Plan de Corones, aperto tutto l’anno, dal quale si gode uno dei più vasti e celebrati panorami delle Alpi: dalle magnifiche Dolomiti di Sesto alle superbe vette delle Dolomiti ampezzane e gardenesi, alla Marmolada, all’Adamello ed Ortles, alle Alpi Venoste, Passirie, Breonie, Aurine, Pusteresi, al Grossglockner ed ai monti della Corinzia.

05.3

↗↗ Alpe di Fanes, Raimund Von Klebelsberg, 1908.

Vie d’accesso Plan de Corones: da S. Vigilio di Marebbe, da Brunico e da Valdaora. Alpe di Fanes: da S. Vigilio di Marebbe da S. Cassiano, da Cortina d’Ampezzo. 45


Guida invernale dell’Alto Adige

La Val di Funes

06

06.1

Plancios e la Plose

06.2

La Plose

La Val di Funes ha origine dal Passo Poma, tra i Gruppi delle Odle e della Putta e scende parallela alla Val Gardena e da questa separata dal largo dosso della Rasciesa e dal frastagliato Gruppo delle Odle in direzione quasi costante verso ovest, fino a sfociare nella Val d’Isarco poco a monte di Chiusa. Nella parte interna si apre in una serie di vaste conche prative, incorniciate da radi boschi di conifere e dominate dalle ardite sagome delle Odle che da qui si presentano nel loro aspetto più suggestivo. La valle è percorsa da una carrozzabile che si stacca dalla strada statale del Brennero presso Pozza e toccando gli abitati di Pizzago

(m. 1092) e di S. Pietro (m. 1150), sede del Comune di Funes, termina a S. Maddalena. Queste tre località, a breve distanza Luna dall’altra, situate in magnifica posizione e circondate da vasti campi di esercitazione di vario e favorevole orientamento, sono dotate di buoni e accoglienti alberghi che offrono il conforto necessario ed un’ospitalità pre murosa e cortese. Belle e remunerative le gite alla Malga di Brogles (m. 2045), a S. Zenone, al Rifugio Genova (m. 2301), al Passo Poma (m. 2343), numerose le possibilità di attraenti traversate sciistiche nelle finitime valli di Gardena e di Eores, al Monte Forca (m. 2574) ed alla Plose (m. 2504).

Comunicazioni Carrozzabile da Chiusa (stazione sulla linea Verona - Brennero) a S. Maddalena km. 14.2, servizio di autocorriera da Chiusa a S. Pietro km. 13. 46


06

Plancios (Val d’Eores) e la Plose

La Val di Funes

06.1

La Valle di Eores si apre sul’a sinistra dell’Isarco, presso Albes, e sale immediatamente a nord della Valle di Funes e con andamento parallelo ad essa fino alle falde delle Odle di Eores. E unita a Bressanone da una buona carrozzabile, transitabile anche d’inverno. Sul fianco destro della valle, formato dalle pendici meridionali del massiccio della Plose, sorgono in posizione meravigliosa la località di Plancios (m. 1760) e l’Albergo Alpino di Plancios (m. 1894), ottimi centri sciistici collegati a Bressanone da un regolare servizio di autocorriera e molto frequentati sia per i bei campi di sci, sia perchè costituiscono la base migliore per le magnifiche gite e traversate effettuabili nel gruppo della Plose.

← La Plose, sconosciuto, anni 30’.

47


Guida invernale dell’Alto Adige

La Plose Grossa montagna, si eleva immediatamente a nord di Plancios e a est di Bressanone. È costituita da due cime principali ravvicinate (la Cima della Plose m. 2504 e il Monte Forca m. 2574), e scende da ogni versante con larghi fianchi e dorsali, offrendo una varietà di magnifiche discese a Plancios, all’Albergo Alpino di Plancios, a Bressanone e a Fusori, discese che per il considerevole dislivello e la bellezza e varietà dei percorsi, sono fra le più belle delle Dolomiti. Subito sotto la cresta della Cima Plose, a m.

06.2 2447, sorge il Rifugio Plose, aperto tutto l’anno donde si gode uno dei più vasti e meravigliosi panorami delle Alpi : dalle ardite cime dolomitiche attornienti il Gruppo del Brenta, ai ghiacciai dell’Adamello e dell’Ortles, alle Alpi Venoste, Breonie, Aurine ed ai Tauri. È una delle mete sciistiche più attraenti e più frequentate, grazie alle condizioni della neve che rimangono buone fino a stagione inoltrata ed alle vaste distese nevose che offrono allo sciatore infinite possibilità di discesa.

↗ Ripresa della Plose da Velturno, Franz Mayr, 1996.

Comunicazioni Carrozzabile km. 17.8 da Bressanone, stazione della linea Verona - Brennero a Plancios, servizio di autocorriera da Bressanone, sentiero segnato da Plancios alla Plose. 48


07

07

Nova Levante, Carezza al Lago e il Passo di Costalunga

Nova Levante, Carezza al Lago e il Passo di Costalunga

07.1

Nova Levante

07.2

Carezza e Costalunga

Nova Levante, Carezza al lago, Passo di Costalunga. Queste località sono situate nella Valle di Nova e nella sua ultima diramazione, la Val di Carezza. La parte più bassa della Val di Nova, che prende il nome di Val d’Ega, si apre sulla sinistra dell’Isarco a km. 2.9 da Bolzano. È percorsa da una buona ed interessante carrozzabile che, attraverso il Passo di Costalunga, mette in comunicazione l’Alto Adige con il Trentino e costituisce il primo tronco di quella grandiosa arteria, nota con il nome di “Grande Strada delle Dolomiti”, che percorre l’incantevole regione delle Dolomiti da Bolzano a Cortina d Ampezzo, a Debbiano e ad Amanza. Questo primo tratto della Transdolomitica è aperto al traffico anche d’inverno. Fra un incessante variar di paesaggi, tra stupende visioni di ampie conche e lunghe distese nevose disseminate

di casolari e di ville e incoronate da creste e torri dolomitiche dalle forme più singolari, la strada giunge a Nova Levante ed al romantico Lago di Carezza, vera gemma di questo paesaggio incantevole, ove le fiammeggianti guglie del Latemar e le gialle pareti del Carinocelo e della Roda di Vaèl vivamente contrastano col candore delle nevi e con la cupa ombra delle selve.

49


Guida invernale dell’Alto Adige

Nova Levante m. 1182

07.1

Ridente paese, è raccolta parte sul poggio, intorno alla chiesa, e parte lungo la carrozzabile in una bella distesa ondulata di praterie e di boschi, e dominata dalle creste del Latemar e del Latinaccio. I numerosi alberghi e pensioni, i caffè ed i negozi di ogni genere, le ville e le case d’affitto che si alternano con le case rustiche, rendono comodo e gradito il soggiorno e gli ottimi campi nevosi che digradano dal Latinaccio e circondano l’abitato costituiscono un terreno molto adatto alle esercitazioni e permettono numerose e divertenti scivolate. I dintorni offrono inoltre un complesso vario e interessante di gite e di escursioni al Monte Quaira di Nova (m. 1648) ed alla conca di Carezza, punto di partenza per altre belle gite (v. sotto).

← Catinaccio, Franz Mayr, 1967.

Comunicazioni Carrozzabile da Bolzano km. 20.6; servizio di autocorriera Bolzano - Canazei; servizio invernale di autopullman Milano-Canazei. 50


07

Nova Levante, Carezza al Lago e il Passo di Costalunga

Carezza al Lago m. 1609 e il Passo di Costalunga m. 1753

07.2 ← Vista del Rosengarten dal Lago di Carezza, Franz Mayr, 1986.

Dal Passo di Costalunga, l’ampio e notissimo valico stradale che si apre tra i gruppi del Cannacelo e del Latemar e costituisce l’accesso più breve alla Val di Fassa, digrada ampia e mossa una magnifica conca di pascoli e di selve, ove sorgono in pittoresco disordine, sui declivi prativi e lungo la carrozzabile, ville alberghi e casolari. È, questa, la località di Carezza, stazione climatica e sportiva di fama mondiale, ove una perfetta organizzazione turistica ed un’ attrezzatura alberghiera di primissimo ordine hanno valorizzato sapientemente le attrattive naturali facendo di questa magnifica plaga una tra le più celebri delle Dolomiti. Favorita da una posizione elevata e ben riparata, grazie alla quale si ha la sicurezza di trovare ottime condizioni di neve fino a stagione inoltrata, questa bellissima conca ampia e soleggiata, con le sue vaste distese nevose di pendenza ed orientamento vario, costituisce un unico campo di esercitazione ed un’insuperabile palestra per sciatori di ogni categoria.

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Guida invernale dell’Alto Adige

Una nuova seggiovia lunga 2000 m„ superando un dislivello di m. 500, porta direttamente alla base delle poderose pareti del Catinaccio ed offre, oltre ad un panorama di singolare bellezza e vastità, numerose magnifiche discese di varia difficoltà, capaci di dare piena soddisfazione alle più svariate esigenze degli sciatori. Grande è inoltre la varietà di interessanti gite e traversate sciistiche invernali e primaverili, fra cui vanno ricordate quelle all’Ega di Mezzo (m. 1818), ai Prati del Latemar (m. 1920), allo Sperone di Cima Pope (m. 2250), al Rifugio di Vaèl (m. 2280), al Rifugio Pranza alle Coronelle (m. 2337), e la traversata sci - alpinistica del Gruppo del Catinaccio.

↗ Passo di Costalunga, Franz Mayr, 1990.

Comunicazioni Carrozzabile da Bolzano km. 27.7 a Carezza, km. 30 al Passo di Costalunga ; servizio di autocorriera Bolzano-Canazei, servizio invernale di autopullman Milano - Passo di Costa lunga - Canazei. 52


08

La Val Pusteria

La Val Pusteria

08

08.1

Monguelfo

08.2

Villabassa

08.3

Dobbiaco

08.4

San Candido

È la grande vallata che comprende il bacino della Rienza, affluente dell’Isarco e, al di là della Sella di Dobbiaco, l’alto corso della Drava. Si estende con andamento quasi costante da est a ovest fra le grandi catene incoronate di nevi eterne e di ghiacciai delle Alpi Pusteresi, Aurine e Breonie a nord e le imponenti creste dell incantevole regno delle Dolomiti a sud. Vi sboccano alcune valli importanti fra le quali sono notevoli, dal punto di vista degli sport invernali, quelle di Badia (pag. 28), di Braies (pag. 55) e di Sesto (pag. 53) verso sud e quelle dell’Aurino (pag. 57) e di Anterselva verso nord. E una delle più belle vallate alpine per la grande varietà di forme e di aspetti dei suoi paesaggi, ricchi di conche, dossi, avvallamenti, lente chine, pianori ondulati rivestiti di praterie e di selve, ove la neve cade abbondante e ricopre per molti

mesi la zona, trasformandola in un immenso campo di sci, che ottimamente si presta all’ esercizio degli sport della neve e che offre numerose possibilità di bellissime escursioni e traversate sciistiche su entrambi i versanti. Un’accurata organizzazione sportiva ed alberghiera ha dato grande impulso al progresso turistico delle numerose stazioni di sport invernali e la facilità e comodità dell accesso per mezzo della linea ferroviaria internazionale fortezza - S. Candido - Lienz, della .ferrovia delle Dolomiti Dobbiaco - Cortina d’Ampezzo - Calalzo o della strada statale della Pusteria, assicurano durante la stagione una larga affluenza di sciatori nazionali e stranieri.

53


Guida invernale dell’Alto Adige

Monguelfo m. 1090

08.1

Centro di sport invernali dell’Alta Pusteria, allo sbocco della Valle di Casies, in una conca di prati e di coltivi che salgono verso le pendici selvose. La plaga offre vasti campi di esercitazione, con neve buona, divertenti gite ed escursioni in Val di Casies e nelle Alpi Pusteresi. Buona l’attrezzatura alberghiera e l’organizzazione sportiva.

↗ Rifugio Bressanone in Alta Pusteria, Franz Mayr, 1990.

Villabassa m. 1153

08.2

Grosso paese dell’Alta Pusteria, in una ridente piana di praterie orlate in alto da belle selve. Il terreno mosso, tutto declivi e conche ondulate, si presta ottimamente all esercitazione e le chine dei versanti, di varia pendenza ed orientamento, a belle discese. La località ha una buona attrezzatura alberghiera, ed è punto di partenza per escursioni in Val di Braies.

Comunicazioni Monguelfo, Villabassa: stazione sulla linea ferroviaria Fortezza - S. Candido - Lienz; strada statale della Pusteria, servizio invernale di autopullman Milano - Bolzano Pusteria - Cortina d’Ampezzo. 54


08

Dobbiaco m. 1243

La Val Pusteria

08.3

Importante e rinomato centro di sport invernali, è situato nel punto più elevato della Pusteria, su un’ ampia sella che segna lo spartiacque fra i bacini dell’Adige e della Drava. Consta di due distinti abitati: Dobbiaco Vecchia (m. 1243), più a nord, allo sbocco della Valle di S. Silvestro, unita da un bel viale alberato a Dobbiaco Nuova (m. 1211) formata quasi di soli alberghi, pensioni e ville posta sul fondovalle, allo sbocco della Valle di Landro. E sulla linea Fortezza - S. Candido Lienz, all’incrocio della strada statale della Pusteria con la statale di Alemagna ed è stazione capolinea della ferrovia delle Dolomiti. L’ampio bacino è sfogato e mosso, tutto pendìi, ondulazioni e conche che d’inverno la neve ricopre abbondantemente, restandovi a lungo. Il paesaggio ha per sfondo, a nord, le Alpi Pusteresi dai fianchi selvosi e, a sud, le Dolomiti; Ionizzante è vastissimo. Il terreno intorno ai due centri costituisce un unico campo di esercitazione, valorizzato da una sciovia a Dobbiaco Nuova e da una seggiovia che, partendo da Dobbiaco Vecchia, supera un dislivello di m. 600 e porta al Monte Rota, punto panoramico con splendido belvedere sopra la valle e verso le Dolomiti ampezzane e di Sesto.

← Vista sul Lago di Landro con Monte Cristallo nelle Dolomiti d’Ampezzo, Baptist Alois, 1965.

55


Guida invernale dell’Alto Adige

↗ Sciatori a Dobbiaco, Sconosciuto, anni 30’. 56


08

Dalla stazione di arrivo, dotata di larga terrazza solatia, vi sono numerose possibilità di discesa con percorsi di varia difficoltà, fino all abitato. Inoltre, i dintorni offrono un complesso di itinerari ricco e vario, che può soddisfare i gusti e le esigenze degli sciatori provetti come dei principianti. Numerose escursioni in Valle di S. Silvestro, al Corno Fana e nelle

La Val Pusteria

Dolomiti di Ampezzo. L’attrezzatura alberghiera è di prim’ordine, l’organizzazione turistica e sportiva assai ben curata. La bellezza del sito, la copia e bontà dei suoi campi nevosi, la facilità delle comunicazioni e l’attrezzatura esemplare fanno di Dobbiaco uno dei migliori centri di sport invernali dell’Alto Adige.

S. Candido m. 1173

08.4

Cittadina sul versante transalpino della Pusteria, alla destra della Drava, presso la confluenza della Valle di Sesto. Si trova in mezzo ad una vasta distesa di praterie acclivi circondate da boschi di conifere e dominate dai picchi dolomitici della Rocca dei Baranci, della Cima Nove e della Punta dei Tre Scarperi. E una pittoresca cittadina con alberghi di ogni tipo e decorose case d’affitto, frequentata per villeggiatura estiva, come centro alpinistico e di sport invernali per i quali è stata dotata della necessaria attrezzatura. I dintorni immediati, a dolce declivio, a dossi, e a ondulazioni, offrono buoni campi di esercitazione, le vicine valli di Sesto, di Campo di Dentro e Fiscalina, divertenti gite ed incredibili escursioni. ↗ S. Candido, Sconosciuto, anni 30’.

Comunicazioni Dobbiaco: tazione sulla linea ferroviaria Fortezza - S. Candido - Lienz; strada statale della Pusteria, servizio invernale di autopullman Milano - Bolzano - Pusteria - Cortina d’Ampezzo. S. Candido: stazione della ferrovia Fortezza - S. Candido - Lienz, strada della Pusteria. 57


Guida invernale dell’Alto Adige

09

La Valle di Sesto

La Valle di Sesto è la più orientale delle Dolomiti. Da S. Candido, al di là della Sella di Dobbiaco, si inoltra verso sud - est, aprendosi nella metà superiore in una vasta e pittoresca conca dai versanti rivestiti di prati, di pascoli e di radi boschi, cui fanno corona gli imponenti massicci dolomitici dei Tre Scarperi, della Creda dei Toni e della Creda Rossa.

← Vista della Valle di Sesto, Baptist Alois, 1965.

58


09

La Valle di Sesto

In questa magnifica conca, che si estende fino al Passo di M. Croce di Comelico sono situati i due maggiori centri del Comune di Sesto: S. Vito m. 1313, sulle ampie pendici aperte che digradano dal Monte Elmo, e Moso (S. Giuseppe m. 1339) allo sbocco della Valle Fiscalina, diramazione laterale della Valle di Sesto. Centri di sport invernali, dispongono di ottimi alberghi convenientemente attrezzati per la stagione invernale e molto frequentati per i magnifici campi da sci tutt’attorno all’abitato e per la grande varietà di itinerari sciistici che vanno dalle brevi e facili passeggiate sui vicini pendìi alle più ardue gite e traversate di grande interesse sciistico e panoramico nei vari massicci circostanti. Vanno sopratutto ricordate le veloci e divertenti discese dal Monte Elmo m. 2433 (confine italo-austriaco), le gite in Val Fiscalina, al Rifugio Locatelli ed alla Forcella Toblin (m. 2438), in Val Campo di Dentro ed al Passo dei Rondoi (m. 2290), al Monte Castelliere (m. 2146), al Passo di Monte Croce Comèlico (m. 1636),- il giro della Cima Tre Scarperi e delle Cime di Lavaredo, le traversate in Val di Landra, a Misurino, a Padola. La valle è percorsa dalla strada statale Comica, che da S. Candido sale a valicare il Passo di Monte Croce Comelico (m. 1636), largo valico prativo con bellissimi campi di sci, collegando la Valle di Sesto alla Valle del Padola, la Posteria al Cadore.

Comunicazioni Strada statale Comica km. 7 da S. Candido a Sesto (S. Vito), servizio di auto corriera da e per S. Candido (stazione della linea internazionale Fortezza - S. Candido - Lienz). 59


Guida invernale dell’Alto Adige

10

La Valle di Braies

La Valle di Braies, una diramazione dell’Alta Val Pusteria, si apre a sud della Rienza fra Villabassa e Monguelfo. Poco a monte del suo sbocco essa si biforca in due rami: la Valle di Braies Vecchia che si estende fino al massiccio della Croda Rossa, e la Valle di Braies Nuova alla cui estremità meridionale si trova, incorniciato da magnifici boschi e stupende vette dolomitiche, il ridente Lago di Braies, uno dei più suggestivi specchi d acqua delle Dolomiti sulle cui rive sorge l’ottimo e rinomato «Grande Albergo Braies al Lago». Dato l’orientamento da sud a nord dei due rami, quasi rettilineo l’uno e largamente arcuato l’altro, la neve vi è sempre buona e abbondante, le vaste conche di fondovalle, ove sorgono alcuni dei centri principali, offrono allo sciatore bei campi per svago ed esercizi, mentre i dintorni 60

rendono possibili magnifiche gite al Rifugio Biella all’Alpe di Sennes (m. 2328), al ghiacciaio della Croda Rossa al Col Rotondo dei Canopi (m. 2204) al Picco di Villandro (m. 2839) e belle attraversate nelle Valli di Marebbe e di Landra. Le due località frequentate per gli sport della neve sono Braies Vecchia (m. 1376) nel ramo orientale, in bella posizione con ottimi campi da sci tutt’attorno, e Prato Piazza (m. 1993), ampia insellatura prativa che serve di comunicazione fra la Valle di Braies a la Valle di Landro e Cortina d’Ampezzo, questo valico si apre tra i massicci della Creda Rossa ed il Picco di Adiandro in un paesaggio quanto mai pittoresco ed affascinante e si estende lungamente con dolci declivi e vasti campi ondulati, da cui balzano improvvise le architetture dolomitiche.


10

La Valle di Braies

Vi sorge l’ottimo albergo Prato Piazza in bella posizione soleggiata, con vasti campi da sci tutt’attorno e splendida veduta della Creda Rossa e del Monte Cristallo.

Sciatrici e sciatori si preparano alla discesa, Franz Mayr, 1973. ↖

← Veduta dei Bagni di Braies Vecchia con la Croda Rossa sullo sfondo, Fritz Gratl, 1900.

Comunicazioni Carrozzabile della Valle di Braies, che si distacca dalla Strada della Pusteria fra Monguelfo e Villabassa, (aperta al transito anche d’inverno almeno fino a Braies Vecchia); autovetture da nolo da Villabassa (stazione sulla linea ferroviaria Fortezza - S. Candido - Lienz) a Braies Vecchia km. 8, slitte a cavalli da Braies Vecchia a Prato Piazza. 61


Guida invernale dell’Alto Adige

11

11.1

La Valle Aurina

Riva di Tures

La Valle Aurina si apre a monte di Campo di Tures e si estende con una successione di ampie conche fra le Vedrette di Ries e le Alpi Aurine, prendendo nella sua parte più alta il nome di Val di Predoi. Alla testata della Val di Predai si eleva la Vetta d’Italia, il punto più settentrionale della Penisola, che assieme ad una corona di superbe vette elevate, rivestite di ghiacciai e di nevi eterne, domina il magnifico paesaggio alpestre. I centri principali posti lungo la carrozzabile che percorre le due valli sono Lutago (m. 971), Cadipietra (m. 1054), Predoi (m. 1473) e Casere (m. 1595). Queste località sono dotate di accoglienti e decorosi alberghi, che

offrono tutto il conforto necessario ed un ospitalità premurosa e cortese. Sono situate in magnifica posizione e circondate da vasti campi nevosi di vario e favorevole orientamento, mentre i dintorni offrono una varietà di bellissimi itinerari sciistici. Inoltre, la zona dispone di numerosi rifugi che servono non solo come ottima base per le varie gite ed ascensioni sciistiche invernali e primaverili, ma valorizzano queste magnifiche montagne, fra le quali lo sport dello sci può essere esercitato fino a stagione inoltrata.

Comunicazioni Ferrovia elettrica e carrozzabile km. 14.8 da Brunico a Campo di Tures, carrozzabile da Campo Tures a Casere km. 30, servizio di autocorriera da Campo Tures a Casere. 62


11

Riva di Tures m. 1595

La Valle Aurina

11.1

Pittoresco villaggio, è situato nella Valle di Riva, tributaria della Valle di Tures dalla quale si distacca addentrandosi verso est, per oltre 15 km, nel Gruppo delle Vedrette di Ries (Vedrette Giganti). E un centro molto frequentato dagli appassionati della montagna e dello sci per la singolare bellezza e varietà degli itinerari sciistici, che vanno dalle facili passeggiate alle ascensioni sci alpinistiche invernali e primaverili nei colossi montuosi circostanti.

← Valle di Riva, Franz Mayr, 1962.

Comunicazioni Carrozzabile km. 11 da Campo di Tures (stazione della ferrovia elettrica Brunico Campo Tures), servizio slitte da Campo Tures. 63


Guida invernale dell’Alto Adige

↗ Ripresa del Zebrù (Ortles) dal Rifugio Madriccio, Franz Mayr, 1995. 64


12

Il Gruppo dell’Ortles, il Cevedale ed i suoi centri sciistici

Il Gruppo dell’Ortles, il Cevedale ed i suoi centri sciistici

12

12.1

Solda

12.2

Trafoi

12.3

Passo dello Stelvio

Il grande arco montano che chiude a sud la regione e che, diviso in due dal solco dell’Adige, comprende a oriente la zona delle Dolomiti, è formato nel suo settore occidentale dal Gruppo dell’Ortles, il più vasto e il più alto gruppo montano delle Alpi Orientali culminante nelle superbe vette del Monte Ortles (m. 3899), del Gran Zebrù (m. 3859), e del Monte Cevedale (m. 3778). Questa magnifica zona, che per grandiosità di paesaggi ed imponenza di vette elevate e maestose, non ha uguale nelle Alpi fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio e comprende in Provincia di Bolzano le Valli di Martello, di Balda e di Trafoi. ↗ Ripresa del Zebrù (Ortles) dal Rifugio Madriccio, Franz Mayr, 1995.

65


Guida invernale dell’Alto Adige

Solda m. 1900 Stazione climatica alpina excentro alpinistico e di sport invernali di fama mondiale, è situata nella valle omonima che si allunga da Prato allo Stelvio in Val Venosta fino alle vedrette scendenti dal Gruppo dello Zebru. Il paese, formato soprattutto di alberghi e di pensioni, di botteghe e di villette alternate a pittoresche case alpine, è sparso nella parte più interna della valle, in una vasta conca di praterie ondulate, di pascoli e di boschi di conifere, sopra i quali si eleva un grandioso scenario di ghiacciai e di vette superbe, che si stendono come una corona dalla Cima Vertano alla Cima di Solda, al Gran Zebrù, all’Ortles. Favorita da un’ottima posizione, nel centro di questo magnifico gruppo montano, Solda è in grado di offrire, oltre ai numerosi campi di sci nelle imme diate vicinanze degli alberghi,

12.1 tutta una varietà di gite ed escursioni sciistiche, che vanno dalle facili passeggiate alle più ardue traversate nelle valli finitime ed alle ardite ascensioni nei colossi montuosi circostanti; una molteplicità, dunque, di itinerari sciistici per tutti i gusti e tutte le pretese, fra cui riescono particolarmente rimunerative le divertenti discese dai Rifugi Città di Milano (in. 2573), Serristori (m. 2721), Coston (m. 2651), le gite al Monte Angelo (m. 3314), al Monte Coston (m. 2801), al Monte Cevedale (m. 3778) e le traversate al Rifugio Casati (m. 3269) ed in Val Martello. Questi incomparabili pregi, l’eccellente clima e le bellezze paesistiche, assieme ad un’attrezzatura alberghiera di prim’ordine, fanno di Tolda un centro di sport invernali fra i più pregiati e rinomati negli ambienti nazionali e stranieri.

← Ripresa della Cima Soldana dalla discesa dal Rifugio Madriccio, Franz Mayr, 1996.

Comunicazioni Carrozzabile km. 11.5 da Gomagoi (località sulla strada statale dello Stelvio) aperta nei periodi di molta neve solo fino a Tolda di Fuori km. 4 ; autoservizio invernale ed autopubbliche da Spondigna (stazione della linea ferroviaria Bolzano - Merano Malles) a Tolda di Fuori km. 19; servizio slitte da Tolda di Fuori. 66


12

Il Gruppo dell’Ortles, il Cevedale ed i suoi centri sciistici

Trafoi m. 1573

12.2

Stazione climatica alpina e centro alpinistico e di sport invernali, è situata in quella Valle di Trafoi che da Gomagoi, ove sbocca nella Valle di Tolda, si allunga fino al Passo dello Stelvio. E’ formata da un gruppo di case rustiche e da alberghi e pensioni, sparsi sulla pendice lungo la Strada Statale dello Stelvio, in vista dell’ imponente massiccio dell’Ortles e di una corona di superbe vette elevate i cui ghiacciai scendono fin quasi a valle, e che dalla Punta Thurwieser a Cima Trafoi si stende fino alle Cime Madaccio ed ai ghiacciai della Punta degli Spiriti. ← Punta degli spiriti, Franz Mayr, 1975.

Grazie alla posizione riparata, la neve vi è sempre buona ed abbondante, mantenendosi per molti mesi, ed i’bei campi da sci intorno agli ottimi alberghi offrono le più svariate possibilità. La località, inoltre, è punto dipartenza per varie gite ed escursioni sciistiche invernali e primaverili al Dosso della Pecora (m. 2250), al Passo della Forcola (m. 2805), al Piz Minsus (m. 2935), al Passo dello Stelvio (m. 2757), e Rifugio Monte Livrio (m. 3174), alla Punta degli Spiriti (m. 3465) e Cima Vitelli (m. 3248).

Comunicazioni Strada Statale dello Stelvio, km. 13.7 da Spondigna. 67


Guida invernale dell’Alto Adige

Passo dello Stelvio m. 1757

12.3

↗ Stelvio con montagne innevate sullo sfondo, Franz Mayr, 1974.

Il più alto valico d’Europa attraversato da carrozzabile, segna il limite settentrionale del Gruppo dell’Ortles e serve di comunicazione fra l’Alto Adige e la Valtellina. Il valico si apre tra la Cima Garibaldi, al confine italo-svizzero, ed il Monte Scorluzzo, in un paesaggio di incomparabile bellezza per la grandiosità dei ghiacciai e I’imponenza delle vette circostanti fra le quali spicca, maestoso e superbo, presentandosi nel suo aspetto più suggestivo, il magnifico Monte Ortles. Attraversato da una delle più belle ed audaci strade alpine, aperta al transito da luglio ad ottobre, il Passo dello Stelvio è frequentato da numerosi sciatori che trovano larga possibilità di esercitarsi tanto sulle estese vedrette quanto sui magnifici campi di neve che circondano i due ottimi alberghi del valico ed 68

il Rifugio Monte Livrio (m. 3174), sede di un’eccellente Scuola di Sci estiva. La facilità e le comodità dell accesso e l’ottima organizzazione delle linee automobilistiche di gran turismo che, aitraverso lo Stelvio collegano l’Alto Adige a molte città della Lombardia e della Svizzera, la favorevole esposizione a Nord dei ghiacciai scendenti con moderata inclinazione fin quasi agli alberghi, i vasti pendìi dolcemente ondulati e soprattutto la grande varietà di gite ed escursioni sciistiche che vanno dalle facili passeggiate alle traversate ed escursioni del massimo interesse sci-alpinistico, fanno della zona uno dei più rinomati e più frequentati centri sciistici estivi delle Alpi, le cui manifestazioni sciistiche ed automobilistiche di carattere internazionale richiamano ogni anno folle sempre più numerose di appassionati.


13

13

La Val Martello, paradiso del Cevedale

La Val Martello, paradiso del Cevedale

La Val Martello si stacca dalla Val Venosta all’altezza di Coldrano e si inoltra verso sud - ovest nel Gruppo dell’ Ortles fino ai piedi del Monte Cevedale, nel centro del Parco Nazionale dello Stelvio. E la valle che costituisce l’accesso più diretto al Cevedale ed è percorsa da una nuova carrozzabile che giunge fino al moderno e confortevole Albergo Sportivo Val Martello, sito a m. 2160, alla testata della valle, in un grandioso scenario di ghiacciai e di cime, tra le quali spiccano la Cima Venezia, il Cevedale e la Punta Madriccio.

← Cima Venezia a Martello, Franz Mayr, 1971.

69


Guida invernale dell’Alto Adige

Questo bellissimo albergo, di recente costruzione e dotato di un’attrezzatura esemplare, e gli ottimi Rifugi Borromeo, Cevedale e Gianni Casati, hanno contribuito grandemente alla valorizzazione della magnifica zona, ben nota agli alpinisti ed agli sciatori per la grande varietà di ascensioni e gite sciistiche e per la favorevole conformazione dei vasti ghiacciai, questi, dolcemente ondulati e con inclinazione moderata, digradano dai giganti montuosi circostanti costituendo un terreno quanto mai vario e ricco di attrattive naturali e veramente ideale per lo sport dello sci. Fra le numerose gite ed escursioni, atte a soddisfare le più svariate esigenze, vanno sopra tutto ricordate quelle nelle Valli Pader e Madriccio, alla Cima Marmotta (m. 3327), alla Punta Lago gelato (m. 3269) ed al Monte Cevedale (m. 3778), la più alta vetta interamente sciabile delle Alpi Orientali, oltre alle traversate nelle valli finitime di Laida e di Cedeh.

Comunicazioni Carrozzabile km. 27 da Coldrano (stazione sulla linea Bolzano - Merano - Malles) all Albergo Sport Val Martello, autoservizio invernale da Coldrano alla Cantoniera - Rifugio S. Maria km. 16, quindi servizio di slitte a cavalli. 70


13

La Val Martello, paradiso del Cevedale

Sci e racchette sul Monte Cevedale, Sconosciuto, anni 50’. ↖ 71


Guida invernale dell’Alto Adige

Merano

14

14.1

Avelengo

14.2

Monte S. Vigilio

Ricercata e frequentatissima stazione climatica alpina, primaverile, estiva ed autunnale, Merano si è affermata nel breve giro di pochi anni centro sportivo invernale di prim’ ordine, mercè la valorizzazione dei contigui altipiani di Avelengo e di S. Vigilio, elevantisi rispettivamente a nord-est e a sud - ovest della città. Congiunti al nucleo urbano da funivie che in pochi minuti superano un dislivello di circa 1000 m., i vasti altopiani sparsi di masi, villette, alberghi e pensioni, si estendono con una successione di conche, di larghi costoni e molli ondulazioni, costituendo un terreno quanto mai adatto ed ideale per l’esercizio degli sport della neve. Con l’avvenuta valorizzazione invernale degli altipiani di Avelengo e di S. Vigilio, il magnifico centro turistico di Merano, famoso e ricercato per le virtù del suo clima, 72

per il suo sole e per l’incanto del suo paesaggio, è così venuto arricchendosi di stupendi naturali stadi di neve e può offrire il privilegio di un contrasto climatico forse unico al mondo quello di mutare entro la stessa ora un paesaggio mediterraneo di perenne primavera con ampie distese nevose a carattere prettamente alpino - invernale.


14

Avelengo m. 1250 - 2500

Merano

14.1

E un vasto altopiano che si protende, lievemente ondulato, dalle falde del Monte Ivigna a nord-est di Merano, fino alla piana di Bolzano. La sua altitudine media (m. 1500) si ripercuote favorevolmente sulla copiosità e qualità della neve che ricopre la zona per oltre quattro mesi all’anno. I vastissimi pianori, dolcemente digradanti, le conche e le ondulate pendici prative costituiscono un terreno ideale per tutte le categorie di appassionati, mentre le cime e le alture che delimitano l’altipiano a nord e a ovest offrono allo sciatore svariate possibilità di gite con vasti panorami e divertenti e rimunerative discese.

← Avelengo, Sconosciuto, anni 30’.

Vanno ricordati soprattutto le magnifiche gite al Giogo di Nova, alla Malga S. Osvaldo, al Monte Catino (m. 2200), al Monte di Mezzodi (m. 2420) alla Cima di Osvaldo (m. 2363) ed al Monte Ivigna (m. 2550|. Sull’altopiano, sparso di ottimi alberghi, pensioni e rifugi completamente attrezzati per la stagione invernale, funziona un regolare servizio di autocorriera che, in collegamento colla moderna ed arditissima funivia da Merano, porta direttamente all’Albergo Rosa Alpina, rendendo comodo e rapido l’accesso alle vaste e soleggiate distese nevose dell altipiano.

Comunicazioni Servizio regolare di autocorriera dall’ Ufficio C. I. T. di Merano alla stazione inferiore della funivia. 73


Guida invernale dell’Alto Adige

Monte S. Vigilio m. 1460 - 2000

14.2

E l’altopiano compreso tra le valli di Ultimo e di Venosta, a sud-ovest di Merano, ricco di praterie e di boschi di larici e di abeti e sparso di villette e di alberghetti, con bella vista sulle vette e sui ghiacciai delle Venuste, sulla Giogaia di Tessa e sulle Dolomiti. Le vaste distese nevose offrono allo sciatore ottimi campi per svago ed esercizi e belle piste di discesa ; la neve, dato l’orientamento favorevole dei pendìi e l’altitudine considerevole, vi si conserva generalmente buona ed abbondante fino a primavera. Bellissime gite al Colle Scabro (m. 2023), all’Alpe di Natumo, alla Guardia Alta (m. 2607). La vicinanza di Merano e la facilità delle comunicazioni vi richiamano annualmente gran numero di sciatori.

← Vista da Marlengo della citta di Merano, del Tirolo della Punta Cervina, editrice Sciliaria, 1930

← Veduta di San Vigilio di Marebbe verso Val dai Tamersc, Sconosciuto, 1910.

Comunicazioni Servizio regolare di autocorriera (km. 3 da Merano a Lana di Sopra) , funivia da Lana di Sopra all’Albergo Monte S. Vigilio (m. 1450), indi carrozzabile fino al Giogo di S. Vigilio slitte a cavalli dalla stazione di arrivo. 74


15

Il Renon

Il Renon

15

15.1

Soprabolzano

15.2

Costaiovara

15.3

Collabo

15.4

S. Genesio Atesino

Il Renon è un altopiano ricco di declivi pianori e di dorsi aprichi, che s’innalza a nord-est di Bolzano, fra la Valle Sarentina e la Valle dell’Isarco, con una altitudine variante fra i 1200 e i 1300 m. Ricoperto di praterie e di boschi molto belli, è disseminato di paesi e cascinali isolati, centri di villeggiatura estiva e stazioni di sport invernali. L’altopiano culmina a Corno di Renon (m. 2260), sulle cui falde e sulla cui sommità sorgono due Rifugi frequentati estate e inverno. I principali centri sono: Soprabolzano (m. 1225), Costalovara (m. 1206) e Collalbo (m. 1195), dotati di ottima attrezzatura alberghiera e di buona organizzazione sportiva. Vi si accede con la ferrovia elettrica del Renon che, con numerose corse giornaliere, aumentate nei giorni festivi, da Bolzano raggiunge Collalbo, sede del Comune.

↗ Maso sul Renon, Franz Mayr, 1970. 75


Guida invernale dell’Alto Adige

↗ Funicolare del Renon, Franz Mayr, 1964. 76


15

Soprabolzano m. 1225

Il Renon

15.1

Primo paese dell’altopiano del Renon, è un ridente e rinomato soggiorno estivo, fra boschi e praterie, con grandioso panorama dello Sciliar, del Catinaccio, del Latemar, delle Dolomiti di Brenta, della Presanella, dell Ortles e delle Alpi Venoste. L’abitato è formato soprattutto di ville, di alberghi e di pensioni. Belle distese nevose nelle vicinanze del paese, che è anche punto di partenza per facili e divertenti escursioni nella parte più elevata dell altopiano del Renon. L’attrezzatura alberghiera è molto ben curata. È stazione della ferrovia elettrica del Renon.

Costalovara m. 1206

15.2

Gruppo di case rustiche, di villette e di alberghi, sparse sulle pendici fra prato e bosco, vicino ai laghetti di Costalovara e di Mezzo che d’inverno gelano trasformandosi in ottimi campi di pattinaggio. Belle distese nevose nelle vicinanze, ricchi e variati itinerari sciistici per tutto l’altopiano e sui Monti Sarentini di Levante. Costalovara è stazione della ferrovia del Renon.

← Maso Plattner a Costalovara, Franz Mayr, 1975.

77


Guida invernale dell’Alto Adige

Collabo m. 1195

15.3

Sede del Comune di Renon, è rinomato centro di villeggiatura, in bella posizione e in vista delle guglie del Catinaccio e dell’imponente Sciliar. Le belle praterie incamiciate da selve di conifere che circondano l’abitato, sono otti ni campi di esercitazione. La località è punto di partenza per bellissime passeggiate sciistiche attraverso l’altopiano del Renon e per facili e comode escursioni al Corno di Renon e alle altre cime dei Monti Sarentini. E stazione della ferrovia elettrica del Renon.

↗ Veduta delle guglie del Catinaccio da Collabo, Franz Mayr, 1969.

S. Genesio Atesino m. 1078 Antico villaggio a nord di Bolzano, è posto in un ridente altopiano fra i Monti Sarentini di Ponente, con vasti campi di esercitazione nelle immediate vicinanze, punto di partenza per facili escursioni al Monte Salto, a Meltina, ad Avelengo.

Comunicazioni Funivia da Bolzano. 78

15.4


16

La Valle dell’Isarco

La Valle dell’Isarco

16

16.1

Vipiteno

16.2

Colle Isarco

L’isarco nasce a ovest del Passo del Brennero. Nel suo corso riceve, fra gli altri, i tributi delle acque scendenti dalla Val Pusteria, dalla Val Gardena, dall’Alpe di Siusi, dalla Val di Eires, e dalla Val d’Ega, per sfociare nell’Adige immediatamente a sud di Bolzano, dopo un percorso di 85 km. La parte più interessante della vallata, dal punto di vista turistico, è la zona dell’alto Isarco. Limitata a nord dalle Alpi Breonie con un arco che va dalla Croda Nera al Gran Pilastro ed è diviso nel mezzo dal valico del Brennero, essa comprende gli importanti centri di Colle Isarco e dì Vipiteno i quali, grazie alla favorevole conformazione del terreno, alla sicura presenza della neve da dicembre ad aprile ed alla ricchezza di itinerari sciistici, si sono affermati nel giro di pochi anni come centri sportivi invernali di prim ordine.

Le grandi manifestazioni sportive di carattere nazionale ed internazionale e l’ottima attrezzatura sportiva ed alberghiera hanno dato grande impulso al progresso turistico della zona, cosi come la facilità e comodità dell’accesso (linea ferroviaria internazionale del Brennero) assicurano ogni anno una larga affluenza di appassionati nazionali e stranieri.

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Guida invernale dell’Alto Adige

↗ Maso in Val d’Isarco, Franz Mayr, 1991.

Vipiteno m. 948 La più alta città di Europa, già importante centro commerciale nel Medioevo, ha serbato nello stile delle sue case e nei suoi monumenti il segno dell’antica floridezza, dovuta allo sfruttamento minerario del sottosuolo. E disposta lungo la strada del Brennero, alla confluenza delle ridenti valli di Ridanna, di Racines, di Giovo e di Vizze, in un paesaggio grandioso per distese di prati e di boschi e per scenari di montagne e di ghiacciai. La località offre vasti campi di esercitazione, con neve buona, e divertenti gite ed escursioni tanto nelle quattro valli che qui confluiscono come nel Gruppo delle Breonie che fa da sfondo al paesaggio.

Comunicazioni Stazione della linea ferroviaria Verona-Brennero, strada statale del Brennero. 80

16.1


16

Colle Isarco m. 1098 Rinomata stazione climatica e centro di sport invernali composta in gran parte di alberghi pensioni e ville, è situata sulla strada del Brennero, alla confluenza del Rio di Fleres e dell’Isarco, in un’ampia conca di praterie ondulate e di boschi di conifere cui fanno corona le vette ed i ghiacciai delle Alpi Breonie. È sede del Comune di Brennero. Nella località Terme di Brennero (m. 1300), sorge una efficiente e moderna seggiovia che, superando un dislivello di m. 600, porta sugli estesi campi nevosi di Zirago, vero paradiso per gli sciatori. E questa una delle mete sciistiche più attraenti e più frequentate per le infinite possibilità e per la varietà delle piste adatte a soddisfare le più svariate esigenze e

La Valle dell’Isarco

16.2 capacità di ogni sciatore. Una nuova sciovia nelle immediate vicinanze dell’ottimo Rifugio Malga Zirago (m. 1760,) recentemente rimodernato e dotato di ogni comodità, permette di sfruttare al massimo gli splendidi campi di sci. Oltre a questa varietà di percorsi, i dintorni di Colle Isarco offrono una ricca serie di magnifiche discese con dislivelli varianti tra i 900 ed i 1600 m., fra cui vanno ricordate quelle dalla Cima Vallacela (m. 2567), dal Passo della Chiave m. 2200) dalla Cima Gallina (m. 2749), dalla Punta Bianca (m. 2716,) dal Monte Cavallo (m. 2176), dalle Cime Bianche di Telves (m. 2566), nonché le magnifiche discese nelle Alpi Breonie con base al Rifugio Cremona (m. 2423).

← Traccia di scii nella neve a Malga Zirago, Array, 1920-1951.

Comunicazioni Stazione della linea ferroviaria Verona - Brennero, strada statale del Brennero. 81


Guida invernale dell’Alto Adige

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La Val di Senales

La Val di Senales si dirama dalla Val Venosta all’altezza di Senales e si inoltra, in direzione Nord Est nelle Alpi Venoste di Levante. Incassata tra pareti rocciose nel tratto inferiore, la valle si allarga nella parte media ed in quella più interna in belle conche di praterie ondulate, di pascoli e di boschi di conifere, sopra i quali si dispiega un grandioso scenario di ghiacciai e di vette superbe, fra le quali spiccano l’Altissima, il Similaun e la Palla Bianca.

← Santuario Madonna di Senales, Franz Mayr, 1971.

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La Val di Senales

Sorge nella parte media della valle il pittoresco villaggio di Madonna (m. 1508), base per l’accesso al Rifugio Similaun (m. 3017), mentre in quella interna si trova la località di Maso Corto (m. 2011), un gruppo di casolari con una chiesetta e un albergo, base per l’accesso al Rifugio Bellavista (m. 2846). Questi due rifugi, situati al confine italo-austriaco e convenientemente attrezzati, servono come base per le gite sciistiche primaverili e per le ascensioni sci-alpinistiche al Similaun (m. 3607), alla Punta Pinati (m. 3514) ed alla Palla Bianca (m. 3746).

Masi a Maso Corto, Franz Mayr, 1975. ↖

Comunicazioni Carrozzabile km. 25 dalla Stazione di Senales (linea ferroviaria Merano - Malles) a Maso Corto, servizio di autocorriera da Merano a Madonna. 83


ARTI GRAFICHE R. MANFRINI, BOLZANO Foto: Ammon - Baefrerendt - Fraenzl Frass - Ghedina - Pedrotti - Stefani Archivio Storico Argentovivo 84


LANDESBIBLIOTHEK “DR. FH. TESSMANN” BOZEN Bellelli Licia e Beruffi Julia Facoltà di Design e Arte Libera Università di Bolzano - Bozen, 2021 85




Attendono le prime nevi, e cercano anche la Baita, la Stube, il caminetto acceso. Dai vetri di una finestra, guardano al di là delle nevi, maturando pensieri che hanno un profumo d’incanto.

Foto in copertina: ↗ Sciatore sulla Marmolada, Franz Mayr, 1961. → Dolomiti di Sesto, Baptist Alois, 1960.


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