Voce ai giovani

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sabato 6 luglio 2013

Rosa deciso Nadia Gambilongo rappresenta le associazioni iscritte all’Albo regionale della Calabria per l’informazione

Progetto Donna Nadia Gambilongo, presidente dell’associazione Mediterranea e Media, un’associazione internazionale per la comunicazione, formata da donne, è anche nel direttivo del Centro servizi per il volontariato della provincia di Cosenza. Nell’ambito del Progetto donna rappresenta le associazioni femminili iscritte all’Albo regionale della Calabria per il settore informazione. Diciotto anni fa un coordinamento di associazioni femminili e di donne calabresi presentarono la proposta al Consiglio regionale per istituire il Progetto donna e da allora tantissime cose sono state realizzate a partire dai due telefoni rosa attivati a Cosenza e a Lamezia Terme. Due biblioteche delle donne, all’Unical e a Soverato. Centri d’informazione provinciali di supporto alla progettazione per le donne, iniziative pubbliche, seminari, corsi di formazione sulle politiche di genere e attività mirate a valorizzare la differenza, il sapere delle donne e a promuovere un cambiamento culturale, che avvii verso la vera parità fra generi. Il finanziamento al Progetto donna negli anni, ci dice la Gambiolongo, rispondendo ad una progettualità più diffusa sul territorio, ha registrato sempre tagli maggiori. Il capitolo specifico del Progetto donna ha avuto in bilancio zero euro per l’anno 2013. La Giunta della regione Calabria ha proceduto verso un non finanziamento del Progetto donna... Non solo, c’è l’intenzione da parte della giunta comunale di annoverare la legge istitutiva del Progetto donna tra le leggi inutili. Cosa state facendo come contrasto a questa iniziativa? A fronte di ciò, donne e uomini di Calabria stanno rispondendo con forza e energia firmando l’appello e la petizione online, che abbiamo redatto, raccogliendo ad oggi tantissime firme anche attraverso le schede cartacee, che stiamo diffondendo nelle varie iniziative pubbliche a sostegno delle donne, negli ultimi due mesi. C’è una risposta significativa per cui si pensa che sulle politiche di genere non solo possiamo rilanciare, ma possiamo chiedere un contributo finanziario adeguato proprio per rispondere ad una emergenza sulla violenza alle donne che sta diventando sempre più forte. Avete già pensato ai progetti di contrasto alla violenza sulle donne? Si deve rispondere non solo con progetti specifici, ma anche con percorsi formativi nelle scuole, perché i conflitti aumentano tra i generi ed è necessario educare i bambini, a partire proprio dalla scuola materna ad una convivenza civile tra generi e al rispetto che valorizzi appunto il sapere e le competenze di ciascuno di loro. Perché si sta pensando di ritenerla legge inutile? Perché nel tempo il Progetto Donna ha sempre trovato degli ostacoli, diciamo da parte maschile, soprattutto, non comprendendone fino in fondo il valore e facendo un discorso di riduzione della spesa, apportando tagli. Da parte delle coordinatrici, nominate di volta in volta dalle varie giunte, c’è stata una svalorizzazione del ruolo del Progetto e anche del loro stesso ruolo, cosa che invece potrebbe aiutare concretamente le altre donne nel percorso di cambiamento e di valorizzazione delle differenze. L’obiettivo della petizione? Vogliamo arrivare a mille firme simboliche da portare al Consiglio regionale e per chiedere un rilancio sulle politiche di genere e nello specifico sul Progetto donna. L.d.C.

«L’iniziativa ha avuto in bilancio zero euro per il 2013, c’è l’intenzione di classificare il progetto come inutile»

Nadia Gambilongo

San Francesco di Paola testimone...

La rinascita delle Due Sicilie

Sabato 13 luglio ci sarà il primo raduno definito della “Sacralità duosiciliana” per onorare San Francesco, il patrono di un regno disgregato ma (secondo gli aderenti a questa associazione) in rinascita, quello delle Due Sicilie. In questo incontro ci sarà una visita nei luoghi sacri del santuario di Paola, al quale seguirà un incontro dibattito nell’auditorium comunale con la presenza di rappresentanti dell’associazione, ciascuno dei quali sicuramente porta con sé un pizzico di rivalsa e di voglia affinché la terra del Sud possa ritornare a risplendere come un tempo... Si parte dalle basi, uniti.

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