Presentazione Programma Automotive

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Programma Integrato Innovazione Automotive e Metalmeccanica

novembre 2012


CONTENUTI

a) La filiera Automotive b) I rischi, gli scenari, le opportunità e le minacce in Italia c) Il Programma Automotive Abruzzo • • • • •

L’approccio e la Mission del programma Il POLO INNOVAZIONE AUTOMOTIVE - Sistema trasporto merci intelligente, integrato, ecologico e i progetti a livello regionale e nazionale, europeo L’ Istituto Tecnico Superiore della Meccanica Il CLUSTER NAZIONALE Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina Il Campus Innovazione Automotive


LA DIMENSIONE DEL SETTORE IN ITALIA • Oltre 2.500 aziende di cui almeno 2400 operanti nella componentistica con il 60% ubicate al nord • 160 miliardi di euro di fatturato pari all’ 11,4% del PIL industria • 1,2 milioni di addetti diretti e indiretti della filiera produttiva • 68 miliardi di Euro versati nel 2010 come entrate fiscali con quasi (+1,2% sul 2009), pari al 16,6% del gettito fiscale nazionale complessivo compreso quello dei collaboratori La filiera italiana, con oltre 2.300 imprese, realizza fatturati per complessivi 42 miliardi e occupa circa 169.000 addetti. Il fatturato dell’indotto verso Fiat, a seconda degli anni e del cluster considerato, varia fra il 45 e il 65%, registra una perdita alla filiera stimabile fra il miliardo e il miliardo e mezzo ogni 5% in meno di produzione causa.


Mezzi trasporto gomma – smart - specializzation PIATTAFORMA AUTOMOTIVE PIEMONTE

VEICOLI COMMERCIALI E PROFESSIONALI PESANTI

MECCATRONICA-COMPONENTI

MOBILITA’ ELETTRICA/IBRIDA

VEICOLI COMMERCIALI & PROFESSIONALI LCV

VEICOLI DUE RUOTE

VEICOLI PASSEGGERI MANIFACTURING

2.763 Aziende 2.806 Unità locali

Fonte: Confindustria –ns dati


AUTOMOTIVE – Distretti-Poli KILOMETROROSSO-POLIAUTO PIATTAFORMA AUTOMOTIVE MESAP HI-MECH - DISTRETTO PER L'ALTA TECNOLOGIA MECCANICA

POLO UMBRO DI INNOVAZIONE MECCANICA AVANZATA E MECCATRONICA

POLO-CAMPUS AUTOMOTIVE ABRUZZO

DISTRETTO MECCATRONICO PUGLIESE

DISTRETTO TECNOLOGICO SULL'INGEGNERIA DEI MATERIALI POLIMERICI E COMPOSITI E STRUTTURE

CAMPUS MANIFACTURING MELFI

DIS.TEC.TRA

Fonte: Confindustria –ns dati


PERCHE’ ABRUZZO Accanto alla forza e alla gentilezza dei paesaggi, della storia, dei monumenti, dei sapori, la regione sa offrire ai suoi abitanti e ai suoi ospiti un’affascinante sintesi di tradizione e modernità. Accanto agli integri paesaggi dei parchi – cosa è più “tradizionale” della natura selvaggia? – ecco le tecnologie d’avanguardia impegnate nei molti centri di ricerca scientifica e di eccellenza tecnologica della regione.

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LA PROVINCIA DI CHIETI

L’economia della provincia di Chieti è la più importante della regione Abruzzo in termini dimensionali e per valore aggiunto pro capite. Mostra un’elevata e naturale propensione all’esportazione: In sostanza, circa due terzi dei beni esportati sono ad alto contenuto tecnologico. I settori di riferimento sono: -Industria -Turismo

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LA PROVINCIA DI CHIETI

Presenta un tasso di industrializzazione più alto della media italiana. L’industria in senso stretto contribuisce per: il 27,5% al valore aggiunto provinciale, il 28% all’occupazione. Il peso del terziario è inferiore alla media nazionale e regionale Il 40% degli addetti è impiegato in Piccole Imprese ll 45% Medie Imprese Il 20% Grandi Imprese


LA FILIERA AUTOMOTIVE IN ABRUZZO E’ costituita da gruppo di imprese globalizzate, sia GI che PMI, operanti nel comparto dell’ automotive e della meccanica che comprende, oltre all’industria dell’auto, la subfornitura, la componentistica, l’engineering. In termini economici il Sistema delle Imprese automotive occupa circa 30.000 addetti di cui 25.000 in provincia di Chieti, Il fatturato è di 7 e 8 miliardi di euro pari al 20% del settore manifatturiero; rappresenta circa il 50% dell’export della Regione Abruzzo.

Sevel-Fiat, Hond-CISI, Denso, Pilkington, Dayco, Tecnomatic, IMM, Gruppo OMA, CIR, Pierburg, ecc.


Polo europeo produzione veicoli commerciali e professionali, leggeri e trasporto persone e cose con capacità produttiva di 300.000 veicoli/anno e circa 6.200-6.500 addetti diretti e altri 4.500 nell’indotto in Abruzzo

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Polo europeo produzione due ruote con una capacitĂ produttiva di circa 150.000 moto/anno

CISI (Consorzio Imprese Subfornitura Italia) include 18 aziende, 800 dipendenti, un fatturato di 120 milioni di euro e gestisce rapporti di fornitura con i piĂš importanti marchi nazionali ed internazionali 11



MERCATO EUROPA: EVOLUZIONE

Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t - "furgoni" Nel mese di settembre , la domanda di nuovi furgoni diminuita in tutta l'Unione europea con un calo complessivo del 13,5%, tranne in Slovacchia (+9,5%) e Regno Unito (+1,1%). Francia (-12,4%), Germania (14,6%), Italia (-27,6%) e Spagna (-34,3%), hanno registrato un calo a doppia cifra. Da gennaio a settembre, 1.041.028 nuovi furgoni sono stati immatricolati nella UE, 11,7% in meno rispetto ai primi nove mesi del 2011. Guardando i mercati pi첫 importanti, la Germania (-2,8%), Francia (-8,0%), il Regno Unito (-6,3%), Spagna (-25,9%) e Italia (-35,2%).


EU27 + EFTA Persiste la debolezza per l'industria dei veicoli commerciali in UE27 + EFTA, in calo del 10% nel 3 ° trimestre Calo della domanda in Italia (-37%) attribuibile ad un significativo rinnovamento di una flotta nel Q3 2011 Share invariato al 8,9% nell'UE ex Italia Il Ducato ha continuato la sua performance nel trimestre

Fiat Group Automobiles S.p.A. (FGA) e PSA Peugeot Citroën hanno siglato l’accordo per il trasferimento a PSA Peugeot Citroën della quota detenuta da FGA nella joint venture Sevel Nord entro il 31 dicembre 2012. Sevel Nord continuerà a produrre veicoli commerciali leggeri per entrambi i gruppi fino all’entrata in vigore degli standard Euro6 a fine 2016. Tale progetto non avrà alcun impatto sugli altri accordi di collaborazione esistenti tra FGA e PSA Peugeot Citroën, inclusa la joint venture Sevel in Val di Sangro, che continuerà ad operare come da contratti in essere.


RISCHIO DELOCALIZZAZIONE Con la globalizzazione ed il ridursi della durata del ciclo di vita dei prodotti, aumenta l’esposizione alla competizione di altri territori Esiste il rischio concreto di delocalizzazione per problemi legati alla produttività Gli stabilimenti di produzione localizzati nel mezzogiorno non hanno, generalmente, sezioni di ricerca e sviluppo. Collegate direttamente alle grandi imprese automotive ci sono diverse Grandi imprese Piccole e Medie Imprese che costituiscono una filiera molto integrata e interdipendente. Le PMI sono, però, di ridotta dimensione e non hanno risorse umane e infrastrutturali per fare ricerca Ci sono masse critiche al di sotto delle quali la R&S non ha ragione di esistere. L’alto livello di complessità tecnologica e produttiva richiesta pongono importanti interrogativi alle PMI della filiera manifatturiera


LE CAUSE • • •

Il basso costo del lavoro coerente con le lavorazioni a più basso valore aggiunto La ridotta produttività del lavoro in Italia Aumento della domanda di prodotti con margini relativamente inferiori (come ad esempio i motori di piccola cilindrata) • Segmenti di base e low (o ultra low) cost caratterizzati da margini di profitto ben al di sotto del 9% medio del comparto • “effetto filiera” che tende ad avvicinare geograficamente le attività a valle con quelle a monte; la configurazione delle linee di produzione, con l’arrivo di parti preassemblate da montare sullo chassis e, in parte, al cosiddetto “costo della distanza”. Si facilita la riduzione dei costi di trasporto, gli scarti, il time to market e il cost to react in caso di problemi. Un difetto di qualità su un componente importato dall’estero richiede settimane e costi di spedizione piuttosto alti Nel Centro-Est europeo si producono 7,1 milioni di motori, pari a un terzo del totale del continente)


GLI SCENARI I driver competitivi determinanti per il futuro della filiera automotive sono: -la crescita dei mercati emergenti consumatori;

e l’affacciarsi di una nuova generazione di

-il consolidamento dei player, in un’ottica di crescente globalizzazione e di potenziamento degli investimenti in R&S, -le sfide ecologico-normative, in vista di uno sviluppo sostenibile, che tengano conto anche del fenomeno dell’urbanizzazione accelerata, -la riduzione dei tempi e dei costi di sviluppo dei nuovi prodotti; -la riorganizzazione dei processi aziendali per aumentarne l’efficienza (es. creazione di una filiera omogenea ed eccellenza nell’ integrazione prodotto/processo) La Filiera automotive deve, quindi, lavorare sulla crescita dimensionale delle imprese e il potenziamento, degli investimenti in R&S e tecnologici e dell’internazionalizzazione


IL VALORE DEL CAPITALE UMANO E L’INNOVAZIONE NELLA PMI Il successo delle imprese dipende sempre di più dai «valori intangibili», quali la conoscenza derivante dai rapporti con i partner, la clientela, i fornitori e i centri di ricerca. «Il capitale fisso oggi necessario per creare ricchezza non è né la terra né il lavoro fisico né le macchine utensili né gli stabilimenti: è un capitale fatto di conoscenza » (Rifkin). La centralità della conoscenza è determinante non solo per lo sviluppo, ma per favorire la capacità di sopravvivenza di molte imprese. II capitale umano è l’asset fondamentale dell’innovazione. Per sviluppare idee innovative occorre: •l’apprendimento •la disponibilità e l’apertura a voler confrontarsi e a mettersi in gioco.

Tecnologie di lavorazione Nuovi materiali Trattamenti Logistica Formatura Assemblaggio


L’EVOLUZIONE E LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE RADICALI Il Design Process struttura il percorso creativo in fasi distinte: •dalla definizione della strategia, •all'analisi degli scenari di consumo e alla sperimentazione di concept, •per arrivare allo sviluppo prodotto e al suo aggiornamento nel tempo. La disponibilità di competenze per partecipare attivamente alla concezione, progettazione e realizzazione dei nuovi veicoli rappresenta la sfida delle imprese che producono componenti automotive E’ INDISPENSABILE INCREMENTARE LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA per ridurre il rischio delocalizzazione La sfida è nella capacità di realizzare prodotti che i competitor non possono realizzare perché non dispongono di competenze e tecnologie abilitanti adeguate. SONO INDISPENSABILI LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE RADICALI.


PROGRAMMA FILIERA AUTOMOTIVE Mission

DISSEMINAZIO NE

Obiettivo generale: sviluppare un sistema automotive relativo ai veicoli commerciali e professionali (due/quattro/sei ruote trasporto persone e merci), capace di rafforzare e consolidare la filiera per migliorare la competitività e per favorire il radicamento delle grandi imprese fortemente internazionalizzate e specializzare le produzioni esclusive e di eccellenza per diversificare e ampliare le forniture a tutti i produttori Determinante risulta incrementare le competenze e migliorare la diffusione delle conoscenze nell’automotive e nel metalmeccanico in termini di: -innovazione di prodotto -innovazione di sistema -flessibilità di prodotto e dei relativi processi di fabbricazione -qualità dei prodotti. SI TRATTA DI CAMBIARE IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE DI FILIERA: DALLA DIPENDENZA ALLA COOPERAZIONE CON L’ASSUNZIONE DI RESPONSIBILITA’ E LA PARTECIPAZIONE DELLE IMPRESE DI SETTORE, DEI LAVORATORI, DEL SISTEMA FORMATIVO E DELLE ISTITUZIONI La strategia prevede il rafforzamento dei rapporti locali per integrare le risorse (reti corte) e la proiezione nel mondo globale per stabilire rapporti con altre imprese per sfruttare le opportunità dell’economia globalizzata (reti lunghe)


OBIETTIVI

PROGRAMMA INNOVAZION E

• • • • •

Ricerca e sviluppo Adeguamento e sviluppo del capitale umano Spin-off Esposizioni-Test Sviluppo filiera

Garantire un’offerta di ricerca sviluppo sperimentale qualificata indipendente CAMPUS AUTOMOTIVE (Soggetto attuatore pubblico) Organizzare e concentrare la domanda di ricerca e di servizi avanzati IMPRESE AUTOMOTIVE IN FORMA ASSOCIATA (IAM Soc. Cons a r.l.) Polo Innovazione Automotive Qualificare le competenze e mettere a sistema i saperi nel settore automotive e meccanica •ITS TECNOLOGIE “MADE IN ITALY SISTEMA DELLA MECCANICA” •POLO TECNICO-PROFESSIONALE MECCANICA

Filiera Produttiva

Filiera Formativa


ATTIVITA' E RISULTATI RILEVANTI 2007-2013 Anno 2007: Costituzione team di lavoro (Confindustria, Patto Sangro-Aventino, Fiat, Honda, Provincia, CRF, Aster) e realizzazione Studio di fattibilità Programma Automotive Anno 2008: Progettazione Campus Automotive e Costituzione Società consortile Innovazione Automotive e Metalmeccanica Anno 2009: Presentazione 2 progetti Industria 2015 (Bus eco e DEFCOM) e Ministero Ambiente bando Veicoli Innovativi Ecosostenibili Anno 2010: Presentazione progetto MATRECO e Avvio progetto Bus e POLO INNOVAZIONE AUTOMOTIVE Anno 2011: presentazione 2 progetti 7° programma quadro e 8 progetti Fondi FESR regionali; avvio corso Istituto Tecnico Superiore della Meccanica Anno 2012: Avvio progetto DEFCOM e MATRECO, 2 progetti 7 Programma Quadro, 7 progetti POR FESR e progettazione CLUSTER NAZIONALE Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina Anno 2013: Avvio realizzazione Campus Innovazione Automotive e sviluppo nuove imprese innovatrici


POLO INNOVAZIONE AUTOMOTIVE I Poli di innovazione sono previsti dalla DISCIPLINA COMUNITARIA (2006/C 323/01). La mission è quella di incoraggiare l’interazione tra le imprese costituenti il Polo e di contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le stesse imprese. Aderiscono al Polo Automotive già 77 soggetti compreso Organismi di Ricerca (60 alla costituzione). Esistono contatti per l’adesione di altre imprese e enti. Collaborazioni: •Polo Meccatronica e Materiali Innovativi –Piemonte •Aster –Emilia Romagna •Distretto Tecnologico Materiali Compositi –Campania •Enea Tecnologie dei materiali – Lazio – Puglia Campania

(*) Codici stato legale UNI Università PUR

Centro pubblico di ricerca

Abru zzo

Altr a

Total e 2

0

1

1

PRC

Centro privato di ricerca

SE

Piccola impresa

35

8

43

ME

Media impresa

11

3

14

IND

Grande impresa

13

4

17

PAR

Parchi scientifici e tecnologici

0

Altro

0

61

16

77

OTH

TOTAL E


DIRETTRICI DEL POLO

Ambiente Qualità Standards

METODI TRASVERSALI

INNOVAZIONI SETTORIALI

Design for eco-efficency e green labeling: riduzione dei consumi energetici e facile riutilizzo a fine vita Tecniche e sistemi per il monitoraggio, il controllo e la certificazione della qualità dei prodotti in linea

Normative e standards: da vincolo a leva di competitività

innovazione dei prodotti

innovazione dei processi

Allestimenti e trasformazioni veicoli commerciali e multienergy

Materiali e tecnologie per il miglioramento del rapporto tra prestazioni, qualità, pesi e costi

Applicazioni

Applicazioni

Applicazioni

Applicazioni

Applicazioni

Applicazioni


SMART.GREEN.TRANSPORTATION.GOODS In una logica di interoperabilità tra i vari Centri di Eccellenza il Programma Autotmotive promuove la costituzione di un Metadistretto nazionale SISTEMA TRASPORTO MERCI INTELLIGENTE, INTEGRATO, ECOLOGICO Obiettivo è favorire aggregazioni per mettere a sistema competenze, esperienze e strutture per attività di ricerca, sviluppo, progettazione-industrializzazione e produzione di veicoli dedicati e specializzati per il trasporto all’utente finale di prodotti Si stabilizza l’esperienza esistente e aumenta la rilevanza nazionale ed europea anche per essere pronti al 2014 per HORIZON 2020 con attenzione alle priorità: leadership industriale (Nanotecnologie, Materiali avanzati, Fabbricazione e trasformazione avanzate) Sfide della società (trasporti intelligenti, ecologici e integrati)


SMART.GREEN.TRANSPORTATION.GOODS

I veicoli per il trasporto intelligente, integrato ed ecologico, saranno: •più leggeri, •eco-compatibili con consumi ridotti •più economici, in grado di conquistare i mercati internazionali.


INIZIATIVE A LIVELLO REGIONALE E NAZIONALE

Importo investimenti= 4,2 milioni di euro


INIZIATIVE DI RICERCA-SVILUPPO A LIVELLO EUROPEO Progetti 7FP Factory of the Future: ENEPLAN (PRIMAPOWER) Alleggerimento struttura sedile a costi sostenibili : ottimizzazione cicli produttivi di idroformatura/stampaggio e saldatura ICONIK (SAP ) Miglioramento collaborazione tre cliente e fornitore nella progettazione di prodotto e di processo Green Car Initiative: EVOLUTION (PININFARINA) Compoenti per veicolo modulare ultraleggero: utilizzo di leghe leggere e materiali compositi termoplastici CONVENIENT (IVECO) Veicoli industriali efficienti Recupero energia cinetica rimorchi Sistemi per aerodinamica attiva Importo investimenti= 2,4 milioni di euro

La rete globale


ITS MECCANICA E POLO TECNICO-PROFESSIONALE Corso biennale professionalizzante con rilascio di diploma statale 4 semestri (1800/2000 ore complessivi) Almeno il 30 % del monte orario svolto in azienda su project-work e 50 % dei docenti provenienti dal mondo del lavoro Sono previsti due corsi professionali distinti corrispondenti alle figure nazionali di riferimento: CORSI ITS: 1. Tecnico superiore per l’innovazione di processi e prodotti meccanici 2. Tecnico superiore per l’automazione ed i sistemi meccatronici

Anno 2012 Anno 2013 I semestre II semestre III semestre IV semestre corsi corsi corsi accompagnamento

Anno 2014

I semestre

II semestre

III semestre

corsi

corsi

corsi

IV semestre accompagnamento

Le richieste pervenute per il primo corso sono 85; gli ammessi 25. E’ stata avviato il secondo corso con la fase di selezione Si prevede la strutturazione un'offerta coordinata tra i percorsi degli istituti tecnici, degli istituti professionali, di quelli di istruzione e formazione professionale di competenza delle regioni e della “Fondazione ITS”


SUPPORTO IMPRESE INNOVATRICI Le tipologie di riferimento sono: •SPIN OF: idea – progetto proveniente da processi e prodotti industriali presenti nella filieraterritorio o da ricerche presso l’Università promossi da esperti tecnici / manager / Professorilaureati e dipendenti di realtà industriali in fase di ridimensionamento / delocalizzazione. •START UP: nuova idea – progetto che non deriva da operatori della filiera e da esperienze pregresse dei promotori ma da nuovi imprenditori sulla base di ricerche presso l’Università, nuove idee o esigenze. E’ stato costituito un Comitato per la gestione delle seguenti attività: •animazione, scouting, analisi idee progetto •supporto prodotto, innovazione-tecnologie, organizzazione, marketing per realizzare iniziative imprenditoriali sostenibili •interfaccia con istituzioni ed enti e aggiornamento normativo •Formazione, affiancamento e tutoring Grande attenzione anche le PMI esistenti con il supporto tramite trasferimento tecnologico, organizzazione, marketing.


CLUSTER NAZIONALE Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina

FINALITÀ E OGGETTO DELL’AVVISO Le dinamiche del cambiamento tecnologico, la rapida evoluzione e convergenza delle tecnologie abilitanti dischiudono nuove opportunità per il mercato e la società, in termini di nuovi prodotti, nuovi servizi, nuovi mercati, nuovi settori produttivi, diverse modalità di organizzazione della produzione, delle istituzioni, dei servizi sociali ed in particolare della Pubblica Amministrazione. In tale ottica diventa fondamentale perseguire una linea di azioni ed interventi coerente con le agende strategiche comunitarie, che consenta una attiva partecipazione ed una convergenza con gli obiettivi di Horizon 2020, il Programma Europeo per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2012/2020 Il MIUR attribuisce particolare rilievo strategico alla nascita e allo sviluppo di Cluster Tecnologici Nazionali da identificare come propulsori della crescita economica sostenibile dei territori e dell’intero sistema economico nazionale.


CLUSTER NAZIONALE Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina

PIANO DI SVILUPPO STRATEGICO E PROGETTI PIANO DI SVILUPPO STRATEGICO CLUSTER Mezzi e sistemi per la mobilità

mira a promuovere lo sviluppo di mezzi e sistemi innovativi per la mobilità di superficie eco-sostenibili, ottimizzabili dal punto di vista intermodale, per accrescere la competitività delle imprese di produzione e di gestione nel pieno rispetto dell'ambiente e delle risorse naturali.

Mezzi per la mobilità su gomma Mezzi per la mobilità su rotaia Mezzi per la mobilità marittima Sistemi per l’Intermodalità

E’ stata costituita una partnership molto forte con i più grandi gruppi nazionali (tra FIAT, FINCANTIERI, ANSALDO, PIAGGIO ecc.), Università (Politecnico Torino, Milano, Università dell’Aquila ecc.),centri di Ricerca e Poli di innovazione (Piemonte, Lombardia, Abruzzo, ecc.) Il Piano strategico mira a promuovere lo sviluppo di mezzi e sistemi innovativi per la mobilità di superficie e marina eco-sostenibili, ottimizzabili dal punto di vista intermodale, per accrescere la competitività delle imprese di produzione e di gestione nel pieno rispetto dell'ambiente e delle risorse naturali


CAMPUS INNOVAZIONE AUTOMOTIVE Localizzazione

Sito d’intervento

Ci troviamo nella vallata del Sangro... tra le coste del mare Adriatico e le cime della Maiella. Siamo nel Comune di Mozzagrogna, in provincia di Chieti. L'aeroporto d'Abruzzo dista meno di 60 Pag. 33 Km, a 20 minuti d'autostrada


CAMPUS INNOVAZIONE AUTOMOTIVE Il Patto Territoriale Sangro-Aventino, insieme a Provincia di Chieti, Confindustria Chieti, Università dell’Aquila e Camera di Commercio Chieti, ha realizzato la progettazione del Campus. Il progetto è definitivo con le principali autorizzazioni già concesse; il costo è di circa 42 milioni di euro. Il progetto è inserito nel PAR FAS Abruzzo con un contributo di 32,599 Milioni di euro. La Giunta Regionale Abruzzo, con delibera n. 627 del 2 ottobre 2012. ha individuato ha Camera di Commercio di Chieti come l’Ente pubblico incaricato della realizzazione, gestione e sviluppo dell’infrastruttura tecnologica. E’ una infrastruttura tecnologica pubblica a servizio dell’intera collettività e coinvolge le imprese, i lavoratori e le istituzioni che sarà realizzata e rimarrà di proprietà di un Ente Pubblico.


CAMPUS INNOVAZIONE AUTOMOTIVE Il complesso si articolerà affacciandosi su un lungo nastro d'acqua... elemento dal forte carattere concettuale, che rappresenta l'unione della conoscenza, il flusso delle informazioni, la riflessione che genera l'intuito, la direzione della ricerca applicata. I laboratori sperimentali sono : •Ingegneria della trasformazione (Laboratorio di progettazione e fabbricabilità per veicoli 2-4-6 ruote) •Nuovi materiali e processi per alleggerimento veicoli/ low volume (Compositi, Leghe leggere, nuovi processi di trasformazione, giunzioni multimateriale, ecc.) •Nuove tecnologie per il trattamento delle superfici e manufacturing a minimo impatto ambientale •Virtual testing & physical testing–marketability (Sviluppo/validazione metodologie di calcolo avanzate, performance/qualità percepite in ottica cliente). Pag. 35


I Laboratori e le strutture complementari saranno essere affidate ad un Organismo di ricerca senza scopo di lucro che garantisce l’accesso aperto con il pagamento dell’utilizzo. Si farà ricerca indipendente e tutti gli utili sono interamente reinvestiti nelle attività di ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell'insegnamento. (Disciplina Comunitaria 2006/C 323/01)

Il rispetto per la natura è un fattore caratterizzante del Campus: ecosostenibilità, Impatto zero, autonomia energetica, recupero e riutilizzo delle acque, illuminazione, riscaldamento e raffrescamento naturale sono le attenzioni considerate nella redazione del progetto. A pieno regime saranno impiegati circa 40 ricercatori anche dell’Università e delle imprese interessate. La sostenibilità finanziaria è stata verificata con apposito business-plan.


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