YourFire Magazine - rivista di MCZ Group

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YOUR FIRE STORIE D’INVERNO #

Tendenze

Progetti

Storie

Case ad alta efficienza energetica: il progetto dello studio Claesson Koivisto Rune.

PiĂš spazio alla famiglia con un nuovo living 100% ecocompatibile.

Quando il fuoco crea un senso di casa. Anche nel posto di lavoro.

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PERCHé AMIAMO IL FUOCO Editoriale Noi amiamo il fuoco perché è natura, energia rinnovabile, perché mette insieme le persone, crea atmosfera, ci parla di uno stile di vita più lento, meno frenetico, che ci ricorda un po’ il passato. Nel 2013 abbiamo aperto uno spazio sul web per condividere la nostra passione. Abbiamo raccolto ispirazioni, testimonianze, consigli pratici, interviste ad esperti, novità. Abbiamo cercato di farlo in modo nuovo, senza tecnicismi, garantendo informazioni utili, ma anche stimolanti e interessanti. è stata una scelta coraggiosa, premiata con un numero di visitatori in crescita costante e sempre più appassionati. Ma tutto questo non ci bastava. Sognavamo immagini ancora più suggestive, spunti ancora più immediati. Volevamo che le nostre storie potessero rimanere più a lungo nelle case e nel cuore dei lettori. è nata per questo la versione cartacea di YourFire. Ve ne proponiamo solo un assaggio. Il magazine completo sarà distribuito presso i punti vendita MCZ GROUP a partire dal prossimo autunno. Con la piccola e grande ambizione di diffondere la cultura e l’esperienza del fuoco a tutti. Ora accendete il fuoco e godetevi le storie d’inverno che abbiamo preparato per voi.

Andrea Brosolo — Direttore Marketing MCZ Group SPA

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Slow cooking # La legna? La uso per cucinare Tendenze # Tind House

Mercato # A ciascuno il suo

Storie # Casa, fuoco e bottega

STORIE D’INVERNO / PREVIEW

Progetti # Più spazio alla famiglia

Indice

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Tendenze # Tind House

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Slow cooking # La legna? La uso per cucinare

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Progetti # Più spazio alla famiglia

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Storie # Casa, fuoco e bottega

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Mercato # A ciascuno il suo


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#TENDENZE

TIND HOUSE Un nuovo concetto di casa prefabbricata ad alta efficienza energetica.

T

ind House è un nuovo concetto di casa prefabbricata progettata dallo studio svedese Claesson Koivisto Rune Architects. Prodotta da Fiskarhedenvilla, è fornita ai clienti sotto forma di kit completo di montaggio. Il mercato delle case prefabbricate in kit è piuttosto conservatore e in genere preferisce il “finto storico” allo stile contemporaneo. Inoltre, è molto frequente che nel processo della sua realizzazione non venga coinvolto un architetto. Difficile dire se questo aspetto sia dovuto a negligenza da parte del produttore o ad arroganza da parte degli

architetti. Quello che sappiamo è che è giunto il momento di cambiare. Abbiamo costruito una casa, a sua volta costruita su un concetto, a sua volta costruito su una serie di caratteristiche. La casa prefabbricata deve essere flessibile in termini di dimensioni e di configurazione, per accogliere le esigenze individuali delle famiglie e adattarsi ai luoghi dove verrà sistemata. Quindi, per mantenere l’integrità architettonica tipica della casa, sono alcune caratteristiche di forza piuttosto che le dimensioni esatte a essere importanti.

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8. IL TETTO

La prima caratteristica è il tetto. La tradizionale casa unifamiliare scandinava ha un tetto a falde, che è una via di mezzo tra quelli appuntiti delle case tedesche e i modelli con inclinazione ‘dolce’ all’italiana. Il tetto della casa Tind inizia con questo aspetto tipico svedese, ma la sommità è tagliata. Il tetto risultante è un ibrido tra un tetto piano e un tetto a falde spioventi.

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LE FINESTRE

La seconda caratteristica sono le nicchie delle finestre. Poche ma enormi, collocate nelle pareti principali, al posto di tante ma piccole e collocate in ogni parete. Ogni apertura, finestra o porta, è a filo con le pareti interne. Anche gli spessori dei montanti sono nascosti perfettamente all’interno degli smussi delle nicchie. Questo permette alla casa di diventare una composizione ritmica di parete e vuoto, invece del solito gioco di volumi e aperture.

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ALLINEAmeNTO

La terza caratteristica è l’allineamento. La divisione tra tetto e pareti è chiara e netta, come una linea di cintura. Netto è anche l’allineamento laterale delle finestre su piani sovrastanti. Ogni linea e ogni taglio si allineano l’uno con l’altro e con il successivo.

il layout interno

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Il layout interno è ampio ed efficiente. L’entrata e la scala rappresentano il centro e da lì si accede direttamente al soggiorno, alla sala da pranzo e alla cucina. Da un’entrata laterale secondaria si accede al ripostiglio e alla lavanderia, per togliervi i residui dalle scarpe o per spazzolare il cane dopo una passeggiata fangosa nella foresta prima di entrare nella zona living. Le camere da letto e i bagni si trovano sia al piano superiore che inferiore, oltre che all’estremità laterale della casa. In generale, lo spazio è disposto in modo che tra esterni e interni si percepisca continuità.

Due chiacchiere con CLAESSON KOIVISTO RUNE

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ENTRANCE FLOOR

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#TENDENZE

YF Perchè una casa prefabbricata? Partirei dalla considerazione che in Svezia oltre il 75% delle case sono prefabbricate. Nella nostra cultura rappresentano soluzioni di elevata qualità abitativa, sicure e sostenibili. Ci risulta che il concetto di casa prefabbricata stia vivendo un momento di espansione. Tind House è un progetto di casa moderna che allo stesso tempo è legata ad un linguaggio tradizionale. è totalmente personalizzabile in base alle esigenze abitative dell’acquirente.

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YF Proponete spesso il camino o la stufa nei vostri progetti di architettura?

Laddove possibile, nei nostri progetti di architettura noi proponiamo l’inserimento di un camino o di una stufa. Il fuoco è in grado di creare un’atmosfera abitativa unica.

La stufa perfetta per questa casa? Si chiama Aike. Aike di MCZ non è soltanto una stufa dal sapore nordico, che sarebbe un connubio perfetto con queste atmosfere scandinave. Si tratta anche di una stufa che funziona in modo “ermetico” ed è quindi ideale per le case ben isolate come la Tind House progettata dallo studio Claesson Koivisto Rune. Ma cosa significa “ermetica”? Significa che la stufa preleva l’aria che serve alla combustione esclusivamente da fuori. L’unico scambio che avviene con la stanza in cui è installata è l’emissione di calore, per un benessere totale all’insegna della massima efficienza.

YF Quanto è presente il fuoco nella vostra vita quotidiana? Per noi scandinavi il camino è una presenza naturale, quasi necessaria. Questa è una terra povera e, allo stesso tempo, ricca di legna: il camino o la stufa sono presenti in tutte le case e, molto spesso, anche negli appartamenti. Rispetto a qualche decennio fa, il camino sta ritornando ad essere un elemento importante nell’architettura residenziale. YF Cos’è il design scandinavo? è parte della nostra cultura. Semplice, pulito, ispirato dalla natura e dai climi freddi del nord, accessibile e disponibile a tutti.

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10.

Tind in norvegese vuol dire vetta. La principale differenza tra le catene montuose scandinave e la maggior parte delle altre catene montuose, come le Alpi, è, infatti, la mancanza di veri e propri picchi. Una condizione che deriva dall’ultima glaciazione, durante la quale le vette sono state livellate dal ritiro dei ghiacciai. Ma in Scandinavia riteniamo che le nostre montagne siano particolarmente belle proprio per questa caratteristica.

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#SLOW COOKING

La legna? La uso per cucinare

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Mi piacciono i materiali solidi, ma cerco anche la cura nei particolari. In una cucina voglio un oggetto che sia bello da guardare e che resista all’uso frenetico a cui mi piace sottoporla. _Beppe

Entriamo nel loft di Beppe, per riscoprire l’utilizzo di straordinari strumenti di cottura dalle origini antiche. Odore di pietanze cucinate con cura. Profumi mediterranei, origano, basilico, alloro, mescolati sapientemente con spezie orientali, sesamo tostato, cardamomo. E’ l’olfatto il senso più esaltato appena si entra in casa di Beppe. Ma immediatamente dopo è la vista a farla da padrona, spaziando tra le mura di cemento del grande loft, i mobili in acciaio, le alte finestre industriali e, soprattutto, la grande cucina ad isola centrale. Di amici qui ne passano tanti. La cucina è per Beppe il modo migliore per far durare i legami nel tempo e per mantenere salde le radici con la sua terra di origine, la Puglia. Quando si cucina a legna bisogna dimenticare i ritmi frenetici della vita moderna. Il fuoco va curato, coccolato. “Ma nemmeno così spesso,”

spiega Beppe. “Se si sceglie un prodotto di qualità, le braci restano accese per lunghe ore, senza bisogno di continue ricariche.” E mentre la legna arde tranquilla, si hanno a disposizione – gratis – alcuni tra i più straordinari strumenti di cottura, che affondano le loro radici nella storia dell’uomo. Prima di tutto il forno, che può raggiungere temperature elevatissime quando nel braciere c’è molta legna, oppure al contrario può mantenerle basse e costanti per lunghe ore. Quelle alte, fino a 200 – 250 °C, sono perfette per le pizze e le focacce tipiche pugliesi, che riscuotono sempre un grande successo tra gli amici di Beppe. Le temperature basse e costanti sono invece ideali per le verdure. “Basta davvero pochissimo”, racconta Beppe. “Sale e pepe, una spolverata di erbe aromatiche, un filo d’olio. Poi mi dimentico la teglia nel forno anche

per una notte intera, con le braci che piano piano si spengono. Peperoni, pomodori, cipolle diventano dolci, morbidissimi, con un sapore davvero impareggiabile.” Il secondo strumento è la piastra in ghisa, posta proprio sopra il braciere. La parte più calda è quella sugli anelli, a diretto contatto con la fiamma. E’ perfetta per le rosolature o le scottature veloci. Le parti laterali, invece, danno calore diffuso, perfetto per le cotture lente, come i risotti, i brasati e tutte le salse. Terzo, ma non ultimo, il braciere stesso. “La cottura sotto la cenere è una tecnica antica, che regala autentiche prelibatezze”, conclude Beppe. Anche in questo caso, bando alla fretta.

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La cottura a legna è fantastica per esaltare i sapori della cucina salentina, ma anche per tentare qualche esperimento culinario più ardito. è un tipo di cottura che rispetta le materie prime, ne conserva le vitamine, gli elementi nutritivi e i sali

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PEPERONI RIPIENI COTTI NEL FORNO A LEGNA ingredienti per 4 persone 4 peperoni verdi e rossi una fetta di pane casereccio 1 uovo 200 grammi carne tritata di vitello foglie di alloro 1 spicchio d’aglio 1/2 cipolla Prezzemolo Semi di sesamo Sale, pepe e olio extravergine d’oliva q.b.

minerali. _Beppe

Bisogna armarsi della pazienza degli antenati, sperimentare, aspettare. Alla fine sarete premiati da un’esplosione di sapori, che farà felici le papille gustative più moderne. _Beppe

Tempo: 1 ora Difficoltà: facile Tagliare la calotta superiore dei peperoni e salarli all’interno. Tritare l’aglio, la cipolla e il prezzemolo. In una ciotola capiente amalgamare il pane ammollato nel latte con la carne, il trito di prezzemolo, dei pezzetti di peperone rimasti dalle calotte e un giro di un buon olio d’oliva. Aggiungere l’uovo, il sale e il pepe e mescolare. Riempire i peperoni per due terzi con il composto e adagiare su una pirofila da forno. Adagiare su ogni peperone una o due foglie di alloro, cospargere di semi di sesamo e passare un filo d’olio. Aggiungere un bicchiere d’acqua o brodo vegetale al fondo di cottura e inserire la pirofila nel forno a legna. Cuocere a bassa temperatura per circa 40 minuti.

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#PROGETTI

Più spazio alla famiglia

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l progetto prende l’av vio dalla necessità di realizzare l’ampliamento di un’abitazione dei primi del Novecento a Vigneux de Bretagne, priva di qualsiasi particolarità estetica, a parte i solidi muri in granito tipici della tradizione bretone. L’architetto Tristan Brisard ha scelto di non forzare le similitudini con la vecchia casa, ma piuttosto di creare una liason stilistica con un volume esteticamente autonomo, basato sull’archetipo della casa, l’icona tipicamente disegnata dai bambini. Una scelta particolarmente felice, che ha portato

alla realizzazione di una sorta di giardino d’inverno, essenziale e minimalista, un volume “cattedrale”, realizzato interamente secondo i dettami della bioedilizia. Con il primo obiettivo di mantenere un basso impatto ambientale in termini di emissioni di CO2, consumi di energia e uso di materie prime, la scelta più naturale è stata di realizzare una costruzione interamente in legno. L’obiettivo della sostenibilità ambientale è stato raggiunto anche grazie al riscaldamento a pellet, scelto come alternativa più ecologica ed economica rispetto al gasolio o al metano, ma anche più pratica rispetto alla legna.

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Gli aspetti positivi di Thema sono tantissimi. Il riscaldamento è istantaneo. La fiamma è splendida, anche in rapporto alle altre stufe a pellet sul mercato. La temperatura si controlla perfettamente e in modo semplice. In più, la pulizia è velocissima e il caricamento del pellet si fa dallo sportello in alto, facilmente e senza sporcare. _Fanny Guérin

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ono stati i proprietari, Julien e Fanny Guérin, a scegliere la stufa Thema di MCZ. Con questa piccola stufa a ventilazione forzata, alta appena 80 centimetri, sono in grado di riscaldare tranquillamente l’intero ambiente (oltre 70 metri quadri), mantenendo 20°C costanti durante il giorno e 18 la notte, con un consumo piuttosto ridotto (meno di una tonnellata di pellet in tutto l’inverno).

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THEMA i motivi della scelta ASPETTO MINIMALE

DIMENSIONI RIDOTTE

FIAMMA LARGA

FUNZIONAMENTO SILENZIOSO

Thema ha linee essenziali, ma contemporaneamente aggraziate e femminili. Non prevede spigoli vivi, ma soltanto piacevoli curve e stondature.

Questo modello misura appena 80 cm e il collegamento con la canna fumaria parte dal top. Una soluzione facile che riduce ancora di più l’ingombro (la stufa si può addossare a muro).

In questa piccola stufa ciò che più conta è la fiamma. E’ larga e gradevole, come un fuoco di legna, grazie ad uno speciale braciere allungato.

Per spegnere il ventilatore basta premere un bottone. Thema continua a diffondere calore per convezione naturale, nel massimo silenzio, senza surriscaldarsi.

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Il cantiere

L’architetto Tristan Brisard ha creato per la famiglia Guérin una sorta di delizioso giardino d’inverno, completamente ecocompatibile, riscaldato da un’unica piccola stufa a pellet.

Tristan Brisard Architetto Lo studio dell’architetto Tristan Brisard è stato fondato nel 2009 a Nantes e si occupa di progetti di edilizia residenziale e pubblica. Esperto in bioedilizia e sostenibilità ambientale, l’architetto Brisard si presenta così: “Il cuore del lavoro dell’architetto è quello di arrivare ad una diagnosi. Il progettista deve dimenticare tutto, evitare i dogmatismi, aprire i sensi, senza preconcetti. E’ così che deve andare. Le innumerevoli norme e approcci standardizzati necessari per l’atto del costruire, piene di buone intenzioni, devono comunque considerare il contesto e le sue specificità. Il quanto bene un luogo sarà vissuto è un concetto non quantificabile che coinvolge nozioni soggettive in cui la poetica dello spazio percepito, il “vuoto”, prende lo spazio del “pieno” o del “costruito”. Il mio lavoro tratta progetti con dimensioni e problematiche molto diverse. Trovo che questa diversità di approcci sia l’essenza della professione dell’architetto, ciò che la rende interessante. Fuggire da qualsiasi abitudine mi permette di ricoprire una posizione privilegiata per porre le domande giuste.”

Pianta

SEI UN ARCHITETTO E VUOI UN SUPPORTO PER LA PROGETTAZIONE DEL CAMINO? CI PENSA MCZ. Per un interlocutore esigente e preparato come quello degli architetti, MCZ ha organizzato un servizio ad hoc: consulenti dedicati seguono tutte le fasi della progettazione, con consigli mirati e soluzioni tecniche personalizzate. Per informazioni: www.mcz.it/it/supporto/area-architetti/

Prospetto frontale

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#STORIE

Casa, fuoco e bottega

Discutiamo sempre qui accanto alla stube _Francesca Mellarè

Francesca Mellarè, titolare di Italianadivani, ci racconta come il focolare possa creare un senso di casa anche nel posto di lavoro.

Dal sapore vintage, elegante ed essenziale, il divano Metropole in capitonné è il modello preferito di Francesca: “Le cuciture a vista e l’antica tecnica del capitonné permettono di cogliere tutte le caratteristiche della nostra competenza sartoriale.”

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er Alida, mia madre, non c’è casa senza camino. L’odore della legna che brucia, il crepitio e lo scricchiolio dei ciocchi, la luce ipnotica e av volgente che danza nel focolare fanno parte dei suoi ricordi più antichi, velati di nostalgia. è davanti al fuoco che oggi, in Italianadivani, realizziamo i rivestimenti sartoriali dei nostri divani, letti e poltrone. Mia madre, infatti, ha voluto una stube artigianale in muratura per riscaldare il nostro atelier e dargli quel senso di casa che ancora oggi lo caratterizza. Nelle nostre zone, quell’operoso Nordest italiano fatto di piccole e microimprese, il binomio “casa e bottega” ha radici antiche. La fabbrica di mio nonno non era nient’altro che un’estensione della sua casa. La manifattura artigianale richiedeva lunghe ore di lavoro, anche e soprattutto da parte dei titolari, che lavoravano duramente, fianco a fianco agli operai. In Italianadivani abbiamo mantenuto questa dimensione artigianale, in cui tutti contano, in cui ognuno ama dire la sua su tutto. Discutiamo proprio qui, accanto alla stube.

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Una volta si tratta di creare un campionario con i tessuti coordinati. Massimiliano vorrebbe seguire le ultime tendenze del Salone del Mobile, mentre Carla spinge verso nuance più nordiche, dal fascino intramontabile. Un’altra volta dobbiamo analizzare il progetto su misura che ci ha inviato l’architetto dall’altro capo del Mediterraneo. Luca, al solito, sostiene che i tempi sono stretti se vogliamo fare un lavoro a regola d’arte. Marco protesta contro i divani disegnati pensando solo all’estetica, trascurando il comfort. Raffaella, intrigata dalla sfida, ha già il naso immerso nei tessuti.

Pescando dalle mazzette dei fornitori, rigorosamente selezionati e 100% italiani, Francesca ama creare campionari di tessuti coordinati, mixando colori, trame, lavorazioni, per creare sapori e atmosfere diverse ed aiutare nella scelta.

Alla fine la soluzione la troviamo sempre. Chissà, forse è proprio questo tepore, questa fiamma naturale che ci aiuta a rinnovare ogni giorno la nostra creatività e a soddisfare anche il cliente più esigente. è un calore “ecologico” che ci sta accompagnando anche nella nostra ultima sfida. Grazie a Carla, la creativa dalla vena “green”, abbiamo intuito quale meravigliosa seconda vita si nasconda dietro i vecchi pezzi di stoffa, i bottoni dimenticati, le poltroncine della nonna che i clienti ci inviano da rifoderare. Con Carla abbiamo fondato il marchio Biancospino, un laboratorio di riuso creativo che è ospitato proprio qui in azienda. Sempre accanto al fuoco.

Proprio accanto alla sartoria di Italiana Divani, nel laboratorio “Biancospino” creato da Francesca e Carla, nascono spille, orecchini, anelli e collane create con passamanerie, avanzi di tessuti, pomoli in ottone. Pezzi di modernariato o antiche sedute vengono riverniciati e rifoderati, per dare vita a oggetti d’arredo completamente nuovi. biancospino_riusocreativo www.italianadivani.it

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#MERCATO

a ciascuno IL SUO

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Sei personaggi in cerca di stufa o di caminetto. Sapreste aiutarli a trovare il modello che fa per loro?

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klaus e lisa

Simon e Maggie

Daniel e Martina

Hiroaki

Fulvio

Sylvie

Utrecht, Olanda.

Montalcino, Italia.

Bregenz, Austria.

Tokyo, Giappone

Trento, Italia

Avignone, Francia

“Questa è la nostra prima casa. Ci teniamo dav vero a renderla il più indipendente possibile dalle fonti di energia fossile, visto che ormai da tempo siamo orientati a scelte ecoconsapevoli. Non è un caso se ci muoviamo solo in bicicletta!”

“Recuperare un antico casale in Toscana era il nostro sogno. Ora vorremmo passare qui più tempo possibile, anche in inverno. Dobbiamo però trovare un’alternativa al vecchio camino, una soluzione di riscaldamento che sia più efficiente, ma comunque gradevole.”

“Abbiamo scelto di vivere e lavorare lontano dai rumori della città. La creatività dei progetti ci guadagna, ma è importante che il nostro studio e l’intera casa siano caldi ed accoglienti, visto che ci passiamo praticamente tutta la giornata.”

“Ho la fortuna di vivere in un appartamento molto ampio, un vero lusso qui da noi. Riscaldarlo come da tradizione con una pompa di calore elettrica mi sta costando una fortuna. Quindi sono alla ricerca di un’alternativa, che produca anche acqua calda sanitaria.”

“Ho arredato il mio locale cercando di mantenere il sapore retrò che aveva un tempo. Ho scelto un liberty viennese, partendo dal bancone centrale, fino alle porte, ai pavimenti, alle sedie. Sto cercando disperatamente una stufa che non sfiguri, ma che scaldi sul serio.”

“Adoro le cuisinières, mi ricordano la mia infanzia, quando si passavano ore in cucina davanti al fuoco. Purtroppo trovo soltanto modelli dallo stile un po’ antiquato, che cozzerebbero tremendamente con il gusto essenziale che io e mio marito abbiamo scelto.”

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le soluzioni Una risposta per ogni esigenza

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Caldaia a pellet abbinata a un pannello solare e ad un puffer “Tank in Tank”

Inserto a legna

RED COMPACT 14

MCZ BOXTHERM WOOD 70

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Quando si parla di fuoco, meglio andare sul sicuro. Affidarsi a MCZ Group significa trovare una gamma completa, che rappresenta di fatto tutte le anime del fuoco. Dalle stufe ad aria o con caldaia integrata, fino ai caminetti, ai barbecue, alle cucine a legna, MCZ Group copre con i sui diversi marchi tutte le esigenze, con prodotti sempre al top per qualità dei materiali, performance e certificazioni ambientali.

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’indipendenza completa, 365 giorni l’anno, è stata finalmente raggiunta. Il riscaldamento è assicurato dalla caldaia a pellet da 14 kW, perfetta per una casa di piccole dimensioni, mentre l’acqua calda sanitaria è garantita d’estate dal pannello solare e d’inverno dall’abbinata caldaia+puffer.

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el vecchio focolare, che consumava troppo e non scaldava abbastanza, è stato installato un inserto a legna. L’estetica è salva, grazie all’ampio vetro che garantisce la perfetta visione della fiamma. Ma soprattutto, grazie a prestazioni ed efficienza di tutto rispetto, il salone si scalda dav vero.

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Stufa a pellet canalizzabile

Termostufa a pellet

Stufa a legna in maiolica

Cucina economica combinata a pellet

MCZ STAR 2.0 COMFORT AIR

MCZ SWING HYDRO

SERGIO LEONI MATILDE DI CANOSSA

J.CORRADI NEOS 155 PGE

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alla stufa, installata in salotto, partono due canalizzazioni. Una trasporta l’aria calda al piano superiore, nelle camere da letto, l’altra va verso l’open space adibito a studio. Ogni canalizzazione può essere gestita in modo indipendente, per ridurre i consumi e scaldare solo dove serve.

una stufa a pellet, che non stona negli ambienti più ricercati, ma offre nello stesso tempo le prestazioni di una caldaia. In pochi minuti è in grado di scaldare tutti i termosifoni di casa e assicura l’acqua calda necessaria per il bagno o la cucina. Si programma comodamente da un pratico pannello a scomparsa, montato sul top.

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una stufa in ceramica interamente lavorata a mano, dalle dimensioni contenute e dalle forme sinuose, che ricordano le curve di abiti antichi. Grazie alle proprietà refrattarie della ceramica e all’attento studio del focolare, scalda efficacemente per lunghe ore senza bisogno di ricariche di legna continue.

ealizzata interamente in inox, questa cucina abbina le antiche tecniche di cottura a legna con un’estetica iper-moderna. Oltre a cucinare, permette di riscaldare efficacemente ambienti anche piuttosto ampi per ventilazione forzata. Accensione e spegnimento si possono programmare secondo necessità.

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