Fassa- Catalogo Daiwa Canne 2013

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canne FISSE a innesti TEAM DAIWA SR3 SYSTEM WHIP Modello di valore intermedio nella gamma Daiwa “System Whip”, che offre la possibilità d’utilizzo da quattro a otto metri, con dimensioni di calcio ed equilibratura all’altezza delle canne fisse di maggior pregio. I giunti fra vetta, secondo e terzo pezzo sono di tipo telescopico. Adeguata per potenza e resistenza alle sollecitazioni di pesci di taglia, la canna è ottima anche nella pesca in mare da scogliere e dighe a Cefali e Saraghi. L’ingombro particolarmente contenuto agevola il suo trasporto anche nel bagagliaio di un’utilitaria.

CARATTERISTICHE TECNICHE

1,6 mm È il massimo diametro di elastico utilizzabile con queste canne, ed è più che sufficiente sia in carpodromo sia nel fiume. Si consiglia il Team Daiwa in bobine di 12 metri, in grado di proteggere un terminale dello 0,18 dalla forza di pesci enormi. In primo piano, le boccole Team Daiwa in PTFE, disponibili nei diametri 2,4 - 2,8 - 3,2 - 3,6 mm in blister di 2 pezzi.

• Struttura in carbonio ad Alto Modulo HM46, con innesti estremamente curati e rinforzati; • Cosmetica completa sulle sezioni n. 7 e 8 per un’estetica impeccabile; • Vettino in carbonio pieno, riportato e fissato da una fine legatura; MODELLO TD SR3 80SW

LUNGHEZZA (m) 8,00

NUMERO SEZIONI 8

• In dotazione un kit di tre sezioni con vetta tubolare per elastici da 1 mm, con tubo protettivo; • Classe di resistenza: canna idonea all’uso di elastici fino a 1,6 mm di diametro; • Allineamento delle spine per una perfetta armonia di curva; • Fodero in nylon Oxford. INGOMBRO (cm) 116

PESO (g) 390

La legatura di rinforzo del vettino sdoppiato è particolarmente raffinata.

PREZZO INDICATIVO (€) 305

Un polpo in acqua dolce

Ormai i bigattini morti sono entrati nell’uso comune anche nel nostro Paese, e finalmente si possono acquistare già pronti in moltissimi negozi del settore. Ma la loro conservazione non è semplice come si potrebbe supporre per le condizioni di inerzia in cui essi si trovano. Soprattutto nella stagione calda, i bigattini morti soffrono le alte temperature e l’esposizione diretta ai raggi del sole, deteriorandosi rapidamente e perdendo la brillantezza dei colori. Allora teniamoli al fresco durante il viaggio verso il luogo di pesca e, una volta in azione, poniamoli in un contenitore e ricopriamoli di acqua fresca (foto 1). Grazie alla loro morbidezza, potremo innescarne tanti su un amo relativamente piccolo perché non impediranno alla punta di fare presa nella bocca dei pesci. Appena innescati (foto 2) il loro aspetto non sarà esaltante, ma, una volta in acqua (foto 3) essi si separeranno, formando una sorta di “polpo” che risponderà docilmente ai richiami che noi sapremo imporre all’innesco alzando e abbassando la vetta della canna. Le Brême li adorano, ma anche tutti i Ciprinidi non li lasciano certo passare inosservati. Luigi Parenti

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