Oggi sono tre le varianti più diffuse:
avorio e molto fine. Questa è particolarmente
Ganpishi, chiamata in epoca antica Hishi,
prediletta per l’uso calligrafico tradizionale, per
è nativa delle aree montuose del Giappone.
la stampa e nel Meiji la si utilizzava per la carta
Il cespuglio di Gampi è chiamato il “re della
moneta.
washi”. È quasi impossibile da coltivare e di conseguenza la fonte più costosa della fibra cartacea. Il Gampi ha un colore rossastro crema naturale e una superficie liscia e lucida.
La carta washi è fatta con un metodo analogo alla
E ‘comunemente usata per fare la carta per
normale carta ma senza agenti chimici. Essendo
i libri di alta qualità e di arte speciale e forme
il processo produttivo assai impegnativo e
artigianali privilegiate.
lungo, viene effettuato prevalentemente in
Kozogami, ottenuta dal gelso è originaria delle isole di Shikoku e Kyushu. La fibra di
design/origami la carta
è indispensabile per ottenere un buon risultato finale. Il freddo infatti previene la diffusione
essere utilizzato per tessuti). Questo tipo di
dei batteri mantenendo intatte e più robuste
carta è particolarmente forte se sottoposta a un
le fibre, allo stesso tempo previene il
trattamento speciale per la resistenza all’acqua.
ritiro definendo così una una ruvida texture
E’ la più diffusa e ricorda per spessore quello di
superficiale unica. Un altro motivo puramente
una tela.
economico riguarda anche il periodo di inattività
dal cespuglio di Mitsumata. E’ stata utilizzata
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inverno, per della pura acqua corrente fredda
Kozo rende la carta molto forte (può anche
Mitsumatagami, originaria della Cina, derivata
A fianco: Michel Lafosse al lavoro nel suo laboratorio.
La preparazione della carta Washi
loro
dei contadini e quindi un occasione in più per raccogliere qualche soldo.
dal 17 ° secolo per la produzione di alcune delle
La fibra viene ricavata dalla corteccia dei rami
carte di più alta qualità. La Mitsumata è di colore
di gelso di circa un anno. La raccolta avviene tra