Il foglio, dopo essere stato raccolto, venne fatto
intorno al 610 d.C. portata dal monaco buddista
essiccare rivelando il verificarsi di un fenomeno
Dokio, il quale utilizzava la carta per trasmettere
naturale che oggi chiamiamo feltrazione, che
le proprie riflessioni e insieme ai sui scritti si è
consiste nella salda unione reciproca delle fibre
diffusa anche l’uso di questa.
cellulosiche da una sospensione.
A fianco: una raffigurazione antica della preparazione artigianale della carta. Vediamo l’immersione delle fibre in acqua e la stesura della polpa per ricavare i fogli. 1
La parola washi è composta da wa, che significa “giapponese”, e da shi che significa “carta”. Si riferisce quindi alla carta giapponese fatta a mano secondo il metodo tradizionale, derivato dall’antica arte cinese di produzione della carta. La sua buona consistenza permette a questa carta di essere utilizzata in molte applicazioni, come nelle arti tradizionali giapponesi origami, appunto, Shodo (l’arte della calligrafia) e Ukiyo-e.
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design/origami la carta
Originariamente prodotta con la rafia di
La diffusione della tecnica al di fuori del paese
gelso, una fibra tenace e grossolana, impiegata
è stata lenta; altri popoli avevano visto e scritto
nell’industria dei cordami, nella cesteria e negli
riguardo alla carta ma non riuscivano a capire
articoli da intreccio, come stuoie e borse, viene
come venisse prodotta, e i cinesi erano riluttanti
migliorata dai giapponesi e sin dal IX secolo
a diffonderne il segreto.
la produzione della carta diventa una vera e
Il materiale usato era probabilmente la corteccia
propria industria nazionale.
dell’albero del gelso da carta, opportunamente
Dalla cartiera imperiale di Kyoto escono nuove
trattata e filtrata in uno stampo di bastoncini di
tipologie di carta fabbricate con fibre di gelso
bambù.
washi1 , canapa, dafne e paglia. Furono anche
La tecnica arriva in Giappone dalla Corea, al
i primi riciclatori di carta sin dal XV secolo,
tempo parte integrante dell’impero cinese,
sembra per decongestionare gli archivi.