Viewpoint #02 2013 marzo aprile

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Nelle pagine precedenti alcuni particolari degli affreschi, e una vista dal basso delle vele e della cupola. In questa pagina a sinistra un particolare della deposizione, a destra in alto gli affreschi dietro l’altare e nella foto in basso l’organo spicca tra le nicchie in tutto il suo splendore (foto Nazzareno Margaritelli)

il progetto di recupero, diviso in due fasi. La prima consiste nella messa in sicurezza della struttura, nel completamento delle demolizioni delle zone pericolanti, nell’allontanamento dei detriti e dei materiali precipitati all’esterno e all’interno dei locali e una seconda fase per il consolidamento vero e proprio partendo dalle fondamenta. Se il progetto troverà i giusti fondi si avranno numerose migliori. Lo scopo della ristrutturazione non è solo quella di conservare un bene culturale ma anche quello dello sviluppo del territorio e del ripristino di uno dei più importanti luoghi di culto dell’Umbria. L’intervento

Il santuario è stato in parte restaurato nel 2000 ma necessita di altri interventi per i quale vi è il progetto ma non i fondi

relativo al Complesso del Suntuario di Mongiovino rientra in un contesto ben più ampio che è quello dello sviluppo e la valorizzazione del territorio del Comune di Panicale. Oggi, infatti, la chiave di lettura di questo settore è “fare sistema”. Non si può più pensare ad un valido sistema turistico senza la valorizzazione del territorio della sua storia ed alla sua cultura né tanto meno al suo mantenimento. Il complesso di Mongiovino è al centro di un sistema che vive di cultura, religione ed attività nel territorio. Non salvarlo e valorizzarlo sarebbe un peccato, in tutti i sensi. I View P oint

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