Lo Sguardo - Settembre 2013 - n9 - anno XI

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In una lettera aperta inviata dalla Fondazione Buon Samaritano a firma del Presidente del Comitato Promotore, l’arcivescovo metropolita di Foggia, Francesco Pio Tamburino e dell’ing. Giuseppe Cavaliere presidente del Consiglio Direttivo, si analizza la penetrazione lenta e quotidiana della criminalità sul territorio di Capitanata. Dopo aver evidenziato il divario storico ed endemico della ricchezza tra il Mezzogiorno e l’intera nazione, l’argomento si sposta sull’eccesso tasso di criminalità presente nella nostra provincia. “Talune caratteristiche ambientali, quali appunto il ritardo nello sviluppo economico ed il degrado sociale, unitamente a cause culturali e psicologiche, stanno accrescendo la diffusione di una moltitudine di attività illecite, gestite per lo più da organizzazioni criminali.” Si legge nella lettera, poi: “Forse nel passato la presenza di queste organizzazioni è stata un po’ sottovalutata da chi avrebbe dovuto vigilare, ma da alcuni anni a questa parte le sinergie instaurate tra le procure di Foggia e di Lucera e la DDA, ottimamente supportate dalle forze dell’ordine, hanno dato ottimi risultati, portando a conclusione indagini molto delicate che hanno inferto colpi durissimi alla criminalità organizzata. Ma purtroppo tutto ciò non basta”. Si avverte il sentore che il comune capoluogo e l’intero territorio di Capitanata siano ad un bivio, senza accorgersi del pericolo rappresentato da una criminalità che rischia di avere il sopravvento sull’economia e sul tessuto sociale. Ora più che mai c’è l’estremo bisogno di una collaborazione di tutti i cittadini per arginare il dilagare di clima di illegalità presente. “In una città dove estorsione ed usura sono tragicamente divenuti normalità e quotidianità”, continua la lettera aperta, “dove attentati a commercianti ed imprenditori si susseguono a ritmi impressionanti, in una città dove si registrano infiltrazioni della criminalità perfino all’interno di aziende pubbliche, occorre però che lo stato compia uno sforzo ulteriore”. Poi un elenco degli errori: dalla chiusura della scuola di polizia, alla decisione di chiudere il tribunale di Foggia. Alla lettera della Fondazione Buon Samaritano fa eco una dichiarazione su Facebook del giornalista e scrittore Roberto Saviano,

all’indomani della pubblicazione sul quotidiano “Repubblica” del video sul tentato omicidio a Foggia di Mario Di Bari dello scorso 22 agosto “Il video di questa esecuzione mostra come Foggia abbia una realtà criminale del tutto ignorata eppure potente. Il territorio

foggiano è infiltrato a ogni livello dall'organizzazione mafiosa “società foggiana” in grado di interloquire anche con ’ndrangheta e camorra. Foggia e tutto il Gargano vivono una pressione criminale spesso ignorata dai media nazionali. È proprio vero che se Bari ha la malavita, il potere mafioso pugliese è a Foggia e nel Gargano”. La dichiarazione del giornalista napoletano è in sintonia con la lettera dell’ex procuratore della DDA di Bari, Antonio Laudati, indirizzata al sindaco di Monte Sant’Angelo che ha definito la criminalità del Gargano “una delle organizzazioni criminali tra le più pericolose esistenti sul territorio italiano”, e nella conclusione, il magistrato è fiducioso, “davvero la Mafia si può sconfiggere se restiamo tutti uniti”. Si, tocca a noi cambiare questo territorio con grande orgoglio e dignità.


Sgomberati l’Hotel Africa e il campo Rom de La Palata Il sindaco Iaia Calvio ha emesso l’ordinanza di sgombero del cosiddetto Hotel Africa e dell’accampamento di Rom in località La Palata. Tocca ora ai proprietari dello scheletro in cemento e del fondo compiere tutte le attività per bonificare i siti e installare recinzioni e quant’altro utile ad impedire l’accesso e l’occupazione. “È la prima volta che il Comune di Orta Nova adotta una misura così radicale per ripristinare la legalità e risolvere un complesso tema di carattere sociale che ha serie implicazioni di carattere igienico-sanitario”, ha dichiarato Iaia Calvio, “In questi mesi, abbiamo speso energie e risorse alla ricerca di una soluzione capace di tenere insieme i vincoli normativi e le azioni solidaristiche in un contesto sociale sempre più ostile anche a causa di campagne di stampa articolate da chi non ha altro argomento per guadagnare visibilità o non ha altro tema da osservare e analizzare” Modificato il Piano regolatore cimiteriale Il Consiglio comunale ha approvato le modifiche al Piano regolatore cimiteriale proposto dall’Amministrazione comunale per realizzare una diversa e più fruibile tipologia di cappelle comunali, nonché realizzare a brevissimo un primo lotto di loculi. Le nuove strutture saranno aperte e composte da 2 piani, con 3 file di loculi per piano; a differenza di quelle attuali che prevedono 4° e 5° fila. Con questa tecnica saranno realizzati 1.463 loculi. I primi 42 saranno costruiti entro la fine dell’anno, ottimizzando con materiale prefabbricato gli spazi residui delle vecchie cappelle. Per le nuove costruzioni saranno adottati regolari avvisi di gara sulla base delle richieste di acquisto, si valuterà il programma di avanzamento dei lavori, per ridurre al minimo i tempi tra l'anticipazione finanziaria e la riscossione del prezzo di vendita. Dopo la bonifica del canale Ponticelli ecco le prime discariche abusive “L’inciviltà di alcuni ortesi sta rendendo vano il complesso e oneroso intervento di bonifica di canale Ponticelli.”. Lo afferma la sindaco Iaia Calvio commentando la scoperta di alcune piccole discariche abusive nella zona ripulita dal Comune investendo circa 40.000 euro. I lavori sono stati eseguiti tra maggio e giugno per bonificare il canale Ponticelli, un’area da tempo sottoposta a sequestro da parte della magistratura. La ditta incaricata dei lavori ha certificato il conferimento in discarica e negli impianti di stoccaggio specializzati di decine di tonnellate di rifiuti, tra cui lastre di eternit, pneumatici, indumenti usati, tubi per l’irrigazione, polistirolo, latte di alluminio, relitti di elettrodomestici “cannibalizzati”, pezzi di carrozzerie di auto, mobili rotti, cataste di materiale edile di risulta. Evidentissime anche le tracce dello sversamento di oli esausti. “I canali di bonifica e le aree periferiche sono troppo spesso utilizzate come vere e proprie discariche”, denuncia il sindaco Iaia Calvio, “da alcuni edili, artigiani, agricoltori, commercianti che preferiscono inquinare piuttosto che smaltire correttamente i rifiuti prodotti e che scaricano sull’intera comunità i loro costi di impresa e la loro evasione fiscale. I cittadini onesti devono sapere che il Comune di Orta Nova spende annualmente 30-40.000 euro per ripulire le periferie dalle discariche abusive.”

Chiesto lo stato di calamità naturale per il nubifragio del 20 agosto L’Amministrazione comunale ha formalizzato la richiesta di riconoscimento della calamità naturale a causa del nubifragio e della grandine che, nella giornata del 20 agosto, hanno danneggiato numerosissime aziende agricole dell’agro ortese. Ad un primo esame, a subire i danni maggiori sono stati i vigneti e gli oliveti. In alcuni casi, si stima la perdita anche del 90% della produzione. Anche due giovani imprenditori ortesi in concorso al premio “Gente di Puglia” Due giovani imprenditori del settore vitivinicolo hanno partecipato alla kermesse regionale “Gente di Puglia”, prestigioso premio ideato dall’associazione culturale Apulia Magazine per valorizzare e promuovere le attività imprenditoriali di spicco pugliesi. Due le aziende ortesi che hanno partecipato alla selezione: Vinova, guidata da Carlo Quiete, e Posta della Casa, diretta da Eugenio Bellino. Andrea Zicolillo riconfermato alla presidenza de Le nove Muse Durante l’incontro del mese scorso, l’Associazione Culturale “Le nove Muse” ha riconfermato per la seconda volta, tramite votazione, il suo Presidente Andrea Zicolillo, al quale sarà affidato il compito di guidare le attività dell’associazione per questo secondo mandato quinquennale. L’Associazione, nata nel 2008, si è sempre prodigata e sforzata di avvicinare i giovani (e non solo) alle attività culturali organizzate con impegno e non pochi sacrifici, ed è sempre pronta a mettersi in gioco per lo sviluppo culturale della città di Orta Nova. Inoltre a partire dal prossimo e ormai imminente autunno l’associazione si riavvierà con le varie iniziative culturali. Una piazza per Frasca Orta Nova ha una piazza intitolata al compianto Mario Frasca nelle vicinanze della sua abitazione. L’intitolazione si è svolta in una solenne cerimonia il 23 Settembre, in occasione del secondo anniversario della scomparsa del Caporal Maggiore dell’esercito, deceduto ad Herat in Afghanistan nel 2011.

Buon compleanno Peppino Peppino Simone l'8 ottobre compie 90 anni. Peppino è nato l’8 ottobre del 1923 nella casa della famiglia Sinisi in via Nazionale (oggi, ahimè, distrutta per fare posto ad un mediocre edificio moderno) da una famiglia di contadini che gli ha trasmesso soprattutto una incrollabile fede ma anche, incredibilmente perchè i suoi genitori non avevano studiato, la consapevolezza dell'enorme importanza dello studio e della cultura come unico modo per progredire anche da un punto di vista etico. Il resto dei suoi primi 90 anni di vita sono stati segnati dalla famiglia, nel 1951 ha sposato Marianna Giampetruzzi, conosciuta a Bari mentre frequentava l'università, da cui ha avuto 4 figli, dal lavoro, da una esperienza come amministratore locale che è durata più di un quarto di secolo, dalla passione per la filosofia e la teologia. Da circa 20 anni Peppino è diacono permanente. Dal 1970 vive a Bari. Con la moglie barese, ma ha vissuto 20 anni a Orta Nova, parla spesso in dialetto ortese. Orta Nova, la sua infanzia di giochi nella mezzana, l'affetto familiare nel quale è cresciuto e la poesia della vita contadina, sono valori che Peppino, ogni giorno, porta gelosamente nel cuore. L’editore Annito Di Pietro, il Direttore Michele Campanaro e l’intera redazione porgono auguri fervidi. Nozze d’argento Giovanna Freda e Antonio Piarulli il 27 di agosto hanno festeggiato il loro 25° anniversario di matrimonio. Un augurio dall’intera famiglia. *** Franco Golia e Maria Giuseppina Luce il 15 settembre hanno festeggiato ad Iesi con parenti ed amici il 25° anno di matrimonio. Un augurio particolare dal papà Savino. Lutto È con immensa mestizia che apprendiamo della dipartita del dott. Cesare Troysi, ginecologo di stimata professionalità, premiato con l’Ortese nel Mondo. Annito Di Pietro, Michele Campanaro e la redazione tutta si associano al dolore della famiglia Troysi. *** E venuto a mancare a Osio Dario Giangreco, cognato di Urbano Spera ed Antonella Pagliara. L’editore Annito Di Pietro, il direttore Michele Campanaro e l’intera redazione sono vicini alla famiglia Spera e Pagliara.


È partito il 23 settembre il nuovo anno scolastico per l’istituto “Adriano Olivetti”, un anno caratterizzato da importanti novità. Innanzitutto la trasformazione da Istituto Professionale a Istituto di Istruzione Superiore, in virtù di un accordo dello scorso mese di gennaio tra Regione, Unione dei Comuni e Amministrazioni Comunali di Orta Nova e Stornara. Infatti, a favore di un maggior decentramento dell’offerta a favore degli studenti del territorio dei Reali Siti, sono state istituite due nuove offerte formative, il Liceo delle Scienze Umane a Orta Nova e l’Istituto Professionale Servizi Socio Sanitari “Ottico” a Stornara. Una ricca offerta che si aggiunge quindi all’I.P.S.C. e al Liceo Classico di Orta Nova nonché all’I.P.S.C. di Deliceto.

Orta Nova vanta la presenza di sei ultra centenari, l’ultima, in ordine cronologico, è Nonna Carmela, intervistata recentemente dal giornalista Massimo Beccia sullo scorso numero. Nonna Carmela, ha raccontato della sua esperienza da “grande anziana” che ha visto, vissuto e partecipato a questo millennio totale, fatto di ricordi di una vita frugale scandita per qualcuno dalla guerra, per tanti dal lavoro nella terra e della cura della famiglia, nell’attenzione a quella alimentazione povera ma sana, annoverata, insieme alla pazienza e alla fiducia ed alla fede nella grandezza dell’Onnipotente. Scopriamo quali sono i nomi dei suoi “colleghi” di vita: Concetta De Sanctis Carmela classe 1913, Maria Giuseppe Cignarella classe 1907, Giuseppe Gaeta classe 1912, Teresa Giacchetta classe 1910 e Pasquale Torredimare classe 1912. Non basterebbe una vita per raccontarne un’altra, e tanto meno una pagina di giornale, possiamo solo fare buon uso deiloro consigli e dei loro “trucchi” per vivere al meglio la vita. “In fondo la vecchiaia non è altro che il castigo di essere ancora vivi”- scriveva Oliviero Toscani nel suo libro “Non sono

Cinque nuove realtà, cui si sarebbe potuta aggiungere una sesta a Carapelle, bloccata però dalla Provincia di Foggia per “incomprensibili ostacoli” secondo il sindaco di Orta Nova Calvio: “ma è solo uno sprone a riproporre il tema con ancor più impegno istituzionale e politico” fu il suo commento in un comunicato stampa.

La popolazione sembra aver accolto favorevolmente l’introduzione delle due nuove scuole: infatti, il liceo delle Scienze Umane conta su ben 24 alunni della classe Prima, di cui addirittura 21 donne. Ancor più significativa la risposta ottenuta al Professionale Servizi Socio Sanitari a Stornara, dove gli alunni iscritti al primo anno sono 31 (i maschi sono in maggioranza, con 19 discenti). Il preside dell’Istituto di Istruzione Superiore, Leonardo Cendamo, ha sollevato al direttivo rappresentante il Consiglio d’Istituto la necessità di trovare una nuova denominazione in sostituzione di “A, Olivetti”, chiedendo di rivolgere pareri e opinioni tra la popolazione sui nomi più graditi.

obiettivo” edito dalla Feltrinelli nel 2001. In ogni caso vuoi che sia il castigo, vuoi che sia vecchiaia, in tanti vanno alla ricerca dell’“Elisir di lunga vita”; il segreto per raggiungere la longevità. Tra alchimie ed esoterismi si supera il secolo di vita, ma l’elemento principale risulta essere l’attività sia mentale che fisica. Quanto più si è vecchi tanto più si è saggi. Oggi più che mai, tendiamo a mettere da parte quest’aspetto della vita, viviamo il

presente e trascuriamo il passato, i nostri nonni e gli anziani sono una perla preziosa per la nostra società che spesso dimentichiamo di avere. Grandi passi avanti sono stati fatti dalla scienza tanto che quasi ogni giorno vengono scoperti nuovi geni responsabili dell’invecchiamento o della longevità, ma ancora una volta i dati dimostrano che un ruolo importante per “invecchiare sani” è l’attività fisica e soprattutto quella mentale.


Malgrado il periodo di difficoltà economiche che colpisce sia le amministrazioni pubbliche che i singoli cittadini, a Orta Nova il periodo estivo è trascorso in modo piacevole grazie ai tanti eventi ricreativi organizzati da Amministrazione Comunale, associazioni culturali e soggetti privati, a testimonianza di una rinnovata capacità imprenditoriale nell’investire in realtà artistiche locali per così attirare numerosi clienti nelle proprie strutture commerciali. Il clou degli eventi religiosi e di intrattenimento si è avuto, come da consuetudine, con la solenne festività in onore di Sant’Antonio da Padova, patrono di Orta Nova e della Vicaria dei Cinque Reali Siti. Le serate sono state dedicate, grazie all’impegno zelante del Comitato Festa Patronale in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e Unione Cinque Reali Siti, alla riflessione spirituale (con ad esempio la testimonianza di fede della ex modella Ania Goledzinowska e la processione per le vie della città) e alla musica locale (applauditi i concerti della New Yort Band e della Corte dei Miracoli) e nazionale (migliaia di persone hanno accompagnato le canzoni

di Karima e Antonio Maggio, fresco vincitore dell’ultima edizione di Sanremo Giovani). Il cartellone delle attività organizzate dall’Amministrazione, intitolato “R…Estate 2013” è partito ad agosto ed ha visto il ritorno di due eventi che in passato erano apprezzati e molto seguiti dalla cittadinanza: la proiezione, con il supporto della Confraternita Misericordia, di 6 film presso il ristrutturato anfiteatro della Villa Comunale e la manifestazione “Orta Nova Rock Festival” curata dall’associazione culturale Arte Nova. Altri importanti momenti sono stati la tradizionale Festa di San Rocco (con i concerti dei gruppi “Sometimes Jazz” e i “Los Locos”), il concerto organizzato dall’ Accademia 5 Reali Siti, l’elezione di Miss e Mister Estate 2013 e la sagra U’ Turcnill in piazza Pietro Nenni. È mancata purtroppo quest’anno l’attesissima Notte Bianca, la kermesse di musica, colori e luci cantierizzata dalle Guardie Ambientali di Orta Nova: la motivazione data dai volontari risiede nell’oggettiva difficoltà riscontrata nel reperire fondi presso

i commercianti delle zone interessante. A compensarne l’assenza è stata però la prima edizione della Notte Rosa, messa su da Harlem Blues Eventi con il patrocinio di Amministrazione Comunale e Assessorato Pari Opportunità della Regione Puglia, e ben accolta dai cittadini ortesi e dei paesi vicini: un giusto mix di spettacoli di teatro, cinema, convegni, stand delle associazioni di volontariato del paese e musica live culminata con la speciale performance della cantante Scheol Dilu Miller che si è esibita accompagnata dai ragazzi dell’Harlem Blues Band. Ha concluso una ricca estate di manifestazione la simpatica “Mezza Notte Bianca”, organizzata dalle Guardie Ambientali e rivolta ai più piccoli: in Villa Comunale spazio a giochi tradizionali, gonfiabili, tornei di videogiochi, proiezione di cartoni animati, sfilata di moda e balli di ogni genere per far trascorrere ai più piccoli una serata allegra e spensierata. Una menzione particolare va infine rivolta agli esercizi commerciali presenti nel centro storico che hanno arricchito il cartellone con concerti e importanti attività ricreative.


Il Sindaco di Carapelle Remo Capuozzo inizia a dimostrare le sue promesse, a soli 4 mesi dalle scorse tornate elettorali il paese di Carapelle sta vedendo la sua rinascita. Il verde pubblico e il Centro Sportivo sono stati sottoposti in pochi giorni a un radicale cambiamento, oltre alla cura e alla pulizia,nelle zone di interesse pubblico come P.zza P. Pio sono stati istallati dei nuovi bidoni per la raccolta differenziata. Sono 5 le postazioni di differenziata presenti nel paese e tale iniziativa è della MINUS s.n.c. di Sergio Izzi e Antonio Di Stolfo. Il progetto di sensibilizzazione e promozione della raccolta differenziata, avviato già l’anno scorso ma con pochi risultati, è nato nell’ambito Principi Attivi 2010 della Regione Puglia. L’istallazione dei nuovi punti di raccolta differenziata è l’ennesimo tentativo della Minus s.n.c. di aumentare la percentuale, ferma al 10% da anni, della raccolta differenziata nel paese di Carapelle. Un cambiamento, quello che sta avvenendo a Carapelle, che non si vedeva dagli anni del boom economico racconta il Vice Sindaco Vincenzo De Lillo che ci invita a fotografare e raccontare come il paese sta per cambiare. Non solo l’amministrazione, ma anche l’impiego di operai che hanno non

La Pro Loco di Ordona il 31 Agosto scorso ha organizzato una manifestazione intesa a consegnare un riconoscimento a cittadini ordonesi che si siano distinti in vari campi, dalla cultura al volontariato, dalla politica alla pubblica amministrazione, alla scuola ai servizi. Il consiglio direttivo, presieduto dal dott. Domenico Guercia, ha individuato per questa prima edizione, due personalità ritenute meritevoli di ricevere tale riconoscimento, e cioè il primo Sindaco del Comune di Ordona, Leone De Luca e la signora Rosa Lapalorcia. Leone De Luca, che ha brillantemente superato gli ottanta anni, ma sempre lucido e capace, è conosciuto da tutti. Egli ha guidato la prima giunta che ha portato al distacco del nostro territorio dal Comune di Orta Nova, adoperandosi in mille modi, durante il suo incarico, per la crescita civica, civile e sociale del paese. A lui sono legati i ricordi pionieristici di questa amministrazione, che ha dovuto imparare a camminare da sola, fra mille difficoltà e con pochissime risorse. Rosa

solo professionalità ma passione e voglia di dare al loro paese un nuovo volto. Intanto mentre “fuori” si inizia a dare un tocco di vivibilità, all’interno della Casa Comunale sono stati indicati i nomi dei membri della Giunta e del Consiglio che è cosi composta: Maria Caterina Masucci (delega alle Politiche Giovanili),Vincenzo De Lillo (delega al Personale e Vicesindaco), Antonio Capotosto (delega allo Sport e al Tempo Libero) ed Esterina Taranti-

no (con delega all’Agricoltura), tutti eletti nella lista Ricominciamo per Carapelle. Oltre ai nomi già citati, vanno ad aggiungersi Maria Patrizia Fini, Paolo Lopes e Antonio Laganara che completano la coalizione di maggioranza con la stessa lista. All’opposizione ci saranno i candidati sindaci Umberto Di Michele (lista Cambiare Davvero). Saverio Sardella (lista omonima) e Nunzia Tarantino (lista Carapelle Bene Comune).

Lapalorcia è stata premiata per il suo continuo lavoro, il più delle volte anonimo e nascosto, a favore dei portatori di handicap del paese. Ha lavorato per anni, senza fondi e con il solo

che volevano. Una passeggiata con la carrozzella, un pasto, una lezione, una chiacchierata, tutto ciò che poteva essere di conforto. Ella ha concluso con una frase che ben dipinge la persona: “Ho sicuramente ricevuto da loro più di quello che ho dato”. Nella serata dell “Eccellenze” la Pro Loco ha anche consegnato degli attestati a quei ragazzi che si sono laureati con un voto superiore a 100 o diplomati con un voto superiore a 90. Questi ragazzi sono il nostro futuro, sono la prossima classe dirigente, coloro su cui si dovrà poggiare lo sviluppo del paese. Sono, pertanto, stati premiati i laureati: Maria Perla De Falco, Rosaria Di Leva, Vito Di Rienzo, Valentina Gargano, Angela Novelli, Angelo Monaco, Margherita Palladino, Denise Stella, Marta Trecarichi, Cesare Massimiliano Vece ed i diplomati Simona Di Meo, Maria Antonietta Sena, Erika Troccoli. A loro un sincero “Ad Maiora”. La serata è poi proseguita con musica, canti e balli in piazza e la degustazione di prodotti tipici.

entusiasmo che proviene dal volontariato, per i più sfortunati, per coloro che avevano bisogno di un aiuto, per coloro che non potevano ma


Pasquale Tarateta, classe 1959. Affrontate le prime dure prove che la vita ha inserito nel suo percorso, come la poliomielite in tenera età, si ritrova a riscoprire durante i primi studi, un talento ben apprezzato da quelli che erano i suoi docenti di allora: le sue doti lo porteranno presto a conseguire il diploma di Maestro d’Arte presso l’accademia “Toschi” di Parma. Tra le pagine di alcune vecchie edizioni del Catalogo Nazionale Bolaffi, nella categoria del Mercato d’Arte Moderna, fanno capolino diverse sue opere: ha ottenuto i più importati riconoscimenti presso mostre nazionali, ricordiamo il concorso di pittura nazionale tenutosi a Carapelle nel 1979, 1° Premio per l’estemporanea della città di Orta Nova, 1980, 1° Premio arti grafiche, Ministero dell’Interno, 1982 e allestimento di una mostra personale presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Palazzo Dogana - Foggia (1991). L’espansione artistica conosce presto nuovi territori: Germania, Italia, Olanda e Spagna. E presto il nostro artista si renderà conto che quello che doveva essere il suo tallone d’Achille si è in realtà trasformato nel suo punto di forza: saper gestire i propri talenti lo pone un gradino sopra gli altri; come ci racconta, ‘’Oltre al disegno e alla pittura mi sono cimentato anche nel suonare la chitarra e scrivere, non solo poesie: presto pubblicherò anche il mio primo libro. Nonostante tutto, un disabile resta tale anche se è un genio. La bravura per me è una cosa oggettiva, se uno è bravo si vede. Nel nostro territorio ci sono tantissimi artisti validi ma vengono loro occluse le vie della realizzazione poiché non c’è una valida critica nei confronti dell’arte. Per me la tela è un espressione di libertà che mi da il diritto di giudicare: attraverso la tela voglio esprimere l’estasi e dare allo spettatore uno “stress” mentale che possa stimolare le sue emozioni, senza che vengano contaminate da quelle che avrei potuto esprimere io oggettivamente’’. Domanda: Cosa significa per un artista non avere la possibilità di realizzarsi per mancanza di appropriata critica? Risposta: Nel momento in cui un artista non viene preso in considerazione, avviene in lui una reclusione di istinti. Questa nasce appunto nel momento in cui la propria capacità d’esprimersi non viene accettata,

ed è quello che è successo anche a me, sollecitato anche dalla mancanza di un vero contatto derivata dall’avvento della tecnologia: il mondo si sta murando vivo e questo mi lascia sconcertato, mi lascia stupito essere uno dei pochi a cui manca vedere i musei, i concerti, sentire la puzza della fatica che costa l’arte a ognuno. Oggi manca, e questo a noi serve. D: Spesso ogni artista si ispira ad una particolare icona che può essere rappresentata da un’epoca o incarnata da un artista: è il tuo caso? R: Assolutamente. Vedere per la prima

volta le opere di Salvador Dalì mi ha senz’altro lasciato un vero e proprio manuale d’apprendimento per la rappresentazione dell’arte visionaria, mi sono perciò dato al tentativo sempre nuovo di parlare delle mie sensazioni attraverso la tela, in maniera introspettiva, che possa realmente comunicare con il mio spettatore di quelli che sono i miei e i suoi pensieri. Impostare una vera e propria comunicazione visiva priva di limiti poiché frutto dell’arte, una forma infinita di sollecitazione. D: A che tipo di genere ti avvicini e cos’è per te l’arte? R: Ho impostato principalmente il mio genere sul surrealismo ma non disdegno il ritratto dei volti e della natura in sé poiché credo che l’arte sia rivolta tanto ai diversi stili quanto alle diverse capacità: per quanto mi riguarda non esiste il non saper disegnare,il non avere tecnica. L’arte è la massima forma di espressione e per quanto mi riguarda non esiste essere vivente non in grado di esprimersi; in quanto tale, incarna il miglior modo di tramandare i propri

pensieri e quindi la propria personalità ai posteri, rappresentando così in un certo qual modo una pigra forma di eternità. D: Superare ogni ostacolo significa superare anche la forza di gravità: che rapporto c’è tra te e il tuo copro? R: La cultura fisica mi ha sempre affascinato. Sapere che la forza di un corpo che non rispondeva alle capacità di quello degli altri ma che possiede la volontà necessaria per potersi tenere in forma esattamente come loro ha fatto sì che io abbia sempre creduto nella mia forza: fin dall’apertura della prima palestra a Carapelle, nel 1980, ho iniziato questo costante allenamento che mi ha permesso la partecipazione a una gara di alzata di panca di 170 kili. Sinceramente scoprire fino a che punto potevo spingere il mio corpo mi ha sempre stimolato a dare sempre di più, sempre il meglio per dimostrare a me e al mondo che ero capace di arrivare e superare ogni ostacolo. Pasquale Tarateta è sempre pronto a mettersi in gioco, a provare nuove esperienze e a darsi modo di rendersi utile e capace: a tal proposito inizierà presto una collaborazione con l’azienda ArtMaco s.n.c. per la lavorazione del marmo. Riportiamo di seguito anche la sentita critica da parte della consorte Maria Rosaria Liguori: “Le opere di Pasquale Tarateta sembrano voler sfuggire dalla comune logica pittorica, intese a sovrastare e piegare ogni materiale volontà umana. Le sue tele vibrano visibilmente agitazioni ed angosce, così come il travaglio presente e costante dell’uomo moderno, insoddisfatto dello stesso progresso che faticosamente si è conquistato, ricercando con rabbia la “disumana” perfezione. Per analogia potremmo dire che si tratta di una pittura “esistenzialista”, infatti, in ogni opera è tangibile un’anima, dove facilmente si intuisce nella costante presenza di visi e corpi inquieti, un movente “ontologico” che si impone con straordinaria immediatezza all’attenzione dello spettatore smuovendo in esso piccoli residui nascosti di apprensioni ed ansie. A tal ragione, possiamo dire che la “fantastica” collocazione pittorica e la corposità, la crudezza dei cenni che l’artista rivendica nelle opere è il chiaro messaggio di accusa di fronte alla problematica imminente dell’ “Essere” nella sua totale essenza.


Vorrei innanzitutto cogliere, attraverso le pagine di questo periodico, l’opportunità di rivolgere a tutti i componenti la nostra Sede l’augurio più affettuoso e sincero per il nuovo anno accademico; evidenziare, inoltre, alcuni eventi che testimoniano quanto l’Unitre riesca a donare a tutti noi la possibilità di essere utili alla società nel suo insieme e come il nostro agire volontario, attuato nella condivisione, ne rappresenti il punto di forza. Mi riferisco al progetto portato avanti dalla nostra docente Angela Mastropietro a vantaggio di persone in difficoltà e nel bisogno come possono essere coloro che si trovano in una struttura carceraria. I risultati positivi, testimoniati anche da una lettera di ringraziamento della Dott.ssa Maria Affatato, Direttore della Casa Circondariale di Foggia, nella quale si dice esplicitamente di annoverare tale esperienza tra le più positive della nostra Associazione, confermano che, pure in ambiti diversi, sappiamo esprimere la spinta di servizio che deve accompagnare ogni iniziativa. Il progetto, portato avanti per un anno con lezioni di pittura su tessuto per la realizzazione di manufatti, è un orgoglioso esempio di quei valori morali, di solidarietà e amore per il prossimo, che contribuiscono a rendere grande la nostra Sede. Altro avvenimento da sottolineare è quello della conferenza, organizzata dalla Sezione Unitre di Accadia, presso la chiesa di San Vito e Sant’Antonio, il giorno 19 agosto 2013 sul tema “Crispignano, Luce e Arcano” dagli studi del Prof. Erminio Paoletta. Riportiamo la relazione del coordinatore, Prof. Luigi Zelano. Il Convegno si è tenuto nell'ambito del Programma della UNITRE sez. di Accadia ed il relatore ha svolto una esauriente relazione su un'opera del concittadino Prof.

Erminio Paoletta, che gentilmente ci ha inviato, dal titolo “Crispignano Luce e Arcano”. Quest'opera si distingue dalle altre perché non parla solo dell'Apparizione della Santa Vergine del Carmelo che avvenne sul Monte Crispignano e si venera dal lontano 1694 e della Incoronazione avvenuta il 21 Agosto del 1927, ma la prima parte dell'opera riguarda le origini di Accadia, la sua storia nei secoli, il Culto della Madonna del Carmelo introdotto dai Cavalieri Teutonici e riferimenti al Monte Carmelo in Terra Santa dove apparve anticamente la Santa Vergine e presso cui fu fondata la città di ACCA. Il Santuario della Madonna del Carmine sul Monte Crispignano Patrona di Accadia attira molti visitatori dei Paesi vicini, che vi accorrono il 16 Luglio, ma i festeggiamenti avvengono soprattutto il 21 Agosto, ricorrenza della Incoronazione e nell'ambito dei programmi civili e religiosi

di questi festeggiamenti si è pensato di collocare questo importante convegno culturale e spirituale. Pubblico presente qualificato tra cui era il figlio del compianto insegnante Vito Di Giorgio, autore del bel libro “Accadia nei secoli”. Il relatore Dott. Pasquale Braschi, culturalmente preparato, è stato all'altezza della situazione giacché si trattava di riferire non solo notizie teologiche, ma anche di cultura classica a cui fa riferimento l'opera gentilmente concessa dall'Autore Prof. Erminio Paoletta a cui va tutto il nostro ringraziamento ed a cui dobbiamo ancora ricorrere per la concessione di ulteriori notizie su questo importantissimo Tema. Infine un ringraziamento va al Parroco sempre disponibile e sensibile a questi temi, al Sindaco di Accadia ed alla Presidente della UNITRE Prof.ssa Rina Di Giorgio Cavaliere, che ha fortemente voluto questo Convegno.


L’“Unique Village” è stato ideato per il benessere e il relax: oltre a rappresentare il punto d’incontro di un crogiuolo di età, resta il luogo ideale per tenersi in forma tra allenamento e dinamismo divertentistico. “Il nostro scopo”, ci racconta Saverio Marseglia, ideatore e finanziatore della struttura “è dare il nostro comfort a tutti gli utenti, dai bambini agli anziani e ai diversamente abili”. All’interno dell’Unique, ampio più di mille mq, è presente una grande piscina semi olimpionica riconosciuta dalla FIN e dal Coni. Molto accoglienti sono gli spogliatoi, suddivisi non solo per genere ma anche per età. L’edificio, diviso in tre piani, è circondato dal verde dei giardini e del campetto da calcio, mentre all’interno sono ubicate una palestra per il Body Building, in collaborazione e con la supervisione di Marco Rossomandi, un centro estetico, la sauna, il solarium, uno studio di fisioterapia, la ludoteca e addirittura un punto vendita di articoli sportivi, un bar e una pizzeria. La particolarità dell’Unique Village risiede soprattutto sulla qualità del personale: infatti, quasi tutti hanno esperienza decennale nel proprio campo oltre all’aver conseguito specifiche specializzazioni: è il caso del Dott. Massimo Carella, istruttore di nuoto e tecnico di piscina; Dott.sa Nadia Ferrante, laureata in Scienze Motorie e Istruttrice di Acqua Gym; Dott. Cristian Console laureato in Scienze Motorie e Istruttore di Body Building; Dott.sa Catia Tamarro laureata

Serata scoppiettante, all’insegna del grande divertimento, quella svoltasi lo scorso 8 settembre all’Unique Village di Orta Nova, per salutare la fine della programmazione estiva. Il Centro Sportivo Polivalente di Viale Ferrovia in Zona F3, inaugurato lo scorso 15 giugno, è stato infatti lo scenario suggestivo di un’appassionante kermesse di moda che ha visto sfidarsi ben 41 partecipanti, per contendersi l’attribuzione di cinque fasce di merito. Tutti giovanissimi i concorrenti, che con disinvoltura si sono alternati in una fiabesca passerella allestita a bordo piscina, dando prova di grande professionalità. Brunella Lavista n.1; Pasquale Balzano n. 2; Valentina Colangelo n. 3; Saverio Gervasio n. 4; Valeria Zingarelli n. 5; Angelo Balzano n. 6; Ilaria Balzano n. 7; Alessandro Gervasio n. 8; Angela Ricci n. 9; Vittorio Rubino n. 10; Anna

in Scienze Motorie e Istruttrice di Aerobica; Valentina Bove istruttrice di Zumba e Acqua Zumba; L’Istruttore Roberto Bove specializzato in Balli Caraibici, Latino Americani e Liscio; L’Istruttore Antonio Mestiere Maestro di Arti Marziali; La Prof. Angela Bruna Maffione Docente Universitaria a presso l’Università degli Studi di Foggia; Dott. Ferdinando

Evangelista, ortopedico. L’Unique Village resta a disposizione della clientela, potendo contare sulla numerosa manodopera di tutti i sopraccitati membri e non solo, a qualsiasi ora, anche di Domenica: vi aspetta in Viale Ferrovia, zona F3 ad OrtaNova. Per ogni info è possibile contattare i seguenti numeri: 333.2670577 - 328.8490553

Maria Campanella n. 11; Antonio Palmieri n. 12; Federica Russo n. 13; Pasquale Barbarossa n. 14; Francesca Santamaria n. 15; Vito Vece n. 16; Olena Antonyuic n. 17; Martina di Pasqua n. 18; Daniela Campanella n. 19; Paolo Colonna n. 20; Annalisa Durante

n. 21; Lorenzo di Michele n. 22; Antonella Masucci n. 23; Giuseppe Mariani n. 24; Natalia Marrano n. 25; Gabriele Palladino n. 26; Maria Chiara Andreano n. 27; Fabio Quercia n. 28; Lorena d’Arasmo n. 29; Davide Custode n. 30; Anna Maria Andreano n. 31; Davide De Filippo n. 32; Francesco Gervasio n. 33; Stefano Manfredi n. 34; Giuseppe di Palma n. 35; Caterina Magliano n. 36; Dino Aulentia n. 37; Lucrezia Nigro n. 38; Nicola Nardone n. 39; Katia Gazzillo n. 40 e Valentina Colecchia n° 41. Tra loro molti i volti amati e seguiti nelle passerelle locali e non, come Annalisa Durante e Vito Vece, vincitori di Miss e Mister Estate 2013; Fabio Quercia; Davide Custode; Paolo Colonna; Antonio Palmieri e tanti altri ancora. A valorizzare ulteriormente bellezza e fascino di tutte le modelle e modelli in gara, la


sapiente maestria dei Parrucchieri ortesi: Rocco Marano, di “New Concept for Man” e Pina Fazi, di “Nuova Immagine”. Mattatore dell’evento: il giornalista ed editorialista foggiano Micky de Finis, accompagnato dalla bellissima modella Nadia Pasicnik. Con sapiente maestria Micky ha condotto l’intera serata, alternando momenti di rigore durante le procedure di voto a spazi davvero esilaranti; e sottolineando più volte l’importanza della kermesse, con la quale si è voluto per la prima volta creare un sottile legame fra i giovani, di tutto il comprensorio dei Cinque Reali Siti. Ad animare la serata, poi, la coinvolgente Cover Band di Vasco Rossi: “I Senza Resa”; i giovanissimi rapper: Amilton Polo e Gianni Triunfo ed i bravissimi ballerini di tango argentino: Grazia Marinaro e Roberto Bove, di “Mondo Latino”. Tanti gli ospiti e le personalità presenti all’iniziativa, tra loro: il Consigliere Regionale, Pino Lonigro; Miss Rossonera 2013, Luisa Pontone; ed il collega giornalista, Matteo Piarulli. Estenuante il lavoro della giuria, rinfrancata solo dai prelibati assaggi offerti dal ristorante del Centro e, formata da una variegata compagine. Matteo Bonfitto, Patron di Miss Rossonera; Katia Tammaro, Docente di Scienze Motorie; Enzo Colacicco, Ingegnere; Francesco Melchiorre, Funzionario di Palazzo Dogana; Katia Caruso, Responsabile del Centro “Piccolo Incontro”; Vito Monaco, Sindaco di Stornarella; Franco di Trani, Vice Sindaco di Ordona e Annito di Pietro, Editore de: “Lo Sguardo sui Cinque Reali Siti”. Ben 10 i finalisti in gara, ai quali sono state attribuite le fasce di: 1) Mr e Miss Unique, Giuseppe Mariani e Valentina Colangelo; 2) Mr Modello e Miss Modella, Vittorio Rubino e Valentina Colecchia; 3) Mr e Miss Simpatia, Fabio Quercia e Martina di Pasqua;

Mr e Miss Fitness, Lorenzo di Michele e Antonella Masucci. Infine, la fascia più ambita, quella di Mr e Miss Cinque Reali Siti, è stata assegnata invece ai modelli: Davide Custode e Brunella Lavista; nota coppia non solo nelle passerelle foggiane, ma anche nella vita di tutti i giorni. Entusiasta per il grande successo di pubblico presente all’evento, il Direttore del Centro Unique: Saverio Marseglia. Nel corso della premiazione dei baby modelli: Mirabel Vessio, Karina Pasicnik, Chiara Patruno, Chiara Di Giulio, Maria Denise Palmieri, Gaia Palmieri, Michele Lavista e Michele D’Arasmo che si sono esibiti in una passerella fuori programma, lo stesso Marseglia ha voluto ringraziare - in particolare - i collaboratori della struttura: Annarita Lucente, Pietro Troito, Ciro D’Arasmo e Gerardo Gervasio; e tutte le aziende che si sono adoperate per la splendida riuscita dell’iniziativa: Stock Grandi Firme di Orta Nova, Centro Articoli Sportivi Albano di Stornara e

l’Angolo del Fiore di Carapelle. A salutare l’evento anche il coreografo di Striscia la Notizia, Saverio Ariemma. In un messaggio fatto pervenire dall’artista nel corso della serata, Ariemma si è scusato per non aver potuto prender parte alla manifestazione, a causa di improrogabili impegni di lavoro. Tuttavia il coreografo ha voluto ugualmente essere presente all’evento, attraverso le belle parole dettate dal cuore, indirizzate alla sua amata Orta Nova e a tutti i giovani dei Cinque Reali Siti. Le riportiamo fedelmente: “Carissimi, grazie per il vostro invito che mi riempie il cuore di gioia per la vicinanza con la quale, sempre. mi accompagnate. Non so bene quali parole scrivere, per una così grande occasione. Vorrei tuttavia, che ringraziaste gli ortesi da parte mia con affetto smisurato; e che diceste ai giovani - in particolare - di credere sempre nelle loro possibilità e, di essere ambiziosi nella vita. Il mondo ha bisogno di tutti i giovani dei Cinque Reali Siti!”.

Anahita è un’Associazione di Promozione Sociale e Culturale che ha come finalità la ricerca e la divulgazione delle modalità di acquisizione del benessere psicofisico della persona, nella fattispecie del Benessere Consapevole. Tale stato armonico e piacevole non è soltanto riferito all’aspetto esteriore, garantito peraltro dalla presenza di un centro estetico all’interno dell’Associazione, ma è soprattutto riferito al proprio mondo interiore. Ogni disagio, sia di natura estetica sia di natura emotiva, viene affrontato con un approccio olistico, ricercando cioè la motivazione del proprio stato disarmonico attuale nella propria coscienza, nel proprio modo di vedere ed affrontare le proprie situazioni nel quotidiano. Per intenderci qui di seguito riporto due esempi. La cefalea, malessere così frequente, a meno che non sia causata da fattori organici di competenza prettamente medica, è indice dell’uso smodato del pensiero e della razionalità. Un’eccessiva ostinazione, l’orgoglio, una smodata ambizione, un’aggressività inespressa

sia verbale sia fisica (poco o nessun movimento fisico, vita sessuale insoddisfacente) evidenziano un carico energetico a livello della parte superiore del corpo (testa, collo, spalle) con conseguenti malesseri fisici. L’Associazione, previo colloquio, propone un massaggio olistico del collo e del trapezio, che prevede l’utilizzo di risorse olistiche, quali gli olii essenziali, fiori di Bach e cristalli specifici, in grado di agire energeticamente (in questo caso specifico si andrà a scaricare l’energia in eccesso accumulata) sulla zona in questione, per ripristinare l’equilibrio perduto. Quest’ultimo non ha luogo solo sul piano fisico (malessere alleviato o scomparso), ma anche e soprattutto a livello mentale e inconscio, in quanto si acquisisce la consapevolezza di ciò che fa star male, di come affrontare con un’ “ottica modificata” un problema emotivo che finora non era stato preso in considerazione o non era stato affrontato in maniera adeguata. Una pelle sensibile e couperosica non rappresenta un semplice inestetismo da tenere sotto controllo

con cosmetici mirati e da “camuffare” con il fondotinta, in quanto è soprattutto espressione delle nostre reazioni e processi psichici. Sotto una pelle sensibile, infatti, si nasconde un’anima altrettanto sensibile, timorosa di essere ferita; una pelle arrossata cela un’anima eccitata, creativa, desiderosa di dare concretezza ai suoi pensieri. L’acne, in quanto eruzione cutanea, è espressione di un lato della nostra personalità, spesso represso, che si rivela pienamente sul piano fisico con tanta veemenza, perché non riesce a “comunicare” diversamente a livello di coscienza. L’Associazione, dunque, offre servizi estetici, olistici e di sana e corretta alimentazione personalizzati. Infine, si avvale di una modesta biblioteca per chi vuole saperne di più sulle varie discipline olistiche. A breve partiranno anche una serie di corsi ed il sito internet dell’Associazione. Per info 329 3322194 www.anahita-benessereconsapevole.it


Metti una sera di agosto non afosa ma accarezzata da una leggera brezza subappenninica illuminata da un cielo stellato. Metti un castello di epoca normanno-sveva che domina sovrano si un piccolo agglomerato di case fatte all’antica. Metti un sindaco, qualche assessore e la locale “Proloco” con il Presidente Tino Baldassarro e il Segretario Generale del Festival Michele Campanaro, tutti animati da sincero entusiasmo e dalla voglia di fare qualcosa di importante per la propria comunità. Metti presidente e direttore di un’Associazione culturale e musicale come la “Belcanto” di Foggia, che per puro amore della musica e per desiderio di mettere la loro professionalità al servizio della propria terra, danno la loro generosa disponibilità. Metti un gruppo di musicisti e cantanti, tra cui alcuni allievi del Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, totalmente e generosamente disponibili a impegnarsi per un concerto assai impegnativo, fondato sulla Medea di Cherubini. Metti ancora una Comunità che esprime la volontà di sostenere una iniziativa difficile e ambiziosa, imperniata anche sulla musica di alcuni autori pugliesi. Metti, infine, la fortuna di avere come proprio figlio un musicista come Francesco De Matteo, che a soli 22 anni è capace di produrre musica e poesia di grande qualità. Metti tutto questo e hai una serata memorabile che la cittadina di Deliceto deve incorniciare e consegnare alla storia dei prossimi anni e forse dei prossimi decenni. Chi scrive ha avuto la fortuna di assistere e di svolgere una piccola parte durante la serata, di parlare brevemente della Medea, inserendola in un contesto più ampio dal punto di vista storico e musicale. Quando gli amici Davide Longo e Gabriella Cianci, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’Associazione “Bel Canto” mi hanno parlato del Deliceto Musica Festival e mi hanno chiesto di fare due interventi nell’ambito della manifestazione io ho detto subito di si perché mi intrigava la sfida che essi avevano intrapreso, sfida difficile e coraggiosa in quanto è temeraria l’idea di portare in un paesino del Subappennino dauno un evento di più giorni fondato sulla musica classica e su autori non facilmente accessibili. Ma la musica consente queste sfide e anche di vincerle perché la grande musica, quella per intenderci dei sommi autori come Bach, Mozart, Haendel ma anche di autori chiamiamoli di seconda fascia come Giordano, Rossi, Piccinni, Mercadante, quando è proposta con amore e intelligenza arriva a tutti, anche a coloro che non hanno una particolare formazione ed educazione. Il Festival, snodatosi in cinque giorni, ha visto altri appuntamenti importanti e significativi come quello con il Maestro Nunzio Aprile,che ha eseguito un bellissimo concerto con musiche di Mozart, Beethoven, Schubert e quello con il clavicembalista Alessandro Buca, che ha eseguito alcuni brani sul clavicembalo da lui costruito con acume e maestria. Tutto questo è avvenuto

a Deliceto, dove tra l’altro, è nato, come ho già detto, un autore come Francesco De Matteo, sul quale vale la pena di ritornare per approfondirne personalità e opere. In mezzo ad una marea di eventi e manifestazioni di varia natura che durante l’estate invade le diverse città e i diversi luoghi della Puglia, caratterizzati per lo più da pressapochismo e cattivo gusto, il Deliceto Musica Festival è uno dei pochi appuntamenti che affida alla musica il compito di coniugare piacere e godimento con il rigore della cultura e dell’arte. Oggi abbiamo bisogno di queste sfide e di

questi eventi perché quotidiani sono gli attentati al buon senso, alla ragione a soprattutto al buon gusto e alla bellezza. Viviamo in una società che fa del consumismo e del divertimento di basso profilo l’occupazione quotidiana. In tale modo si inquinano le menti e la coscienza e si perdono di vista i valori perenni dello spirito. Ecco perché sono importanti e decisivi gli eventi come quello di Deliceto che, sia pure in ambito ristretto e senza grandi clamori, possono e devono svolgere una funzione molto importante per la loro comunità e il loro territorio.

Contribuenti Simpatizzanti ¤ 50,00 Contribuenti Sostenitori ¤ 100,00 Contribuenti Benemeriti ¤ 250,00 (minimo)

Contribuzione al giornale Amico (Orta Nova) Giuseppe Maggio (Orta Nova) Giuseppe Simone (Torino)

¤ 50,00 ¤ 30,00 ¤ 20,00

in omaggio copia del giornale. Il Contribuente Benemerito inoltre riceverà una tessera speciale e il diploma di benemerenza.

Rocco Muschitiello (Orta Nova) Angelo Buonanoce (Torino)

¤ 30,00 ¤ 20,00

C.C.P. n. 4802949 intestato a: Associazione di Volontariato “L’Ortese” - Via XXV Aprile, 2 - 71045 ORTA NOVA (FG)


E’ ufficialmente ricominciata la nuova stagione pallavolistica della Sporting Orta Nova del presidente Alfredo Ballatore, gli allenamenti della formazione ortese si svolgono presso il palazzetto comunale di Ordona, che anche quest’anno ospiterà la formazione ortese. La guida tecnica della società è stata affidata ad Antonio Massa, che ha guidato, la squadra femminile nella scorsa stagione e che quest’anno è passato al ruolo di Direttore Sportivo. Il neo Direttore Sportivo, Antonio Massa, supportato nelle scelte, dal Presidente Ballatore, ha inteso chiamare alla guida tecnica della squadra ortese il coach Lino Pollo che alle spalle vanta diversi anni in serie C, alla guida dell’Avis Villa Igea, del Volley Barletta, della Lapige Cerignola e di altre importanti formazioni, che a detta di molti addetti ai lavori risulta essere un allenatore molto esperto e vincente. Su esplicita richiesta di coach Lino Pollo, i suoi collaboratori tecnici saranno lo stesso Antonio Massa

e la coach Raffaella De Martino (allenatrice anche della squadra under 14 e del settore giovanile). Alle ragazze che hanno conquistato la Serie D, si sono aggiunte Valentina Sisto, laterale con esperienze in serie B2 e serie C, proveniente dalla

Lapige Cerignola e Rosa Radatti, potente centrale, proveniente dall’Intrepida San Severo, in attesa di definire ancora un paio di nuovi arrivi che garantiranno qualità ed esperienza per far bene anche nel campionato di serie D.

Anche per la Real Sport Orta Nova è iniziata ufficialmente la stagione 2013/14, che dopo la promozione della scorsa stagione, militerà nel campionato regionale di Serie C femminile. Nuovo tecnico per la formazione biancoazzurra che si affida a Coach Verderosa. Nel frattempo il direttore sportivo Tonio Lavista sottolinea come al momento sia stata registrata una totale indifferenza da parte delle aziende ortesi, che fin ora non hanno investito sulla squadra ortese. “Altro punto dolente la tensostruttura, il 18/19 ottobre inizierà il campionato, ma di lavori non se ne vedono, niente riscaldamento, niente tappeto di gioco ne tantomeno sono stati sistemati i tagli al telo” afferma lo stesso Lavista. Insomma una stagione che parte con l’entusiasmo di poter disputare il campionato di serie C, ma con diverse difficoltà logistiche.

Appena 14 anni ed è già campione italiano di tiro a segno con la pistola, Categoria Ragazzi. Marco Morgese, classe 1999, dopo un percorso nelle varie gare Regionali, è stato protagonista alle gare conclusive del Campionato Italiano svoltosi a Roma il 7 e l’8 Settembre scorsi. Una passione, questa, del tiro a segno manifestatasi già da piccolo, quando al “Luna Park” era il suo divertimento preferito. Poiché dimostrava ottime capacità di mira, il papà lo portava al “Tiro a Segno” di Foggia,

dove l’istruttrice, accortasi della capacità del ragazzino lo incoraggiava a praticare questo sport. Marco, mentre cresceva, cominciava ad ottenere i primi trofei nelle gare a squadre raggiungendo, lo scorso anno, il terzo posto nelle gare nazionali ed il secondo posto nel “Trofeo delle Regioni”. Quest’anno, dopo un lungo percorso di gare è approdato alle finali nazionali dove ha conquistato due medaglie d’oro a squadre nelle specialità “P10” e “P10SP” ed una medaglia d’oro individuale nella specialità

“P10SP”. Orta Nova si arricchisce con orgoglio di un prestigioso risultato sportivo e vista l’età del ragazzo non c’e’ che augurargli una brillante carriera sportiva.


….Cos’è successo? Nessuno sapeva dirlo viceversa in Carnia S. Lucia di Tolmino Caporetto, si apriva un fuoco infernale di cannoni d ogni calibro, l’aria era un lampeggiare di proiettili a sdrapinella (*) che da lontano, veramente era un divertimento come se fosse stato un fuoco artificiale che usano nelle nostre feste padronale nelle diverse città d’Italia. Ma chi si trovava in mezzo a quell’inferno, erano dolori e pianti amari, noi ci sembrava un divertimento, ma lo sapevamo ciò che si soffriva in quella voragine di cannonate che poveri fratelli nostri ne morivano! Ed ecco il tradimento di Caporetto s’incominciò dal 24 ottobre 17 e si avverò come giusto parlavano i giornali. Passò tutta la notte senza dar tregua i cannoni nemici; intanto come se si avesse abituato a sentire quel frastuono di cannoni noi si andava a lavorare di notte uguale come niente fosse, in prima linea si aggiustavano trincee, piazzole per mitraglie, feritoie ecc... Quando incominciava a venire i primi bagliori dell’alba del 25 ottobre ci ritiravamo ai nostri nascondigli che ci avevamo noi del piccolo reparto Zappatori. Si mangiò il rancio poi entrammo nei baracchini per riposarci ma non fu così, secondo noi; un cannone nemico

stava indirizzato proprio dove stavamo noi in quella dolina (10), era una piccola valle in mezzo alle rocce come un fosso tondo di una cinquantina di metri di circonferenza. Questo veniva a picchiare sempre intorno a questo fosso, che per noi non ci fu più tempo da perdere, uscimmo di sotto a quei baracchini e andarci a rifugiare in una galleria che si stava facendo in quella suddetta dolina almeno si stava più al sicuro; fece giorno, incominciammo a guardare dove ci trovavamo in quel luogo e cosa vedemmo? Che dove eravamo stati la notte a lavorare per riattivare le trincee cerano le truppe austriache? Come mai questo? A noi nessuno ci è avvertito? Come fare per scampare da questo pericolo di lasciare prigionieri? C’internammo nella galleria e non si uscì più allora si cominciò a studiare tanti modi ma non ci fu possibile, per forza dovevamo cadere in mani del nemico; indietro non ci conveniva perché tutte le terre conquistate erano già occupate dagli Austriaci. Ci rifugiammo dentro e per un’ora non si sentì neanche una mosca; quattro soldati motoristi si misero davanti alla la porta per respirare un po’ d’aria oppure per guardare un po’ se si vedesse qualche cosa

di novità, il loro sguardo era davanti, mentre di sopra non se ne accorsero che sopra cera il nemico che li spiava, [detto fatto] accesero una bomba a mano, e al momento dello scoppio la lasciarono cadere all’ingresso dove c’erano i quattro motoristi, ci fu un fracello! Mentre gli altri che ci trovavamo dentro non si spostava più, pochi minuti dopo si presentarono una pattuglia dicendo: “Raus, Raus, fuori fuori”, e così uno per volta ci si uscì dalla galleria tutti con testa bassa dalla vergogna , che con le armi in mano ci dovemmo arrenderci così ci incolonnarono davanti e ci portarono nelle loro linee dietro, ognuno di noi si rassegnò alla volontà di Dio. Subito dopo arrivò l’incursione aeree Italiane che se ci volevano bruciare ci bruciavano vivi. Ma perché anche loro sapevano dell’iniquo tradimento avuto ci compatirono e ci lasciarono in santa pace. (Ci) aggrupparono in una masseria a tre chilometri dal fronte, come faceva notte così affluirono altri prigionieri, poi altri, poi altri e in poco tempo si fece un esercito comprese anche gli ufficiali d ogni grado anche un generale di Brigata, che, soltanto a vedersi in mezzo a tanti soldati caduti nella stessa trappola piangeva per la vergogna, ci fu anche chi si suicidò per non essere nelle mani nemiche. Io personalmente, mi separò da tutti in uno spazio, pensando e ripensando della fortuna che capitò e sopratutto per la fame che cominciava a farsi sentire, mangiavo quel po’ di pane una briciola per volta perché si sapeva che in Austria si stava senza pane.

Come ogni anno, a conclusione del corso di studi, la Scuola di Pianoforte del Maestro Pasquale Stafano organizza insieme all’Associazione Musicale “B Flat” il concerto dedicato ai piccoli pianisti. Così sabato sera, 6 luglio 2013, a Stornarella, nell’incantevole scenario di piazza Duomo, si è realizzato il concerto degli allievi che “vantano” un’età dai sei ai tredici anni circa, davanti ad un pubblico sì di parte, costituito per lo più da genitori, nonni, parenti ed amici dei protagonisti in erba, ma anche da persone curiose ed amanti della musica, tutti molto attenti alle tenere performance. Alcuni già veterani, avendo intrapreso lo studio dello strumento da qualche tempo, altri da poco, anzi da pochissimo, da circa quattro mesi. È il caso dell’allieva più piccola, la dolcissima Agnese Colia, spigliata, precisa, motivata ed entusiasta. Tutti bravi, tutti pronti e contenti di mostrare gli obiettivi gradualmente raggiunti, grazie ad impegno e serietà, ma anche a gioco e divertimento, come è naturale che sia alla loro età. Due ore di bella musica tra gli applausi scroscianti del pubblico presente che incoraggiava, gratificava, sottolineava e lodava le notevoli performance dei piccoli pianisti. Spettacolo d’infinita tenerezza, d’indicibile grazia e di profondo coinvolgimento emotivo ed affettivo che coniugava partecipazione e suggestione, apprezzamento e stupore, emozione e poesia dell’anima, suscitati da questi piccoli “grandi” artisti che traevano dalle loro sapienti manine armonie di grande bellezza e d’incantevole fascino. I bambini, uno per uno, si sono esibiti dopo essersi autopresentati ed aver annunciato i brani che andavano ad eseguire, celando l’intensa emozione che traspariva da ogni dove, ma imparando anche a saperla gestire ed incanalarla

in modo positivo. Emozione che si tramutava in sicurezza di sé, precisione, controllo attento e concentrazione una volta seduti davanti al “grande” pianoforte a coda e cominciata l’esecuzione del proprio brano. Esecuzioni prima individuali, poi a quattro mani, senza spartiti, tutte mandate a memoria, con ulteriore aggravio di difficoltà e di maggior valore in termini di sicura preparazione e dei lodevoli traguardi raggiunti da ciascuno di essi. Si è passato dai più piccoli, i cui brani erano commisurati alle loro competenze, a quelli più grandi che hanno davvero meravigliato gli astanti per la sicurezza esecutiva e l’acquisita capacità di saper ampiamente “colorire” gl’impegnativi e difficoltosi brani presentati. Infatti i due allievi più veterani, considerando i loro studi dello strumento, vantano il conseguimento di traguardi brillantissimi in Concorsi Pianistici Nazionali ed Internazionali cui hanno partecipato. Ultimo, in ordine di tempo, il Concorso Pianistico Internazionale ”Euterpe” tenutosi a Corato (BA) che li ha visti vincitori del secondo premio, ognuno nella propria categoria, superando allievi provenienti da tutte le parti del mondo. Congratulazioni vivissime, perciò, ai piccoli musicisti ed al loro Maestro, che dimostra ogni volta di custodire un segreto per raggiungere risultati cosi brillanti; segreto fatto di amore per il suo lavoro, di ammirevole feeling con ciascuno degli allievi, d’impegno costante e serietà professionale, tutto abbondantemente condito da passione. “Studiare musica in giovane età, ha dichiarato il maestro P. Stafano, e principalmente durante l’infanzia, assicura uno sviluppo cognitivo generale e di gran lunga superiore alla norma, e porta il piccolo allievo ad imparare e saper ben gestire la concentrazione, l’attenzione,

le emozioni, oltre ad ingentilire il carattere ed essere più pronto e positivo nella vita di gruppo. Notevole è l’apporto nella formazione della personalità in termini di maggiore sicurezza di sé e quindi di crescita dell’autostima. Complimenti ai miei piccoli bravissimi “grandi” pianisti”. Ciò che afferma il Maestro è avvalorato dai risultati degli innumerevoli studi scientifici condotti dalle più importanti università del mondo. La musica rafforza notevolmente la memoria verbale perchè l'istruzione musicale, specie se iniziata in giovane età, modifica la parte sinistra del cervello ed a beneficiarne è tutta la capacità cognitiva del soggetto. La nostra mente infatti non è fatta a compartimenti stagni; ciò che i bambini imparano conoscendo la musica e facendola si trasferisce ad altri ambiti cognitivi. Già sugli alunni di 6 e 7 anni si sono notati progressi, ma dopo quattro anni di educazione musicale tutti avevano prestazioni superiori agli alunni delle scuole tradizionali, che non avevano studiato musica, in una serie di abilità specifiche: stabilire rapporti, riconoscere regole, concentrarsi, perdurare nell’attenzione, fare ragionamenti logici, fare analisi a livello visivo-manuale, sviluppare la creatività e la flessibilità del pensiero. Tutte doti che si “riversano” in altri settori, coinvolgendo vari aspetti della personalità del bambino. I musicisti, si sa, per questo hanno da sempre una marcia in più ed una marcia in più sicuramente avranno Agnese Colia, Alessandro Coluccelli, Elisabetta Costa, Gabriele Faretra, Marisa Coluccelli, Rebecca Matera, Marilisa Colia, Marianna Ruggiero, Raffaele Cappiello e Giulia Pelullo che si sono cimentati con successo in brani di Diabelli, Czerny, Beyer, Pleyel, Muller, Mozart, Bach, Beethoven, Clementi, Kuhlau e composizioni originali del M° Stafano. Auguri a tutti e “Ad Maiora!”.





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