RIVISTA ANSPI N° 2 2007

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Oratori e Circoli

Associazione Nazionale S. Paolo Italia per gli Oratori

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e i Circoli Giovanili

Periodico - n. 2 - Marzo-Aprile 2007 - In omaggio ai soci - Direttore responsabile Carlo Pedretti - via G. Galilei 65 - 25128 Brescia - C.C.P. 14980254 - tel. 030/304695 - aut. trib. Brescia n. 13, 3-3-98. Stampa tip. Sant’Eustacchio (BS) - Tariffa Associazione Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia.

PASTORALE GIOVANILE N A P O L I A Napoli la Pastorale giovanile si rifà il look. E mette ai voti il logo


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Telegramma a S.E. Mons. Angelo Bagnasco Presidente della Cei

Direttore Responsabile Carlo Pedretti Comitato di redazione Carlo Recenti Elisabetta Angelucci Margherita Dusi Anna Tosti Matteo Catellani Cesare Stoppani

Sommario

Editoriale Pastorale Porporati Milano Società Assemblea Marche Circoli Anniversari Attualità Sud Puglia Esperienze Libri Lettere

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 13 14 17 18 20

I contributi possono essere inviati (c/o redazione ANSPI oratori e circoli) presso la nostra sede di Brescia (via Galileo Galilei, 65 25128 Brescia- BS) e-mail: info@anspi.it

Copertina

L'ingresso di Gesù in Gerusalemme, affresco della cattedrale di Cremona, navata centrale. Tre novità editoriali: l'apostolo Paolo delle edizioni Sanpaolo; uno dei loghi dell'ufficio della Pastorale Giovanile di Napoli; la copertina dell'ultimo libro di Luciano Caimi. Cattolici per l'educazione. Studi su Oratori e Associazioni giovanili nell'Italia Unita. Editrice La Scuola, Brescia.

L'ANSPI, che da oltre 40 anni opera in quasi tutte le diocesi italiane, organizzando oratori e circoli parrocchiali per la pastorale del tempo libero, preoccupata della formazione cristiana dei giovani e delle famiglie, attentissima alle indicazioni dei Vescovi, si compiace vivamente per la chiamata di Vostra Eccellenza all'alta responsabilità di presiedere la CEI, ben conoscendo le doti di saggezza e di amabile paternità più volte manifestata e si unisce a quanti pregano il buon Dio perché la Chiesa italiana, seguendo Vostra guida, sia sempre illuminata nelle scelte che più giovano alla salvezza e alla gioia cristiana delle nuove generazioni. Il Presidente Nazionale Mons. Antenore Vezzosi

Convocazione Assemblea Triennale Elettiva del 23-24-25 Aprile 2007 Su indicazione del Consiglio Nazionale del 5 settembre 2006, che a Bellaria aveva scelto di celebrare l'Assemblea elettiva triennale a Brescia nei giorni 23, 24 e 25 aprile 2007, il presente C. N. conferma date e luogo e propone il seguente calendario: lunedì 23 aprile 2007: ore 15 Accoglienza, ore 16 inizio lavori e nomina presidente dell'Assemblea, ore 16, 30 Relazione del Presidente, discussione ed approvazione, ore 19 S. Messa. 24 aprile 9, 30 ripresa lavori, ore 10 Relazione sui programmi di azione, Discussione e Approvazione, ore 19 S. Messa, ore 21 Presentazione candidature. 25 aprile ore 8 S. Messa, ore 9, 30 Ripresa dei lavori e insediamento dei seggi elettorali, ore 10 elezioni ore 13 pranzo, saluti e partenze.

NEL PROSSIMO NUMERO - L’Assemblea zonale di Reggio Emilia - Guastalla - Notiziario da Parma - Il Telegramma dell’ANSPI a S.E. Mons. Giovanni Paolo Zedda nuovo Vescovo di Iglesias - Notiziario da Cagliari: Il torneo di tennis

Si pensa ad un Anno Paolino È allo studio la possibilità di celebrare un "Anno Paolino" tra il 2008 e il 2009, per il bimillenario della nascita dell'apostolo delle genti.Gli storici sono concordi nel ritenere san Paolo più giovane di Gesù di una decina d'anni, e datano la sua nascita tra il 7 e il 10 della nostra era, da cui l'idea di fissare le celebrazioni tra il 2008 e il 2009.


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Editoriale

a letizia del vescovo Adriano Caprioli e di mons. Antenore Vezzosi apre questo numero del nostro periodico, perché il mese di febbraio 2007 è stato allietato da eventi straordinari, come la visita pastorale alla parrocchia di Aiola in Emilia, dove il nostro presidente nazionale è parroco da molti anni, e la visita ad Limina in Vaticano dell'episcopato emiliano-romagnolo: due avvenimenti che sono stati giustamente memorizzati dal cuore di tutta l'ANSPI. La foto, infatti,

depone per il consenso di tutto l'episcopato italiano per l'impegno dell'ANSPI che dura ormai da 23 gennaio 1964, quando Paolo VI, accogliendo i promotori della nostra Associazione, ha detto "Accogliamo con molto piacere questa Udienza… Vi siamo grati per la vostra attività. Per l'amore che portate alla gioventù e per l'assistenza che le prodigate, per il servizio che voi rendete alla Società e alla Chiesa…San Filippo Neri e San Giovanni Bosco non hanno invaso un campo altrui, hanno occupato

un campo rimasto incolto, anzi da altri non bene coltivabile... L'Oratorio si dimostra opera egregiamente complementare sia della famiglia che della scuola e si attesta come opera fondamentale per quella famiglia e quella scuola che guida l'uomo alla vita religiosa collettiva, che si chiama la parrocchia". Un messaggio ripetuto da tutti i Papi che sono stati eletti vescovi di Roma in questi quarant'anni: un messaggio di impegno assolto con coraggio in prima fila dall'ANSPI.

Buona Pasqua a tutti

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Pastorale

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L'1 e 2 settembre nella piana di Montorso si terrà una tappa cruciale del percorso triennale della pastorale giovanile Cei, poi nel 2008 la Gmg a Sydney, nel 2009 gli incontri diocesani. 2

igliaia saranno i giovani che a settembre convergeranno verso la piana di Montorso, non lontana dal noto santuario marchigiano, anche per incontrare Benedetto XVI. Un appuntamento che sarà reso possibile anche dagli sforzi del Servizio nazionale di pastorale giovanile, guidato dal responsabile, don Paolo Giulietti, che è anche segretario del comitato nominato dalla Cei in vista dell'evento marchigiano e presieduto dal vescovo Giuseppe Beton, segretario della Cei. "Il triennio, che simbolicamente abbiamo chiamato Agorà per evocare il senso di uno spazio e di un "laboratorio" di confronto, si inserisce organicamente all'interno del decennio della Chiesa italiana spiega Giulietti - e si pone l'obiettivo di trovare nuove forme di comunicazione e di relazione tra la comunità ecclesiale e la realtà giovanile". L'Agorà, dunque, non si riduce ai grandi 'eventi in calendario - Loreto pel 2007, Sydney nel 2008 e ' poi gli appuntamenti nelle diocesi nel 2009. "Anzi -prosegue il responsabile nazionale della Pastorale giovanile - il cuore di questo triennio sta proprio nella Pastorale ordinaria, nei percorsi che le diocesi stanno vivendo sul proprio territorio, nelle proprie parrocchie, nei singoli gruppi seguendo le tracce indicate a livello nazionale". Per questo il contatore sul sito non segnala tanto i giorni che devono passare in attesa del grande incontro con il Papa a Loreto, quanto i giorni trascorsi "in ascolto".


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Porporati

Il Cardinale Ugo Poletti

Il Cardinale Tarcisio Bertone

nel Concistoro del 5 marzo 1973. Si adoperò per una profonda riforma della diocesi, sempre in mezzo alla gente. Nel 1985 Giovanni Paolo II lo volle come presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Quindi, arciprete della basilica di S. Maria Maggiore fino alla morte. Un grande "uomo della tessitura, un vero vescovo conciliare" come lo definisce lo storico Andrea Riccardi. il cardinale Poletti ha iniziato a interessarsi dell'Anspi nel 1969, quando ha partecipato al convegno di studio "Contestazione e Pastorale Giovanile" promosso dall'ANSPI e dall'UGOPJ alla Domus Mariae di Roma il 29 settembre - 2 ottobre. Era il transito della "contestazione" (1968-77) che ha attraversato tutto il mondo, anche la Chiesa. Nella sua acuta relazione, Poletti mise in risalto, da vescovo, la contestazione giovanile come domanda di "ascolto": un fenomeno ambivalente e al quale la Chiesa ha saputo dare ferma "risposta" . C. P.

na stella di prima grandezza che brilla nel cammino dell'umanità". Così il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, ha definito san Giovanni Bosco (1815-1888), il sacerdote piemontese fondatore della Famiglia salesiana. L'occasione per ricordare l'apostolo dei giovani è stata la visita che il porporato, egli stesso salesiano, ha compiuto a Verona, ospite dell'istituto don Bosco", nella mattinata ha presieduto l'Eucaristia alla quale hanno partecipato, con il vescovo di Verona Flavio Roberto Carraro, numerosi presbiteri, religiosi, studenti ed ex allievi salesiani. Nell'omelia il cardinale Bertone si è soffermato in particolare sul carisma "speciale, originale" di don Bosco che, innestato nella carità apostolica, si è diffuso "presso tutti i popoli, in ogni parte del mondo, anche in Vietnam e in Mongolia". Puntando nell'educazione dei giovani sul metodo della prevenzione piuttosto che sulla repressione, il santo piemontese ha indicato "un elemento fondamentale - ha sottolineato Bertone - che deve entrare nel dna dei salesiani ma anche in tutti coloro che svolgono la missione educativa: genitori, insegnanti, animatori dei gruppi e delle associazioni". Pertanto il vero educatore si caratterizza per "l'amorevolezza che anticipa, previene, accompagna, assiste, guida" e, anche dinanzi ad una situazione problematica, non abbandona il giovane "nel momento in cui ha maggiore bisogno di aiuto, di amorevolezza e di comprensione più che di severità".

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vvenire", il quotidiano dei cattolici italiani, gli ha dedicato un ampio servizio, rievocando la figura di "Ugo Poletti vicario. E Roma imparò ad essere diocesi". Noi dell'ANSPI gli dobbiamo molta gratitudine per l'aperta approvazione che egli pronunciò il 17 dicembre 1979, parlando all'assemblea zonale di Roma: "L'Anspi è una istituzione ecclesiale, che rinnova il tradizionale spirito oratoriano secondo le esigenze del nostro tempo, in particolare come risposta globale alle nuove istanze delle masse giovanili. Ma 1'Anspi si è rivelata provvidenziale anche sotto l'aspetto civile, per la tutela delle istituzioni cattoliche educative e ricreative, per garantire la difesa dei diritti civili dei cattolici nella pluralità delle istituzioni pubbliche e private, e per occupare legittimamente lo spazio del tempo libero con l'affermazione degli ideali cristiani nella vita democratica. Quindi l'Anspi non viene a chiedere, ma dare forza al mondo cristiano nell'unità, per salvare dei valori che per esistere hanno bisogno di essere liberi, e liberamente esercitati alla pari con le altre istituzioni dello Stato, di Enti, di partiti, di privati". Mai nessun vescovo italiano aveva parlato così chiaro e preciso, sulla linea del "Papa dell'oratorio", Paolo VI. Il cardinale Ugo Poletti, nato ad Omegna, in terra piemontese, parroco nella città di Novara, arrivato a Roma negli anni Sessanta, vicegerente della diocesi di Roma nel 1972, cardinale vicario

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Milano

Ha raggiunto un secolo di vita

la rivista degli oratori Il primo numero de "L'eco degli Oratori" usciva il 20 gennaio 1907. Messaggio dell'Arcivescovo alla Fom per ricordare l'anniversario.

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a rivista "L'Eco degli Oratori" continua a raggiungere tutti gli oratori, grazie a un ininterrotto passaggio di testimone che dura da cento anni! È la "voce" di un'esperienza ancora più antica, che racconta l'impegno profuso dalle comunità cristiane di ogni parrocchia per educare ragazzi, adolescenti e giovani nel cammino della fede e della piena maturazione umana. Il 20 gennaio usciva il primo numero de "l'eco degli Oratori" salutato dal Beato cardinale Andrea Carlo Ferrari come un "nobilissimo pensiero". Esattamente cento anni dopo, l'Arcivescovo di oggi, il cardinale Dionigi Tettamanzi, registra "che quel "nobilissimo pensiero", affidato inizialmente a un semplice "foglio", raggiunge il significativo traguardo del primo secolo di vita". L'Arcivescovo ha inviato alla Fom perii t centenario (1907-2007) di pubblicazione del periodico un bellissimo messaggio, nel quale afferma, tra l'altro, che "le sentite e meritate congratulazioni. . . sono rivolte solo indirettamente a questa pubblicazione. Nel suo spirito profondo, che l'ha animata in tutti questi anni e che continua a conservarle la forza e lo slancio per proseguire tra non difficoltà, la rivista è solo una eco. La voce è coraggiosa, instancabile e appassionata degli oratori.

E quella voce è, espressione del cuore, della -fede, dell'intelligenza e delle fatiche di migliaia e migliaia di persone che hanno creduto e credono che educare le giovani generazioni nella comunità cristiana è missione ardua, ma bella e doverosa, possibile e affascinante!". Questo "fiume ininterrotto di grazia" -

Una carrellata di iniziative Il messaggio del Cardinale Dionigi Tettamanzi per il Centenario (1907-2007) di pubblicazione del periodico "L'Eco degli Oratori" è il primo dei "cento eventi" pensati per celebrare cento anni di "Eco".

come lo definisce il Cardinale -ancora scorre vivace, nonostante non manchino, come sempre, preoccupazioni e ostacoli che fanno levare talvolta voci piuttosto isolate e non bene intonate con una genuina e intelligente fiducia educativa, secondo le quali l'Oratorio non sarebbe più in grado di corrispondere alle esigenze dei più giovani. Eppure l'Oratorio è capace tutt'ora di fare "storia" e di costruire percorsi sempre "in divenire". L'Oratorio, proprio con la sua tradizione, con il suo ; radicamento locale e con il suo coraggioso investimento educativo a tutto campo, risulta sempre più ambiente anche i innovativo e capace di "sperimentare". L'Oratorio ha qualcosa di geniale riesce a "suscitare senza sosta energie e attività umane, educative e i spirituali - continua l'Arcivescovo -. Congiunte a genialità organizzative e a generosità di relazioni personali e di risorse i materiali". La gratuità e il servizio sono il filo rosso che fanno dell'Oratorio : un'espressione della quotidianità dell'amore di Dio. Anche la rivista degli oratori ha vissuto e vive di tale gratuità. "L'augurio più vero per "L'Eco degli Oratori" conclude il Cardinale - è allora quello di iniziare il secondo secolo di pubblicazione continuando a "rappresentare la vita degli oratori, soprattutto per gli "educatori che vi sono coinvolti. E quanto avverrà attraverso le riflessioni che nascono e si sviluppano sui diversi versanti del compito educativo. . . E con tutto quanto la sconfinata e operosa fantasia delle comunità cristiane saprà scoprire e realizzare con l'Oratorio. . . Almeno fino al secondo centenario.


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Società

"In una provincia di mani che lavorano, gli oratori ti danno una mano". È il motto che sintetizza la nuova collaborazione tra Cisl e Ufficio oratori della Diocesi di Brescia con l'obiettivo di diffondere tra i giovani le informazioni relative alle novità in atto per quanto riguarda il trattamento di fine rapporto (Tfr). In quaranta serate, negli oratori, saranno presenti una decina di sindacalisti, disponibili a incontri collettivi o individuali. Gli sportelli, attivati con l'impegno congiunto di Diocesi e Cisl, saranno da aprile a maggio ogni martedì sera all'oratorio di Montichiari, nella Bassa; nella stessa serata l'appuntamento è previsto anche a Sarezzo in Valtrompia, mentre ogni giovedì a Gavardo (in Valsabbia) e Orzinuovi (ancora nella Bassa). Il sabato mattina, invece, gli incontri saranno ospitati al Centro oratori bresciani in via Trieste in città. "Il progetto - ha spiegato durante la presentazione dell'iniziativa, don Marco Mori, direttore dell'Ufficio Oratori e Pastorale Giovanile della Diocesi di Brescia - rientra nel ventaglio di proposte ideate per fornire a tutti i bresciani gli strumenti per orientarsi e capire la società che cambia". Carlo Guerrini

Anche “Spazio” ha trent’anni Spazio: chi sei? Con gennaio 2007 Spazio entra nel suo 30° compleanno. Trent'anni, per una realtà sociale ed ecclesiale come Spazio, sono una "cifra" importante e significativa per sé e per tutto il Territorio. In questi trent'anni Spazio ha avuto e voluto tante occasioni, motivi, proposte... per essere conosciuto in Diocesi, in Provincia, in altre Diocesi e in altre Realtà giovanili della Penisola, soprattutto per la pubblicazione e le adozioni dei suoi sussidi e anche per il suo inserimento nell'ANSPI Nazionale. Spazio, come base e fondamento è Oratorio. Ma è anche Fraternità,

Comunità, è anche Fraterna Cmunione, A.V.E. (Associazione Volontariato Educatori). Spazio ha scritto una pagina di storia importante per il Territorio e per la Diocesi. In questo trentesimo, in questa rubrica (Corsivo) o in numeri speciali di VOCE o di Flash, ci proponiamo di ricordare il cammino di Spazio. Celebreremo l'anniversario nella sua scadenza cronologica, 8 dicembre, con particolare solennità. Intanto il tempo scorre su questa pista del trentesimo con coincidenze che sanno già di celebrazione, di festa, di avvenimenti che sembrano commemorare nella maniera ordinaria il fatto straordinario.

I diritti individuali nelle norme di legge già vigenti Parla il presidente del Forum delle associazioni familiari: la nostra è una società fondata sul matrimonio. I diritti individuali? Trovano ampia soddisfazione in norme di leggi già vigenti Giovanni Giacobbe, docente di diritto civile e preside della facoltà di Giurisprudenza della Lumsa, è anche il presidente del Forum delle associazioni familiari che rappresenta circa due milioni e mezzo di famiglie. Giudica il disegno di legge del governo sulle unioni di fatto in questa duplice veste. Professore, quale potrà essere l'impatto di questo disegno di legge sull'istituto della famiglia? Il giudizio più sincero è stato dato da una giornalista laica. Diceva che il ddl non soddisfa per i suoi contenuti, ma perché rappresenta un manifesto ideologico. Questa è la pura verità. Attraverso questo ddl si vuole dare un messaggio alla società, nel senso che si realizza un doppio binario: da una parte, la famiglia fondata sul matrimonio, dall'altra la famiglia non fondata sul matrimonio. Questo è un impatto sconvolgente sul piano sociale e culturale, ma soprattutto nel nostro sistema ordinamentale, perché la Costituzione riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Ogni tentativo di creare una famiglia parallela confligge con l'articolo 29 della Costituzione. Tutto questo avviene mentre la famiglia chiede invano aiuti allo Stato. Non è quanto meno imbarazzante? Questo è un altro aspetto importante del problema. Nel momento in cui la famiglia avrebbe bisogno di interventi radicali da parte del legislatore, - mi pare che ci sia una antinomia rispetto alle reali esigenze del Paese. L'Istat parla di 2 milioni e mezzo di famiglie sulla soglia della - povertà. Queste, invece di vedersi aiutare, vedono che il governo e il Parlamento non hanno altra priorità che il riconoscimento delle coppie di fatto.

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Sindacalisti Cisl negli oratori di Brescia per spiegare la riforma del Tfr

PARLA IL PRESIDENTE GIOVANNI GIACOBBE

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Assemblea

I Presidenti dei Circoli ANSPI della Diocesi di Carpi Gli interventi di Mons. Vezzosi e di don Tonini

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l Circolo "Don Ilario Ballestraz- richiesto in caso di richiesta di conzi" di Santa Croce di Carpi ha tributi ad Enti Pubblici o Fondazioospitato il 13 febbraio scorso ni. In questo caso il bilancio deve cil'annuale Assemblea dei presidenti e tare eventuali contributi già riscossi rappresentanti dei Circoli Anspi del- da Enti pubblici e fare menzione la Diocesi di Carpi. Monsignor Tinti precisa dei costi dei progetti per ha voluto rendersi presente con una quali si chiede il contributo. Il Presicordialissima lettera di apprezza- dente e il personale direttivo del Comento per la presenza dell'Anspi mitato Zonale sono a disposizione nelle parrocchie-ringraziando quanti per consulenze sulla stesura di prosi dedicano all'Associazione perché getti o su difficoltà che i Circoli inabbia a prosperare e a mantenere vi- contrassero circa le normative degli vo quello spirito cristiano che deve Enti locali. Altra raccomandazione caratterizzare i nostri Circoli e Ora- riguarda la messa a norma delle tori. Hanno preso parte all'assemblea il Presidente Nazionale, monsignor Antenore Vezzosi e il Presidente Regionale che hanno portato una puntuale informazione sulla vita dell'associazione. Nel suo intervento il Presidente Zonale, don Franco Tonini, ha toccato alcuni aspetti tecnici da non trascurare per vivere nella legalità e godere di quelle possibilità che le vigenti normative consentono all'Anspi, che gode di riconoscimenti legali statali e, in campo locale, è iscritta nelle Associazioni di Promozione Sociale. Don Tonini ha ricordato ad ogni Circolo di osservare le scadenze istituzionali, quali il rinnovo del Consiglio (ogni tre anni), la nomina democratica, cioè tramite elezioni, dei diversi incarichi, la tenuta del registro contabile (basta quello di prima nota) e quello dei verbali, la stesura del bilancio annuale e la sua approvazione da parte dell'Assemblea. E' importante osservare queste regole di buona amministrazione Licinio Cantuti e don Euro a Roma 1947 perché il bilancio ci può essere

strutture anche dal punto di vista sanitario, per quanto riguarda le strutture, specialmente quando si opera a vantaggio dei minori o si somministrano alimenti. Oggi la stampa e la TV sono alla caccia di nostri errori che, strumentalizzati con malizia, potrebbero nuocere all'intero contesto ecclesiale nei quali i Circoli e gli Oratori sono chiamati ad operare. Altro tema che sta particolarmente a cuore al Presidente dell'Anspi è la fedeltà all'identità cristiana di tutte le iniziative, consentita dalla legge e prevista nello statuto. Se poi l'Ente pubblico non accetta di collaborare economicamente per questa nostra caratteristica cristiana, si ricordino le priorità evangeliche della testimonianza e, se mai capitasse, anche quella della povertà dei mezzi. È desiderio del Presidente che le iniziative estive rivolte ai ragazzi non si qualifichino soltanto come "campi gioco", ma che, anche la dicitura fosse meno restrittiva, lasciando spazio a momenti religiosi, culturali, artistici, che vadano oltre al semplice gioco. Il nostro fine non è quello di fare dei "Paesi dei Balocchi", ma di aggregare i bambini e i ragazzi per poi portarli a Gesù, sicuramente utilizzando il sano divertimento, ma non solo. Come tradizione il Circolo che ospita l'assemblea si prodiga nel rendere confortevole la serata preparando la cena che per gli amici di Santa Croce è stata espressione dell'efficienza del Circolo e della molteplicità delle sue potenzialità. Licinio Cantuti


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Marche

ANCONA

Un pubblico attento e numeroso riempiva domenica 11 febbraio il salone "blu" presso la Parrocchia S. Maria delle Grazie di Ancona per riflettere su un problema attualissimo: "Oratorio - uno spazio, uno stile, una sfida, un progetto?" Genitori, animatori, catechisti, rappresentanti di tre Consigli Pastorali Parrocchiali con i tre Parroci, nell'ambito di un comune programma formativo con priorità pastorale all'incontro con i giovani e i ragazzi, intendevano così porre le basi per un progetto educativo più rispondente alle odierne esigenze. Organizzatori: i tre Circoli Anspi che operano nelle suddette Comunità Parrocchiali della medesima Circoscrizione. Relatore: il dottor Quinto Cappelli, giornalista corrispondente di Avvenire. Puntuale ed incisiva la sua esposizione che si è avvalsa di rilevazioni condotte in tutta la Penisola proprio sugli Oratori e che troveranno esposizione sistematica in un libro di prossima pubblicazione. "Posso offrire solo spunti di riflessione; non esiste infatti un modello prefissato; occorre lanciarsi in sperimentazioni nuove, che presuppongono però diversi punti fermi". La premessa è, innanzi tutto, che oggi il disagio giovanile è di una evidenza allarmante in assenza di chiari punti di riferimento. C'è oggi

una nuova povertà etico-morale ancora più insidiosa e difficile da prevenire e da combattere delle povertà materiali. I ragazzi hanno il superfluo, ma manca loro l'essenziale. Occorre quindi educare, educare alla speranza e all'amore di sé. Il periodo dell'adolescenza è il momento centrale dell'azione educativa, tenendo sempre presente che "l'educazione è cosa del cuore..." L'Oratorio può e deve accettare questa sfida nascendo da un progetto d'amore che genera figli di umanità, figli nella fede. Presuppone un luogo, che però è solo uno strumento in cui i ragazzi si sentano protagonisti (senza anarchia), dove si divertono, dove possono esprimere quanto di meglio hanno dentro, dove sono compresi, dove possono fare un cammino di fede, con uno stile di fraternità intergenerazionale ed accettando regole precise. Un luogo aperto a tutti per mettere tutti in relazione con attività ricreative, sportive, formative sotto la guida del sacerdote, degli educatori

ed animatori, ma anche dei genitori: l'Oratorio è infatti "chiavi in mano alle famiglie", come ribadisce l'ANSPI in un invito che si è fatto progetto. La Parrocchia potrà così respirare con due polmoni: la Chiesa e l'Oratorio. L'auspicio finale è stato che, pur tra le tante difficoltà, anche ad Ancona fiorisca l'Oratorio, un "ponte levatoio tra la chiesa e la strada", che potrà avvalersi, come nel nostro caso, anche della stretta collaborazione fra più Comunità Parrocchiali. Si è subito aperto il dibattito con interventi che hanno dato il segno dell'interesse destato dalla relazione. La S. Messa, il momento conviviale successivo e la ripresa della riflessione ad alta voce hanno convinto tutti di essere sulla strada giusta. Molto il da fare, ma tanto l'entusiasmo, contagiati anche da quello del nostro ospite. E già ci prepariamo in vista del prossimo incontro, programmato per maggio, con il Presidente Nazionale dell'ANSPI.

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Una “rete” di persone che accoglie

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Circoli

AOSTA - S. MARTIN/ L’altra storia

Nella sala teatro della parrocchia di Saint Martin di Aosta,Circolo ANSPI, don Massimo Serretti ha tenuto la prima di quattro conferenze del ciclo "L'altra storia",vista attraverso le lettura dei documento pontifici, commentando la prima lettere enciclica di Bendetto XVI "Deus Caritas Est". Grande affluenza di giovane pubblico e alto gradinante di tutta la cittadinanza.

FAENZA-MODIGLIANA/ Con i cori di Granarolo, Bagnacavallo, Modigliana, Cassanigo e San Francesco

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Per il quarto anno consecutivo si è ripetuta la bella esperienza dei cori parrocchiali in concerto nella chiesa di San Francesco a Faenza. Promossa da "Anspi per la Musica", le sei corali aderenti all'iniziativa hanno espresso originalità e carisma. La presenza del vescovo Stagni, ha galvanizzato anche i piccoli cantori di S. Andrea e Pieve Cesato preparati e diretti da Rosa Ricci Peroni, che, davanti a tanto pubblico, hanno dimostrato di essere già dei "grandi". A seguire hanno cantato a più voci il coro di Granarolo, diretto da Claudio Sandali, la corale "Ebe Stignani" di Bagnacavallo, diretta da Giorgio Coppetta Calzavara, la corale "Città di Modigliana" con il maestro Stefano Rava, il coro di Cassanigo, accompagnato al pianoforte e chitarra dai loro giovani artisti, e la corale polifonica "San Francesco", diretta da Stefano Pucci. I tanti applausi, sinceri e meritati, di soci, familiari e pubblico presente hanno reso la serata veramente degna di un inizio solenne.

ORATORIO ANSPI “IL FARO” DI S. PIETRO VERNOTICO (BR) 8

L'amico Stefano Stifani dell'Oratorio "II Faro" di S. Pietro Vernotico (BR) ci ha inviato il Regolamento dell'8° edizione

FAENZA/Formazione educatori animatori Dal 27 febbraio al 27 marzo il Circolo Cappuccini dì Faenza ha realizzato,con la cooperativa Kaleidos, il Corso di formazione per educatori ed animatori di attività estive:una iniziativa all'insegna del Comitato Zonale di Faenza-Modigliana che ha condiviso il suo programma:"Rendere umano il tempo libero,evangelizzare,volontariato e servizio". Al di sopra del Corso gestito da giovani e ragazze dell'equipe Kaleidos-Anspi, il pensiero di Arthur Koestler: "Per capire se stesso l'uomo ha bisogno di essere capito dall'altro. Per essere capito dall'altro ha bisogno di capire l'altro". del concorso nazionale di poesia. La scadenza è stata il 31 marzo 2007. Nella certezza che il concorso (in due sezioni: lingua italiana, poesia in verna-

colo con traduzione allegata) sia stato gradito ai molti partecipanti .segnaliamo l'iniziative ai Circoli Anspi per una intelligente imitazione

ROMA/Fedeli all’arte, l’arte per i fedeli

E' la denominazione della Prima Rassegna Concertistica organizzata da OPERA con la collaborazione di altre Associazione,tra cui l'ANSPI, curata da Francesco Ruggiero,per inaugurare il nuovo anno nel Desiderio della Bellezza dell'Arte e dell'Amore Divino. Tre i concerti eseguiti:il 28 gennaio nella Basilica dei Santi Apostoli; il 4 febbraio nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva; l'11 febbraio in Santa Maria in Trastevere. Emblema della rassegna la figura dell'Arcangelo Michele. Tre Basiliche romane onorate da musiche di altissimo livello, all'insegna vivaldiana del Desiderio,della Beatitudine e dell'Amore.


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Anniversari

PUBBLICATI GLI ATTI DEL SEMINARIO INTERNAZIONALE SU CHIESA E SPORT

Lo sport, campo d’impegno

PRETE ORATORIANO

Il cardinale Baronio, il testimone Oggi un incontro con il vescovo di SoraAquino-Pontecorvo, Brandolini, apre le celebrazioni in onore dei 400 anni dalla morte. Si devono a lui gli "Annales ecclesiastici". Prete oratoriano, fu il primo successore di san Filippo Neri. Dopo quattro secoli il cardinale Cesare Baronio è ancora vivo nel cuore della diocesi di Sora-Aquino- Pontecorvo. Infatti la comunità cristiana locale lo ricorda come modello e testimone oltre che "padre della storia ecclesiastica". Dalla sua penna, infatti, uscirono gli Annales ecclesiastici, un'opera che in dodici volumi raccoglie la storia della Chiesa dalle origini al 1198; a lui, inoltre, si deve la revisione del "Martirologio romano". Padre Edoardo Aldo Cerrato, procuratore generale della Confederazione dell'Oratorio di San Filippo è intervenuto sul tema "Cesare Baronio discepolo e primo successore di San Filippo Neri". È doveroso dare risalto a questa ricorrenza perché il cardinale Baronio ha dato lustro non solo alla nostra terra, ma soprattutto alla Chiesa e alla sua storia" Ricca la bibliografia dedicata al porporato, il cui magistero e ancora oggi oggetto di studio per molti studiosi.

Il Pontificio consiglio per i laici ha pubblicato gli atti del Seminario internazionale sul tema: Il mondo dello sport oggi: campo d'impegno cristiano (Libreria Editrice Vaticana 2006, pp.150, euro 10,00) organizzato dalla propria sezione "Chiesa e sport" e tenutosi presso la se-de del dicastero vaticano l'11 e 12 novembre 2005. È stata la prima volta che un ufficio vaticano ha dedicato un seminario di studio al fenomeno globale dello sport. Dalle pagine del volume, che raccoglie le relazioni e gli interventi svoltisi nei due giorni di lavori, si può ben cogliere l'idea di fondo che ha animato questo incontro di studi: compie-re un'analisi preliminare del vasto mondo dello sport, per offrirne una visione panoramica e mettere a fuoco le questioni più critiche e le sfide che riguardano più direttamente il rapporto tra sport e comunità ecclesiale. Nella raccolta dei diversi contributi, oltre la relazione introduttiva dell'arcivescovo monsignor Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio, che introduce un'analisi del fenomeno globale dello sport e delle sue ripercussioni antropologiche, culturali, educative ed etiche nella società contemporanea, si segnalano l'intervento dell'italiana Maria Aiello, esperta di storia dello sport, che offre una rassegna dello sviluppo storico dello sport dall'antica Grecia fino ai nostri giorni, e quello sul tema "Lo sport nella cultura contemporanea", svolto da Dietmar Mieth, teologo moralista all'università di Tubinga, che delinea alcuni dei valori e dei principi sui quali potrebbe essere elaborata un'etica cristiana dello sport.

Altrettanto interessanti le tavole rotonde che hanno trovato spazio nel corso dei lavori del seminario e che la raccolta degli atti riporta fedelmente: segnaliamo la prima su "Problemi e sfide dello sport oggi", che affronta temi come la commercializzazione, la violenza, il doping e l'uso dei media nello sport, con gli interventi del gesuita e già allenatore di basket padre Vincent Capuano, dell'università di Salta, in Argentina; del professor Clark Power dell'università di Notre Dame, negli Stati Uniti; di Elaine Raakman di Just Flay bports (Canada) e mime di Pasquale Bellotti dell'università La Sapienza di Roma e di Fabrizio Maffei, direttore di "Rai Sport" (Italia). Infine sembra opportuno menzionare i principali altri relatori di cui si trovano i contributi in questa raccolta di atti: il presidente del Centro sportivo italiano, Edio Costantini, con una relazione su "Lo sport: risorse di rinnovamento e prospettive"; monsignor Carlo Mazza, direttore dell'Ufficio per il turismo, lo sport e il tempo libero della Conferenza episcopale italiana, con una sintesi organica degli insegnamenti del magistero della Chiesa riguardo l'attività sportiva; padre Kevin Lixey, L.C., che presenta gli scopi e gli obiettivi della sezione "Chiesa e sport" del Pontificio consiglio per i laici, e il vescovo monsignor Josef Clemens, che mette in evidenza la necessità che la Sezione stessa diventi un punto di riferimento e una voce autorevole nel mondo dello sport rappresentando, in questo abito specifico, quel ponte tra credente e non credente che possa fungere da areopago di crescente riflessione e dialogo.

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Bullismo giovanile? NO

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Tutti ne parlano, tutti ne scrivono. I massmedia ne vanno matti. Ma quasi nessuno dice che l'istituzione "Oratorio" è ancora il più valido argine

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"Mai come in questi ultimi tempi è evidente nella scuola e nella società un rischio educativo. Atti di bullismo, continui cambiamenti normativi, un calo di tensione verso il valore formativo, emergono con insistenza nelle cronache", scrive Enrico Lenzi giornalista di "Avvenire". Da storico del costume sociale, sono andato a consultare alcuni vocabolari della lingua italiana dell'ultimo secolo, il Novecento: Zingarelli ( che ha novant'anni). Palazzi, Devoto-Oli, e ho scoperto che solo quest'ultimo risponde alla mia curiosità con tre righe alla parola "bullo": 1. "Ragazzo prepotente e sfacciato. 2. Giovane ridicolo per l'abbigliamento eccentrico e vistoso", mentre i primi due (Zingarelli, Palazzi) non citano neppure la voce che, invece, è frequente in alcuni dialetti regionali italiani. Il bullismo non è il segno di una nuova epoca giovanile: è un fenomeno antico. Mi sovviene la memoria del 1968-77, della prima e seconda ondata della "contestazione giovanile del "secolo breve", quella della "fantasia al potere", di cui anche l'Oratorio italiano ha ricevuto lo sfregio: per grazia di Dio, in quegli anni, è stato Testimone credibile papa Paolo VI, che ancora " oggi è ricordato con gratitudine per il suo forte magistero sull'Oratorio, come ha dimostrato anche il recentissimo convegno di Loreto: "Paolo VI, figura - sempre più attuale".

GLI ULTIMI EPISODI La fine stagione 2006 e l'inizio del 2007 hanno visto l'intasamento del "bullismo"in quasi tutte le regioni italiane. Scrive su "Avvenire" Edo Patriarca: "Da mesi la cronaca ci propone episodi scabrosi che vedono coinvolti gli adolescenti: bullismo, violenze a compagni disabili, sesso raccontato con video-telefonini". E Giuseppe Matarazzo dello stesso giornale: "Un ragazzo si diverte a prendere a calci in faccia un coetaneo. Chi filma la scena sghignazza. . . Scene di ordinaria violenza e arroganza che accadono in una scuola. Come per strada, in un cortile, in un giardino pubbli-

co… Bulli, che godono nel far male ai coetanei per il puro gusto di farlo. E soprattutto filmarlo". Ancora: "Due giovani sono stati denunciati dalla polizia ferroviaria della Liguria per la devastazione di un treno e violenze su giovani viaggiatori, due ragazzi(uno è minorenne), entrambi del Tigullio, rientrando da una serata in discoteca hanno pensato di continuare a "divertirsi" in treno, un regionale partito da Sestri Levante, bersagliando i passeggeri con la schiuma degli "estintori". Sono tra gli episodi più lievi. Potrei continuare.

LA RESPONSABILITÀ NEGATA Di chi è la prima responsabilità?Risponde ancora Edo Patriarca: "Forse di coloro che in questi decenni hanno predicato la libertà per la libertà e, per i giovani, una sessualità senza confini e paletti". Famiglia e scuola sono le prime ad essere convocate, ma esse per prime scaricano su altri la propria impotenza acquisita. "La Voce del Popolo". settimanale della diocesi di Brescia, scrive: "Cresce il numero delle famiglie che si sfasciano e che rinunciano ad educare... Che importanza può avere la stima dei genitori, se i docenti per primi non ne apprezzano il valore?

E un altro settimanale, il laico "Mondo Padano"di Cremona ha organizzato una tavola rotonda di alcuni docenti di scuole superiori della città sul tema "Professore, che fatica". Uno di loro ha confessato: "II bullismo è solo la punta di un iceberg del disagio sociale". Un altro: "Sulla scuola si scaricano ruoli che non sono suoi. Temo il docente che vuoi fare lo psicologo". E Edo Patriarca: "Tanti dati, tante indagini sui ragazzi ma nessuna indicazione concreta e di prospettiva: si prende atto della realtà come dato oggettivo senza dare alcun giudizio di valore".


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Anna Oliverio Ferrans, docente di psicologia, autrice di numerosi saggi, tra cui il libro "Piccoli bulli crescono" (Rizzoli) dedicato al tema delle gang giovanili, scrive: "La tivù fa molto uso di violenza e sesso perché colpiscono, Rai e tv private non hanno certo preoccupazioni

educative e formative, pur di fare ascolti danno spazio agli istinti…". I massmedia sono, quindi, i primi imputati. Parola ripetuta fino alla esasperazione: "branco", che indica un "gruppo di persone per lo più pericolose; banda, manica, combriccola: siete un branco di mascalzoni" (Devoto -Oli): definizione ancora leggera. La realtà è molto più pesante e cruda. Come emerge da una frequente e malvagia aggressione a Forze dell'Ordine con l'uccisione o a minorenni nella loro integrità fisica e morale con lo "stupro".

E' vero, purtroppo, che la "moda" è la maestra perversa dei nostri tempi: un magistero spudoratamente moltiplicato dai massmedia dall'alto (grandi firme dell'abbigliamento femminile e maschile, confezioni , negozi all'insegna delle jeansmania) al basso (le folle anonime della famiglia, della scuola, del grande mondo degli studenti e dei giovani lavoratori, jeans a cavallo basso per i ragazzi e vita scoperta in ogni stagione per le ragazze: non c'è, dunque, da meravigliarsi se le "pulsioni sessuali" di ambedue le folle anonime incidono sulle cronache del bullismo attuale.

L’ORATORIO IL GRANDE DIMENTICATO Ho sotto gli occhi varie pagine della stampa cattolica d'ogni estrazione: quotidiana e periodica, del maledetto bipolarismo attuale. Tutte suggeriscono i rimedi di "piccole esperienze" locali: "Tante esperienze di segno positivo alle quali si contrappongono le quotidiane notizie di cronaca che vedono coinvolti i minorenni". "A Napoli, durante il funerale di Luca, ucciso a 16 anni per uno sguardo di troppo e due schiaffi, il parroco ha chiesto a chi partecipava di 'venire di più in chiesa". Non all'Oratorio parrocchiale! Ottima l'esortazione di quel parroco, ma significativo il suo silenzio sull'Oratorio. Come risuonano magistrali le parole esperte di Paolo VI ai promotori dell'ANSPI il 23 gennaio 1964: "L'Oratorio è veramente un vivaio di uomini sani, onesti, intelligenti ed attivi; uno

stupendo fenomeno di popolo". Sono oltre quant'anni che queste parole incoraggianti sono state lanciate a tutta la Chiesa, italiana, europea, missionaria. Come sono state accolte e attuate? Riflettiamo insieme sui quattro aggettivi che Paolo VI ha usato per l'educazione integrale che l'Oratorio, in collaborazione con la famiglia, la parrocchia e la scuola, offre, ogni giorno ai ragazzi e alle ragazze che lo frequentano: "Uomini sani 'fisicamente e moralmente; "onesti" di una onestà naturale e cristiana, che fa "onore "alle persone; "intelligenti ed attivi"come tutti vogliamo gli uomini e le donne del nostro tempo. Infine: "uno stupendo fenomeno di popolo", in cui tutti hanno diritto alla libertà ma hanno anche il dovere della responsabilità. Contro ogni forma di "bullismo". Mons. Carlo Pedretti

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LE PAROLE DI MODA

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I nostri oratori presidio antiviolenza

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onsignor Carlo Mazza, direttore per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, parla di una realtà, quella degli oratori, che in Italia conta cinque-seimila punti di aggregazione. Il sistema è capillare, si tratta di "realtà ambientali a livello della parrocchia - spiega monsignor Mazza che accolgono i giovani per offrire loro un'esperienza basata sui valori umani e cristiani. È una realtà finalizzata all'educazione integrale". I fatti di Catania pongono "una riflessione, richiamano a un impegno più preciso in quelle realtà urbane, suburbane e metropolitane in cui si sviluppano fenomeni di disagio e di deriva sociale". Un impegno che per quanto riguarda la Chiesa italiana si declina come "promozione e rinnovato impegno degli oratori" commenta Mazza, che aggiunge: "Bisogna investire in risorse umane com-

petenti, ma anche in risorse economiche perché c'è bisogno di strutture e impianti adeguati per poter ospitare i ragazzi". Gli oratori, continua il responsabile per la pastorale sportiva della Cei, "sono presenze silenziose e

molto attive, capaci di aggregare e socializzare. Sono realtà dinamiche e in continuo movimento per rispondere alle L esigenze dei ragazzi, aperte a tutti, multietnici e"interreligiosi". Sono un luogo di grande speranza". Monsignor Mazza ricorda infine a legge sugli oratori, approvata nel luglio 2003: con questa iniziativa legislativa, lo Stato "riconosce e incentiva la funzione educativa e sociale svolta nella comunità locale, mediante le attività di oratorio o attività similari, dalle parrocchie e dagli enti ecclesiastici della Chiesa cattolica, nonché dagli enti delle altre confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato un'intesa". Questa legge "ha portato molti benefici e ha aiutato gli oratori" ha sottolineato monsignor Mazza, in riferimento anche al fatto che è prevista una particolare esenzione dall'Ici per gli immobili e le attrezzature fisse destinate alle attività di oratorio, in quanto considerate pertinenze degli edifici di culto.

MILLE CHIAMATE NELLE PRIME ORE Oltre mille chiamate nelle prime 24 ore. È il primo bilancio del telefono antibulli varato dal ministro della Pubblica Istruzione e presentato nei giorni scorsi. In 24 ore sono state ben 1. 150 le persone che si sono rivolte alle 10 linee del numero verde 800. 669696, istituito per offrire un riferimento immediato di aiuto, sostegno e confronto, all'interno della campagna per la prevenzione e la lotta al bullismo nelle scuole "Smonta il bullo". Grazie anche alla visibilità che l'iniziativa ha avuto sui mass media, gli, operatori del numero verde (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19) sono stati sommersi dalle telefonate. Molte le richieste di informazioni da parte di genitori, docenti, studenti e dirigenti scolastici, ma numerose anche le denunce circostanziate che il team, composto da esperti in psicologia giuridica e personale del Ministero della Pubblica Istruzione, sta raccogliendo.


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Sud

Uno spaccato dell'Oratorio del Sud Nel Sud non è facile trovare dei luoghi strutturati. I luoghi sono relativi, certamente importanti, ma contano le persone. A Bari è nato l'Oratorio di strada, andavamo lì dove stavano i ragazzi, che non sanno dove andare, vivono nell'anonimato virtuale. Sono importanti le piccole comunità, dove vale la presenza. Le attività possono essere tante, ma se non sono pensate a partire dai ragazzi, non c'è Oratorio. Se non si parte dal bisogno dei ragazzi, non si da risposta all'esigenza dei ragazzi. L'Oratorio sta in piedi se c'è un ambiente educativo. Il cuore dell'Oratorio è la comunità educante. La difficoltà maggiore è trovare una comunità di educatorianimatori. Dove ci sono degli adulti che si mettono insieme, dove c'è e viene sentito questo compito educativo c'è Oratorio. Avere un Oratorio in parrocchia ha delle conseguenze: la parrocchia diventa viva e dinamica, si rivitalizza. Ma bisogna saper stare con i ragazzi, giocare con loro, accettarli, crescere insieme con i ragazzi. Occorre esserci, vivere il territorio, incarnarsi, creare reti educative. Forse il senso ultimo, da un punto di vista religioso ed ecclesiale quello che ieri ha avuto l'attenzione principale - sta nelle parole rivolte da Paolo VI all'allora arcivescovo (oggi emerito) di Cosenza-Bisignano Giuseppe Agostino: "La salvezza dell'Italia viene dal Sud" Una frase che sintetizza quella specificità che il Sud ancora conserva.

La salvezza d’Italia viene dal Sud Forse il senso ultimo, da un punto di vista religioso ed ecclesiale - quello che ieri ha avuto l'attenzione principale - sta nelle parole rivolte da Paolo VI all'allora arcivescovo (oggi emerito) di Cosenza-Bisignano Giuseppe Agostino: "La salvezza dell'Italia viene dal Sud". Una frase che sintetizza quella specificità che il Sud ancora conserva.

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La testimonianza di don Vito Campaneli

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CASTELLANETA/Lo sport a misura di oratorio: prima i valori, poi l'agonismo. Due giorni di formazione per arbitri e allenatori nello spirito dell'Anspi

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Ridare allo sport il suo valore educativo e Iodico. Non com petere per la vittoria, o meglio, anche per quella. Questo deve essere lo scopo degli oratori che svolgono nella nostra so cietà ima funzione di guida. E' questo lo spirito al quale l'ANSPI, Associazione Na zionale San Paolo Italiana, in vita tolti gli oratori associati e non. E' stato questo il tema al cen tro della due giorni di for mazione che si è tenuta a Castellaneta Marina, per il raduno regionale degli associati, al lenatori, dirigenti ed arbitri ANSPI. O meglio "edu allenatori, edu dirigenti ed edu arbitri perché il nostro primo com pito è quello di educare allo sport" ha sottolineato il re sponsabile regionale, prof. Vincenzo Fumarola. Più di 150 iscritti provenienti da opti parte della regione hanno preso parte ad una serie di appuntamenti iniziati con il saluto del prof. Fumarola e proseguiti con la relazione del vice pre sidente nazionale e presidente regionale ANSPI don Vito Campanelli. Nella giornata di domenica hanno preso parte i vice pre sidente del Coni provinciale proff. Barisciano, il responsabile provinciale della Federazione Medici Sportivi Italiani, dott. Ignazio Aprile ed il re sponsabile nazionale ANSPI Renato Malangone. Il prof. Barisciano, ha incentrato il suo intervento scan dendo le tappe della nascita del Coni attraverso la norma tiva vigente, sullo sport e sull'associativismo sportivo. La cura dei piccoli

traumi, la necessità di continui check up e il primo soccorso in caso di incidenti, sono stati invece la materia dell'intervento del dott. Aprile. Per il responsabile nazionale invece la Chiesa da sempre legata allo sviluppo della cura dell'uomo non può non in teressarsi dello sport "Gli ora tori sono un vero e proprio ponte tra la Chiesa e la strada sostiene Marangone svol gono un'importante funzione sociale, di collegamento tra le diverse agenzie formative". Di qui l'auspicio di u s a maggiore

collaborazione tra oratori, scuole calcio, palestre e associazioni al fine di creare un percorso organico per la cre scita del ragazzo. Le conclusioni sono sfate af fidate a don Vito secondo il quale i formatori degli oratori devono vivere la Chiesa e "non possono recarsi in oratorio so lo per la partita o allenamento, se intendono l'ANSPI in questo modo possono beniissimo andare presso altri tipi di associazioni". "L'Anspi continua il pre sidente regionale deve essere immerso "nella struttura par rocchiale altrimenti non avrebbe ragione di essere". Per Don Vito lo sport curato dall'associazione deve essere pu lito dei fronzoli negativi che arrivano dall'agonismo dello sport televisivo "compito dell'oratorio non è quello di creare campioni ma uomini". La giornata si è conclusa con la distribuzione degli attestati di partecipazione a tutti i pre senti. Paolo Nico


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CASTELLANETA/Oratorio in festa 10° edizione inizio domenica 28 gennaio con un quadrangolare di calcetto a cui hanno partecipato, insieme al nostro, gli Oratori Anspi "Dio e patria" di Castellaneta, "Immacolata" di Palagiano e "Santa Croce" di Laterza. Per trasmettere il valore del gioco come sana e divertente competizione, le quattro squadre sono state tutte premiate con una targa di partecipazione raffigurante una bella immagine di San Giovanni Bosco. La festa dell'Oratorio ha visto poi il suo momento centrale nella Celebrazione Eucaristica di mercoledì 31, presieduta dal Parroco in una Chiesa letteralmente gremita di fedeli. Durante la processione offertoriale sono state presentate all'altare le tessere Anspi per simboleggiare la comune appartenenza e la gioiosa condivisione dell'esperienza associativa. Poco prima della conclusione della Messa, la visita del Vescovo di Castellaneta, S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, ha dato alla festa il tocco di un' inaspettata e gradita sorpresa. In un breve saluto ai presenti, il Vescovo ha esortato i

Omelia ai bambini del Parroco don Franco Alfarana

Saluto del Vescovo Mons. Pietro M. Fragnelli

genitori a riappropriarsi del loro insostituibile compito educativo, auspicando per la nostra comunità la fioritura di autentiche vocazioni, non escluse quelle alla vita consacrata. Per la gioia dei più piccoli, la serata è proseguita con uno spettacolo di burattini e magia realizzato dal gruppo "Mondo Festa" di Rutigliano (Ba). Giovedì 1 febbraio si è infine svolto un incontro formativo per genitori ed educatori sul tema: "Oratorio e famiglia: le sfide di oggi". Il relatore, don Andrea Cristella, Direttore dell'Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare, ha richiamato una tra le più conosciute frasi di S. Giovanni Bosco: "I giovani non solo siano amati, ma essi stessi conoscano di essere amati". L'augurio è che il pensiero di un educatore così autorevole sia il motivo ispiratore dell'impegno del Parroco e di tutti i suoi collaboratori anche in questo nuovo anno associativo.

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La festa dell'Oratorio Parrocchiale è giunta quest'anno alla sua 10A edizione. E' infatti dal gennaio 1998 che la Parrocchia San Domenico di Castellaneta (TA), in occasione della memoria liturgica di S. Giovanni Bosco, organizza questa importante "festa di famiglia". Espressione quest'ultima utilizzata dal Parroco don Francesco Alfarano che, dall'anno pastorale 1997/98, guida la nostra comunità, ponendo l'Oratorio tra gli obiettivi prioritari del suo ministero pastorale. Anche se senza strutture idonee ugualmente si lavora per il bene dei ragazzi, un "piccolo, modesto Oratorio" ma con la "grandezza" di conoscere e seguire tutti i ragazzi e curarli nella loro formazione umana, spirituale e sportiva-aggregativa. Abbiamo bisogno di vere strutture, a chi rivolgerci? I tanti appelli sono caduti nel vuoto!! "Festa di famiglia" dunque.... e quest'anno famiglia particolarmente numerosa dal momento che i tesserati Anspi, dai bambini agli adulti, hanno raggiunto il tetto dei 400. I festeggiamenti hanno avuto

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Oratorio “San Domenico Savio” di Laurino

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In collaborazione con l' Unione dei Comuni "Alto Calore" e la B.C.C. "Monte Pruno" di Roscigno e di Laurino Ha organizzalo la VIII Edizione della" Maschera più originale" e della "Maschera più bella" L'Oratorio di Laurino, ha organizzato il concorso la mascherina più originale" e " la maschera più bella ". Ad aprire questa bella stilala partita per le vie del paese è stata realizzata con un carro dal titolo "la grande televisione" dove all'interno di questo carro sfilavano i rappresentanti delle tv dei tg, i meteo, le varie pubblicità, il film Don Matteo, la serata dei pacchi con Insinua e le varie rappresentanti dei comuni limitrofi, Carlo Conti con Miss Italia, il Film Happy Dais con Fonzi e altri personaggi, il tutto accompagnato da altre mascherine che hanno sfilato per le vie del paese, dove ad accogliere la TV lungo le vie. c'erano tante persone. Poi tutti i vari personaggi hanno sfilato nella sala gremita del Palazzo Ducale di Laurino. Prima del concorso della maschera più originale e della maschera più bella il pubblico è stato intrattenuto dal alcuni balletti curati dalle simpaticissime Adele Miele e Maria Teresa Gregorio che era-

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no anche le presentatoci della T V e da alcuni sketch curati dalle signore dell'oratorio. Si è passati dopo a presentare le 70 mascherine provenienti dai paesi limitrofi che hanno sfilato davanti ad una giuria composta dal sindaco del Comune di Sacco Sig. Antonio Resciniti. Maria Roberto, Franco Fiasco e Michele Zumko.. Il parroco don Loreto Ferrarese, nolo nei paesi dell'Unione per la sua bontà e per un "fare garibaldino'', si è rivelalo un vero e proprio showman che ha saputo coinvolgere i bambini e intrattenere i grandi. I bambini si sono divertiti e sbizzarriti nel pensare costumi originali. Hanno impersonato: indiani, principi, fate, cacciatori, militari, ecc...per un giorno i grandi sono stati a guardare, i bambini si sono esibiti. A tutti i partecipanti è stata data una medaglia ricordo; sono stati premiati le prime 3 mascherine, che secondo il parere della giuria erano più originali. Il primo premio è stato dato ad Angelo Nicoleni vestito da cuoco il secondo premio è andato a Sara e Germana vestite da Simpsos e il terzo premio è stato vinto da Pietro vestito da gladiatore. Invece per la maschera più bella sono state premiate : primo premio a Giada Miele,

secondo premio a Castina Gregorio e terzo premio a Elena Tommasino. Certamente un vivo ringraziamento va ai componenti dell'oratorio che hanno voluto cosi rendere più bello e più partecipativo il carnevale 2007: alle signore Anna Cimelio. Falena Nicoleui. Claudio Bruno. Guglielma Vcrtullo e a Sr. Agnese, Sr. Joann e Sr. Florabel, che grazie alla loro preziosa collaborazione si cerea di rendere più vivo il paese attraverso le varie attività oratoriale.

BREVISSIME ROMA

Il 24 gennaio il Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) per mezzo della Commissione per le politiche Sociali ed Ambientali, ha organizzato un seminario "Quanto costano i figli? Ricadute socio-economiche e fiscali per le famiglia italiane".

PADOVA

Civitas di Padova ha inviato il programma 2007,con il tema in primo piano della famiglia nelle società odierna:pilastro fondamentale per la crescita dell'individuo; naturale ammortizzatore socio-economico; cellula in cui si incrociano tutte le politiche.


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Esperienze

All'oratorio con mamma e papà

"Oratoriamo" è il primo passo proposto ai genitori della Comunità di Barbata e Isso verso l'attuazione graduale del cammino di iniziazione cristiana. L'obiettivo è far vivere al geni-tore la propria fede quale dono che necessita di continua for-mazione, non solo per accom-pagnare i propri figli all'incontro con Dio nei sacramenti, ma an-che per riscoprirsi quotidiana-mente "buoni cristiani e quindi buoni genitori". Per aiutare i genitori a fare proprio il concetto di "formazio-ne continua", don Andrea Oldoni ha, quindi, lanciato l'iniziativa Oratoriamo. Si tratta di appuntamenti quindicinali destinati a tutti i componenti della famiglia: dopo un breve momento insie-me di preghiera, i genitori ven-gono guidati da don Andrea in incontri formativi-educativi, mentre i bambini e i ragazzi par-tecipano a laboratori creativi e giochi seguiti dagli animatori. Un oratorio che diventa per la famiglia "la seconda casa", co-me lo definisce don Andrea, un luogo di crescita non solo per i bambini ma anche per gli adulti.

ASTI/Montafia "La Gazzetta di Asti "settimanale d'informazione, fondato nel 1899,ci ha inviato due brevi articoli,per ricordare l'anno celebrativo d Mamma Margherita a Montarla e l'assemblea" del gruppo alpino di San Damiano a cui sono aderenti molti iscritti all'Ampi. A Montarla è stato scalato per la tredicesima volta l'albero della cuccagna in memoria di san Giovanni Bosco Con 1 organizzazione del Circolo Anspi è stato servito il pranzo ad oltre cento commensali, durante il quale, con una breve fiction "Mamma Margherita (Marina Conti) ha rievocato i tempi in cui il suo Giovanni ormai giovanotto aveva vinto l'albero della cuccagna durante la fiera del. 1831 guadagnandosi le monete per studiare e diventare prete. Ed mentre Don Bosco (Oscar Gavello) ripeteva alcuni geniali racconti

tipici delle sue prediche, lei, sempre indaffarata come all'Oratorio di Valdocco, serviva la polenta a tutti commensali.

BRONI/L'Oratorio aperto a tutti

"Nella basilica di San Pietro un centro ricreativo che organizza molte attività I bambini ci sono, a centinaia. Ma l'oratorio della basilica di San Pietro Apostolo oggi è un punto di riferimento un po' per tutti a Broni, popoloso paese dell'Oltrepò orientale. Da qualche tempo a questa parte il centro ricreativo, dedicato al-

la memoria di don Alessandro De Tommasi, non lo frequentano soltanto ragazzi e adolescenti ma anche adulti e anziani che ormai nella struttura di via Montebello hanno trovato un punto di - riferimento per tante iniziative. Il merito è degli animatori e dei volontari che negli ultimi anni hanno saputo diversificare servizi e attività a favore dei bronesi ma anche di chi vive nei comuni limitrofi, dove spesso le occasioni di svago sono limitate. E così dopo incontri, conferenze e mostre, quelli dell'orato-rio hanno allestito anche una vera e propria stagione teatrale che arriva a colmare un vuoto di lunga data. La kermesse è stata dedicata alla memoria del comico Lasaratt, indiscusso protagonista di 50 anni di vita culturale bronese, e sino alla fine di marzo proporrà settimanalmente otto appuntamenti tra spettacoli e recital musicali portati in scena da compagnie e artisti locali (a cominciare dagli attori del locale laboratorio di recitazione) ma anche da importanti gruppi di Milano e Tortona. Per l'oratorio un'altra sfida ambiziosa che conferma quanto questa realtà stia giocando un ruolo importante sul piano sociale. E c'è chi addita la struttura come esempio positivo da e-sportare altrove. "Non fac-ciamo nulla di eccezionale -spiega Marco Rezzani, tra i più attivi collaboratori della struttura -. Desideriamo essere un punto di riferimento per chi si riconosce nei valori cattolici e cerca stimoli e occasioni di incontro intelli-gente. Il fatto che oggi la nostra struttura sia tra le più attive della provincia e venga frequentata da persone di tutte le età è certamente un , motivo

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Libri

Dalla FASCI al Centro Sportivo Italiano

Un secolo di sport guardando al futuro Un'opera colossale: 800 pagine di storia sportiva, per descrivere una realtà sempre in evoluzione. Foto, cronache, imprese: cento anni ricostruiti attraverso gli uomini, le idee e gli avvenimenti

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Non è un testo divulgativo da leggere in tram, e non è un "Bignami" della storia CSI. L'opera in tre volumi "1906-2006. Cent'anni di storia nella realtà dello sport italiano", che il CSI ha appena pubblica-

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to, è piuttosto una fonte docu-mentale inesauribile e minuziosa per chi vuole saperne di più sugli uomini, gli eventi, le idee, il clima culturale e politi-co che hanno caratterizzato nell'arco di un seco-

lo il percorso che ha portato dalle 16 società sportive fondatrici della FASCI nel 1906 (40 nel 1907) alle circa 13.000 del CSI odierno. Non è un libro sul CSI, è "il" libro sul csu.


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Libri chiesto tre anni di lavoro. Ed eccoli i tre volumi, nella loro elegante custodia blu. Poco meno di ottocento pagine in tutto, fitte di immagini, spesso rare, e di riproduzioni dagli originali di stralci di cronache, discorsi, documenti. Il primo volume, di 126 pagine, è tutto dedicato alla vicende della FASCI, dalla fondazione all'autoscioglimento avvenuto nel 1927. Rilevante la prefazione, firmata da Ernesto Preziosi, sulla nascita del movimento sportivo cattolico tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Il secondo volume, di 400 pagine, è tutto dedicato al CSI, seguendo le vicende dal 1944 ad oggi. Anche qui c'è una prefazione, stavolta firmata dal presidente nazionale, Edio Costantini, che rivendica il contributo dato dal CSI alla costruzione dello sport dell'Italia moderna, contributo spesso guidato da una visione straordinariamente in antici-po sui tempi. Il concetto stesso di sport per tutti trova i suoi primi ri-

ferimenti nell'appello lanciato nel 1955 da Pio XII al CSI, e da questo subito raccolto, a favore di una pratica sportiva giovanile che non escludesse alcuno e soprattut-to "i meno abbienti", i più poveri, i figli del disagio. Circostanze oggi dimentica-te e che vale la pena di trarre fuori dall'ombra con giustificata soddisfazione. L'ultimo volume della trilogia, 200 pagine circa, è in realtà un'appendice documentaria, nella quale trovano posto i discorsi e messaggi pontifici alla FASCI e al CSI; altri documenti ecclesiali sullo sport; l'albo di tutti i dirigenti nazionali CSI dalla fondazione ad oggi; i numeri di cinquant'anni di CSI, con i tesserati regione per regione; una cronologia storica dello sport e dell'associazioni-smo sportivo dal 1841, anno di fonda-zione di una scuola di ginnastica nell'oratorio di Vanchiglia di don Gnocchi, fino al 2004. Andrea De Pascalis

Anspi - Oratori e Circoli

Una storia che doveva essere finalmente recuperata, visto che l'Associazione, sempre impegnata ad affrontare il presente e sviluppare il futuro, non aveva mai avuto tempo di pensare al passato, di ricomporlo nei suoi mille tasselli per metterlo nero su bianco. Lo si è fatto ora, per celebrare meglio il centenario della Fasci, compiendo un grande sforzo storico ed editoriale. Scoprendo, una volta messa mano alla ricerca e alla interpretazione dei documenti, che un solo volume non sarebbe bastato, che il progetto andava moltiplicato per tre se davvero si voleva non tralasciare nulla. Si è anche scoperto che per il primo mezzo secolo da raccontare, dalla nascita della FASCI ai tardi anni Quaranta del CSI, gli archivi dell'Associazione diventavano avari e si rendeva necessario andare a cercare altrove, in casa dell'Azione Cattolica o chissà dove. Non è stato facile colmare le lacune: portare a compimento il progotto ha ri-

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Lettere

Quando i ragazzini riempivano gli Oratori Caro Direttore, ho acceso casualmente la tv quando Pippo Bando stava pontificando contro il Papa, elogiato dalla Ventura e osannato dalla platea. Sono rimasto indignato dalla superficialità con cui si pretendedi strumentalizzare a religione, solo quando fa comodo. Detestabile certo il fatto di Catania, ma cosa avrebbe risolto l'accenno del Papa o la sospensione della festa di sant'Agata? E perché lo stesso Baudo non ha sospeso la propria trasmissione, in segno di protesta? C'è solo un modo serio e valido di far riferimento alla religione cristiana: quello di puntare sui suoi valori. Quando i ragazzini riempivano le chiese e gli oratori, imparavano a rispettare il prossimo, e certe cose non succedevano. Ora ci sono altri maestri e altri ritrovi, dove si impara non a pregare, ma a bestemmiare; non ad amare e rispettare il prossimo, ma a fare i bulli, i prepotenti; non a dominarsi ma a drogarsi. Se ci si ferma solamente agli effetti, senza andare alla radice, i risultati, purtroppo, saranno sempre peggiori. Padre Aurelio Cimadom Riva del Carda (Tn)

Anspi Oratori e Circoli

Benevento ringrazia i cori parrocchiali

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Il Comitato Provinciale dell'Anspi di Benevento, con il Patrocinio del Comune di Benevento, nell'ambito dell'evento "Natale azzurro", il 17 dicembre scorso ha organizzato, presso la Basilica di S. Bartolomeo, la II Rassegna dei cori delle parrocchie affiliate all'Anspi. Un evento che ha visto la partecipazione di oltre 16 corali della diocesi di Benevento, con l'esibizione di bambini, ragazzi, giovani e adulti che ogni domenica animano le Celebrazioni Eucaristiche e i momenti spirituali comunitari. Il Centro Studi Educativo Musicale dell'Anspi, ha come scopo quello di aiutare i giovani a maturare un senso critico che da una parte li metta al riparo delle mode e dall'altra li aiuti a intervenire creativamente con proposte innovative ed autentiche.

POSTA I ricordi sono: capelli bianchi del cuore, talvolta tanto bianchi da indurre a voler ricordare i tanti giorni trascorsi all'oratorio. E' stata la casa aperta, calda, accogliente di generazioni di sandanielesi, ed è ancora oggi ciò che è ricordo di uno spazio di vita, è ricordo dell'oratorio, luogo di preghiera, di giochi come del "monopoli", le figurine, il ping-pong, con le palline che pagava il parroco. C'erano pure le piccole tentazioni del dia-volo. In tempi particolarmente difficili è stata una scialuppa di salvataggio dove il parroco non lasciava mai nessuno a riva. L'ancora di salvezza alla quale noi ragazzi ci aggrappavamo nei momenti di bisogno, di difficoltà e di crisi. Erano quegli anni diffìcili e delicati per noi ragazzi inseriti in una società disfatta da una guerra perfino fratricida e alla ricerca di una nuova identità e di nuovi più solidi valori. Quel parroco ci ha insegnato a restare in piedi anche nelle avversità della vita, ha reso i nostri cuori sensibili alla compassione per coloro che cadevano, ci ha insegnato i valori sui quali fondare la fede, la fiducia, il senso dell'onestà e del dovere. Ci faceva capire che non si poteva e non si doveva essere nemici di nessuno. Il ricordo toma al presente, ed è strano come al giorno d'oggi stupisca tutto ciò che è positivo, tutto ciò che risveglia in noi qualche sentimento un po' sopito, presi come siamo ad andare di corsa, a soffermarci raramente sul -vero significato che in questo momento stiamo vivendo, a non osservare profondamente niente e nessuno. Il mondo dei giovani, per salvarsi, deve frequentare l'oratorio, vera sana scuola di vita, per essere affidati nelle mani di persone che sanno ancora riconoscere i più alti valori della vita. Rimani nei ricordi dolce, affabile amico parroco, negli indimenticabili giorni trascorsi all'oratorio.

Antonio Danesi (S. Daniele Po)

Centenario a Ravenna per i salesiani Con un ricco pro gramma d'iniziative religiose, culturali e artistiche, 1 Salesiani di Ravenna celebrano per tutto il 2007 il centenario della loro presenza in città. "Rilancia re un messaggio di speranza educativa alla città" è il senso dell'iniziativa, incorag giata da un messaggio invia to per l'occasione dal Retto re Maggiore, don Pascual Chàvez, con l'invito ad "aiu tare i giovani a scoprire la bellezza e la bontà della vi ta". Chiamati a Ravenna nel 1907 dall'arcivescovo Pa squale Morganti, già allievo di don Bosco a Torino, la co munità salesiana ravennate è formata attualmente da cinque sacerdoti e dal coa diutore Sergio Barbiere, alla parrocchia di periferia dei Santi Simone e Giuda. "La presenza secolare dei sa lesiani spiega l'arcivescovo di Ravenna Cervia Giuseppe Verucchi è ancor og gi garanzia di continuità e ducativa, feriale e quotidia na, specialmente attraverso l'oratorio, punto di riferi mento per la pastorale gio vanile della diocesi. Vivere l'educazione dei ragazzi e dei giovarli, nella vita di tut ti i giorni come "cosa del cuore", è un servizio non so lo alla famiglia e ai genitori, ma anche alla società, come dimostrano anche i fatti di cronaca e dello sport, che mostrano giovani violenti e non più formati". "Il proble ma oggi gli fa eco il direttore dei Salesiani, don Ivano Bicego è che i giovani sono disponibili all'educazione, anzi la cercano, mentre sono gli adulti che fanno acqua da tutte le parti". Il centenario è stato aperto dal cardinale Esilio Tonini e dall'arcive scovo Verucchi. In questo i tinerario si inseriranno an che la giornata diocesana dei cresimandi (18 marzo), la festa dei preadolescenti delle case salesiane dell'Emilia Romagna (25 marzo), la Gmg diocesana (31 marzo) e un convegno nazionale (19 ottobre) su "I giovani tra star bene e star male".


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