Elaboriamo il Motore a 2 Tempi

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7 - IL SILENZIATORE Le misure del terminale sono condizionate dalla presenza o meno del silenziatore e dato che lo stesso è ormai presente anche sulle moto da gran premio è bene tenerne conto. La maggior parte dei silenziatori è composta da un tubo pieno di fori attorno al quale è avvolta strettamente della lana di vetro. Le onde sonore perdono di intensità man mano che vengono smorzate nella lana di vetro. Il sistema è dei più semplici e funziona abbastanza efficacemente per far rientrare nelle norme i decibel prodotti allo scarico. Il silenziatore con tutti i suoi fori agisce come una ulteriore restrizione e pertanto il diametro del terminale va calcolato di un diametro superiore o di una lunghezza inferiore. Quando si toglie il silenziatore ad uno scarico progettato per funzionare con esso, le prestazioni calano sempre ed anche se il rumore risulta più appagante, non si può dire lo stesso del rendimento del motore. Quest'ultima frase non è detta solo per scoraggiare la mania dei ragazzini fracassoni, è scientificamente vera. I gas escono in maniera maggiore di quanto dovrebbero ed il lavoro di risonanza viene ridotto. Una situazione analoga si verifica quando, in seguito all'uso, la lana di vetro nel silenziatore ha perso di compattezza o viene volutamente levata. Le prove effettuate dalla Yamaha hanno dimostrato un calo di potenza del 5 % sulla 250 da cross con un silenziatore utilizzato solo da una settimana. Si verificano delle turbolenze nel gas di scarico che circola dentro e fuori nei forellini, si ha un effetto di freno e si può arrivare anche ad avere dei surriscaldamenti sul pistone, come nel caso di un terminale troppo lungo o troppo stretto. La maggior parte dei silenziatori è provvista di un coperchio di chiusura mobile, onde poter rinnovare la fibra di vetro o la lana di roccia dell'insonorizzante e sarà bene che venga ben pressata oppure strettamente legata attorno al tubo centrale. Se avete dei problemi a far passare uno scarico non eseguite degli appiattimenti lungo l'espansione o sul cono di risonanza. Le zone piatte si comporterebbero come la pelle di un tamburo risonando in rapporto al regime degli scoppi. 160


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