35 mila euro per migliorare il Don Bosco 23.03.12

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23/03/2012

Toscana, 35 mila euro per migliorare l’assistenza sanitaria al Don Bosco FIRENZE – La giunta regionale ha approvato, e finanziato con 35.000 euro, un progetto presentato dalla Asl 5 per il miglioramento dell’assistenza sanitaria nel Centro clinico del carcere Don Bosco di Pisa. Il progetto si propone di migliorare la qualità della degenza e dell’assistenza, di aumentare il numero di ricoveri e interventi chirurgici, di ridurre i tempi di ricovero, di migliorare il turn-over sui posti-letto. “Da tempo la regione Toscana è impegnata sul fronte della salute in carcere – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – La salute è un diritto di tutti indistintamente. Liberi cittadini e detenuti sono uguali davanti alla malattia e hanno diritto ad avere le stesse opportunità e prestazioni sanitarie. Per questo abbiamo approvato delibere, varato linee di intervento, messo a punto iniziative perché la salute in carcere non resti un diritto solo sulla carta, ma diventi una realtà. Il progetto per migliorare l’assistenza sanitaria all’interno del carcere Don Bosco di Pisa va in questa direzione”. Il progetto prevede la riorganizzazione delle stanze di degenza per acuti; la creazione di una decharge room di 17 posti-letto per i pazienti dimessi in attesa di traduzione; la sostituzione della Tac attuale con quella del pronto soccorso di Pontedera; l’installazione della nuova colonna laparoscopica per gli interventi chirurgici; l’informatizzazione del sistema di accettazione dei pazienti; l’attivazione del Ris-pacs (il sistema digitalizzato di trasmissione degli esami radiografici) per la radiologia tradizionale; la distribuzione della nuova carta dei servizi a tutti i detenuti ricoverati nel centro clinico; la sperimentazione di un sistema di telemedicina per le urgenze cardiologiche. Il nuovo assetto prevede 32 posti-letto per la sezione maschile e 7 per quella femminile, più 17 posti-letto nella decharge room, una zona a bassa assistenza sanitaria dove possano essere ospitati i pazienti già dimessi. Il ministero di Giustizia ha espresso apprezzamento per questa importante iniziativa che valorizza una struttura di particolare rilievo per l’amministrazione penitenziaria: il Centro clinico del carcere Don Bosco è stato individuato in sede di Conferenza Stato-Regioni tra i Centri Diagnostici Terapeutici definiti “necessari e insopprimibili”. La struttura del centro supera infatti una logica ed una competenza limitate al territorio regionale: il centro effettua prestazioni specialistiche che garantiscono i bisogni assistenziali della popolazione carceraria proveniente dall’intero territorio nazionale. Il progetto organizzativo del Centro clinico ha il preciso obiettivo di garantire i bisogni sanitari dei detenuti secondo i criteri di efficienza ed efficacia che caratterizzano le moderne strutture ospedaliere, pur tenendo inevitabilmente conto dell’ambito penitenziario nel quale è inserito.

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28/03/2012 00:10


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