Tribe Issue 22

Page 45

La collaborazione tra Luca Loiudice e Alberto Gubernati nasce nel 2008 con l’obiettivo di mescolare alcune discipline artistiche come il disegno, la pittura, la scenografia e la performance tutte insieme attraverso la fotografia. Dietro ogni lavoro c’è un lungo e complesso meccanismo, ed il tempo per realizzare una singola foto nella maggior parte dei casi non può essere inferiore ai 2-­‐6 mesi. Le ideazioni delle stutture, i disegni, la pittura, ciò che riguarda le forme e gli elementi di scena sono di Luca Loiudice. Le fotografie e l’uso delle luci per realizzarle sono di Alberto Gubernati. I concetti e i soggetti delle foto sono concordati insieme (Loiudice/Gubernati). L’idea iniziale del nostro progetto era di mettere in relazione dei dipinti ad olio con una modella che, uscendo dal dipinti forati, diventava parte integrante del dipinto stesso e della scena, come in EP2412 in cui trattiamo il tema della nascita e del parto. Come in The dangerous game of a reckless puppet showman, in cui un burattinaio è in relazione con una principessa e in cui tutto ciò è inserito in un ambiente teatrale. Il concetto di base successivamente cambia per portare i soggetti in ambientazioni più ampie come nella terza fotografia della serie, TSP1, realizzata dipingendo i muri ed il pavimento di una fabbrica abbandonata. La foto è stata realizzata per il lancio di un singolo di un gruppo musicale di Torino intitolato You, the stars. Con TSP1 viene introdotto un elemento nuovo: il gioco di luci realizzato con il fuoco. Questo gioco di luci sarà riproposto in futuro utilizzando delle candeline in altre fotografie come The DT Book, di cui la scenografia è stata realizzata nella parte verticale interamente a matita a penna bic. La scena mostra una ragazza immersa in una scena che rappresenta ciò che lei stessa sta leggendo nel libro che ha tra le mani. Altre fotografie successive come Nature Vs. Technology e Snow HY29 sono un ritorno all’idea di base seppur inserite in spazi pubblici. Con Tetris continua il percorso iniziato con The DT Book, cioè quello di realizzare scenografie di grandi dimensioni completamente realizzate a mano tramite un piccolo pennellino. Negli ultimi due lavori, The bunny and the deer (che ritorna all’idea della band di TSP1, seppur realizzata con un intento più giocoso trasmesso attraverso delle maschere da coniglio e da cervo che indossano due elementi del gruppo) e The spaceman (che come Tetris, è accompagnato da un video in stop motion che documenta il lavoro completo) le scenografie diventano sempre più ricche di dettagli e di elementi di scena.

tribe issue 22 45


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.