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L' ORECCHIO DI DIONISO: Domani con La Fanciulla del West di Puccini si apre ufficialmente la stagione lirica 2011 della Provincia di Lecce

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l' orecchio di dioniso BLOG DI INFORMAZIONE E CRITICA MUSICALE A CURA DI ALESSANDRO ROMANELLI

giovedì, gennaio 20, 2011

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Domani con La Fanciulla del West di Puccini si apre ufficialmente la stagione lirica 2011 della Provincia di Lecce

Alessandro Romanelli Bari, Italy

Provincia di Lecce, organizzata

La passione per la musica è nata in me sin da bambino e ha cambiato completamente la mia vita.

dall’Assessorato alla Cultura

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La 42a Stagione Lirica della

guidato dalla vicepresidente Simona Manca, si apre ufficialmente, dopo il prologo della Festa Teatrale per i 150 anni dell’Unità d’Italia, con le due recite de “La fanciulla del West” in programma domani, venerdì 21 gennaio alle ore 20.45 e domenica 23 gennaio, alle ore 18, al Politeama Greco di Lecce. L’apertura è dedicata ad un importante anniversario: il centenario della prima rappresentazione de “La fanciulla del West”, opera in tre atti di Puccini, avvenuta il 10 dicembre 1910 con Arturo Toscanini alla direzione dell’orchestra del Metropolitan di New York. Ai primi del 1907, durante un soggiorno nella metropoli statunitense, Puccini assistette ad un dramma di David Belasco, dal titolo The Girl of the Golden West, ambientato in California ai tempi della febbre dell’oro. Essendo rimasto affascinato dal soggetto, ottenne dall'autore il consenso per realizzarne un’opera lirica e incaricò il poeta Carlo Zangarini, cui subentrò in un secondo tempo lo

post precedenti Paolo Lepore presenta il suo nuovo compact disc a ... Jazzitalia: al via il 23 gennaio una rassegna di c... Doppio appuntamento stasera e domani con l'Orchest... Positivo il "battesimo" mahleriano dell'Orchestra ... Giovedì a Casa Giannini "MUSICA, EROS E THANATOS" Il Collegium Musicum in concerto a Bari per i 150 ... Il 23 gennaio prende il via a Terlizzi (Ba) la set... John Axelrod dirige la Nona Sinfonia di Gustav Mah... Martedì prossimo Cavalleria rusticana e Pagliacci ... Anche la Fondazione Petruzzelli festeggia il cente...

scrittore toscano Guelfo Civinini, di stendere il testo librettistico. La composizione della Fanciulla fu sofferta ma rappresenta una vera grande novità dello stile pucciniano: con quest’opera, infatti, Puccini inizia un prezioso percorso di rivalutazione della sua composizione, aprendola alle sfide del teatro musicale del ‘900, che andrà completando con La

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Rondine, Il Trittico e sublimandola nell'incompiuta Turandot. Nella Fanciulla, infatti, la scrittura orchestrale raggiunge una elevata raffinatezza e si perfeziona, inoltre, l'armonia allineandosi ai canoni ed alle conquiste del teatro d'inizio secolo. Il direttore artistico, Filippo Zigante, ha voluto rendere un omaggio speciale a quest’opera pucciniana, riservandole il compito di inaugurare la rassegna con una produzione tutta nuova impreziosita dalla regia del coreografo salentino, Fredy Franzutti (nella foto), al suo debutto italiano in questo ruolo. La prima esperienza in questa veste di Franzutti, che è anche, come sua abitudine, scenografo

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L' ORECCHIO DI DIONISO: Domani con La Fanciulla del West di Puccini si apre ufficialmente la stagione lirica 2011 della Provincia di Lecce e costumista, è stata come regista de “La sonnambula”, in Spagna. La direzione dell’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa” di Lecce è stata affidata all’ungherese Balázs Kocsár, che, dal 2005, è direttore musicale del Teatro di Debrecen dove di recente ha diretto, del repertorio del compositore di Lucca, Manon Lescaut e Turandot. Protagonista sul palcoscenico sarà nella parte dell’eroina Minnie Nila Masala, che ha buona affinità con Puccini: nel 2009 ha frequentato l’Accademia pucciniana di Torre del Lago e per il prestigioso Festival Pucciniano ha ricoperto il ruolo di Manon, come cover, nel nuovo allestimento della Manon Lescaut in coproduzione con l’Opéra de Nice. Inoltre, ha preso parte all’ultimo Festival Puccini di Torre del Lago interpretando il ruolo di Turandot nelle recite del 12 e 20 agosto 2010 e ha debuttato il ruolo di Tosca ad Ercolano, nello stupendo scenario di Villa Campolieto sotto la direzione di Alberto Veronesi. A vestire i panni di Jack Rance il veneziano Silvio Zanon, che ha debuttato alla Scala di Milano, nel 2008, interpretando il ruolo di Michele nel Tabarro di Puccini, con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Luca Ronconi. Carlo Barricelli, che ha studiato canto con Franco Corelli e si è affermato come interprete ideale del repertorio tenorile pucciniano e verdiano, apostrofato dalla critica come il “tenore che incarna a perfezione il ruolo dell’eroe romantico” (La Nazione), sarà Dick Johnson. Nick è il giovanissimo Edoardo Milletti, classe 1987, mentre Sonora è il baritono Paolo Ruggiero, già Scarpia nella Tosca allo Stadttheater di Klagenfurt, a Karlsruhe, al Festival “Estate Fiesolana” e alla Fondazione “Arturo Toscanini” di Parma nel Teatro Castello di Vigoleno e Gianni Schicchi al Festival Pucciniano di Torre del Lago, e recita, invece, la parte di Ashby il bolognese Luca Gallo. Carlo Provenzano veste il doppio ruolo di Sid e di José Castro, Camillo Facchino, che ha recentemente cantato nella produzione de I Vespri siciliani per il Festival Verdi di Parma, interpreta il ruolo di Trin, Completano il cast Marco Voleri (Harry), Antonio Stragapede (Bello), Claudio Ottino (Happy), Giovanni Coletta (Joe), Maria Scogna (Wonckle), Alessandro Busi (Larkens/B.J. Rabbit), Giorgio Schipa (Jake Wallace) e Edmond Lila (un postiglione). Immancabile il Coro Lirico di Lecce diretto da Francesco Pareti. Le scene sono di Francesco Palma. La fanciulla del West non viene rappresentata a Lecce dal 1948. postato da alessandro romanelli alle giovedì, gennaio 20, 2011

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Cristallo, domani la Corale Verdi | Alto Adige

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BOLZANO. In occasione del 40º anno di attività del "Telefono Amico Italia", il Club Rodigino di Bolzano organizza un concerto lirico ad entrata libera, domani sera alle ore 20,30, presso il Teatro Cristallo di via Dalmazia a Bolzano. Oltre ai 50 coristi della Corale Cittadina "Giuseppe Verdi" di Bolzano e Merano diretti dal Maestro Claudio Vadagnini ed accompagnati al pianoforte da Luca Schinai, parteciperanno al concerto anche due solisti professionisti, il soprano Andrea Ferreira ed il tenore Marco Voleri. L'associazione invita tutti ad intervenire numerosi, anche i più giovani, per immergersi nell'atmosfera affascinante del mondo del melodramma. Sarà una serata di grande musica, in cui verranno presentati brani tratti dalle più famose opere di Verdi, quali I Lombardi, Traviata, Aida, Trovatore, Macbeth, Rigoletto con le voci di esperti solisti. zoom

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5 novembre 2010

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Tutto esaurito per "Il flauto magico" di Mozart al Grande | quiBrescia.it

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Tutto esaurito per "Il flauto magico" di Mozart al Grande venerdì 29 ottobre 2010

(red.) Dopo 11 anni di assenza “Il Flauto magico” di Mozart torna in scena al teatro Grande di Brescia e lo fa con il tutto esaurito nelle due rappresentazioni in programma venerdì sera alle 20,30 e domenica alle ore 15,30. Lettere a quiBrescia Il celebre capolavoro mozartiano viene rappresentato nella versione in lingua originale, il tedesco, con sopratitoli in italiano dal maestro Oliver Gooch, una TEMI CALDI new entry nel mondo dell’opera lirica e concertistica. Eugenio Monti Colla, direttore artistico della storica compagnia marionettistica Garatti Emergency Carlo Colla e Figli, ha invece realizzato scene e costumi e sempre a lui è affidata la regia. Amministrative Sul palco, nel ruolo della Regina della Notte, il soprano di coloratura Clara 2010 Polito, Stefano Rinaldi Miliani è Sarastro, Leonardo Cortellazzi veste i panni di Caso Caffaro Tamino, Filippo Bettoschi ricopre quello di Papageno, Serena Gamberoni è Pamina, Laura Catrani interpreta Papagena, Anicio Zorzi Giustiniani è Fotogallery Monostato. Completano il cast Loredana Arcuri, Lorena Scarlata, Angela Nicoli, Alessandro Visti su Youtube Calamai, Marco Voleri, Silvia Spruzzola, Beatrice Palumbo e Simona di Capua. UTILE E L’Orchestra dei Pomeriggi Musicali utilizza ottoni e percussioni d'epoca. Commenti

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Tartufo Teatro Comunale di Vobarno. Stagione teatrale 2010-2011. Direzione artistica Il Nodo. Tartufo, commedia Brillante di Molière. Regia Giuseppe Co EVENTI

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Terzo titolo della Stagione lirica bresciana, in scena il 29 e il 31 ottobre, è il capolavoro estremo di Wolfgang Amadeus Mozart, Die Zauberflöte. Il flauto magico è un’opera pervasa di mistero, avvolta in un’aura favolosa: accettare questa condizione è forse l’unica via per entrare correttamente dentro il suo mondo e capire ciò che la musica vuole trasmetterci. Un’opera visionaria, antica e moderna, un capolavoro di straordinaria complessità, ma anche fiaba apprezzata dal pubblico di ogni età. L’atmosfera generale dell’opera quindi non rinuncia a quella moda del fiabesco che aveva fatto la fortuna del Singspiel e che rivivrà sul palcoscenico del Grande nell’incontro tra il capolavoro mozartiano e un artista che da anni coinvolge il pubblico di tutte le età con le sue “favole” interpretate da una straordinaria compagnia di marionette: l’allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, in coproduzione con Teatri S.p.A. di Treviso e Teatro dell’Aquila di Fermo, vede infatti la firma per regia, scene e costumi di Eugenio Monti Colla, ideale interprete visivo di quest’opera, in quanto ha trascorso gran parte della sua vita a scrivere e dirigere gli spettacoli della storica Compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli. In questo allestimento Eugenio Monti Colla abbandona per una volta le marionette della storica compagnia Carlo Colla e Figli per mettere in scena artisti in carne ed ossa: Il ruolo della Regina della Notte sarà affidato a Clara Polito, protagonista di gran classe che metterà in mostra una vocalità di valore integrandola con una presenza scenica accattivante; insieme a lei Stefano Rinaldi Miliani (Sarastro), Loredana Arcuri (Prima Dama), Filippo Bettoschi (Papageno), Serena Gamberoni (Pamina), Leonardo Cortellazzi (Tamino), Laura Catrani (Papagena), Anicio Zorzi Giustiniani (Monostato); e ancora Lorena Scarlata, Angela Nicoli, Alessandro Calamai, Marco Voleri, Silvia Spruzzola, Beatrice Palumbo e Simona di Capua.

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LA VILLA DEI SOGNI ESISTE La villa dei sogni esiste. E si trova a Castelcovati, nel Bresciano, in una zona di assoluta tranquillità. L’abitazione è di Vai al mercatino

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Lo spettacolo, dopo 11 anni di assenza dal palcoscenico del Grande, verrà rappresentato in lingua originale con sopratitoli in italiano. A dirigere la grande fiaba “tedesca” è stato chiamato Oliver Gooch, oggi considerato uno degli artisti emergenti del panorama musicale inglese, che con ottoni e percussioni d’epoca cercherà di rievocare i toni originali dello spettacolo. Si è formato tra i giovani artisti della Royal Opera House e in Italia ha esordito alla guida dell’Orchestra 1813 nell’edizione 2010 di PocketOpera, dopo aver già partecipato in Gran Bretagna ad un progetto gemello. I biglietti per entrambe le recite sono esauriti. La biglietteria è comunque aperta fino a domenica 31 ottobre (orario di apertura: 11-14 / 16-19 / da mezz’ora prima degli spettacoli).

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Venerdì 29 Ottobre 2010, ore 08.15 Commenta la notizia

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A Diano Castello va in scena "La Cambiale di Matrimonio" - IMfromIM.it - Imperia, una provincia tutta da vivere

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A Diano Castello va in scena "La Cambiale di Matrimonio" Diano Castello - Mercoledì 4 agosto alle 21.15 Si tratta dell’ultimo appuntamento con “Divertir Cantando”, il festival operistico che la settimana scorsa con il “Rigoletto” ha riscosso un grandissimo successo di pubblico. Per l’ottima riuscita dell’evento bisogna ringraziare Spazio Musica che ha portato a Diano Castello interpreti d'eccezione, la regia di Gabriella Ravazzi e la validità dell'iniziativa che offre gratuitamente spettacoli di alto livello artistico.

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13/08/2010

La vicenda si svolge nel salotto del ricco mercante Tobia Mill. Sua figlia, la giovane Fanny, e stata promessa in sposa, suo malgrado, e dietro la firma di una “cambiale di matrimonio” al maturo corrispondente americano mr Slook. Fanny è invece innamorata, corrisposta, di Edoardo Milfort, amico di famiglia. Il lieto fine è comunque garantito: Slook girerà la cambiale a Edoardo e l’opera si concluderà con esito felice. Protagonisti della serata sono i vincitori dell'apposito Concorso bandito da Spazio Musica per i ruoli de “La Cambiale di Matrimonio”. Ecco chi sono i cantanti che hanno vinto il Concorso: Simonida Miletic, Andrea Del Conte, Marco Voleri, Isidoro Galdino, Davide Mura, Luisa Balducci. Direttore Fabio Maestri, orchestra Spazio Musica, Regia Gabriella Ravazzi, costumi Spazio Musica. Come per gli anni precedenti, gli spettacoli sono gratuiti e una navetta viene messa a disposizione da Diano Marina, per raggiungere piazza Matteotti a Diano Castello prima delle 21.15 – orario di inizio degli spettacoli.

TAGS divertir cantando diano castello spazio musica gabriella ravazzi

pubblicato il 02/08/2010 alle ore 18:36

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Festival Les Sommets du ClassiquE: belle affiche dès le 7 août Publié le 02 août 2010 par Danielle

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Le festival de musique classique débute le samedi 7 août et durera jusqu'au 17 août. Relevons la présence de Michel Legrand le mercredi 11 août. A noter que le prix du concours de piano Les Virtuoses du futur sera remis le 17 août à 17 h 30 à Plans-Mayens, à l’hôtel LeCrans. Voici le programme en bref:

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Venez découvrir un festival de musique classique: LE VERBIER FESTIVAL! Le VERBIER FESTIVAL , vous connaissez? Ce fut par mail, que je... Lire la suite Le 21 juillet 2008 par Kataplasm CULTURE, MUSIQUE

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Festival Les Sommets du ClassiquE: belle affiche dès le 7 août - Paperblog

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CLASSICAL MUSIC: Viva Verdi for verve and vitality « Tribune – Labour leadership gossip, news, features and comment from Britain's left-wing magazine THURSDAY 29TH JULY 2010

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CLASSICAL MUSIC: Viva Verdi for verve and vitality Verdi – Macbeth: Giuseppe Altomare/Oltha Zhravel/Orchestra Filharmonica Marchigiana/Daniele Callegari Naxos This fast-moving performance of Macbeth was recorded live at the Sferisterio Festival, Marata 2007. The sense of occasion is enjoyable and the sound, unlike studio opera recordings, is not in your face. Verdi’s early masterpiece was first performed at Florence in 1847. The composer was 32 and had written 10 operas in eight years. It’s one of Verdi’s finest early operas, preceding the early masterpieces Trovatore, Rigoletto and Traviata. by Tribune Web Editor Thursday, September 24th, 2009

Verdi – Macbeth: Giuseppe Altomare/Oltha Zhravel/Orchestra Filharmonica Marchigiana/Daniele Callegari Naxos This fast-moving performance of Macbeth was recorded live at the Sferisterio Festival, Marata 2007. The sense of occasion is enjoyable and the sound, unlike studio opera recordings, is not in your face. Verdi’s early masterpiece was first performed at Florence in 1847. The composer was 32 and had written 10 operas in eight years. It’s one of Verdi’s finest early operas, preceding the early masterpieces Trovatore, Rigoletto and Traviata. Macbeth is an Italian musical version of Shakespeare’s poetic drama. No one should look for the play’s subtleties, richness and complexities. Verdi told his librettist to cut the words of the drama: “Use few words –but significant”. The opera was subsequently revised for productions in St Petersburg and Paris. This performance uses the 1865 Paris version. A French critic at the time complained that Verdi did not know his Shakespeare. The composer commented: “Oh, they are terribly wrong. Perhaps I did not realise Macbeth fully enough, but that I do not know it, that I do not understand it. And I don’t have a feeling for Shakespeare? No, by God, no. He is a favourite poet of mine, whose works I had in my hand from my youth and read and reread all the time”. Still, the plot is cut to the bone and the melodrama is played for all it is worth as the plot unfolds in an arc. We move rapidly from the witches scene into Macbeth’s temptation, then Lady Macbeth reads the letter, Duncan arrives, the plot is hatched and the tensions mounts with a superb Macbeth and Lady Macbeth duet performed by Giuseppe Altomare and Oltha Zhravel). The murder and its discovery – a wonderful rolling chorus to end the first act. The murder of Banquo is made memorable by the beautiful scene beloved of hopeful baritones in the Cardiff Singer of the World is here well turned out by Pavel Kudinov. Things are swiftly pulled together with the return of Malcolm (Marco Voleri) and Macduff (Rubens Pelizzari). Accept everything on offer on its own terms and you’ll find it packed with good things. Above all, Verdi’s use of the orchestra shows great strides. The band no longer just accompanies the singers. It has a huge role in the richness and atmospherics of the piece and foreshadows later masterpieces such as the Force of Destiny and Don Carlos. The chorus of Scottish refugees in the last act equals in pathos the more famous Va Penserio.

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The cast may not be quite in the top flight we have come to expect from being spoiled by prestige commercial studio recordings, but all the performers are thoroughly committed and vital. In this music, that means a very great deal. Robert Giddings

The only place you can read all of Tribune's articles as soon as they are published is in the magazine. To find out more about subscribing from as little as £19, click here.

file:///C|/...IC Viva Verdi for verve and vitality « Tribune – Labour leadership gossip, news, features and comment from Britain's left-wing magazine.htm[11/09/2010 15:55:09]


Musica, tre concerti gratuiti alla Loggia del Bigallo “Il barbiere di Siviglia” | Firenzestate

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Musica, tre concerti gratuiti alla Loggia del Bigallo “Il barbiere di Siviglia” Inizio:

22 June 2010

Locale:

loggia del Bigallo

Indirizzo: Italia Google Map

Domani il primo appuntamento con ‘Il Barbiere di Siviglia’ La musica classica e la lirica in piazza del Duomo per tre concerti gratuiti: sono i ‘Giovedì del Bigallo’, ciclo di tre appuntamenti, da domani al 5 agosto, per animare il centro storico. Si parte domani con ‘Il Barbiere di Siviglia’ di Rossini, mentre giovedì 29 luglio sarà la volta di ‘Le donne di Puccini’ e il 5 agosto si chiude con l’appuntamento ‘Non solo classica’. I concerti si terranno alla Loggia del Bigallo grazie al contributo della società Dream srl e sono organizzati dall’Asp del Bigallo in collaborazione con Maggio Formazione. Domani, dalle 21.30, saranno in scena Irene Favro, soprano; Marco Voleri, tenore; Nicolò Ayroldi, baritono; Aurelio Scotto, pianoforte. Il coordinamento artistico è di Paolo Bellocci. Queste le arie in programma: Ecco ridente in cielo, Conte; Largo al factotum, Figaro; Una voce poco fa, Rosina; Se il mio nome saper voi bramate, Conte e Rosina; All’idea di quel metallo, Conte e Figaro; Il vecchiotto cerca moglie, Berta; Finaletto secondo, tutti. Giovedì prossimo, sempre alle 21.30, l’appuntamento sarà dedicato all’universo femminile di Giacomo Puccini, con un concerto che pone in primo piano le donne nelle opere del compositore. Sul palcoscenico si avvicenderanno Turandot e Liù, Butterfly e Suzuki, espressioni ‘orientali’ del cosmo femminile pucciniano, a seguire Minnie, protagonista de La Fanciulla del West, eroina americana ed infine Mimì e Musetta, interpreti della vita bohémien parigina. Canteranno Giselle Baulch, soprano; Irene Favro, soprano; Leopardi Sgroi, tenore; e Aurelio Scotto sarà al pianoforte. Il coordinamento è sempre di Paolo Bellocci. Il programma prevede La Bohème (Valzer di Musetta, Musetta; Che gelida manina, Rodolfo; Sì, mi chiamano Mimì, Mimì; O soave fanciulla, Rodolfo e Mimì); La Fanciulla del West (Laggiù nel Soledad, Minnie; Ch’ella mi creda, Johnson); Madama Butterfly (Un bel dì vedremo, Butterfly; Addio fiorito asil, Pinkerton); Turandot (Signore ascolta, Liù; In questa reggia, Turandot; Tu che di gel sei cinta, Liù; Nessun dorma, Calaf). I Giovedì del Bigallo termineranno il 5 agosto, sempre alle 21.30, con il concerto Chiara Trallori (arpa) e Simona Altini

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18/07/2010

La Nazione - Viareggio - I cent'anni d…

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HOMEPAGE > Viareggio > I cent'anni della 'Fanciulla' Si apre il Festival Puccini

I cent'anni della 'Fanciulla' Si apre il Festival Puccini L’edizione numero 56 propone stelle di prima grandezza e mai come quest’anno le vere protagoniste della rassegna sono le voci, a cominciare da Amarilli Nizza e Maria Guleghina

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Trova significati nei dizionari Zanichelli In questa pagina è attivo il servizio ZanTip: Facendo doppio click su una qualsiasi parola presente nell'articolo, sarà visualizzata la definizione della parola, così come è stata pubblicata all'interno del Vocabolario della Lingua Italiana Zingarelli 2010. Alla fine del riquadro di spiegazione ne sarà proposta anche la traduzione in inglese, ripresa dal lemmario ItalianoInglese del Ragazzini 2010.

| Viareggio, 15 luglio 2010 - Trovare | invia per E-mail condividi una strofa pucciniana che mostri i segni del tempo è una scommessa e anche questa «Fanciulla del West» che compie cent’anni sembra una bimba. L’edizione dell’anniversario va in scena domani sera con la collaudata coppia Dessì-Armiliato, antipasto del 56° Festival Puccini che si annuncia ricco di stelle di prima grandezza.

Dal 2000 il Pucciniano inanella successi col fortunato ciclo 'Scolpire l’opera', allestimenti firmati da grandi artisti. Quest’anno tocca a Franco Adami, pisano molto conosciuto anche in Francia. Andrà in scena una 'Fanciulla' moderna, talvolta fuori dal tempo e dallo spazio, in un saloon molto Liberty e una California astratta (foto a sinistra). Gran Teatro Torre del Lago

Gli indiani sembrano tribù messicane, e statue grandi come totem disegnano nativi e nuvole, quelle delle Cloudy Mountains della storia originaria di David Belasco, 'The girl of the golden West'. In contrasto con le scene la regia realistica di Kirsten Harms, sovrintendente della Deutsche Oper di Berlino, attenta ai ritratti psicologici.

Chiude l’affresco privo di cartoline cinematografiche Giovanna Fiorentini, che ha disegnato costumi moderni o démodé, ma raramente western. La direzione è di Alberto Veronesi. Per il centenario ha recuperato alcune battute, riferite ai cercatori d’oro, che Puccini tagliò dopo la prima al Metropolitan Theatre. Johnson: "Minnie! Potete correr tanto rischio per ciò che non è vostro?". Minnie: "Oh, lo fareste anche voi! Se sapeste quanta fatica costa, e quanto è caro questo denaro! E’ una lotta superba! L’alcali, il sasso, la creta, la zolla: tutto è nemico! S’accoscian sull’erba umida: il fango negli occhi, nell’ossa, nel cuore! E un giorno, con l’anima frolla, col dorso ricurvo, con arso il cervello, sull’orlo a una fossa, in riva a un ruscello s’adagian, non sorgono più!".

Daniela Dessì è Minnie (come nel 2005, nell’edizione di Nall ora uscita in Dvd), Fabio Armiliato Dick, Carlos Almaguer lo sceriffo Jack Rance. La 'Fanciulla' richiede anche uno stuolo di voci soliste tra cui: Ashby, Luigi Roni; Sonora, Giovanni Guagliardo; Nick, Cristiano Olivieri, Trin, Marco Voleri. In replica il 23 luglio e il 7 agosto.

Mai come quest’anno però le vere protagoniste del Pucciniano sono le voci. Amarilli Nizza è Cio Cio San nella fortunata 'Madama Butterfly' riproposta dopo il debutto del 2010, quella con le scene del giapponese Kan Yasuda. Sul palco Ishinku, Tenmoku, Shosei, le gigantesche sculture Zen su cui si stagliano i meravigliosi costumi di Regina Schrecker per la regia di Vivien Hewitt.

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18/07/2010

La Nazione - Viareggio - I cent'anni d…

Nel cast Renata Lamanda (Suzuki), Massimiliano Pisapia (Pinkerton), Fabio Capitanucci (Sharpless). Nel secondo cast Donata D’Annunzio Lombardi, Hermine-Claude Huguenel, Luciano Ganci, Marzio Giossi. Dirigono l’orchestra Eve Queler e Salvatore Percacciolo. In replica il 25 luglio e il 1°, 14 e 22 agosto.

La russa Maria Guleghina, altra stella del belcanto, è invece Floria Tosca a partire dal 24 luglio. Accanto a lei Walter Fraccaro nei panni di Cavaradossi e Giorgio Surian quale Scarpia (nella seconda compagnia Liudmyla Monastyrska, Sung Kyu Park e Marco Vratogna). Sul podio il bravissimo Pier Giorgio Morandi a cui si alternerà Fabio Mastrangelo, direttore di punta al Petruzzelli e a S.Pietroburgo. Scene di Antonio Mastromattei, costumi di Pierluciano Cavallotti, regia del mitico Beppe De Tomasi (repliche il 30 luglio e l’8, 13 e 21 agosto).

E un altro regista ai vertici, Maurizio Scaparro, ripropone la «Turandot» con le scene di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino. E’ l’allestimento che da due anni segna il record d’incassi, e vedrà il debutto nel ruolo della principessa di uno dei più apprezzati soprani capaci di spaziare dai registri wagneriani a quelli pucciniani, Martina Serafin.

Per Calaf è in arrivo Ian Storey e poi di nuovo Sung Kyu Park, per Liù si alterneranno Donata D’Annunzio Lombardi e Mimma Briganti. Sul podio Hirofumi Yoshida e Mauro Roveri. In scena il 31 luglio e il 6, 12 e 20 agosto. Ma gli appuntamenti non finiscono qui: il 28 luglio gala concert con la star americana Renée Fleming, diretta da Alberto Veronesi e dal 15enne enfant prodige Anthony Arcaini; e l’11 agosto il balletto 'Romeo e Giulietta' con l’Imperial Russian Ballet e le étoiles del Bolshoi Maria Sokolnikova e Alexsander Smolyaninov. Beppe Nelli

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Giovedì 15 Luglio 2010 IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO

FESTIVAL PUCCINIANO

L’intervento

«Tuttol’orgoglio di unFestival che parla al mondo di ENRICO ROSSI*

DOMANI si inaugura a Torre del Lago il 56˚ Festival Puccini che mette in scena quattro capolavori del compositore nello scenario incomparabile del Gran teatro all’Aperto Giacomo Puccini, in riva al Lago di Massaciuccoli. Sono felice di salutare tutti gli appassionati che vorranno testimoniare con la loro rinnovata presenza in questo luogo speciale l’attaccamento a un compositore straordinario, così legato alla Toscana e così universalmente riconosciuto come l’ultimo grande poeta del melodramma italiano. LA MANIFESTAZIONE si svolge dentro un moderno anfiteatro con 3370 posti, dotato di sofisticati impianti tecnologici e acustici che ne assicurano la massima funzionalità e di un auditorium da 500 posti per ampliare l’offerta culturale del Festival nei mesi invernali. La creazione del Parco della Musica di Giacomo Puccini di Torre del Lago e la realizzazione del Nuovo Teatro all’Aperto rappresentano uno degli interventi più significativi della politica culturale in Toscana negli ultimi decenni. La manifestazione offre il meglio della nostra tradizione musicale dentro un prezioso palcoscenico naturale e, da quel lontano 24 agosto del 1930, dopo l’esordio su un palco costruito su palafitte, continua ad attrarre pubblico e critica con rappresentazioni innovative. La formula che caratterizza da alcuni anni il Festival è quella dello spettacolo lirico intrecciato con i lin-

guaggi dell’arte contemporanea in allestimenti non tradizionali. IL FESTIVAL è l’occasione per presentare la dimensione internazionale di Giacomo Puccini, quel linguaggio musicale che interpreta e descrive sentimenti universali raggiungendo un pubblico vastissimo che proviene da ogni angolo della terra. Allo stesso tempo offre la possibilità di percepire il legame profondo e inestricabile tra il compositore e la parte di Toscana rappresentata da Torre del Lago, con l’antica torre di guardia ristrutturata che diventa per trent’anni la casa e la fonte d’ispirazione di Puccini, il luogo dove compone tutte le sue opere maggiori. NELLA SUA LUNGA storia, il Festival ha ospitato i nomi più importanti della lirica mondiale, da Mario del Monaco a Luciano Pavarotti, da Renata

Patrimonio culturale «Sentimenti universali che raggiungono un pubblico vastissimo» Scotto a Raina Kabaivanska, grandi spettacoli di danza e grandi nomi dell’arte internazionale che hanno curato spettacoli straordinari. Quest’anno si celebra con un nuovo allestimento il centenario dalla prima rappresentazione de “La Fanciulla del West”, al Metropolitan Opera House di New York. Il Festival Puccini è un esempio riuscito di valorizzazione del nostro straordinario patrimonio culturale che parla al mondo e attrae un pubblico qualificato ed entusiasta tutte le volte che riusciamo a trovare le forme giuste per farlo conoscere. *Presidente della Regione Toscana

I cent’anni della di Beppe Nelli

· Torre del Lago (Lucca)

TROVARE una strofa pucciniana che mostri i segni del tempo è una scommessa e anche questa «Fanciulla del West» che compie cent’anni sembra una bimba. L’edizione dell’anniversario va in scena domani sera con la collaudata coppia Dessì-Armiliato, antipasto del 56˚ Festival Puccini che si annuncia ricco di stelle di prima grandezza. Dal 2000 il Pucciniano inanella successi col fortunato ciclo «Scolpire l’opera», allestimenti firmati da grandi artisti. Quest’anno tocca a Franco Adami, pisano molto conosciuto anche in Francia. Andrà in scena una «Fanciulla» moderna, talvolta fuori dal tempo e dallo spazio, in un saloon molto Liberty e una California astratta (foto a sinistra). Gli indiani sembrano tribù messicane, e statue grandi come totem disegnano nativi e nuvole, quelle delle Cloudy Mountains della storia originaria di David Belasco, «The girl of the golden West». In contrasto

con le scene la regia realistica di Kirsten Harms, sovrintendente della Deutsche Oper di Berlino, attenta ai ritratti psicologici. Chiude l’affresco privo di cartoline cinematografiche Giovanna Fiorentini, che ha disegnato costumi moderni o démodé, ma raramente western. La direzione è di Alberto Veronesi. Per il centenario ha recuperato alcune battute, riferite ai cercatori d’oro, che Puccini tagliò

L’anniversario Un allestimento moderno diretto da Alberto Veronesi con le scene di Franco Adami dopo la prima al Metropolitan Theatre. Johnson: «Minnie! Potete correr tanto rischio per ciò che non è vostro?». Minnie: «Oh, lo fareste anche voi! Se sapeste quanta fatica costa, e quanto è caro questo denaro! E’ una lotta superba! L’alcali, il sasso, la creta, la zolla: tutto è nemico! S’accoscian sull’erba umida: il fango negli occhi, nell’ossa, nel cuore! E un giorno,

con l’anima frolla, col dorso ricurvo, con arso il cervello, sull’orlo a una fossa, in riva a un ruscello s’adagian, non sorgono più!». Daniela Dessì è Minnie (come nel 2005, nell’edizione di Nall ora uscita in Dvd), Fabio Armiliato Dick, Carlos Almaguer lo sceriffo Jack Rance. La «Fanciulla» richiede anche uno stuolo di voci soliste tra cui: Ashby, Luigi Roni; Sonora, Giovanni Guagliardo; Nick, Cristiano Olivieri, Trin, Marco Voleri. In replica il 23 luglio e il 7 agosto. MAI COME quest’anno però le vere protagoniste del Pucciniano sono le voci. Amarilli Nizza è Cio Cio San nella fortunata «Madama Butterfly» riproposta dopo il debutto del 2010, quella con le scene del giapponese Kan Yasuda. Sul palco Ishinku, Tenmoku, Shosei, le gigantesche sculture Zen su cui si stagliano i meravigliosi costumi di Regina Schrecker per la regia di Vivien Hewitt. Nel cast Renata Lamanda (Suzuki), Massimiliano Pisapia


26/06/2010

A Torre del Lago giornata intensa di e…

A Torre del Lago giornata intensa di eventi per la rassegna PORTE APERTE

Si parte alle 11.00 con la presentazione della X edizione del Dean Benedetti Jazz Festival, evento che torna a Torre del Lago grazie all’impegno del Vicesindaco e Assessore alla cultura del Comune di Viareggio Ciro Costagliola per proseguire poi alle 11.30 con la cerimonia di intitolazione del nuovo auditorium del teatro, inaugurato il marzo scorso. Il Presidente della Fondazione Massimiliano Simoni svelerà il nome del grande personaggio al quale l’auditorium sarà intitolato, dopo che in questi mesi anche i cittadini avevano potuto esprimere la propria preferenza dal sito del Festival Puccini ed una apposita commissione ha raccolto le numerose indicazioni giunte alla Fondazione Festival Pucciniano. Subito dopo si prosegue con l’APERITIVO JAZZ con la partecipazione del Maestro Andrea Tofanelli e del Maestro Riccardo Arrighini. Alle 14.00 in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, prenderà il via POMPIEROPOLI un evento dedicato ai più piccini per vedere e toccare tutte le attrezzature dei vigili del fuoco con percorsi di gioco per far vivere ai bambini un’esperienza divertente e far loro conoscere il mestiere del pompiere che tanto affascina i più piccini. Porseguono poi anche gli stage di danza e il laboratori coreografici diretti da Ernesto Valenzano e i masterclass di Musica da Camera in collaborazione con il Conservatorio G. Puccini di La Spezia. Alle 19.00 nell’auditorium l’esibizione dei cori del Festival Puccini. L’intensa giornata si concluderà con il concerto della Banda Musicale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco diretta dal Maestro Donato di Màrtile che dal palcoscenico del Gran Teatro all’aperto alle ore 21.00 proporrà, con la partecipazione del tenore Marco Voleri, un programma con le più belle arie da Tosca, Turandot, La Bohème, Barbiere di Siviglia, Nabucco, La gazza ladra, Aida, Carmen e musiche di Ennio Morricone. Per tutti gli eventi l’ingesso è libero, così come per le esposizioni di artigianato, antiquariato, prodotti tipici e per le esposizioni dei mezzi dei vigili del fuoco visitabili durante tutta la giornata. Per informazioni: tel. 0584 350567 viareggino.com/news/2010/06/…/1.asp

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26/06/2010

Ministero Dell'Interno - Notizie

Ministero dell'Interno Notizie

Va i a l c o n t e n u t o

Vigili del Fuoco 14.06.2010 I Vigili del fuoco alla m anifestazione ‘Porte aperte alla m usica e alla cultura’

d e a l

p a g n i a

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Va i a l m

e n ù

d i s e c o n d o

vil e o l

Link Esterni Le immagini nel sito dei Vigili del fuoco

Nel Gran Teatro all'aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago (Lu) un concerto eseguito dalla banda musicale del Corpo e altre iniziative La seconda edizione della manifestazione culturale ‘Porte Aperte alla Musica e alla Cultura’, che si è svolta nel Parco della Musica e nel Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago (Lu) dall’11 al 13 giugno, ha visto la partecipazione anche dei Vigili del fuoco. Tre giornate ricche di iniziative, organizzate dalla Fondazione Festival Pucciniano, alle quali il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Lucca ha contribuito con una esposizione di mezzi storici, con automezzi di soccorso e attrezzature d’intervento, allestita nel Parco della Musica. Inoltre: modellismo, simulazioni di intervento, mostre fotografiche e una video-proiezione nel foyer del Gran Teatro Giacomo Puccini sull'attività svolta nel 2009. Sabato, inoltre, con ‘Pompieropoli’ sono stati organizzati percorsi di gioco dedicati ai bambini che hanno potuto vedere da vicino e toccare le attrezzature utilizzate dai Vigili del fuoco. La sera del 12 giugno, infine, sempre nel Gran Teatro all'aperto, si è esibita la banda musicale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco con brani di Puccini, Verdi, Rossini, Bizet e Morricone e con la partecipazione straordinaria del tenore Marco Voleri che ha interpretato arie tratte dalla Boheme e dalla Tosca. L'esibizione ha ricevuto l'apprezzamento del pubblico e di alcuni esperti di musica presenti. Nel corso della serata, il consigliere d'amministrazione della Fondazione Festival Pucciniano Francesca Bardelli ha consegnato al comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Lucca Michele Iuffrida una targa con la causale: ‘Riconoscimento al merito teatrale ed il supporto e la passione che il Comando VVF di Lucca da sempre dedica per il successo del Festival Puccini di Torre del Lago’. Numerose le autorità civili e militari presenti all’esibizione. Tra loro, il capo dipartimento dei Vigili del fuoco Francesco Paolo Tronca, il prefetto di Lucca Maurizio Maccari, il sindaco di Viareggio Luca Lunardini, il direttore regionale dei vigili del fuoco per la Toscana Cosimo Pulito.

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26/06/2010 Vigili del Fuoco

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Anteprima assoluta al Teatro Goldoni del progetto in prima linea nella ricerca dei nuovi messaggi espressivi

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| Livorno, 14 gennaio 2010 - "Se il maestro Giuseppe Verdi | condividi avesse avuto a disposizione le moderne tecnologie del digitale, sono convinto che le non avrebbe esitato ad utilizzarle, per rendere ancor più spettacolare le sue opere. Lui era un innovatore, è stato il primo sperimentatore degli effetti speciali". Parola di Giuseppe Raffa, direttore d’orchestra e responsabile artistico la “Italian Opera Festival/Arte & Spettacolo”, la più importante organizzazione operistica internazionale, sotto il cui marchio sono state realizzati nell’arco di 20 anni di attività, importanti allestimenti e primo ad utilizzare e innovare costantemente l’utilizzo di scenografie virtuali nell’opera con l’utilizzo di proiezioni e video proiezioni. Immagine di scena del 'Rigoletto' in 3D

Sarà proprio lui, a portare martedì 19 e mercoledì 20 (inizio alle 20.30) - in anteprima assoluta - sul palco del Teatro Goldoni di Livorno il 'Rigoletto' in versione 3D, prodotto dalla Fondazione Goldoni di Livorno in collaborazione con Associazione Arte & Spettacolo. Un 'Rigoletto' da primissima visione, in cui effetti speciali - tanto per fare un esempio i rami degli alberi che ondeggiano al vento, la tempesta che arriva, le acque del Mincio che scorrono ora calme, ora impetuose, il palazzo del Duca di Mantova così vicino e reale da poterlo toccare - musica e bel canto sono un’amalgama perfetta. "E insieme contribuiscono alla rappresentazione dell’opera - spiega ancora il maestro - che cattura l’attenzione dello spettatore, anche il “non abitué”, istante dopo istante scena dopo scena". Già, perché il fine ultimo di questo progetto, che vede la Fondazione Goldoni in prima linea nella ricerca e nella miscellanea dei nuovi linguaggi espressivi applicati alla rappresentazione scenica, è proprio divertire il pubblico. Non quello elitario dei puristi, ma il grande pubblico, quello che si mette in coda ai botteghini per vedere 'A Christmas Carol', 'Avatar' o 'Piovono Polpette'. E che per la prima volta può entrare in un teatro, il Goldoni di

16/01/2010 22:48


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http://lanazione.ilsole24ore.com/livorno/spettacoli/teatro/2010/01/14/...

Livorno, appunto, e gustarsi lo spettacolo di un capolavoro verdiano con scenografia tridimensionale.

"Se dovessi fare un paragone con il cinema in 3D — spiega il maestro Raffa — potrei dire che la mia messa in scena ricorda molto quella dei cartoon tridimensionali. Proprio per l’aspetto immaginifico e fantastico che la caratterizza. Ed è la prima volta che questo avviene in un teatro, proprio grazie alle nuove tecnologie. Il nostro impianto di proiezione occupa un metro quadro di spazio, fino a qualche anno fa, per fare un’opera in 3D a teatro, avremmo dovuto far uscire gli spettatori". E gli interpreti, come la vivono questa scenografia virtuale? "Si sentono stelle del cinema, la vivono benissimo", risponde il maestro. Un cast di giovani stelle: nel ruolo di Rigoletto ci sono Bruno Caproni e Sergio Bologna, in quello di Gilda Paola Cigna e Ilaria del Prete, nel Duca di Mantova si alternano Gustavo Casanova e Giorgio Caruso. Ci sono poi Sparafucile alias Alfredo Zanazzo, Maddalena è Lucia Mastromarino, la custode Giovanna è Rosalba Mancini, il Conte di Monterone è Nejat Isik Belen, il cavaliere Marullo è Michele Corleoni, il cortigiano Matteo Borsa è il livornese Marco Voleri, il conte di Ceprano è Alberto Zanetti, la sua sposa Sara Bacchelli e il paggio Giulia Mij. La regia è affidata a Renato Bonajuto. Ha appena 30 anni, ma vanta una lunga collaborazione con un veterano della regia d’opera, il grande Beppe De Tomasi. Un’opera che vuol piacere ai giovani. E non solo a loro. di Paola Zerboni

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LUNEDÌ 28 dicembre 2009

calabria

ora

C A T A N Z A R O

Canti, emozioni e spiritualità Da Catanzaro a Taverna fino a Squillace un mini-tour di musica sacra Emozioni allo stato puro proseguita ieri presso la per un evento musicale che chiesa di Santa Maria a Taha riscaldato i cuori degli verna prima del finale previsto oggi pomeriggio, alle ore ascoltatori. Nel giorno di Santo Stefa- 18.00, presso il duomo di no, presso la Chiesa del Squillace. Protagonista della serata è Monte, l'associazione cultustato un trio rale “Frenèben affiatato sia” ha offerL’iniziativa che ha riproto ai catanorganizzata da posto i temi zaresi un più suggesticoncerto di “Frenèsia” in vi del repermusica sacra collaborazione torio classico di grande licon la Provincia e operistico, vello. prevalenteUn’occasione di incontro ideale per il mente incentrati sull’argoperiodo delle feste, promos- mento religioso, resi ancor sa grazie al sostegno dell'am- più intensi dal contesto amministrazione provinciale mantato di spiritualità. Tanti e calorosi applausi che ha sostenuto la realizzazione di una mini kermesse hanno fatto da contorno alle

performance vocali del soprano Barbara Luccini e del tenore Marco Voleri, accompagnate all'organo elettrico

da Damyan Tudzharov. Il programma, aperto dal “Domine Deus” di Vivaldi, ha visto scorrere in scaletta

L’associazione “Frenesia” raccoglie così un altro importante successo in attesa del “bis” di “Lirica per tutti”, la rassegna - promossa in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune di Catanzaro - che, dopo il grande riscontro ottenuto dalle riduzioni delle celeberrime opere liriche “La Bohème” e “Rigoletto”, chiamerà nuovamente a raccolta il piccolo grande pubblico dell’Opera rivisitando i momenti più intensi della “Tosca” di Puccini per un rappresentazione fissata il prossimo 23 gennaio all’auditorium Casalinuovo. DOMENICO IOZZO catanzaro@calabriaora.it

personaggi illustri

aranceto

Tombolata natalizia al centro sociale

Grande successo per la tombolata di Natale al centro sociale di Aranceto alla quale hanno preso parte oltre l’assessore alle politiche sociali Nicola Ventura, il presidente della cooperativa sociale Meristema Franco Ritrovato, la coordinatrice Angela Lucia Mazza, gli operatori Antonio Agostino, Daniela Critelli, Martina Froio, Giovanna Giglio e i tanti bambini accorsi numerosi per prendere parte all’evento. L’iniziativa si poneva quale obiettivo principale di riscoprire le tradizioni natalizie vissute dalle famiglie della nostra città, attraverso il gioco più praticato nelle case durante queste festività, la tombola. Angela Lucia Mazza e i suoi collaboratori hanno inteso concepire l’evento come un grande momento di aggregazione non solo per i ragazzi che abitualmente frequentano il centro ma per tutti gli abitanti del quartiere, per ricreare nei locali della struttura quella magia tipica delle festività natalizie. A contribuire alla

Un momento del concerto

anche le splendida “Ombra mai fu” di Haendel, le emozionanti arie tratte da “La forza del destino”, “Otello” e “Requiem” di Verdi, passando per “Ave verum” di Mozart e “Panis Angelicus” di Franck. Il culmine del pathos si è raggiunto in occasione delle delicate esecuzioni dell’ “Ave Maria”, nella doppia versione di Schubert e Gounod, e del crescendo nella “Casta Diva” di Bellini. Tra un canto e l’altro spazio anche ad una parentesi teatrale di notevole intensità con l’interpretazione del Canto 33 dell’ “Inferno” di Dante a cura di Luigi La Rosa e Aldo Conforto.

creazione di questa tipica atmosfera di festa il duo Sinfonia Mediterranea, guidato da Andrea Bressi, che a suon di zampogna e di organetto hanno allietato la serata con le melodie tipiche della nostra tradizione popolare, facendo rivivere l’antica usanza che voleva gli zampognari in giro tra le vie dei quartieri per annunziare a tutti la lieta novella della nascita di Gesù. Grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa è stata espressa dall’assessore Nicola Ventura e dal presidente della Cooperativa Meristema, Franco Ritrovato, che durante la serata hanno apprezzato gli sforzi fatti dall’équipe in un territorio da sempre considerato difficile ma che se opportunamente guidato può dare vita a momenti di vera integrazione sociale. Le attività del centro proseguiranno anche durante le festività natalizie, soprattutto il recupero scolastico, vero fiore all’occhiello delle attività della struttura di Aranceto. r.c.

Spadea, il “regista” di Medicina Il medico fu un esempio di grande capacità con minime risorse Alla fine degli anni ’50 occorreva anche dare un preciso indirizzo ad una componente ospedaliera che per le sue complesse patologie non avrebbe mai potuto consentire un’assistenza specifica, finalizzata alla cura delle molteplici malattie senili. Per cui l’assorbimento della lungodegenza da parte della geriatria provocò alla medicina generale un organigramma che sarebbe però dovuto essere diverso da quello inizialmente impostato dallo stesso “regista” professor Giuseppe Spadea solo un paio di mesi prima. Fu proprio quest’ultimo che in poco tempo congegnò in maniera diversa e più appropriata la diversa strategia individuando, per i suoi “aiuti” una presenza operativa anche nella stessa copertura di quei pochi posti letto disponibili. Difatti Spadea, sulla scorta della esperienza già acquisita, attivò il trasferi-

mento dei suoi collaboratori a tappe: prima dalla lungodegenza alla geriatria sino a creare, dai risultati ottenuti, anche dei micro- reparti all’interno della stessa medicina generale. Cominciò con l’istituire il primo laboratorio di analisi cliniche ottenendo anche dei buoni riscontri dal lavoro svolto dal professor Alberti. Poi ne creò un secondo affidandolo al dottore Sanzi. Sui pilastri di quella vecchia generazione di sanitari, il profesor Spadea valutò anche le diverse patologie consentendo in tal modo a quel piccolo fuscello di presidio, di allinearsi, nonostante le

ristrette dimensioni e le difficoltà incontrate lungo il tortuoso cammino, anche alle tante realtà del pianeta assistenziale. Con tale strategia Spadea riuscì anche ad inserire in un attiguo caseggiato alle spalle della Casa di Riposo “Umberto I” la prima piccola cellula di cardiologia riuscendo, in tal modo, disponendo anche di poco, a dare egualmente un quadro incoraggiante delle diverse branche operative. Ebbe, pertanto, il gran merito di aver dato una equilibrata impostazione alla creazione di una medicina generale con l’applicazione di un nuovo percorso clinico, con “sacche” di mini-reparti che viaggiavano da una parte all’altra di quel vecchio ex caseggiato, in quanto il professor Spadea continuava sempre a sognare di riuscire a mettere in condizione le tante cellule che si occupavano di svariate patologie di gareggiare anche con le altre realtà tecnologicamente più avanzate. Dopo aver recuperato un so-

Festività, i messaggi della “Patari-Rodari” “ Amore, fratellanza e solidarietà “ sono questi i messaggi positivi che l'istituto comprensivo Patari–Rodari di Catanzaro, ha inteso trasmettere attraverso lo spettacolo “Natale... Insieme” , organizzato presso l' auditorium. Un progettoper rimarcare il senso di continuità che si è creato con l'unione dei due isitituti e dei plessi di Fondo Corallo e Gagliardi. Le esibizioni si sono divise in tre appuntamenti. Di mattin le bellissime voci della scuola dell'infanzia; poi i bimbi della elementare. Nel pomeriggio è toccato ai grandi della primaria e secondaria che hanno intonato le più note canzoni di Natale.

La serata si è conclusa, con il concerto dell'orchestra “ Armonie di Note “ con la partecipazione della soprano Fernanda Jiritano. La manifestazione ha raccolto tantissimi ragazzini di ogni età con mamma, papà e nonni, un modo per scambiarsi gli auguri, ma sopratutto per rimarcare l'importante significato delle feste, significato troppo spesso trasformato in spunti di materialità e consumismo. Gli unici che possono impeccabilmente svolgere questo compito sono i bambini, da sempre unici protagonisti dl Natale, e fonte inesauribile di gioia e amore.

lo polmone d’acciaio, riuscì anche a creare in Calabria il primo avamposto per la dialisi, sottraendo alla medicina paganti una piccola stanza pin modo da consentire anche ai dializzati di soffrire il meno possibile avendo ,sia pure a turno, anche la possibilità di accedere a quel trattamento. Se si dovesse tener conto che in quegli anni ’50 il professor Spadea era riuscito a dare l’immagina anche di una buona sanità anche senza avere alle spalle le risorse del servizio sanitario, con una tubercolosi che ancora mieteva vittime, soprattutto in una città che pur essendo a misura d’uomo, aveva anche bisogno di un luogo dove potersi curare la salute anche a proprie spese, l’impresa di Spadea dovrebbe passare alla storia come un esempio di una organizzazione da tener soprattutto presente in questi periodi piuttosto tenebrosi per la buona sanità . Questa, in sostanza, è la traccia lasciata da Spadea in eredità alla stessa sanità, dando anche l’esempio di come sia stato possibile, oltre mezzo secolo addietro, non solo trasformare un ex caseggiato in una prima cellula ospedaliera , quanto l’impegno di essere riuscito creare, attorno alla medi-cina generale anche una modesta scuola che ha continuato ad alimentare all’interno di quell’ex caseggiato, trasformato in un piccolo ma prezioso ospedale civile, la possibilità di curarsi la salute anche alle classi sociali più deboli, assicurando, nel limite del possibile, anche un’assistenza sanitaria che fosse al passo con quei tempi. GERARDO GAMBARDELLA catanzaro@calabriaora.it





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cultura espettacoli

INCONTRO Il soprano presenta il suo manuale di tecnica vocale

Alezionecon Voleri

LIVORNO - Martedì 22 Dicembre alle 17 nell'auditorium del con­ servatorio "P. Mascagni" il tenore Marco Voleri presenterà il suo "manuale di tecnica vocale, rea­ lizzato in collaborazione con la provincia di Livorno e l'asso­ ciazione Culturale "Risonanze ar­ moniche Onlus" della quale l'au­ tore è uno dei fondatori. Nel manuale le pagine scorrono ra­ pidamente, curiose e senza ar­ gomenti ridondanti che spesso è semplice trovare in questo tipo di " lavori, alle quali è stato dato un tocco artistico di maggiore ori­ ginalità anche grazie alle tavole pittoriche realizzate da Tiziana De Felice. Un lavoro "strettamente Iivornese nato dalla collaborazione del te­ nore con vari artisti della città come appunto la stessa pittrice e la scrittrice Marialaura Rossiello che ha seguito la revisione del testo. Altre figure di rilievo hanno preso parte al "libro come il mu­ sicologo Daniele Rubboli e il foniatra Giovanni Panattoni, che hanno curato le prefazioni. Lavoro sì livornese, ma che tro­

www.corrieredillvorno.com \l;lrlnfl ,:; ditllllhrl" 2111,l)

MOSTRE

Collettiva

al Michon"

LIVORNO - Il Centro Michon inaugura una delle più esaustive collettive dedicata agli artisti del territorio, alcuni dei quali rico­ nosciuti a livello nazionale e in­ . ternazionale. Oltre quaranta i nomi selezionati sul tessuto culturale cittadino da Massimo Filippelli, direttore del Centro, secondo il proprio punto di vista. Occhio allenato il suo da un'esperienza ultra-decennale: lo spazio s'inaugura, infatti, nel 1968 come "bottega" di restauro, diviene nel tempo punto di ri­ • Il tenore Marco Voleri ferimento per diverse generazioni di artisti e si propone oggi come verà senza problemi una collo­ galleria d'arte contemporanea. cazione di primo livello anche in «Il gruppo - afferma Filippelli ­ ambito nazionale, in particolare testimonia l'esistenza di una pro­ duzione diversa da quella pae­ nei numerosi conservatori e scuo­ le di musica. saggistica e post-rnacchiaiola, questi creativi con il loro lavoro I vari e ampi contenuti del ma­ offrono infatti, un'opzione alla nuale permettono a chiunque ab­ bia interesse di sfogliare e so­ tradizione artistica toscana. La prattutto imparare importanti no­ mia intenzione è sostenerla». Puntodivista è una mappatura, o zioni di canto e di tecnica vocale dal pianobar alla lirica. meglio un'istantanea che mette a fuoco ciò che si sta muovendo Durante la presentazione ci sarà la nell'attuale produzione Iivornese, presenza anche del soprano Bar­ " bara Luccini. fissandola nel tempo.

Ecco Visione Liric

LIVORNO - «E' noto che Livorno sia stata una città dove l'amore per il melodramma ha regnato incontra­ stato almeno per due secoli, con i molti teatri aperti in città ed il con­ tinuo flusso di grandi interpreti del­ la scena operistica. Nell'ottocento, forse per merito di alcune scuole musicali, a Livorno la passione per il pianoforte si fece evidente. Per questa ragione nasce questo disco». E' così che Fulvio Venturi, mu­ sicologo Iivornese ha presentato il cd intitolato "Visione lirica - pa­ gine pianistiche di musicisti Iivor­ nesi". Il disco, in vendita presso il circolo musicale Masini e nel ne­ gozio Symphony, contiene 13 brani eseguiti da Alessandra Dezzi, pia­ nista diplomata presso l'Istituto mu­ sicale di alta formazione Mascagni. Gli autori livornesi delle "pagine pianistiche" sono personaggi noti all'interno del panorama musicale: oltre al grande operista Pietro Ma­ scagni troviamo artisti del caliBro di Ranieri Del Corona, affermato con­ certista di pianoforte e Raffaello Matteini pianista, compositore e di­ rettore d'orchestra. Presente nella tracldist anche Paolo Pellegrini che

Fulvio Venturi con Il cd "

fu compositore di operette, pczzi

sacri, brani per pianoforte e per pia­ no e canto, figlio di Giulio, com­ pagno di studi di Mascagni all'.­ stituto livornese Cherubini. «Con Visione lirica - ha poi con­ cluso Venturi- crediamo di aver fat­ to qualcosa di molto utile, puntando sulla qualità della musica ». Per cb ' fosse interessato venerdì 18 16.30 ci sarà la presentazion­ ficiale del cd presso l'audit, dell'istituto Mascagni. (

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Sassari: felice avvio di stagione dell'Ente Concerti De Carolis con riuscite produzioni di Macbeth e La Cenerentola, il volto tragico e quello brillante del melodramma

uesto fortunato allestimento, creato per il Circuito Lombardo e quindi por­ tato a Trento e a Pisa, è approdato in __~_~ Sardegna e ha inaugurato la breve, ma intensa, sta IOne autunnale al Teatro Verdi di Sassari. Già recensito sulle pagine de (d'opera», poco da ag­ giungere a quanto già scritto su questo Macbeth, molto riuscito nel suo approccio «minimale», ma non banale e molto fedele alle didascalie. Una serie di sipari di tuIle creano l'ambiente e le atmosfere grazie al gioco sapien­ te delle luci di Cesare Accetta. Unico elemento scenico è costituito dal sarcofago del re Duncano, su cui si incen­ tra tutta l'azione. Scene e costumi recano la firma di uno dei più creativi tra gli scenografi e costumisti italiani, Alessandro Ciamarrughi . Elemento di riflessione - e trasgressione - registica le tre candide fanciuUe che, grazie a movimenti coreografi­ ci e mimici ideati da Anna Redi, sono di volta in volta stre­ ghe, annunciano le apparizioni e, a mo' di animazione del subconscio, guidano i due protagonisti nel loro crimino­ so delirio.L'idea di Andrea De Rosa, regista, è stata ripre­ sa con rinnovato vigore da Andrea Cigni che, in questo caso, puntando maggiormente sulla recitazione, si è po­ tuto awal ere di due elementi di spicco, Luca Grassi, che debuttava così il ruolo di Macbeth, e Paoletta Marrocu, che della Lady ha fatto uno dei suoi cavalli eli battaglia. Il soprano cagliaritano, accolta da un prevedibile e meritatissimo trionfo personale, ha eseguito un autenti­ l'opera

I

co lavoro di bulino, approfon­ dendo l'interpretazione, dav­ vero notevole. AI Teatro Verdi di Sassari, poi, per le ridotte di­ mensioni del palcoscenico, questa intensità istrionica, mu­ tevole nel volto e nell'espres­ sione corporale, si sono dop­ piamente apprezzate. La Mar­ rocu di questo ruolo ha una pa­ dronanza musicale invidiabile, ma colpisce soprattutto per la scansione della parola cantata, tagliente come un fendente ed insinuante con la flessuosità di un serpente. La diabolica Lady, insomma, gode per virtù della Marrocu di tutte le sfumature senza tralasciare una forte ca­ rica di sensualità erotica, che spesso sfugge in certe letture de l personagg io, con cui con­ cupisce il debo le marito spin­ gendolo ai più efferati delitti. Dal punto squisitamente vocale, infine, ci troviamo di fronte al soprano sfogato che esige la parte. L'acuto nella zona estrema risulta, è vero, metallico, al limite dell'urlo: per esempio il Re, emesso in quinta, a siglare la scena del sonnambulismo; ma è anche vero che quella nota, l'ultima della Lady, pre­ sa così assume il significato di un gemito mortale, quel­ lo che precede l'ictus che la stronca . Un effetto che ha provocato un 'ulteriore, rabbrividente, suggestione. Il baritono Luca Grassi sta, comprensibi lmente e giu­ stamente, ampliando il proprio repertorio verso ruoli più drammatici : apprezzato proprio qui a Sassari la scorsa stagione nel donizettiano Marin Faliero, convin­ ce ora con la presa di questo sfaccettato ruolo. Si tratta di un debutto suscettibile di un 'ulteriore messa a fuoco. Non di meno va registrata la duttilità dell'interprete, !'in­ telligenza largamente profusa nel variare il fraseggio e nel trovare il giusto accento e che, alla fine, gli è valsa un'autentica ovazione dopo l'aria «Pietà, rispetto, amo­ re»vero banco di prova per il protagonista. Ottimo, a proposito di Banco, il basso Enrico Turco nel ruolo che per la sua brevità non è certo marginale, ap­ prezzato sia nella scena iniziale, quanto nell'ampio con­ certato ed innne nel cantabile «Come dal ciel precipita» detto con accorata partecipazione.In tal senso altrettanto lodevole e preziosa la partecipazione del tenore Alessan­ dro Uberatore, Macduff dall'accento nobile e virile, che s'è pure ritagliato il suo momento di gloria con un'esecu­ zione esemplare deU'aria «Ahi La paterna mano». Da tenere d'occhio, infine, per il bel materiale seppu­ re ancora da sgrezzare, il tenore Marco Voleri, squillan­ te Malcolm. Completavano il cast Pietro Toscano, impe­ gnato sui tre fronti di Domestico, Sicario e Medico e Paola Spissu, la Dama deUa Lady, da cui invano si è atte­ so il Do nel concertato, tant'è che la si è creduta assente. Adirigere l'ottima Orchestra e il sempre valido Coro, in quest'opera particolarmente impegnato nelle varie


sezioni (lode al Maestro Luca Surgu) s'è destreggiato l'ungherese Balasz Kocsar, pure lui al debutto con lo spartito verdiano di cui, senza scendere in speciali in­ trospezioni, ha retto assai bene il ritmo, scandendo tempi condivisibili, tenendo salde le redini del palco­

scenico specie nei concertati che, per la loro ampiezza ed articolazione, costituiscono le pagine più interessan­ ti di questo Verdi che, pur degli anni di galera, guarda lontano.

C

chestra in modo limpido e pulito, col giusto rilievo ai gio­ chi scintillanti degli strumentini, ottenendo il meglio dal­ l'attenta eprecisa Orchestra dell'Ente Concerti «Marialisa De Carolis)). I tempi erano sempre assolutamente giusti, non troppo veloci ma comunque brillanti, ed erano cali­ bratissimi sia l'aplomb dei concertati (raramente si è sen­ tito un «Nodo avviJuppatQ») di così millimetrica precisione) sia i rapporti tra voci e strumenti. Puntuale il contributo del Coro Polifonico «Santa Cecilia)) di Sassari, preparato da Gabriele VerdineUi. Nel quadro delle scene funzionali, semplici epiacevoli di Davide Amadei, la regia di Gianni Marras puntava decisa­ mente al buffo: sotto il suo mantello nero con cappuccio Alidoro sembrava Marty Feld­ man nelle vesti dello strampalato aiutante di Gene Wilder in Fran­ kenstein jr, Don Magnifico irrom­ pe in scena direttamente sul suo lettone semovente, i coristi (nella Cenerentola il coro è solo maschi­ le) si presentano travestiti da don­ ne al ballo dal principe, scatenan­ do le risate del pubblico eridendo loro stessi - è proprio il caso di dirlo - sotto i baffi, ecc. Ma citare qualche gag non rende l'idea di questo spettacolo, il cui pregio non era in qualche trovata isolata ma nel travolgente ritmo comico. Obiettare che la tenera malinco­ nia di Angelina era soverchiata dalle risate sarebbe una perdita di tempo, meglio godersi il piccolo miracolo di Marras, che riusciva a far andare d'accordo il farsesco eil comico più caricati con il gusto e l'intelligenza.

omponendo La Cenerentola, Gioachino Rossini - che al momento di scrivere que­ sto «dramma giocosQ») aveva ventiquattro anni e già venti opere all'attivo! - si rese conto di essere arrivato alle colonne d'Ercole dell'opera buffa e decise d'oltrepassarle, puntando audacemente la prora verso altri mari, prima l'opera seria e poi il grand­ opéra, ma facendo anche un paio di tentativi nel genere ibrido dell'opera semiseria. Anche in questa sua ultima «opera buffal) c'è già qualcosa di «semiseriQ»), non solo perché le cose sembrano mettersi al peggio e i «cattivi)) a un certo momento potrebbero trionfare sui «buoni)), ma anche e soprattutto perché la protagonista e il principe Ramiro non hanno nulla di comico. In quest'esecuzione al Teatro Verdi di Sassari per la sta­ gione dell'Ente Concerti De Carolis la sottile ma penetran­ te aura malinconica che circonda Cenerentola è stata ben evidenziata da Daniela Pini: il timbro di voce e le delicate inflessioni espressive rendevano in modo ideale la leggera ma penetrante aura di mestizia che accompagna insepa­ rabilmente la tenera e compassionevole orfanella. La sua interpretazione era ben sorretta da una completa padro­ nanza tecnica, cosicché anche nel temibile rondò finale la vocalizzazione era sicura e nitida, mentre - se proprio si vuole eccepire qualcosa -s'avvertiva una leggera tensione quando saliva alle note più acute. Anche il resto del cast era ben assortito. Daniele Zanfar­ dino -la cui voce, leggerissima agli inizi della carriera, ha ora un volume più corposo e un timbro pieno, omogeneo e gradevole - è stato un Ramiro misurato e gentile. Anto­ nio Vincenzo Serra era un Dandini molto divertente ma sempre attento allo stile. Maria Carla Curia e Francesca Pierpaoli sottolineavano al massimo quella comicità catti­ va (è quasi un ossimoro) che caratterizza le due perfide e ridicole sorellastre. Paolo Pecchioli era un Alidoro di lusso, come esige que­ sto personaggio, che apparentemente è secondario, per­ ché non ha molto da cantare, ma d'altra parte ha una delle arie per basso più belle e difficili di Rossini. Antonio De Gobbi ha all'attivo una lunga carriera, du­ rante la quale ha frequentato soprattutto il repertorio melodrammatico, quindi è stata una gradita sorpresa vederlo così a suo agio nel ruolo di «buffo caricato)). Quando èentrato in scena nei panni di Don Magnifico,si è avuta per un attimo l'impressione di trovarsi di fronte a Paolo Montarsolo redivivo, grazie anche al costume e al trucco, che non sembravano scelti a caso; anche ascol­ tandolo si trovava ogni tanto qualche somiglianza con !'indimenticabile basso napoletano, soprattutto nella ca­ vatina «Miei rampoUi femminini)). Ovviamente Montar­ solo è inimitabile, ma che De Gobbi l'abbia ricordato si­ gnifica che ha ben centrato il suo personaggio. Ottima la direzione di Stefano Vignati,che già alla pro­ va generale - cui qui ci si riferisce - ha fatto suonare J'or­

(9 ottobre)

(26 ottobre)

A. M.

Nelle immagini, Daniela Pini (Cenerentola) con Daniela Zanfardino (Don Ramiro) e Antonio Vincenzo Serra (Dandini) con Maria Carla Curia e Francesca Pierpaoli (Clorinda e Tisbe) nel!'opera di Rossini al Teatro Verdi (Foto Piras)



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CULTURA E SPETTACOLI

LA NUOVA SARDEGNA

VENERDÌ 9 OTTOBRE 2009

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LA STAGIONE LIRICA

Un bel «Macbeth» con Paoletta Marroccu che domina la scena di Antonio Ligios SASSARI. Anche la prima della stagione lirica di quest’anno, la 66esima dalla fondazione del “De Carolis”, non si è sottratta al destino di quella calorosa accoglienza che suggella il periodico ritorno della lirica sul palcoscenico del Politeama. Oltre alle abituali ragioni di un successo che va inteso anche come festa per il riproporsi di uno degli appuntamenti musicali più attesi di tutto l’anno, ne vanno sottolineate altre due di grande rilievo: la ripresa a Sassari — dopo venticinque anni di assenza — di una delle più geniali creazioni verdiane, il “Macbeth”, e il rinnovato impegno sul palcoscenico del Verdi del soprano Paoletta Marroccu, che proprio nei panni di Lady Macbeth è stata diretta da Riccardo Muti alla Scala. Sono ormai lontani i tempi in cui il “Macbeth” veniva definito “la più alta delle opere minori di Verdi”. Il primo incontro di Verdi con la drammaturgia shakespeariana caPaoletta Marroccu in scena deva certamente in un momento in cui il compositore era ancora sostanzialmente ossequioso nei confronti dei delicati equilibri che la tradizione aveva codificato in merito ai rapporti tra dramma e condotta musicale. Ma sarebbe scorretto pensare che in quell’epoca Verdi non disponesse di chiavi di lettura adeguate per accostarsi in modo consapevole alla concezione drammaturgica del grande poeta inglese. La prova risiede nel fatto che il musicista italiano inter-

L’opera verdiana nell’allestimento dell’ente De Carolis

pretò perfettamente lo spirito del dramma shakespeariano, cogliendo gli snodi fondamentali dell’azione e strutturandoli in un meccanismo teatrale idoneo al rivestimento musicale e in grado di recepire le convenzioni del melodramma di quegli anni. Molto austero l’impianto scenico di questo “Macbeth” di apertura della stagione del “De Carolis” (proveniente dal Circuito Lirico Lombardo), firmato come i costumi da Alessandro Ciammarughi: un impianto spoglio, caratterizzato da tinte notturne, funzionale — così come la regia di Andrea De Rosa ripresa da Andrea Cigni — ad approfondire la solitudine dei protagonisti, ma che avrebbe avuto bisogno di una maggiore attenzione per le luci. Sul podio c’è Balács Kocsár, un direttore molto “concreto”, che pur non scavando Sotto, il giornalista e scrittore Tito Stagno, protagonista della prima serata del festival Tuttestorie (foto Rosas)

Nella foto un momento della prima del «Macbeth» giovedì al Teatro Verdi in modo particolarmente approfondito nella partitura, cosa che avrebbe invece consentito di leggere gli aspetti più intimi e misteriosi della tragedia, opera scelte di tempo, di colori e di dinamiche equilibrate, tali da assicurare al racconto del dramma una sostanziale coerenza e una spiccata continuità, purtroppo vanificata dalla fastidiosa abitudine della claque sassarese, evidente da qualche anno, di far partire l’applauso sistematicamente alla fine di ogni numero musicale, come se l’opera fosse un recital di arie e di pezzi d’insieme. Il palcoscenico è dominato

di Sabrina Zedda CAGLIARI. Gli astronauti perché partono? Per fedeltà alla bandiera, per un loro ego smisurato, oppure per la voglia di nascondere la Terra dietro a un pollice? Tito Stagno, il volto e la voce che la sera del 20 luglio 1969 consegnarono a tutti gli italiani il memorabile sbarco sul suolo lunare di Armstrong e compagni, se le è poste chissà quante volte queste domande. Giacca e cravatta blu, pantaloni grigi, modi da gentle-

Addio a Irving Penn, fotografo d’arte e moda Padre dell’attore Sean, è stato tra i fondatori della rivista «Vogue» NEW YORK. Irving Penn, uno dei fotografi più famosi del Ventesiumo secolo, è morto a 92 anni nella sua casa di Manhattan. Il nome di Penn dal 1943 è stato associato alla rivista di moda Vogue. Il fotografo era famoso anche nel mondo dell’arte con molte sue immagini esposte in musei e collezioni private. Inizialmente Penn voleva fare l’artista. A 25 anni partì per il Messico dove iniziò a dipingere, ma dopo un anno si convinse che non sarebbe mai diventato un grande pittore e, tornato a New York, divenne assistente di Alexander Liberman, art director di Vogue. Nel 1967 Penn creò un piccolo studio fotografico da viaggio con il quale era in grado di fotografare sullo stesso scenario in ogni parte del mondo e in ogni

condizione: nacque cosi la famosa serie dei “Worlds in a small room” (mondi in una piccola stanza), nella quale si alternavano ritratti di personaggi celebri e fotografie di gruppo dove l’etnografia si mescolava alla moda. Nel 1980 vennero esposti per la prima volta i nudi realizzati nel 1950, mentre nel 1986 vide la luce una nuova serie di nature morte, questa volta dedicate ai crani animali. Di dieci anni più tardi è la serie Street Material esposta al Metropolitan Museum of Arts nel quale Penn aveva fotografato materiali di strada appunto: i resti abbandonati dell’esistenza quotidiana conferendo loro un nuovo valore estetico. I suoi figli sono noti attori: tra questi il più famoso è Sean, interprete e regista.

Pablo Picasso in una foto di Penn

da Paoletta Marroccu, che grazie alla sua intelligenza interpretativa, ai suoi notevoli mezzi vocali e alla sua sicura presenza scenica ha disegnato una Lady Macbeth molto sfaccettata e di grande fascino. Non altrettanto si può dire del Macbeth di Luca Grassi, in alcuni momenti a disagio con la vocalità e la tessitura di un personaggio che ancora non padroneggia, e che necessita di una maturità, di una eloquenza di accenti e di una aristocratica fantasia del fraseggio che non abbiamo sentito. Più convincenti il Macduff vibrante di Alessandro Liberatore e il Banco di

Enrico Turco. Buon contributo vocale proviene infine da Marco Voleri (Malcom) e Paola Spissu (la Dama). Altre due doverose annotazioni non possono mancare: la buona prova della Corale “Canepa”, che registrava l’esordio di Luca Sirigu quale maestro del coro, e l’ottima resa dell’Orchestra dell’Ente “De Carolis”, che ha superato brillantemente le non poche insidie di questa difficile partitura. Del “Macbeth” verdiano allestito dall’ente lirico “De Carolis” sono previste due repliche: questa sera con inizio alle ore 20,30, e domenica 11 alle ore 16,30.

Mr. Moonlight si racconta Tito Stagno a Cagliari tra aneddoti e nostalgie Il cinema, lo sport, la cronaca, le sue passioni man inglese, Mister Moonlight, come venne soprannominato proprio da uno di quegli astronauti, ha scelto la sua Cagliari per ripercorrere quell’esperienza. Raccontata ora nella sua autobiografia «Mister moonlight, confessioni di un telecronista lunatico», opera scritta a quattro mani col nipote Sergio Benoni ed edita da Mininum Fax. Ospite della serata che ha fatto da anteprima all’apertura del IV festival di letteratura per ragazzi «TutteStorie», organizzato dall’omonima cooperativa tra gli spazi del centro culturale Exmà e piazza San Cosimo, Tito Stagno s’è presentato con la sua solita verve, ma anche un tantino emozionato. A raccontare del liceo classico Dettori e dei compagni di Cagliari «coi quali, per festeggiare il diploma presi una sbornia oscena». Ed ecco allora la telecronaca Rai e il florilegio di aneddoti e il dietro le quinte

del primo sbarco sulla Luna punto di partenza del libro, scritto su impulso della figlia Caterina. Le altre pagine sono la storia di un uomo che ha vissuto la vita sino in fondo, cogliendone bellezze e amarezze, ma anche uno spaccato di 80 anni di vita del nostro paese. Per dirla con di Stagno, nel libro «c’è la luna, ma c’è anche la nevrosi del personaggio. E c’è il cronista lunatico con le sue ansie che però sono sintomo di serietà». Come ogni telecronista che si rispetti, Stagno non può parlare senza immagini e allora eccole dietro di lui che si rincorrono in bianco e nero. Ci sono lui e Andrea Barbato in studio per la diretta del primo sbarco sulla Luna — una giornata caldissima, in cui in un momento di goliardia i due restarono dietro al tavolino in mutande, tanto in tivù c’era solo il mezzobusto — e quelle di quando, ragaz-

zino, ha la sua prima esperienza di cinema in «Marinai senza stelle». Già, il cinema, suo grande amore. Nei ricordi del telecronista ci sono anche le miserie della guerra, con gli eleganti palazzi di via Roma, a Cagliari, ridotti in rovina dalle bombe. E poi c’è l’avventura radiofonica: gli anni a Radio Sardegna, come speaker prima che come giornalista. Sino all’approdo in Rai, quasi per caso: Tito Stagno andò a Roma per una partita del Cagliari, ma incastrato dall’amico Gianni Attilini fece pure un provino che lo portò dritto, insieme a Umberto Eco, Furio Colombo, Carlo Mazzarella, al corso Rai per telegiornalisti. Da lì l’ascesa professionale. Sino agli anni ’70, quelli della lottizzazione, quando la carriera «riguardava solo coloro che avevano solidi punti di riferimento nei palazzi della politica», e quindi il passaggio alla testata sportiva. Oggi Tuttestorie propone «Piccola aquila», Anselmo Roveda incontra Chen Jiang Hong, e «Martino su Marte», un incontro tra il giornalista Andrea Mameli e l’astronauta Umberto Guidoni.


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cultura@lanuovasardegna.it

STAGIONE LIRICA

Una scena del Macbeth di Shakespeare ieri al Verdi di Sassari

di Giovanna Peru sessantasei. La stagione lirica sassarese celebra i suoi sessantasei anni con un omaggio a Giuseppe Verdi che torna sul palco dell’omonimo teatro sassarese a 25 anni dalla prima rappresentazione del melodramma in quattro atti del Macbeth. Molti degli abbonati appassionati della lirica c’erano 25 anni fa e sono tornati anche ieri per la Prima accompagnati da figli e nuore. Non si manca all’appuntamento con la Prima: ci vanno le madri che accompagnano i figli e i figli che accompagnano le madri. Perché quella per la lirica, a quanto pare, è una passione che si tramanda come un posto in ospedale. «E’ come partecipare a un matrimonio e anche di più — dice Donatella Cossiga, segretaria tuttofare dell’Ente concerti, da 25 anni cerimoniere molto apprezzato delle serate che sono mondane ormai solo per convenzione. «C’è qualche posto libero, soprattutto nelle poltrone. «Pochi a dire la verità» — dice la signora Giovanna Piredda, che dietro il bancone della biglietteria ha visto passare il mondo e il bel mondo

E

La più importante manifestazione musicale sassarese compie sessantasei anni e propone quattro importanti opere

Dopo 66 anni il Verdi punta su Shakespeare e rinnova la tradizione della Sassari che conta e di quella che, semplicemente, gode della buona musica. Le quattro sorelle Scanu, ex coriste della polifonica Santa Cecilia, sono una vera istituzione: se dovessero mancare loro scatterebbero le telefonate allarmate dell’organizzazione. C’è la bella signora Costanza Spinas che dall’alto dei suoi 85 anni si rammarica delle assenze che negli anni le ricordano che la vita ha un capolinea obbligato. E c’è anche Raffaella Spanu con il marito Giacomino Pinna Nossai «Un cognome noto sa: è ricordato anche nei testi di Enrico Costa». Ma qualcuno ha pensato bene di rimandare l’appuntamento alle repliche del 9 e dell’11 che costano un po’ meno. Forse c’è lo zampino della crisi: per una poltrona in prima fila si possono risparmiare 10 euro (trenta, invece dei 40 della Prima) e, dati i tempi... C’erano invece gli invitati di sempre, che si cono-

scono, si rivedono, si salutano: il sindaco Ganau, gli assessori, Mameli e Malanga, docenti, avvocati, rappresentanti della Regione, il questore di Sassari, Cesare Palermi, con la bella moglie che lo trascina e coinvolge: «E’ un vero piacere poter godere della buona musica per questo

io e mia moglie cerchiamo di non mancare. Lo facevo anche quando lavoravo altrove». E naturalmente erano presenti gli artefici e motori della stagione lirica sassarese: Bisail, Mattone e Spada rispettivamente presidente, vice e direttore artistico dell’Ente concerti.

Il pubblico all’ingresso in sala per la prima del Macbeth

Ma non mancano neppure i giovani confinati per lo più in loggione. «Costa meno, ma l’acustica è migliore» — dice la simpatica maschera, Luigi Garau, 25 anni e un interesse nato dalla situazione — la prima volta vai a sentire un’opera perché sei lì ed è facile, poi ci prendi gusto e magari la vai a anche a rivere perché piano piano ti appassiona, anche questa, nonostante non sia facile e anche un po’ cupa, però è proprio bella. Finito di controllare i biglietti salgo a rivederla». Anche il suo è un bell’osservatorio: «I grandi sono peggio dei bambini, si azzuffano per salire per primi e prendere i posti migliori. A volte capita che qui, davanti a quest’ingresso (per i loggionisti l’entrata è laterale) ci sia più gente che a «Città mercato». Ci conosciamo tutti, a volte qualcuno racconta la sua storia». Anche i vigili reclutati per il controllo della sicurezza indugiano al primo atto: «Bè dato che siamo qui, perché no». Ci sarà più tardi anche la signora Giovanna Piretta che alla fine deve chiudere la cassa e magari far quadrare i conti: Come è andata? «Bene, come sempre»

I misteri di un capolavoro a tinte fosche

di Antonio Meloni ossessione maniacale di una mente dissociata che culmina nell’omicidio, l’enigma oscuro del male che alimenta il dramma del potere. Poche, rapide pennellate a tinte fosche per intravedere appena i contorni del capolavoro Shakespeariano portato in scena da Giuseppe Verdi a Firenze nel 1847 e a Parigi nel 1865. E’ il Macbeth, prima di tre opere che Verdi scrisse ispirandosi al drammaturgo inglese, ad aprire ieri la sessantaseiesima stagione lirica 2009. Un ritorno gradito e altrettanto atteso, se si considerano i 25 anni trascorsi dall’ultima rappresentazione al Verdi, datata 1984. Al Macbeth, in-

Al Verdi di Sassari la prima del Macbeth allestita dell’Ente concerti «Marialisa De Carolis»

Quattro atti portati in scena da Giuseppe Verdi per incantare

L’

Lady Macbeth fatti, era dedicata la prima delle quattro tavole rotonde previste dal ricco cartellone allestito dalla direzione artistica dell’Ente concerti «Marialisa de Carolis». A svelare i segreti più nascosti dell’opera verdiana, nella gremita sa-

la concerti del teatro di via Politeama, Antonio Rostagno, pianista, musicologo, docente della Sapienza di Roma, nonché profondo conoscitore dell’opera verdiana. Con lui, il direttore artistico del De Carolis, Marco Spada, il presidente Alessandro Bisail, il regista Andrea Cigni e il direttore d’orchestra Balacs Kocsar. Il Macbeth, nitida radiografia delle passioni più torbide dell’animo umano, rappresenta un’eccezione nella produzione verdiana e non solo perché non si individua un personaggio che possa definirsi positivo, ma soprattutto perché segna

una sorta di discontinuità con l’idea di teatro tipica di Verdi. «Manca — ha spiegato Antonio Rostagno — quella idealizzazione proiettiva che costituisce il motivo dominante della poetica verdiana». Il teatro, cioè, per Verdi è la proiezione di ciò che nella realtà non dovrebbe accadere e questa trasposizione, secondo la valutazione del musicologo, nel Macbeth è del tutto assente. Così come è assente nella struttura dell’opera un autentico protagonista: «Tutti i personaggi sono negativi a cominciare dalle streghe per finire con Lady

Macbeth, non c’è — ha proseguito Rostagno — la tradizionale contesa tra il protagonista e l’antagonista». Il personaggio più intenso, benché negativo, è Lady, donna apparentemente seducente, ma in realtà fredda e aggressiva. Con l’ausilio del pianoforte e il ricorso a una comunicazione efficace, il musicologo ha illustrato i caratteri peculiari dell’opera Shakespeariana che ha aperto ieri sera la stagione lirica sassarese. Il Macbeth, nella versione parigina del 1865, diretto da Balacs Kocsar, per la regia di Andrea de Rosa, è stato interpretato da Luca Grassi

Una immagine dell’opera di Giuseppe Verdi curata dal regista De Rosa

L’appuntamento obbligato per gli appassionati risente della crisi ma le domeniche c’è il tutto esaurito

(Macbeth), Enrico Turco (Banco), Paoletta Marroccu (Lady Macbeth), Paola Spissu (Dama), Alessandro Liberatore (Macduff), Marco Voleri (Malcom), Pietro Toscano (Domestico, Medico, Sicario) e Fabio Desini (Fleanzio). L’esecuzione delle musiche è affidata all’orchestra dell’Ente Concerti «Marialisa de Carolis» e alla corale «Luigi Canepa». La rappresentazione andrà in replica il 9 e l’11 ottobre mentre la prossima tavola rotonda, dedicata alla «Cenerentola», in programma il 26 ottobre, è affidata al critico musicale Mauro Mariani. L’altro ieri, dopo la tavola rotonda, l’anteprima del Macbeth riservata alle scuole ha raccolto oltre duecento presenze.


mercoledì 7 ottobre 2009

L’UNIONE SARDA

Redazione: Viale Regina Elena 12 Tel. 070.60131

SPETTACOLI & SOCIETÀ

Personaggi. A tu per tu con l’attore umbro, star sul set della “Doppia ora” di Giuseppe Capotondi

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Fax 070.6013276 www.unionesarda.it spettacoli@unionesarda.it

LIRICA

Filippo Timi,bello e dannato «Affascinante io? Allora c’è speranza per tutti» SIN BREVES SDAL MONDOS

Letterman si scusa David Letterman chiederà pubblicamente scusa alla moglie e al suo staff, dopo la confessione di adulterio, nel corso della nuova puntata del suo show, che andrà in onda oggi alle 20 e alle 23 su Sky Uno. «Sono mortificato per aver messo il mio staff in questa posizione», ha detto Letterman che la settimana scorsa aveva confessato in diretta di aver avuto una relazione con una collaboratrice del “Late Show” spiegando di essere stato ricattato da qualcuno che gli aveva chiesto 2 milioni di dollari in cambio del silenzio. Anche stavolta il presentatore non ha rinunciato all’ironia: «Sono salito in macchina questa mattina, e neanche la signora del navigatore satellitare voleva parlare con me». E dopo 15 minuti di show arrivano le scuse: «Il mio comportamento l’ha terribilmente ferita. E se ferisci una persona ed è colpa tua, devi cercare di rimediare»

Madonna risarcita Un sostanzioso risarcimento è stato accettato da Madonna per la violazione della sua privacy di cui si è macchiato il “Mail on Sunday”, pubblicando le foto del matrimonio con Guy Ritchie nel 2000, il regista britannico dal quale ha divorziato nel 2008. L’accordo per il risarcimento è stato concluso all’Alta Corte di Londra. Il legale di Madonna ha detto che i soldi (la cifra è riservata) andranno all’ong fondata dalla popstar, Raising Malawi, che assiste gli orfani nel paese africano.

A teatro è stato Orfeo, Amleto, Odino e Satana. Al cinema ha vestito, recentemente, i panni di un giovane Mussolini. Ora, Filippo Timi, nelle sale dal 9 ottobre con La doppia ora dell’esordiente Giuseppe Capotondi, è un uomo quasi ordinario, una guardia giurata senza troppi sogni che una volta nella vita decide di fidarsi. Un po’ noir, un po’ mélo, e un po’ thriller, il film di Capotondi sembra scritto apposta per Filippo Timi: lui così abituato a ruoli plateali, qui è misurato e perfettamente a suo agio in un noir dove niente è come sembra. «In realtà», ha spiegato ironicamente l’attore umbro «mi sono accorto solo dopo che si trattava di un noir. Vengo dal teatro e la mia abitudine è quella di buttarmi subito sul personaggio, mi sono concentrato sul ruolo. Sì è una storia torbida, ma per me che vengo dalla provincia è la normalità: lì tutto è noirissimo! Succedono cose molto più torbide di queste». In che senso? «No, stavo scherzando. Il film non è altro Filippo Timi che una storia d’amore. Noir, ma è pur sempre la storia di due persone che si incontrano e si amano, e in mezzo succedono tante cose. Il mio personaggio è un uomo buono, che non vuole aprirsi. Poi incontra questa donna (Ksenia Rappoport) e decide di fidarsi. Sbagliando, perché gli farà le scarpe». Per lei molto cinema ultimamente, e molti ruoli la vedono come un “maledetto”… «Io non mi sento affatto ingabbiato in alcuni ruoli. A 13 anni ho cominciato a far teatro, ora finalmente è arrivato il cinema, anche perché mi pagano un po’ di più… No scherzo ovviamente. Ho sempre scelto i copioni sulla base dei personaggi, dovevano innanzitutto piacermi. Non ho mai scelto un ruolo per danaro. E poi mi vedete, io sono così: una persona ironica, sono quasi comico». Di lei spesso si dice che è un sex symbol. È d’accordo?

«Cosa vuole che le dica? Ho una certa fisicità, e ormai mi sono arreso. Ho provato a contrastare questa cosa, senza riuscirvi. Diciamolo, sono un gran bel bonazzo. Se mi chiedono se sono un sex symbol ovviamente dico sì: se lo sono io c’è speranza per tutti!». Il film è piaciuto molto agli americani e si sussurra di un remake. Cosa c’è di vero? «È una fregatura! Lo sapevo: ho fatto un bel film, ora arrivano loro, lo rifanno e magari vincono anche l’Oscar… No, a

parte gli scherzi, ci sono diverse proposte e credo sarà rifatto in America». Quale degli attori d’oltreoceano immagina al suo posto? «Chiariamo subito una cosa: manzi, belli e umbri come me, loro ne ce li hanno! Se dovessi immaginare qualcuno forse Joaquin Phoenix, però lui mi fa rifare Two Lovers». Ormai non è più un segreto. La vedremo presto nel film che George Clooney girerà a L’Aquila…

Svizzera, decisione dell’Ufficio di giustizia

Roman Polanski resta in carcere No anche agli arresti domiciliari «È già fuggito una volta dagli Stati Uniti, potrebbe quindi rifarlo: meglio che resti in carcere»: le autorità svizzere si sono opposte alla domanda di libertà provvisoria su cauzione presentata dai legali di Roman Polanski. Il regista franco polacco è stato arrestato il 26 settembre 2009 all’aeroporto di Zurigo, in esecuzione di un mandato di cattura spiccato dalla Procura di Los Angeles per atti sessuali con una tredicenne, avvenuto nel 1977. Nei giorni scorsi si era parlato di un possibile rilascio del regista per assegnarlo agli arresti domiciliari nel suo chalet di Gstaad, nell’Ober-

land bernese. Ma la presa di posizione del competente Ufficio federale di giustizia è chiara. «Abbiamo chiesto al Tribunale penale federale di Bellinzona di respingere il ricorso di Polanski», ha dichiarato il portavoce dell’Ufficio Folco Galli. «Siamo convinti che vi sia un alto rischio di fuga. Una libertà su cauzione o altre misure di sicurezza non ci possono garantire che Polanski non si sottragga alla procedura di estradizione», ha poi aggiunto il portavoce. Gli avvocati di Polanski avevano presentato la richiesta di rilascio all’Ufficio federale di giustizia il 29 settembre.

«Sì, ma non posso parlarne». Qualcosa deve pur dire, ad esempio come è stato scelto? «Top secret! No davvero, non posso dire molto di più: gireremo in Abruzzo e il titolo provvisorio è L’Americano». Quando comincerete? «Ma immaginate cosa può succedere se vi dico quando cominciamo? Pullman carichi di mie zie assedierebbero il set..». Cosa farà dopo però ce lo può dire… «Il teatro. Riporto in scena Il popolo non ha il pane, dategli le brioches!. Si comincia con Milano, poi Roma e poi in tour per l’Italia. E ovviamente continuo a scrivere…». Un altro libro? «Sì, però per il momento sono parole in libertà, pagine e pagine di appunti e riflessioni. Per ora mi diverto». Prodotto da Indigo Film e Medusa, l’opera prima di Giuseppe Capotondi che è tanto piaciuta alla stampa americana che sarà distribuita in 250 copie. Del film, che si muove con disinvoltura tra sogno e realtà, in Usa già si pensa di farne un remake. «Ci sono molte richiesta da parte degli States, staremo a vedere», ha detto ieri mattina, a Roma, Nicola Giuliano produttore della Indigo Film. Presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, La doppia ora è stato invece ingiustamente sottovalutato dalla critica italiana. Il film si insinua, dapprima lentamente, come un buon noir sa fare, e solo dopo lascia il posto al thriller, capovolgendo i piani e gli eventi. Le risposte, se mai ce ne possono essere, arriveranno solo alla fine. La brava e intensa Ksenia Rappoport ha vinto per questa interpretazione la Coppa Volpi, mentre Filippo Timi si è aggiudicato il Premio Pasinetti, dato dalla critica. Niente male per un attore semicieco, balbuziente e originario di una provincia “torbida”. CATERINA D’AMBROSIO

MOGORO

coli fa dalla peste e dalla carestia. La seconda nel mondo di oggi dimenticati dalle comunità locali. Un appello irrobustito dalle poesie di Francesco Sonis di Mogoro, punto di partenza per la drammatizzazione ideata e diretta da Virginia Garau, regista di Tragodia, con le musiche originali di Paolo Congia. Sonis ha svolto una ricerca documentaria sul borgo di Sitzamus, nelle campagne fra Pauli Arbarei, Siddi ed Ussaramanna. Nel 1729 la fame spinse i suoi 200 abitanti a lasciare la loro terra e trasferirsi nei tre paesi vicini. Un abbandono avvenuto non senza dolore e seguito

Stasera con Paoletta Marrocu

Dopo venticinque anni il “Macbeth” ritorna al teatro Verdi di Sassari William Skakespeare e Giuseppe Verdi: di più non si può chiedere se si amano la tragedia, la passione, la lotta per il potere, gli intrighi, e la potenza poetica e lirica. Sassari riaccoglie oggi il Macbeth a 25 anni dall’ultima rappresentazione. Con questo titolo l’ente concerti Marialisa De Carolis apre la stagione lirica numero 66. L’allestimento che va in scena al Teatro Verdi (inizio ore 20.30) è del Circuito Lirico Lombardo in coproduzione con i Teatri di Trento e Pisa. Per una serie di circostanze è anche l’unica edizione del Macbeth che circolerà in Italia in questa stagione. Non è invece un caso la scelta dei protagonisti. A partire dal ruolo più forte e complesso della vicenda, dal personaggio che cerca di spingere gli eventi in direzione della profezia fatta dalle streghe di Eastwick: Lady Macbeth è Paoletta Marrocu. La soprano cagliaritana ha già interpretato la parte diverse volte. Basti ricordare il clamoroso successo di otto anni fa alla Scala di Milano sotto la direzione di Riccardo Muti. Sassari ne ha già ammirato la maturità vocale e scenica in Carmen, La clemenza di Tito e Lucrezia Borgia. Debutta invece il baritono Luca Grassi nei panni del futuro e tormentato re di Scozia. Il Verdi di Sassari lo ha applaudito l’anno scorso come Israele Bertucci nel Marino Faliero di Donizetti. Nel cast anche un’altra

cagliaritana che è di casa perché qui ha vinto le selezioni bandite dall’ente: Paola Spissu interpreterà la Dama di Lady Macbeth. La soprano è già stata convincente una convincente Laura per la Luisa Miller di Verdi e una efficace Irene per il Marino Faliero. Già noti al pubblico sassarese anche il tenore Alessandro Liberatore (La clemenza di Tito, Traviata e Werther) e il basso Enrico Turco, nel cast di Mosè in Egitto. Gli altri debuttanti (a Sassari) sono invece il tenore Marco Voleri e il basso Pietro Toscano, oltre al direttore d’orchestra, l’ungherese di passaporto italiano Balàzs Kocsàr. La regia di Andrea De Rosa è stata ripresa da Andrea Cigni. Scene e costumi sono di Alessandro Ciammarughi, che dal 1999 collabora con l’ente Decarolis. Il disegno luci è di Cesare Accetta. Le parti del coro sono affidate alla corale Luigi Canepa di Sassari diretta dal maestro Luca Sirigu. La prima rappresentazione del Macbeth fu fatta nel Teatro della Pergola a Firenze il 14 marzo 1847. L’edizione che sarà rappresentata a Sassari è quella del 1865, rimaneggiata da Verdi per l’Opéra di Parigi. Da ricordare che dopo la messa in scena fiorentina l’opera verdiana venne trascurata. A ripescarla dall’oblio fu l’allestimento del Teatro alla Scala del 1952 con una strepitosa Callas. GIAMPIERO MARRAS

SAN SPERATE

Poesia e teatro per ricordare in Marmilla La Marmilla ha omaggiato i “dimenticati”. Lo ha fatto con la poesia ed il teatro. E con delle lenzuola bianche in scena che hanno avuto la doppia e contrastante funzione di avvicinare ed allontanare storie di persone e luoghi cancellati dalla memoria. L’appello lanciato dall’ultima produzione di Tragodia è stato forte e deciso. “Memorare” il titolo dello spettacolo, che sarà replicato anche domenica alle 21,30 nel teatro della Fabbrica delle Gazzose a Mogoro. Memorare: ovvero ricordare, recuperare la memoria di villaggi scomparsi, cancellati due volte. La prima se-

Paoletta Marrocu è Lady Macbeth

da una vita fatta di maggiori privazioni. È lo smarrimento di Rosa Atzeni che durante l’inverno piange in una nuova casa che non sente sua. O il dolore di Miliano Garau che in punto di morte chiede di tornare a Sitzamus. Gli attori sul palco recitano le poesie e ricordano queste storie. Le lenzuola bianche testimoniano il desiderio di rimanere legati alle storie di quella gente, ma anche l’oblio del tempo che i personaggi cercano di oltrepassare andando oltre quei teli bianchi. Ci riescono e con le lenzuola alle spalle invitano il pubblico a “Memorare”. ANTONIO PINTORI

Tutti i colori dei writers sul rio Flumineddu

Dalla locandina del “Fiume dei writers”

Da oggi al 10 ottobre a partire dalle 10, avranno inizio i lavori del progetto “Il fiume dei writers”, l’iniziativa del Comune di San Sperate con il contributo dell’assessorato provinciale alla Cultura, in collaborazione con l’associazione ArCoEs, lo studio di architettura Officinevida, sotto la direzione artistica di Pinuccio Sciola. I 30 ragazzi europei coinvolti, dopo i workshop e i tavoli di lavoro dove sono stati messi a punto gli interventi, avranno modo di confrontarsi e di mettere in opera il progetto, contribuendo così alla rivalutazione ambientale del rio Flumineddu, un canale in

disuso al centro di San Sperate, dando vita ad un lunghissimo serpentone colorato. Il progetto è un’occasione di scambio tra culture diverse che apporterà elementi di arricchimento al territorio aperto già da tempo all’arte contemporanea internazionale e alla progettazione partecipata. Il fiume inoltre può diventare così luogo d’incontro tra culture, generazioni e spazi abitativi del paese che vede affacciarsi la parte vecchia e nuova nelle due rive opposte. L’arte assume dunque il ruolo di recupero di identità e alterità culturale unitamente alla funzione di

trasformazione sociale e del territorio grazie alle pratiche artistiche condivise. “Il fiume dei writers” vuole offrire una duplice occasione di riscatto, la rivalutazione ambientale di un canale in disuso e il superamento del giudizio stereotipato nei confronti del mondo dei writers, spesso definiti “imbrattatori”, caratterizzato da uno stile di vita che vuole comunicare un senso di libertà e di fuga dai canoni. Per informazioni è possibile rivolgersi all’associazione ArCoEs, telefono 070/ 542979; mail@officinevida.eu, http://writers.officinevida.eu.


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Dopo venticinque anni il “Macbeth” ritorna al teatro Verdi di Sassari Mercoledì 07 ottobre 2009

illiam Skakespeare e

W Giuseppe Verdi: di più

non si può chiedere se si amano la tragedia, la passione, la lotta per il potere, gli intrighi, e la potenza poetica e lirica. Sassari riaccoglie oggi il Macbeth a 25 anni dall'ultima rappresentazione. Con questo titolo l'ente concerti Marialisa De Carolis apre la stagione lirica numero 66. L'allestimento che va in scena al Teatro Verdi (inizio ore 20.30) è del Circuito Lirico Lombardo in coproduzione con i Teatri di Trento e Pisa. Per una serie di circostanze è anche l'unica edizione del Macbeth che circolerà in Italia in questa stagione. Non è invece un caso la scelta dei protagonisti. A partire dal ruolo più forte e complesso della vicenda, dal personaggio che cerca di spingere gli eventi in direzione della profezia fatta dalle streghe di Eastwick: Lady Macbeth è Paoletta Marrocu. La soprano cagliaritana ha già interpretato la parte diverse volte. Basti ricordare il clamoroso successo di otto anni fa alla Scala di Milano sotto la direzione di Riccardo Muti. Sassari ne ha già ammirato la maturità vocale e scenica in Carmen , La clemenza di Tito e Lucrezia Borgia . Debutta invece il baritono Luca Grassi nei panni del futuro e tormentato re di Scozia. Il Verdi di Sassari lo ha applaudito l'anno scorso come Israele Bertucci nel Marino Faliero di Donizetti. Nel cast anche un'altra cagliaritana che è di casa perché qui ha vinto le selezioni bandite dall'ente: Paola Spissu interpreterà la Dama di Lady Macbeth. La soprano è già stata convincente una convincente Laura per la Luisa

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L'Unione Sarda - Dopo venticinque anni il “Macbeth” ritorna al teatro Verdi di Sassari - mercoledì 07/10/2009

Miller di Verdi e una efficace Irene per il Marino Faliero . Già noti al pubblico sassarese anche il tenore Alessandro Liberatore ( La clemenza di Tito , Traviata e Werther ) e il basso Enrico Turco, nel cast di Mosè in Egitto . Gli altri debuttanti (a Sassari) sono invece il tenore Marco Voleri e il basso Pietro Toscano, oltre al direttore d'orchestra, l'ungherese di passaporto italiano Balàzs Kocsàr. La regia di Andrea De Rosa è stata ripresa da Andrea Cigni. Scene e costumi sono di Alessandro Ciammarughi, che dal 1999 collabora con l'ente Decarolis. Il disegno luci è di Cesare Accetta. Le parti del coro sono affidate alla corale Luigi Canepa di Sassari diretta dal maestro Luca Sirigu. La prima rappresentazione del Macbeth fu fatta nel Teatro della Pergola a Firenze il 14 marzo 1847. L'edizione che sarà rappresentata a Sassari è quella del 1865, rimaneggiata da Verdi per l'Opéra di Parigi. Da ricordare che dopo la messa in scena fiorentina l'opera verdiana venne trascurata. A ripescarla dall'oblio fu l'allestimento del Teatro alla Scala del 1952 con una strepitosa Callas. GIAMPIERO MARRAS

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S Qui in alto, un’immagine del soprano Paoletta Marrocu

L’allestimento proposto è del Circuito lirico lombardo, la regia è affidata ad Andrea Cigni

del Marialisa De Carolis

Esordio a Sassari con «Macbeth» di Verdi Protagonista maschile Luca Grassi, direttore d’orchestra Balács Kocsár

Oggi torna la lirica Paoletta Marrocu sarà Lady Macbeth pera verdiana risale al 1868, nella cosiddetta stagione di Carnevale. In seguito l’opera fu nuovamente allestita, esattamente dieci anni dopo, in una delle stagioni firmate dall’impresario Annibale Cicognani. Poi occorrerà attendere il 1984, quando — con la direzione artistica del «De Carolis» appena assunta da Alberto Peyretti — il «Macbeth» andò in scena con la direzione dello stesso Peyretti e con la regia firmata da Luciano Damiani: una bella edizione che molti musicofili ancora ricordano. L’odierno allestimento, basato sulla versione parigina dell’opera e sull’edizione critica approntata da David Lawton per l’editore Ricordi, è del Circuito Lirico Lombardo, che lo ha realizzato in coproduzione con i teatri di Trento e di Pisa. Le scene e i costumi sono firmati da un professionista che ormai da undici anni è presente nelle stagioni del Verdi, Alessan-

dro Ciammarughi, mentre la regia è di Andrea Cigni. A dirigere il «Macbeth» sarà l’ungherese Balács Kocsár, che ha iniziato la sua carriera di direttore appena quattro anni fa, a Lipsia, con il «Flauto magico» di Mozart. Punto di forza del cast vocale è il soprano cagliaritano Paoletta Marroccu nei panni di Lady Macbeth. La Marro-

cu è una tra le più interessanti voci liriche del panorama nazionale, già diretta da Muti alla Scala nello stesso ruolo. Ad interpretare Macbeth sarà invece Luca Grassi, che torna a Sassari a distanza di un anno, dopo aver interpretato Israele nel «Marino Faliero», andato in scena anche al Teatro Donizetti di Bergamo. Di quello stesso cast face-

va parte anche Paola Spissu, che nella parte della Dama ritorna a calcare le scene del Verdi. Tra gli interpreti già noti al pubblico cittadino, presenti nell’opera di Verdi, anche quello di Alessandro Liberatore (Macduff), che a Sassari ha cantato nella «Clemenza di Tito», in «Traviata» e in «Werther», ed Enrico Turco (Banco), già nel cast di «Mosè in Egitto». Per la prima volta a Sassari, invece, il tenore Marco Voleri, che interpreterà il personaggio di Malcom. L’orchestra è quella del «De Carolis», come da tradizione degli ultimi anni, mentre il coro è quello della corale «Canepa», preparato da Luca Sirigu. Del «Macbeth» sono previste due repliche: venerdì 9 alle 20.30 e domenica 11 alle 16.30.

Paoletta Marrocu in una scena da «Macbeth» di Giuseppe Verdi

L’orchestra è quella del «De Carolis», coro della «Canepa» preparato da Luca Sirigu

IL CASO

Al Metropolitan fischi per l’«Aida» di Gatti

Daniele Gatti

NEW YORK. Il mondo anglosassone scopre il loggione: dopo la «Tosca» minimalista del regista svizzero Luc Bondy del Metropolitan di New York, dopo il «Tristano e Isotta» della Royal Opera House di Londra, è toccato, sempre al Met di New York, a una «Aida» con Daniele Gatti sul podio raccogliere fischi tra gli spettatori della prima. Secondo il New York Times, dopo gli applausi riser-

vati agli interpreti, Gatti è stato fischiato: per nessuna ragione plausibile, ha aggiunto il quotidiano, osservando che il maestro italiano, direttore musicale dell’Orchestre Nationale de France, è apparso concentrato per tutta l’opera. I fischi del Met per «Tosca» e «Aida» suonano come una manifestazione di sfiducia per il nuovo direttore artistico Peter Gelb e per le sue scelte innovative.

C OM U N E D I G A V OI

G A V OI OSPITA L ITA ’ N E L C U OR E D E L L A B A R B A G IA

9.10.11 o tto b r e 2 0 0 9

S p a z io p u b b lic ita rio c om m is s ion a to d a l C om u n e d i G a v oi.

i alza il sipario questa sera, alle 20,30, al Teatro Verdi di sassari, sulla stagione lirica 2009 dell’Ente concerti «Marialisa De Carolis»: un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della lirica. L’inaugurazione della tradizionale stagione, come spesso è accaduto nella storia del Politeama, avverrà nel segno di Giuseppe Verdi, con un’opera che manca dal palcoscenico sassarese da ben venticinque anni: il «Macbeth». Il melodramma in quattro atti, composto su un libretto — tratto dall’omonimo dramma di William Shakespeare — firmato da Francesco Maria Piave, con molte parti riviste o riscritte da Andrea Maffei, andò in scena per la prima volta al Teatro della Pergola di Firenze nel 1847. Successivamente, nel 1865, l’opera fu ripresa per la rappresentazione parigina, e Verdi apportò alcune modifiche alla partitura per le quali chiese l’intervento dello stesso librettista. L’opera arrivò in Sardegna soltanto undici anni dopo, nel 1858, al Teatro Civico di Cagliari. Per ciò che riguarda Sassari, invece, non essendo ancora disponibile una cronologia completa degli spettacoli teatrali del Civico, va detto che la prima notizia di un allestimento dell’o-

LA STAGIONE

Foto: R B rotz u - M .C . Folc h e tti

di Antonio Ligios


Quotidiano di Sassari e provincia

Quattro gli appuntamenti proposti dall’Ente concerti “Marialisa de Carolis”

Inizia la stagione lirica sassarese martedì 6 ottobre 2009 11.46

Prenderà il via domani la sessantaseiesima stagione lirica organizzata dall’Ente concerti di Sassari “Marialisa de Carolis”. Quattro appuntamenti in tre mesi intensi, nei quali le produzioni in cartellone si succederanno in date tra loro ravvicinate e consentiranno agli amanti della lirica di immergersi nelle opere dei grandi maestri della musica italiana del XVIII e XIX secolo. La stagione 2009 è la conferma dell’impegno messo in campo dall’Ente concerti “Marialisa de Carolis” di voler portare sul palco del Teatro di via Politeama quattro produzioni importanti, così come è avvenuto per la passata edizione. Il cartellone di quest’anno, nonostante i tagli operati dal Ministero, si presenta popolare e di richiamo. La stagione si apre, inoltre, con un segnale positivo che arriva dalla Regione. L’articolo 9, comma 11, della legge numero 3 del 7 agosto scorso prevede che la Regione possa «stipulare convenzioni rinnovabili di durata triennale con l’Ente concerti Marialisa De Carolis di Sassari, per concorrere all’attività istituzionale, all’organizzazione delle stagioni liriche e concertistiche annuali, all’incremento del patrimonio artistico-strumentale, allo sviluppo della cultura musicale sul territorio e alla gestione di strutture teatrali». Si tratta di una conquista importante per l’Ente sassarese, che consentirà una programmazione a lungo termine nella certezza del finanziamento. La stagione si inaugurerà domani con il Macbeth, la decima opera lirica di Giuseppe Verdi. La prima rappresentazione di Macbeth ebbe luogo a Firenze, al Teatro della Pergola, il 14 marzo 1847, con il maestro Alamanno Biagi a dirigere l’orchestra. Il libretto era di Francesco Maria Piave con interventi di Andrea Maffei. L’edizione che sarà rappresentata a Sassari è quella del 1865, rimaneggiata da Verdi per l’Opéra di Parigi. A Sassari, per interpretare Lady Macbeth, ci sarà il soprano cagliaritano Paoletta Marrocu, una tra le più interessanti voci liriche del panorama nazionale, già diretta da Muti alla Scala nello stesso ruolo. A seguire, il 28 e il 30 ottobre quindi il 1° novembre, la Cenerentola di Gioachino Rossini. La prima rappresentazione si tenne a Roma, Teatro Valle, il 25 gennaio 1817. Il libretto era di Jacopo Ferretti. Si tratta dell’ultima opera comica di Rossini. Il giro di boa della 66esima stagione lo farà Cecchina o La buona figliola (14 e 15 novembre), dramma giocoso in tre atti musicato da Niccolò Piccinni su libretto di Carlo Goldoni (che utilizzò lo pseudonimo di Polisseno Fegejo). L’opera debuttò il 6 febbraio 1760 al Teatro delle Dame di Roma con un grandioso successo, tanto da mutare la storia stessa dell’opera italiana. Concluderà la stagione, il 7, 9, 11 e 13 dicembre, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti su libretto di Salvadore Cammarano. Andò in scena per la prima volta il 26 settembre 1835 al Teatro San Carlo di Napoli. Gradito ritorno a Sassari, nella parte di Sir Edgardo di Ravenswood, è quello del tenore portotorrese Francesco Demuro, che anche lo scorso anno chiuse la stagione con la Bohème. La regia sarà di Marco Spada. I CANTANTI, I REGISTI, GLI SCENOGRAFI E I COSTUMISTI Per alcuni cantanti la partecipazione alle produzioni in cartellone a Sassari rappresenta una vera e propria conferma, a partire dal Macbeth-Luca Grassi che debutta in questo ruolo e che si muoverà


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tra i colori cupi della musica verdiana diretto dal maestro Balács Kocsár per la regia di Andrea Cigni. Grassi torna a Sassari a distanza di un anno, dopo aver interpretato (era il 3 ottobre 2008) con successo Israele nel Marino Faliero, per la regia di Marco Spada, andato in scena con grande successo della critica nazionale anche al Teatro Donizetti di Bergamo. Di quello stesso cast faceva parte anche Paola Spissu, che nella parte della Dama del Macbeth ritorna a calcare le scene del Verdi. Tra i volti noti, presenti nell’opera musicata dal Verdi, anche quello di Alessandro Liberatore, che a Sassari ha cantato ne La Clemenza di Tito, Traviata e Werther, ed Enrico Turco, già nel cast di Mosè in Egitto. Per la prima volta a Sassari, invece, il tenore Marco Voleri, che interpreterà Malcom nell’opera verdiana. I costumi e le scene sono di Alessandro Ciammarughi, da undici anni presente nelle produzioni dell’Ente, che lo scorso anno disegnò le scene e gli abiti del Marino Faliero. La Cenerentola segna la conferma, dopo un anno, del regista sassarese Gianni Marras, che durante la 65esima stagione lirica aveva diretto un affiatato gruppo di giovani cantanti nell’altra opera rossiniana La pietra del paragone. Quest’anno il regista, oltre che a ritrovare di quel cast la cagliaritana Francesca Pierpaoli e il soprano Daniela Pini, per la quale La pietra del paragone è stato un successo personale, si troverà a dirigere il sassarese Antonio Vincenzo Serra che il pubblico del Teatro di Spoleto, a marzo 2008, ha proclamato “miglior cantante” tra i finalisti del “Comunità Europea” (tra i più importanti concorsi italiani per voci liriche). A dirigere l’orchestra dell’Ente concerti, dal podio ci sarà il maestro Stefano Vignati, direttore artistico e musicale del Tuscia Opera Festival. L’opera rossiniana segnerà anche il debutto della sassarese Luisella Pintus, responsabile della sartoria nelle produzioni liriche dell’Ente, che questa volta si occuperà di curare i costumi di scena. Al suo fianco Marras ritrova Davide Amadei alle Scene e Fabio Rossi al disegno luci, entrambi al Verdi nel 2008 con La pietra del paragone. Cecchina o la buona figliola rappresenta per Sassari la vera novità della stagione. Sarà infatti rappresentata per la prima volta nelle stagioni dell’Ente con l’allestimento del Teatro “La Fenice” di Venezia. La regia sarà affidata all’esperto Francesco Bellotto, direttore artistico del Teatro Donizetti di Bergamo e ideatore del Bergamo Musica Festival. A dirigere l’orchestra sarà il maestro Alessandro Benigni, al suo debutto a Sassari dove è di casa: è infatti il direttore musicale di palcoscenico dell’Ente concerti. Nella produzione un cast di giovani, tra i quali la protagonista soprano Gabriella Costa, una frizzante Francesca Pierpaoli, la giapponese Tomoko Masuda, la spagnola Sandra Pastrana. Anche qui un volto noto, quello di Domenico Menini, lo scorso anno a Sassari per il Marino Faliero. Al fianco del regista Massimo Checchetto (scene) e Giovanni Pirandello che nel 2008 disegnò le luci per il Marino Faliero e Bohème. Sulla Lucia di Lammermoor Marco Spada appone la firma del regista, la sesta da quando si trova alla direzione artistica dell’Ente concerti sassarese. Quest’anno il direttore chiuderà la stagione con un’opera che, con altro cast, ha ottenuto un ottimo successo di critica al Teatro Csokonai di Debrecen e all’Opera di Stato di Budapest e dai quali, quella in programma al Verdi, eredita l’allestimento. Il regista si troverà a dirigere un cast di primo livello che, oltre a Demuro, vedrà la presenza di


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Roberto Accurso, a Sassari lo scorso anno con I Puritani, quindi della affascinante Anna Skibinsky, cantante israeliana russa di nascita, nella parte di Lucia. Per Elisabetta Farris si tratta di un debutto. Il soprano ozierese, che interpreterà la parte di Alisa, si è classifica al primo posto lo scorso aprile nella terza edizione delle audizioni per cantanti sardi che, in questi anni, ha consentito a tanti giovani (si pensi anche solo a Demuro, Pierpaoli e Spissu) di avviarsi ad una brillante carriera internazionale. A dirigere l’orchestra sarà la bacchetta del maestro Fabio Mastrangelo, consulente musicale della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Le scene e i costumi saranno affidati a Michele Della Cioppa e Simona Morresi (I Puritani nel 2008), mentre le luci saranno di Fabio Rossi. I DIRETTORI D’ORCHESTRA Per tutti e quattro i direttori che saliranno sul podio del Teatro di via Politeama si tratta di un vero debutta a Sassari. A partire dal maestro Balács Kocsár che, sebbene nel 2004 avesse diretto una recita in forma di concerto, Hänsel und Gretel, questa volta dirigerà una produzione più lunga e complessa. A fine ottobre sarà la volta del maestro Stefano Vignati, direttore artistico e musicale del Tuscia Opera Festival, e da febbraio di quest’anno anche direttore artistico dell’Italian American Opera Foundation. A novembre invece a dirigere l’orchestra sarà Alessandro Benigni. Per lui una vera e propria promozione sul campo. Il maestro è di casa al Verdi dove ricopre il ruolo di direttore musicale di palcoscenico dell’Ente concerti. A dicembre sul palco salirà Fabio Mastrangelo che nel 2006 è stato nominato consulente musicale della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Apprezzato pianista si esibisce regolarmente in duo con Sergei Slovachevsky, primo violoncello della Filarmonica di San Pietroburgo. LE CORALI Si conferma, anche quest’anno il rapporto tra Ente lirico sassarese e le Corali Luigi Canepa, quest’anno con il maestro Luca Sirigu, e Corale Santa Cecilia di Sassari, diretta dal maestro Gabriele Verdinelli. Alcuni dati storici sulle opere Il Macbeth andò in scena a Sassari nella stagione lirica del 1984 (interpreti: L. Montefusco, R. Bakocevic, C. De Bertoli, G. Caputi, F. Labò, G. Mastino, T. Rovetta, G. Malfatti; direttore Alberto Peyretti, che aveva appena assunto la direzione artistica dell’Ente sassarese; regista Luciano Damiani). Lucia di Lammermoor è andata in scena a Sassari nelle stagioni liriche del 1954 (interpreti: F. Ottaviani, M. Filippeschi, A. Mineo, S. De Tommasi, E . Achilli, G. Lollini, E. Variati; direttore Franco Patané; regista Fernando Benassi), quindi ancora nel 1965 quando aprì la stagione (interpreti: M.L. Cioni, G. Poggi, G. Fioravanti, W. Artioli, A. Nosotti, E. Barcis; direttore Nino Bonavolontà che per 18 anni fu anche direttore artistico dell’Ente Concerti, regista Dario Della Corte), ritornò nel 1977 (interpreti: C. Albanese, O. Garaventa, G. Fioravanti, E. Marini, A. Pedroni, C. Terni, G. Di Rocco; direttore Ferruccio Scaglia; regista Beppe De Tommasi) e nel 1986


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(L. De Corato, G. Devinu, S. Fisichella, G. Mastino, C. De Bortoli, S. Moyso, T. Pane; direttore Alberto Peyretti che nella stessa stagione diresse anche il Werther, dal 1984 era direttore artistico dell’Ente; regista Antonello Madau Diaz). L’ultima rappresentazione a Sassari è del 1995. La Cenerentola venne rappresentata al Verdi di Sassari nelle stagioni 1970 (interpreti: E. Buoso, A. Rinaldi, C. Badioli, A.M. Balboni, G. Delle Molle, M. Parutto, P. Clabassi; direttore Pier Luigi Urbini; regista Marcella Govoni) e 1978 (interpreti: B.M. Casoni, E. Palacio, P. Montarsolo, A. Rinaldi, M. Truccato Pace, S. Alaimo; direttore Alberto Peyretti; regista Beppe De Tommasi). Anche per questa l’ultima rappresentazione a Sassari risale al 1995. Per Cecchina, come detto, invece si tratta di una vera e propria novità per il Teatro di Sassari.

http://www.sassariweb.info/2009/10/06/inizia-la-stagione-lirica-sassarese/


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Le recensioni dal vivo di MUSICA con costumi stilizzati (di Franca Squarciapino), giocata su movimenti un po’ stereotipati, a parte la bella scena della sfinge, creatura mostruosa avvolta in un grande drappo nero che si allargava in due immense ali. Bravissimo, nel ruolo eponimo, Stefan Ignat, baritono dal timbro eroico ma pieno di sfumature, capaci di rendere tutta la gamma delle inquietudini del suo personaggio. Di livello assai vario il resto del cast: tra i migliori Oana Andra (Giocasta), Horia Sandu (Tiresia), Ionuþ Pascu (Creonte), Valentin Racoveanu (il pastore). Tra le sette sezioni tematiche del festival spiccava quella dedicata ai « Compositori romeni del XX seIl Macbeth e` l’opera di Verdi che ha meno bisogno di fondali suggestivi e di elaborati cambi di scena: si puo` benissimo raccontare l’intera vicenda con un accorto impiego delle luci e con qualche proiezione sul sipario di tulle per la scena di battaglia nel quarto atto e per quella specie di seduta spiritica che apre il terzo. L’importante e` che i volti e i gesti dei personaggi siano ben illuminati anche quando « la luce langue » e che la recitazione sia sempre credibile e motivata interiormente. Andrea Cigni – un regista che ha saputo accortamente rinnovare uno spettacolo ideato in origine da Andrea De Rosa per il Circuito Lirico Lombardo – mostra di avere le priorita` giuste e in diverse momenti riesce a suscitare un effetto forte con mezzi minimi, soprattutto quando e` in scena la grandissima Lady Macbeth di Paoletta Marrocu: il soprano che – meglio di qualunque altro in questi ultimi decenni – e` riuscito a costruire il personaggio partendo dalle inflessioni minime del testo di Piave e Maffei, fraseggiando con l’eloquenza di una grande attrice nel pieno rispetto del disegno musicale verdiano. In quest’occasione la cantante sarda ha delineato una moglie e regina sensuale e dominatrice e ha mostrato – Punto di forza del Belcanto Festival un po’ debole di quest’anno, Il viaggio a Reims di Rossini proposto dall’Accademia di S. Cecilia e` stato un fragrante bouquet donato al settembre romano. E ha dimostrato, a fronte della Norma non eccelsa qui udita nel 2008, come oggi sia meno agevole metter su il capolavoro belliniano che il pur complesso « adieu » del pesarese all’opera italia-

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colo » che metteva a confronto, sotto le splendide volte dell’Ateneo Romeno, autori di generazioni e stili diversi: i lavori meno recenti apparivano accomunati da un certa impronta neoclassica e folklorica, ad esempio nei cicli liederistici di Pascal Bentoiu, Valentin Timaru, Mihail Jora, o nei quartetti per archi (affidati all’ottimo Quartetto Florilegium) di Lucian Metianu, Maia Ciobanu, Fred Popovici. Altra aria si respirava nei concerti del Traiect Ensemble, votato alla sperimentazione elettronica; dell’Hyperion Ensemble, che ha eseguito pezzi di Costin Cazaban, Ana Maria Avram e Iancu Dimitrescu (storico esponente dell’avanguardia

rumena e fondatore dell’ensemble) « per ensemble e suoni assistiti dal computer »; dell’Esemble Pro Contemporania, che ha eseguito Marty and Gloria di Irinel Anghel – performance dal gusto surrealista che metteva insieme una suonatrice di fisarmonica, chitarra e tastiera elettrica, dei bambini, un cerimoniere dall’enorme cappello, una donna con ventaglio, un robot telecomandato – e Il Gioco degli Innocenti di Mihaela Stanculescu-Vosganian, pezzo un po’ rocchettaro e pieno di interferenze stilistiche per due voci femminili, chitarra elettrica, violino e violoncello, violino. Di buon livello l’Orchestra Filarmonica della Transilvania, diretta da Sa-

VERDI Macbeth L. Grassi, P. Marrocu, E. Turco, P. Spissu, A. Liberatore, M. Voleri, P. Toscano, F. Desini; Corale Luigi Canepa, Orchestra dell’Ente Concerti Marialisa De Carolis, direttore Bala´zs Kocsa´r regia Andrea Cigni scene e costumi Alessandro Ciammarughi Sassari, Teatro Verdi, 7 ottobre 2009

Luca Grassi e Paoletta Marrocu

con la piena complicita` dell’ottimo concertatore ungherese Bala´zs Kocsa´r (anche lui un vero uomo di teatro) – come gran parte del ruolo puo` essere risolta tra il pianissimo e il mezzoforte, spiegando la voce solo nei climax piu` accesi. E ha rivelato quanta verita` umana puo` trapelare dagli sguardi di questa donna: taglienti, imperiosi, pieni di desiderio e talvolta impauriti.

Anche il personaggio di Macbeth va costruito con la massima dedizione, soprattutto per rendere l’estrema reattivita` di questo marito, re e assassino a tutto cio` che gli accade intorno. Per Luca Grassi – debuttante nel ruolo – il lavoro di costruzione e` appena all’inizio: la voce e` ben educata e traccia con intelligenza il percorso emotivo di « Pieta`, rispetto, amore » nell’ultimo

ROSSINI Il viaggio a Reims R. Feola, D. Barcellona, E. Gorshunova, E. Dehn, S. Yijie, D. Kortchak, M. Palazzi, N. Ulivieri, P. Bordogna, B. Quiza, P. Quiralte Gomez, M. Karahan Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, direttore Kent Nagano Roma, Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, 21 settembre 2009

na. Kent Nagano per primo vi si e` trovato a suo impeccabile agio. Diremmo anzi che questo ci e` parso l’approccio direttoriale alla Cantata

musica 211, novembre 2009

scenica rossiniana piu` interessante dopo Abbado. Tanto costui poneva in luce le matrici d’humour italiano e la « folie organise´e », consuete en-

scha Goetzel, che ha eseguito il Concerto per violino « Trinity » di Theodor Grigoriu, dominato da un morbido melos popolareggiante (solista Sherban Lupu); l’elettrizzante Concerto n. 2 per orchestra d’archi di Sigismund Todut˛a˘ (uno dei piu` grandi compositori romeni dopo Enescu, che ha anche studiato all’Accademia Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Casella e Pizzetti), e l’applauditissimo Concerto per Sax e orchestra di Calin Ioachimescu, lavoro che richiedeva l’esecuzione (anche simultanea) di diversi sassofoni, offrendo cosı` al solista Daniel Kientzy l’occasione per una grande performance. Da vera star. Gianluigi Mattietti atto, ma la sua recitazione cattura la nostra attenzione solo a tratti e la figura che disegna trasmette le paure dell’uomo privato ma non la volonta` prepotente di chi sa uccidere. Shakespeare e Verdi mettono a nudo questo personaggio davanti ai nostri occhi, ma Grassi – anche se a un certo punto si toglie la camicia – rimane metaforicamente vestito dall’inizio alla fine. Nel contesto di un approccio lirico e intimista al dramma (del tutto appropriato negli spazi raccolti del Teatro Verdi) il Banco di Enrico Turco ha funzionato molto bene, con grande umanita` d’accento, e si sono fatti valere sia il Malcolm di Marco Voleri sia il Macduff di Alessandro Liberatore, emotivamente centrato e accolto con un caldo applauso dopo l’aria del quarto atto. L’Orchestra dell’Ente Concerti Marialisa De Carolis ha risposto con apprezzabile duttilita` e concentrazione espressiva al gesto sempre sicuro di Kocsa´r e il coro e` riuscito a dare il giusto afflato a « Patria oppressa », mentre nelle scene delle streghe le voci femminili da sole avevano faticato ad unire la giusta precisione sonora alla necessaria incisivita` verbale (meno male che c’erano i sopratitoli!). Stephen Hastings trambe all’ambito buffo del Nostro, quanto l’altro ha evidenziato gli orizzonti a venire, che e` a dire un’ironia gia` « a` la franc¸aise », certa leggerezza offenbachiana e, meglio ancora, quell’ondivago, ma vigile spirito da Grand Hoˆ tel des Bains internazionale: ove gli ultimi detentori del buon gusto si radunano per ragionare del proprio amore all’eleganza, all’antico, alla poesia, alla



Le petit festival des jeunes virtuoses - News - Le Nouvelliste On-line

Samedi 14 août 2010 Météo Valais dim sam

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CULTURE / SOCIÉTÉ LE PETIT FESTIVAL DES JEUNES VIRTUOSES

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CLASSIQUE Les Sommets du Classique abordent leur sixième édition à Crans-Montana. Un petit festival axé sur la jeunesse et le piano, avec en invitée Lyda Chen, pianiste et fille de Martha Argerich, elle-même marraine des Sommets. Le festival Les Sommets du Classique de Crans-Montana vivra sa sixième édition. Ce festival privilégie les jeunes artistes suisses et internationaux. Au programme, une vingtaine de concerts au Centre de congrès du Régent et dans les églises de Crans et Montana.

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8 août 2009 - Aucun commentaire

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13 août 15:12 CULTURE Hommage musical

Le pianiste François-Xavier Poizat fêtera ses 20 ans pendant le festival. Il est lauréat de nombreux prix internationaux. Marraine des Sommets du Classique, Martha Argerich lui prodigue régulièrement des conseils et le recommande chaudement: «En plus d'une virtuosité remarquable, il transmet un lyrisme profond». François-Xavier Poizat se produira en avant-première ce soir à la chapelle de Crans. Il participera le lendemain à l'ouverture officielle du festival en compagnie d'autres jeunes talents comme Béatrice Berrut, Masha Diatchenko, Hugues et Mayeul Girard, Jakob Shaw, Elvire Tornay et Theodosia Ntokou. Autre pianiste de renom présent durant ces deux semaines, Gabriel Baldocci. Il se produira en solo, en duo avec Walter Delahunt, avec la Cappella dei Giovani ou avec le quatuor Girard. Il accompagnera également le ténor Marco Voleri lors de la soirée du 14 août placée sous le signe du belcanto. Ce même soir, la soprano Clara Meloni sera accompagnée par Olivier Reboul. Le Russe Denis Kozhukhin, l'Ukrainien Kirill Zwegintsow et le Belge Liebrecht Vanbeckevoort compléteront ce panel explosif de pianistes.

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Parmi les autres temps forts de ce festival, les trois frères du trio Bendayan; Lyda Chen, la fille aînée de Martha Argerich; le Quatuor Terpsycordes; Shirley Brill ou encore de grands maîtres comme Novin Afrouz et Jura Margulis. Sans oublier la Cappella dei Giovani, ensemble de dix-huit jeunes musiciens suisses qui jouera trois soirs. Les Sommets du Classique fera cette année encore la part belle aux jeunes musiciens de la région, Béatrice Berrut, Elvire Tornay, Vincent Barras, Vincent Thévenaz et le Quartet Triam composé, notamment, des trombonistes David Rey, Frédéric Théodoloz et Christophe Pralong. Le BSI Concours international de piano Les virtuoses du futur, le lundi 17 août, attend une quinzaine de participants. Pour les plus jeunes, des ateliers musicaux accueillent les enfants de 4 à 15 ans, du 8 au 15 août à la salle du Régent. Sous l’égide de professeurs qualifiés - la musicologue Lucinée Vantsian, la metteure en scène Eléna Braito, la danseuse et chorégraphe Rosemary Wakeling et le pianiste Kirill Zwegintsow - les enfants pourront étudier différentes facettes de la musique, ses aspects mélodiques et rythmiques, et découvrir les coulisses d’un théâtre, ses décors et ses costumes, pour préparer un spectacle chantant et dansant. c/vr

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29-07-09, 07Lucca

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Fanciulla del West in piazza Grande LUCCA. La fanciulla del West, una delle opere più raffinate di Giacomo Puccini - sarà eseguita in forma di concerto “a cielo aperto” stasera alle 21,30 in piazza Napoleone: un omaggio offerto dalla Fondazione e dalla Banca del Monte di Lucca. Per questa speciale serata di musica nella città natale di Giacomo Puccini, l’ingresso sarà gratuito. A dirigere l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino sarà il maestro Elio Boncompagni, direttore artistico del teatro. Nei ruoli dei protagonisti ci saranno il soprano portoghese Elisabete Matos (Minnie), il baritono Carlo Guelfi (Jack Rance) e il tenore georgiano Badri Maisuradze Dick Johnson (Ramerrez). Ecco gli altri personaggi e interpreti: Nick Saverio Bambi, Ashby Francesco Facini, Sonora Piero Terranova, Trin Marco Voleri, Sid Nicolò Ayroldi, Bello Leonardo Nibbi, Harry Antonio Pannunzio, Joe Leonardo Andreotti, Happy Fabrizio Corucci, Larkens e Billy Jackrabbit Massimiliano Galli, Wowkle Jane Kowalski, Jake Wallace Alessandro Calamai, Josè Castro Pietro Simone, Un postiglione Leonardo Melani. Stasera alle 21,30 in piazza Napoleone Torna ai risultati della ricerca

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29/07/2009 13.12



La "Fanciulla del West" debutta in Piazza Grande a Lucca :: LoSchermo.it

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La "Fanciulla del West" debutta in Piazza Grande a Lucca

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24-07-2009 / MUSICA / LA REDAZIONE

La musica che... Nero China

LUCCA - Saranno le note di una delle opere più complesse e raffinate di Giacomo Puccini – La fanciulla del West, eseguita in questa occasione in forma di concerto - a risuonare “a cielo aperto” la sera di

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mercoledì 29 luglio nella bellissima Piazza Napoleone: un evento offerto alla città dalla Fondazione e dalla Banca del Monte di Lucca. A fronte di un contributo di 25.000 euro offerto dai due istituti bancari l’ingresso sarà gratuito.

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La cucina Tivvù Fanciulla è un’opera che i librettisti, Civinini e Zangarini, scrissero sulla traccia del dramma di David Belasco The Girl of the Golden West, e che andò in scena New

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York il 10 dicembre del 1910 con Enrico Caruso, Emmy Destinn e Pasquale Amato

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nei ruoli dei protagonisti, e Arturo Toscanini sul podio. Il mondo dei minatori all’epoca della febbre dell’oro aveva affascinato profondamente Puccini; sono questi uomini che dominano la partitura con i loro sentimenti schietti e le loro reazioni immediate ed elementari e, ancor più, è il loro strano rapporto con la “fanciulla” (amica, sorella, madre, oggetto d’amore) il nocciolo emotivo dell’opera, assai più della rivalità tra lo sceriffo Rance e Johnson. Dal punto di vista strettamente compositivo Puccini, come già era avvenuto per il Giappone di Butterfly, “ricostruisce” l’ambiente utilizzando materiale folklorico americano (melodie autentiche come quella del cantastorie Wallace “Che faranno i vecchi miei” e il canto “Dooda dooda day”, una ninnananna pellerossa), ma soprattutto strutturando la partitura con episodi musicali di grande autenticità e suggestione, che preannunciano il tipico stile dei commenti musicali – nel 1910 ancora da nascere – dei film western americani. Per questa serata d’eccezione sono attesi a Lucca l’Orchestra e il Coro (maschile) del Maggio Musicale Fiorentino, in trasferta nella nostra città per interpretare il capolavoro pucciniano. A dirigere queste compagini, considerate tra le migliori al mondo, il Maestro Elio Boncompagni. Nei ruoli protagonistici il soprano portoghese Elisabete Matos (Minnie), il cui repertorio spazia da Puccini a Verdi a Wagner, autori che interpreta, con grandi successi di pubblico e di critica, nei più

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a Lucca 15:30 / MOSTRA - Giampaolo Frizzi

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importanti teatri del mondo, il baritono Carlo Guelfi (lo sceriffo Jack Rance), acclamato interprete verdiano e pucciniano, e il tenore georgiano Badri Maisuradze, che si è fatto conoscere ed apprezzare negli ultimi anni per le sue interpretazioni dei più impervi ruoli pucciniani, tra i quali Des Grieux, Calaf e Cavaradossi. Accanto ai protagonisti, nel cast: Saverio Bambi / Nick, Francesco Facini / Ashby, Piero Terranova / Sonora, Marco Voleri / Trin, Nicolò Ayroldi / Sid, Leonardo Nibbi / Bello, Antonio Pannunzio / Harry, Leonardo Andreotti / Joe, Fabrizio Corucci / Happy, Massimiliano Galli / Larkens e Billy Jackrabbit, Jane Kowaldki / Wowkle, Alessandro Calamai / Jake Wallace, Pietro Aimone / Josè Castro e Leonardo Melani / Un postiglione. I preparativi al Teatro del Giglio stanno quindi fervendo per quella che si preannuncia essere una speciale serata di musica a Lucca, città natale di Giacomo Puccini. Per maggiori informazioni e per ritirare un biglietto omaggio per assistere al concerto contattare la Biglietteria del Teatro del Giglio, in piazza del Giglio, 13 (Lucca); tel. 0583.467521, email: biglietteria@teatrodelgiglio.it, o consultare il sito: www.teatrodelgiglio.it. | Altri

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La "Fanciulla del West" debutta in Piazza Grande a Lucca :: LoSchermo.it

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MARDI 19 MAI 2009

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Le Festival de musique classique de Crans-Montana (8 au 24 août) présente une belle affiche

Culture

08.05.2009 12:16

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et promouvoir les jeunes talents, telle est l'ambition du Festival «Les sommets du classique» de Crans-Montana (VS) créé en 2004. Présentée vendredi à Montreux (VD), l'édition 2009 se déroulera du 8 au 24 août dans la station valaisanne. Parmi les têtes d'affiche figure la violoniste Masha Diatchenko, 15 ans, qui a déjà joué sous la baguette du chef d'orchestre Zubin Metta. Elle interprétera les 24 Caprices de Paganini. Denis Kozhukhin, élève du grand pianiste Dimitri Bashkirov, sera également présent au festival. La soprano de 27 ans, Clara Meloni, chantera avec Marco Voleri qui a déjà conquis la Scala de Milan. (SWISS TXT)

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08 mai 2009 08:45; Act: 08.05.2009 08:49 Du lundi au vendredi, retrouvez chaque matin le panorama des principaux journaux romands. Lire

INFOGRAPHIE

Découvrir et promouvoir les jeunes talents, telle est l'ambition du Festival «Les sommets du classique» de Crans-Montana (VS) créé en 2004. Présentée vendredi à Montreux (VD), l'édition 2009 se déroulera du 8 au 24 août dans la station valaisanne. Parmi les têtes d'affiche figure la violoniste Masha Diatchenko, 15 ans, qui a déjà joué sous la baguette du chef d'orchestre Zubin Metta. Elle interprétera les 24 Caprices de Paganini. Denis Kozhukhin, élève du grand pianiste Dimitri Bashkirov, sera également présent au festival. La soprano de 27 ans, Clara Meloni, chantera avec Marco Voleri qui a déjà conquis la Scala de Milan. Le concours de piano, qui se déroulera parallèlement au festival, est parrainé cette année par la célèbre pianiste argentine Martha Argerich Faire jouer les jeunes talents avec des musiciens confirmés est l'un des objectifs des «Sommets du classique». Ainsi, c'est à Crans- Montana que la pianiste gruyérienne d'origine chinoise Mélodie Zhao, 14 ans, a joué pour la première fois avec un orchestre symphonique, précise dans un communiqué Christine Rey, présidente du festival.

Richard Gautier - Le ramadan débute mercredi. Dans le monde musulman, et pour plus d'un milliard de fidèles, ce rite religieux est un mois sacré de l'année. INFOGRAPHIE

Richard Gautier - L’opération «static kill», destinée à colmater définitivement le puits de pétrole Macondo à l'origine de la marée noire dans le golfe du Mexique, a atteint «l'objectif souhaité», a annoncé BP hier.

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Richard Gautier - A 8 h 15 du matin, le 6 août 1945, le bombardier B-29 américain «Enola-Gay», piloté par le commandant Paul Tibbets, lâchait la première bombe atomique de l'histoire sur la ville japonaise de Hiroshima. INFOGRAPHIE

Richard Gautier - Depuis le 15 juillet, la fuite de pétrole dans le golfe du Mexique ne crache plus de brut et les Américains commencent à espérer que la catastrophe soit en partie derrière eux. DOSSIER

Retrouvez toute l'actualité et les frasques de Silvio Berlusconi dans notre dossier complet. Dossier

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Plus de Actualités Le Niger risque la pire famine de son histoire Un voleur parade devant les lieux du forfait

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Richard Gautier - Au terme de débats houleux, le Parlement régional de Catalogne a décidé d'interdire les combats de taureaux dans cette riche province du nord-est de l'Espagne aux ambitions séparatistes.

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20 Minutes Online - «Les sommets du classique»: une scène pour jeunes talents - Romandie Un garçon de 13 ans foudroyé un vendredi 13 Un incendie fait de gros dégâts

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Quatre morts dans une fusillade Un Polonais perd la vie dans le Haut-Valais Les pompiers russes attendent l'aide américaine Saisie de biens pour 800 millions d'euros

Richard Gautier - Pour tenter de freiner le flux incessant de clandestins – entre 400 000 et 500 000 par an, en provenance surtout du Mexique et de l'Amérique centrale –, le président Obama s'apprête à déployer 1200 soldats de la Garde nationale le long de la frontière entre le Mexique et les Etats-Unis.

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«20 minutes» vous offre 40 x 2 billets pour ce festival qui aura lieu du 3 au 18 septembre. Choisissez votre style préféré et profitez des spectacles. Que ce soit du théâtre, de la danse ou de la musique, toute la ville de Genève sera envoûtée par le festival de la rentrée! Concours

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La solidarietà conquista il Villaggio LIVORNO. Uno degli eventi più spettacolari del Trofeo Accademia Navale è da sempre la parata degli equipaggi della marine straniere. Ed anche quest’anno, nonostante il tempo un pò incerto, l’appuntamento è stato puntualmente rispettato; ma la giornata è proseguita all’insegna della solidarietà con la popolazione abruzzese recentemente colpita dal terremoto. Grazie all’iniziativa di Alessandro Solimani e di Alessio Barbieri, nell’auditorium del Villaggio Tuttovela è stato infatti allestito, nel pomeriggio, un evento-spettacolo benefico che ha visto la partecipazione di molti artisti livornesi, fra musicisti, gruppi musicali e comici, come Claudio Marmugi, Giovanni Bondi, gli Acquaforte, il Jubilation Gospel Choir, i TKO, le Five Sisters, l’acoustic duo Chiara De Nardis e Andrea Leonardi, il tenore Marco Voleri, Roberta Cingolani & Friends e gli Abracadabra: tutti saliti sul palco per aiutare le popolazioni colpite dal sisma ed in particolare, per contribuire alla ricostruzione della Casa dello Studente. Sempre in tema di solidarietà va poi ricordata l’iniziativa che coinvolge molti studenti della nostra provincia attraverso un concorso grafico promosso dalla Regione Toscana e dalla Provincia in favore dell’Uicef: un concorso sul mare come ambiente da tutelare. Lavori che sono esposti al Villaggio Tuttovela e di cui quello realizzato dall’ITC “Vespucci” è stato prescelto per essere stampato in più copie ed assegnato al comandante di nave Vespucci quale ambasciatrice di Unicef. Un premio speciale è stato invece assegnato dalla Provincia al poster realizzato dagli studenti della IV-B dell’ISIS “Foresi” di Portoferraio raffigurante l’evolversi della marineria nel Mediterraneo dalle navi fenicie ai moderni traghetti. Ieri mattina gli studenti del “Vespucci” hanno visitato l’Accademia, mentre l’intera giornata di oggi sarà dedicata all’Unicef con una serie di iniziative come lo spettacolo di canto e ballo dei bambini della scuola d’infanzia “Cremoni”, mentre nel pomeriggio sono previsti un incontro di scherma (ore 17) ed un raduno di ciclismo (ore 17,30). Sempre a favore di Unicef va infine ricordata l’iniziativa delle “Stelle Olimpiche” con la loro partecipazione in regata. Ieri intanto i tre studenti delle medie «Superiori» sono saliti a bordo della barca a vela «Stella Polare». Il comandante C.F. Giovanni Schiavoni ed il suo equipaggio hanno subito messo a proprio agio i ragazzi e gli accompagnatori. Dopo le manovre per

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l’uscita dal porto Qêdîm Bacci, Marta Giani e Alessio Simonetti sono stati accompagnati a visitare l’interno della barca e si sono meravigliati che in piena campagna estiva vi possano vivere e lavorare 16 persone. Poi, una volta spiegate le vele, Schiavoni ha messo al timone i tre ragazzi mentre la barca, una volta spento il motore, filava sulle acque in un silenzio quasi irreale. Entusiasmo a non finire con pizza, schiacciatine e con la consegna da parte del comandante di una foto della «Stella Polare» a vele spiegate con una dedica personalizzata. Roberto Riu Torna ai risultati della ricerca

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A cura di Silvia Zanchi s.zanchi@foglioitaliano.com

Corsi di fitness per imparare a destreggiarsi su tacchi a spillo Minigonna e tacchi a spillo sono il diktat per una donna irresistibile. Ma indossarli non basta, i tacchi bisogna saperli portare, soprattutto se sono a spillo: così elegantemente perfetti in vetrina, vera trappola una volta indossati per la strada. Ci si può ritrovare, infatti, in grande pericolo, più che essere provocanti e attraenti risultare buffe ed impacciate. Fortunatamente, per evitare ancheggiate pericolanti ed estremità doloranti ci si può preparare in anticipo sfilando lungo il corridoio di casa come una modella casalinga o frequentando un corso specifico in palestra. Camminare, e ballare sui tacchi, infatti, è una vera e propria questione di allenamento. Sono da poco approdati in Italia dei veri e propri corsi per imparare a destreggiarsi in tranquillità sui tacchi a spillo. Arrivano dall’America dove hanno riscosso un enorme successo soprattutto dopo che la regina del pop e delle provocazioni Madonna ha lanciato la moda nel video di Hung up indossando in palestra tacchi e tuta vintage. A Milano nei villaggi Virgine Active (www.virginactive.it) è possibile frequentare “Ladies sensual training”, corsi fitness dove le scarpe da ginnastica sono bandite per essere

sostituite da tacchi a spillo. “L’obiettivo del corso è di perfezionare la camminata sui tacchi rendendola sciolta e disinvolta divertendosi e al contempo tonificando tutto il corpo”, spiega Annass Allouch, PR di Virgine Active Italia; vogliamo offrire ad ogni donna la possibilità di valorizzare la propria femminilità, insegnandole a muoversi in modo sensuale e sicuro sui tacchi, aumentando così la fiducia in sé stessa. Tutte le donne meritano di far emergere il loro sex appeal e di vedersi belle. Giocare a fare le femme fatale per un’oretta abbandonando i freni della routine quotidiana sono momenti perfetti per scaricare tutte le tensioni: a suon di latinoamericano si lavora per rendere gambe e glutei da sogno.”

“Si tratta, infatti, di lezioni in cui non mancano esercizi di tonificazione e coreografie dove si impara a muoversi sui trampoli con disinvoltura e sensualità”, spiega Lilli, insegnate di questa disciplina tutta al femminile nel centro di Via Archimede, 2. “La lezione è suddivisa in tre parti: una introduttiva di riscaldamento con semplici esercizi di mobilizzazione; la parte centrale è strutturata invece in due momenti. Il primo dedicato all’allenamento di collo, colonna vertebrale, arti superiori, cosce e glutei, indispensabile per eseguire movimenti in piena fluidità e coordinazione. Il secondo prevede coreografie di danza aerobica con un’attenzione particolare alla postura, all’equilibrio, alla coordinazione e alla sinuosità dei movimenti. La terza fase defaticante è composta da una serie di esercizi lenti e rilassanti volti ad aumentare l’elasticità del corpo, indispensabile alla seduzione. Lo scopo è giungere a far emergere in ogni corsista sensualità, eleganza e armonia nei movimenti. Per quanto concerne gli anni, invece, sembra che le più accanite praticanti vadano dai 16 ai 26 anni, ma ce n’è per tutte le fasce perché essere attraenti e sensuali agli occhi del genere maschile non ha età.

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Mjryam Cantù

Il milanese Walter Rubboli a Malta Trionfale personalissimo successo a Malta per il cantattore modenese-milanese Walter Rubboli (nella foto), figlio del regista Daniele, che in queste settimane si trova nell’isola degli storici Cavalieri, per una serie di concerti organizzati dagli enti locali in collaborazione con l’Ambasciata Italiana. Walter Rubboli, che vice e lavora a Milano, è infatti il deus ex machina di uno spettacolo sulla storia dell’operetta italiana che a Malta lo vede impegnato come presentatore sia in lingua italiana che inglese, e protagonista nei ruoli cantati da comico. Una grande folla ha partecipato al debutto nel teatro dell’Istituto Cattolico di Malta alla presenza dei rappresentanti del Governo Maltese e dell’Ambasciatore Italiano P.A. Travalsa, su un palcoscenico allestito alla maniera del Festival di Sanremo, con gigantesca scala al centro scena che divideva in due settori la grande orchestra che ha accompagnato tutto lo spettacolo. Con Walter Rubboli, anche il soprano milanese Tiziana Scaciga Della Silva, partner ideale con la quale, al Teatro Cenacolo di Lecco ha appena debuttato in una nuova versione della storica operetta di Giuseppe Pietri “L’Acqua Cheta”. Con loro anche il tenore livornese Marco Voleri, non nuovo per il pubblico di Malta che lo accoglie ogni volta come

un beniamino. Nonostante il lunghissimo programma che prevedeva ben 33 brani d’operetta, Walter Rubboli e Tiziana Scaciga sono stati costretti a bissare “Luna tu” da “Il paese dei campanelli” e il duetto di “Cin Ci Là”. Il tour si è concluso lo scorso mese con un’altra replica dello stesso spettacolo dopo di che il cantattore, rientrato a Milano, dove dirige la Compagnia d’Operetta del Laboratorio Lirico Europeo (che fa capo al Teatro Rosetum), sta lavorando nel settore del doppiaggio. Francesco De Barba

Milano FoglioEuropeo 120 DEF.indd 91

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31-03-09, 09Livorno

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Parole e musica con Katia Ricciarelli LIVORNO. Sarà la notissima soprano Katia Ricciarelli a ricevere il Premio Meloria 2009 di Risonanze Armoniche Onlus. Il riconoscimento, istituito lo scorso anno dall’associazione benefica, le sarà consegnato nel corso di una straordinaria serata al Teatro Goldoni domenica alle 21.30. Un riconoscimento non solo alla sua brillante carriera di cantante lirica, conosciuta in un tutto il mondo come “il soprano verdiano” per il particolarissimo colore della voce, ma soprattutto al personaggio pubblico. Un personaggio pubblico che ha contribuito non poco a far riscoprire ed apprezzare l’opera lirica, portandola sui giornali e sulle riviste insieme alla propria vita pubblica e privata. La prima parte della serata, infatti, organizzata sul modello dei talk show, cercherà di curiosare un po’ nella sua vita pubblica e privata. La seconda parte lascerà invece spazio alla musica: Katia Ricciarelli, insieme al tenore Marco Voleri, accompagnati al pianoforte da Anna Cognetta, intratterranno musicalmente il pubblico con un programma intenso e di grande impatto emotivo. Con loro il baritono Pierluigi Dilengite, il tenore Francesco Zingariello, la mezzosoprano Sabrina Bessi. Tutti insieme chiuderanno la serata con O Sole Mio. Torna ai risultati della ricerca

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29-03-09, 07Cecina

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La lirica dell'Ecomuseo a «30 minuti con» su Rai3 CASTELLINA. Nel corso della trasmissione televisiva di Rai 3 “30 minuti con...”, in onda martedì prossimo alle ore 8,30 condotta da Gabriele Parenti, l’Associazione Culturale Motore di Ricerca Punto Europa presenta il concerto lirico di musiche da film famosi del passato, realizzato all’Ecomuseo dell’Alabastro di Castellina Marittima. All’iniziativa è intervenuto un numeroso pubblico, che ha applaudito i due giovani artisti, il maestro Gabriele Baldocci al piano e il tenore maestro Marco Voleri, sotto la direzione artistica di Donatella Mariani. L’evento si colloca nel programma delle iniziative legate alla XI edizione del Festival cinematografico europeo amatoriale e semiprofessionale che si svolgerà a Campiglia Marittima il 26 e 27 giugno prossimi organizzato da Franco Lanzilli dell’Associazione per il Cinema ed il Turismo di Cecina, produttore della serata. Castellina partecipa ad una delle tre selezioni previste dal concorso. Al sindaco di Castellina Manolo Panicucci, presente con gli assessori Arrighi e Miliani, è stata conferita una targa ricordo. Ha concluso il dottor Luca Lischi, capo di gabinetto della provincia di Livorno, sottolineando un ponte ideale fra le due provincie di Livorno e di Pisa. Torna ai risultati della ricerca

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22-03-09, 07Cecina

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Punto Europa all'Ecomuseo CASTELLINA. L’amministrazione comunale di Castellina Marittima ha scelto l’Ecomuseo dell’Alabastro, per proporre il programma delle iniziative culturali promosse dall’associazione culturale Motore di Ricerca Punto Europa, sotto la direzione artistica di Donatella Mariani. Martedì prossimo infatti, a partire dalle ore 21.30 si potrà assistere gratuitamente ad un concerto lirico di musiche da film, organizzato per presentare l’XI edizione del Festival Internazionale del Cinema dedicato al livornese Pietro Mascagni; manifestazione che si svolgerà al teatro Concordi di Campiglia M.ma il 26 e 27 giugno. La serata, integralmente ripresa da Rai3, sarà introdotta dal sindaco di Castellina Manolo Panicucci e condotta da Tommaso Forni che presenterà brani musicali tratti da colonne sonore di film famosi da cineteca. Tra i più conosciuti la Canzone del Sole di Pietro Mascagni scritta per l’omonimo film e proposta da due talenti di rango che, nonostante la giovane età, hanno maturato importanti esperienze professionali a livello nazionale e internazionale, quali il maestro Marco Voleri, potente calibro tenorile e il maestro Gabriele Baldocci pianistra poliedrico dotato di rara sensibilità. Torna ai risultati della ricerca

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11-03-09, 08Livorno

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La musica del cuore LIVORNO. Eventi musicali e associazioni di volontariato. In città spesso le due realtà si fondono in un binomio perfetto che, a spettacoli di indubbia qualità artistica, affianca anche uno scopo benefico importante, quello di aiutare, quanto più possibile, le varie associazioni che operano a Livorno. È il caso dell’associazione culturale “Risonanze armoniche” che, quest’anno, propone, oltre all’ormai consolidato Concerto degli Angeli, altri due eventi altrettanto accattivanti e che devolve il ricavato dei biglietti all’associazione Cure Palliative e all’SVS di Livorno. Il programma è stato presentato alla stampa ieri mattina presso l’hotel Palazzo da Guido Rosini, presidente di “Risonanze Armoniche” che ringrazia in primis la Fondazione Caponi, Luca Gragnani, la Concessionaria Romei e Massimo Bianchi della Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani. Si tratta di tre date e di tre programmazioni assolutamente diverse ed in grado di soddisfare un po’ tutti. «Partiamo il prossimo 22 marzo- spiega Rosini- con il Concerto degli Angeli 2009 presso il teatro Goldoni (ore 18,00). Uno spettacolo giunto ormai alla sua quarta edizione e che, quest’anno, vedrà la presenza, oltre che del talentuoso pianista Gabriele Baldocci, anche di Michael Guttman (violino e direzione), di Daniel Rivera (pianoforte) di Luca Pieraccini (tromba) e dell’ Orchestra Cantelli in musiche di Barber, Chopin, Mendelssohn e di Shostakovich». Il ricavato dei biglietti, in vendita al botteghino del Godoni, sarà devoluto all’Associazione Cure Palliative il cui presidente, Massimo Nannipieri si dice entusiasta. «Di fronte a manifestazioni di questo tipo non possiamo che dirci soddisfatti. Siamo sempre vicini a tutte le iniziative, perfino le più scansonate e simpatiche purchè possano mostrare aspetti più leggeri della vita. Il Concerto degli Angeli sta diventando il concerto che, una volta all’anno, le Cure Palliative dedicano alla città». Altra data da non perdere è quella del 5 aprile che vedrà salire sul palco del Godoni Katia Ricciarelli che, proprio in quest’occasione, riceverà il premio Meloria. «Non una semplice consegna del premio- spiega Rosini- ma uno spettacolo che si compone di due momenti. La Ricciarelli sarà protagonista di un talk show e risponderà a domande sulla sua vita artistica ma anche a qualche gossip che la riguarda. Non canterà però da sola. Sul palco ci sarà spazio anche per giovani cantanti e per il tenore Marco Voleri». L’8 maggio, presso il

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teatro Quattro Mori, sarà la volta della versione semi-scenica della Bohème le cui celebri arie saranno intonate, oltre che da cantanti che verranno selezionati il prossimo weekend, anche dai giovani studenti delle scuole Borsi che, grazie al progetto “Opera in classe” e dopo un iter di preparazione non solo musicale ma anche scenica, saranno protagonisti della serata insieme ad uno speciale narratore, un noto sportivo livornese. Il ricavato sarà questa volta devoluto all’SVS. «Vista la mole di attività di cui l’SVS si fa carico, emergenze ma anche servizi di trasporto ordinario dei cittadini, e vista la difficoltà di far fronte alle tante spese, siamo contenti di avere un appoggio in tal senso- spiega Paolo Pacini, consigliere della Pubblica Assistenza». Elena Pullerà Torna ai risultati della ricerca

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THE SUNDAY TIMES I

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;Culture and Entertalnment

February 22, 2009

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Music

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17-02-09, 04Livorno

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C'è Sanremo Livorno canta LIVORNO. Karima e Barbara, due voci livornesi a Sanremo, ed è la prima volta che il festival è così intriso di salmastro. Ma non c’è da stupirsi. Perché Livorno canta, ce l’ha nel dna, un po’ come la battuta e la pittura. Suona e canta, dal rock al pop, dalla lirica al jazz, e i talenti sono davvero tanti «anche se - spiega il manager Roberto Napoli - non sempre riescono ad emergere perché la città di provincia non offre sempre gli agganci giusti e qualcuno finisce per rinunciare, non ha i mezzi o la forza di insistere. Certo, oggi ci sono più mezzi per farsi conoscere, comunicare è più facile e la tv è un grande strumento. E infatti per i giovani di oggi è più facili che per quelli di ieri». A Sanremo, negli anni Ottanta, è già stato per esempio Alessio Colombini. A “Amici” la stessa Karima e Manuel Aspidi. E Matteo Becucci che è diventato un beniamino per i fan di “X-Factor”. Dalla tv è passato anche Emiliano Mascagni che comunque è giovanissimo e anche lui punta ad “Amici” e al festivalone. E c’è anche la bella voce di Teresa Rotondo. Insomma chi ha insistito ce l’ha fatta, ha superato la frontiera della provincia e si è fatto conoscere fuori casa.Oppure si sta facendo strada, piccoli passi e il successo si avvicina. Poi ci sono quelli che magari, anche se non conosciuti dal grande pubblico, hanno moltissimi estimatori in tutta Italia. Per esempio Bobo Rondelli e il suo Ottavo Padiglione, i Virginiana Miller (“La verità sul tennis”, “Re Cocomero”) che con i loro testi provocatori e poetici sono un vero e proprio cult, gli Hallow Blu. E di gruppi ce ne sono davvero tanti, «un fenomeno che caratterizza la nostra città» spiega Roberto Napoli che organizza tra l’altro due rassegne nazionali come Livorno Rock e il Golden Disc. Appuntamenti che con il Premio Ciampi, dedicato al grande cantautore livornese che solo in questi ultimi anni è stato riscoperto anche grazie all’impegno della sua concittadina Nada, dimostrano come il terreno labronico sia un terreno assai fertile in campo musicale. E non si parla solo di musica leggera, di pop e di tv, né soltanto di grandi cantautori e band, ma anche di lirica e cori. Un fenomeno che parte da una tradizione lontana (e Galliano Masini è uno dei simboli di questa tradizione) ma che coinvolge tuttora tantissimi giovani. Perché giovani sono per esempio le tante voci delle corali che si esibiscono un po’ ovunque e anche giovani e sempre appassionati sono quelli dei cori gospel che stanno avendo un grande successo. Sono made

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in Livorno anche Marco Voleri e Stefano La Colla, due giovani tenori che si stanno facendo conoscere nel mondo. Marco Voleri per esempio ha recentemente conquistato il palcoscenico della Scala con le “Nozze di Figaro� passando per la Fenice di Venezia e la Chigiana di Siena. E alla Scala si sono esibiti anche Maria Luigia Borsi e l’ottimo tenore comprimario Carlo Bosi. Torna ai risultati della ricerca

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05-02-09, 09Livorno

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E oggi pomeriggio lezione con Venturi e Salvini LIVORNO. La sperimentazione e l’innovazione che hanno caratterizzato la musica e la vocalità del Novecento rendendola particolarmente feconda, saranno presenti nei nuovi momenti di spettacolo per il Progetto della Fondazione Goldoni denominato “Stazioni Intermedie” nel cartellone in corso di svolgimento per la Goldonetta. Per meglio avvicinarsi alla musica del XX secolo, la Fondazione ha organizzato tre appuntamenti. Per tutti e tre gli appuntamenti che hanno in passato riscosso molta partecipazione di appassionati e che consentiranno di meglio avvicinarsi al mondo delle sonorità ed agli interessanti sviluppi che la musica ha avuto nel XX secolo, la Fondazione Teatro Goldoni, nel quadro della attività formative rivolte al pubblico, ha previsto l’ingresso libero fino esaurimento posti, mentre la conduzione degli incontri è affidata come di consueto ai consulenti Daniele Salvini e Fulvio Venturi. La lezione di oggi pomeriggio è fissata per le 17.30 e si terrà nella Sala Mascagni del Teatro Goldoni. Si parlerà delle «Canzoni del Sole - Le vocalità del novecento da Mascagni a Bernstein che terrà il tenore Marco Voleri insieme alla pianista Laura Pasqualetti domani alle 21.30, in Goldonetta. Come sempre accade, l’iniziativa si rivolge a tutti, in particolare anche a chi non abbia alcuna nozione in materia di musica, volendo offrire alcune indicazioni accessibili e chiavi di lettura per un periodo a noi assolutamente prossimo ma artisticamente forse non abbastanza conosciuto.

Info. Fondazione Teatro Goldoni tel.

0586.204237 - Biglietteria 0586.204290. Fondazione Teatro della citta’ di Livorno “Carlo Goldoni” - Teatro di tradizione - via Goldoni, 83. Tel. 0586 204211

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- Fax 899920. www.goldoniteatro.it Stampa questo articolo

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31-01-09, 13Livorno

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Le voci in scena LIVORNO. Intorno all’atteso rientro al Teatro Goldoni del soprano Fiorenza Cedolins si muoveranno alcuni giovani e affermati artisti del territorio livornese e toscano. Tra questi il tenore Marco Voleri- che nell’appuntamento inaugurale del ciclo ci guiderà, assieme alla pianista Laura Pasqualetti, in un affascinante viaggio nel repertorio vocale da camera tra Mascagni, Tosti, i suoi contemporanei europei e il musical-, il soprano Maria Billeri e il tenore Stefano La Colla- autentica rivelazione della recente Aida, opera inaugurale della stagione lirica in corso- che, accompagnati dalla pianista Anna Cognetta, esploreranno alcune grandi pagine da Cavalleria Rusticana, Iris, Amica, Lodoletta e il piccolo Marat, in uno spettacolo multimediale corredato dal reading di alcuni carteggi mascagnani, affidati alla voce recitante di Fabrizio Brandi. Ci sarà poi un noto concertista livornese, il pianista Carlo Palese, a cui il Progetto Stazioni Intermedie affida un corposo programma, sospeso tra musica contemporanea e Novecento storico, con un ampio spazio per la produzione di grande esponente del tardo romanticismo europeo, nonché contemporaneo di Mascagni, quale Sergej Rachmaninov. Ma si esibirà anche il mimo e attore di fiction Fabio Vannozzi, che firmerà, nella veste di regista, un “rilettura” in prosa del libretto di Amica, coinvolgendo alcuni giovani allievi del Laboratorio Compagnia della Fondazione. Infine la Corale Pietro Mascagni (che proprio recentemente ha festeggiato il 130º anniversario della sua ininterrotta attività) sarà protagonista di una nuova produzione della Messa di gloria del compositore livornese, che verrà eseguita in Goldonetta in una versione cameristica con pianoforte, violino ed organo (solisti di canto il tenore Stefano La Colla ed il baritono Paolo Morelli). Non mancheranno i momenti culturali tra cui, sul tema dei rapporti tra Mascagni e il cinema, la proposta di una rarissima versione cinematografica di Cavalleria Rusticana dell’era del muto, firmata da Ugo Falena nel 1916, imperniata sulla presenza carismatica di Gemma Bellincioni Stagno (la storica prima interprete di Santuzza al Teatro Costanzi di Roma, nel maggio del 1890, nonché cantante-attrice verista d’elezione) e abbinata a Rapsodia Satanica di Nino Oxilia con la “diva” Lyda Borelli e la colonna sonora di Mascagni eseguita dalla pianista Anna Cognetta nella trascrizione originale per pianoforte, curata dall’autore:

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altra occasione mascagnana, in cui la figura della donna è nuovamente protagonista, con il soprano Alissa Zinovieva, giovane cantante russa emersa nel corso delle ultime audizioni internazionali per voci mascagnane, organizzate dal Teatro Goldoni. M.A.S. Torna ai risultati della ricerca

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cultura

I dolori del giovane Andrea Al Teatro del Fuoco, l’Andrea Chénier chiude l’anno dedicato alle celebrazioni giordaniane di Tony di Corcia L’ANDREA CHENIER ALLESTITO NEL 2003 AL TEATRO REGIO DI TORINO

FOGGIA Nel periodo del torrone, un’opera ispirata al periodo del Terrore. E che opera: si tratta dell’Andrea Chénier, la più amata e rappresentata tra quelle firmate da Umberto Giordano, che martedì 30 dicembre verrà rappresentata al Teatro del Fuoco di Foggia, proprio un anno dopo la messa in scena della meno nota Marcella rinata dalle sue ceneri (gli spartiti andarono distrutti in un incendio). In questo modo, il Teatro Giordano di Foggia conclude l’anno in cui è stato celebrato il sessantesimo anniversario della

Il cast L’Andrea Chénier di Giordano che andrà in scena martedì 30 dicembre (sipario alle 21.00) è frutto di una co-produzione che vede impegnati il Teatro Comunale Umberto Giordano di Foggia e il Csokonai Theatre di Debrecen. L’esecuzione è affidata all’Orchestra Sinfonica di Capitanata, diretta dal Maestro Balàzs Kocsàr, e al Coro Lirico di Capitanata, diretto dal Maestro Agostino Ruscillo. Sul palco, si muoveranno e canteranno Armaldo Kllojeri, Giuseppe Altomare, Eva Golemi, Cuneyt Unsal, Concetta D’Alessandro, Yasko Fujii, Angelino Nardinocchi, Marco Voleri, Massimiliano Damato. Le scenografie sono state create da Nicola Delli Carri, mentre la regia è curata da Antonio Petris.

CUNEYT HUNSAL

MASSIMILIANO DAMATO

YASKO FUJII

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morte del foggiano più illustre al mondo, esponente del Verismo musicale, attraverso una coproduzione che lo vede impegnato con il Csokonai Theatre di Debrecen, ridente cittadina ungherese (è la seconda città più grande dopo Bucarest e la sua squadra di calcio ha vinto per tre volte il campionato nazionale, roba da Grande Torino o da Juve del favoloso quinquennio). La vicenda musicata dal compositore foggiano si ispira, grazie al libretto di Luigi Illica, alle sfortunate vicende del poeta André Chénier che, pur condividendo i principi che animarono la Rivoluzione Francese, finì sotto la ghigliottina per aver fatto da ghost writer a Luigi XVI; a Robespierre e compagni la cosa parve massimamente inopportuna e quindi “zac!” (non Efron), i pensieri del cantore del classicismo rotolarono sotto gli occhi di una folla avida di sangue e decapitazioni en plein air. Per meglio rappresentare la débacle dell’aristocrazia francese, l’opera si apre proprio con l’organizzazione di un party molto mondano, che vede il Maestro di Casa – un fior di cicisbeo – dirigere la collocazione di un “azzurro sofà” sul quale si sollazzeranno “incipriate/vecchiette e imbellettate” alle quali faranno da contorno “vaghi dami in seta ed in merletti”; insomma, se all’epoca fossero esistiti Chi o Diva e Donna avrebbero pubblicato pagine e pagine sulla festa data dalla contessa di Coigny, particolarmente in ansia mentre scuote il povero servitore Gérard perché non la faccia sfigurare con le amiche. Irrompe sua figlia, la contessina Maddalena che pensa “alla tortura/del farsi belle”. In tutto questo Gérard guarda e soffre perché detesta i suoi datori di lavoro a eccezione

IL GIORDANO CONCLUDE IN BELLEZZA IL SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL FOGGIANO PIÙ ILLUSTRE


IL LIBRETTO DI LUIGI ILLICA NARRA LE VICENDE DI ANDRÉ CHÉNIER POETA DEL SETTECENTO FRANCESE della mascotte di casa Coigny; potere della bellezza. Alla festa è invitato anche Andrea Chénier, malinconico perché la sua musa è in silenzio, che non si rivela propriamente l’anima della festa; come se non bastasse, la contessina lo sfotticchia per la mosceria dei suoi componimenti; si riappacificheranno sul finale del primo quadro, unendosi agli altri vip che danzano la gavotta. Nel secondo quadro, le feste in stile Billionaire sono solo un pallido ricordo perché ci troviamo in pieno periodo del Terrore, e la situazione è stata sovvertita dalla Rivoluzione: Gérard si è tolto tutte le pietre dalle scarpe ed è diventato un capopopolo, mentre la contessina ha dovuto ridimensionarsi non poco per la fifa e scrive lettere (non firmate) a Chénier chiedendogli protezione. Nel corso di un appuntamento al buio, Andrea e Maddalena si dichiarano un amore che parte subito male, visto che irrompe sulla scena (siamo sul ponte di Perronnet) un Gérard particolarmente geloso che sfida a duello il poeta e lo ferisce. Terzo quadro: siamo nel tribunale rivoluzionario e il povero Chénier viene condannato a morte; Maddalena osserva la scena e piange tutte le sue lacrime. Il quarto quadro si chiude con una prova d’amore difficilissima da emulare. Andrea viene condotto nei pressi del patibolo per perdere letteralmente la testa e Maddalena, che la testa in un certo senso l’aveva già persa, si sostituisce a una prigioniera pur di farsi condurre a una morte. Insieme, sul carretto che li porta verso la ghigliottina, intonano “Viva la morte insiem!” e gli spettatori pensano “Contenti loro”. Divertissement e dissacrazioni a parte, l’Andrea Chénier di fine 2008 segna l’atto conclusivo di una serie di celebrazioni che sono passate per una mostra di documenti appartenuti al compositore e hanno vissuto un momento molto partecipato dalla cittadinanza con l’inaugurazione della piazza dedicata al Maestro, che ha messo a tacere le polemiche sul discusso restyling che l’ha interessata. Desiderio di fine anno: a quando una mostra più altisonante, più imponente e di portata internazionale, degna della statura musicale del personaggio, visto che Foggia ha la fortuna di avergli dato i natali? Altrove tutto questo sarebbe stato trasformato in attrattiva turistica, in opportunità di sviluppo e crescita, in altre parole in soldini. I giapponesi adorano la lirica, fanno follie per Giordano, prendono l’aereo come noi prendevamo la MD e sarebbero lieti di scattare qualche foto al palazzo in cui ha vissuto il loro beniamino. i: 0881.792500

CONCETTA D’ALESSANDRO

Una voce foggiana per Giordano “Non sono soltanto felice di interpretare un’opera di Giordano, sono orgogliosa!” Non riesce a trattenere l’emozione Concetta d’Alessandro, il mezzosoprano che salirà insieme ad altri colleghi sul palco del Teatro del Fuoco per dare fiato e cuore ai personaggi dell’Andrea Chénier. L’emozione è speciale perché Concetta è nata a Foggia, e qui la sua voce ha cominciato a dimostrare la sua validità. “Ho avuto la fortuna di interpretare altri personaggi molto affascinanti, anche di autori importanti come Verdi o Rossini, ma la soddisfazione che mi procura interpretare un autore foggiano come me, e celebre come Giordano è davvero indescrivibile. È la prima volta che canto una sua opera, e sono certa che questa esperienza mi accompagnerà nel corso di tutta la carriera”. Giordano era un suo sogno? “Assolutamente sì. Già era un sogno, per me, diventare una cantante lirica. Un altro sogno era quello di interpretare il personaggio di un’opera di Umberto Giordano. È un sogno che diventa realtà. E sapere che sono l’unica foggiana tra i cantanti in scena mi procura una grande emozione, io sono sempre felice di cantare nella mia terra e di fare qualcosa nella mia città”. Concetta d’Alessandro interpreterà due ruoli nell’Andrea Chénier: sarà la Contessa di Coigny nel primo atto, e la vecchia popolana cieca Madelon nel terzo quadro, personaggio-chiave nello sviluppo della vicenda.

Il botteghino I biglietti per assistere all’Andrea Chénier al Teatro del Fuoco hanno un costo di 15 euro per i posti in platea e di 10 euro per quelli in galleria. Sono disponibili presso l’assessorato allo spettacolo e grandi eventi del Comune di Foggia che si trova al numero 37 di corso Garibaldi, e presso il botteghino del Teatro Mediterraneo dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00, e dalle 16.00 alle 18.00 del martedì.

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24 Dicembre 2008

Un anno da incorniciare LIVORNO. Un 2008 indimenticabile per il tenore Marco Voleri. Dopo la sua interpretazione di Don Curzio ne «Le nozze di Figaro» alla Scala di Mi‐ lano, è arrivata per lui la partecipazione all’Accademia CUBEC diretta dal celebre soprano Mirella Freni. Lo scorso settembre, inoltre, il tenore la‐ bronico ha firmato un mandato di rappresentanza mondiale con l’agenzia lirica Stagedoor di Bologna. A febbraio Voleri sarà nuovamente in scena in città alla Goldonetta. Il CUBEC (Centro Universale del Belcanto) è l’accade‐ mia di canto lirico di Mirella Freni. Da ottobre scorso arruola come si è detto tra i suoi allievi anche Marco Voleri. La scuola di alto perfeziona‐ mento in canto lirico di Vignola (MO) ha selezionato il maestro Voleri, do‐ po una rigida selezione, per partecipare ai master class dell’anno accade‐ mico 2008‐2009. Alcune settimane intensive di lezione con una delle più amate soprano di sempre per affinare tecnica e interpretazione vocale. Per il tenore livornese arriva insomma anche l’ingresso nel roster di una delle agenzie liriche più importanti del panorama mondiale. Stagedoor, agenzia che già curò gli interessi di cantanti del calibro di Luciano Pavarot‐ ti e Raina Kabaivanska, ha acquisito il cartellino di Marco Voleri per pro‐ muoverne la partecipazione ad alcune rappresentazioni in Italia ed all’e‐ stero. Il prossimo 6 febbraio il maestro Voleri sarà in scena a Livorno, presso il ridotto del Teatro Goldoni, dove si esibirà in un recital in cui in‐ terpreterà alcuni dei più celebri brani del’900 musicale italiano e stranie‐ ro. Marco Bennici


Puglia domenica 21 dicembre 2008

spettacoli

pagina

Il capolavoro di Umberto Giordano in un nuovo allestimento

Momix: il regalo della Camerata Barese

‘Andrea Chénier’: a Foggia è di scena il melodramma FOGGIA - “Andrea Chénier” di Umberto Giordano in un nuovo allestimento il 30 dicembre al Teatro del Fuoco in cooperazione con il Teatro ungherese Csokonai di Debrecen – L’esecuzione del capolavoro giordaniano nel 60° della morte del Maestro. “Andrea Chénier”, dramma di ambiente storico in quattro quadri su libretto di Luigi Illica e musica di Umberto Giordano, in un nuovo allestimento del Teatro U. Giordano in cooperazione con l’ungherese Csokonai Theatre di Debrecen. Il capolavoro del compositore foggiano - in scena al Teatro del Fuoco il 30 dicembre prossimo - si avvale dell’Orchestra Sinfonica di Capitanata diretta dal M° concertatore Balàzs Kocsàr e del Coro lirico di Capitanata del M° Agostino Ruscillo. La regia è firmata da Antonio Petris, la scenografia è disegnata da Nicola Delli Carri. Esecutori ed allestimento di livello così come il cast d’interpreti: Armaldo Kllojeri, Giuseppe Altomare, Eva Golemi, Cuneyt Unsal, Concetta D’Alessandro, Yasko Fujii, Angelino Nardinocchi, Marco Voleri, Massimiliano Damato.“La messa in scena dell’opera più popolare di Giordano – ha sottolineato l’assessore comunale ai Beni Culturali, Spettacolo e Grandi Eventi, Potito Salatto – suggella la serie di eventi e manifestazioni che l’Amministrazione comunale e la città che gli ha dato i natali hanno realizzato nei mesi scorsi a ricordo del 60° della sua morte”. Il nuovo allestimento dello “Chénier” che si appresta ad andare in scena rappresenta, a giudizio dell’assessore Salatto “un doveroso riconoscimento ad un importante momento della

storia musicale italiana, che non potrà non soddisfare le esigenze più squisite degli amanti della lirica nel segno della perennità della musica di Umberto Giordano”. Il musicista foggiano compose quest’opera, che occupa uno spazio insostituibile nella storia del melodramma, in un momento cruciale e felice della sua attività artistica. Affascinato da una storia francese scritta da Luigi Illica - che a sua volta si rifaceva al romanzo omonimo scritto nel 1850 daFrancois Joseph Méry - il Maestro concluse l’opera all’inizio del 1896 e la portò in scena, con enorme successo, alla

Scala di Milano il 28 marzo dello stesso anno con protagonista Giuseppe Borgatti, tenore disoccupato e futuro grande interprete wagneriano. L’opera resterà il cardine del successo del compositore foggiano e si diffonderà ben presto in tutto il mondo. La vicenda musicata da Giordano prende lo spunto dagli ultimi anni di André Chénier, poeta francese i cui versi si ispirano alla poesia classica e all’ideale dell’Ellenismo, che, durante il periodo del Terrore, fu ghigliottinato per aver denunciato coraggiosamente gli eccessi della Rivoluzione, benchè ne condividesse i principi e gli ideali.

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BARI - ‘TeatroDanza’ e Jazz: 6 appuntamenti con la 67ª Stagione della Camerata Musicale Barese: nel ‘pacchetto natalizio’ anche uno spettacolo dei Momix (nella foto) il 16 aprile nel nuovo ‘Bothanica’.

Concorso per band emergenti

Gruppi folk

Con il gruppo ‘Moraìtika’

Barletta, il rock e la sua voce antirazzista

Castellaneta ‘si pizzica’ a Dicembre

Fine d’anno culturale per Brindisi e Corfù

BARLETTA - E’ stato pubblicato il nuovo bando dell’Arè Rock Festival, concorso nazionale per band emergenti organizzato dall’associazione Europa Giovane di Barletta. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, è aperta anche quest’anno ai gruppi di ogni genere musicale, dal punk al metal, dall’emo allo ska, dall’indietronica a tutte le declinazione del rock (pop, indie, post, hard e chi più ne ha più ne metta) e al cantautorato. Unico requisito: avere una band e proporre brani di propria composizione. La commissione artistica, composta da musicisti, giornalisti, esperti e cultori, selezionerà 27 band che saranno ammesse alle selezioni live, previste come appuntamento settimanale da febbraio ad aprile 2009. Altre 3 band saranno scelte dal pubblico della rete in una rosa di 10 gruppi selezionata dalla commissione tra tutti gli iscritti, per un totale di 30 band, che la giuria tecnica, serata per serata, voterà per stilare la classifica generale. I primi 6 gruppi accederanno alla finale del concorso e si contenderanno il premio di 2000 euro. E’ possibile iscriversi gratuitamente al festival entro il 31 gennaio 2009; l’organizzazione garantirà l’alloggio a proprie spese ai partecipanti al concorso che provengano da città lontane più di 300 km da Barletta. Previste inoltre due sezioni speciali, per le quali è possibile segnalare un brano.

CASTELLANETA - Stasera alle ore 19:00 a Castellaneta, l’Associazione culturale Gaia, appena costituita, ha organizzato, con il patrocinio della Amministrazione Comunale di Castellaneta, la prima edizione di “Natale insieme… con la pizzica”. La manifestazione si svolgerà in Via Marina, nei pressi della Chiesa di Santa Caterina. E’ prevista la partecipazione del gruppo folkloristico del Circolo didattico “G. Pascoli” di Castellaneta e la degustazione di prodotti tipici del territorio. Nel corso della serata gruppi di bambini e adulti si esibiranno con danze e balli. L’associazione Gaia ha come scopo la promozione delle tradizioni popolari.

BRINDISI - Tutto pronto per accogliere in città il gruppo folkloristiko “Associazione Culturale Moraìtika” del Comune di Melitièon dell’isola di Corfù. Grecia e Puglia si uniscono in un abbraccio intitolato alla cultura e alle migliori tradizioni che due popoli sanno esprimere. E’ uno scambio che si ripete a distanza di pochi mesi. Il suggello di un’amicizia nata da tempo e di cui si vede la continuità. L’incontro sarà accompagnato da esponenti dell’amministrazione comunale greca che tra l’altro recentemente ha firmato un importante ed impegnativo protocollo d’Intesa con l’amministrazione comunale di Brindisi. Nell’ambito di tale intesa l’estate scorsa è stato ospitato a Corfù il gruppo di balli e tradizioni locali “lu scattusu” che accompagnato da una delegazione comunale Brindisina ha partecipato con successo ad un importante festival internazionale di musiche e balli popolari. Il gruppo corfiota parteciperà al programma “Kalà Christoùgenna” “Buon Natale Brindisi”, promosso dalla locale Comunità Ellenica, presieduta da Ioannis Davilis e patrocinato dal Comune di Brindisi, mentre gli amministratori Corfioti guidati dal Presidente della Società di Sviluppo del Comune di Melitièon, Ioannis Alexàkis, avranno una serie di incontri istituzionali con esponenti dell’amministrazione del Comune di Brindisi.

Serata di beneficenza al Politeama

Michele Placido in giuria

Anteprima a Roma

Lecce, la danza può far bene ai bimbi leucemici

Lezioni di cinema con ‘La casa sulle nuvole’ a Bari: scelti 15 film

Bernadette diventa musical con due attori pugliesi

ROMA – Michele Placido sarà il presidente della giuria dei film di lungometraggio della manifestazione “Per il cinema italiano” presentata a Roma, in un affollata conferenza stampa svoltasi alla Casa del Cinema, dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dall’assessore regionale al Mediterraneo e alle Attività Culturali Silvia Godelli, dal direttore dell’Apulia Film Commission (Afc) Silvio Maselli, e da Felice Laudadio, direttore artistico dell’evento interamente dedicato alla cinematografia italiana che si svolgerà a Bari dal 12 al 17 gennaio 2009, promosso dalla Regione Puglia, organizzato dalla Afc e sostenuto dal Comune di Bari e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia. Innumerevoli i tasselli che compongono il mosaico della manifestazione: 15 i film italiani prescelti da 10 autorevoli critici fra i migliori del 2008 e ammessi nel concorso presieduto da Placido; 15 i film di cortometraggio; 13 i documentari; 5 le “Lezioni di cinema”. Fra le prime anteprime assolute annunciate: La casa sulle nuvole di Claudio Giovannesi con Adriano Giannini.

Graziano Galatone di Palagianello, indimenticato interprete di “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante e protagonista di “Tosca di Lucio Dalla, insieme a Giuseppe Di Gioia di Castellaneta, direttore artistico di Crisalide e più volte ospite sulle reti Rai e Mediaset (Gran Premio, La vita in diretta, Sette per uno, Sanremo famosi, Miss Universo), sono alcuni dei protagonisti di “Bernadette - Il miracolo di Lourdes”, che l’Unitalsi, in collaborazione con la produzione Musical Emotion, presenta in anteprima mondiale lunedì prossimo a Roma.“Bernadette - Il miracolo di Lourdes” é l’opera musical in due atti di Graziano Galatone, a cura di Giuseppe di Gioia e Gino Gentilesca, testo e libretto di Max Smith con la regia di Claudio Insegno, la supervisione artistica di Steve La Chance e le musiche degli stessi Galatone e. Di Gioia con Gentilesca. L’Unitalsi si inserisce nell’iniziativa culturale per presentare la raccolta fondi a favore del “Progetto Bambini”. La produzione del musical ha infatti deciso di devolvere 1 euro a biglietto per ogni rappresentazione dello spettacolo.

LECCE, Danza – Serata di beneficenza per la lotta contro la leucemia infantile dedicata al ballo. Alle 19, nel teatro Politeama di Lecce. BARI, Musica – Appuntamento tradizionale con la Polifonica barese ‘Biagio Grimaldi’ nell’aula ‘F. Vecchio’ della clinica Pediatrica del Policlinico. Alle 17. BARI, Spettacolo – Al teatro Abeliano oggi e per tutte le festività natalizie, fino al 6 gennaio, va in scena ‘Gig & Viv’, scritto e diretto da Vito Signorile. Inizio alle ore 18. S. CESAREA TERME, Mostra – Alle 18, a palazzo Gargasole nella frazione di Vitigliano, si inaugura il Museo Orologi delle Torri Civiche e il Museo dei Fossili. LECCE, Stagione lirica – Al via il diritto di prelazione per i vecchi abbonati della stagione lirica di Lecce che si inaugura il prossimo 13 febbraio con l’Olandese Volante di Wagner. Contattare il numero 0832241468 o l’800242815. FRANCAVILLA F., ‘Mondo Natale’ – Inaugurazione alle 18 delle manifestazioni natalizie con la visita di un grande presepe orientale e della XX mostra di presepi artistici. Nel piazzale della stazione.

MASSAFRA, Teatro – ‘L’ultm presepij’ è lo spettacolo della compagnia ‘La rupe’ che va in scena oggi e domani nell’aula multimediale ‘San Paolo’ della chiesa del Sacro Cuore. Sipario alle ore 20. ANDRIA, Concerto – L’orchestra di ‘Chitarre de Falla’ si esibisce nella chiesa di Sant’Angelo alle 19. FRANCAVILLA F., Sagra – Pettole, sannacchiutuli e cartiraddi con degustazione di vino della canina ‘Madonna delle Grazie’ di Torricella. Inizio a partire dalle 18 nel quartiere della Fiera dell’Ascensione. CASSANO DELLE M, Libri – Incontro con Giovanni Pascuzzi, autore del libro ‘Giuristi si diventa: come riconoscere e apprendere le abilità proprie delle professioni legali’ al liceo ‘Leonardo da Vinci’. Domani ore 16,30. MARTINA F., Gospel – Alle 20, nella chiesa san Francesco d’Assisi, domani concerto ‘Wake up gospel Project’. Dirige il maestro Graziano Leserri. FOGGIA; Casting – Pe ril film ‘Noi credevamo’ di Mario Martone si cercano comparse e figuranti di sesso maschile. Gli interessati possono inviare curriculum e foto a noicredevamo@libero.it.




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09-10-08, 09Livorno

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Marco Voleri conquista il palcoscenico della Scala con le Nozze di Figaro LIVORNO. Un anno indimenticabile per Marco Voleri. Dopo la Fenice di Venezia e la Chigiana di Siena, adesso è la Scala di Milano ad attenderlo da sabato nei panni di Don Curzio. E per lui oltre che una gioia immensa anche i complimenti delle istituzioni. «E’ una vera gioia sapere che un giovane trentatreenne livornese salirà sul più prestigioso palco, il punto di arrivo di chiunque, nel mondo, intraprenda lo studio del canto lirico” dice il presidente della Provincia Giorgio Kutufa sottolineando che il calendario dell’opera lo vedrà impegnato per tutto il mese di ottobre.

Da quanto un

livornese non canta alla Scala? «Per fortuna da poco. Infatti ci sono almeno due o tre cantanti lirici livornesi che si fanno onore in Italia e nel mondo. E di questo la nostra città deve andare particolarmente fiera. Non è facile affermarsi in questo campo, e devo dire che la nostra città è degnamente rappresentata. Mi vengono a mente il soprano Maria Luigia Borsi e l’ottimo tenore comprimario Carlo Bosi».

Da studente a

protagonista sul palco. Con quali sensazioni sente dentro di se?

«Beh, è

molto suggestivo passare dal Conservatorio dove hanno studiato Mascagni e Puccini a cantare nel tempio della lirica mondiale, dove hanno cantato i più grandi di tutti i tempi, dalla Callas alla Tebaldi, da Del Monaco a Pavarotti (ed al nostro indimenticato concittadino, Galliano Masini), dove hanno diretto i più affermati direttori di sempre (Von Karajan, Kleiber, Zubin Mehta, Abbado, Muti, Prêtre, Barenboim...) e dove hanno addirittura prestato la sua arte pittori come Picasso, De Chirico, Chagall. La Scala è un luogo magico, che fa storia a se rispetto a tutti gli altri teatri... quando ho fatto l’audizione per questa opera mi sono trovato da solo a cantare davanti al teatro vuoto è stata una sensazione unica: per qualche secondo sono andato quasi in trance...». Eppure ho cantato in teatri ben più grandi all’aperto, ma è impossibile salire sulle tavole di quel palco senza pensare a chi le ha calpestate da fine ’700 ad oggi». Nell’opera di Mozart Don Curzio è il personaggio che andrà ad interpretare. Nella trama è un giudice che interviene al III atto per dirimere una controversia. Come si rivede in questa figura?

«E’ un

personaggio spassosissimo. Le Nozze di Figaro è l’unica vera opera buffa

28/07/2009 15.46


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in lingua italiana scritta da Mozart. Don Curzio entra in scena in maniera decisa e comica, balbettando, e intima a Figaro di restituire il suo debito a Marcellina o di sposarla. Segue un sestetto musicalmente meraviglioso. Devo ancora capire, con la parrucca che mi copre le orecchie, come farò a cantare»! «Come è stato questo 2008? Cosa si aspetta dal 2009? «Beh, è stato sicuramente l’anno più prolifico per me finora. Ho cantato in istituzioni musicali prestigiose, su tutte La Fenice a Venezia col maestro Bartoletti, la Chigiana a Siena con maestro Gelmetti ed ora alla Scala diretto dal maestro Antonini».

La prima dell’opera è per sabato. Come

sta vivendo queste giornate di preparazione al debutto?

«Le sto vivendo

facendo una media di 5 ore al giorno di prove. Prove di regia, musicali, di insieme. La cosa che mi ha colpito particolarmente è la completezza dello staff per le prove. Ad ogni prova abbiamo direttore d’orchestra con assistente, pianista con altri 2 maestri collaboratori, registra con 2 aiuti registi, la responsabile movimenti, una ballerina che’pulisce’ nelle pause tutti i movimenti degli artisti che cantano, svariati maestri di palcoscenico che danno le entrate nelle varie quinte... insomma, grande organizzazione, cura del dettaglio. I primi 10 giorni di prova abbiamo avuto la fortuna di avere un voice coach del calibro della signora Mirella Freni, che ci ha dato semplici ma preziosi consigli per quanto riguarda la tecnica vocale. E’ sicuramente un’esperienza unica».

Un livornese a

Milano. Sensazioni ed appunti a circa 350 km dalla tua città? «Beh, Milano è la mia seconda città. La conosco molto molto bene, ci ho vissuto 6 anni, ed ho imparato ad apprezzarla per le bellezze e le risorse che ha. Non è una città facile da vivere ma offre risorse che nessun’altra città italiana offre. Questo mi sembra già un buon motivo per apprezzarla. Due cose mi colpiscono particolarmente: la varietà di offerta culturale e l’organizzazione logistica. Due cose che, se potessi, copierei e porterei a Livorno!». Torna ai risultati della ricerca

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13-07-08, 12Livorno

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Vissi d'arte nei sotterranei della Fortezza LIVORNO. Domenica 20 luglio, alle ore 21,15, presso gli affascinanti locali sotterranei della Fortezza Vecchia, L’Associazione Risonanze Armoniche Onlus presenterà un concerto in omaggio al compositore Giacomo Puccini dal titolo Vissi d’arte, in occasione dell’anniversario della sua nascita. I tre interpreti che daranno vita alla serata sono artisti che annoverano collaborazioni di livello ed esperienze in teatri italiani: il soprano Raffaella Battistini, vincitrice assoluta di concorsi canori, conta la sua lunga esperienza anche a fianco di grandi cantanti quali Bocelli, Pavarotti, Bartolini; Marco Voleri, tenore già conosciuto dal pubblico livornese e confermato come artista maturo dalla splendida vocalità solo nell’ultimo anno ha cantato all’Arena Sferisterio di Macerata con la regia di Pier Luigi Pizzi, ha interpretato lieder Shumanniani con il grande pianista Bruno Canino; recentemente ha cantato presso il Teatro La Fenice di Venezia e prossimamente prenderà parte al Festival Mozart di Arezzo. Il pianista Francesco Ricci è un talentuoso pianista accompagnatore che collabora col tenore Cordeiro Opa e recentemente ha suonato per il BolognaFestival. Il programma sarà presentato da Giulia Palandri che ripercorrerà la preziosa produzione operistica di Puccini, dall’esordio con l’opera Le Villi (1884), all’ultima incompiuta La Turandot (1926), passando per Edgar, Manon Lescaut, Bohème, Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del West, la Rondine, Suor Angelica e Gianni Schicchi mostrando il genio del compositore più amato al mondo. Torna ai risultati della ricerca

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10-07-08, 11Livorno

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Concerto in Fortezza per il grande Puccini LIVORNO. Domenica 20 luglio, alle 21,15, nei sotterranei della Fortezza Vecchia, l’Associazione Risonanze Armoniche Onlus presenterà un concerto in omaggio al compositore Giacomo Puccini dal titolo «Vissi d’arte», in occasione del 150º anniversario della sua nascita. I tre interpreti che daranno vita alla serata sono artisti che annoverano collaborazioni di livello ed esperienze in grandi teatri italiani. Il soprano Raffaella Battistini, vincitrice assoluta di concorsi canori con una lunga esperienza anche a fianco di grandi cantanti come Bocelli, Pavarotti, Bartolini; Marco Voleri, tenore già conosciuto dal pubblico livornese e confermato come artista maturo dalla splendida vocalità solo nell’ultimo anno ha cantato all’Arena Sferisterio di Macerata con la regia di Pier Luigi Pizzi, ha interpretato lieder Shumanniani con il grande pianista Bruno Canino. Canino recentemente ha cantato presso il Teatro La Fenice di Venezia e prossimamente prenderà parte al Festival Mozart di Arezzo. Il pianista Francesco Ricci è un talentuoso pianista accompagnatore che collabora col tenore Cordeiro Opa e recentemente ha suonato per il BolognaFestival. Il programma sarà presentato dalla dottoressa Giulia Palandri che ripercorrerà la preziosa produzione operistica di Puccini, dall’esordio con l’opera Le Villi (1884), all’ultima incompiuta La Turandot (1926), passando per Edgar, Manon Lescaut, Bohème, Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del West, la Rondine, Suor Angelica e Gianni Schicchi mostrando il genio del compositore che è reputato il più amato al mondo. Info. “Risonanze Armoniche. via di Salviano 158 Tel. 0586/951058 - Fax 0586/950765 cel 3403128429. info@risonanzearmoniche.com www.risonanzearmoniche.com Torna ai risultati della ricerca

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26/07/2009 17.46



Territorio e Cultura

23 marzo 2008

21

Le nuove poesie di Umberto Piersanti

L’albero delle nebbie

URBINO. Tanti urbinati e numerosi abitanti del territorio hanno affollato la grande aula magna dell’Istituto superiore industrie artistiche, presso il monastero di Santa Chiara, per partecipare alla

presentazione del libro di poesie “L’albero delle nebbie” del concittadino e amico Umberto Piersanti, smettendo l’indifferenza della gente per un incontro culturale con al centro la poesia. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Urbino e dall’Isia (sponsor Megas Trade e Benelli Armi spa), rappresentati rispettivamente dal sindaco Franco Corbucci e dal presidente Giorgio Londei. Nel presentare l’ospite, il sen. Londei ha detto che «dopo Carlo Bo e Paolo Volponi, Umberto Piersanti continua a portare il nome di Urbino nella storia della cultura italiana» e «la fama che si è conquistata è pienamente meritata». Anche per il sindaco Corbucci «Piersanti sta proseguendo il lavoro di Volponi», rilevando, a conferma di ciò, che «“L’albero delle nebbie” è il terzo volume

Una mostra didattica a Fossombrone

A lume di candela

FANO – Come ormai da tradizione, nel corso del periodo quaresimale, proprio per sottolineare la spiritualità del tempo che precede la Pasqua, anche quest’anno al Teatro della Fortuna, nell’ambito della “Rassegna Lirica Torelliana”, è stato organizzato un “Concerto a lume di candela”. Con la sala teatrale vestita di candele e luci soffuse, si è così tenuto un bellissimo concerto che ha visto protagoniste le musiche di uno dei lavori più intensi della produzione sinfonica di Franz Joseph Haydn , ovvero la Sinfonia n. 45 in fa diesis minore e la celebre “Messa dell’Incoronazione” (Kronungmesse) di Wolfgang Amadeus Mozart. Ad eseguire questi splendidi componimenti musicali

La Renault 4 in cui fu ucciso Moro

L’auto insabbiata Roma, 9 maggio 1978, via Caetani. Nel bagagliaio di una Renault 4 rossa di Macerata viene ritrovato il corpo del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, rapito cinquantaquattro giorni prima in via Fani. Quella salma, raggomitolata dentro l’auto, è diventata il simbolo degli anni di piombo, dell’incipiente caduta della Prima Repubblica, dell’impotenza del Paese, umiliato e lacerato nella sua sovranità dalle logiche sovranazionali della Guerra Fredda. Per lo Stato, quella Renault 4 rossa, la bara di Moro, è diventata tutt’altro che una reliquia da conservare. Per trent’anni se ne sono perse le tracce, è stata dimenticata, abbandonata, fino a quando i cronisti d’un quotidiano l’hanno riportata alla luce, stanandola in un angolo di periferia romana, nella casa di un piccolo imprenditore marchigiano. In queste poche pagine c’è il racconto appassionato d’uno scavo negli strati della storia. Protagonisti, un giornalista, un fotoreporter e quella

ricostruisce: l’altrove forse è un mondo che non abbiamo mai vissuto». Ma la natura pullulante di boschi, erbe, piante di ogni tipo, che egli descrive è quella vera e i nomi sono sempre precisi. A cominciare dal titolo: «”L’albero delle nebbie” - spiega Piersanti - esiste veramente; è lo scotano, che si può vedere in autunno sulle Cesane e sulla strada per Urbania, via Montesoffio; lo scotano è fiammante: rosso, arancione, violaceo». Il libro comprende tre gruppi di poesie: “In un tempo remoto”, “Jacopo”, “Tra cronaca e memoria”. Il poeta confessa di aver ritenuto opportuno parlare anche del figlio Jacopo , «straniero anche dentro il mondo», e parte della sua vita. L’incontro si è concluso con la lettura di alcune poesie molto apprezzate dai presenti. gdl

Un grande concerto al teatro della fortuna

Il liuto nell’arte

FOSSOMBRONE - Sabato 15 marzo 2008 alle ore 18,00 presso la Chiesa di S. Filippo in Fossombrone è stata inaugurata la mostra didattica “Il liuto nell’arte” ed è stato presentato il progetto “Marguerit” del maestro Marco Mencoboni per “E lucevan le stelle” soc. coop. La manifestazione su iniziativa dell’Assessorato ai beni e alle attività culturali del comune di Fossombrone, e dell’Assessorato alla cultura della Provincia di Pesaro e Urbino, vuole essere un omaggio alla cultura musicale rinascimentale della città e della nazione. Infatti siamo sull’onda della ricorrenza dei 500 anni (1507-2007) dalla pubblicazione del primo testo di “Intavolature” per liuto edito a Venezia presso il tipografo Bartolomeo da Fossombrone, dal forsempronese Ottaviano Petrucci su musiche del maestro di liuto Francesco Spinacino. Questa pubblicazione è considerata il primo testo musicale a stampa realizzato con caratteri mobili. La manifestazione dal 15 marzo al 13 aprile, propone diversi eventi: mercoledì 19 marzo, ore 10,30 Chiesa di S. Filippo: incontro degli studenti con il maestro Marco Mencoboni (musicista, direttore artistico del Cantar Lontano Festival); dibattito intorno al tema “Il suono dentro, musicisti in un’ora: alla ricerca del proprio talento musicale”. Sabato 29 marzo ore 21,00 Chiesa di S. Filippo, incontro con il Prof. Dinko Fabris (Co-direttore del Corpus des Luthistes, CESR Tours Francia) sul tema “Petrucci e Spinacino: il ruolo delle Marche nelle musica italiana per liuto”. Venerdì 4 aprile, ore 21,00 Chiesa di S. Filippo; Marguerit: la voce ed il liuto nelle intavolature di Ottaviano Petrucci. Musiche di Francesco Spinacino, Francesco da Milano, Josquin Despréz; Roberta Mameli canto, Franco Pavan liuto rinascimentale. Giovedì 10 aprile, ore 21,00 Chiesa di S. Filippo: Conde Claros, per liuto overo vihuela: gli esordi dell’intavolatura spagnola al tempo di Petrucci. Musiche di Luys Milan, Alonso Mudarra, Luys de Narvaez, Joan Ambrosio Dalza, Francesco Da Milano. Eduardo Egüez vihuela. Maria Ester Giomaro

di poesie pubblicato dalla prestigiosa collana dell’editrice Einaudi». Corbucci ha poi sottolineato che «le sue poesie e i suoi romanzi parlano delle realtà locali senza però mai cadere nel localismo». Affermazione confermata dallo stesso Piersanti il quale ha evidenziato che tutti i poeti hanno radici locali: Pascoli, la Romagna e la Garfagnana; D’Annunzio, l’Abruzzo; Montale, la Liguria; Leopardi, Recanati: «locale fa rima con universale quando uno rende un luogo una patria poetica». Piersanti ha tenuto anche a precisare: «Io non racconto l’antico mondo contadino, non dico che era meglio di oggi, non ho un amore di tipo ecologico per la campagna; è un mondo epurato della memoria, il mio mondo contadino, e diventa un altrove, il mondo che la fantasia

macchina di Macerata ritrovata, con cui è riaffiorata anche la memoria. Di un uomo. Del suo patibolo. E del suo sacrificio. GLI APPELLI Il volume è corredato da una serie di importanti testimonianze e appelli. In primo luogo quelli di uomini di Stato, politici ed ex terroristi che chiedono di esporre la Renault 4 rossa in via Caetani a memoria della tragedia. Giorgio Guidelli di Pesaro, giornalista, ha 31 anni e da tredici lavora nei quotidiani del gruppo Poligrafici: il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno. Si occupa di cronaca nera e giudiziaria. Da anni studia la storia degli anni di piombo, sui quali ha già pubblicato i saggi Operazione Peci, storia di un sequestro mediatico (2005) e Terra di piombo (2007). Ha curato numerose inchieste sul terrorismo e ha tenuto seminari e trasmissioni radio e tivù sul fenomeno eversivo negli anni SettantaOttanta.

è stata l’ “Orchestra Sinfonica G. Rossini” impeccabilmente diretta da Daniele Agiman, che soprattutto con la prima esecuzione, conosciuta come “Sinfonia degli addii” ha dato prova di grandi capacità. L’opera è chiamata così per via del curioso epilogo, in quanto nel corso dell’ultimo movimento, quando tutto sembra esaurirsi, la musica frena di botto e attacca un adagio in cui i musicisti abbandonano gradualmente il palcoscenico, fino a rimanere solo due violinisti, i quali concludono in “pianissimo”. Quanto alla Messa dell’Incoronazione, scritta da Mozart a 23 anni ed eseguita per la prima volta nel Duomo di Salisburgo durante la Pasqua del 1779, essendo un lavoro per musica e voci, il concerto fanese si è avvalso del Coro del Teatro della Fortuna (che vede uniti il Coro Lirico Mezio Agostini e l’Associazione del Libero Canto) molto ben preparato e diretto da Carlo Morganti e delle suggestive voci soliste di Anna Malavasi (soprano), Antonio Marani (basso), Elena Traversi (contralto) e Marco Voleri (tenore). Grande è stato il senso di pace e di religiosità trasmesso da quest’ultima opera, soprattutto nell’esecuzione dell’ “Agnus Dei”, come altrettanto grande è stato il consenso del pubblico per il concerto. Mariella Polverari

Fragili sculture PESARO – Verrà inaugurata sabato 5 aprile presso la libreria del Barbiere in Via Rossini 38, la mostra di scultura “Fragili” dell’artista Giuseppe Papagni. L’allestimento ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pesaro e Urbino e rimarrà aperta al pubblico fino al 5 maggio 2008.

Le redazioni del settimanale interdiocesano IL NUOVO AMICO si uniscono al dolore del loro direttore don Raffaele Mazzoli per la perdita del suo caro fratello

Lazzaro (Rino) Metulini

e sono vicine alla famiglia nella preghiera al Signore

(Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà – Ap 22,5) Le redazioni del NUOVO AMICO I funerali si svolgeranno Venerdì Santo 21 marzo alle ore 14,30 nella Chiesa dei Cappuccini a Pesaro.


19‐03‐2008 Voleri in scena con Canino LIVORNO. Il grande pianista Bruno Canino suona Schumann con i lieder cantati da Mario Cassi, Marco Voleri e Giovanna Gatta. Lo spettacolo va in scena ai 4 Mori do‐ mani sera e l’incasso andrà devoluto alla Associazione Toscana Paraplegici che lo uti‐ lizzerà per sviluppare la propria attività. L’appuntamento è suggestivo e di alta qualità e rappresenta uno spettacolo davvero di alto livello per la nostra città. A scendere sul palcoscenico saranno infatti tre cantanti lirici, un grande compositore protagonista della serata, Schumann, ed un pianista come Bruno Canino, che è considerato uno dei pilastri musicali italiani degli ultimi 40 anni. Il grande pianista suona in duo con Anto‐ nio Ballista e collabora con illustri strumentisti come Accardo, Harrel, Ughi, Victoria Mullova, Itzhak Perlman. Ma non è l’unica sorpresa, perché in questa occasione Bru‐ no Canino farà un debutto, probabilmente l’ennesimo della sua lunghissima carriera, cimentandosi con il repertorio liederistico vocale, in una serata tutta dedicata al ro‐ manticismo di Robert Schumann, considerato universalmente un vero poeta dei suo‐ ni. Per questo appuntamento con i lieder di Schumann, Bruno Canino accompagnerà al pianoforte tre cantanti molto giovani ma già ampiamente affermati, per la qualità vocale, la preparazione professionale e l’ormai lunga esperienza nei teatri di tutta Ita‐ lia e, spesso, anche all’estero: Giovanna Gatta, soprano, che da tempo si dedica con grande passione al repertorio liederistico, perfezionato in diversi Masterclass con Elly Ameling, Erik Werba, Elio Battaglia; Mario Cassi, baritono di grandissima caratura, u‐ no dei più utilizzati da Riccardo Muti, negli ultimi anni, per le sue tournée mondia‐ li. Qualche anno fa si è aggiudicato un premio speciale al selettivo concorso Operalia diretto da Placido Domingo. Marco Voleri, tenore livornese che ‐ solo per citare l’ulti‐ mo anno ‐ ha cantato anche alla settimana mozartiana di Chieti e all’Arena Sferisterio sotto la direzione di Pierluigi Pizzi. Cassi e Voleri, inoltre, sono stati selezionati dal più grande baritono vivente, Renato Bruson, per la tournée del Falstaff, di cui oltre che interprete ha assunto anche il ruolo di regista. Info. I biglietti si possono acquistare presso il botteghino del teatro, tutti i giorni dalle 17 alle 19, oltre che presso il chiosco Livorno (centro commerciale Fonti del Corallo) e da tototerzo (piazza Mazzini 81).


9 Marzo 2008

Canino, il signore del piano LIVORNO. Il celebre pianista Bruno Canino sarà in concerto a Livorno, con Giovanna Gatta, Mario Cassi e Marco Voleri. Si tratta di un nuovo pezzo da novanta proposto dal cartellone invernale dell’Associazione culturale onlus “Risonanze Armoniche” in programma giovedì 20 marzo al teatro 4 Mori. I direttori artistici Gabriele Baldocci e Marco Voleri sono riusciti a coinvolgere il grande pianista Bruno Canino, che da 40 anni suona in duo con Antonio Ballista e collabora con illustri strumentisti come Ac‐ cardo, Harrel, Ughi, Victoria Mullova, Itzhak Perlman. Ma non è l’unica sorpresa, per‐ ché in questa occasione Bruno Canino farà un debutto, probabilmente l’ennesimo della sua lunghissima carriera, cimentandosi con il repertorio liederistico vocale, in una serata tutta dedicata al romanticismo di Robert Schumann. Il concerto, come di consueto, sarà finalizzato oltre che a donare alla città di Livorno un altro sublime spettacolo di assoluto livello, anche alla raccolta di fondi a favore di un associazione benefica, in sintonia con il motto di Risonanza Armoniche: arte al servizio della socie‐ tà. In questo caso, dopo le Cure Palliative e l’Associazione persone Down, sarà la se‐ zione di Livorno dell’Associazione Toscana Paraplegici a beneficiare dell’incas‐ so. Canino è una pietra miliare del pianoforte in Italia. Attualmente è direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia, dopo essere stato direttore artistico di enti e associazioni. Nel suo vastissimo curriculum c’è tutto l’impegno posto nei confronti della musica contemporanea, realizzato collaborando con Pierre Boulez, Luciano Be‐ rio, Karl‐Heinz Stockhausen, Georg Lieti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti e molti altri; spesso è stato primo esecutore delle loro opere. Per questo appunta‐ mento con i lieder di Schumann, Bruno Canino accompagnerà al pianoforte tre can‐ tanti molto giovani ma già ampiamente affermati, per la qualità vocale, la preparazio‐ ne professionale e l’ormai lunga esperienza nei teatri di tutta Italia e, spesso, anche all’estero: Giovanna Gatta, soprano, che da tempo si dedica con grande passione al repertorio liederistico, perfezionato in diversi Masterclass con Elly Ameling, Erik Wer‐ ba, Elio Battaglia; Mario Cassi, baritono di grandissima caratura, uno dei più utilizzati da Riccardo Muti, negli ultimi anni, per le sue tournée mondiali. Qualche anno fa si è aggiudicato un premio speciale al selettivo concorso Operalia diretto da Placido Do‐ mingo. Marco Voleri, tenore livornese che ‐ solo per citare l’ultimo anno ‐ ha cantato anche alla settimana mozartiana di Chieti e all’Arena Sferisterio sotto la direzione di Pierluigi Pizzi. Cassi e Voleri, inoltre, sono stati selezionati dal più grande baritono vi‐ vente, Renato Bruson, per la tournée del Falstaff, di cui oltre che interprete era anche regista.



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17-02-08, 10Livorno

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Concerto per i ragazzi down LIVORNO. Dalle strade dell’Ungheria direttamente alle strade di Livorno, il violino tzigano di Géza Hosszu - Legocky and the Five Devils in concerto a favore dell’Associazione “Il Parco del Mulino”, che si prende cura dei ragazzi down. L’associazione culturale Risonanze Armoniche Onlus dunque, dopo il successo senza precedenti del concerto di Martha Argerich e Gabriele Baldocci a favore delle Cure Palliative, prosegue nel suo cammino di beneficenza, allestendo altri cinque spettacoli, fino al 22 maggio, tutti al teatro I 4 Mori. Lo annuncia il presidente Guido Rosini nella sede del Parco del Mulino, rilanciando il valore del volontariato, con la prestigiosa equipe di giovani artisti livornesi Gabriele Baldocci ed il tenore Marco Voleri, rispettivamente direttore e vicedirettore artistico, e con Tommaso Forni, i tre soci fondatori dell’associazione. Col prossimo appuntamento “Il tempo dei gitani”, in cartellone giovedì prossimo alle 21.12, si volta pagina: si guarda alla tradizione tzigana per un concerto allegro e vivace. “ E di grande qualità, perché Géza Hosszu-Legoky è considerato un maestro. A.S. Torna ai risultati della ricerca

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28/07/2009 15.43


23 Dicembre 2007

Marco, l’erede di Galliano

LIVORNO. E’ già nei negozi di musica il nuovo cd ‐ “Opera Romances & Arias” ‐ di Marco Voleri, il giovane tenore livornese da molti considerato l’erede di Galliano Ma‐ sini. Un’esperienza musicale che rappresenta anche la prima produzione discografica dell’Associazione culturale Risonanze Armoniche Onlus. Si tratta di un lavoro vibran‐ te, dotato di quello spessore che spesso difetta ai cantanti giovani: Marco Voleri si cimenta invece fra le arie d’opera più difficili, complesse e famose nel mondo. Un’opi‐ nione condivisa dal giornalista musicologo Daniele Rubboli: “Non è la prima volta che Marco Voleri affida la sua voce ad un CD, e non sarà l’ultima visto che in programma vi sono altre uscite. Questa volta però lo ha fatto con la summa delle sue sudate con‐ quiste su quel palcoscenico lirico dove è riuscito a realizzarsi e sul quale può dire: io ci sono!”. Con Marco Voleri, un’altra straordinaria ricchezza della nostra città, la giova‐ nissima soprano Barbara Luccini, che dopo anni di assenza dalla sua Livorno è tornata l’estate scorsa ‐ applauditissima in Fortezza Vecchia ‐ ad entusiasmare il pubblico di casa sua con lo spettacolo di arie d’opera firmato Risonanze Armoniche che ha riscos‐ so un grande e meritato successo. I due giovani talenti livornesi, abituati a calcare le scene dei teatri di tutto il mondo, si sono così ritrovati a collaborare ancora una volta, prestando le loro voci di tenore lirico e di soprano lirico leggero ad un ambizioso pro‐ getto tutto labronico, questo “Opera Romances & Arias”, un Cd che presenta una ric‐ ca selezione di arie e duetti della tradizione operistica italiana. Si comincia dalla sere‐ nata del conte d’Almaviva del Barbiere di Siviglia di Rossini, opera rappresentata per la prima volta a San Pietroburgo nel 1782; quindi la celebre aria con recitativo tratta da La Sonnambula (1831) e il famoso notturno con cui Nemorino palesa l’amore per Adina nell’Elisir D’Amore (1832). Si passa poi ad arie e duetti celebri ad appassionati e non, tratti dal puro periodo romantico, quindi da Rigoletto (1851) e La Traviata (1853), arrivando ai capolavori di fine ‘800, Pagliacci (1892), La Bohème (1896),Tosca (1900) e Madama Butterfly (1904). Info. Il Cd “Opera Romances & Arias” si trova in vendita da Simphony in Piazza Cavour, unico rivenditore ufficiale autorizzato in città. ‐ Risonanze Armoniche Onlus ‐ Via di Salviano 158 ‐ 0586.951058; 340 3128429 in‐ fo@risonanzearmoniche.com www.risonanzearmoniche.com


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16-12-07, 09Livorno

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Sarà Martha Argerich a far vibrare le Risonanze armoniche LIVORNO. Musica di alto livello e solidarietà. Sono questi gli ingredienti alla base dell’associazione Risonanze Armoniche che, dopo la felice stagione estiva in Fortezza Vecchia, torna con un ricco calendario invernale: 6 date imperdibili in scena sul palco del Teatro 4 mori. Si inizierà con Martha Argerich, pianista argentina di fama mondiale che parteciperà al Concerto degli Angeli del 2 febbraio. Con lei anche il pianista livornese Gabriele Baldocci, tornato a portar lustro alla sua città. Stesso dicasi per Marco Voleri, anche lui livornese, grande tenore e direttore artistico della rassegna. Voleri sarà protagonista, insieme al baritono Mario Cassi, al soprano Giovanna Gatta, alla mezzosoprano Anjara Ingrid Bartz e al pianista Bruno Canino, della terza serata del calendario “Schumann il poeta dei suoni” che andrà in scena il 20 marzo. Il 21 febbraio invece spazio alla musica popolare ungherese con Geza Hosszu Legocky and the Five Devils che porteranno in scena lo spettacolo “Il tempo dei gitani”. La quarta data è prevista per il 3 aprile: “Omaggio al tenore Lando Bartolini”. Il 17 andrà invece in scena una particolare versione de “La Traviata, storia di un amore”: tre cantanti lirici, un pianoforte e la voce narrante di Michele Crestacci, comico in veste inedita, con la partecipazione speciale dei ragazzi dell’indirizzo musicale delle scuole Borsi. Il 22 maggio si chiuderà la stagione con un concerto per pianoforte e percussioni “Da Bartok...a Bernstein!”. Gli incassi del concerto di Argerich verranno devoluti all’associazione cure palliative dell’ospedale di Livorno. “Il tempo dei gitani” è invece legato al Parco del Molino, la nuova struttura dell’associazione italiana persone down. Gli altri gruppi destinatari saranno: l’associazione toscana paraplegici, l’associazione per lo studio delle artrofie muscolari spinali infantili (Asamsi) e l’associazione genitori dei bambini affetti da leucemie e tumori (Agbalt). Elena Batazzi Torna ai risultati della ricerca

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11-12-07, 11Livorno

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Alle Borsi la musica si studia col pianista Baldocci e il tenore Voleri LIVORNO. Chi fosse convinto che a scuola, una materia come musica, venga unicamente studiata sui libri e che per questo perda quell’alone magico che da sempre la caratterizza, sarà sicuramente rimasto stupito dall’iniziativa delle Medie Borsi rivolta all’indirizzo musicale ed alle due classi delle scuole D’Azeglio ospitate per l’occasione. Nei giorni scorsi nell’aula magna delle Borsi, si è infatti esibito il pianista livornese Gabriale Baldocci, apprezzato dalla critica estera e osannato nella sua città d’origine. Il giovane pianista, accompagnato dal tenore Marco Voleri, anch’esso cresciuto a Livorno, ha lasciato gli studenti a bocca aperta eseguendo arie celebri e mostrandosi disponibile a raccontarsi a loro, rispondendo alla curiosità degli aspiranti musicisti. Incontrare un artista di così alto profilo ha rappresentato per la scuola motivo di vanto ed un’occasione speciale per i ragazzi che, affascinati dall’insolita lezione, potrebbero ispirarsi a Gabriele e chissà, forse fare della musica il loro mestiere... Elena Pullerà Torna ai risultati della ricerca

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08-12-07, 03Livorno

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Diocesi, oggi pellegrinaggio al santuario di Montenero LIVORNO. Nel giorno della festa dell’Immacolata la diocesi manda in pista il primo pellegrinaggio a Montenero dell’episcopato di Giusti: il nuovo vescovo lo ha anticipato di una settimana rispetto alla cadenza abituale, vista la festa mariana di oggi. Oggi alle 15 è previsto il ritrovo nel piazzale dei pullman intitolato a papa Giovanni XXIII, alle 15,30 parte la recita del Rosario in cammino fino al santuario (dove alle 16 è in agenda la messa). Alle 18,30 appuntamento invece nella chiesa dei Domenicani (zona Venezia) per il riposizionamento del capolavoro del Vasari: l’Incoronazione della Vergine assunta in cielo, ora davanti all’altar maggiore, viene rimessa là dov’era, cioè nell’abside della chiesa. L’occasione servirà anche a inaugurare gli ultimi restauri delle pitture dell’abside. Alla cerimonia è prevista la partecipazione del vescovo Simone Giusti e dell’avv. Luciano Barsotti, presidente della Fondazione Cassa Risparmi Livorno, che ha sponsorizzato il restauro. Seguirà un concerto d’organo della prof. Giulia Palandri (arpa Marinella Russo, organo Giulia Calandri, viola Alice Clara, violino Sergio Rizzelli, soprano Chiara Mattioli, tenore Marco Voleri, voce recitante Paolo Giardi). Torna ai risultati della ricerca

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05-12-07, 07Livorno

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La pala del Vasari sabato torna al suo posto Sabato, nel giorno dell’Immacolata, il capolavoro di Giorgio Vasari (Incoronazione della Vergine assunta in cielo) viene ricollocata nella sua posizione originaria: nell’abside della chiesa di Santa Caterina, in piazza dei Domenicani (zona Venezia). La pala, finora visibile davanti all’altare maggiore della chiesa, è stata assente da Livorno per più di 10 anni: il bozzetto è conservato al Louvre di Parigi, si pensa che facesse parte del bottino di guerra che Napoleone aveva razziato a Roma. Appuntamento sabato alle 18,30 in Santa Caterina: in tale occasione saranno inaugurati gli ultimi restauri delle pitture deldell’abside che accoglierà il capolavoro vasariano: sono stati realizzati da Carlo Sassetti e Paola Gatto. All’inaugurazione parteciperanno anche il vescovo Simone Giusti e l’avvocato Luciano Barsotti, presidente della Fondazione Cassa Risparmi Livorno, finanziatrice dei restauri. Seguirà un concerto d’organo a cura della prof. Giulia Palandri (arpa Marinella Russo, organo Giulia Calandri, viola Alice Clara, violino Sergio Rizzelli, soprano Chiara Mattioli, tenore Marco Voleri, voce recitante Paolo Giardi). Torna ai risultati della ricerca

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7 Settembre 2007

Mazzoli mette in scena I pagliacci PISA. Nell’anno leoncavalliano, era inevitabile che anche “Lirica sotto le stelle”, la manifestazione promossa dalla Società corale pisana, pensasse ad un titolo del com‐ positore napoletano. Infatti, saranno eseguiti in forma semiscenica, al Giardino Scotto sabato 8 alle 21,30, “I pagliacci”, con protagonisti i vincitori del concorso “Titta Ruf‐ fo”, altra iniziativa della Corale pisana, che ogni anno laurea giovani cantanti ed è ge‐ mellato con la competizione internazionale “Barilla Opera Foundation” di Sidney. I vincitori della terza edizione del “Titta Ruffo”, Raffaella Battistini e Park Young Min interpreteranno Nedda e Tonio. A loro si affiancheranno il genovese Mauro Pagano, nella parte di Canio, Marco Voleri (Peppe), il pisano Alessandro Luongo (Silvio) e Claudio Bartoli e Furio Gori (i contadini). Alla guida dell’orchestra Clara Schumann, Gian Paolo Mazzoli, che è anche direttore artistico della manifestazione. In questa occasione, Mazzoli, si cimenterà anche con la regia, utilizzando proiezioni. All’inizio una grande foto d’epoca di Montalto Uffugo, porterà gli spettatori nella cittadina ca‐ labra, dove si svolse il fatto di cronaca nera, al quale si ispira l’autore.



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01-09-07, 07Pisa

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Pagliacci sotto le stelle PISA. Si rinnova l’appuntamento tra Pisa e la grande tradizione operistica. Sabato prossimo la suggestiva cornice del Giardino Scotto ospiterà alle 21.30 la rappresentazione dei “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo, per la terza edizione di “Lirica sotto le stelle”, iniziativa collegata al concorso internazionale di canto “Premio Città di Pisa, omaggio a Titta Ruffo” e promossa dal medesimo soggetto organizzatore, la Società Corale Pisana. Particolarità dello spettacolo - che andrà in scena con la collaborazione di Provincia e Comune - sarà la presenza nel cast proprio dei giovani vincitori del concorso, come spiega per la Corale il maestro Gian Paolo Mazzoli, responsabile della direzione artistica e musicale dell’avvenimento. «Fin dal suo nascere - dice Mazzoli insieme agli assessori alla cultura dei due enti sostenitori, Nicola Landucci (Provincia) e Bianca Storchi (Comune) - la nostra manifestazione si è proposta di dar vita a un evento periodico che riunisse tre obiettivi: onorare annualmente la figura del grande baritono pisano Titta Ruffo; rinverdire l’antica tradizione che vedeva in passato svolgersi proprio al Giardino Scotto una stagione lirica estiva apprezzata in città e non solo; incentivare la formazione di giovani artisti, selezionati nel panorama mondiale, offrendo loro, dopo un periodo di studio e perfezionamento, l’opportunità di confrontarsi con il repertorio italiano e di cimentarsi come solisti di opere». Il meccanismo funziona: i vincitori delle prime due edizioni del concorso sono professionisti già affermati, che vantano una ricca attività a livello nazionale e internazionale. Fra l’altro il premio della Corale si è legato in gemellaggio a quello di Sidney, in Australia, il “Barilla Opera Foundation”, il cui vincitore è di diritto finalista del Città di Pisa. Ora il turno di sfruttare il “trampolino” offerto dall’appuntamento allo Scotto, tocca ai vincitori della 3a edizione del concorso, svoltasi nel 2006: la cesenate Raffaella Battistini e il sudcoreano Park Young Min, che nei “Pagliacci” interpreteranno rispettivamente i ruoli di Nedda e Tonio. Gli altri protagonisti saranno: Mauro Pagano (nei panni di Canio), Marco Voleri (Peppe), Alessandro Luongo (Silvio), Claudio Bartoli e Furio Gori (i contadini). Il tutto sotto la regia del maestro Mazzoli; con i contributi musicali dell’Orchestra Clara Schumann e delle voci della Corale Pisana (dirette da Chiara Mariani); e con gli apporti di Sara Vannelli (coreografie)

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Riccardo Tonelli, Fiorenza Gaudenzi (luci), Ephraim Pepe (grafica), Antonella Malanima (trucco), Cristina Menozzi (produzione). In caso di pioggia lo spettacolo si terrĂ al Politeama di Cascina. Biglietti in prevendita alla Galleria del Disco (Corso Italia). Info: 050-562024

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12-07-07, 22Spettacolo

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Cavalleria Rusticana e Pagliacci in scena al Festival Filippeschi MONTEFOSCOLI. È il dodicesimo anno che si organizza il Festival lirico intitolato a Mario Filippeschi, ma stavolta ha un significato un po’ diverso. Cade infatti quest’anno il centenario della nascita del celebre tenore nativo di Montefoscoli e il suo paese (in collaborazione con i Comuni di Palaia e Peccioli) gli edica due serate - sabato e domenica - a base di “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci”. Impegnati, come sempre, giovani cantanti di cui molti calcheranno le scene di importanti teatri: del resto è già successo in questi dodici anni che poco tempo dopo averli visti al Festival Filippeschi siano stati impegnati a Milano o a New York. Segno della qualità della manifestazione che si svolge in Alta Valdera, condotta fin dal suo nascere dal critico Daniele Rubboli. Nata per celebrare un tenore che per un trentennio (fino a metà anni sessanta) esaltò il bel canto con la sua “voce di velluto” come venne soprannominato. Dunque, il cast: per la Cavalleria di Pietro Mascagni Paolo Bartolucci, Cristina Martufi, Gianluca Alfano, Annamaria Caruso, Annunziata Menna; per l’opera di Ruggero Leoncavallo: Mauro Pagano, Mattia Campetti, Marco Voleri, oltre ai già citati Caruso e Alfano. Al piano Luis Baragiola con la partecipazione della Corale pisana diretta dal maestro Gianpaolo Mazzoli. Sabato alle ore 21.30 primo appuntamento nella suggestiva chiostra della fattoria ex Gaslini a Montefoscoli; domenica ancora alle 21.30 seconda serata a Peccioli all’anfiteatro di Fonte Mazzola. In entrambi i casi l’ingresso è di 10 euro. Per informazioni e prenotazioni 347 5499001

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16-05-07, 12Livorno

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Volley, Italia-Francia al PalaAlgida LIVORNO. Il grande volley, per un giorno, sarà a Livorno. Il prossimo 3 giugno infatti il PalaAlgida ospiterà la partita Italia-Francia, valida per la qualificazione alla World League 2007. Un appuntamento importante che la città si preparerà ad accogliere con dieci giorni di iniziative ed eventi, che spazieranno dallo sport, all’arte allo spettacolo, coinvolgendo tutta la cittadinanza, dagli appassionati di sport ai ragazzi delle scuole. «Non volevamo che questo evento - ha detto l’assessore allo sport della Provincia, Fausto Bonsignori - fosse una cattedrale nel deserto: una cosa bella ma isolata, che si esaurisse in tre ore. Così, in collaborazione col Comune e con la Fipav (federazione italiana pallavolo), abbiamo organizzato, intorno all’evento sportivo più importante dell’anno, una cornice di iniziative adatte a suscitare la giusta atmosfera d’attesa e di fermento per il 3 giugno». Le iniziative avranno inizio mercoledì 23 maggio con due appuntamenti in cui sarà possibile parlare e confrontarsi con grandi nomi della pallavolo. “Incontra i campioni” si svolgerà la mattina alle 10 nell’auditorium dell’ITI Galilei e alle 15 presso il museo di storia naturale del Mediterraneo. Saranno Marco Bracci e Stefano Sciascia (secondo allenatore e team manager della Nazionale Seniores Femminile) a incontrare le giovani speranze della pallavolo della provincia livornese. Giovedì 24 spazio alle scuole elementari e medie per il rush finale del concorso “(di)segna il punto!”. È questo infatti il termine ultimo entro cui i giovani studenti potranno inviare i loro disegni, espressione creativa della loro passione per questo sport. Sabato 26 (dalle 14 alle 22) e domenica 27 (dalle 8 alle 13) saranno due giornate dedicate allo sport praticato, con le semifinali e le finali dei tornei femminili under 14 e under 16. Le gare si terranno al PalaMacchia dove, al termine dell’ultimo match, si svolgeranno anche le premiazioni, alla presenza delle autorità sportive e istituzionali. «Il coinvolgimento attivo dei ragazzi in queste iniziative sottolinea Bonsignori - serve anche a trasmettere loro i veri valori dello sport, primo fra tutti il rispetto, in ogni sfumatura: rispetto per le regole, per l’avversario, per se stessi. Visto che la pallavolo ha una grande presa in tutta la provincia, crediamo fermamente nel valore di questi eventi». Mercoledì 30 alle 11.30, si terrà invece l’inaugurazione della mostra fotografica in omaggio alla storia della pallavolo in Italia. Le opere

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saranno esposte in parte nel palazzo comunale e in parte nel palazzo provinciale, ad ulteriore conferma di come le istituzioni stiano lavorando in completa sinergia per la promozione di questi eventi sportivi. Saranno protagoniste le fotografie anche per l’iniziativa del 31 maggio, quando ci sarà il lancio ufficiale (tramite Radio Toscana e Radio Stop) del concorso fotografico “Scatta a rete!”. Il 2 giugno, l’arrivo della nazionale italiana a Livorno coinciderà con la festa della Repubblica e sarà l’occasione per altre due iniziative, questa volta di puro intrattenimento. I festeggiamenti, organizzati da Prefettura, Comune e Provincia, con la partecipazione della Banda dell’Accademia, inizieranno alle 9.30 all’interno della Fortezza Vecchia, per proseguire poi in via E.Rossi, Piazza Magenta e Palazzo Granducale. Alle 21.30 la festa riprenderà sul mare: presso il Gazebo della Terrazza Mascagni si terrà il concerto dell’associazione “Risonanze Armoniche” con Gabriele Baldacci al pianoforte e le voci di Barbara Luccini (soprano) e Marco Voleri (tenore). Il 3 giugno, data dell’attesissima partita, la giornata si aprirà alle 11, quando il sindaco Alessando Cosimi, il presidente della provincia Giorgio Kutufà, gli assessori allo sport del comune e della provincia, Attilio D’Alesio e Fausto Bonsignori, riceveranno le nazionali di volley per porgere i loro saluti. Alle 16, al PalaAlgida, avrà inizio un pomeriggio di intrattenimenti che accompagnerà gli spettatori fino al fischio d’inizio del match, alle 19. Interverranno la banda dell’Accademia Navale, i figuranti dell’associazione culturale “La Livornina” ed il comico Claudio Marmugi. Saranno inoltre premiati i ragazzi vincitori del concorso di disegno. «La partita di volley Italia Francia - ha commentato D’Alesio - è un’occasione importante anche per rilanciare un impianto sportivo d’eccellenza com’è il Pala Algida». Elena Batazzi Torna ai risultati della ricerca

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04-03-07, 07Livorno

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Stage di canto jazz e musical con il tenore Voleri e Serena Zerri LIVORNO. Il Centro Culturale Vertigo grazie all’ormai consueta collaborazione con uno dei maggiori talenti musicali di Livorno, il tenore Marco Voleri - che al Vertigo tiene annualmente corsi di canto lirico e leggero - e con il significativo supporto della cantante jazz Serena Zerri, nome molto noto a tutti gli appassionati del genere, un curriculum densissimo di collaborazioni di grande prestigio, il Centro diretto da Marco Conte offre ad iscritti e non la preziosa opportunità di seguire uno stage intensivo di canto jazz e per Musical. Il corso, teso all’approfondimento della tecnica vocale e dell’iterpretazione nei brani della tradizione jazz e in quelli tratti dal musical, consiste in una full immersion di 3 giorni. Ci saranno 2 lezioni al giorno di 35 minuti per ogni allievo, una con ciascun insegnante. Gli allievi dovranno inoltre frequentare, in qualità di uditori, almeno il 50% delle lezioni giornaliere sostenute dagli altri partecipanti. Il seminario si concluderà la sera del 25 marzo con un concerto, durante il quale si esibiranno tutti gli allievi. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni ed iscrizioni al corso, che si svolgerà nei giorni 23, 24 e 25 marzo, occorre rivolgersi alla segreteria del Centro Culturale Vertigo (Scali del Pesce 11), attraverso il sito internet www.vertigoteatro.it - o telefonando al numero Torna ai risultati della ricerca

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16-02-07, 08Livorno

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Bella Mi' Toscana , gran varietà tra stornelli, romanze e scenette LIVORNO. Dopo il grande successo di pubblico e di critica che ha riscosso nelle scorse settimane lo spettacolo La Signora delle Camelie di A. Dumas, sabato alle ore 21 con replica domenica 18 febbraio alle ore 16 si riaccendono nuovamente le luci della ribalta del Teatro Pio X per il gran varietà di carnevale 2007 dal titolo Bella Mi’ Toscana, spettacolo comicomusicale in due tempi di canzoni, stornelli, sonetti, romanze, scenette, poesie e balletti di autori toscani dedicato interamente alle città della nostra regione. Lo spettacolo presentato da Elisabetta Macchia e Franco Bocci sarà messo in scena dal gruppo Teatrale Metello e vedrà la partecipazione degli attori: Giuseppe Ferrari, Aldo Puglia, Cristiana Manzi, Roberto Mattioli, Aldo Corsi, Annarosa Bechelli, Juri Giusti, Alessia Piano, Piergiorgio Amadei, Margherita Locatelli, Nora Fiorillo e Ledi Baruffaldi e si avvarrà della partecipazione della scuola di danza Dance Master e di alcuni figuranti del corteo storico cittadino La Livornina. Le serate vedranno inoltre la partecipazione di due giovani e già affermati cantanti lirici il soprano Chiara Mattioli e il tenore Marco Voleri accompagnati al pianoforte da Anna Cognetta. Le scene e i costumi saranno curati dal laboratorio del Teatro diretti rispettivamente da Mauro Bernini e Flora Fiorillo. Uno spettacolo ricco di verve e divertimento dove nell’intervallo saranno serviti per tutti gli spettatori cenci e vin santo. I posti numerati a prenotazione sono disponibili presso il botteghino del teatro Pio X (Borgo Cappuccini, 275) telefono Torna ai risultati della ricerca

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CAMPIONE - Si tiene oggi all'Auditorium di Campione d'Italia (ore 15.00) il tradizionale concerto augurale di Capodanno con l'Europae Orchestra. Sul palco anche il soprano Barbara Lucchini ed il tenore Marco Voleri. L'entrata è libera.

SCORRI SCORRI

L’Orchestra Europae, fondata nel 1990, è una piccola formazione di soli sette polistrumentisti. I suoi musicisti, diplomati al Conservatorio "G. Verdi" di Milano, in "ensemble" stabile dalla fondazione, si cimentano nell’esecuzione di ogni genere di repertorio. L’attività dell’Orchestra Europae si svolge sia in Italia che all’Estero: si è esibita ripetutamente a Berlino, Dortmund, Stuttgart, Frankfurt a.M., Mannheim, Milano, Venezia, Firenze, Roma. Diretti dal Maestro Franco Reitano, leader fondatore, dal 1990, dell’Orchestra Europae, autore di vari successi internazionali interpretati da Mina, Ornella Vanoni, Silvie Vartan, Nana Mouskuri, Mino Reitano, Claudio Villa, Christian, Paolo Mengoli e tanti altri; per 5 volte autore al Festival di Sanremo e vincitore del "Disco per l’Estate" di St. Vincent nel 1971; diverse "Canzonissima", ecc. Nel 1988 ha ricevuto il prestigioso premio "Jasrac Foreign Composition Award" per la canzone straniera più venduta in Giappone, intitolata "Cha cha cha"; autore anche di colonne conore da films e diverse sigle televisive con la RAI, Canale 5 e Tv Estera.

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27.07.2010 08:59 ASCONA - Rock dialettale al Monte Verità 26.07.2010 07:03 CEVIO - Hamburg Blues Band al Vallemaggia Magic Blues Biglietteria 25.07.2010 10:06 CAMPIONE D'ITALIA - Galà Pirotecnico per una notte d'estate esclusiva 07:08

TENERO - Gabriel Delta & The Hurricanes e Nina Van Horn & The Midnight Wolf per la tenero Music Nights BIGLIETTERIA

24.07.2010 07:04 ASCONA - Stiller Has & Vomitors al "mundartROCKdialettale" 23.07.2010 07:03 AVEGNO - R&B Explosion al Vallemaggia Magic Blues 2010 Biglietteria 22.07.2010 07:05 RIAZZINO - DJ Fedde Le Grand approda al Vanilla

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16-12-06, 05Cecina

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Concerto degli auguri stasera al Pasquini Questa sera alle ore 21,30 presso la tensostruttura del Pasquini si terrà l’opera “Petite Messe solennelle” di Gioacchino Rossini. Il concerto di Natale è stato organizzato, come ormai accade da dieci anni, dall’Istituto di Cultura Italo Tedesca di Livorno con la Schola Cantorum di Rosignano Solvay e la corale Guido Monaco di Livorno. Un appuntamento divenuto irrinunciabile per gli amanti della musica classica, grazie anche all’intuizione ed all’impegno di Gertrud Schneider presidente dell’Icit che dal 1997 iniziò quella che è poi diventata una tradizione natalizia per Castiglioncello. All’organizzazione del concerto hanno collaborato Armunia, il Consiglio di frazione e la parrocchia di Castiglioncello, la diocesi di Livorno, il Comune di Rosignano e la Provincia. Quest’anno, tra le novità, la possibilità dei cittadini, di contribuire ad una raccolta fondi per l’associazione Cure palliative di Livorno. Chiunque abbia assistito ad una esecuzione della Petite Messe avrà sentito il famoso commento che essa non è né piccola né solenne; infatti la sua durata supera di gran lunga il tempo medio delle messe e l’organico strumentale scelto da Rossini per la versione originale è piuttosto povero: due pianoforti, un armonium, quattro solisti ed il coro. Si tratta di un’opera che rappresenta un punto culminante della carriera del compositore. A salire sul palco il mezzosoprano Anjara Ingrid Bartz, nata ad Aachen, richiesta cantante ed interprete per le riprese televisive, radiofoniche e concerti che ha collaborato con importanti registi e direttori d’orchestra. Il soprano Chiara Mattioli, nata a Livorno, scelta nel 2004 dal regista Amasi Damiani per girare un film sulla opera “Parisina” di Mascagni dove ha interpretato il ruolo principale. Il tenore Marco Voleri, livornese, che ha frequentato l’accademia del teatro alla Scala di Milano e, nel 2006, ha vinto il premio speciale “Pagliacci” al Xll concerto internazionale di Riva del Garda. Il baritono Alessandro Luongo, vincitore di numerosi premi, che ha debuttato al Giglio di Lucca ne “Il cappello di paglia” di Rota. Quindi la corale polifonica Guido Monaco e il coro della Schola Cantorum. Matteo Sarti sarà invece all’harmonium mentre Gabriele Baldocci e Roberto Posseda al pianoforte. Dirige il maestro Paolo Filidei. A termine della

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rappresentazione, al piano superiore del castello Pasquini, un buffet offerto dall’Icit di Livorno e dall’Istituto Alberghiero. Torna ai risultati della ricerca

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14-12-06, 11Livorno

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La Messa di Rossini in cattedrale LIVORNO. Ci saranno ottanta elementi di coro accompagnati da quattro cantanti, due pianoforti, un harmonium e dirigerà, il maestro Paolo Filidei. Con l’esecuzione della preziosa «Petite Messe Solennelle» di Gioacchino Rossini, torna la seconda edizione del “Concerto degli Angeli”, il grande appuntamento con la musica classica e lirica. L’evento è fissato per domenica alle 21 al Duomo, in occasione del Bicentenario della Fondazione della Diocesi di Livorno. Si tratta di un importante iniziativa benefica a favore dell’Associazione Cure Palliative: un’iniziativa ideata nel 2005 dal giovanissimo ma già internazionalmente affermato maestro pianista concertista Gabriele Baldocci, in collaborazione con Sirio Malfatti dell’Acp. Sarà un importante e significativo momento di musica, patrocinato dall’Ambasciata della Repubblica federale di Germania, dalla Prefettura di Livorno, Provincia e Comune, con un elevato spessore artistico ed un cast internazionale. Il “Concerto degli Angeli 2006” è stato presentato nella sede della Diocesi dai rappresentanti degli enti interssati all’evento: il vescovo monsignor Diego Coletti insieme a Vincenzo Pastore (presidente dell’Associazione Cure Palliative), Luca Lischi (capo gabinetto del presidente della Provincia), Angelo Caponi (presidente della Fondazione Caponi), Gertrud Schneider (dell’Icit e presidente dell’associazione Guido Monaco) e Paolo Lessi (il vicepresidente della Guido Monaco). «Su questo concerto - dice monsignor Diego Coletti- confluisce un insieme di cose e di persone. Un’insieme di “cose” si fa per dire, sotto l’ombrello della cultura. Cultura è ciò intorno a cui si intreccia la vita umana e le cose che ritroviamo in questa iniziativa sono insieme: l’arte, la musica, la creatività, il dolore, la sofferenza, il mistero radicale della morte, della separazione dalle persone care ma anche il territorio di una società che vive le sue relazioni, le sue responsabilità storiche, la comunità che si apre alla sua testimonianza di fede. Scritta anche in un un’opera d’arte che è dentro la liturgia eucaristica». E se, come ha sottolineato Schneider Gertrud «La musica è l’ambasciatrice più bella della pace», a dirigere l’atteso concerto pre-natalizio con la Petite Messe Solennelle, ovvero, il capolavoro dell’ultima età rossiniana, sarà Paolo Filidei (diplomato in pianoforte, clavicembalo, acustica ed accordatura). Gli elementi di coro dell’associazione corale polifonica Guido Monaco e la Schola Cantorum di

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Rosignano, accompagneranno la soprano livornese Chiara Mattioli, la mezzosoprano Anjara Ingrid Bartz che nata ad Aachen ha studiato storia dell’arte e canto al conservatorio di Colonia, il tenore Marco Voleri, diplomato al conservatorio Verdi di Milano e il basso Alessandro Luongo che ha debuttato al teatro del Giglio di Lucca come Beaupertuis ne “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota. Insieme a loro anche i due pianoforti: Gabriele Baldocci (livornese classe 1980) e Roberto Prosseda, (nato a Latina nel’75), mentre l’harmonium sarà invece suonato da Matteo Sarti, vincitore dell’audizione per la prestigiosa Orchestra Giovanile Italiana. Silvia Pierini Torna ai risultati della ricerca

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12-12-06, 10Livorno

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Baldocci e Voleri, incontro al Classico LIVORNO. Significativo appuntamento, stamani alle 9.30, per alcuni dei protagonisti del Concerto degli Angeli 2006, la grande manifestazione benefica musicale che si terrà in Duomo domenica 17 dicembre alle 21. Il pianista Gabriele Baldocci, una delle anime ispiratrici dell’evento a favore dell’Associazione cure palliative, ed il tenore Marco Voleri, accompagnati dalla vice presidente della Provincia, Monica Giuntini, e dal capo di gabinetto del presidente Kutufà, Luca Lischi, saranno al liceo classico per incontrare i ragazzi delle classi di indirizzo musicale, cui proporrano alcuni brani musicali. Torna ai risultati della ricerca

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Continuano i mercoledì Jazz dello Zingarò

Matteo Turella esplora l’arte del trio Faenza. Continuano i mercoledì dello Zingarò Jazz Club curati da Michele Francesconi e dedicati al Jazz italiano. Mercoledì 25 ottobre, alle 22, è di scena il Matteo Turella Trio. Pur usato (e abusato) nel mondo del rock e del blues – basti pensare ai Cream, o all’Experience di Hendrix – il trio richiama ancora una dimensione particolare all’interno del pianeta del Jazz. Sono ancora

poche le incisioni e pochi i concerti jazz dove sono presenti solo chitarra, basso e batteria. Pat Metheny ama spesso ricordare che è ancora un terreno inesplorato: dice letteralmente «è ancora terra di nessuno». Eppure il tessuto timbrico di basso, batteria e chitarra assicurano un’intimità particolarissima alla musica liberando appieno le possibilità espressive. Il trio di chitarra di Turella viene

concepito come forma aperta a tutto quello che anche se deriva da altri generi, può diventare jazz. Il repertorio è composto da composizioni originali, standard, pezzi funky, new thing, etnici e medioevali. Matteo Turella, nato a Rovereto nel ‘67, ha studiato chitarra da autodidatta e frequentato decine di seminari con noti chitarristi del mondo jazz. Vincitore di borse di studio a Siena

Jazz, vincitore dell’ Outstanding Musicianship Award rilasciato dal Berklee college of Music di Boston, ha inciso svariati dischi di musica contemporanea, blues e di jazz come leader e come sideman. Ha fatto tourneè in tutta Europa. V Lo Zingarò è in via Campidori, 11 Faenza. Informazioni : 0546-21560. Inizio concerti ore 22, ingresso gratuito.

Nuovo disco per il faentino

In concerto giovedì al Masini

Arie da soprano

Il ritorno di Fresu, Devil della tromba

Faenza. I soprani maschili, per quanto effettivamente rari rispetto a quelli femminili, hanno alle loro spalle una storia assai lunga e notevole. Il celeberrimo Farinelli cantava per il re di Spagna Filippo V, il sopranista Venanzio Rauzzini fece innamorare di sé nientemeno che Mozart, che per lui scrisse l’«Exultate Jubilate». D’altra parte Rossini identificava nei sopranisti l’arte del bel canto, e lo stesso Napoleone a quel canto si commuoveva fino alle lacrime. Le loro capacità impressionavano anche geni di altre arti, se è vero che Giacomo Casanova riconosceva ai sopranisti qualità angeliche. Manuel Mensà è oggi conosciuto a livello internazionale, come dimostra la sua carriera. Che comunque iniziò come danzatore classico, col suo diploma all’Accademia di Montecarlo. Solo dopo Manuel scopre l’opera... come baritono, infine come soprano. Ma l’artista continua una sua ricerca e studia recitazione, collezionando interpretazioni anche in teatro, nel musical (l’edizione italiana di «Chicago» di Luca Barbareschi) e in televisione. Il suo prossimo impegno sarà la parte di Santuzza in «Cavalleria Rusticana» di Mascagni: la prima volta per un soprano maschile in questo ruolo. Intanto è uscito per la casa discografica Kicco music, «Momenti d’opera», l’ultimo cd di Mensà in cui il faentino, riconosciuto come l’unico soprano maschile in Europa - o, come sostiene il direttore Ivor Bolton, al mondo - si cimenta in un repertorio lirico di grande spessore. Interpreta con accompagnamento al pianoforte le grandi arie e duetti d’opera per soprano, in tonalità originale, coniugando l’estensione femminile con la potenza vocale maschile. Il cd propone «Che farò

Il noto musicista italiano torna con il suo nuovo progetto, contrapposto all’«Angel quartet» del passato. Concerto di anteprima al Mei, completa il trittico estivo di Bollani e Cafiso.

senza Euridice» dall’«Orfeo ed Euridice» di Gluck, «Habanera» dalla «Carmen» di Bizet, «Mon coueur s’ouvre a ta voix» dal «Sansone e Dalila» di Camille de Saint Saens, e poi un ricco repertorio di compositori italiani. Di Ponchielli è proposta «Suicidio» dalla «Gioconda», di Mascagni dalla celebre «Cavalleria Rusticana», «Voi lo sapete o mamma», di Puccini «Un bel dì vedremo» dalla «Madama Butterfly» e il duetto «O soave fanciulla» dalla «Boheme». Forse ancor più significativa la scelta da Verdi: «Stride la vampa» dal «Trovatore» e un’ampia selezione dalla «Traviata». Nel cd Mensà è affiancato dal tenore Marco Voleri e dal baritono Enrico Vaccari, accompagnati dal pianoforte del maestro Monica Ferrini. L’unicità dell’incisione sta nel fatto che non sono mai stati registrati questi brani e duetti cantati da un soprano maschile. Anche in considerazione di questo, il cd non sarà distribuito solo in Italia, ma anche in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e in Australia. Per maggiori informazioni www. manuelsoprano.com. Fabrizio Pasi

V

Faenza. Dopo i concerti estivi di Stefano Bollani e Francesco Cafiso, la chiusura di questo breve ma intenso calendario dedicato ai più celebrati protagonisti del nazionale tocca a Paolo Fresu con il suo «Devil Quartet». Fresu sarà in scena al Teatro Masini giovedì 26 ottobre come Anteprima del Mei 2006. Saranno presenti anche «I Ragazzi della Torre», l’associazione della Torre di Oriolo dei Fichi e sarà così possibile prima del concerto degustare i vini delle colline. Quello di Fresu è un gradito ritorno. Come del resto per Bollani, numerose sono state infatti le sue apparizioni faentine e collinari nelle programmazioni del Circolo

degli Artisti. Fresu, che in passato ha collaborato anche con l’ensemble della scuola Sarti, arriva a Faenza con un nuovo progetto. L’idea che sta alla base della nuova avventura di nasce alla fine del 2003, quando si rese evidente la volontà di formare un nuovo quartetto dopo la fortunata esperienza dell’«Angel Quartet». A metà strada fra il serio e il faceto, il nome del gruppo nasce proprio sull’idea di scherzare sulla continuazione del discorso musicale iniziato con «Angel». «Devil» è stata la prima risposta logica. Come per «Angel», anche il nuovo gruppo nasce con la caratteristica del voler puntare su un gruppo internazionale, ricco cioè di grandi

musicisti italiani ed extranazionali. Paolino dalla Porta e Bebo Ferra sono vecchie amicizie musicali di Paolo, già attive in passato in diverse avventure artistiche. Il repertorio è enciclopedico e spazia da diverso nuovo materiale originale dei vari componenti l’organico a diversi standard, ovviamente rivisitati grazie a raffinate ottiche moderne. Sostanzialmente resta jazz, ma decisamente più «melangé». V Il concerto di giovedì 26 ottobre è in programma per le ore 21.30. L’orario apertura del botteghino e delle porte del Teatro Masini è per le ore 20.30 Per informazioni su prezzi e prevendite, Casa della Musica di Faenza 0546-646012 e 335-8370032.

Fabbri, una chitarra da premio

Amici dell’arte per Mozart

Si è meritato il primo premio al concorso «Chitarrissima 2006» a Saluzzo, il ventiseienne faentino Davide Fabbri. Più che un concorso viene definito Festival Internazionale; «Chitarrissima» è nata tredici anni fa dall’idea del saluzzese Elio Galvagno, presidente dell’Istituto Suzuki Italiano. Si è svolto per questa edizione dal 27 agosto al 2 settembre nel paese in provincia di Cuneo. Davide Fabbri, brillantemente diplomato in chitarra classica presso il Conservatorio «B.Maderna» di Cesena, frequenta nella stessa sede il biennio sperimentale di secondo livello. Affianca ad un’intensa attività concertistica, sia da solista, sia in svariate formazioni cameristiche, quella didattica. Insegna infatti presso diverse scuole di musica private del comprensorio. Ha partecipato al Festival insieme a numerosi altri iscritti, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dal resto d’Europa. La settimana trascorsa a Saluzzo era interamente dedicata all’attività orchestrale, vista come un valido supporto per l’arricchimento della propria formazione musicale nonché come esperienza di contatto con colleghi che provengono da altri paesi. Senza dimenticare che la

Faenza. Inizia domenica 22 ottobre 2006 (ore 17) un ciclo di concerti, organizzati dall’Associazione «Amici dell’Arte» di Faenza in collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza ed inseriti nell’ampio programma di iniziative per l’anno mozartiano. E’ un doppio appuntamento con Mozart, che prevede alle ore 17, nell’Auditorium di Palazzo degli Studi di Faenza (all’interno del Liceo Classico), via S. Maria dell’Angelo n. 1 un match di improvvisazione mozartiana «Così fan tutti» consistente in improvvisazioni e spunti sul tema di Mozart con il pianoforte di Dimitri Sillato. Alle 18, all’auditorium di S. Umiltà in via Pascoli 4, si svolgerà, a cura dell’Accademia Bizantina, Ensemble Claviere metterà in scena «Clementi e Mozart: Sinfonie da camera». Altri appuntamenti: domenica 5 novembre (ore 17) a Palazzo Milzetti «Architettura neoclassica in musica: concerto a palazzo Milzetti», domenica 12 all’Auditorium di Palazzo degli Studi «Mozart e Sarti. Cronaca di un rapporto difficile», domenica 26 «Mozart e i contemporanei» mentre mercoledì 29 alla Riunione Cattolica Torricelli «Orfeo ed Euridice, viaggio nella mitologia attraverso i secoli», martedì 5 dicembre (alle 21) «Processo immaginario», il mistero della morte di Mozart. Tutti i concerti sono ad ingresso libero con l’eccezione di quello a Palazzo Milzetti per il quale occorre ritirare il biglietto riservato ai soci alla Pro Loco. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie) alle visite guidate presso Pro Loco di Faenza, dalle 9-12.30 e dalle 15.30-17.30, tel. 0546-25231).

chitarra è uno strumento prevalentemente solista, quindi creare un’orchestra interamente di chitarre con l’obiettivo di raggiungere, seppur in breve tempo, un buon livello esecutivo, è sicuramente una significativa possibilità espressiva. Davide ha vinto il premio con questa motivazione: «Per l’ottima esecuzione durante i concerti dei partecipanti e la partecipazione esemplare durante tutta la settimana». A lui ora la possibilità e l’onore di inaugurare la prossima edizione della rassegna nell’agosto del 2007. Chiara Cattani

V


Cultura& Spettacoli

Biglietti per i Nomadi Casalbuttano — È iniziata la prevendita dei biglietti per il concerto dei Nomadi (nella foto) in programma venerdì 25 agosto alle 21 presso il Teatro tenda del Campo sportivo (tel. 348 5228881).

Lodoviciano al botteghino

Martedì 8 agosto 2006

Viadana — Sono aperte le prenotazioni per l’opera ‘Ademira’ di Luchesi che il 23 settembre inaugurerà il Festival Lodoviciano con la direzione di G. B. Columbro (nella foto). Info. tel. 0375 7861.

Bel Canto/1. Cremona, duello di voci alla prova di brani celebri del repertorio. Al piano la giovane Beatrice Magnani

Tre tenori per ricordare Volpi Questa sera (ore 21) a palazzo Trecchi si esibiranno Bodini, Medda e Voleri di Ludovico Milesi

Bel Canto/2. Giovedì sera in programma Mozart in pillole tra arie e duetti celebri

CREMONA — Mantenere vive le grandi voci cremonesi del passato: questo è uno degli obiettivi che si pone il festival Bel Canto. Oltre a Protti e CREMONA — L’omaggio a Mozart, nel 250˚ della nascita del genio, è un altro tema ricorrente di questa edizione del Basiola, quest’anno la rassefestival Bel Canto. Dopo la serata a Villa Zaccaria a Bordolagna lirica estiva rende omagno, la rassegna propone giovedì alle 21 nel cortile di palazgio a Guido Volpi, tenore che zo Trecchi il concerto ‘Mozart a Cremona’, prendendo spuntra le due guerre ha vissuto to dal passaggio del maestro di Salisburgo sotto il Torrazzo, una stagione breve ma intenavvenuto nel 1770. L’ingresso è libero. Programma, naturalsa, con successi riscossi anche mente, tutto mozartiano affidato all’interpretazione di Feoltreoceano. L’artista cremoderica Zanello (soprano), Nadiya Petrenko (mezzosoprano), nese sarà ricordato questa seFederico Pina Castiglioni (tenore), Alessandro Colombo ra alle 21 a palazzo Trecchi (basso). Il pianista accompagnatore è Corrado Casati. In scacon un concerto che rinnova letta arie e duetti tratti da Il flauto magico, Così fa tutte, la fortunata formula dei ‘Tre Don Giovanni, La clemenza di Tito, Il ratto dal serraglio. Tenores’. Gli appassionati potranno assistere all’esibizioIl tenore Luca Bodini Il tenore Francesco Medda ne di Luca Bodini, Francesco Medda e Marco Voleri. I primi Bel Canto/3. Del cantante (1889-1944) esiste un’incisione edita da Bongiovanni due sono degli habitué del festival, oltre che dei beniamini del pubblico locale, mentre il toscano Voleri è al suo debutto sul protagonista di una lunga tournée in Sud CREMONA — Originario di Castelnuovo del palcoscenico del America con una compagnia di ottimo livello, Zappa, Guido Volpi (1889-1944) apprende i Trecchi. Il concomprendente anche Aurora Buades e Luigi primi rudimenti musicali da Federico certo è a ingresBorgonovo. Calca i palcoscenici al fianco di Caudana, maestro di cappella del Duomo so libero e in caartisti che hanno fatto la storia del teatro cittadino. È il primo di una sfilza di miti della so di maltempo musicale: Ezio Pinza, Mario Basiola, Carmen musica che comprende anche anche i nomi di si tiene a palazzo Melis, Mercedes Capsir, Augusta Oltrabella. Arturo Cadore, Domenico Cortopassi e Cittanova. DeIl tenore Marco Voleri Dotato di grande musicalità, canta ruoli da Ottorino Vertova. Grazie a loro, il giovane buttante anche tenore lirico in opere di Verdi, Puccini, tenore acquisisce una formazione di la pianista acRossini, Donizetti, Bellini, Mascagni, prim’ordine che gli permette di portare la compagnatrice, Musorgskij. Oggi vi è testimonianza della sua sua arte in prestigiosi teatri italiani quali Beatrice Magnavoce in un compact della collana Il mito Carlo Felice di Genova, Fenice di Venezia, ni, 17enne pupildell’opera edita da Bongiovanni. Petruzzelli di Bari. Si rende inoltre la di Ludmilla La copertina del cd di Guido Volpi Krylova. Una giovanissima virtuosa che ha già fornito importanti prove co- ribalta questa sera. Il concer- ta» (Rigoletto), «Dio mi potevi no Luca Bodini ha studiato al to al fianco di mostri sacri del- sigli del grande Carlo Bergonme concertista, ma che è alle to fa storia a sé. In program- scagliar» (Otello), «Una furti- Conservatorio di Piacenza la lirica quali Leo Nucci, Fio- zi. Marco Voleri, livornese, si prime esperienze come part- ma un’antologia di romanze va lacrima» (L’elisir d’amore), con Maria Laura Groppi, do- renza Cossotto, Ivo Vinco, Ro- è diplomato in canto al Conner di cantanti lirici. Prima di Verdi, Puccini, Giordano, «Firenze è come un albero fio- cente che ha ‘allevato’ intere lando Panerai. Francesco servatorio di Milano. Nel del concerto la figura di Gui- Donizetti e Leoncavallo tra le rito» (Gianni Schicchi), «Sì, legioni di cantanti. Ha debut- Medda ha studiato canto al 2005 ha cantato ne La fanciuldo Volpi sarà rievocata dal fi- più belle e amate dal pubbli- fui soldato» (Andrea Chénier), tato come protagonista aol Fe- Conservatorio di Firenze con la del west al Festival Pucciniaglio Mauro, che porterà una co. Ecco alcuni titoli: «Forse «La donna è mobile» (Rigolet- stival Pucciniano di Torre del Vera Magrini. Vincitore della no di Torre del Lago. Opera, testimonianza sull’uomo, ol- la soglia attinse» (Un ballo in to), «Recondite armonie» (To- Lago in Gianni Schicchi. L’atti- Borsa di studio degli Amici quest’ultima, che quest’anno tre che sull’artista. Non c’è, maschera), «Ch’ella mi cre- sca), «Vesti la giubba» (Pa- vità concertistica l’ha portato del Loggione della Scala, ha porterà all’Opera di Montenaturalmente, nessuna inten- da» (La fanciulla del west), gliacci). In chiusura un classi- a esibirsi con successo in Ita- potuto perfezionarsi sotto la carlo. Inoltre sarà protagonizione né possibilità di con- «Addio fiorito asil» (Madama co della canzone napoletana, lia e all’estero (Londra, Pari- guida di Franco Corelli. Suc- sta di un’edizione di Tosca in fronto tra Volpi e i tenori alla Butterfly), «Ch’ella mi fu rapi- «Core ’ngrato». Il vescovati- gi, Berna, Ginevra). Ha canta- cessivamente ha seguito i con- Brasile.

Volpi, protagonista del melodramma Allievo di Caudana, cantò nei teatri di tutto il mondo

Mauro Volpi, figlio dell’artista, porterà la sua testimonianza

Liuteria. Trasferta a Tallin (Estonia) per il Consorzio CREMONA — Dopo la trasferta in Austria, da oggi fino a domenica 13 agosto il Consorzio Liutai ‘A. Stradivari’ sarà presente a Tallin, in Estonia, alla conferenza annuale dell’associazione europea degli strumenti ad arco (Esta), con uno stand finalizzato alla promozione del marchio Cremona Liuteria e nel quale saranno esposti violini di Elena Bardella, Alessandra Pedota, Sybille Borchardt, Stenao Conia, Erika Ricciardi, Michele Dobner. La manifestazione, rivolta e insegnanti e studenti provenienti da tutta Europa, si articola in concerti, convegni, incontri e masterIl marchio del Consorzio class. Nel mezzo di queste iniziative, docenti e allievi avranno la possibilità di provare gli strumenti a marchio e per i liutai cremonesi si tratta di una bella vetrina. A rappresentare il Consorzio in Estonia ci sarà l’export manager Ettore Nordio, che affiancherà gli stessi liutai. La trasferta a Tallin segue a stretto giro di posta quella a Klagenfurt, in Austria, dove gli strumenti dei liutai consorziati sono stati esposti nella prestigiosa sede del Parlamento della Carinzia.

CREMONA — Estate all’insegna di musica, cultura e formazione per un gruppo di giovani violinisti della Scuola di Musica ‘Claudio Monteverdi’ di Cremona e del Civico Istituto Musicale ‘Luigi Folcioni’ di Crema. Allievi accomunati dal fatto di studiare sotto la guida del M˚ Alberto Simonetti, violinista e violista cremasco che suona in diversi gruppi locali, tra cui l’orchestra de La Camerata diretta da Marco Fracassi. I giovani talenti dell’archetto e il loro insegnante hanno trascorso quasi due settimane di lavoro a Valgoglio, suggestiva località turistica della Val Seriana, in provincia di Bergamo, dove si sono dedicati a un seminario intensivo, perfezionando la tecnica del loro strumento nell’ambito di uno stage sviluppato nell’arco dell’intera giornata, con lezioni mattina e pomeriggio. Un’esperienza faticosa, mentre di solito i loro coetanei in qusta stagione si dedicano all’ozio, ma che ha portato i suoi frutti ai sette violinisti. Questi i loro nomi: Irene Forlanelli, Denis Forlani, Gabriel Ciocca, Silvia Ficarelli, Carlotta Griffino, Giulia Lepre, Moreno Morandi. Al loro fianco una violoncellista: Edvige Forlanelli. Situato in alta Val Seriana, sopra un’ampia terrazza montana alla destra del fiume Serio, con le frazioni di Novazza e Colarete, Valgoglio conserva intatto il paesaggio naturale

Musica. In concerto gli allievi cremonesi e cremaschi di Simonetti

Calorosi applausi in Val Seriana per i giovani virtuosi dell’archetto

Il concerto con gli allievi e le allieve cremonesi e cremaschi di Alberto Simonetti

trasmesso da una civiltà rispettosa degli ambienti locali. Prende il nome dal torrente Goglio, che a sua volta sembra derivare dalla voce lombarda ‘goi’, ossia tratto di fiume dove l’acqua, a causa di buche scavate sul fondo, è molto pro-

fonda. Tre le opere d’arte degne di nota spicca la parrocchiale, risalente al XV secolo, con pregevoli affreschi all’esterno tra cui una notevole ‘Ultima Cena’. Un ambiente ideale, dunque, per trascorrere una vacanza di lavoro — se

così si può dire — come quella dei giovani musicisti guidati da Simonetti. A conclusione di questo periodo di applicazione intensiva, l’ensemble d’archi si è esibito in concerto a Vilminore, in Val di Sclave, nel suggestivo salone del Palazzo Pretorio raccogliendo il consenso di un numeroso e attento pubblico, nelle cui file erano presenti diversi cremonesi che trascorrono le vacanze in questa località di villeggiatura. Nell’ambito del concerto è stato eseguito un programma impegnativo comprendente Sonata da chiesa op. 2 n. 4 di Arcangelo Corelli, Serenata n. 4 in do maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, Sonata da camera di Giuseppe Tartini, Otto danze tedesche di Franz Joseph Haydn, Sonata da chiesa in sol maggiore KV 274 di Wolfgang Amadeus Mozart. Il giorno successivo, il concerto è stato replicato a Valgoglio con programma e interpreti immutati, dove non sono mancati gli applausi e i complimenti da un pubblico che ha rimpito la bella chiesa quattrocentesca. Alla fine dell’esperienza formativa, i ragazzi hanno espresso tutta la loro soddisfazione al M˚ Simonetti. Alcuni di questi violinisti militano tra l’altro nelle orchestre delle rispettive scuole di musica, tra cui l’Orchestra ‘Mauro Moruzzi’ della Scuola di Musica ‘C. Monteverdi’ di Cremona diretta da Mario Vitale.


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LA PROVINCIA Annunci economici Abbonamenti FREEPRESS Annunci economici Martedì 8 agosto 2006 Bel Canto/1. Cremona, duello di voci alla prova di brani celebri del repertorio. Al piano la giovane Beatrice Magnani

Un anno di notizie 2001 - 2002 - 2003 - 2005 L'edizione del giorno è consultabile a partire dalle ore 13 ,00

Bel Canto/1. Cremona, duello di voci alla prova di brani celebri del repertorio. Al piano la giovane Beatrice Magnani

Tre tenori per ricordare Volpi Questa sera (ore 21) a palazzo Trecchi si esibiranno Bodini, Medda e Voleri

Tre tenori per ricordare Volpi Bel Canto/2. Giovedì sera in programma Mozart in pillole tra arie e duetti celebri Bel Canto/3. Del cantante (18891944) esiste un’incisione edita da Bongiovanni

Volpi, protagonista del melodramma Liuteria. Trasferta a Tallin (Estonia) per il Consorzio Musica. In concerto gli allievi cremonesi e cremaschi di Simonetti

Calorosi applausi in Val Seriana per i giovani virtuosi dell’archetto Lodoviciano al botteghino Biglietti per i Nomadi Festival Terre d’Acqua. Giovedì a San Lorenzo Aroldo

Teatro delle Ariette fra rito e spettacolo Il Grande Fiume/1. Castelvetro Piacentino, il pubblico premia la compagnia

La fame d’amore si fa danza Il Grande Fiume/2. Brancere, sabato l’allestimento rigoroso del regista romano

«Farsa», risate fra notte e giorno Televisione, la sfida degli ascolti. La prima serata va ad ‘Angel eyes’, il film di Canale 5 con Jennifer Lopez

La Formula 1 impenna l’Auditel

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di Ludovico Milesi CREMONA — Mantenere vive le grandi voci cremonesi del passato: questo è uno degli obiettivi che si pone il festival Bel Canto. Oltre a Protti e Basiola, quest’anno la rassegna lirica estiva rende omaggio a Guido Volpi, tenore che tra le due guerre ha vissuto una stagione breve ma intensa, con successi riscossi anche oltreoceano. L’artista cremonese sarà ricordato questa sera alle 21 a palazzo Trecchi con un concerto che rinnova la fortunata formula dei ‘Tre Tenores’. Gli appassionati potranno assistere all’esibizione di Luca Bodini, Francesco Medda e Marco Voleri. I primi due sono degli habitué del festival, oltre che dei beniamini del pubblico locale, mentre il toscano Voleri è al suo debutto sul palcoscenico del Trecchi. Il concerto è a ingresso libero e in caso di maltempo si tiene a palazzo Cittanova. Debuttante anche la pianista accompagnatrice, Beatrice Magnani, 17enne pupilla di Ludmilla Krylova. Una giovanissima virtuosa che ha già fornito importanti prove come concertista, ma che è alle prime esperienze come partner di cantanti lirici. Prima del concerto la figura di Guido Volpi sarà rievocata dal figlio Mauro, che porterà una testimonianza sull’uomo, oltre che sull’artista. Non c’è, naturalmente, nessuna intenzione né possibilità di confronto tra Volpi e i tenori alla ribalta questa sera. Il concerto fa storia a sé. In programma un’antologia di romanze di Verdi, Puccini, Giordano, Donizetti e Leoncavallo tra le più belle e amate dal pubblico. Ecco alcuni titoli: «Forse la soglia attinse» (Un ballo in maschera), «Ch’ella mi creda» (La fanciulla del west), «Addio fiorito asil» (Madama Butterfly), «Ch’ella mi fu rapita» (Rigoletto), «Dio mi potevi scagliar» (Otello), «Una furtiva lacrima» (L’elisir d’amore), «Firenze è come un albero fiorito» (Gianni Schicchi), «Sì, fui soldato» (Andrea Chénier), «La donna è mobile» (Rigoletto), «Recondite armonie» (Tosca), «Vesti la giubba» (Pagliacci). In chiusura un classico della canzone napoletana, «Core ’ngrato». Il vescovatino Luca

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La Provincia - Quotidiano di Cremona e Crema

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Bodini ha studiato al Conservatorio di Piacenza con Maria Laura Groppi, docente che ha ‘allevato’ intere legioni di cantanti. Ha debuttato come protagonista aol Festival Pucciniano di Torre del Lago in Gianni Schicchi. L’attività concertistica l’ha portato a esibirsi con successo in Italia e all’estero (Londra, Parigi, Berna, Ginevra). Ha cantato al fianco di mostri sacri della lirica quali Leo Nucci, Fiorenza Cossotto, Ivo Vinco, Rolando Panerai. Francesco Medda ha studiato canto al Conservatorio di Firenze con Vera Magrini. Vincitore della Borsa di studio degli Amici del Loggione della Scala, ha potuto perfezionarsi sotto la guida di Franco Corelli. Successivamente ha seguito i consigli del grande Carlo Bergonzi. Marco Voleri, livornese, si è diplomato in canto al Conservatorio di Milano. Nel 2005 ha cantato ne La fanciulla del west al Festival Pucciniano di Torre del Lago. Opera, quest’ultima, che quest’anno porterà all’Opera di Montecarlo. Inoltre sarà protagonista di un’edizione di Tosca in Brasile.

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Dalla rivista “OPERA” di Giugno 2006



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14-04-06, 03Pontedera

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Torna la grande lirica CASCINA. La più popolare ed amata delle opere di Gaetano Donizetti “Lucia di Lammermoor” - andrà in scena sabato 29 aprile alle 21 al Politeama. Grandissimo impegno per l’Acam che, in questa occasione, ha curato anche l’allestimento scenografico realizzato da Edgardo Riboldi. Di altissimo livello il cast vocale, che gli organizzatori sperano possa richiamare molti spettatori al teatro di Cascina. Nel ruolo di Edgardo canterà Massimo Cavalletti, ruolo che fino a pochi giorni fa ha cantato alla Scala di Milano. Mimma Briganti sarà Lucia ed il volterrano Tiziano Barbafiera Edgardo. Il basso Andrea Maestroni interpreterà Raimondo ed il tenore Marco Voleri, già apprezzato interprete di Madama Butterfly nella produzione cascinese, darà voce allo “sposino”. Nei ruoli comprimari di Alisa e Normanno si cimenteranno due promettenti voci “locali”: Katia Tempestini e Francesco Segnini. Prosegue la proficua collaborazione con la corale polifonica Cascinese diretta dal maestro Luciano Parenti. L’orchestra “Ensemble Salotto’800” di Paolo Marcarini, ormai di casa a Cascina, sarà diretta dal maestro Stefano Seghedoni. Regia di Daniele Rubboli, che più volte a Cascina quando l’Acam organizzava il Cascinalirica. I biglietti saranno in vendita presso la sede Acam, via della Pace n. 17 (tel.

050 701655

) a partire da sabato 22 aprile con

orario 16-18.30. Mimma Briganti ha studiato pianoforte con Maraviglia e canto con.Natali. Ha frequentato vari corsi di perfezionamento. È vincitrice di diversi concorsi: 1991 Voltolini di Mantova, 1992 Pavarotti a Philadelphia, 1994 premio M. Freni a Modena, 1995 Puccini a Torre del Lago, 1996 Del Monaco a Marsala, 2002 Accademia di alto perfezionamento del Festival Pucciniano, e Mattia Battistini a Rieti. Massimo Cavalletti è nato a Lucca nel 1978. Ha studiato canto con il maresciallo Graziano Polidori ed al Conservatorio G. Puccini di La Spezia. Dal febbraio 2004 studia presso l’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala, sotto la direzione di Leyla Gencer. Torna ai risultati della ricerca

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01-03-06, 05Pistoia

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Serata lirica, 430 euro per l ospedale Meyer MONTALE. Una serata dedicata alla lirica, da non dimenticare quella di sabato 18 febbraio al circolo Antares. Nel corso della serata sono stati raccolti 430 euro, cifra che è stata devoluta all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il baritono Roberto Sérvile, uno dei più celebrati nomi della lirica in campo internazionale, ha offerto ai presenti impegnative romanze d’opera eseguendole con eleganza scenica e vocale. Il tenore Giorgio Casciarri ha sfoggiato poi acuti di altri tempi. Preparati e bravi sono stati anche tutti gli altri artisti del cast: dalla soprano Barbara Luccini, al basso Massimiliano Galli al tenore Marco Voleri. Si sono esibiti anche due giovanissimi allievi di Sérvile: il soprano Sara Cappellini Maggiore e il tenore Alessandro Fantoni. A Roberto Servile è stato consegnato il premio “Il cantante d’oro” opera dello scultore Loriano Aiazzi e un dipinto del pittore Geniale Ruffa. Particolarmente soddisfatti Roberto Gheri (ideatore del premio) e Pierluigi Becheri, promotori della serata, che ringraziano in particolare lo sponsor “Toscana Spazzole industriali”. Soddisfatto anche il presidente del circolo Arci, Geniale Ruffa. Il sindaco di Montale Piero Razzoli consegnando la targa ricordo a tutti i partecipanti, si è complimentato con gli organizzatori auspicandosi che la manifestazione di tale importanza possa presto ripetersi. M.F. Torna ai risultati della ricerca

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Livorno

IL TIRRENO

Venerdì 6 Gennaio 2006

VII

Il ritorno di Manon Lescaut Lirica: domani e domenica al Goldoni l’opera di Puccini

AUGUSTO BIZZI

LIVORNO. Sarà «Manon Lescaut», grande titolo pucciniano, ad inaugurare la stagione lirica 2006 domani alle ore 20.30 al teatro Goldoni con replica l’8 alle ore 16.30. Un titolo di grande fascino che ha consacrato la fortuna di Giacomo Puccini l’1 febbraio 1893 al Regio di Torino, dove apparve la prima volta per non sparire più dalle scene. Le tematiche e la fortuna dell’opera ed il cast sono stati presentati da Daniele Salvini, Alberto Paloscia e Fulvio Venturi alla Goldonetta, dove l’incontro col pubblico livornese è diventato una delle consuetudini più seguite. Il dramma lirico in quattro atti è tratto dal romanzo «Histoire du Chevalier Del Grieux et de Manon Lescaut» di Françoise-Antoine Prévost, mentre il libretto è il risultato di un lavoro di gruppo che ha impegnato Leoncavallo, Praga, Oliva, Ricordi, Illica, Giocosa e lo stesso Puccini, che anche in questo aspetto ha rivelato la fibra di grande uomo di teatro. Ma anche tutta la musica di Puccini è nata come musica di teatro, descrittiva, duttile e dinamica nella narrazione, come i nuovi mezzi di comunicazione del Novecento, primi tra tutti il cinema. Puccini, è stato spiegato, ha avuto grandi intuizioni, con lui il romanticismo è finito, le sue opere non si aprono alla fede e all’al di là, ma la morte è senza speranza. Inoltre rifiuta i soggetti della storia ufficiale e i personaggi importanti, come pure la funzione moralizzatrice dell’arte: il debole soccombe di fronte al più forte, secondo la cruda legge di natura. L’orchestra di Giacomo Puccini narra secondo un flusso continuo, in una di-

AUGUSTO BIZZI

di Angela Simini

Due scene di “Manon Lescaut” che dopo dieci anni, domani e domenica, torna al Goldoni

IL CAST

La regia è di Walter Pagliaro c’è anche un tenore livornese LIVORNO. «La Manon Lescaut è un’opera scapigliata e di matrice ponchielliana, come lo fu anche la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni», ha spiegato Alberto Paloscia, responsabile del settore lirico nella Fondazione Goldoni, alla Goldonetta. E d’altra parte Mascagni e Puccini furono compagni di camera al Conservatorio di Milano, ambedue allievi di Amilcare Ponchielli. L’edizione 2006 va in scena con la direzione di Reynald Giovaninetti, per la prima volta a Livorno. Il regista Walter Pagliaro, della scuola di Giorgio Strehler, ha dato dell’opera una realizzazione claustrofobica, con un uso straordinario di luci eleganti e scenari onirici. A Manon presta voce un soprano di grande fama. Micaela Carosi, che all’Arena di Verona, ricopre da due anni il ruolo di Aida. Si alterna con Cristina Piperno. Nel ruolo di Lescaut troviamo Vittorio Vitelli e Giuseppe Altomare, che hanno già debuttato a Livorno. Renato Zullian e Richard Bauer interpretano Renato Des Grieex. Il ruolo di Edmondo è affidato a Leonardo Caimi e Davide Cicchetti. L’oste è Giuliano Pelizon, il giovane tenore livornese Marco Voleri è il maestro di ballo, Leonardo Nibbi è un comandante di marina. Firma le scene Pier Paolo Bisleri, Paolo Bergagna è il Maestro del Coro, Orchestra e Coro Città Lirica.

Il soprano è Micaela Carosi. Si alternerà con Cristina Piperno mensione moderna atemporale, in atti staccati, mentre la musica si fa insinuante ad esplorare l’inconscio del personaggio. L’opera torna a Livorno dopo l’edizione del 1996, diretta da Gustav Kuhnn, come nuovo allestimento del Teatro del Giglio di Lucca, coproduzione di Lucca, Fondazione Goldoni di Livorno, Verdi di Trieste, teatro di Bolzano e Alighieri di Ravenna. A Livorno la rappresentazione di Manon Lescaut ha sempre avuto una grande fortuna fin dal 1895, quando fu rappresentata al teatro degli Avvalorati. Storica l’edizione del 1932, che ebbe come interpreti Beniamino Gigli e Iva Pacetti al Goldoni.

ANEDDOTI

Grande amico di Mascagni LIVORNO. La gloria di Puccini ebbe inizio con Manon Lescaut, la prima grande opera del compositore lucchese, discendente da una genia di musicisti organisti, compositori e maestri di cappella. Giacomo invece nutrì fin da giovanissimo la passione per il teatro, ha spiegato Daniele Salvini, illustrando la Manon Lescaut e vari aspetti della personalità del compositore. Nel 1876 all’età di 17 anni, povero in canna, si recò a Pisa a piedi per vedere l’Aida di Verdi e capì che la sua strada era il teatro musicale. Il musicista nell’autunno del 1880 si trasferì a Milano dove, grazie ad un sussidio della Regina Margherita e dello zio affrontò gli studi al Conservatorio e si legò di fraterna amicizia a Pietro Mascagni. Furono ambedue allievi del maestro Amilcare Ponchielli e condivisero, oltre alla camera, la miseria. Si mettevano infatti da parte soldo

su soldo per acquistare gli spartiti e per andare a teatro, attratti dalle novità culturali che in quel periodo non mancavano, dalla Scapigliatura alla concezione del “dramma musicale” di Wagner. Wagner aveva dato all’orchestra una funzione nuova, l’aveva nascosta nel golfo mistico, cioè nella buca sotto il palco in modo che non si vedesse e che il suono non arrivasse direttamente al pubblico. Puccini accoglie questa tendenza e come Mascagni intuisce la forza della grande comunicazione di massa che è il cinematografo. Mascagni compose addirittura la colonna sonora del film “Rapsodia Satanica”, Puccini dette una impostazione moderna alle sue opere ed un taglio cinematografico. Si aprirono ambedue al fascino dell’Oriente e dell’esotico. Le loro strade comunque si divisero, anche se ambedue subirono attacchi feroci dalla critica. A.S.

Stagno, il concorso canoro “I sogni son desideri”

Musica e teatro all’insegna della solidarietà

Cinquanta concorrenti. I vincitori categoria per categoria

Lunedù ai Quattro Mori “Sipario in scena” per i bambini down

LIVORNO. Due belle serate di musica. Il concorso canoro “I sogni son desideri”, in programma all’Elvis Fan di Stagno, non tradisce le attese. Alla terza edizione moltiplica il numero dei partecipanti. In gara oltre cinquanta cantanti, suddivisi in tre categorie. Tra i “big” vince Daniela Montanari. La sua interpretazione di “Hey Jude”, dei Beatles è semplicemente fantastica. Per la “Lead Vocals” dei Joyful Gospel Ensemble è l’ennesimo trionfo. Super meritato. Tra le nuove proposte successo per Sara Merola. La studentessa, della quarta pedagogico sociale del “Cecioni” vince, con pieno merito, proponendo con dolcezza e squisita intonazione vocale: “quando nasce un amore”, un pezzo che calza a pennello sui suoi diciassette anni. Tra i “Karaokisti”, la spunta Tiziano Ageno, con “My way”, uno dei cavalli di battaglia del grandissimo e indimenticato Frank Sinatra. Per tutti i vincitori un bel viaggio per quattro persone in

LIVORNO. Con il raddoppio della vita media rispetto all’inizio del secolo ed assieme al conseguente diffondersi di malattie legate alla senilità (l’ipertensione, il diabete, la demenza senile ed altre affezioni degenerative del sistema nervoso) la tutela del cittadino - paziente, sopratutto in tema di prevenzione, si pone sempre più al centro del sistema assistenziale e sanitario. Da qui, grazie anche alle moderne tecnologie diagnostiche e terapeutiche, è importante valorizzare come punti cardine il distretto socio - sanitario e l’ ospedale, in raccordo con le esigenze del territorio. E’ la ricetta della nuova sanità che quattro saggi, i pro-

Sardegna, offerto dall’Agenzia di viaggi di Nancy Rolla. Premio “Sorpresa” per il simpaticissimo Christian Cecconi e premio della critica per Riccardo Cecchini. Un plauso spetta pure all’organizzatore Daniele Pelissero, al tecnico dei suoni Gennaro Merola e alla bravissima presentatrice Patrizia Desideri: bella, simpatica, garbata e disinvolta. La giuria era composta dai cantanti Sergio Nobili e Cristina Marziali. “Abbiamo sentito tante, ma tante, belle voci. Non è stato semplice giudicare”, affermano. Applauditissimo il trio vocale e strumentale “Licantropi”. Con le loro canzononette, zeppe di doppi sensi, hanno mandato in sollucchero il pubblico. Decisamente soddisfatto il maestro Auro Morini che ha visto prima salire sul palco e poi premiare tanti suoi allievi, unitamente ai maestri Fabio Ceccanti e Maila Giordano. Ma vediamo i primi cinque classificati di ogni categoria. “Big”: 2º Marco Trovato, 3º Stefania Bertolani, 4º Valerio Ca-

turelli, 5º Jessica Giorgioni. “Nuove Proposte”: 2º Gloria Chelucci (diciassettenne cantante anche dei Joyful), 3º Valeria Concepito, 4º Giada Beltramini, 5º Marco Micheli. “Karaokisti”: 2º Enrico Lami (oltre che un gran pittore ha dimostrato di essere un eccellente cantante), 3º Rossana Fabbrizzi, 4º Maurizio Nocchi e 5º Orietta Nocchi. Alla gara hanno partecipato anche Ugo Cremisi, Gabriele Puccetti, Alessandro Orsini, Lara Casini, Sara De Biasi, Rosalba Ceccarelli, Aurora Cristiano Yuri Telluzzi, Silvia Leoni, Angie Impallazzo, Martina Salsedo, Fedora Leo (davvero brava), Jessica Nanni, Marco Micheli, Roberto Cabras, Andrea dentone, Angela Bonelli, Aliona, Sara Frau, Lory, Arianna Giuntini, Francesco Imbrescia, Rudy La Terra, Aurora Rombolà, M. Cristina La Terra, Claudio Cecconi, Jessica Strazzullo, Dimitri Cappagli, Rosy Ziccardi, Federica Massai, Giusy Scala e Giovanni Frau.

STAR BENE

Gli obiettivi della nuova sanità

a cura di Gian Ugo Berti

fessori Umberto Veronesi, direttore dell’Istituto Oncologico Europeo, Elio Guzzanti, già ministro della Sanità, Giacomo Vaciago, docente di Politica Sanitaria all’Università Cattolica di Milano e Valerio De Molli, manager di Ambrosetti - European House, propongono per ridisegnare la nuova sanità, finanziarla meglio, organizzarla in modo più razionale e renderla più equa ed efficiente, in sostanza a maggior misura di cittadino.

«Il sistema sanitario è buono - è stato detto a Milano alla presentazione del progetto Meridiano Sanità in collaborazione con Pfizer - ma ci sono vari punti di preoccupazione anche dal punto di vista della sostenibilità finanziaria del sistema. Siamo al 6,5% del PIL, a fronte ad esempio del 7% della Germania e di altri Paesi euopei. Non governare la spesa, potrebbe portare secondo gli esperti - ad una situazione esplosiva nei prossimi anni».

LIVORNO. Serata all’insegna del divertimento e della solidarietà lunedì prossimo alle 21 al teatro Quattro Mori. Sul palcoscenico la «Compagnia dello spettacolo» dell’Associazione MusiCanto di Livorno, che proporrà «Sipario... in Scena», uno spettacolo musicale e teatrale con la partecipazione di circa trenta artisti, tra cantanti, attori e ballerine, nel quale si snoda la storia di un improbabile impresario, il «Grande Max» e della sua fedele segretaria, Beatrice, alla ricerca di artisti per formare una compagnia che, nelle intenzioni della produzione, dovrà andare in tournée in tutto il mondo. Tra i candidati che si presenteranno alle audizioni, anche alcuni personaggi davvero singolari, in un’alternanza di momenti piacevoli ed esilaranti, che caratterizzano alcuni personaggi caricaturali tipici dell’umanità contemporanea e che riserveranno qualche sorpresa finale. Ad incorniciare la parte recitativa, ol-

LIVORNO. Stasera e domani alle ore 21.30 al Fuoricentro, lo spazio giovani del Comune gestito da Arsnova, andrà in scena “The Dreamers”, regia di Emanuele Gamba, sonorizzazione di Valerio Ianitto. Ingresso 5 euro. «Si tratta — spiega Emanuele Gamba — di un sogno che proviene dalle viscere della nostra infanzia, dalla fantasia e dalle paure d’ogni nuovo nato e approfitta del teatro per ritagliarsi uno spazio tutto suo. Cosa succede se ad incontrarsi sono donne mascoline, maschiliste, bizzose, volubili e maschi che più maschio ed eroico non si può, eroi paurosi e visionari, permalosi e sbalestrati?». Così “The dreamers”, partendo da questi motivi di ec-

Serata con gli artisti della “Compagnia dello spettacolo” tre 20 tra le più belle ed indimenticabili canzoni di musica leggera dagli anni ’60 fino ai giorni nostri, interpretate da altrettanti cantanti e accompagnate da un gruppo vocale che esegue armonizzazioni a «tre voci». Completa il quadro artistico una serie di coreografie originali appositamente ideate per lo spettacolo ed eseguite dalle ballerine della compagnia. Il cast è formato da Gianni Mannucci, Valentina Morelli, Stefano Pracchia, Isabella Ricci, Cesarino Schiaffino, Donatella Eliseo, Barbara Pettinati, Daniela Montanari, Antonia Picuno, Riccardo Pagni, Donatella Mori, Francesco Prispoli, Roberta Pacini, Tiziana Angelozzi, Giuseppe Di Bari, Licia Gorlei, Giovan-

Teatro: il sesso visionario al Fuoricentro cellenza diventa il gioco dell’avventura visionaria del sesso, con l’atto sessuale qui immaginato come parodia, amplificazione, enfasi comica e bestiale. E quindi, lungo i sentieri del bosco infantile e verginale del sesso, la farà da padrone il registro della leggerezza per rendere questo sogno come un’immersione nel mondo fantastico dell’eros e nelle immaginazioni di una pazza libido troppo repressa. «Questo spazio del teatro

na Scognamillo, Silvia Benocci, Stefania Masini, Gabriella Pacetti, Angela Costa, Andrea Martelli, Fulvio Puccinelli, Agnese Odifresi, Marina Vigliotti, Claudia Citterio, Serena Petti, Irene Pancaccini, Michela Trovato, Mia Silvestri, Martina Senesi, Linda Giuliani. Soggetto e regia di Riccardo Pagni, coreografie di Mia Silvestri, scenografie di Stefania Cappanera, armonizzazioni vocali Stefano Pracchia, Nedo Graziani, Riccardo Pagni, costumista Donatella Mori, segreteria organizzativa Giovanna Scognamillo, tecnici audio-luci Roberto Pacini, Alessio Simoncini, Francesco Massidda, responsabile teatro Roberto Costagli. L’evento è finalizzato alla solidarietà con il ricavato della serata che sarà devoluto alla Comunità Alloggio «Parco del Mulino» dell’Associazione Italiana Persone Down. Il biglietto costa 8 euro con prevendita presso il botteghino dei Quattro Mori.

irreale e metafisico, luogo della mente — conclude Gamba — ci porterà in una lunga “notte di San Giovanni”, notte di sesso e di perdizione dove appunto “perdersi”, “mutarsi”, “travestirsi”, “scambiarsi”, quasi maschere d’un carnevale della fantasia, sarà il punto d’incontro di tutti i personaggi». Gli interpreti: Francesco Balestri, Valerio Bernardeschi, Lisa Bini, Martina Corucci, Jonathan Freschi, Silvia Lemmi, Giacomo Marettelli, Gabriele Marrucci, Lorenza Musetti, Antonella Paziente, Diego Sarri, Filippo Scarparo, Roberto Siddu, Alessio Tanchis. Info e prenotazioni tel. 0586-581443 - 347-6930818 340-5915212.




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Livorno: un concerto di beneficienza A favore dell’Associazione Cure Palliative onlus il 28 dicembre 2005 avrà luogo il "Concerto degli Angeli" Appuntamento, subito dopo la festività del Natale, il 28 dicembre 2005 (ore 20.45) al Teatro Goldoni di Livorno con la maratoma musicale benefica "Concerto degli Angeli". L'evento è organizzato dall'Associazione Cure Palliative di Livorno e ad esibirsu saranno gli artisti Gabriele Baldocci, pianoforte - Roberto Prosseda, pianoforte - Alessandra Maria Ammara, pianoforte Michelangelo Carbonara, pianoforte - Ilio Barontini, pianoforte - Elisa I, violino - Elisa Astrid Pennica, violoncello - Marco Voleri, tenore - Marco Conte, attore. Nel dettaglio: CONCERTO DEGLI ANGELI ENSEMBLE GABRIELE BALDOCCI Programma P. Mascagni: Sinfonia in fa maggiore (1889) per pianoforte a 4 mani Gabriele Baldocci, pianoforte Roberto Prosseda, pianoforte

Per richieste o informazioni sugli abbonamenti contattare dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30: R.C.S. Rizzoli periodici Servizio Abbonamenti tel. 02 62291 fax 02 25843675 email: abbonamenti@rcs.it

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L.V. Beethoven: "Adelaide", op. 46 R.Schumann: "Im wunderschönen Monat Mai", op. 48 n. 1 S. Rachmaninoff: "A Dream", op. 8 n. 5 Gabriele Baldocci, pianoforte Marco Voleri, tenore F. Poulenc: Favola di Babar l'elefantino Gabriele Baldocci, pianoforte Marco Conte, voce recitante F. Chopin: Studio op. 25 n. 11 - Studio op. 25 n. 12 - Studio op. 10 n. 12 Gabriele Baldocci, pianoforte M. Ravel: Ma Mere l'Oye per pianoforte a 4 mani Gabriele Baldocci, pianoforte Ilio Barontini, pianoforte Debussy: Petite Suite per pianoforte a 4 mani Gabriele Baldocci, pianoforte Alessandra Ammara, pianoforte J. Brahms: Danze Ungheresi per pianoforte a 4 mani Gabriele Baldocci, pianoforte Michelangelo Carbonara, pianoforte F. Bucellati: Ghiribizzo sull' "Ernani" di Giuseppe Verdi per pianoforte a 6 mani Gabriele Baldocci, pianoforte Alessandra Ammara, pianoforte Roberto Prosseda, pianoforte D. Fumagalli: Divertimento sul Trovatore per pianoforte a 8 mani Gabriele Baldocci, pianoforte Michelangelo Carbonara, pianoforte Alessandra Ammara, pianoforte Roberto Prosseda, pianoforte F. Chopin: Notturno op. 48 n. 1 - Ballata op. 23

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01/01/2006


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Gabriele Baldocci, pianoforte

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D. Shostakovich: Preludi per pianoforte e violino Gabriele Baldocci, pianoforte Elisa I, violino

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D. Shostakovich: Trio n. 2 Gabriele Baldocci, pianoforte Elisa I, violino Elisa Astrid Pennica, violoncello

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CURRICULUM ARTISTI: Gabriele Baldocci, pianoforte Gabriele Baldocci è nato a Livorno il 10 Maggio 1980. Ha iniziato lo studio del pianoforte all'età di sei anni sotto la guida del M° Ilio Barontini, diplomandosi successivamente con il massimo dei voti. Ha studiato presso importantissime istituzioni come l'Accademia di Imola e la International Piano Academy di Como, sotto la guida dei più eminenti insegnanti della terra. E' risultato vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali e svolge intensa attività concertistica nelle più importanti sale del mondo collaborando anche spesso con artisti di fama mondiale. Celebre la sua frequente collaborazione con la leggendaria pianista argentina Martha Argerich, che perdura ormai da diversi anni, con la quale ha recentemente condiviso una storica tourneè argentina. Molto attivo anche nel campo dell'insegnamento, è regolarmente invitato a tenere Masterclass presso prestigiose università ed istituzioni musicali in Italia, negli Stati Uniti ed in Corea del Sud, e tiene regolarmente concerti presso i più importanti centri musicali in Asia, Europa ed America, spesso collaborando con rinomate orchestre. Roberto Prosseda, pianoforte Roberto Prosseda (1975) si è affermato in alcuni dei più prestigiosi concorsi del mondo, come il "Micheli" di Milano, il "Casagrande" di Terni, lo "Schubert" di Dortmund, il "Mozart" di Salisburgo, intraprendendo un'intensa attività concertistica in più di quaranta paesi in tutto il mondo.Ha suonato come solista con la Filarmonica della Scala, l'Orchestra di Santa Cecilia, la Mozarteum Orchester di Salisburgo, l'Orchestra della Toscana, la Mozart Festival Orchestra (Chicago). In Italia ha tenuto concerti per il Teatro alla Scala, l'Orchestra Verdi e Serate Musicali di Milano, il Teatro la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il Festival Pianistico di Bergamo e Brescia, la Biennale di Venezia.Ha inciso l'integrale delle opere pianistiche di Petrassi (Foné) e di Dallapiccola (Naxos) ed un'antologia di musiche italiane contemporanee (Velut Luna). Nel 2005 ha debuttato con la Decca con il CD "Mendelssohn Discoveries", dedicato a brani pianistici di Mendelssohn in prima registrazione mondiale. Alessandra Maria Ammara, pianoforte Alessandra Ammara da tempo svolge un'intensa attività concertistica esibendosi nelle principali sale italiane, europee e del nord America (Musikhalle di Amburgo, Salle Cortot di Parigi, Concertgebouw di Amsterdam, Società Chopin di Varsavia, Teatru Manoel Malta), e in Cina, Hong Kong, Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Brasile, sia come solista che con Orchestra (Orchestra Sinfonica della Rai, Calgary Philharmonic Orchestra, Orchestra Regionale del Lazio, Jassi Philharmonic, KwaZulu Natal Orchestra, Cape Town Philharmonic, Neue Philharmonie Westfalen). Premiata in numerosi concorsi (Casagrande, Esther Honens, Viotti, Iturbi, Callas), ha collaborato con interpreti di rilievo come il Quartetto Takacs, Rocco Filippini, Anton Kuerti, Alban Gerhardt, e con direttori come Justus Frantz, Grzegorz Nowak, Bruno Aprea, George Pehlivanian. Ha inciso per l'etichetta canadese Arktos musiche di Debussy, Skrijabin e Chopin. È spesso invitata a tenere master classes in tutta Europa e Nord America (Alberta College, Edmonton, Canada; Haverford College, University of Evansville, Stati Uniti; Brahms-Haus, Heide; Schloss vor Husum; Musikhalle, Amburgo).

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Michelangelo Carbonara, pianoforte Nato a Salerno nel 1979, deve la sua formazione pianistica alle personalità di Sergio Perticaroli, William Grant Naboré e Fou Ts'ong. Intrapresi gli studi musicali a cinque anni, si è diplomato diciassettenne presso il Conservatorio Santa Cecilia in Roma, ottenendo, tre anni più tardi il titolo di miglior diplomato dell'anno presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Vincitore di 17 premi in concorsi internazionali, svolge un'intensa attività solistica in Europa, America, Asia, Africa. In Italia è stato invitato da: Sala Verdi (Milano), Lingotto (Torino), Parco della Musica, Accademia Filarmonica Romana, IUC, Quirinale (Roma), e dai festival internazionali di Ravello, Maratea, "Lezioni di Piano" (Bologna), "Pianomaster" (Gravedona), "Master Series". Ha inciso per Papageno e nei prossimi mesi usciranno nuovi cd per Tactus e Geva. Ilio Barontini, pianoforte Ilio Barontini è una delle espressioni più originali del panorama musicale italiano. Ha suonato per le maggiori società concertistiche e ha registrato per la RAI e per varie emittenti radio-televisive straniere, come solista e in duo con prestigiosi strumentisti. Ha inciso per la Fonè, Florence International e Il Bagatto-Musica di Carrara. E' stato definito un pianista controcorrente (Musica e Scuola, febbraio 1993) per la scelta di programmi inconsueti, spesso monografici, tesi a investigare aspetti meno noti della letteratura pianistica o a mettere in risalto le caratteristiche di autori che hanno giocato un ruolo importante nella storia e nell'evoluzione del linguaggio musicale. Elisa I, violino Elisa I è nata a Monaco di Baviera nel 1979. E' risultata vincitrice di numerosi premi in importanti concorsi, tra i quali nel 1990 il primo premio al concorso "V.Galilei"di Firenze, nel 1993 il terzo

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premio alla rassegna NazionaleViolinisti Vittorio Veneto, nel 1994 il primo premio assoluto al concorso Nazionale "Riviera della Versilia", nel 1997 secondo premio alla rassegna Vittorio Veneto. Si è diplomata al Conservatorio L.Cherubini di Firenze e prosegue gli studi con il M° Marco Fornaciari. Collabora attivamente con numerose orchestre, tra le quali la Florence Synphonietta e l'Orchestra Filarmonica Marchigiana. Elisa Astrid Pennica, violoncello Elisa Astrid Pennica si è diplomata in violoncello nel 1995 col massimo dei voti e la lode,conseguendo poi il diploma del corso triennale di Musica da Camera tenuto dal M° Felix Ayo presso l'Accademia Nazionale di S. Cecilia a Roma.Si è perfezionata con i Maestri Luigi Piovano e Radu Aldulescu. E' vincitrice di primi premi e primi premi assoluti in diversi concorsi nazionali sia in qualità di solista che in formazioni da camera. In particolare nel 2003, in duo col pianista Gabriele Baldocci, ha vinto il premio speciale della giuria per la migliore esecuzione di brani di Petrassi nell'ambito del concorso "Premio LVCVS 2003" di Potenza. Nel '97 è risultata idonea alle selezioni per la prestigiosa G. Mahler Jugend Orchestre diretta da Claudio Abbado Dal '98 a '00 ha fatto parte dell'Orchestra Giovanile dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia. Nel 2000 è finalista del concorso per violoncello di fila indetto dall'Accademia Nazionale di S. Cecilia. Ha collaborato con l'Ente Lirico di Cagliari, l'Orchestra Regionale del Lazio, l'Orchestra Scarlatti di Napoli, l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia ed in particolare dal 2002 collabora assiduamente con l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia a Roma, partecipando a tournèe ed a produzioni dirette tra gli altri da C. M. Giulini, G. G. Rath, M. Rostropovich, D. Oren, V. Jurowski, J. Tate, A. Pappano, W. Sawallish, J. Temirkanov, M. W. Chung e G. Pretre. Marco Voleri, tenore Marco Voleri, livornese, è nato nel 1975. Diplomato al Conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida del M° Delfo Menicucci. Ha studiato Dizione e Recitazione con Enzina Conte, partecipato a Masterclass di repertorio operistico con i maestri B. Rigacci, S. Cortese, C. Viale e Janos Acs. Collabora con maestri accompagnatori di fama mondiale, tra cui il M° Roberto Negri. Ha preso parte alla prestigiosa Accademia Lirica del Rotary International sotto la guida del M° Giuseppe Montanari del Teatro alla Scala di Milano. Ha debuttato oltre venti ruoli operistici in Italia e all'Estero. Ha cantato in prestigiosi istituzioni e Teatri, tra cui l'Accademia Musicale Chigiana di Siena, la Sala Verdi del Conservatorio "G. Verdi" di Milano. E' stato impegnato ne "La Fanciulla del West" all'interno del 51° Festival Puccini nel ruolo di Trin. Svolge una intensa attività concertistica in teatrali italiani, all'estero e strutture VIP presentando sempre arie tratte da repertori impegnativi. Ha al suo attivo diverse incisioni discografiche. Marco Conte, attore Nato a Viterbo, ma livornese d'adozione, da trent'anni calca le scene cittadine e da circa sette quelle di tutta Italia. Cabarettista, attore, regista, insegnante di teatro e fondatore della "Vertigo", divenuta la più prestigiosa scuola di teatro livornese, vanta partecipazioni in più di 40 spettacoli teatrali e presenze in reti televisive nazionali come RAI 1, Canale 5, ODEON TV. Ha preso parte a fiction di grande successo, tra le quali "Il Commissario", tre edizioni di "Carabinieri", "Vivere". Ha al suo attivo presenze in film importanti come, tra gli altri, "N" e "Ovosodo" di Paolo Virzì ed "Il Paradiso all'improvviso" di Pieraccioni. Collabora con la Fondazione Goldoni come coordinatore del programma cabaret della "Goldonetta". News inserita il 22-12-2005.

© Amadeusonline Pubblicazione periodica telematica registrata presso il Tribunale di Milano il 9/5/2005 con il n.352 Redazione: via Alberto Mario 20 - 20149 Milano Tel. 02.4816353 - Fax 02.4818968 Mail: news@amadeusonline.net Direttore responsabile: Riccardo Santangelo Proprietario ed editore: Paragon s.r.l. Provider: Infocom Consulting s.r.l.

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Evviva L'Operetta!

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Evviva L'Operetta!

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Saturday, 26 November, 2005 Operetta fans are in for a veritable treat when DVD of the Week: they will have the opportunity to listen to soprano Madagascar [2005] Eva Zampieron and tenor Marco Voleri, accompanied at the piano by Roberto Negri in an expansive selection of pieces in this particular genre on Saturday, 3rd Decmeber at the Manoel Theatre at 7.30pm. The concert which is to be held in collaboration with the Istituto Italiano di Cultura and the Societa' Filarmonica Sliema, will feature some of the most popular solo arias and duets from the world of operetta, taking the audience on a nostalgic trip down memory lane. Buy from Amazon di-ve.com is designed for best viewing at a resolution of 800 x 600 with Microsoft Internet Explorer 5.

A novelty in the presentation of the evening will be the animation provided by the inimitable duo Gorg Micallef and Hector Bruno who will bring their own touches of comedy to add to the liveliness of the entertainment. Well-loved experts from "Il Paese dei Campanelli", "Scugnizza", La Duchessa del Bal Tabarin", "Federica", "La Principessa della Gzarda", "L'Acqua Cheta", "Reginetta delle Rose", "Fior d'Haway", "Rose Marie", "Il Papistrello", "Il Paese del Sorriso", "Parisienne", and "La Vedova Allegra", will no doubt bring many an emotional sigh of longing for days gone by.

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The Manoel Theatre will be putting up an exhibition: "Spotlight on l'Operetta" to coincide with the concert. Prof. Roberto Negri will deliver an entertaining lecture on "The past and future of Operetta" on November 30th in the Theatre's foyer. Reservations for the concert "Evviva l'Operetta" may be made from the Manoel Theatre Booking Office, tel. 21 246389, e-mail bookings@teatrumanoel.com.mt

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Danza PREMI: ‘OMAGGIO A CILEA’ IL 5 NOVEMBRE A REGGIO CALABRIA

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PREMI: ‘OMAGGIO A CILEA’ IL 5 NOVEMBRE A REGGIO CALABRIA (AGI) – Reggio Calabria, 29 ott. – L’appuntamento e’ per sabato 5 novembre, al teatro Siracusa nel centro storico di Reggio Calabria quando, alle ore 21, si dara’ il via alla cerimonia di consegna dei prestigiosi Premi Omaggio a Cilea. Pierpaolo Pratico’, presidente del Centro Teatro Calogero, ideatore e patron del Premio che nasce nel nome del grande compositore calabrese Francesco Cilea, ha dichiarato che “sara’ un’autentica festa grande della cultura, nella quale la citta’ di Reggio ospitera’ alcuni dei grandi protagonisti della musica, della politica, della medicina e dello spettacolo del nostro tempo”. Per la conduzione della manifestazione e’ garantito il ritorno del giornalista e uomo di teatro Daniele Rubboli che in passato ha condotto la maggior parte di questi appuntamenti e con lui sara’ al pianoforte un altro beniamino del pubblico reggino: il Maestro Rolando Nicolosi. I Premi Omaggio a Cilea andranno al grande mezzosoprano italiano Elisabetta Fiorillo; al sindacalista Savino Pezzotta, uomo chiave della politica italiana che guarda alla causa dei lavoratori; al grande primario di chirurgia oncologica Antonio Costernino, primario del Dipartimento dell’Universita’ di Padova; al regista Maurizio Di Mattia, un calabrese autentico che si conferma profeta anche in patria; il medico, giornalista, editore e produttore televisivo Eduardo Lamberti-Castronuovo, altro reggino doc; a Carmine Zoccali, prestigioso direttore dell’Unita’ Operativa di Nefrologia degli Ospedali Riuniti di Reggio C., e al critico musicale Giancarlo Landini di Milano. Cornice alla cerimonia ufficiale uno spettacolo musicale che vede il ritorno a Reggio del soprano Mariantonietta Piemontese gia’ vincitrice di un Concorso Cilea, con il soprano romano Ornella Pratesi e il famoso tenore livornese Marco Voleri che nei prossimi giorni sara’ protagonista al teatro Manoel di Malta di un serie di spettacoli organizzati in collaborazione con l’Ambasciata Italiana sull’isola. Con loro sapranno creare l’irrinunciabile magia del teatro le artiste del Corpo di Ballo del Centro Calogero le quali si esibiranno in alcune coreografie della grande Lia Ruscica, docente di danza classica allo stesso prestigioso Centro Calogero di Reggio. (AGI)

Questo articole è stato pubblicato il sabato, ottobre 29th, 2005 alle 4:23 pm ed è archiviato nella categoria Danza

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Lirica a Galatina: Rita, insolita locandiera :: Il Gallo :: Il Giornale del Salento

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Giovedì, 08 Settembre 2005 Menu

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Lirica a Galatina: Rita, insolita locandiera

| Mercoledì, 07 Settembre 2005 - 17:16

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Un pubblico numeroso e divertito ha decretato il successo di “Rita”, opera buffa di Gaetano Donizetti, andata in scena nel Chiostro dei Domenicani a Galatina lo scorso 28 agosto. L’iniziativa intrapresa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Galatina ben si integra con quella de “I concerti del Chiostro”, nutrita stagione di musica da camera che ormai da alcuni anni, nelle fresche sere di fine estate, vede esibirsi musicisti di portata internazionale scelti con cura dal maestro galatinese Luigi Fracasso, qui nelle vesti di direttore artistico. Quest’anno, accanto ai concerti, il pubblico ha potuto apprezzare anche un’opera lirica, la “Rita” appunto, per di più rappresentata in forma scenica. Scritta nel 1841, l’opera fa parte dell’ultima fase creativa di Gaetano Donizetti (17971848), che lo vede trionfare sui palcoscenici parigini dal 1838 al 1845, prima del sopravvento della malattia mentale che lo avrebbe condotto a morte. Il successo parigino era talmente unanime da suscitare le invidie dei colleghi francesi: all’indomani della rappresentazione de “La fille du régiment” (1840), immediato e astioso fu il commento di Hector Berlioz a proposito dell’invadenza del compositore italiano che, giunto in Francia grazie all’appoggio di Rossini, in soli due anni dal suo arrivo si era aggiudicato i migliori ingaggi in tutti i teatri parigini. Tra un capolavoro e l’altro, il musicista bergamasco compose la “Rita ou le mari battu”, piccola farsa su libretto di Gustavo Vaez, che però rimase in un cassetto fino al 1860, quando, dodici anni dopo la morte del suo autore, venne rappresentata con successo all’Opéra-Comique. Se da una parte l’incedere musicale sempre scorrevole e la spumeggiante comicità della vicenda sono garanzia di sicura presa sullo spettatore, dall’altra il ridotto organico vocale e la linearità del libretto danno all’operina una valenza cameristica che ben si avvale di allestimenti “in miniatura” e luoghi alternativi al grande palcoscenico. La rappresentazione galatinese ha avuto il suo punto di forza nell’efficace messa in scena creata dal “Mimus Minuscolo Musikteather” diretto dalla signora Annemette Schlosser Bernardelli, che ne ha curato personalmente regìa e costumi. Il “Mimus” è specializzato nel produrre allestimenti per opere di impianto scenico non troppo complesso, che poi fa circolare con successo in Europa; nello scorso inverno, il gruppo si è già fatto apprezzare per due titoli, “Il filosofo di campagna” di Galuppi e “Li due baroni di Rocca Azzurra” di Cimarosa, rappresentati in seno al “Festival dell’opera buffa” organizzato dal Comune di Lecce. La coloratissima scena realizzata da Alessandra Polimero ha fatto da sfondo all’irresistibile verve dei tre giovani protagonisti, scenicamente impeccabili e forti di un singolare affiatamento. Vocalmente sicuro nel suo ruolo belcantistico, il soprano lucchese Paola Massoni si è mostrato del tutto a suo agio nei panni di Rita, intraprendente locandiera dal piglio tirannico, di cui fa le spese il suo secondo marito Beppe, impacciato e un po’ “babbione”, qui interpretato in maniera del tutto credibile dal tenore Marco Voleri. L’intreccio si dipana a partire dalla casuale comparsa di Gasparo, primo marito creduto morto: il baritono Mauro Bonfanti, come già nel precedente “Filosofo”, ha mostrato voce pregevole e un notevole phisique du role. Il tessuto sonoro è stato imbastito con cura e con la giusta leggerezza da un valido ensemble da camera diretto da Valerio De Giorgi. “I concerti del Chiostro” proseguiranno giovedì 8 settembre con l’esibizione del pianista gallipolino Luigi Solidoro, mentre giovedì 15 sarà protagonista il canto con il soprano Silvia Mandurino, docente al Conservatorio di Lecce, e le sue due allieve coreane Ju Hae-Min e Ahn Mi-Young, accompagnate al pianoforte da Marta Marra. Giovedì 22 sarà la volta del celebre pianista Pierluigi Camicia, che dedicherà un recital a Chopin. Spettacolo ore 20,30. Ingresso libero. Fernando Greco

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Lirica a Galatina: Rita, insolita locandiera :: Il Gallo :: Il Giornale del Salento

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serchionews notizie quotidiane da lucca mediavalle garfagnana piana di lucca fornac... Pagina 1 di 1

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19.08.2005 - Focette: Concerto col Maestro Massimo Salotti Il concerto di ieri sera a Focette in omaggio a Padre Teofilo, l'attuale parroco in questa località di mare Camaiore. Infatti la parrocchia dedicata a San francesco è sempre stata guidata dai Padri Francescani. Nella foto il fornacino Pianista M° Massimo Salotti, soprano Paola Massoni, tenore Marco Voleri.

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L’ANCORA 17 APRILE 2005

CAIRO MONTENOTTE

Proposto ricorso contro il gruppo Trametal Finemme

Ferrania: gli indiani dal Tar per annullare la vendita Cairo Montenotte. Il Gruppo indiano della Zoom Developers è all’attacco. Il ricorso presentato al TAR, per fare annullare la vendita di Ferrania a Trametal Finemme, punta a demolire totalmente le motivazioni dei commissari e del ministero a favore del gruppo “genovese”. Il legale rappresentante della società indiana, Zahid Mohammad Khawaia, attraverso i legali Franco ferrari e Ruggero Cafari Panico, ha presentato ricorso al TAR della Liguria contro il Ministero delle Attività Produttive e i rappresentanti dell’Amministrazione Straordinaria della Ferrania S.p.A. per la sospensione e quindi l’annullamento dell’aggiudicazione dell’azienda alla Trametal Finemme. La Zoom Developers nel suo ricorso fa un lungo elenco di irregolarità che vizierebbero e renderebbero l’atto di aggiudicazione. Per la Zoom Developers ci troveremmo in presenza di: violazione e falsa applicazione degli articolo 3, 41 e 97 della Costituzione; violazione falsa applicazione degli artt. 1 e 3 della Legge n. 241 del 1990; violazione e falsa applicazione del D. Lgs. N. 270 del 1999; violazione e falsa applicazione del regolamento per la procedura di vendita; eccesso di potere per difetto di istruttoria, difetto di motivazione, manifesta irragionevolezza, illogicità, incoerenza, contraddittorietà, travisamento dei presupposti di fatto e di diritto, violazione dei principi generali delle procedure ad evidenza pubblica. “I commissari” sostengono i ricorrenti “dopo aver chiaramente manifestato il proprio convincimento circa l’idoneità e la correttezza dell’offerta avanza dalla Zoom Developers, per ragioni che non è dato conoscere e che neppure si evincono dalle premesse dell’autorizzazione ministeriale, in modo del tutto illogico ed in palese contraddizione, facevano altresì istanza perché il Ministero li autorizzasse ad accettare, senza alcun

previo confronto, l’offerta di Trametal Finemme. Mentre il Ministero limitandosi ad eccepire unicamente una carenza formale, non entrave neppure nel merito dell’offerta della Zoom Developers ed autorizzava ad accettare la proposta d’acquisto di Trametal Finemme” Tutto questo si sta verificando mentre le banche stringono i cordoni della borsa ri-

spetto alla concessione di ulteriori crediti alla Ferrania S.p.A. Appare quindi evidente come ci sia il timore che un’eventuale sospensiva del TAR possa innescare un crisi irreversibile dell’azienda con gravissime conseguenze per il suo futuro per quello delle centinaia di dipendenti della fabbrica valbormidese. flavio strocchio

In cammino verso Colonia Cairo M.tte - Sabato pomeriggio, 16 Aprile, alle ore 18 e 30, presso i locali della Parrocchia di Sant’Andrea a Rocchetta Cairo si terrà l’incontro zonale diocesano in preparazione della Giornata Mondiale dei Giovani di Colonia 2005 “Seguendo la stella… Rinasciamo in Lui”.La recente scomparsa del Santo Padre Giovanni Paolo II, promotore delle giornate mondiali lascia un vuoto profondo e doloroso, ma deve essere uno stimolo forte per tutti i giovani ed i loro animatori per giungere a questo evento di Colonia pronti e volenterosi di crescere nella capacità di dialogo e nella fede, capaci di guardare con amicizia e buona volontà al prossimo ed al mondo.

Riceviamo e pubblichiamo

Appello della sinistra per la Ferrania Cairo M.tte - Apprendiamo con sconcerto che la Carige non ha concesso il finanziamento alla “Ferrania” impedendo di fatto allo stabilimento di continuare la sua attività produttiva, proprio nel momento in cui lo sforzo legato alla produzione di rullini fotografici a colori dovrebbe essere massimo. E’ incomprensibile che la Banca Carige, la quale solo pochi anni fa si poneva sul mercato locale come soggetto propulsore delle politiche espansive legate al tessuto industriale, abbia negato oggi il finanziamento indispensabile allo stabilimento per poter acquistare le materie prime funzionali alla campagna “Colore Estate 2005”. In questo modo, si impedisce alla società di onorare le commesse già ottenute e garantite per il prossimo futuro. Non ci convincono le motivazioni di questo rifiuto. Non vorremmo che tale comportamento nascondesse un progetto precostituito che, dopo aver portato “Ferrania” al fallimento, permettesse l’acquisizione al ribasso dello stabilimento (possibilmente “depurato” della presenza dei lavoratori) da parte di speculatori che nulla hanno a che fare con una qualsivoglia operazione industriale; obbligando, non solo gli operai senza stipendio, ma la popolazione

tutta ad accettare progetti che portino solamente ad un peggioramento della situazione ambientale, completamente estranei ad ogni serio piano di reale sviluppo industriale, senza nemmeno avere la contropartita del mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Si chiede quindi: - alla Carige di tornare ad essere volano per lo sviluppo come promesso al momento dell’acquisizione di Carisa, e di mantenere gli impegni assunti, anche con le Organizzazioni Sindacali, nei confronti dello stabilimento; - alle Amministrazioni Locali di promuovere e sostenere azioni a salvaguardia dell’occupazione ed a vigilare affinché tutti gli enti protagonisti svolgano correttamente la loro parte; ipotizzando anche da parte di Comuni, Provincia e Comunità Montana di riconsiderare i rapporti di Tesoreria contrattati precedentemente, ed ancora in essere, con il gruppo Carige-Carisa; - al T.A.R. di assumere al più presto la decisione circa il ricorso presentato dalla “Zoom Developers”; - ai Commissari nel caso in cui il ricorso venga accolto, di continuare ad avere una posizione rispetto alle offerte che privilegi i livelli occupazionali e il rilancio industriale dello stabilimento, oltre a valutare

la possibilità di una compenetrazione e collaborazione tra i diversi progetti. - al neo Presidente della Regione claudio Burlando ed alla nuova Giunta di porre la questione “Ferrania” come priorità assoluta da affrontare in tempi strettissimi; - al Governo di favorire, attraverso una fideiussione, la concessione immediata di una linea di credito agevolato da parte delle banche; di onorare l’impegno preso nell’ ottobre scorso con le Rappresentanze Sindacali di attivare flussi d’investimenti attraverso l’utilizzo dell’agenzia “Sviluppo Italia”. I partiti cairesi sottoscrittori di questo documento, impegnandosi fin d’ora ad appoggiare i lavoratori in ogni iniziativa ritengano opportuno mettere in atto al fine di salvaguardare lo stabilimento e a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica circa la gravità dei problemi in campo, ribadiscono la loro indisponibilità a subire qualunque operazione che non miri al mantenimento del livello occupazionale, che minacci l’ambiente e non costituisca un rilancio per la valle. Democratici di Sinistra, La Margherita, Partito dei Comunisti Italiani, Partito della Rifondazione Comunista, Socialisti Democratici Italiani, Verdi Valbormida.

Il 5 aprile al teatro Abba

Cairo Montenotte fa la differenza

Il concerto per l’Avis

Scegli blu per i rifiuti

Cairo Montenotte. Martedì 5 aprile alle ore 21 al teatro Abba di Cairo ho assistito al concerto “Cinema e canzoni dal mondo” organizzato dall’Avis cairese per il 55 anniversario di fondazione. Nella sala gremita di pubblico, si sono esibiti due cantanti lirici: la soprano Daniela Tessore di Cairo e il tenore Marco Voleri di Livorno. I due artisti hanno eseguito una serie molto ampia e variegata di brani lirici collegati a spezzoni cinematografici molto famosi dell’ultimo secolo. L’apertura della serata è stata dedicata alla morte del Papa. Dopo le presentazioni, i due cantanti si sono alternati sul palco, accompagnati dalla delicatissima pianista Maria Giallombardo. Molto bravo e professionale nelle sue interpretazioni il soprano Marco Loveri, ma Daniela Tessore ha suscitato nella platea un vero entusiasmo. Uno scricciolo di ragazza che quando canta ti fa tremare le vene. La sua voce suscita un’emozione straordinaria e le sue interpretazioni sono state splendide. Daniela Tessore fa parte del numeroso gruppo di artisti cairesi che portano il nome di Cairo e lo illustrano in tutta Italia e non solo. Mi auguro, per l’ennesima volta, che nel corso dei festeggiamenti estivi in piazza della Vittoria si possa assistere ad una serata organizzata proprio per permettere loro di esibirsi in pubblico e per dimostrare, ancora una volta, il loro talento. Speriamo che qualcuno ci senta. Lodevole l’organizzazione dei volontari dell’Avis cairese e la professionalità della presentatrice della serata, l’avv. Alida Prampolinini. Renzo Cirio

Cairo Montenotte. L’attuazione del progetto sulla raccolta differenziata, tutto sommato, sta procedendo abbastanza bene, ma non basta ancora, dal momento che è stato necessario aumentare la tassa per la spazzatura del 3% per pareggiare i conti. Purtroppo i costi di smaltimento si fanno sempre più esosi e per ridurre o almeno per non aumentare l’imposizione fiscale sui cittadini il comune sta cercando di attuare una politica atta a ridurre al massimo la quantità di rifiuti da smaltire, puntando soprattutto sul riciclaggio. Per sensibilizzare la cittadinanza il Comune ha messo in atto una campagna per la promozione della raccolta differenziata dal titolo: “Fai la differenza, scegli il blu”. I responsabili delle associazioni, del settore terziario, amministratori e liberi professionisti partecipano ad un incontro presso la Sala del

Consiglio Comunale l’8 aprile alle ore 20,30. Ci sarà poi un incontro per gli artigiani e i commercianti il 12 aprile. Il 15 aprile, in mattinata, una conferenza stampa con spettacolo sarà dedicata agli alunni delle scuole elementari. Sono stati inoltre istituiti dei punti informativi: il 14, 21, 28 aprile e il 5 maggio dalle 8,30 alle 12 sul mercato, domenica 17 aprile all’uscita dalla Messa in Piazza della Vittoria. La cittadinanza ha inoltre l’opportunità di partecipare ad una delle serate pubbliche che si terranno nei mesi di aprile e di maggio. Giovedì 14 aprile nella Biblioteca di Rocchetta alle ore 20,30, martedì 19 e giovedì 21 al Cinema Abba, martedì 26 nella sede CRAL di San Giuseppe, giovedì 28 nella sede della Borgate Ferraniesi in Borgo San Pietro a Ferrania e martedì 3 maggio nel salone della Polisportiva di Bragno.

Il commosso ricordo dell’incontro del 1993

Il comandante Garello pilota dell’aereo del Papa

Cairo Montenotte. Il ricordo di Papa Giovanni Paolo II ha fatto vibrare di commozione la memoria di quanti lo hanno conosciuto attraverso le sue parole e le sue immagini: trasmesse dai mass media, colte magari anche di persona da lontano o da più vicino, per i più fortunati, magari per il privilegio di aver partecipato ad una udienza del lungo pontificato del Papa recentemente scomparso. Indicibile appare quindi la commozione provata in occasione della sua morte da parte di chi ha avuto modo non solo di vedere, ma anche di conoscere da vicino Papa Giovanni Paolo II, condividendo con Lui l’esperienza di uno dei suoi innumerevoli viaggi apostolici. Il 9 agosto 1993 il cairese Giancarlo Garello, comandante pilota dell’Alitalia, a bordo

Scolopi: messa per Gervasio Carcare - A due mesi dalla scomparsa, i Padri Scolopi di Carcare vogliono onorare la memoria dell’ex alunno delle Scuole Pie di Monturbano, ing. Francesco Ger vasio. Verrà pertanto cabrata una s. messa nella chiesa del collegio sabato 16 aprile alle ore 10,30. Tutti coloro che hanno conosciuto l’amico Franco, che sarà brevemente ricordato alla fine della cerimonia, sono invitati ad unirsi ai Padri ed alla famiglia nel rendere omaggio alla sua memoria.

TACCUINO DI CAIRO M.TTE

del Boeing 747 “Cer vinia” condusse infatti Papa Giovanni Paolo II da Roma a Denver, negli USA, in occasione dell’ottava Giornata Mondiale della Gioventù. “Quel giorno - racconta Garello - tutta l’area aeroportuale di Fiumicino era in fibrillazione”. Tutti i membri dell’equipaggio si preparavano a vivere quell’esperienza con una forte emozione. “Sul ponte superiore dell’aereo - continua il pilota cairese - attiguo alla cabina di pilotaggio era stato predisposto un piccolo appartamento, per rendere più confor tevole il soggiorno del Papa nel suo 60° viaggio pastorale”. Il viaggio verso Denver prevedeva un primo scalo nell’isola di Giamaica e un successivo trasferimento a Merida, nel Messico. Da lì il definitivo volo verso il Colorado. “Fu proprio nella mattina del 12 agosto, durante il viaggio per Denver, che nel locale attiguo alla cabina di pilotaggio - ricorda commosso il comandante Garello - avvenne il mio indimenticabile incontro con il Papa”. “Nell’indicibile emozione del momento - ricorda - trovai il Pontefice molto provato. E tuttavia paziente e disponibile ad ascoltare le mie preghiere, partecipe delle difficoltà insite nel nostro lavoro. La grande carica umana, che il suo sguardo intenso e caritatevole mise in luce in quegli interminabili ed indimenticabili attimi, hanno lasciato da allora un segno profondo ed indelebile nella mia vita”. SDV

CINEMA CAIRO M.TTE

Farmacie Festivo 17/4: ore 9 - 12,30 e 16 - 19,30: Rodino, via dei Portici, Cairo Montenotte. Notturno. Distretto II e IV: Farmacia di San Giuseppe Pallare. Distributori carburante Sabato 16/4: OIL, via Colla, Cairo; TAMOIL, via Gramsci, Ferrania; API, Rocchetta. Domenica 17/4: API, Rocchetta.

CINEMA ABBA Infoline: 019 5090353 e-mail: cinefun@katamail.com

ALTARE VALLECHIARA Piazza Vittorio Veneto, 10 019 5899014 La programmazione delle sale cinematografiche si trova in penultima pagina


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15-04-05, 06Livorno

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In scena La Bohème COLLESALVETTI. Il cartellone Eventi-ribalta della sala spettacolo propone stasera alle 21.30 l’opera “La Bohème”, versione originale per solisti, pianoforte e voce narrante. Tra i personaggi e interpreti: Chiara Mattioli (Mimì); Marco Voleri (Rodolfo); Pierluigi Dilengite (Marcello) e Alessandro Manghesi (Colline). Al pianoforte Laura Pasqualetti, voce narrante Ubaldo Pantani e coordinamento artistico Carlo Morini. Nell’occasione saranno eseguiti brani tratti prevalentemente dal primo atto proposto quasi integralmente oltre che un’ampia selezione del quarto e ultimo. L’iniziativa partirà alle 21.30 e come per ogni appuntamento sarà possibile abbinare una cena allo spettacolo. Info Torna ai risultati della ricerca

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07-04-05, 23Spettacolo

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Ubaldo Pantani voce di Bohème alla Sala Spettacolo di Collesalvetti COLLESALVETTI. Domani sera è di scena Puccini alla Sala Spettacolo di Collesalvetti. Per il cartellone “La Schumann vi invita all’opera..” alle 21,30 sarà proposta “La Bohème”: rappresentazione lirica in versione semiscenica prodotta dall’Istituzione comunale Clara Schumann. L’opera in quattro quadri di Giacosa e Illica con musiche di Giacomo Puccini, alternerà sulla scena Laura Pasqualetti al pianoforte, Chiara Mattioli nel ruolo di Mimì (soprano), Pierluigi Dilengite in quello di Marcello (baritono), Alessandra Meozzi nei panni di Musetta(soprano), Alessandro Manghesi in quelle del filosofo Colline (basso), mentre il ruolo del poeta Rodolfo (tenore) sarà affidato a Marco Voleri. Saranno eseguiti brani tratti prevalentemente dal primo atto proposto quasi integralmente, oltre che un’ampia selezione del quarto ed ultimo atto, il tutto coordinato dal baritono Carlo Morini. La Bohème sarà inoltre rappresentata attraverso la voce recitante di Ubaldo Pantani, il giovane comico televisivo che in “Mai dire Grande Fratello & figli” della Gialappa’s band, assume le sembianze di molti partecipanti del Grande Fratello 5: Alessandro, Aldo, Guido e soprattutto l’eccentrico Jonathan. Allievo di Albertazzi al Laboratorio di Arti Sceniche di Volterra, Pantani ha esordito su Raidue nel programma “Macao” di Boncompagni con il personaggio dell’archeologa americana Jennifer Sullivan. Poi è stato ospite fisso di molti programmi tv, fino allo show di Paola Cortellesi “Nessundorma” (RaiDue). Quella di Collesalvetti domani sera sarà una “Bohème” alquanto originale, partirà alle 21.30. Come per gli altri appuntamenti del cartellone sarà possibile abbinare una cena allo spettacolo. Sempre domani, ma dalle 10.30, si terrà inoltre una prova aperta per le scuole. Per prenotazioni e informazioni: 0586 963166

oppure

328 9190602

. Sito Internet

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28/07/2009 9.46


ANC050403043_ca02

30-03-2005

13:53

Pagina 43

L’ANCORA 3 APRILE 2005

CAIRO MONTENOTTE Martedì 5 aprile al cinema teatro “Abba”

Cinema e canzoni dal mondo per l’anniversario dell’Avis Cairo M.tte - Il fitto calendario dei festeggiamenti per il 55º anno di fondazione dell’Avis cairese prosegue con la manifestazione culturale, che si terrà martedì 5 aprile, alle ore 21 presso la sala del Cinema Teatro “G.C.Abba” di Cairo Montenotte, dal titolo “Cinema e Canzoni dal mondo”. L’Avis cairese, che nell’ultimo periodo ha visto rinnovato il consiglio direttivo, ha voluto rinnovare anche questa manifestazione, inserendo all’interno della rassegna artisti di fama internazionale che normalmente però sono legati ad una dimensione più classica della sfera musicale, artisti che in questo caso si esprimeranno con brani noti al grande pubblico, poiché appartenenti alla colonna sonora di grandi film del presente e del passato. “Cinema e canzoni dal mondo” vuol essere quindi uno spettacolo emozionante, uno spettacolo alla portata di tutti, dove sinfonie dalla diversa origine si incontrato, legando così il pubblico più giovane ad un pubblico un poco più maturo. Gli interpreti che daranno vita alla serata saranno la cairese Daniela Tessore, il tenore Marco Voleri e la pianista Maria Giallombardo. Daniela Tessore, soprano lirico, ha mosso i primi passi nella cittadina di Cairo, impegnandosi come corista di musica leggera nel coro di Renè; la passione e lo studio hanno fatto si che ora Daniela sia protagonista su vari palcoscenici sia nazionali che esteri. Già nel 2001 e nel 2004 ha eseguito concerti di beneficenza a favore dell’Avis della sua città, venendo anche premiata nel 2002 dallo Zonta Club per la lirica. In occasione della commemorazione dei 100 anni della morte di Giuseppe Verdi ha eseguito concerti verdiani e nell’estate del 2002, in alcune sale e teatri liguri e piemontesi, ha lavorato nella rappresentazione della selezione dell’opera “La Bohème” di G.Puccini, con scena e costumi, interpretando sia il ruolo di Mimì che quello di Musetta.

Daniela Tessore Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, ha - tra l’altro - preso parte nel 2004 alla prestigiosa “Accademia Lirica del Rotary International”, sotto la guida del Maestro Montanari del Teatro Alla Scala di Milano. Daniela, come precedentemente detto, sarà affiancata da altri due eccellenti interpreti; Marco Voleri, livornese, sarà la voce maschile della serata; livornese trentenne è diplomando al Conservatorio G.Verdi di Milano, sotto la guida del Maestro Delfo Meniucci. Il settore musicale è affidato all’espertissima Maria Giallombardo, pianista, francese di nascita ma di nazionalità italiana. È diplomata in pianoforte presso il Conservatorio “Luigi Cherubini”di Firenze sotto la guida della Prof.ssa Fiorella Lo Faro; presso lo stesso conservatorio ha seguito i corsi di Musica Vocale da Camera con il Maestro De Lisi ed i corsi per Pianisti Accompagnatori della Prof.ssa Formosa. Il programma della serata sarà diviso in due parti, di dieci pezzi ciascuna; si toccheranno brani di origine popolare come “’O sole mio” di Capurro e Di Capua, fino a pezzi più recenti, quali “My heart will go on” di Horner e Jennings, colonna sonora del celebre film Titanic. L’ascolto dei pezzi proposti

sarà arricchito dalla collaborazione e dal supporto tecnico del cengese Marcello Meinero, appassionato di cinema e di cinematografia, il quale grazie alle proprio impegno nel settore ed alla propria collezione e conoscenza permetterà di proiettare alcune sequenze dei film che hanno avuto per colonna sonora i brani proposti. L’Avis cairese ringrazia anticipatamente tutti coloro che prenderanno parte alla serata; un ringraziamento particolare va però anche a Daniela, cairese che da tempo si impegna per la nostra sezione Avis e per promuovere il volontariato e la solidarietà ed un grazie anche a Testa, gestore del cinema-teatro “G.C.Abba” ed al Comune di Cairo, sempre disponibile nell’appoggiare con il proprio patrocinio la valorizzazione della cultura. L’Avis cairese vi da quindi appuntamento martedì 5 aprile alle ore 21. GbDV

Serie di mostre al femminile organizzate da Voci di donne Savona. Dall’8 aprile a 27 maggio una serie di mostre dal titolo “Donne ispirate e... ispiratrici” metterà in luce lo stretto legame tra il genio femminile e l’arte. La rassegna, organizzata da “Voci di donne”, inizia con la collettiva di Antonia Bettoli, Paola Delfino, Alessandro Giacchino, Germana Rossi. Dal 14 al 20 aprile “Armadio con cassetti”, personale di Imelda Bassanello; dal 21 al 27 “Realtà sognata”, personale di Donatella Marchini; dal 28 aprile al 4 maggio personale di Dolores De Giorgi dal titolo “Vento di donna”; dal 5 all’11 maggio “Dalle Fornaci alla Madonnetta barche e baracche”, personale di Pasqualina Poggio; dal 12 al 18 Delia Zucchi presenta “Dove, come, quando...”; dal 19 al 27 “La Donna e i suoi mondi” di Marco Giacosa. L’inaugurazione avrà luogo venerdì 27 aprile, alle ore 17, presso la Sala Mostre di palazzo Nervi a Savona con la partecipazione. Sarà offerto un rinfresco in compagnia degli artisti.

Domenica 29 maggio

“Hobby e fantasia” mercatino a Cairo Cairo M.tte - La Pro loco e il Comune Città di Cairo Montenotte hanno organizzato la prima edizione della manifestazione “Hobby & fantasia” mercatino dell’Artigianato Artistico che si terrà Domenica 29 maggio 2005. La manifestazione si svolgerà sulla Piazza Della Vittoria e nelle vie del nostro caratteristico Centro Storico ove troveranno posto i banchetti che ospiteranno coloro che si dedicano alla creazione di piccole opere d’arte. Si è pensato di dare spazio a questo settore visto l’interesse che i lavori creativi stanno riscuotendo negli ultimi tempi, e offrire a tutti un punto d’incontro dove esporre e vendere ciò che si è realizzato. Sono a tutt’oggi disponibili alcune po-

stazioni rivolte a piccoli artigiani ed hobbisti che si dilettano nei campi del Bricolage, Decoupage, Ricamo, Bijoux, Stencil, Taglio e cucito, Tessuti, Vetro, Decorazioni, Ceramica, Pittura, Legno, Carta e molto altro. Invitiamo quanti interessati a mettersi in contatto con la Pro Loco ai recapiti di seguito indicati. Per una migliore distribuzione dei banchetti, si prega di specificare la tipologia dei lavori eseguiti. Porgendo i nostri cordiali saluti, ricordiamo che la partecipazione è del tutto gratuita (nulla è dovuto per autorizzazioni, suolo pubblico, etc.) e che per eventuali chiarimenti: 333 8289635 - Adriana, fax 019 500324 cairoproloco@libero.it. Pro Loco Cairo

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Nella parrocchia San Lorenzo di Cairo

Rinnovato per Pasqua il consiglio parrocchiale Cairo Montenotte. «Nella gioia del Cristo Risorto la nostra comunità parrocchiale vuole oggi affidare ad alcuni suoi membri, proposti dai fedeli in queste settimane, il servizio delicato e prezioso di collaborare con i suoi sacerdoti nel rendere viva la fede, operante la carità, for te la speranza all’interno della parrocchia». Con queste parole è iniziato, il giorno di Pasqua, il rito con cui veniva conferito il mandato del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. Il rinnovo di questo organo consultivo che affianca il parroco nelle sue innumerevoli attività di carattere pastorale si imponeva in quanto arrivato alla sua naturale scadenza ma anche dopo i cambiamenti avvenuti nell’amministrazione della parrocchia di San Lorenzo a seguito delle dimissioni di Don Bianco. Dalla Domenica delle Palme sino a Giovedì Santo in chiesa erano a disposizione dei fedeli le schede elettorali e l’elenco dei settantacinque candidati. Potevano votare tutti i parrocchiani cresimati con la facoltà di esprimere tre preferenze scelte nella lista, più un nominativo non compreso nella lista. Nella significativa cerimonia, che ha avuto luogo dopo la Comunione nella Messa delle 11,20, il parroco ha chiamato per nome ogni membro del nuovo consiglio che, per parte sua, pubblicamente si è impegnato a collaborare nell’annuncio e nella testimonianza operosa nella comunità. Gli eletti sono 26, Alessandro Baccino, Igor Baldi, Daniela Bellino, Giovanni Bortolotti, Gianni Bottura, Vincenzo Luigi Brocero, Bruna Caviglia, Assunta Dalmasso, Gabriele Dalla vedova, Adino Demontis, Giancarlo Ferraro, Guillermo Fierens, Gioconda Forgetti, Giorgio Galuppo, Maria Grazia Goso, Remo Lambertini, Carlo Maletto, Iacopo Marenco, Daniele Montano, Alda Oddone, Giovanni Ortolan, Veronica Paonessa, Graziana Pastorino, Angelo Rizzo, Monica Tortoroglio, Mariapaola

Viola. A questi bisogna aggiungere i membri di diritto, le due religiose Suor Monica Sancardi e Suor Dorina Zanoni. E ancora i membri del clero che operano in parrocchia: il diacono Alessandro Dalla Vedova, i sacerdoti Don Roberto Ravera, Don Mirco Crivellari e Don Enzo Torchio. La cerimonia di investimento si è poi conclusa nello spirito di quel giorno santissimo: il parroco ha consegnato ad ogni membro un lume acceso accompagnando il gesto con queste parole augurali: «La luce del Cristo Risorto vi accompagni sempre nel vostro servizio e faccia ardere il vostro cuore di un amore speciale per la comunità parrocchiale a cui appartenete». PP

In breve Rocchetta Cairo. Incidente stradale il 24 marzo in loc. Ponterotto. Danilo Monti di 31 anni si è schiantato con la sua Peugeot 206 contro una jeep guidata da Simona Beltrame di 26 anni. Monti ha riportato alcune fratture, mentre la Beltrame ha subito solo ferite lievi.

ANNIVERSARIO

Annibale POGGIO Sindaco di Cairo M.tte 1920 - 1922 5 aprile 1944 I suoi cari lo ricordano.

COLPO D’OCCHIO

SPETTACOLI E CULTURA

LAVORO

Mallare. Erminia Bellini nata il 18 marzo 1900 e abitante in borgata Montefreddo, ha festeggiato i suoi 105 anni d’età con la famiglia, gli amministratori comunali, il parroco e gli abitanti della frazione. Il Sindaco le ha donato una medaglia ed una targa ricordo. Cairo Montenotte. Il 22 marzo scorso ignoti ladri hanno forzato la cella frigorifera dell’azienda zootecnica Rizzo in località Moncastello è si sono impadroniti di carne pregiata e macellata per un valore di circa duemila Euro. I carabinieri stanno indagando. Cengio. Luigi Gallo, 70 anni, è stato trovato morto nella diga della Bormida a monte dello stabilimento Acna. Luigi Gallo, pensionato, era celibe ed aveva lavorato a lungo nella fabbrica di Cengio. Il fratello Cesare era stato panettiere a Cengio. Cairo Montenotte. Ignoti, nella notte del 22 marzo, hanno appiccato il fuoco alla serranda del Bar Milano, che si trova di fronte al parcheggio dell’ospedale di Cairo. Le indagini sono condotte dalla Polizia Stradale di Savona assieme agli uomini della scientifica della Questura di Savona.

Museo del Vetro. Nella sua nuova sede di Villa Rosa il museo sarà aperto il sabato dalle 9:00 alle 12:00 e la domenica dalle 15:00 alle 18:00. per visite guidate in altri orari telefonare a 019584734. Pittura. Fino al 6 aprile a Cairo Montenotte, presso la sala del Grifl in via Buffa, sarà aperta la mostra personale del pittore Giuseppe Benotti. Orario: 17:00-19:00. Teatro. Sabato 16 aprile a Cengio, nel teatro Jolly, la compagnia teatrale “La Torretta” di Savona presenta la commedia dialettale in tre atti “Articolo V” di U. Palmerini e G. Govi. Concorso Letterario. Il Comune di Cosseria, in collaborazione con la Pro-Loco, ha bandito il 9º Concorso Letterario “Premio Cosseria 2005”, sezioni prosa e poesia, sul tema “Un crocevia...”. Scadenza: 14 maggio. Richiedere regolamento e modulistica al Comune di Cosseria. E-mail: amministrativo@comune.cosseria.sv.it; tel.: 019519608; fax: 019519711; cell. 3398750917.

Operaio. Azienda della Valbormida cerca 1 operaio per assunzione a tempo determinato. Si richiede assolvimento obbligo scolastico, patente B, età min 25 max 40, esperienza preferibile. Sede di lavoro: Valle Bormida. Riferimento offerta lavoro n. 1147. Ragioniere. Azienda della Valbormida cerca 1 ragioniere o perito commerciale per tirocinio attività amministrative. Si richiede diploma di ragioniere o perito commerciale, patente B, età min. 18 max 25, auto propria, informatica: pacchetto Office. Sede di lavoro: Valle Bormida. Riferimento offerta lavoro n. 1146. Addetto vendita. Mobilificio della Valbormida cerca 1 addetto alla vendita dei mobili per assunzione a tempo determinato. Si richiede diploma di scuola media superiore, patente B, età min. 25, auto propria, esperienza. Sede di lavoro: Carcare. Riferimento offerta lavoro n. 1145. Per informazioni rivolgersi a: Centro per l’Impiego di Carcare via Cornareto (vicino IAL). . Tel.: 019510806. Fax: 019510054.


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19-02-05, 09Livorno

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Musical teatrale con due artisti di casa nostra LIVORNO. Sbarca al Vertigo, la sala teatro di Scali del Pesce 11 stasera alle 21.30 e domani alle 17.30 la prima assoluta di un nuovo spettacolo musical/teatrale, «Salotto Italiano», che vedrà come protagonisti 2 musicisti labronici, Marco Voleri, tenore, e Anna Cognetta, pianista, che si cimenteranno nel repertorio musicale italiano dal 1700 a metà Novencento. Marco Voleri, molto attivo nell’attività artistica da qualche anno nonostante la giovane età, ha debuttato in diversi primi ruoli operistici, cantato in teatri di fama mondiale e lavorato con direttori d’orchestra del calibro di Riccardo Muti, Riccardo Chailly e Wolfang Savallish. A gennaio è stato protagonista dell’opera contemporanea in prima nazionale «Arlecchino Finto Morto» di Aldo Taraballa presso l’Accademia di Musica Chigiana di Siena. Anna Cognetta, diplomatasi nel 2000 presso l’istituto P.Mascagni di Livorno, si è specializzata come maestro collaboratore al conservatorio G.B.Martini di Bologna e ha collaborato con i teatri di Livorno, Pisa, Lucca nelle stagioni liriche 2001, 2002, 2003. Collabora con cantanti lirici professionisti. Ha anche seguito con successo un corso triennale di direzione d’orchestra. Insieme a loro, sul palco, ci saranno Marco Conte e Tiziana De Felice che interpreteranno due personaggi che fungeranno da collegamento tra i brani che percorreranno la storia della canzone italiana dall’operetta fino a celebri canzoni come’O sole mio, Mamma e Non ti scordar di me. La regia è firmata da Sergio Brunetti. Collabora al progetto anche Corte Tripoli Cinematocgrafica, che realizzerà un dvd dello spettacolo. Lo stesso spettacolo verrà riproposto a giugno in un teatro milanese, con la stessa compagnia labronica. Per avere ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero

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. Uno spettacolo che si

preannuncia particolarmente interessante e che gli amanti del genere non possono assolutamente perdere. Torna ai risultati della ricerca

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19-01-05, 09Livorno

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Domenica ai Salesiani concerto-benefit per ricordare Galliano Masini LIVORNO. Domenica sera festa grande della musica livornese con il concerto del giovane tenore labronico Marco Voleri: nella chiesa dei Salesiani, insieme a lui saranno presenti Roberto Negri (Scala di Milano), il soprano Tiziana Scaciga Della Silva e il musicologo Daniele Rubboli. E’ un appuntamento che fa parte della settimana di celebrazioni dedicate a don Bosco, il fondatore della congregazione religiosa. L’iniziativa ha due obiettivi: 1) raccogliere offerte da inviare subito ai missionari salesiani che operano nelle zone colpite dal maremoto; 2) rendere omaggio a Galliano Masini, grande tenore livornese che nella parrocchia dei Salesiani «è cresciuto e si è formato come uomo e come cristiano». Non a caso il concerto-benefit si intitola “Per non dimenticare il ragazzo di Colline”. Il concerto è organizzato dalla parrocchia Sacro Cuore insieme a circoscrizione 4 e diocesi con il patrocinio di Provincia e Comune, Istituto Mascagni, Fondazione Goldoni, Cel, Amici dell’Opera G. Masini e Associazione Genitori Scuole Cattoliche. Torna ai risultati della ricerca

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26/07/2009 13.48



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MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE 2004

il Cittadino

Cultura & Spettacoli !

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Stasera l’esordio della stagione teatrale con un classico di Neil Simon *

** 0 " 0 1"+ . / MILANO Karmen con la K: questa l’opera, ispirata ovviamente alla Carmen di Georges Bizet e riscritta, con tanto di lieto fine, da Goran Bregovic e interpretata con la sua Orchestra per i Matrimoni e i Funerali. Si tratta di uno spettacolo coinvolgente, in cui lo stesso Bregovic recita la parte di un affittacamere, anche lui innamorato di Karmen che è diventata vittima del racket della prostituzione. Kleopatra, una zingara che si guadagna da vivere leggendo le carte in diretta in una trasmissione tv, ripercorre quella che è stata la misera vita di Karmen e del suo amante Fuad (un suonatore di tromba zingaro). Come lo stesso Bregovic ha scritto «gli zingari, molto più di noi, amano il lieto fine. Ci credono con grande ingenuità». E allora Bregovic ha riscritto quest’opera, caricandola di umori sonori, dove la sensualità “africana” di Bizet viene completata dal suono penetrante degli ottoni, dai ritmi complicati e convulsi. Kleopatra, che aveva letto il destino di Fuad, decide di comporre la vita di Karmen e dall’infanzia di lei arriva fino al momento in cui emigra con la promessa di un lavoro e si ritrova a prostituirsi alla Stazione centrale di Milano. L’infanzia di Karmen è raccontata anche da alcune immagini distribuite al pubblico. «Le donne la dicono brutta, ma gli uomini impazziscono per lei» scrisse Merimée a proposito del suo personaggio. Carmen è anche lo spirito della libertà. L’unica opera che abbia per protagonista una rom. Quella portata sulle scene da Bregovic, insegue la libertà come un miraggio, ma è più vittima che seduttrice fatale. Tutti i musicisti dell’orchestra di Bregovic recitano a loro volta: sono la forza del popolo nomade, la voglia indomita di non avere radici se non nel proprio cuore, ma rappresentano anche una quotidianità di emarginazione e di periferia. «Come tutte le cose difettose che vengono buttate nel cassonetto dell’immondizia, gli zingari - “umani difettosi” - vivono nei cassonetti della nostra civilizzazione» ha affermato Bregovic. Lo spettacolo coinvolge a mano a mano che la storia prende il volo: le idee musicali non mancano. Spassoso il duello tra lo zingaro Fuad e Don José (il poliziotto): il primo suona brani della tradizione slava rielaborati da Bregovic; il secondo impone la personalissima musica di Bizet: un duello musicale coinvolgente e spassoso. I ritmi slavi si confondono con le melodie sinuose di Bizet: l’eros viene espresso con gradazioni differenti per poi esplodere in una grande festa collettiva, in un matrimonio che assicuri il lieto fine. Tiziana Fumagalli __________________________________ KARMEN di Goran Bregovic, Teatro Strehler, ultima replica oggi, Info:02 72333222

LODI La prim a messa in scena risale al 1963, a N e w Yo r k ; a qu e l l a prima re plica, ne se guirono 1530: A pie di n u di n e l parco, il lavoro che rivelò Neil Simon come uno dei più bril l an ti comme dio grafi americani dell’ultimo mezzo se col o, apre qu e sta se ra l a stagione di prosa del teatro alle Vigne, in un allestimento dire tto e in te rpretato da Gian l u ca Gu idi, accanto alla be l l o n a A n n a Falchi e con la partecipazione straordinaria di Erica Blanc nel ruolo della madre di l e i. Co m m e dia di culto della tra- Gianluca Guidi e Anna Falchi in una foto di scena dizione di teatro brillante basato sul ritmo dei zo) è tratto da uno dei film più dialoghi e sull’imprevedibilità amati degli ultimi anni. Il filo delle situazioni, è stata tradotta che unisce questi spettacoli è e rappresentata in tutto il monuna diffusa voglia di divertimendo; ne fu tratta una serie televisito, comune nei tempi poco sereva, ma soprattutto un delizioso ni, come quello che stiamo vifilm del 1967, che vedeva protavendo. gonisti Jane Fonda e Robert ReA.D. dford. La storia racconta le disavventure coniugali di una giovane coppia che, di ritorno dalla luna di miele, deve adattarsi ai disagi della vita di tutti i giorni, USICA COLTA A RIBIANO tra inconvenienti di ogni genere, visite della mamma (irresistibile la gag dell’arrivo della donna sempre più trafelata, costretta a salire un numero imprecisato di piani a piedi) e incursioni inaspettate dell’eccentrico proprietario della mansarda sovrastante l’appartamento. Lei è un po’ svampita, innamorata e romantica, e accusa lui, più pragmatico e serioso, di pensare solo al TRIBIANO L’esecuzione da parte del suo lavoro di avvocato rampante soprano Ekin Futaci Deambrogio, e di non essere mai spontaneo. turca e di fede musulmana, di un Nascono ovviamente litigi, macapolavoro della musica sacra crilintesi, bronci, battibecchi, fino stiana quale l’Ave Maria di Schuallo scioglimento felice e rassibert è stato il momento di più alto curante. significato del concerto di Natale di Gianluca Guidi, figlio d’arte di Tribiano, ispirato ai canti e suoni una famiglia votata da sempre della fede, tenutosi nel pomeriggio alla pratica, teatrale e televisiva, di domenica presso la chiesa di San della commedia brillante, si ciBarbaziano. L’evento è stato orgamenta qui, nella doppia veste di nizzato dall’amministrazione in regista e protagonista, con quecollaborazione con la parrocchia, le sto classico della commedia sofiassociazioni Circolo Addetta, Grupsticata, in una versione inserita po storie di teatro di Lodi, Teatro quest’anno anche nel cartellone Tribiano e l’istituto scolastico Cudel teatro Manzoni di Milano. riel di Paullo. Ekin Futaci e il tenoDopo questo iniziale, ben altri re Marco Voleri, accompagnati dal tre spettacoli sono legati al cinemaestro Roberto Negri, pianista ma: L’ apparenza inganna, in della Scala, hanno guidato il pubbliprogramma il 23 gennaio (protaco che affollava la chiesa (oltre 150 gonista Neri Marcoré) è l’adattapersone) in un piacevole percorso mento teatrale di un film francetra musica sacra e profana, formato se con lo stesso titolo; Il postino da pezzi di Mozart, Rossini, Verdi, di Neruda (5 febbraio) è tratto, dalle Ave Maria di Gounod, Caccisì, dal romanzo di Skàrmeta, ma ni, Tosti, oltre a quella già citata di è forse più noto al pubblico per Schubert, dal notissimo Panis angela versione cinematografica con licus di Caesar Franck e da alcuni Troisi e Philippe Noiret; Harry, ti presento Sally, infine, (22 mar-

■ Edoardo Cerea è la sorpresa di questi ultimi giorni dell’anno. Cerea è piacentino ed è nato nel 1970. Il suo cd d’esordio ha un titolo poetico, “Come se fosse normale”, alla Tenco per citare una delle stelle fisse della propria formazione artistica e musicale. Proprio nel segno dello sfortunato cantautore, Cerea si fa conoscere arrangiandone tre brani per un album-omaggio. Ancora sotto il segno di Tenco, l’ex-cantante blues ha scritto le musiche, per la compagnia torinese Assemblea Teatro, dello spettacolo per la regia di Renzo Sicco “L’aria triste che tu amavi tanto”. Anche da qui è stata tratta una registrazione. Ma il primo “disco” a proprio nome è questo “Come se fosse normale”. “Come se fosse normale” è un disco che suona, che si fa ascoltare. Dunque, è un buon disco, un ottimo disco d’esordio – autoprodotto - per un artista che s’avverte ha ambizioni alte, che sa unire la tradizione cantautorale italiana (solo la collocazione geografica si sposta per i testi verso Genova, mentre le note e la voce s’insinuano nel retaggio bologneseemiliano e si scomodi Andrea Mingardi, uno dei più sottovalutati artisti italiani) alla capacità di “sentire” anche il canto popolare come pochi. La mediazione avviene per mezzo di Marco Peroni, autore di tutte le “parole”. Proprio le “parole” costruiscono la musica e il background rock americano che Cerea nelle note alle canzoni chiama a più non posso. Questa è forse una concessione all’esterofilia dei nostri musicisti e forse è anche una delle debolezze del cd, oltre all’autoproduzione. Tornando alle dichiarazioni si sa che spesso all’ascolto si volatilizzano e ed è il caso di “Come se fosse normale”quando si mette nel lettore. (Fabio Francione) E. CEREA, Come se fosse normale, Edizioni BMG Ricordi, distribuzione Venus 2004

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2 0 / CASALPUSTERLENGO Un autentico regalo di Natale è stato offerto dal teatro cittadino grazie a Un uomo chiamato Francesco, di Giampiero Pizzol, re gia di Letizia Quintavalla, inscenato dalla Filarmonic a C l o w n c o n Una foto di scena doppia rappre sentazione domenica e lunedì. Grandi i consensi per la bravura e l’umanità dei simpatici attori, il frate Cappuccino Padre Marco Finco nei panni di Francesco, Valerio Bongiorno (Frate Lupo), Piero Lenardon (Giovanni il semplice), Carlo Rossi (Bernardo), che hanno interpretato nel modo più autentico lo spirito francescano, confezionando uno spettacolo semplice e genuino. Primo aspetto, la messinscena: gli attori si muovono su un palco nudo, alcune lampadine a creare un effetto di alberello di Natale sospeso, quattro sedie, i piedi denudati degli attori a battere sul legno del palcoscenico, le loro giacche da borghesotti sfaccendati e le loro voci a rincorrersi in una polifonia tra rime e prosa. Ma nel giro di una scena si passa al Medioevo, con gli interpreti a impersonare i prota-

gonisti del cammino di Francesco: il padre a dir poco collerico nella famosa scena in cui Francesco rinuncia a tutto; il lebbroso che Francesco solo ha il coraggio di abbracciare; l’elemosinante a cui Francesco dona quello che ha per ricevere quello che l’altro può dare; fino ad incarnare ognuno i principali seguaci del poverello di Assisi. «Povertà e felicità stanno insieme come pane e fame». Ma sarebbe un errore madornale interpretare lo spettacolo come un’operazione agiografica, tutt’altro: lo si vede per esempio nella scena della conversione del lupo, il quale incarna impietosamente la morale cinica e quasi machiavellica della “realtà effettuale” contro cui sbatte anche Francesco, vale a dire «uccidere, per restare in vita»; lo vede in Francesco che sogna il mito della cavalleria per poi ritrovarsi in prigione a causa dell’assurdità della guerra. E soprattutto non è stato uno spettacolo celebrativo in quanto il testo, pur rispettando le altre tappe del cammino francescano (compreso l’incontro col Saladino) non finisce con la morte - eventualmente patetica - di Francesco, bensì con la gioiosa creazione del Presepe di Greccio, in cui a rappresentare il bambin Gesù viene chiamato un bambino con la tutina blu scelto tra il pubblico. Dario Paladini

SAN COLOMBANO

La Filarmonica di Milano protagonista alle Gerette nelle “Stagioni” di Vivaldi Il Lions Club “Colli di San Colombano” ha scelto una forma originale ed esclusiva per porgere gli auguri di Buon Natale, chiamando a raccolta soci e autorità nel salone delle feste delle Fonti Minerali Gerette per uno straordinario concerto eseguito dalla sezione archi dell’Orchestra Filarmonica di Milano, espressione del Teatro alla Scala, diretta dal maestro Carlo Villa (al clavicembalo), primo violinista il bravissimo Ruggero Fededegni. La parte principale dell’esibizione ha riguardato le “Quattro stagioni” di Antonio Vivaldi.

“DON CHISCIOTTE”

Il 27 al via in Spagna le celebrazioni ufficiali per i quattrocento anni La Mancha, terra natale di “Don Chisciotte”, festeggerà nel 2005 i 400 anni della pubblicazione del capolavoro di Miguel de Cervantes (15471616). E lo farà, grazie a un mega progetto con un numero straordinario di iniziative: il programma provvissorio ne conta finora 2050. Sarà il clarinetto dell’attore e regista statunitense Woody Allen, accompagnato dal suo gruppo jazz, a inaugurare in Spagna il prossimo 27 dicembre a Guadalajara la serie di eventi in onore del romanzo simbolo della letteratura moderna spagnola. Sono previste nel corso del prossimo anno, solo in Spagna, più di mille mostre di pittura e di fotografia dedicate al romanzo pubblicato per la prima volta nel 1605.

BIBBIA

È morto Peter Thiede, svelò tutti i segreti del Vangelo di Matteo Il biblista e papirologo tedesco Carsten Peter Thiede, autore di importanti scoperte sul Nuovo Testamento, è morto d’infarto a 52 anni. Storico della letteratura comparata, filologo e paleografo, la sua fama è legata, in particolare, all’identificazione esatta di Emmaus - la località dove Gesù risorto, secondo i Vangeli, apparve ai suoi discepoli - e alla datazione del Vangelo di Matteo intorno al 60-66 dopo Cristo, cioé almeno un decennio prima della precedente data stabilita dagli studiosi. Per il professor Thiede tre frammenti piccolissimi di papiro, ignorati fino al 1994 in una vetrina del Magdalen College di Oxford, sono la prova sull’origine del Vangelo di Matteo: il testo è opera di un ‘testimone oculare” del Gesù storico.

T

LETTERATURA Da sinistra Daniele Rubboli, Roberto Negri, Ekin Futaci, Marco Voleri e Emilio Grugni brani spiccatamente natalizi, quali il Cantique de Noel di Adam, Tu scendi dalle stelle di Alfonso de Liguori e Venite fedeli. Quest’ultimo canto ha rappresentato il momento più emozionante per i tribianesi, in quanto è stato eseguito dai coristi della Schola Cantorum della parrocchia, diretta da Emilio Grugni, in duetto con il tenore Voleri e l’accompagnamento al piano del maestro Negri. Il programma è stato piacevolmente raccontato e intercalato dal garbato umorismo e dalla competenza del maestro Daniele

Dischi

■ L’ennesimo omaggio, in un lavoro artisticamente compiuto e animato da una costante tensione narrativa e drammaturgica, porta la firma di Ruggero Marchesi e di Roberto Guglielmo, rispettivamente violinista e pianista di spessore. L’incisione, realizzata qualche anno fa per l’etichetta Mediterraneo, propone appunto l’accostamento delle due Sonate per violino e pianoforte di Respighi e Pizzetti, composte tra l’altro quasi in contemporanea, emblemi - entrambe - di una sempre maggiore consapevolezza stilistica e linguistica. Per Respighi, nella grandiosa “Sonata in Si minore” composta nel 1917, la varietà di stimoli presenti in queste pagine rende così compatibili intuizioni d’avanguardia e più arcaiche suggestioni, quelle che ad esempio emergono dal finale in forma di Passacaglia o da certe straordinarie trascolorazioni armoniche e timbriche degne dei capolavori dell’impressionismo. Di due anni posteriore è la Sonata composta da Pizzetti: qui il segno abbandona il compromesso e si colloca più integralmente in una ricerca strenua a plasmare, in un inscindibile abbraccio, musica e vita, dolore e guizzo creativo. Nel finale, intriso di humor, il violino si fa confidenziale e sornione, sfoggia ammiccante guizzi e svolazzi, mentre è il pianoforte a suggerire che, anche questa spensierata ingenuità, la severa tradizione modale è lì, presente, dietro l’angolo. Un’esecuzione degna di un ascolto e di un riascolto, capace non solo di restituire con autorità di mezzi i testamenti di due figure cardine della musica italiana, ma anche di suggerire percorsi interpretativi ancora inesplorati o mai abbastanza ribaditi. (El.Be.) RESPIGHI PIZZETTI, Sonate per violino e pianoforte, Ruggero Marchesi Violino Roberto Guglielmo Pianoforte, Mediterraneo 2004

Rubboli, che ha trasmesso al pubblico il proprio entusiasmo. Il concerto ha chiuso nel migliore dei modi il primo anno di vita dell’associazione Teatro Tribiano, fondata proprio all’inizio del 2004, che, in collaborazione con diverse realtà culturali, le istituzioni scolastiche e l’amministrazione ha proposto un ricco programma di eventi teatrali, musicali, mostre e conferenze, con il proposito di offrire ai cittadini occasioni di aggregazione e di rendere Tribiano un potenziale polo di attrazione culturale per il Sudmilano. B.G.

Il nuovo Harry Potter uscirà il 16 luglio nei paesi anglosassoni Regalo di Natale anticipato per i fan di Harry Potter: è stato annunciato che J.K. Rowling ha terminato il sesto libro della saga del maghetto che uscirà il 16 luglio in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica. Il volume si intitola “Harry Potter e il principe mezzo sangue” e vede il protagonista al sesto anno di scuola di magia alle prese con sfide sempre nuove dal suo nemico Lord Voldemort. Finora Harry Potter ha venduto 250 milioni di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in 60 lingue.

■ C’è un legame saldo e speciale che unisce i destini dei Tuxedomoon all’Italia e in particolare alla Toscana. Una ventina di anni fa circa ebbe una certa notorietà l’omaggio a Tenco, totalmente in italiano, di uno dei leader del gruppo, Steven Brown. Tra l’altro il mini-lp, allora si chiamava così, era prodotto e distribuito dalla Materiali Sonori di Giampiero Bigazzi. Proprio l’etichetta di San Giovanni Valdarno distribuisce l’ultimo cd ufficiale della leggendaria band di San Francisco, che dopo tre lustri si riunisce nella formazione originale, tutti polistrumentisti, con il già citato Steven Brown, Peter Principle, Blaine L. Reininger. La scelta dei collaboratori è poi caduta su alcuni fra i migliori musicisti dell’area musicale frequentata dai Tuxedo, sono: Luc van Lieshout, Bruce Geduldig, Marc Colin, e i fantasmagorici Dj Hell, Aksak Maboul, Juryman, John McEntire, Tarwater. Da quest’unione nasce “Cabin in the Sky”, un cd “cinematografico”, quasi cinematografico che – e si cita sempre dalle note in un vortice di emozioni e sensazioni – Miles Davis a Paolo Conte, la scena elettronica tesdesca ai Radiohead ed ancora i Velvet Underground a Debussy e Michael Nyman alla musica zingaresco-cibernetica. Ma c’è molto altro in questo cd , dall’impatto sonoro assolutamente e allo stesso tempo edificante e distruente. Questi sono i paradossi di un cd polimusicale, plurilinguistico e per spiazzare ancor più l’ascoltatore ultrasofisticato, più dalle parti di Fellini che di Billy Wilder. Tra dieci anni “Cabin in the Sky” sarà un cd di culto. C’è da giurarci. (F.Fr.) TUXEDOMOON, Cabin in the Sky, Crammed disc, distribuzione Materiali Sonori 2004


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09-12-04, 05Livorno

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Anche due ex dirigenti di sinistra fra i nuovi diaconi della Chiesa Mauro Zucchelli LIVORNO. Quattro uomini sono prostrati faccia a terra davanti all’altare del duomo, alle spalle del vescovo in ginocchio, in mezzo a una nuvola d’incenso. Di lì a poco diventeranno diaconi della Chiesa. Fra loro anche due nomi che negli anni 80-90 avevano un certo spicco nella sinistra socialista e comunista: Maurizio Carotti (esponente di rilievo del nucleo aziendale socialista nella sanità e sindacalista Uil all’ospedale) e Dino Renucci (nel consiglio d’amministrazione della Compagnia portuale negli anni del duro scontro dei decreti Prandini, in trincea come dirigente Cgil nel consiglio dei delegati anche con responsabilità regionali). Ma sarebbe sciocco farne una storia in dolce stil Peppone & don Camillo. Neanche c’è traccia di revanscismo clericale nell’identikit che ne viene fatta sia sulla stampa diocesana sia davanti a un duomo stracolmo di fedeli e amici. E a ben ascoltare, anche dietro il rigido protocollo da cerimoniale liturgico (sì, qualche preghiera è in latinorum e la simbologia liturgica sa di barocchismi e baldacchini...), salta fuori che si tratta di scelte esistenziali non banali per uomini che, ormai non più ragazzini, hanno sulle spalle esperienze di vita, percorsi umani, famiglie (tutti sposati tranne uno, qualcuno è perfino nonno). Fatta non sulla rampa dell’adolescenza per capire cosa si farà da grandi ma dopo aver già vissuto un buon tratto di esistenza adulta. Oltre a Renucci e Carotti - entrambi legati all’esperienza di Corea del dopo-Nesi - la lista comprende: Massimo Bartolini, attivo con don Pancaccini a San Simone (Ardenza); Andrea Zargani, una vita alla parrocchia dei salesiani. Basta mettere l’orecchio alle parole che, fuori dal ritualismo standard, don Vittorio Vital e Valfredo Zolesi usano presentandoli al vescovo Diego Coletti: c’è dentro tutta la fatica, la caparbietà, le contraddizioni, la bellezza nel testimoniare la scelta evangelica nella vita di ogni giorno. Fra

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casa e lavoro, figli, parrocchia e quartiere. Viene sottolineato il ruolochiave della famiglia, in primo luogo delle mogli al fianco di questi mariti che scelgono un modo specialissimo di vivere l’impegno nella Chiesa: non preti consacrati ma neppure molto più che semplici laici che fanno un po’ di volontariato. Le sottolineature riguardano la difficoltà di coniugare l’impegno ecclesiale con il lavoro da pendolare fuori città oppure la fatica nel rimettersi, con i capelli bianchi, a sgobbare quattro anni sui tomi di teologia. Per l’uno l’accento è sull’esperienza da «sindacalista combattivo», per l’altro riguarda la «prorompente carica umana». E’ il segno d’una Chiesa che - messa alla prova dalla crisi delle vocazioni sacerdotali, e qui più che altrove - cerca di farsi forse meno parrococentrica e a intrecciarsi di più con le pieghe della società e del territorio andando a scovare una pluralità di carismi nel popolo ecclesiale, fra la gente comune. «Nello stato in cui è (da celibe o da marito), nel luogo dov’è», come dice il neodiacono Zargani (che alla scelta diaconale aggiunge quella del celibato). «Eccomi!»: è il grido che suona nella navata del duomo sia nel canto all’inizio della messa sia nella lettura del Vangelo. Da declinare nel segno della disponibilità come valore-chiave della vita. Il vescovo Diego Coletti, prima di aprire il rito dell’ordinazione, li fotografa come «quattro uomini per i quali entra in gioco la libertà e la grazia, l’iniziativa gratuita dell’amore di Dio e la nostra capacità di comprenderla e accoglierla». E’ un “mettersi a disposizione” - afferma - di una «umanità che ha sfigurato la propria immagine e somiglianza di Dio» con il peccato della diffidenza nei riguardi del Signore visto come «un padrone dal quale liberarsi». Sta qui, a giudizio del vescovo, la radice «dell’egoismo che è all’origine di ogni male». Ed è qui che la disponibilità dei diaconi «diventa segno di speranza». La sera poi la speranza prenderà la forma della musica sotto la volta dei salesiani: è la festa in tandem per i nuovi diaconi e per l’inagurazione del restauro conservativo della chiesa. Risuonano le note d’organo del prof. Cannizzaro insieme al bel canto del nuovo astro emergente della lirica labronica, Marco Voleri. Torna ai risultati della ricerca

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02-12-04, 03Pontedera

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Successo di Madame Butterfly CASCINA. Ancora un grande successo nell’opera lirica prodotta dall’Associazione cascinese Amici della Musica. Quest’anno è stata la volta della Madama Butterfly. Al Politeama, gremito in ogni ordine di posti, ha trionfato il capolavoro “giapponese” di Giacomo Puccini. Autentiche ovazioni sono state tributate al soprano Yasuyo Takada, che impersonava il ruolo della protagonista. Il ruolo dell’americano lascivo erano affidati al tenore livornese Marco Voleri. Davide Paltretti consegnava uno Sharpless dalla voce calda e morbida. Intensa la Suzuky di Elena Serra mentre completavano l’ottimo cast Ennio Bellani (Goro), Gianni Giovagnoli (lo zio Bonzo), Daniela Tessore (Kate Pinkerton) e il gigantesco Ruggiero Lopopolo (Yamadori e commissario imperiale). Ottima la direzione di Stefano Seghedoni che guidava con sicurezza l’orchestra “Ensemble Salotto ’800” di Paolo Marcarini. Benissimo il coro degli Amici della Musica di Ponsacco diretto da Alessandro Cavallini che strappava un caloroso applauso a scena aperta dopo un intenso coro a bocca chiusa. Molto funzionali le scene di Luciano Nesi. Torna ai risultati della ricerca

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25-11-04, 10Pisa

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C è Madama Butterfly al Politeama CASCINA. Sabato (alle 21) nella sala grande del teatro Politeama andrà in scena “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, nel centenario della prima rappresentazione. Lo spettacolo, prodotto dall’Acam, in collaborazione con i teatri di Carpi, Sassuolo e Volterra, vedrà quale protagonista il soprano giapponese Yasuyo Takada, vincitrice di una passata edizione del concorso internazionale di canto Cascinalirica. Il tenore livornese Marco Voleri impersonerà il ruolo di Pinkerton mentre, ancora dal Cascinalirica, proviene il mezzosoprano Elena Serra (Suzuki). Completeranno il cast il baritono Davide Paltretti (Sharpless), il tenore Ennio Bellani (Goro), il basso Gianni Giovagnoli (lo zio Bonzo) il soprano Daniela Tessore (Kate Pinkerton) ed il basso Ruggiero Lopopolo (Yamadori). L’orchestra “Ensemble Salotto ’800” di Paolo Marcarini sarà diretta dal maestro Stefano Seghedoni. Coro degli Amici della musica di Ponsacco maestro del coro Alessandro Cavallini. Scene di Luciano Nesi, regia di Daniele Rubboli. Prevendita alla sede dell’Acam, via della Pace 17 Cascina (tel.

050...

) fino a domani con orario 16-18.30. Il giorno dello

spettacolo la vendita sarà effettuata presso la biglietteria del teatro Politeama. Poltrona numerata 17 €. Gradinata 7 euro. Torna ai risultati della ricerca

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21-11-04, 03Cecina

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Al Persio Flacco arriva Butterfly VOLTERRA. Sarà all’insegna di Giacomo Puccini la stagione operistica programmata dall’ associazione Primavera musicale volterrana. La speranza è quella di ripetere il successo delle passate edizioni, quando con il Rigoletto in piazza ci fu una grande partecipazione di pubblico. Alle 17.15 nel teatro Persio Flacco sarà in scena una delle opere più popolari dell’autore torrelaghese: la Madama Butterfly. Interpreterà il ruolo di Cio Cio San Serena Daolio che tre anni fa in una favolosa interpretazione di Violetta in Traviata conquistò il favore unanime del pubblico, Pinkerton sarà il giovane tenore livornese Marco Voleri, già noto e affermato nel panorama lirico. Sul podio il direttore d’orchestra Stefano Seghedoni del teatro comunale di Modena. Seghedoni dirigerà l’orchestra Ensemble Salotto 800. Molto atteso è il coro polifonico San Nicola di Pisa diretto dal maestro Stefano Barandoni nel debutto a Volterra. Altri protagonisti saranno Elena Serra nel ruolo di Suzuki, Davide Paltretti in quello di Sharpless; Goro sarà Ennio Bellani e lo zio Bonzo sarà interpretato da Gianni Giovanoli. Daniela Tessore sarà Kate la moglie di Pinkerton. Le scene sono state allestite dall’artista volterrano Luciano Nesi che da alcuni anni sta costruendo strutture teatrali di grande suggestione con l’aiuto dell’instancabile Mauro Parenti, tant’è che queste stesse scene saranno allestite anche nei teatri di Carpi, Sassuolo e Cascina: una forma questa di collaborazione nuova che apre interessanti spiragli. La regia è di Daniele Rubboli. «Non è stata un caso la scelta di Butterfly - fanno sapere dall’associazione Primavera musicale - in primo luogo è parso doveroso per gli amanti della lirica come siamo noi, rendere omaggio al grande musicista toscano in occasione del centenario dell’opera che, come noto, nella sua nuova versione, andò in scena al teatro Grande di Brescia il 28 maggio 2004, riscuotendo un trionfale». Tre anni fa la Primavera musicale volterrana rappresentò l’opera in forma ridotta per mancanza di risorse e nonostante ciò il pubblico volterrano, pur critico, rimase molto soddisfatto. Torna ai risultati della ricerca

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14-11-04, 08Pontedera

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Madama Butterfly apre la stagione e da domani inizia la prevendita VOLTERRA. Con la prevendita dei biglietti (da domani alle 10) per il primo spettacolo in cartellone, prende il via la stagione operistica volterrana. Che vedrà in scena, domenica 21 novembre, “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini. Appuntamento alle 17.15 al teatro Persio Flacco. Iniziativa promossa dall’associazione “Primavera musicale volterrana” presieduta da Francesco Marcone, già in passato organizzatrice di eventi culturali di grande rilievo. Il cast è di prim’ordine. Interpreterà il ruolo di Cio Cio San, Serena Daolio. Pinkerton sarà il giovane tenore livornese Marco Voleri. Sul podio il direttore Stefano Seghedoni del Teatro comunale di Modena: dirigerà l’orchestra “Ensemble salotto 800”. Molto atteso il Coro polifonico San Nicola di Pisa diretto da Stefano Barandoni. Torna ai risultati della ricerca

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06-11-04, 05Viareggio

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Arlecchino e l opera da camera CAMAIORE. Nella storia della musica ci sono almeno una sessantina di titoli, in cui compare il nome di Arlecchino. Al lungo elenco si aggiunge adesso «Arlecchino finto morto» di Aldo Tarabella, che andrà in scena in anteprima al teatro dell’Olivo l’11 dicembre. Anteprima al debutto nazionale, che avrà luogo il 6 gennaio a Siena, in quanto il lavoro è stato commissionato a Tarabella dalla Chigiana. Per questa opera da camera, come spiega l’autore, si è concretizzata una proficua collaborazione tra l’amministrazione comunale camaiorese e Opera Bazar, la compagnia sperimentale, che porta in scena la produzione. Grazie dunque a Emanuela Clerici, assessora alla cultura «nella quale - spiega Tarabella ho trovato una sorprendente sensibilità per la musica da camera», il teatro dell’Olivo è diventato il palcoscenico delle prove, che si svolgeranno fino a domani. Coi suoi 250 posti il teatro «è uno spazio da camera delizioso - dice Tarabella - il luogo ideale, dove far nascere un’opera da camera». Potrà diventare un vero laboratorio per questo genere musicale.? Chissà. Intanto occupiamoci di Arlecchino. «Da tempo sognavo di lavorare su Arlecchino, riprendere questa maschera e trainarla nel nuovo secolo», perché Arlecchino, secondo Tarabella, nel 21º secolo è ancora vivo e vegeto e mantiene in questa opera comica tutta «la freschezza della commedia dell’arte». Insomma la maschera regge ancora sul palcoscecnico e «Arlecchino finto morto» inizia proprio su questa questione. Ecco la trama. Mangiafuoco ritiene Arlecchino ormai inutile e sorpassato per il teatro moderno e allora la nostra maschera si rifugia da professor Pirofago, dove trova l’aiuto del servo Chino che lo nasconde sotto un lenzuolo, facendolo sembrare morto. Dopo varie vicissitudini Arlecchino perde la memoria, che il professor Pirofago insieme alle due assistente Colombina e Colombella cercano di restituirgli. Le scene e i costumi sono di Stefania Battaglia la regia è dello stesso Tarabella. Il cast è formnato da cinque voci, il soprano, mezzosoprano, tenore, baritono e basso. L’ensemble strumentale è di dieci elementi diretti da Erasmo Gaudiomonte. Nel ruolo protagonista si calerà il tenore livornese Marco Voleri affiancato da Paolo Pecchioli, Marco Cristarella, Raffaella Fraioli, Ida Maria Turri e Paola Massoni. Un quintetto che canta, recita e fa pure acrobazie, visto che al suo Arlecchino, Tarabella, chiede di arrivare al do o

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al si bemolle, dopo aver affrontato addirittura due o tre capriole. Lisa Domenici Torna ai risultati della ricerca

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Gran Galà del Cinema a Vallecrosia

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Domenica 19 dicembre 2004 GLI EVENTI

Shopping Turismo Sagre e Sapori Musica Cinema e Teatro Arte Cultura Sport Flash RADIO NOSTALGIA

Chi siamo Frequenze Scalette Ascolta Pubblicità Contatti

Imperia dà Una mano alla natura Da La Stampa del 19 maggio 2004 Daniela Borghi Il Tempio della Canzone di Vallecrosia prepara un evento dedicato al mondo della celluloide. E' stato ultimato in questi giorni il programma del Gran Galà del Cinema, in calendario venerdì 11 giugno, alle 20,30, nel Salone delle Feste del Tempio della Canzone. Approda infatti nel locale di Erio Tripodi lo spettacolo scritto e condotto da Daniele Rubboli, con il titolo Cinema Cinema Cinema, un'affascinante antologia che, attraverso le più belle canzoni da film, racconta la storia del cinema, dalla sua nascita nella Parigi del 1895 ai giorni nostri. Dice Tripodi: "Sarà l'occasione per ricordare i fratelli Lumière e tanti nomi mitici, da Rodolfo Valentino a Totò, da Anna Magnani ad Alberto Sordi, da Walt Disney a Gene Kelly". Saranno proposte le musiche dei primi film sonori, Il cantante di Jazz, produzione americana del 1927, e La canzone dell'amore, film italiano del 1930, e dei più recenti, come Alla ricerca di Nemo, campione d'incassi del Natale 2003. Protagonisti il soprano piemontese Tiziana Scaciga Della Silva che, dopo il debutto in Boheme a Milano, nel gennaio scorso, ha tenuto a Washington un suo recital al Gala di inaugurazione del nuovo volo Milano-Washington. In scena anche il giovanissimo mezzo soprano milanese, Elena Serra, specialista nel repertorio rossiniano, ma anche violinista, cantante e attrice di irresistibile verve, il tenore livornese Marco Voleri, che quest'anno ha già cantato alla Scala di Milano e all'Opera Bastille di Parigi, e il carismatico Walter Rubboli, regista, attore, cantante di operette e musicals, che consentirà diversi appassionati omaggi a Hollywood. Tutti saranno accompagnati al pianoforte da Roberto Negri, oggi maestro collaboratore al Teatro alla Scala di Milano, ieri direttore artistico del Clan di Celentano e, come tale, direttore d'Orchestra quando Adriano vinse il Festival di Sanremo. Sommelier di questo distillato di storia della musica, Daniele Rubboli, direttore del Laboratorio Lirico Europeo di Milano e presidente di Isea Arts, società di produzioni musicali che promuove giovani talenti. Torna indietro Iscriviti alla newsletter

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Nella seconda parte sono stati presentati 3 giovani cantanti molto promettenti: Walter Battaglini, basso pisano, che ha interpretato "Il lacerato spirito" da "Simon Boccanegra" e "Come dal ciel precipitata" da "Macbeth" di Verdi; Cristina Ferri, soprano senese che debutterà a giugno nel Trovatore a Ravennafestival e che ha interpretato per l'occasione "Ebben ne andrò lontana" da "La Wally" di Catalani e "Tacea la notte placida" da "Il Trovatore" di Verdi;

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Opera lirica - Guida di superEva

Marco Voleri, giovane e promettente tenore livornese, che in questo mese debutterà in "La Traviata" a Faenza e "Pagliacci" a Milano, che ha interpretato "O Colombina, il tenero fido Arlecchin" da "Pagliacci" di Leoncavallo e "Una furtiva lacrima" da "L'elisir d'amore" di Donizetti. I giovani cantanti sono stati accompagnati al pianoforte dalla bravissima Pieralba Soroga Grande sorpresa alla fine, quando il figlio della grande Fedora Barbieri ha donato alla "festeggiata" una medaglia. Allo spettacolo era presente anche Simonetta Puccini che non avrebbe potuto mancare ad un evento così grande per la lirica toscana.

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09-04-03, 13Livorno

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Un solista a caccia di gloria Francesca Faleri LIVORNO. «La cosa più bella, il grande passo di questi mesi è stata l’esperienza di lasciare il coro e di interpretare finalmente ruoli da solista». A parlare è Marco Voleri, livornese di 27 anni che nel 99 ha lasciato la città con un obiettivo preciso: diventare tenore di fama. Adesso, dopo poco più di tre anni, l’obiettivo sembra molto vicino. Marco si è trasferito a Milano, dove ha migliorato la sua preparazione frequentando scuole prestigiose e maestri di fama, come l’Accademia lirica del Rotary International diretta dal maestro Giuseppe Montanari, e adesso la sua agenda è fitta di impegni. Da dicembre ad oggi ha debuttato come solista in quattro opere diverse, ha cantato in vari teatri italiani e si è esibito a Salonicco durante l’estate, raccogliendo applausi e consensi ad ogni apparizione. Ciliegina sulla torta la partecipazione al concerto di inaugurazione del Teatro Blu di Milano accanto a Moni Ovidia, nello scorso fine settimana. Il prossimo mostro sacro in programma sul suo cammino è Riccardo Muti, che dirigerà un concerto del coro filarmonico della Scala a metà aprile. L’avventura più impegnativa, come già detto, è stata comunque il passaggio da artista di coro a interprete solista: “ironia della sorte, mi assegnano sempre personaggi viscidi” racconta,”Spoletta nella Tosca, Gastone nella Traviata e nel Trovatore Ruiz, che non è viscido ma è il capo della polizia”. Ma cosa cambia quando si lascia il coro è si canta da soli? “Sul palco l’emozione è la stessa, ma interpretando ruoli da solista aumenta la responsabilità, sbagliare un attacco compromette anche il tempo degli altri personaggi.” Aumentano quindi l’impegno, lo studio necessario, ma si tratta di un cammino pieno di soddisfazioni. Niente male per chi aveva iniziato facendo piano bar, avvicinatosi alla lirica con in tasca un diploma da elettrotecnico dell’Orlando!”Sono soddisfatto anche per gli impegni futuri, a maggio, a distanza di sei giorni esordirò come Gastone nella Traviata, a Faenza, e come Peppe nei Pagliacci, a Milano. Di notte certe volte non riesco a dormire pensando a quanto devo studiare”. Per chi volesse conoscerlo meglio (o riconoscerlo, ci sono anche tante foto

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di scena) c’è il sito www.marcovoleri.it. “L’opera che mi diverto di più a cantare è il Rigoletto” ci ha raccontato “perché l’ho cantata più volte, in ruoli diversi, e la conosco talmente bene che riesco a rilassarmi fra una parte e l’altra. Il mio compositore preferito però è Puccini; nella Tosca c’è un’aria, Vissi d’arte, vissi d’amore, che è un po’ l’emblema di tutti gli artisti.” Torna ai risultati della ricerca

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19-12-02, 09Livorno

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Natale e iniziative benefiche: ecco cosa c è in calendario LIVORNO.

L’Area Anziani dell’Uisp Livorno «Cultura e solidarietà», ha

organizzato per oggi, alle 16, al teatro «Quattro Mori», il «Concerto di Natale». Canteranno le soprano Patrizia Amoretti, Barbara Luccini e il tenore Marco Voleri. Parteciperanno inoltre le ragazze del Gruppo Danza Uisp. Nel teatro, una raccolta di fondi destinata ai bambini dei paesi in via di sviluppo. Udi. In occasione del consueto cenone preparato dalle socie Udi alla vigilia di Natale, saranno raccolti fondi che verranno destinati in parte alle donne, afghane per la costruzione di un consultorio a Kabul, e in parte ai bambini argentini in condizioni di malattia a causa della grave crisi economica che ha colpito il loro Paese. Ogni informazione può essere richiesta allo

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Saharawi. L’associazione di solidarietà con il popolo Saharawi, Salam ua Huria di Collesalvetti, insieme all’Associazione Handicap e Lavoro di Livorno e alla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Livorno, hanno unito le loro forze per realizzare il mercatino di Natale a favore dei Saharawi. L’iniziativa si svolgerà venerdì mattina, sabato e domenica per l’intera giornata, sotto il loggiato della Provincia. «Artisti» del Comune. Il gruppo «Artisti» del Comune organizza un’iniziativa a favore dell’Unicef per domenica prossima alle 16 presso la Bottega del Caffè di viale Caprera. Si esibiranno il cantante lirico Paolo Morelli, i cabarettisti Claudio Marmugi e Paola Pasqui, l’attrice Ledi Baruffaldi con l’interpretazione di racconti della scrittrice Donatella Ferrini e poesie di Simonetta Barsotti. Saranno esposti anche i quadri della pittrice Tina D’Alessio. Torna ai risultati della ricerca

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18-12-01, -1Livorno

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Stasera concerto di Natale organizzato dall'Uisp e da Anziani in movimento Musical & lirica al «Quattro Mori»

LIVORNO. Continuano le iniziative di Uisp Livorno e dell'Area «Anziani in movimento» che per domani alle 16, hanno organizzato al teatro «Quattro Mori», il tradizionale «Concerto di Natale con celebri brani di musical, operette, opere, romanze e canzoni indimenticabili. Interpreti di questa iniziativa rivolta a tutti i livornesi sono le soprano Patrizia Amoretti e Barbara Luccini, il tenore Marco Voleri, il baritono Stefanos Koroneos, accompagnati dalla fisarmonica di Massimo Signorini e dal piano di Anna Cognetta. Tra le musiche celebri brani di Mozart, Verdi, Donizetti, Puccini, Mascagni, Rossini. Al cocnerto è abbinata l'iniziativa della «Pigotta», la bambola dell'Unicef che salva un bambino. Queste bambole di pezza, comuni a tutte le ulture del mondo, sono ormai diventate un simbolo della solidarietà e, costruite dai soci dell'«Area Anziani in movimento», saranno esposte nel foyer del cinema teatro Quattro Mori per essere offerte a chi sottoscriverà a favore della campagna mondiale per la vaccinazione dei bambini. (o.c). Torna ai risultati della ricerca

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24-05-01, -1Livorno

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La scalata al successo nel difficile mondo della lirica del giovane tenore Marco Voleri Cantando cantando: una voce per sognare Francesca Faleri LIVORNO. Dal palco casereccio dei Salesiani al coro del Teatro Regio di Torino: sembra una favola, invece è la storia vera di Marco Voleri, un giovane di Livorno, di 25 anni, che ha lasciato la città per realizzare un sogno, diventare tenore. Il tuo sogno si è avverato? Non ancora, sono solo agli inizi. Nessuno studia canto lirico per restare in un coro; il sogno di tutti è quello di diventare solista, ma ci vogliono tempo ed esperienza. Io canto da tre anni, e cominciano ad arrivare i primi contratti importanti: adesso sono nel coro del Regio di Torino, uno dei 10 teatri più importanti d'Europa. Stiamo provando il Lohengrin di Wagner, ed il direttore del coro è Ronconi, del Piccolo di Milano. Come è nata la tua passione per il canto? Ho cominciato a fare musica nel'90. Studiavo chitarra e cantavo con un gruppo di amici; ci eravamo chiamati Pet's dal soprannome di uno di noi. Frequentavamo l'oratorio dei Salesiani, ed abbiamo cominciato ad esibirci là nel'92. Ricordo che nel'94 abbiamo avuto la nostra prima occasione importante: abbiamo suonato alla Festa Giovani del Movimento Giovanile Salesiano, davanti a più di 1000 persone. Nel'96 ho conosciuto Sergio Brunetti, un tastierista appassionato di blues e jazz, ed abbiamo iniziato a fare piano bar; abbiamo suonato insieme per 3 anni, mentre io cominciavo a studiare canto lirico. E stato nel'99, dopo sei mesi passati con Sergio come animatori alle Maldive, che ho deciso di abbandonare la musica leggera e dedicarmi totalmente alla lirica: mi sono trasferito a Milano e ho cominciato a fare provini. Una scelta importante. Qual'è stato il punto di svolta, o la persona che ti ha stimolato maggiormente? E stato proprio Sergio. Il nostro rapporto professionale è stato di amore-odio: ci trattavamo malissimo, ma io sono una persona molto orgogliosa, e quello di Sergio era l'unico modo per farmi migliorare. Grazie a lui ho cominciato a seguire corsi di dizione, di recitazione, di inglese e di canto; sono stati i miei maestri di allora a farmi capire che non ero portato per la musica leggera, che la mia voce era più adatta alla lirica. Nel'98 ho partecipato

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per la prima volta ad un opera; ero nel coro del Rigoletto, ed ero il corista più giovane. Ancora non avevo le idee chiare sul mio futuro, ma era già una bella soddisfazione. Cosa serve per diventare tenore? Non basta avere una bella voce; nel canto lirico tutto è standard, bisogna studiare per conoscere le tecniche. Ed è necessaria una buona cultura musicale. Al conservatorio studiamo anche pianoforte, armonia, solfeggio, storia della musica. Per ottenere buoni contratti poi ci vuole anche un pizzico di fortuna, bisogna trovarsi al posto giusto al momento giusto. Fino a questo momento ne hai avuta? Per adesso sì. In genere sono i maestri a darti qualche buon consiglio; è così che ho ottenuto il posto a Torino. Ma avevo già lavorato; quest'inverno, ad esempio, ho cantato nel Fidelio, nella Lucia di Lammermoor e nei Contes d'Hoffmann nei teatri della Toscana, sono stato anche alla Gran Guardia. Quest'estate parteciperò alla stagione Puccianiana, e in questi giorni (da oggi al 27 maggio, ndr.), ho a Milano una parte in una prima mondiale di un musical su Dracula: io faccio Alfonso, l'uomo che uccide Dracula e che viene ucciso a suo volta. Sempre in movimento, sempre in giro e lontano dalla tua città. Come è cambiata la tua vita e cosa ti manca di più di quella precedente? Ufficialmente vivo a Milano, insieme alla mia ragazza Manuela. In questo periodo però sto a Torino, ho una camera insieme ad un compagno del coro al dormitorio dei Salesiani. Prima vendevo lampadine per pagarmi le lezioni di canto, e la sera facevo piano bar. La mia vita è cambiata completamente, ma sono felice. Di Livorno mi mancano sopratutto gli amici: per un toscano vivere in mezzo ai milanesi è noioso, hanno un umorismo diverso. Poi mi manca il mare. Il mio obiettivo è quello di tornare a Livorno almeno una volta al mese, ma ho molti impegni e non sempre ci riesco. All'inizio è stata dura anche lasciare la mia famiglia; sono figlio unico ed il distacco è stato difficile. Adesso però i miei sono felici dei risultati che sto ottenendo e continuano ad aiutarmi per proseguire la mia carriera. Torna ai risultati della ricerca

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