Storia del Presepe
montagna, ove stava l’antro in cui era nato il Salvatore, si intravedevano i Re Magi provenienti dall’Oriente. Questo modello di composizione più accurato ed elaborato, che andava quindi al di là di una disadorna immagine della Natività, fu quello che gradatamente si impose sempre di più, subendo, nel contempo, un arricchimento di ambientazione ed un accrescimento nella elaborazione delle scene. Ciò fù possibile soprattutto in quanto, l’articolazione erta e collinosa del paesaggio, consentiva l’impianto di raffigurazioni complesse, con svariate presenze, malgrado lo spazio ristretto. Inoltre, così concepito dava l’opportunità di impreziosire il tutto con una qualunque
scena
secondaria,
senza che il quadro d’insieme ne venisse minimamente a soffrire. Comunque, resta che in questi Presepi,
indipendentemente
dalla loro importanza artistica, era
sempre
l’immagine
del
Bambino Gesù ad essere al centro dell’ambientazione. Sacra Figura costantemente immersa in una dimensione di grande povertà ed umiltà, non disgiunta da una infinita dignità e maestà. Va anche ricordato che lo sviluppo e la diffusione del
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