Nomisma Aste - Asta 7 Collezione Paolo Benatti

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5 MAGGIO 2024 - VILLA MOSCONI BERTANI - VERONA

COLLEZIONE PAOLO BENATTI Monete e medaglie dei romani pontefici dal 1417 al 2013

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VERONA

Catalogo a cura di

Esperti Numismatici

ROBERTO FINOTTI

LORENZO BELLESIA

MATTEO DEL GRANDE

FABIO CARROZZO

Amministratore ed esperto numismatico

SIMONE CAVAZZOLA

Con la collaborazione di

GRETA GAZZANIGA

ILARIA BERTOLANI

GIULIA DI GIORGIO

Riprese fotografiche

STEFANO DI VIRGILIO

Editing

MARIA CHIARA MONALDI

Responsabile amministrazione e rapporti clienti esteri

VALENTINA MONTAGNA

© Copyright 2024 – Nomisma Aste srl Tutti i diritti riservati

La riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo di questo catalogo è assolutamente vietata senza specifica autorizzazione scritta da parte di Nomisma Aste SRL.

ASTA NUMISMATICA

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5 MAGGIO 2024

L’asta si svolgerà presso:

Villa Mosconi Bertani, Via Novare, 2, 37024 Arbizzano-Santa Maria (Verona)

Tel. +39 045 4949612

e-mail: info@nomisma-aste.it – sito internet: www.nomisma-aste.it

ESPOSIZIONE

L’esposizione dei lotti si terrà solo ed esclusivamente venerdì 3 maggio e sabato 4 maggio dalle ore 10:00 alle ore 13:00 CEST e dalle ore 14:00 alle ore 18:00 CEST presso la nostra sede di Via Legnago 144.

I giorni precedenti sarà possibile visionare i lotti solo su appuntamento.

Il giorno domenica 5 maggio non sarà possibile visionare e ritirare i lotti aggiudicati.

VENDITA

Sessione unica – Domenica 5 maggio presso Villa Mosconi Bertani dalle ore 11:30 CEST Lotti 1500-1661

ASTA LIVE

sul nostro sito www.nomisma-aste.it previa registrazione almeno due giorni prima dell’asta

Per ogni informazione contattate i nostri uffici

Via Legnago, 144 - Tel. +39 045 4949612

37134 VERONA - ITALIA

info@nomisma-aste.it

www.nomisma-aste.it

TERMINI E CONDIZIONI DI VENDITA

1 – Premessa

Le presenti condizioni generali disciplinano e regolano qualsiasi vendita effettuata per il tramite della casa d’aste Nomisma Aste S.r.l. con sede legale in Verona (VR), via Legnago n. 144, Capitale Sociale Euro 50.000,00 i.v., P. IVA e C.F. n. 04871770238, indirizzo mail amministrazione@nomisma-aste.it  e P.E.C. nomismaaste@pec.it (di seguito denominata anche “Casa d’Aste”). I lotti oggetto di vendita sono di proprietà di soggetti terzi (di seguito il “Venditore”) che hanno conferito mandato alla vendita mediante sottoscrizione di contratto di commissione alla Casa d’Aste (mandato senza rappresentanza).

2 – Informazioni e stime

Illustrazioni, descrizioni, valori e stime dei lotti contenuti nei cataloghi ed in qualsiasi altro materiale illustrativo e informativo sono di carattere puramente indicativo e da utilizzare soltanto all’identificazione del lotto.

Illustrazioni, descrizioni, valori e stime non costituiscono in alcun modo garanzie convenzionali o qualità promesse ai sensi degli artt. 1490 e 1497 cod. civ. e non possono costituire affidamento per i terzi.

I valori di stima pubblicati non comprendono le commissioni della  Casa d’Aste, i costi dei diritti di seguito, le spese doganali, di esportazione e l’IVA.

Ulteriori informazioni riguardanti una specifica asta potranno essere inserite sul sito internet della Casa d’Aste, in catalogo o comunicate in sala prima o durante la vendita.

Ove si registrassero discrepanze tra il testo delle condizioni generali pubblicato sul catalogo d’asta e quello pubblicato sul sito web della Casa d’Aste, avrà prevalenza quest’ultimo.

3 – Esame dei lotti

Agli interessati è consentito esaminare i lotti in vendita prima dell’asta nei giorni e durante gli orari stabiliti dalla Casa d’Aste

4 – Registrazione, accettazione delle condizioni generali, deleghe

Al fine di partecipare all’asta è necessario procedere alla registrazione e accettare integralmente le presenti condizioni generali.

Con la registrazione sono integralmente accettate le presenti condizioni generali.

Ai partecipanti all’asta potranno essere richieste informazioni e referenze bancarie.

In particolari situazioni la Casa d’Aste si riserva il diritto di richiedere ai partecipanti all’asta di versare dei depositi a garanzia del saldo del prezzo di vendita e delle commissioni d’asta e potrà, a sua esclusiva discrezione, vietare a soggetti non graditi o non idonei l’ingresso in sala.

Qualora il partecipante agisca in nome e per conto di un’altra persona fisica o giuridica dovrà essere esibita idonea procura prima dello svolgimento dell’asta. La Casa d’Aste si riserva la facoltà di non far partecipare all’asta rappresentanti di terzi qualora, a proprio insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza.

Ai partecipanti in sala, previa registrazione, sarà fornito un cartellino numerato per indicare le offerte al banditore durante l’asta.

Tutti i lotti venduti saranno fatturati al nome ed all’indirizzo indicati nel modulo di registrazione. Non saranno accettati reclami o contestazioni per l’eventuale perdita o smarrimento del cartellino.

La Casa d’Aste è esonerata da qualsiasi responsabilità nel caso di mancata esecuzione della partecipazione dovuta a eventuali disguidi che possono occorrere durante o precedentemente il collegamento telefonico e/o internet.

5 – Partecipazione per corrispondenza, tramite collegamento telefonico, online

I potenziali acquirenti potranno partecipare all’asta, previa sottoscrizione di appositi moduli, anche per corrispondenza, tramite collegamento telefonico, on line. Con l’invio e la sottoscrizione dei moduli di cui sopra, il partecipante accetta di prendere parte all’asta di riferimento e si impegna a corrispondere il prezzo di aggiudicazione e le commissioni d’asta qualora la sua offerta abbia successo. Il partecipante si impegna inoltre a controllare, al termine dell’asta, se la sua offerta è andata a buon fine sollevando la Casa d’Aste da ogni responsabilità in tal senso. Le offerte per corrispondenza compilate in modo errato non saranno accettate. La Casa d’Aste declina ogni responsabilità nei confronti di chi partecipa all’asta mediante collegamento telefonico e/o online nel caso di mancata esecuzione della partecipazione dovuta a eventuali disguidi che possono occorrere durante o precedentemente il collegamento telefonico e/o on line.

6 – Aggiudicazione dei lotti

Il prezzo di partenza dell’asta sarà quello indicato come base, salvo quando non sia pervenuta prima dell’apertura dell’asta un’offerta diversa e più alta, nel qual caso il prezzo di partenza sarà quello dello scatto successivo a tale offerta. In caso di uguali offerte per corrispondenza avrà la precedenza quella giunta per prima e in ogni caso esse hanno priorità su offerte uguali in sala. Gli scatti delle offerte saranno regolati a discrezione del banditore. Il banditore si riserva il diritto di ritirare, aggiungere,

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raggruppare o dividere i lotti, nonché il diritto di rifiutare un’offerta in sala o inviata per iscritto. I lotti verranno aggiudicati al miglior offerente. La  Casa d’Aste si riserva il diritto di annullare l’aggiudicazione in caso di eventuali contestazioni di terzi che rivendichino la proprietà del lotto.

7 – Commissioni d’asta per vendita di lotti con regime IVA del margine

Salvo diversa indicazione i lotti vengono venduti nel regime del margine di cui all’art. 40-bis del DL 23.2.95 n. 41. Per tale regime, in caso di aggiudicazione o vendita, sarà addebitata all’acquirente una commissione di acquisto a favore della Casa d’Aste nella misura che segue:

1. In caso di aggiudicatario italiano o UE:

• Asta beni numismatica: l’acquirente corrisponderà su ogni lotto, oltre al prezzo di aggiudicazione, una commissione d’asta pari al 21%.

• Per tutte le altre Aste: l’acquirente corrisponderà su ogni lotto, oltre al prezzo di aggiudicazione, una commissione d’asta pari al 21%.

2. In caso di aggiudicatario Extra UE: le commissioni saranno uguali a quelle del successivo punto 8 (Regime ordinario aggiudicatario Extra UE).

8 – Commissioni d’asta per vendita lotti con IVA ordinaria

I lotti in cui viene evidenziato dopo il numero di lotto “Regime ordinario IVA” indica un regime di fatturazione con IVA ordinaria.

Per il regime ordinario IVA, in caso di aggiudicazione o vendita, sarà addebitata all’acquirente una commissione di acquisto a favore della Casa d’Aste nella misura che segue:

1. In caso di aggiudicatario italiano:

• Asta beni numismatica: l’acquirente corrisponderà su ogni lotto, oltre al prezzo di aggiudicazione, una commissione d’asta pari al 21%. Sul prezzo di aggiudicazione, al lordo della commissione, verrà applicata l’aliquota IVA di legge (22%).

• Per tutte le altre Aste: l’acquirente corrisponderà su ogni lotto, oltre al prezzo di aggiudicazione, una commissione d’asta pari al 21%. Sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione verrà applicata l’aliquota IVA di legge (4%/10%/22%).

2. In caso di aggiudicatario UE:

• Asta beni numismatica: l’acquirente corrisponderà su ogni lotto, oltre al prezzo di aggiudicazione, una commissione d’asta pari al 21%. Sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione verrà applicata l’aliquota IVA di legge (22%).

• Rimborso: I clienti (solo i soggetti IVA iscritti al VIES), entro 90 gg dalla consegna del bene, potranno chiedere il rimborso dell’IVA versata sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione presentando un documento ufficiale che provi l’uscita del bene dall’Italia.

• Per tutte le altre Aste: l’acquirente corrisponderà su ogni lotto, oltre al prezzo di aggiudicazione, una commissione d’asta pari al 21%. Sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione verrà applicata l’aliquota IVA di legge (4%/10%/22%).

• Rimborso: I clienti (solo i soggetti IVA iscritti al VIES, entro 90 gg dalla consegna del bene, potranno chiedere il rimborso dell’IVA versata sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione presentando un documento ufficiale che provi l’uscita del bene dall’Italia.

3. In caso di aggiudicatario Extra UE:

• Asta beni numismatica: l’acquirente corrisponderà su ogni lotto, oltre al prezzo di aggiudicazione, una commissione d’asta pari al 21%. Sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione verrà applicata l’aliquota IVA di legge (22%).

• Rimborso: I clienti, entro 90 gg dalla consegna del bene, potranno chiedere il rimborso dell’IVA versata sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione presentando un documento ufficiale che provi l’uscita del bene dal territorio dell’Unione Europea.

• Per tutte le altre Aste: l’acquirente corrisponderà su ogni lotto, oltre al prezzo di aggiudicazione, una commissione d’asta pari al 21%. Sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione verrà applicata l’aliquota IVA di legge (4%/10%/22%).

• Rimborso: I clienti, entro 90 gg dalla consegna del bene, potranno chiedere il rimborso dell’IVA versata sul prezzo di aggiudicazione al lordo della commissione presentando un documento ufficiale che provi l’uscita del bene dal territorio dell’Unione Europea.

9 – Lotti in regime di Temporanea Importazione (T.I.)

I lotti acquistati in regime di Temporanea Importazione non potranno essere ritirati direttamente dagli acquirenti, ma dovranno essere spediti, alla chiusura della pratica di Temporanea Importazione, a cura della Casa d’Aste e a spese dell’acquirente. Gli stessi verranno indicati nel catalogo d’asta.

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10 – Pagamento

Il pagamento dovrà essere effettuato, per i presenti in sala alla consegna dei lotti e per gli acquirenti per corrispondenza, per collegamento telefonico e online entro 15 (quindici) giorni di calendario a decorrere dalla data dell’asta.

Non saranno accettati pagamenti provenienti da soggetti diversi dell’acquirente.

Verranno conteggiati interessi di mora su tutti gli importi non pagati nel termine sopra indicato ad un tasso annuo pari al 5% (cinque-per-cento).

La Casa d’Aste emetterà fattura contestualmente al pagamento dei beni aggiudicati. Per il caso di mancato saldo del prezzo di vendita da parte dell’acquirente o di ogni altra somma dovuta alla  Casa d’Aste entro 15 (quindici) giorni di calendario dall’asta di aggiudicazione, la  Casa d’Aste avrà facoltà di risolvere di diritto il contratto di vendita ai sensi dell’art. 1456 cod. civ., fatto salvo il diritto di risarcimento del danno causato per l’inadempienza. Le eventuali rate pagate dall’acquirente prima della risoluzione del contratto di vendita resteranno acquisite dalla Casa d’Aste a titolo di indennità ai sensi dell’art. 1526 cod. civ. fermo restando il risarcimento dell’eventuale maggior danno.

Il pagamento può avvenire:

1. a mezzo Bonifico Bancario:

UniCredit

conto intestato a NOMISMA ASTE SRL

IBAN IT91V0200811770000106335809

Paese: IT

CIN/EU: 91

CIN/IT: V

ABI: 02008

CAB: 11770

BIC/SWIFT: UNCRITM1M01

2. in contanti fino a 4999 euro

3. mediante carta di credito (Mastercard e Visa); per i dettagli si prega di contattare l’amministrazione a info@nomisma-aste.it

11 – Ritiro e consegna dei lotti venduti

Sino al completo pagamento del prezzo dovuto, i lotti sono conservati presso la sede di Casa d’Aste e assicurati con idonea copertura a cura e spese della Casa d’Aste.

L’obbligo di consegna dei lotti venduti è subordinato all’integrale pagamento di ogni credito della Casa d’Aste verso l’acquirente.

La  Casa d’Aste non assume l’obbligo di provvedere alla spedizione del lotto oggetto di aggiudicazione o vendita il quale dovrà essere ritirato dall’acquirente.

Su richiesta la consegna del lotto avverrà a cura della Casa d’Aste e a rischio e spese dell’acquirente.

12 – Esportazione dei lotti

Le spese doganali e di esportazione sono a carico dell’acquirente. Le richieste di rilascio dell’attestato di libera circolazione per l’esportazione saranno effettuate dalla Casa d’Aste per conto e a spese dell’acquirente. Per ottenere l’autorizzazione all’esportazione sono necessarie, a titolo indicativo, almeno 10/12 settimane. I lotti importati temporaneamente non potranno essere ritirati dagli acquirenti, ma dovranno essere spediti, a spese di questi ultimi, a cura della Casa d’Aste.

N.B. Per i lotti contrassegnati in catalogo con il simbolo § Nomisma Aste Srl non effettua pratiche di esportazione, ritenendo improbabile il rilascio delle relative autorizzazioni.

La spedizione all’estero (anche verso Paesi UE) di monete o medaglie aventi più di 50 anni è subordinata all’inoltro al Ministero dei Beni Culturali di specifiche pratiche tramite il servizio internet SUE.

Per lotti di valore inferiore ai 13.500 Euro: Autocertificazione (DVAL) con tempi di attesa di circa 50/60 gg (indicativi) dall’inoltro della pratica al competente Ufficio Esportazione.

Per lotti di valore pari o superiore ai 13.500 Euro: Attestato di Libera Circolazione (ALC) con tempi di attesa (indicativi) di 10/12 settimane dalla consegna della pratica al competente Ufficio Esportazione.

Le pratiche sono a carico degli acquirenti. La casa d’aste può inviare la richieste di esportazione a nome dell’acquirente,non essendo in ogni caso responsabile dell’esito e/o delle tempistiche di tali pratiche.

13 – Esclusione di garanzia da parte della Casa d’Aste

I lotti sono venduti dalla  Casa d’Aste per conto del venditore nello stato in cui si trovano al momento dell’asta con ogni eventuale vizio, difetto, imperfezione, danneggiamento e/o mancanza di qualità.

Ogni asta è preceduta da pubblica esposizione che permette agli eventuali compratori di esaminare i lotti e accertarne l’autenticità, lo stato di conservazione, la provenienza, le caratteristiche, le qualità e gli eventuali vizi e difetti.

In ogni caso l’eventuale responsabilità della Casa d’Aste nei confronti dell’acquirente è limitata al corrispondente prezzo di aggiudicazione e/o di vendita e alla commissione d’acquisto pagati dall’acquirente.

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14 – Perizie e attestati

Nei soli casi previsti dall’art. 64 del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 la  Casa d’Aste, su richiesta dell’acquirente, consegna all’acquirente una dichiarazione contenente le informazioni disponibili sulla autenticità del lotto, o, in alternativa, sulla probabile attribuzione e sulla provenienza dello stesso.

15 – Termini e valutazioni della casa d’Aste

Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita dalla Casa d’Aste, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi carattere di un lotto, quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, riflettono esclusivamente valutazioni in buona fede della Casa d’Aste e possono essere riviste e modificate in qualsiasi momento. L’acquirente quindi non può fare alcun affidamento su tali rappresentazioni, avendo facoltà di verificare i beni prima dell’asta.

16 – Verifica di interesse culturale

La Casa d’Aste, a sua esclusiva discrezione, potrà procedere a un’aggiudicazione temporanea dei lotti che, prima o durante l’asta, dovessero essere oggetto della comunicazione di avvio del procedimento per la dichiarazione di interesse culturale di cui all’articolo 14 e ss. del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 (il “Codice dei Beni Culturali”). Nel caso di aggiudicazione temporanea la  Casa d’Aste provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice dei Beni Culturali. La vendita sarà sospensivamente condizionata alla intervenuta dichiarazione della natura di “bene culturale” ed al mancato esercizio da parte del Ministero del diritto di prelazione nel termine di legge. In pendenza di tali termini il lotto non potrà essere consegnato all’acquirente.

17 – Diritto di seguito

I lotti in cui viene evidenziato “Soggetti al diritto di seguito” saranno assoggettati al diritto di seguito di cui al D.Lgs. 118/2006 e lo stesso sarà a carico dell’aggiudicatario.

18 – Assenza del diritto di recesso

L’offerta e la vendita on line, per corrispondenza, per telefono da parte della  Casa d’Aste costituiscono un contratto a distanza disciplinato dal Capo I, Titolo III (artt. 45 e ss.) del Codice del Consumo e dal Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70, contenente la disciplina del commercio elettronico.

L’art. 59, comma 1, lett. m) del Codice del Consumo esclude il diritto di recesso per i contratti conclusi in occasione di un’asta pubblica, quale è l’asta organizzata dalla Casa d’Aste.

Di conseguenza, è escluso il diritto di recesso in relazione ai lotti aggiudicati tramite contratto a distanza a mezzo asta pubblica.

19 – Vendita con riserva di proprietà

I lotti sono aggiudicati ovvero venduti dalla  Casa d’Aste con riserva della proprietà ai sensi dell’articolo 1523 cod. civ. e pertanto la proprietà degli stessi si trasferirà in capo all’acquirente solo al momento dell’integrale pagamento del prezzo dovuto per la compravendita. Il rischio di perimento o di danneggiamento dei lotti si trasferirà all’acquirente al momento della consegna dei lotti stessi.

20 – Garanzia legale per i consumatori

Nell’ipotesi in cui il Venditore che abbia conferito alla  Casa d’Aste l’incarico di vendere il lotto sia un “professionista” ai sensi di quanto previsto dall’art. 18, comma 1, lett. b) del Codice del Consumo (D. Lgs. 6 settembre 2005 n. 206), ai lotti aggiudicati o venduti per il tramite della Casa d’Aste si applicherà la garanzia legale di conformità prevista dagli artt. 128-135 del Codice del Consumo.

21 – Legge applicabile

Le presenti Condizioni Generali ed ogni contratto di vendita con la Casa d’Aste sono regolati a tutti gli effetti dalla legge italiana.

22 – Foro competente

Per ogni e qualsiasi controversia con la Casa d’ Aste, ivi incluse quelle relative alla interpretazione, esecuzione, risoluzione o validità del presente contratto, sarà competente in via esclusiva il Foro di Verona.

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TERMS OF SALE

1 – Introduction

These general conditions govern and regulate any sale undertaken through the auction house Nomisma Aste S.r.l. with registered premises in Verona (VR), at Via Legnago n. 144, paid-up share capital € 50,000.00, VAT and Tax Code. n. 04871770238, email address amministrazione@nomisma-asto.it and certified mail: nomismaasto@pec.it (hereinafter also referred to as ‘Auction House’). The lots for sale are owned by third parties (hereinafter the ‘Seller’) who have mandated sale to the Auction House by signing up to a contract under which commission is payable on sale (mandate without representation).

2 – Information and estimates

Illustrations, descriptions, values and estimates of lots contained in catalogues and in any other illustrative and informative material are purely indicative and to be used only for lot identification.

Illustrations, descriptions, values and estimates do not constitute conventional guarantees or quality promises in any way pursuant to articles. 1490 and 1497 of the [Italian] Civil Code and cannot be relied upon by third parties.

The estimated values published do not include the commissions of the Auction House, the costs of rights below, or customs, export, and VAT expenses.

Further information regarding a specific auction may be entered on the website of the Auction House, in the catalogue or communicated in the auction room before or during the sale.

Where discrepancies appear between the text of the General Conditions published in the Auction catalogue and the text published on the website of the Auction House, the latter will prevail.

3 – Examination of lots

Interested parties are allowed to examine lots on sale before auction in the days and during the times established by the Auction House

4 – Registration, acceptance of the General Conditions, proxies

In order to participate in an auction, it is necessary to register and fully accept the present General Conditions.  Registration entails tacit, full acceptance of these General Conditions.

Participants in the auction may be asked to provide information and bank references.

In particular situations, the  Auction House reserves the right to request that participants in the auction pay deposits to guarantee the balance of the sales price and the auction commissions and may, at its sole discretion, prohibit unwelcome or unsuitable individuals from entering the room.

Should the participant act in the name of and on behalf of another person or legal entity, they must exhibit written authorization of the power of proxy for the auction. The  Auction House reserves the right not to allow representatives of third parties to participate in the auction if, under its own final judgment, it does not consider the power of proxy to be proven.

After registration, a numbered bid card will be provided to the participants in the room to signal bids to the auctioneer during the auction.

All lots sold will be invoiced to the name and address indicated in the registration form. Complaints or disputes will not be accepted for possible mislaid or lost bid cards.

The Auction House is exempted from any responsibility in the event of failure to effectively participate due to any problems that may occur during or previous to the telephone and/or internet connection.

5 – Participation via correspondence, telephone connection, or online

Potential buyers will be able to participate in the auction, subject to prior signing of specific forms, by correspondence, by telephone connection, or online. By sending and signing the above-mentioned forms, the participant agrees to take part in the specific auction and undertakes to pay the declared price and auction commissions, should their bid be successful. The participant also undertakes to verify, at the end of the auction, whether their bid was successful, thereby excluding the Auction House from all responsibility in this regard. Incorrectly completed bids made by means of correspondence will not be accepted. The Auction House declines all responsibility towards those who participate in an auction by telephone and/or online in the event of failure to effectively participate due to any problems that may occur during or previous to the telephone connection and/or online connection.

6 – Awarding of lots

The starting price of the auction will be the price indicated as a base, except when a different and higher offer was reached before the auction opened, in which case the starting price will be that of the bid made following this offer. In the event of equal

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bids made via correspondence, the bid that arrived first will take precedence and, in any case, such bids will have priority over equal bids made in the room. The bids will be regulated at the discretion of the auctioneer. The auctioneer reserves the right to withdraw, add, group or divide the lots, as well as the right to reject a bid made in the room or sent in writing. Lots will be awarded to the highest bidder. The  Auction House reserves the right to cancel the award in the event of third-party disputes that claim ownership of the lot.

7 – Auction commissions for the sale of lots with margins subject to VAT

Unless otherwise indicated the lots are sold subject to the margins referred to in art. 40-bis of  [Legislative Decree] DL 23.2.95 n. 41.

Under this regime, in the event of award or sale, a purchasing commission will be charged to the buyer in favour of the Auction House as follows:

1. In the event of an Italian or EU buyer:

• Auction of numismatic items: on each lot, the buyer will pay, in addition to the contracted price, an auction commission of 21%.

• For all other Auctions: on each lot, the buyer will pay, in addition to the contracted price, a 21% auction commission.

2. In the event of a non-EU [Third Country] buyer:

• Commissions will be the same as those of the following point 8 (ordinary regime, for a non-EU contractor).

8 – Auction commissions for sale of lots with ordinary VAT

For lots whose batch numbers are followed by a highlighted ‘ordinary VAT regime’, this indicates a billing regime with ordinary VAT.

For the ordinary VAT regimes, in the event of award or sale, a purchasing commission will be charged to the buyer in favour of the Auction House as follows:

1. In the event of an Italian contractor:

• Auction of numismatic items: on each lot, will pay, in addition to the contracted price, a 21% auction commission. The contracted price including commission will be subject to the legally applicable VAT (22%).

• For all other Auctions: on each lot, the buyer will pay, in addition to the contracted price, a 21% auction commission. The contracted price including commission will be subject to the legally applicable VAT (4%/10%/22%).

2. In the event of an EU buyer:

• Auction of numismatic goods: on each lot, the buyer will pay, in addition to the contracted price, a 21% auction fee. The contracted price including commission will be subject to the legally applicable VAT rate (22%).

• Reimbursement: Customers (only VAT subjects registered to the VIES system), within 90 days of delivery of the goods, will be able to request the reimbursement of VAT paid on the contracted price including commission by presenting an official document that proves the exit of said goods from Italy.

• For all other Auctions: on each lot, the buyer will pay, in addition to the contracted price, a 21% auction commission. The contracted price including commission will be subject to the legally applicable VAT rate (4%/10%/22%).

• Reimbursement: Customers (only VAT subjects registered to the VIES system), within 90 days from delivery of the goods, will be able to request the reimbursement of VAT paid on the contracted price including commission by presenting an official document that proves the exit of said goods from Italy.

3. In case of non-EU (Third Country) buyer:

• Auction of numismatic goods: on each lot, the buyer will pay, in addition to the contracted price, a 21% auction commission. The contracted price including commission will be subject the legally applicable VAT rate (22%).

• Reimbursement: Customers (only VAT subjects registered to the VIES system), within 90 days from delivery of the goods, will be able to request the reimbursement of VAT paid on the contracted price including commission by presenting an official document that proves the exit of said goods from the European Union.

• For all other auctions: on each lot, the buyer will pay, in addition to the contracted price, a 21% auction commission. The contracted price including commission will be subject to the legally applicable VAT rate (4%/10%/22%).

• Reimbursement: Customers (only VAT subjects registered to the VIES system), within 90 days from delivery of the goods, will be able to request the reimbursement of VAT paid on the contracted price including commission by presenting an official document that proves the exit of said goods from the European Union.

9 - Lots subject to temporary importation (T.I.)

Lots purchased under the Temporary Importation regime cannot be collected directly by the buyer, but must be shipped, at the end of the Temporary Importation procedures, by the Auction House at the buyer’s expense. The same will be indicated in the auction catalogue.

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10 – Payment

Payment must be carried out, for those present in the auction room on delivery of the lots, and for buyers via correspondence, telephone or online connection, within 15 (fifteen) calendar days from the date of the auction.

Payments made by individuals other than the buyer will not be accepted.

Late payment interest will be applied on all amounts unpaid within the terms indicated above at an annual rate of 5% (five-per-one hundred).

The Auction House will issue an invoice as soon as payment is made for the contracted assets. In the case of failure to pay the sale price by the buyer or any other sum due to the  Auction House within 15 (fifteen) calendar days from the auction, the Auction House will have the right to rescind the sales contract pursuant to art. 1456 of the [Italian] Civil Code, without prejudice to the right of compensation for the damage caused by the default. Any instalments paid by the buyer before the sales contract is rescinded will be acquired by the Auction House as a bonus pursuant to art. 1526 of the Civil Code without prejudice to the compensation of any outstanding greater damage.

You can pay by:

1. Wire transfer to:

UniCredit account owned by NOMISMA ASTE SRL

IBAN IT91V0200811770000106335809

Country: IT

CIN/EU: 91

CIN/IT: V

ABI: 02008

CAB: 11770

BIC/SWIFT: UNCRITM1M01

2. Cash (up to 4999 euros)

3.  Credit card  (Mastercard and Visa); for details, please contact the administration at info@nomisma-aste.it

11 – Collection and delivery of lots sold

Until complete payment is made of the amount due, the lots are stored at the  Auction House and insured with suitable care and at the expense of the Auction House.

The obligation to deliver the sold lots is subject to the integral payment of each credit of the Auction House towards the buyer.

The Auction House does not assume the obligation to provide for the shipment of the lot subject to award or sale, which must be collected by the buyer.

On request the delivery of the lot will be arranged by the Auction House and at the risk and expense of the buyer.

12 – Export of lots

Customs and export expenses are borne by the buyer. Requests to issue a certificate of free circulation for export will be carried out by the  Auction House on behalf of, and at the expense of, the buyer. At least 10-12 weeks are required to obtain export authorization. Lots imported temporarily cannot be collected by the buyers, but must be shipped, at the expense of the latter, by the Auction House.

N.B. All the lots marked with the § symbol cannot be exported. Nomisma Aste will not apply for export permits for said lots, as we consider the release of the permits highly unlikely.

International shipping (including EU countries) of coins or medals that are over 50 years old is subject to specific procedures at the Monuments and fine arts office, via SUE.

Lots value under 13,500 euros: Autocertification (DVAL), estimated waiting time 50/60 days from the receivement of the application by the Export office

Lots value over 13,500 euros: Free circulation permit (ALC), estimated waiting time 10/12 weeks from the receivement of the application by the Export office.

The application for the export permit is responsibilty of the buyer. The auction house can submit said requests in the buyer’s name. Under no circumstance is Nomisma Aste Srl liable for the outcome or the waiting for the mentioned permits.

13 – Exclusion of guarantee by the Auction House

The lots are sold by the Auction House on behalf of the Seller in the state in which they are at the time of auction with any eventual flaw, defect, imperfection, damage and/or lack of quality.

Each auction is preceded by a public display, allowing any potential buyers to examine the lots and verify their authenticity, state of conservation, origin, characteristics, qualities and any flaws and defects.

In any case, the possible liability of the  Auction House towards the buyer is limited to the corresponding award and/or sales price and the purchasing commission paid by the buyer.

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14 – Expert assessments and reports

Only in cases provided for by art. 64 of Legislative Decree of 22 January 2004 n. 42, will the  Auction House, at the request of the buyer, provide the buyer with a declaration containing any available information on the authenticity of the lot, or, alternatively, on the probable attribution and origin of the same.

15 – Terms and evaluations of the Auction House

Every written or verbal communication provided by the  Auction House, including those contained in the catalogue, in relationships, comments or evaluations concerning the nature of a lot, such as authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, date, age, period, cultural origin or source, its quality, including price or value, exclusively reflect assessments made in good faith by the  Auction House and may be reviewed and modified at any time. The buyer therefore cannot draw solidly reliable conclusions based on these views, having the right to verify the goods before the auction.

16 – Verification of cultural interest

The  Auction House, at its sole discretion, may proceed to a temporary adjudication of lots which, before or during the auction, should be the subject of formal initiation of the procedure for the declaration of cultural interest referred to in Article 14 et seq. of Legislative Decree 22 January 2004 n. 42 (Codice dei Beni Culturali - ‘Code of Cultural Heritage’). In the case of temporary adjudication, the  Auction House will report the sale to the relevant Ministry pursuant to art. 59  Codice dei Beni Culturali. The sale will be conditionally suspended subject to the issuing of a declaration regarding the nature of the “cultural asset” and to the failure by the Ministry to exercise its pre-emptive rights within the terms of the law. Pending this procedure, the lot cannot be delivered to the buyer.

17 – Right of resale

Lots that are ‘Subject to the right of resale’ will be subject to the resale rights costs referred to in Legislative Decree 118/2006 and the same will be paid by the buyer.

18 – Absence of the right to withdrawal

Bids and online sales undertaken by correspondence and by telephone by the Auction House constitute a remote contract regulated by Chapter I, Title III (Articles 45 et seq.) of the Codice del Consumo [‘Consumer Code’] and by Legislative Decree 9 April 2003, n. 70, containing the regulations governing e-commerce.

Art. 59, paragraph 1, letter m) of the Consumer Code’ excludes the right of withdrawal for contracts concluded on the occasion of a public auction, which is the sort of auction organized by the Auction House.

As a result, the right of withdrawal is excluded in relation to lots awarded via remote contract during a public auction.

19 – Sale with reservation of ownership

The lots are awarded or sold by the  Auction House with reservation of ownership pursuant to Article 1523 of the Civil Code and therefore the ownership of the same will be transferred to the buyer only on complete payment of the due sale price. The risk of decay or damage to the lots will be transferred to the buyer at the time of delivery of the said lots.

20 – Legal guarantee for consumers

In the case in which the Seller who mandated the Auction House with the task of selling the lot is a “professional” pursuant to the provisions of art. 18, paragraph 1, letter b) of the Consumer Code (Legislative Decree September 6, 2005 n. 206), the legal guarantee set out by articles 128-135 of the Consumer Code will apply.

21 – Applicable law

The present General Conditions and each sales contract with the Auction House are regulated to all effects by Italian law.

22 – Jurisdiction

Each and any dispute with the  Auction House, including those relating to the interpretation, execution, resolution or validity of this contract will be subject exclusively to competent jurisdiction of the Court of Verona.

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EL Elettro

IT Italma

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MD Metallo dorato

MI Mistura

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NI Nichelio

PB Piombo

PE Peltro

PL Platino

ST Stagno

ZECCHE

B Bologna

BI Birmingham

F Firenze

G Genova

M Milano

N Napoli

OM Strasburgo

R Roma

T Torino

V Venezia

KB Berlino

FS - Fondo specchio - Flan bruni - Proof - Polierte Platte

FDC - Fior di conio - Fleur de coin - Uncirculated - Stempelglanz

SPL - Splendido - Superbe - Extremely fine - Vorzüglich

BB - Bellissimo - Très beau - Very fine - Sehr schön

MB - Molto bello - Beau - Fine - Schön

B - Bello - Très bien conservè - Good fine - Sehr gut erhalten

D - Discreto - Bien conservè - Discret - Gut erhalten

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IL PREZZO DI PARTENZA, INDICATO IN EURO, È COSTITUITO DALLA STIMA INDICATA A FIANCO DI CIASCUN LOTTO E NON SI ACCETTANO OFFERTE INFERIORI.

COLLEZIONI PAOLO BENATTI

DI MONETE E MEDAGLIE DEI ROMANI PONTEFICI DAL 1417 AL 2013

Prefazione alla prima edizione

L’elevatissimo livello artistico, la ricchezza delle tipologie e delle raffigurazioni, la varietà e l’abbondanza delle emissioni concorrono a fornire al corpus delle monete e delle medaglie dei romani pontefici una caratterizzazione unica e irripetibile: esse costituiscono un insieme assolutamente eccezionale, che non teme alcun confronto nell’ambito della numismatica dei paesi di tutto il mondo successivamente all’età classica.

Le prime monete appaiono in epoca alto-medievale, mentre la medaglia si sviluppa a partire dal Quattrocento. Ma è soprattutto a seguito dello straordinario sviluppo artistico del periodo rinascimentale che la produzione delle zecche pontificie comincia ad acquisire caratteristiche, forme e stili assai peculiari e delineati, che si consolidano via via nei secoli successivi: un decisivo contributo in questo senso è dovuto al fatto che, come per tutte le arti maggiori, la corte papale si avvale anche in questo settore dei più grandi e affermati artisti, orafi e incisori.

Nel Quattrocento e nel Cinquecento le emissioni pontificie forniscono risultati di altissimo livello soprattutto nella ritrattistica pur nell’ambito di una non uniformità di stili e di approcci, data la frequente diversa provenienza artistica degli autori di monete e medaglie: alcuni ritratti papali risultano ancora oggi estremamente espressivi e moderni soprattutto nella caratterizzazione psicologica e intima del personaggio rappresentato. Nella realizzazione dei rovesci invece viene ammessa da parte delle autorità emittenti una libertà assai contenuta mediante l’imposizione di obblighi e vincoli sui temi e le modalità delle rappresentazioni, che hanno il principale scopo di diffondere messaggi cristiani ed evangelici. Tutto questo, associato alla disponibilità di uno spazio ridotto, limita le possibilità e la fantasia dell’artista, la cui capacità si esplica quasi esclusivamente nell’arricchimento e nella diversificazione con dettagli e particolari dell’immagine commissionata.

Pur a fronte di opere complessivamente già notevolissime, è però soprattutto nel Seicento e nel Settecento che la produzione delle zecche papali raggiunge gli esiti più alti dal punto di vista estetico: infatti l’accresciuta dimensione dei tipi monetali comincia ben presto a consentire agli incisori di creare immagini più articolate, ricche e varie ma sempre artisticamente validissime: la purezza e l’immediatezza dell’arte rinascimentale lasciano il passo alla grandiosità, alla scenografia, spesso al trionfalismo.

Per quanto riguarda la medaglistica, a partire dalle prime emissioni l’alto rilievo e il maggiore spazio messo a disposizione dell’artista consentono la realizzazione di ritratti maggiormente espressivi e di eccelsa fattura: nel ritratto, che riprende da vicino gli schemi classici, il pontefice è rappresentato come capo della Chiesa e soprattutto come principe. Il busto, sempre riccamente paludato, viene proposto con una accentuata monumentalità e staticità, che concorrono a sottolineare l’alto rango del personaggio raffigurato.

Nei rovesci delle medaglie si alternano rappresentazioni religiose e allegoriche, riproduzioni di edifici e monumenti del tempo, soprattutto sacri, immagini legate ad avvenimenti contemporanei e talvolta a opere artistiche. Dopo l’età rinascimentale anche la monetazione, soprattutto per i moduli maggiori, si rivolge ben presto ad ampliare le tematiche dei rovesci in questi ambiti. Nella produzione monetale e medaglistica papale l’arte manierista e soprattutto barocca ottengono la più efficace e ricca affermazione in senso assoluto.

Se comunque il lungo periodo che va dal Quattrocento al Settecento risulta complessivamente il più proficuo per aspetti squisitamente artistici, nelle emissioni dei romani pontefici ogni epoca è significativamente rappresentata con caratteristiche del tutto peculiari, che risultano di estremo interesse da un punto di vista storico, politico, religioso.

Data l’enorme vastità dei periodi storici e la varietà dei materiali prodotti dalle zecche e dalle autorità pontificie, approcciare con serietà, interesse e passione una collezione di monete e medaglie papali significa necessariamente limitare la propria area di intervento e individuare temi, argomenti di ricerca, percorsi di indagine affini alla propria sensibilità e alla propria cultura: le impostazioni e le scelte che il collezionista effettua, e che molto spesso subiscono poi nel tempo variazioni e approfondimenti, rappresentano solitamente la manifestazione di una significativa corrispondenza con la propria personalità.

Una splendida testimonianza di questo approccio è rappresentata dalla collezione di monete e medaglie papali formata dal dott. Paolo Benatti, amico di sempre, che è frutto di una vera, grande appassionata ricerca da lui condotta con costanza e impegno in un arco di tempo di circa trentacinque anni e che qui ho il piacere e l’onore di presentare.

Il tema principale attorno al quale si è sviluppata ed è stata formata l’intera collezione è stato dettato dalla volontà di fornire una rappresentazione iconografica di tutti i pontefici che si sono succeduti sul trono di Pietro dal Quattrocento (più precisamente da papa Martino V) fino ai nostri giorni.

Se, da un lato, la realizzazione di questo obiettivo ha reso necessario inserire talvolta nella raccolta anche medaglie di età posteriore, dall’altro va rilevato come uno degli indiscutibili ed essenziali pregi della collezione consista nella raffinata scelta di esemplari di notevole rarità o qualità di conservazione oppure di eccellente livello artistico.

La stessa raffinata scelta è stata operata in certi casi anche nei confronti di esemplari che non riportano il ritratto del pontefice, ma che sono stati collezionati per la loro rappresentatività nell’ambito di tutta la monetazione papale.

Citare qui le monete e le medaglie più significative e importanti della collezione è certamente un’impresa ardua: tra le monete possiamo ricordare innanzitutto quelle del Rinascimento, a partire dal grosso d’argento di Sisto IV, opera dell’incisore Emiliano Orfini da Foligno, sul quale appare per la prima volta, come sul doppio grosso, il ritratto monetale di un ponte-

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fice, reso e trattato con un forte e addirittura crudele realismo. Di Giulio II esistono nella raccolta uno splendido giulio per Bologna, opera di Francesco Francia, e un giulio per Roma, probabile opera dell’incisore Pier Maria Serbaldi da Pescia detto il Tagliacarne. Nella prima moneta l’immagine del pontefice è più morbida ed espressiva, nella seconda più decisa, massiccia e imponente: entrambi i ritratti risultano comunque fortemente innovativi e moderni. Con Leone X nel mezzo bianco di Bologna, opera dell’incisore Antonio Machiavelli, e nel rarissimo quarto di ducato per Roma, che apparteneva alla famosissima collezione di Carlo Ruchat, si ritorna a una tecnica più tradizionale e quasi pittorica, sempre estremamente caratterizzata da un realismo a volte estremo.

Il pontificato di Clemente VII appartiene a due epoche diverse suddivise dalla tragedia del Sacco di Roma del 1527. Lo splendido e rarissimo ducato d’oro per Modena, che proviene dalla collezione del conte Alessandro Magnaguti, e che fu emesso nel 1524 per opera dell’incisore Nicolò Cavallerino della Mirandola, appartiene al primo periodo: il ritratto del papa è ancora un ritratto realistico, conciso e sobrio. Il doppio carlino, realizzato da Benvenuto Cellini, è invece un magnifico esempio dell’evoluzione della ritrattistica papale successiva al Sacco di Roma: mancano ormai immediatezza ed essenzialità, realismo e sensibilità psicologica. Il pontefice è soltanto un vecchio con la barba lunga, quasi penitente, in un tipo di ritratto che si tramanderà con i papi successivi per molto tempo: si accresce un’attenzione puramente formale verso un tipo di immagine assai scenografica nella quale sono rilevanti numerosi particolari descrittivi. Con la rarissima piastra di Sisto V, probabile opera dell’incisore Domenico Poggini, si passa decisamente al periodo artistico più fecondo della monetazione papale: il maggiore modulo della moneta consente agli artisti di utilizzare uno spazio maggiore per la composizione e di operare quindi più liberamente nella realizzazione dell’immagine sempre arricchita da molti particolari descrittivi. Tra le belle e rare monete del Seicento e del Settecento vogliamo ricordare in particolare di Paolo V la rara piastra per Ferrara, prima moneta d’argento di largo modulo emessa nella città dopo la devoluzione dello Stato Estense alla Santa Sede, e il rarissimo testone per Bologna, e la magnifica quadrupla di Innocenzo XII con l’immagine al rovescio della fontana di S. Maria in Trastevere, che proviene dalla collezione privata del numismatico parigino Emile Bourgey. E ancora l’eccezionale per conservazione e raro scudo d’oro di Innocenzo XIII e infine la rarissima piastra di Clemente XII, unica piastra in argento di questo pontefice che presenta il ritratto del papa. Anche le monete dell’Ottocento sono state tutte selezionate con estrema cura: basti pensare che tutti gli scudi in argento raccolti sono in conservazione eccezionale.

La collezione presenta un buon numero di medaglie in oro e altre in argento assai rilevanti per qualità, rarità e bellezza. Tra queste ultime citiamo la rarissima medaglia postuma di Leone XI che richiama al rovescio l’episodio biblico di Sansone e le api che escono dalle fauci del leone, e le due medaglie di Paolo V: rarissima la prima emessa nel 1606 ed estremamente rara la seconda coniata nel 1620 esse presentano al diritto due diversi busti del pontefice in raffigurazioni monumentali e quasi scultoree, mentre al rovescio rispettivamente la Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore e il ponte di Ceprano sul Liri costituiscono significativi esempi di immagini architettoniche realizzate con forte rispondenza e accuratezza. Per conservazione risulta eccezionale la rarissima medaglia annuale dell’anno III di Gregorio XV che al rovescio fornisce una rappresentazione allegorica di grande fascino. Tra le medaglie annuali sono da ricordare inoltre quelle di Alessandro VII del 1664 e di Clemente IX del 1668: opere entrambe raffinatissime del grande incisore Gaspare Morone e la seconda assai rara, presentano al rovescio immagini di processioni sacre rese con grande senso del movimento e della scenografia. Davvero splendide le medaglie annuali di medio modulo dell’anno II di Clemente X e dell’anno VII di Innocenzo XII, entrambe realizzate da Giovanni Hamerani, con immagini di santi al rovescio. Estremamente rara (ne furono coniati 12-15 esemplari) è la medaglia in oro della lavanda del 1724 di Benedetto XIII; molto rare sono anche le due medaglie annuali dell’anno VI e dell’anno XXII di Pio VII, entrambe in eccezionali condizioni di conservazione, e la medaglia straordinaria del 1825 di Leone XII, emessa in soli 56 esemplari.

Tutte le medaglie annuali in oro dell’Ottocento e del Novecento sono di estrema rarità essendo state coniate in un numero limitatissimo di esemplari. Catalogare una collezione ha spesso il significato di concludere un’esperienza, uno studio, un percorso di ricerca, un’attività nel tempo. Non è però questo il caso della collezione che qui presentiamo, dato che, se la compilazione del catalogo ha in primo luogo lo scopo di costituire un sintetico ordinamento del materiale da mettere a disposizione di collezionisti, studiosi e appassionati di numismatica papale, allo stesso tempo essa rappresenta soprattutto un punto di partenza per ulteriori e significativi sviluppi della collezione stessa secondo quelle che sono le intenzioni del proprietario.

Ci auguriamo pertanto vivamente di avere la possibilità in futuro di contribuire a rinnovare il catalogo della collezione, quando essa sarà accresciuta di nuovi, importanti e splendidi esemplari.

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Prefazione alla seconda edizione

L’iniziativa del dottor Paolo Benatti di pubblicare la propria collezione con il preciso intento di metterla a disposizione degli studiosi riscosse diversi anni fa apprezzamenti davvero lusinghieri da parte dei numismatici più esperti e qualificati.

Come scrisse Mario Traina, «in questa sua scelta il dottor Benatti ha rinverdito gli allori di una tradizione che i grandi collezionisti dell’Ottocento e dei primi del Novecento hanno sempre tenuto viva, pubblicando le loro raccolte e contribuendo così in modo esemplare da una parte a incrementare la conoscenza della Numismatica e gli studi attorno ad essa, dall’altra ad assicurare in futuro la salvaguardia delle singole monete e medaglie. Di questo ritorno controcorrente al passato i numismatici devono essere grati all’autore».

Oggi, dopo quasi un decennio, il dottor Benatti ha deciso di dare alle stampe una seconda edizione del catalogo della collezione, dato che nel corso di questi ultimi anni essa è stata ulteriormente arricchita da una trentina di nuovi splendidi esemplari: tra questi vanno in particolare citati il raro, ed eccezionale per conservazione, fiorino di camera di Adriano VI, l’altrettanto rarissimo giulio dello stesso pontefice emesso a Parma e proveniente dalla prestigiosa collezione del conte Alessandro Magnaguti, il rarissimo ducato ossidionale battuto da Clemente VII in Castel S. Angelo durante il Sacco di Roma del 1527; e, ancora, il rarissimo testone di Paolo III Farnese coniato dalla zecca di Macerata nonché, per finire, il trittico delle medaglie del possesso di Pio IX, tra le quali l’esemplare in oro, coniato in soli 20 pezzi, può senza ombra di dubbio essere considerato la medaglia più rara in assoluto di tutte quelle emesse durante il suo lunghissimo pontificato.

Desideriamo pertanto rinnovare l’auspicio che la pubblicazione di questo importante aggiornamento della collezione, costituendo una più ampia e valida sintesi della storia dell’arte incisoria presso la corte dei romani pontefici, possa destare di nuovo e accrescere l’interesse, l’attenzione e la passione degli studiosi di numismatica papale.

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Oddone Colonna, Di Genazzano (Stato Pontificio)

11 novembre 1417 – 20 febbraio 1431

1368 Nasce a Genazzano o forse a Roma da Agapito e Caterina Conti-Colonna. Studia diritto a Perugia con brillanti risultati.

1405 Creato Cardinale da Innocenzo VII e successivamente Vicario di Roma ed Arciprete della Basilica Lateranense. Partecipa ai Concilii di Pisa e di Costanza, ove fa apprezzare le sue doti diplomatiche.

1417 Eletto Pontefice nel Conclave svoltosi a Costanza. Al momento dell’incoronazione l’Imperatore Sigismondo si china a baciargli il piede legittimando l’elezione del nuovo Pontefice e manifestando così anche la fine del Grande Scisma d’Occidente.

1420 Rientra a Roma, alla fine di un lunghissimo viaggio di più di due anni (Berna, Ginevra, Milano, Mantova e Firenze); dopo centododici anni viene così restaurata la Sede Papale.

1431 Muore a Roma.

1500 Martino V (1417-1431) Oddone Colonna, incoronazione a papa, medaglia di restituzione in bronzo - opus: Girolamo Paladino - Lincoln 316; Modesti CNORP I 6 AE (g 39,60 - Ø 41,72 mm) Medaglia di restituzione coniata, opera di Girolamo Paladino, realizzata verso la fine del XVII secolo. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 18.

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SPL-FDC 120
1500 Martino V

Gabriele Condulmer, di Venezia (Repubblica di Venezia)

3 marzo 1431 – 23 febbraio 1447

1383 Nasce a Venezia da Angelo e Beriola Correr, sorella del Pontefice Gregorio XII; sebbene figlio di una ricca e nobile famiglia, sceglie di fare l’eremita agostiniano.

1407 Viene nominato Vescovo di Siena e l’anno successivo cardinale; partecipa quindi al Concilio di Costanza e sostiene nel Conclave l’elezione di Martino V.

1431 Viene eletto Papa con voto unanime. Il lungo pontificato di Eugenio IV è un susseguirsi di avvenimenti burrascosi, tra problemi conciliari e disordini nel territorio dello Stato Pontificio.

1434 Fuga del Papa da Roma verso Firenze e Bologna, dove rimane in esilio per più di nove anni. Risolti successivamente i gravi problemi mediante il rafforzamento del prestigio papale, Eugenio IV può rientrare a Roma il 22 settembre 1443.

1447 Muore a Roma.

1501 Eugenio IV (1431-1447) Gabriele Condulmer, incoronazione a papa, medaglia di restituzione in bronzo - opus: Girolamo Paladino - Lincoln 321; Modesti CNORP I 18 AE (g 36,27 - Ø 41,94 mm) Medaglia di restituzione coniata, opera di Girolamo Paladino, realizzata intorno al 1664. Nato da una ricca famiglia veneziana, Eugenio IV intraprese una dura azione contro i numerosi diritti concessi alla famiglia del suo predecessore Martino V, atto che suscitò non poche polemiche, insieme al Concilio di Basilea. Il miglioramento iniziò solo quando fu costretto a fuggire per Firenze, dopo di che stabilì un’unione delle chiese d’Oriente e d’Occidente con l’imperatore bizantino Giovanni VIII Paleologo. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 24.

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SPL-FDC 120 1501 Eugenio IV

Tommaso Parentucelli, di Sarzana (Republlica di Genova)

6 marzo 1447 – 24 marzo 1455

1397 Nasce a Sarzana da Bartolomeo e da Andreola Putti. Orfano di padre, va a studiare teologia a Bologna e inizia la sua carriera ecclesiastica lavorando nella segreteria del Vescovo di Bologna Niccolò Albergati.

1444 Creato Vescovo di Bologna.

1446 Creato Cardinale da Eugenio IV.

1447 Innalzato alla Tiara, uomo mite e conciliativo, impronta il suo pontificato nel segno del dialogo e della pace.

1450 Proclama l’Anno Santo.

1453 Il Pontefice soffoca nel sangue la congiura di stefano Porcari. Il sultano Maometto II conquista Costantinopoli. Niccolò V aderisce alla Lega Italica. Grande amante della cultura classica, si prodiga per l’urbanistica della città. Leon Battista Alberti, il Beato Angelico e Piero della Francesca lavorano a vari progetti.

1455 Muore a Roma.

- Munt. 4 AU (g 3,50) Figlio di un medico di Sarzana in Liguria, Nicolò V prestò inizialmente servizio come precettore, dopodiché ricevette la sua formazione teologica a Bologna. Come Papa, convinse l’ultimo Antipapa, Felice V, ad abdicare e incoronò Federico III Imperatore del Sacro Romano Impero a Roma, l’ultima incoronazione imperiale che si tenne lì. Considerato il primo papa del Rinascimento, inaugurò una nuova era di arte, monumenti e miglioramenti pubblici. Proveniente dall’asta Nomisma 41, RSM 9 maggio 2010, lotto 1175.

Papa, medaglia di restituzione in argento - opus: Girolamo Paladino - Lincoln manca (vedi n. 324 bronzo); Modesti CNORP I 30 AG (g 43,78 - Ø 44,51 mm) Medaglia di restituzione coniata, opera di Girolamo Paladino, realizzata verso la fine del XVII secolo. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 26, realizzo 500,00 CHF + diritti.

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1502 Nicolò V (1447-1455) Ducato qFDC 800 1502 1503 Nicolò V (1447-1455) Tommaso Parentucelli, Incoronazione a qFDC-FDC 450 1503
Niccolò V

Callisto III

Alonso de Borgia, di Játiva (Regno di Valencia)

8 aprile 1455 – 6 agosto 1458

1378 Il nobile Alfonso Borja nasce in Spagna a Torre de Canals nella provincia di Valencia. Compie i suoi studi all’università di Lerida, laureandosi in diritto civile e canonico. È per lungo tempo consigliere di Re Alfonso d’Aragona.

1429 Eletto Vescovo di Valencia

1444 Creato Cardinale

1455 Innalzato alla Tiara, come candidato di transizione, vista l’età avanzata dai Cardinali riuniti in Conclave e divisi tra i Colonna e gli Orsini. Il breve pontificato di Callisto III è caratterizzato da un solo intento: liberare Costantinopoli e Gerusalemme dal dominio turco.

1456 Il primo marzo la flotta cristiana salpa dal porto di Ostia per la crociata, ma è cosa di poco successo. Callisto III viene ricordato per il suo spregiudicato e vergognoso nepotismo (il nipote Rodrigo Lancol futuro pontefice con il nome di Alessandro VI).

1458 Muore a Roma.

1504

1504 Callisto III (1455-1458) Alonso de Borja di Torre de Canals, medaglia di restituzione in bronzo - opus: Girolamo Paladino (D/) bottega Hamerani (R/) - Lincoln 342; Modesti CNORP I 54 AE (g 26,60 - Ø 42,70 mm) Medaglia di restituzione coniata, opera di Girolamo Paladino (dritto) e bottega Hamerani (rovescio), realizzata intorno alla metà del XVIII secolo. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 32, realizzo 300,00 CHF + diritti. M.di SPL 200

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Enea Silvio Piccolomini, di Corsignano (Repubblica di Siena)

19 agosto 1458 – 14 agosto 1464

1405 Nasce a Corsignano, frazione di Montepulciano, da Silvia e Vittoria Fortiguerri. Studia diritto all’Università di Siena. Effettua molti viaggi in Europa al servizio di signori ecclesiastici e laici, manifestando doti di raffinato umanista e grandi capacità critiche e diplomatiche.

1447 Ordinato prete e successivamente Vescovo di Trieste.

1450 Torna a Siena come Vescovo della città; predica allora la crociata contro i turchi.

1456 Creato Cardinale da Callisto III.

1458 Innalzato alla Tiara.

1459 Cerca di risollevare la Cristianità contro i turchi ma con scarso successo.

1464 Muore ad Ancona.

1505 Pio II (1458-1464) Ancona - Grosso - Munt. 31 AG (g 3,70) RR Esemplare di gran qualità per la tipologia, rarissimo da trovare in conservazione anche solo SPL. Nell’asta Nac 90 del 2016, lotto 510, un esemplare dichiarato SPL, ha realizzato 1700 euro + diritti. Proveniente dall’asta Artemide, RSM 27 giugno 2010, lotto 395 e probabilmente il miglior esemplare apparso. qFDC

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1506 Pio II (1458-1464) Enea Silvio Piccolomini di Corsignano. I meriti di Pio II. Medaglia di restituzione in bronzo. - opus: Girolamo Paladino (D/) bottega Hamerani (R/)Modesti CNORP I 72 AE (g 35,70 - Ø 45,31 mm) Medaglia di restituzione coniata, opera di Girolamo Paladino (dritto) e bottega Hamerani (rovescio), realizzata intorno alla metà del XVIII secolo. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 37, realizzo 160,00 CHF + diritti. SPL-FDC 100 1506
1000
1505 Pio II

Paolo II

Pietro Barbo, di Venezia (Repubblica di Venezia)

30 agosto 1464 – 26 luglio 1471

1417 Nasce a Venezia da Niccolò e Polissena Condulmer, sorella di Papa Eugenio IV. Ha una formazione giuridica e storica divenendo esperto di diritto canonico.

1451 Creato Vescovo di Vicenza diviene Cardinale del titolo presbiteriale di San Marco.

1455 Avvia la costruzione a Roma del palazzo oggi noto come Palazzo Venezia.

1464 Eletto Papa: lusso e sfarzo contraddistinguono tutto il suo pontificato.

1468 Ha rapporti difficili con la curia; amante del lusso, restaura numerose chiese e migliora l’assetto urbanistico della città di Roma, si dedica a numerose opere d’assistenza e soccorso nei confronti della cittadinanza romana. Istituisce il carnevale romano. Sul piano religioso e politico il pontificato di Paolo II non registra eventi di particolare rilievo; stabilisce che l’anno giubilare sia celebrato ogni 25 anni e appoggia la crociata contro i turchi, idea chiaramente anacronistica.

1471 Muore a Roma.

di Geremia - Modesti CNORP I 104 AE (g 35,64 - Ø 36,58 mm) RR Medaglia commemorante il Pontefice, realizzata nel 1469. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 39, realizzo 320,00 CHF + diritti.

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1507 Paolo II (1464-1471) Pietro Barbo di Venezia. Medaglia 1469 in bronzo - Opus: Cristoforo SPL 250 1507

Sisto IV

Francesco della Rovere, di Celle Ligure (Repubblica di Genova)

9 agosto 1471 – 12 agosto 1484

1414 Nasce a Celle (Savona) da Leonardo e Luchina Monteleone. Entrato a nove anni nell’Ordine Francescano, si laurea in teologia a Padova.

1464 Generale dell’Ordine, viene creato Cardinale da Paolo II

1471 Eletto Papa. Il suo pontificato è caratterizzato da aspetti contrastanti come nepotismo e mondanità, ma anche dallo splendido sviluppo urbanistico di Roma (via Sistina). Botticelli e Ghirlandaio decorano la Sistina.

1484 Muore a Roma il 12 agosto.

22
1508 1508 Sisto IV (1471-1484) Grosso - Munt. 14 AG (g 3,60) RR È questa la prima moneta col ritratto di un pontefice. Esemplare di notevole conservazione per la tipologia, certamente uno dei migliori apparsi sul mercato. Nell’asta Nac 90 del 2016, lotto 510, un esemplare dichiarato SPL ha realizzato 4750,00 euro + diritti. Proveniente dall’asta Nac 16, Zurigo 29 ottobre 1999, lotto 85. M.di SPL 3000

Giovanni Battista Cybo, di Genova (Repubblica di Genova)

29 agosto 1484 – 25 luglio 1492

1432 Figlio di Arano e di Teodorina de’ Mari, componenti di una famiglia di origine greca imparentata con i Doria. Conduce una vita spensierata e gaudente, si sposa e ha due figli.

1484 Eletto Papa, pratica il nepotismo. È coinvolto in guerre in Italia e cerca di sollevare i principi cristiani contro il turco.

1490 Emana la bolla “Summis Desiderantes” per agire contro il diavolo e la stregoneria e condanna le novecento tesi di Pico della Mirandola. Giunge a Roma la Sacra Lancia. Pinturicchio e Mantegna lavorano a Roma.

1492 Muore a Roma.

1509 Innocenzo VIII (1484-1492) Giovanni Battista Cibo di Genova. Medaglia commemorativa in bronzo - Opus: Cristoforo di Geremia - Modesti CNORP I 161 AE (g 61,50 - Ø 49,94 mm) RR Medaglia commemorativa fusa, opera di Cristoforo di Geremia (dritto), realizzata verso la fine del XVII secolo, foro otturato. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 63, realizzo 500,00 CHF + diritti.

23
BB 400 1509 Innocenzo VIII

Alessandro VI

Rodrigo Borgia, di Játiva (Regno di Valencia)

11 agosto 1492 – 18 agosto 1503

1431 Figlio di Joffré e di Isabella de Borja nasce a Jativa in provincia di Valencia (Spagna). Lo zio Papa Callisto III lo avvia alla carriera ecclesiastica.

1456 Creato Cardinale. Conduce una vita lussuriosa e ha parecchi figli.

1492 Viene eletto Papa. È tristemente famoso per le sue pratiche nepotistiche: celebri sono i casi dei suoi figli Cesare e Lucrezia.

1494 Guerra tra Spagna e Francia per il predominio in Italia. Violenti scontri tra Alessandro VI e fra Girolamo Savonarola.

1500 Zelo nei confronti della dottrina ecclesiastica, evangelizzazione delle terre d’oltreoceano. È grande protettore delle scienze e delle arti. Pinturicchio affresca l’appartamento Borgia in Vaticano e la Pietà di Michelangelo è realizzata durante il suo pontificato.

1503 Muore a Roma forse per avvelenamento.

1510 Alessandro VI (1492-1503) Rodrigo de Borja di Jàtiva. Chiusura della Porta Santa in occasione dell’Anno Santo 1500. Medaglia 1664 di restituzione in bronzo - Opus: Girolamo Paladino - Modesti CNORP I 175 AE (g 48,42 - Ø 44,92 mm) R Medaglia di restituzione coniata, opera di Girolamo Paladino, realizzata intorno al 1664. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 71, realizzo 200,00 CHF + diritti. Colpetti al bordo.

qFDC 150

24
1510

Francesco Nanni Todeschini Piccolomini, di Sarteano (Repubblica di Siena)

22 settembre 1503 – 18 ottobre 1503

1430 Nasce a Siena da Nanno e Ladomia Piccolomini. Lo zio materno Papa Pio II lo adotta e gli conferisce il proprio nome.

1460 Creato Cardinale. Uomo colto e devoto.

1503 Eletto Papa. La salute cagionevole e la tarda età non gli permettono di regnare. Il 18 ottobre muore a Roma.

a Roma di Cesare Borgia. Medaglia 1664 di restituzione in bronzo - Opus: Girolamo Paladino - Modesti CNORP I 182 AE (g 39,95 - Ø 44,15 mm) R Medaglia di restituzione coniata, opera di Girolamo Paladino. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 75. Lievi colpetti al bordo, ma ottimi rilievi.

qFDC 150

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1511 Pio III (1503-1513) Francesco Todeschini Piccolomini di Siena. Declino e rientro
1511 Pio III

Giulio II

Giuliano Della Rovere, di Albisola (Repubblica di Genova)

1 novembre 1503 – 21 febbraio 1513

1441 Nasce ad Albissola Superiore nei pressi di Savona il 15 dicembre 1441 o forse 1443 o 1445 da Francesca, fratello di Sisto IV, e da Teodora Manerola.

1471 Creato Cardinale, ha un enorme potere politico ed economico e mostra grandi doti militari.

1503 Eletto Papa all’unanimità, il Papa “Terribile” è un grande protagonista delle guerre che sconvolgono la penisola italiana.

1512 Con alcune grandi potenze costituisce la Lega Santa. Convoca il Concilio Lateranense. È un grande amante delle arti e un grande mecenate: nel corso del suo pontificato Michelangelo affresca la Cappella Sistina e Raffaello e le stanze del Vaticano. Il Pontefice inoltre istituisce il corpo stabile dei soldati svizzeri.

1513 Muore a Roma; successivamente le sue spoglie vengono traslate dal Vaticano nella Chiesa di San Pietro in Vincoli in un grandioso mausoleo realizzato da Michelangelo.

1512 Giulio II (1503-1513) Ancona - Giulio - Munt. 61 AG (g 3,93) R Ottimo esemplare di modulo ampio e ben centrato con una bella patina di vecchia raccolta. Conservazione insolita per la tipologia. Proveniente dall’asta Negrini 32, Milano 3 dicembre 2010, lotto 1150. SPL-FDC 450

1513 Giulio II (1503-1513) Bologna - Giulio - Munt. 94 AG (g 4,35) RR Conio attribuito a Francesco Raiboni detto “il Francia”. Questo pezzo fu coniato da Giulio II subito dopo aver espulso il tiranno ereditario di Bologna, Giovanni II Bentivoglio. Da quel momento Bologna rimase sotto il fermo controllo del Papato fino alla sua incorporazione al Regno d’Italia nel 1860. Lieve debolezza di conio al R/, esemplare di grandissima qualità e freschezza per la tipologia, assolutamente introvabile in questa conservazione. Senza alcun dubbio il migliore apparso in asta pubblica. Proveniente dall’asta Artemide XXVII, RSM 19 dicembre 2009, lotto 316. M.di SPL 4000

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1512 1513

1514

Giulio II (1503-1513) Giulio - Munt. 24 AG (g 3,97) RRR Conio attribuito a Pier Maria Serbaldi da Pescia detto “il Tagliacarne”. Pier Maria Serbaldi divenne famoso come incisore di gemme. Vasari dice che fu “grandissimo imitatore delle cose antiche”. Fu nominato incisore della zecca romana a vita nel 1499 rimanendo in carica fino al 1522. La sua consumata maestria nel lavorare in bassorilievo si trova su questo rarissimo Giulio del papa guerriero Giulio II. Recentemente, nell’asta Gadoury 40 del 2023, lotto 83, un esemplare in conservazione qSPL ha realizzato 15000,00 euro + diritti. Proveniente da M. Rossi, Mantova 10 aprile 1991. qSPL 5000

27
1514

Leone X

Giovanni de’ Medici, di Firenze (Repubblica Fiorentina)

9 marzo 1513 – 1 dicembre 1521

1475 Nasce a Firenze da Lorenzo il Magnifico e da Clarice Orsini. Educato fin dalla primissima età da maestri quali Poliziano, Pico della Mirandola e Marilio Ficino, si laurea a Pisa in diritto canonico.

1513 Eletto Papa, svolge una politica di pacificazione tra la Francia e gli stati italiani, favorendo sempre gli interessi della propria famiglia. La curia romana assume l’aspetto di una corte rinascimentale, magnificata da artisti ed intellettuali.

1517 Crisi luterana in Germania

1519 Per far fronte alla profonda lacerazione politica e religiosa dell’Europa cristiana, Leone X appoggia l’elezione dell’imperatore Carlo V d’Asburgo.

1521 Muore per un attacco di malaria.

1515

1515 Leone X (1513-1521) Bologna - Leone o Mezzo bianco – Munt. 111 AG (g 3,56) RR Conio attribuito ad Antonio Machiavelli. Proveniente da G. Marchesi, mostra-convegno Reggio Emilia 25 settembre 1993. qSPL 1500

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– Munt. 18 AG (g 9,82) RRRR La denominazione che comunemente aveva questa moneta di testone o triplice giulio è stata corretta dal Muntoni che, dopo un attento studio sulla metrologia dell’epoca, l’ha rettificata in quarto di ducato. I conii vennero quasi sicuramente preparati da Pier Maria Serbaldi da Pescia in quanto, considerato che nella legenda del rovescio è incisa la marca dei Fugger, è documentato che durante il loro appalto Pier Maria ricopriva la carica di incisore ufficiale. Il Martinori, tuttavia, nei suoi Annali della zecca di Roma, proprio per il bello stile dell’incisione, reputava possibile attribuirla al Caradosso. La rappresentazione e la legenda del rovescio ricordano il perdono e il conseguente reintegro nelle cariche concesse da Leone X nel dicembre del 1513 ai cardinali che avevano preso parte al Concilio scismatico di Pisa del 1511. Detta “la moneta del perdono di Leone X ai cardinali”, risulta essere una tipologia di estrema rarità. Questa è uno dei pochissimi esemplari esistenti a non recare il foro di sospensione, e si trova in uno stato di conservazione insolito per questa affascinante emissione. Gli unici 2 esemplari da noi reperiti nei passaggi in asta pubblica risultano essere quelli della Nac 118 del 2019 lotto 278, e quello dell’ asta CNG 271 del 2012 lotto 159. Nella prima, in conservazione dichiarata BB, ha realizzato € 22.000,00 + diritti. Nella seconda, sempre in conservazione BB, il realizzo è stato di 37.500,00 $. Questa da noi proposta proviene dalla collezione Ruchat parte III, P&P Santamaria, Roma maggio 2022, lotto 486; successivamente in asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 77.

29
BB 15000 1516 

Adriaan Florenszoon Boeyens, di Utrecht (Sacro Romano Impero)

9 gennaio 1522 – 14 settembre 1523

1459 Nasce a Utrecht da una modesta famiglia. Grande studioso, diviene precettore del futuro imperatore Carlo V.

1517 Eletto Cardinale da Leone X.

1522 Eletto Papa con il sostegno dell’Imperatore Carlo V. Conduce una vita austera e semplice. Cerca di sanare le finanze, sostiene la riforma della curia e l’unità della Cristianità al fine di arginare il pericolo turco, mentre in Germania dilaga la riforma protestante.

1523 Fautore di una pace europea, emette una bolla che ordina a tutti i governanti cristiani un armistizio di tre anni. Muore a Roma il 14 settembre.

1517 Adriano VI (1522-1523) Parma - Giulio - Munt. 21; MIR 759 (questo esemplare raffigurato) AG (g 3,76) RRRR Moneta di estrema rarità, con ritratto eccezionale, improntato al più sorprendente verismo, di questo Pontefice olandese, l’ultimo straniero prima di Giovanni Paolo II. Le emissioni al nome di Adriano VI sono rare in generale ed i suoi ritratti, che compaiono esclusivamente sui giuli emessi a Parma, risultano rarissimi. Proveniente dalla collezione conte Magnaguti, Mantova; Asta P&P Santamaria ENH XI, Roma novembre 1956, lotto 121; Asta Varesi ANPB, Milano 7/8 ottobre 2016, lotto 761. Di gran lunga il migliore dei pochissimi esemplari apparsi. M.di SPL 16000

30
1517
Adriano VI

Adriano VI (1522-1523)

1518

d’oro di camera - Munt. 2 AU (g 3,35) RRR Conio attribuito ad Antonio Machiavelli. Magnifico esemplare di grandissima qualità, non circolato, perfettamente centrato, e dai rilievi ben definiti. Proveniente dall’asta Negrini 32, Milano 3 dicembre 2010, lotto 1633.

Adriano VI (1522-1523)

- Munt. 8 AG (g 3,40) RR Insolita e superba qualità per questa tipologia di rarissima apparizione in conservazione anche solo SPL. Esemplare con lievi debolezze caratteristiche di questa monetazione, ma che si presenta di ottima freschezza. Proveniente dall’asta Nomisma 38, RSM 22 aprile 2009, lotto 1264.

1520

di Utrecht, Olanda. Commemorante la grande

Pontefice - Opus: di artista anonimo - Modesti CNORP II 257 AE (g 22,27 - Ø 34,60 mm) RR Medaglia di restituzione coniata, opera di artista anonimo, realizzata verso la metà del XVII secolo. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 91, realizzo 170,00 CHF + diritti.

31
1518 Fiorino qFDC 7000 1519 Giulio SPL+ 2000 1520 Adriano VI (1522-1523) Adriaan Florenszoon Boeyens cultura del SPL-FDC 150 1519

Clemente VII

Giulio de’ Medici, di Firenze (Repubblica Fiorentina)

19 novembre 1523 – 25 settembre 1534

1478 Nasce a Firenze, figlio naturale di Giuliano de’ Medici (ucciso nel 1478 nella congiura dei Pazzi) e di Antonietta del Cittadino. Trascorre gli anni della gioventù nella casa dello zio Lorenzo il Magnifico e già da allora instaura stretti legami con il cugino Giovanni, futuro Leone X, che nel 1513 lo nomina arcivescovo della città e Cardinale con il titolo di Santa Maria in Domenica. Ottiene da allora diversi vescovadi in Italia e in altri paesi europei con conseguente accumulo di ingenti ricchezze. Compie missioni politiche e diplomatiche di rilevante importanza e il suo prestigio e la sua influenza aumentano ancor di più durante il pontificato di Adriano VI (1521-1523).

1523 Viene eletto Papa alla morte di quest’ultimo. I primi sette anni del suo pontificato sono dominati dagli scontri tra la potenza asburgica ed i francesi.

1525 Celebra l’VIII Anno Santo.

1526 Aderisce alla Lega Santa contro Carlo V, il quale, per rappresaglia gli dichiara guerra.

1527 I lanzichenecchi prendono Roma d’assalto e la saccheggiano spietatamente (Sacco di Roma).

1529 Il trattato di Barcellona tra Carlo V e Clemente VII e la pace di Cambrai tra Francesco I e Carlo V significano una momentanea pacificazione e il 24 febbraio 1530 il pontefice incorona solennemente Carlo V imperatore nella chiesa di San Petronio a Bologna. Durante il pontificato di Clemente VII si verificarono in Europa gli eventi politici e religiosi che determinano la definitiva diffusione e affermazione del luteranesimo.

1533 Scomunica Enrico VIII, Re d’Inghilterra

1534 Muore a Roma e le sue ceneri sono trasportante nel 1542 nella Chiesa della Minerva in un sepolcro posto di fronte a quello del cugino Leone X.

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1521 Clemente VII (1523-1534) Modena - Ducato - Munt. 111 AU (g 3,42) RRRR Con Clemente VII il Papa proveniva nuovamente dalla famiglia dei Medici. Seguì, dopo il breve Intermezzo di Adriano VI, suo cugino Leone X nel pontificato. Sotto la sua guida, il conflitto franco-asburgico si intensificò con i combattimenti nel nord Italia. Inizialmente neutrale, Clemente VII si schierò con l’imperatore Carlo V, ma nel 1526 passò dalla parte opposta di Francesco I di Francia. Clemente VII si rifugiò a Castel Sant’Angelo mentre i Medici venivano cacciati da Firenze. Fu solo nel 1529, con l’imminente assedio di Vienna da parte dei turchi, che si raggiunse un accordo con Carlo V e si ottenne il ritorno a Roma e Firenze. Nel 1531 si verificò un’altra scissione della chiesa, quella della Chiesa d’Inghilterra, perché Clemente VII si era rifiutato di dichiarare nullo il matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona. Sul dritto della moneta particolare risalto è posto sulla raffigurazione della stola del Papa. Lo stemma sul retro riporta a destra quello della città di Modena e a sinistra lo stemma sdoppiato di Papa Clemente e della famiglia Salviati. Questo combacia con la zecca, poiché a Modena il nipote di Leone X, Jacopo Salviati, era arcivescovo. Esemplare di straordinaria qualità, dai rilievi ottimamente impressi, privi delle consuete debolezze che affliggono questa tipologia. Moneta di estrema rarità. Proveniente dalla collezione conte Magnaguti, Mantova; Asta P&P Santamaria ENH XI, Roma 4 giugno 1956, lotto 133; Asta Bank Leu AG 36, Zurigo 7/8 maggio 1985, lotto 680; Asta Aretusa 1, Lugano 18 settembre 1993, lotto 457. Conservazione eccezionale, un piccolo gioiello numismatico, a nostro avviso il migliore dei pochissimi esemplari apparsi.

qFDC 30000

33
1521  

1522 Clemente VII (1523-1534) Doppio carlino - Munt. 43 AG (g 4,80) RR Ritratto di eccellente fattura, la cui realizzazione è attribuita a Benvenuto Cellini. È questo uno dei migliori esemplari che ci sia mai capitato di vedere in virtù di un’ottima conservazione. Lieve debolezza al margine al R/, ma moneta non circolata, con un modulo regolare, insolitamente ben coniato in particolare al D/ e un’affascinante patina di vecchia collezione. Proveniente da M. Rossi, Mantova 10 aprile 1991. SPL-FDC 4500

1523 Clemente VII (1523-1534) Ducato ossidionale (1527) - Munt. 21,I; MIR 796/2 (questo esemplare) AG (g 35,67) RRRR Esemplare di ottima qualità per questa storica moneta. Il periodo di coniazione di questi ducati è quello dell’anno terribile del sacco di Roma, che va precisamente dal 6 maggio all’8 dicembre 1527. Furono battuti a Castel Sant’Angelo, dove il pontefice si era rifugiato a seguito della presa di Roma da parte dei mercenari al soldo degli Imperiali. Il sacco della città ebbe proporzioni disastrose. Nella prima giornata di scontri 6000 romani persero la vita in difesa dell’Urbe, mentre altre 2000 persone, che avevano cercato scampo sulle imbarcazioni del Tevere, affogarono nel fiume quando queste, stracariche, si capovolsero. La popolazione della capitale da 90000 abitanti si ridusse a poco più di un terzo, 20000 furono passati per le armi, 10000 abbandonarono la città ed altri 30000 morirono in seguito alla peste causata dal sacco. Nulla si salvò dallo scempio dei Lanzichenecchi, non le donne che ebbero a subire violenze inenarrabili, non i palazzi ed i monumenti; ogni casa fu saccheggiata e le chiese profanate. Le stanze del Vaticano, con gli affreschi del Raffaello, del Botticelli e di Michelangelo furono trasformate in corpo di guardia. Innumerevoli le opere d’arte che andarono perse per sempre nella furia di quei giorni; la statua del Laocoonte venne fatta a pezzi. Solo castel Sant’Angelo, l’antico sepolcro romano fatto costruire dall’imperatore Adriano, già fortificato fin dal V secolo e da poco restaurato e rinforzato, resistette all’assedio posto dai Lanzichenecchi, che furono sempre respinti dalle artiglierie. Agli Imperiali, che avevano scavato tutto intorno al mausoleo una trincea servendosi dei prigionieri, non rimaneva altro che attendere che la penuria di cibo e la peste aprissero le porte della fortezza. Il 5 giugno il pontefice dovette cedere e le condizioni della resa furono durissime: oltre al pagamento di circa 400000 ducati, della decima di tutti i beni ecclesiastici nelle terre di Carlo V e la consegna agli Imperiali di Ostia, Civitavecchia, Modena, Piacenza, Parma e Forlì, fu deciso di tenere in ostaggio tre Cardinali e altrettanti parenti stretti del papa e la reclusione di quest’ultimo in Castel Sant’Angelo sino al completo pagamento del riscatto. Benché il pagamento fosse avvenuto entro agosto, papa de’ Medici rimase prigioniero per 6 mesi durante i quali furono fusi arredi sacri in oro ed argento per far fronte alle continue richieste di denaro da parte degli occupanti.

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1522 1523

Clemente VII riuscì a fuggire dal Castello la notte dell’8 dicembre travestito da servitore. Il giorno successivo la fortezza venne riconsegnata al Legato Pontificio. Il 17 febbraio 1528 gli Imperiali decimati dalla peste mossero alla volta di Napoli. I ducati con le loro frazioni furono coniati con argento di fortuna ricavato dalla fusione degli arredi sacri, vasellame e reliquie. Le testimonianze dell’epoca ci confermano questa straordinaria battitura per il pagamento del riscatto del pontefice. Un autore, il fiorentino Domenico de’ Rossi, compagno di prigionia del papa, nelle sue “Memorie Storiche” così scrive della capitolazione del pontefice: “...Il primo capo fu, che Sua santità pagasse 400.000 Ducati all’esercito Cesareo in tre paghe, cioè 100 mila presentemente, 50 mila tra venti giorni, cioè per tutto il giorno 26 dello stesso mese di giugno, e li restanti 250 mila fra due mesi prossimi etc. Furono chiamati in Castello gli Zecchieri e immediatamente datogli l’oro e l’argento, che vi era dentro rifugiato, ne furono improntati i 100 mila Scudi promessi e presentemente pagati; gli altri 50 mila li andavano mettendo insieme, di candelieri, croci, vasi ed ornamenti di Reliquie, quali fatti improntare con le teste di S. Pietro e Paolo, e con l’arme di Sua Santità, furono similmente pagati a quelle insaziabili turbe”. Dallo Scilla riportiamo la notizia che al saggio questi ducati rivelavano una discreta presenza di oro, e questa è probabilmente la ragione per cui vennero ricercati e fusi dagli speculatori del tempo, determinandone così la grande rarità. Proveniente da asta Varesi ANPB, Milano 7/8 ottobre 2016, lotto 1528. Di questo ducato si conoscono 2 varianti, una senza crocetta dietro la testa dei Santi ed una con la crocetta. Questo, con crocetta, risulta essere di apparizione più rara ed il miglior esemplare di questa variante. Nell’asta NAC 69 del 2012, lotto 774, un esemplare superiore, ma della variante “senza crocetta”, in conservazione M.di SPL, ha realizzato € 65.000,00 + diritti.

SPL 25000

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Paolo III

Alessandro Farnese, di Canino (Stato Pontificio)

13 ottobre 1534 – 10 novembre 1549

1468 Nasce a Roma, o forse a Canino in provincia di Viterbo, da Pier Luigi e Giovanella Caetani. Studia a Roma con il maestro Pomponio Leto, frequenta la casa di Lorenzo il Magnifico e si laurea a Pisa.

1509 Nominato Vescovo di Parma. Aiutato dalla bellissima sorella Giulia, amante di Alessandro VI, ottiene privilegi ed incarichi di grande rilievo. Ha alcuni figli illegittimi e solo a partire dal 1513 si può riconoscere un cambiamento dei suoi costumi a favore di un serio impegno sacerdotale.

1519 Consacrato prete.

1524 Viene elevato a vescovo di Ostia.

1529 Vicario di Roma con enormi poteri soprattutto all’aggravarsi delle condizioni di salute di Clemente VII.

1534 Il 13 ottobre viene eletto Papa. Sente la necessità di riformare la Chiesa, convoca un concilio.

1540 Approva la regola dell’Ordine della Compagnia di Gesù fondata da Ignazio di Loyola.

1542 Istituisce la Congregazione dell’Inquisizione Romana (Sant’Uffizio).

1545 Dà finalmente inizio al Concilio di Trento che si protrae fino al 1563 e che fornisce in termini dottrinali la conferma dei dogmi della Chiesa Cattolica, la riforma morale e disciplinare del clero e il recupero dell’unità cristiana. Promuove inoltre la rottura definitiva tra cattolici e protestanti. È grande mecenate delle arti.

1549 Muore a Roma e viene sepolto nella Basilica di San Pietro.

1524 Paolo III (1534-1549) Bologna - Bianco - Munt. 100 AG (g. 5,46) R Di difficile reperibilità in questa conservazione, particolarmente ben coniato e corredato da una magnifica patina di monetiere. Proveniente dall’asta Aretusa 3, Lugano 25/26 novembre 1994, lotto 948. qFDC 800

36
1524
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1525 Paolo III (1534-1549) Macerata - Testone An. XII - Munt. 134; MIR 925 (questo esemplare) AG (g. 5,51) RRRR Di estrema rarità, non ci risulta nessun altro esemplare esitato in asta pubblica oltre a questo, unico presente sui portali di ricerca come Coinarchive o similari. Moneta di grandissimo fascino con una fantastica patina. Mazzeo Mazzei zecchiere. Proveniente dall’asta Varesi ANPB, Milano 7/8 ottobre 2016, lotto 780. SPL 12000

Giulio III

Giovanni Maria Ciocchi Dal Monte, di Monte San Savino (Repubblica Fiorentina)

7 febbraio 1550 – 23 marzo 1555

1487 Figlio di un famoso giureconsulto, nasce a Roma il 10 settembre; studia giurisprudenza a Perugia e Bologna e lettere a Siena. Viene allevato dallo zio Antonio, arcivescovo di Siponto, il quale divenuto Cardinale, ottiene che lo stesso arcivescovado sia donato al nipote. Giovanni Maria partecipa con tale nomina al Concilio Lateranense V.

1527 Viene fatto prigioniero durante il Sacco di Roma del 1527 e rischia più volte di essere giustiziato.

1536 Creato cardinale da Papa Paolo III e nominato membro della commissione per la riforma della chiesa; è il primo a presiedere, come rappresentante del pontefice, il Concilio di Trento.

1549 Eletto Papa con il nome di Giulio III, dopo oltre due mesi di un conclave profondamente diviso tra la parte filo francese e quella imperiale.

1550 Incoronato in San Pietro il 22 febbraio con cerimonia sfarzosa, apre la Porta Santa dando così inizio alla celebrazione del Giubileo. Il suo pontificato è caratterizzato dal lusso e dalla magnificenza e da una politica nepotista; tuttavia il Pontefice dimostra grandi capacità politiche e grande attenzione alle esigenze della riforma cattolica. Stabilisce la riapertura del Concilio di Trento (Dogma dell’Eucarestia, della Confessione e dell’Estrema Unzione). Giulio III riconosce i grandi meriti della Compagnia di Gesù, favorisce opere di evangelizzazione in America meridionale, in Giappone e Cina. Inizia a Roma l’apostolato di Filippo Neri. Mecenate, ama circondarsi di artisti tra i quali il Vignola e Michelangelo.

1555 Muore a Roma il 23 marzo e viene sepolto nelle Grotte Vaticane in un antico e spoglio sarcofago.

1526 Giulio III (1550-1555) Giulio An. III - Munt. 16a AG (g. 3,23) R Superbo esemplare, perfettamente impresso e privo di usura. Conservazione assolutamente insolita e di grandissima qualità. Certamente il miglior esemplare apparso, in particolar modo al D/. Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 118.

qFDC 1000

38
1526

Marcello II

Marcello Cervini, di Montefano (Stato Pontificio)

9 aprile 1555 – 1 maggio 1555

1501 Figlio di Ricciardo Cervini e di Cassandra Benci, nasce a Montefano in provincia di Macerata; studia a Montepulciano, poi a Siena e Roma. È un grande diplomatico.

1555 Eletto Papa. Gli è unanimemente riconosciuta una grande integrità morale e una profonda dottrina. Il principale obiettivo di Marcello II è la realizzazione della pace e dell’unità nel mondo cristiano, ma le condizioni di salute non gli permettono di realizzare il suo programma.

1527

1527 Marcello II (1555) Marcello Cervini di Montefano. Medaglia in bronzo commemorante Marcello II - Modesti CNORP II 463 AE (g 16,58 - Ø 30,84 mm) R Ultimo papa a mantenere il suo nome di nascita al momento della sua ascesa all’ufficio, Marcello II ebbe anche il sesto pontificato più breve, durato solo 22 giorni. La combinazione delle sue estenuanti cerimonie di ascensione e dei doveri pontifici lo stancarono rapidamente e presto si ammalò. Riconio successivo eseguito fra il XVII e XVIII secolo da un’opera di Gianfederico Bonzagni. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 109. qFDC 150

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Gian Pietro Carafa, di Capriglia Irpina (Regno di Napoli)

23 maggio 1555 - 18 agosto 1559

1476 Figlio di Giannantonio, conte di Catalana, e Vittoria Caponesca, nasce a Capriglia. Fa carriera ecclesiastica

1536 Creato Cardinale, è nominato inquisitore generale

1555 Eletto Papa. Manifesta una forte volontà di restituire allo Stato della Chiesa lo splendore ed il peso politico del passato attraverso una profonda riforma. Non è immune dal nepotismo e cerca senza successo di favorire la Spagna contro la Francia. In seguito si occupa solo di questioni spirituali: riforma la Curia e il clero e conferisce ampi poteri all’Inquisizione, instaurando un diffuso governo del terrore. Pone fine allo scandalo del nepotismo.

1559 La notizia della sua morte il 18 agosto scatena gravi tumulti a Roma ed il suo corpo viene sepolto in luogo segreto onde evitare la profanazione della salma.

1528 Paolo IV (1555-1559) Ancona - Giulio - Munt. 43 AG (g. 3,23) R Magnifico tondello di ottima freschezza, dal metallo brillante ed impreziosito da bellissime iridescenze marginali. Proveniente dall’asta Nomisma 29, RSM 22 marzo 2005, lotto 1044.

400

40
qFDC/FDC
1528 Paolo IV
41
1529 Paolo IV (1555-1559) Bologna - Bianco - Munt. 49 AG (g 4,70) R Proveniente dall’asta Artemide XXIX, RSM 27 giugno 2010, lotto 410. BB 100
FDC 300
1530 Paolo IV (1555-1559) Giovanni Pietro Carafa di Capriglia Irpina. Medaglia 1559 in bronzo - Opus: Gianfederico Bonzagni - Modesti CNORP II 483 AE (g 10,54 - Ø 25,38 mm) RR Medaglia originale coniata, opera di Gianfederico Bonzagni, realizzata nel 1559. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 109, realizzo 500,00 CHF + diritti. 1529 1530

Pio IV

Giovanni Angelo Medici, di Milano (Ducato di Milano)

25 dicembre 1559 – 9 dicembre 1565

1449 Nasce a Milano da Bernardino e da Cecilia Serbelloni. Studia medicina, filosofia e legge.

1527 Si trasferisce a Roma ed entra a far parte dell’ambiente ecclesiastico, servendo prima Clemente VII, poi Paolo III, che nell’aprile 1549 lo crea Cardinale. È invece malvisto e detestato da Paolo IV.

1559 La notte di Natale viene eletto papa dopo un conclave fortemente contrastato. Concede l’amnistia ai rivoltosi alla morte di Paolo IV e processa e condanna i nipoti dello stesso papa. Riapre il Concilio di Trento. Papa “costruttore” e mecenate delle arti e delle lettere (sotto il suo pontificato vengono realizzate le fortificazioni del porto di Civitavecchia e di Castel Sant’Angelo a Roma, e la via Pia, e ancora la Basilica di Santa Maria degli Angeli e Porta Pia, queste ultime opera di Michelangelo), dà nuovo impulso alle università di Roma e Bologna.

1565 Muore amorevolmente assistito da due grandi Santi, Filippo Neri e Carlo Borromeo.

1531 Pio IV (1559-1565) Bologna - Bianco - Munt. 70 AG (g. 4,70) RR Tondello di insolita e superba qualità, imprezionsito da una bella patina di antica raccolta. Tipologia rarissima da trovarsi in alta conservazione, mai superiore allo SPL. Proveniente dall’asta Astarte S.A. XVIII, Zurigo 9 maggio 2005, lotto 49. SPL 300

42
1531

Antonio Michele Ghislieri, di Bosco (Ducato di Milano)

7 gennaio 1566 – 1 maggio 1572

1504 Figlio di Paolo e Domenica Augeria, nasce a Bosco in provincia di Alessandria. Di umile famiglia, a dodici anni entra nel convento dei Domenicani di Voghera con il nome di Michele. Completa gli studi a Bologna e a Genova ove nel 1528 è ordinato sacerdote. Teologo, diviene superiore di molti conventi ed è nominato inquisitore di Milano.

1557 Cardinale e poi Supremo Inquisitore Perpetuo.

1566 Con il sostegno del cardinale Borromeo viene eletto papa i 7 gennaio. Effettua la riforma del clero mediante l’applicazione delle norme decretate dal Concilio di Trento: l’integrità della fede, la rigidezza dei costumi e l’assistenza ai poveri, malati e bisognosi.

1571 Crociata contro i turchi. Battaglia di Lepanto.

1572 Muore. Viene beatificato da Clemente X e canonizzato il 22 maggio 1712 da Clemente XI.

43
1532 Pio V (1566-1572) Bologna - Bianco - Munt. 49 AG (g. 4,73) R Proveniente dall’asta del Titano 3, RSM 26 settembre 1999, lotto 539. qSPL 100
Pio V
1532
San

Ugo Boncompagni, di Bologna (Stato Pontificio)

13 maggio 1572 – 10 aprile 1585

1502 Nasce a Bologna da Cristoforo e da Angela Marescalchi.

1546 Partecipa ai lavori del Concilio di Trento come abbreviatore.

1565 Viene creato cardinale prete con il titolo di S. Sisto.

1572 Innalzato alla Tiara ventiquattro ore dopo l’entrata dei cardinali al conclave. Uomo di grande spirito organizzativo, gli va attribuito il merito di aver frenato la tendenza separatista di alcune nazioni, con la costituzione delle congregazioni cardinalizie e l’incremento dato alle nunziature apostoliche.

1575 Prepara accuratamente il giubileo, a cui partecipano oltre 400.000 fedeli.

1585 Muore a Roma.

44
1533 Gregorio XIII (1572-1585) Testone 1575 - Munt. 33 AG (g 9,83) R Proveniente dall’asta Finarte 751, Milano 11 ottobre 1990, lotto 412. SPL 300 1533 Gregorio XIII

Sisto V

Felice Peretti, di Grottammare (Stato Pontificio)

24 aprile 1585 – 27 agosto 1590

1521 Nasce a Grottammare nel Piceno da Peretta de’ Peretti e da Marianna Riccuccia da Camerino, agricoltori di modestissime condizioni.

1534 Entra nell’Ordine dei Minori Conventuali in Montalto.

1556 Creato Vescovo di S. Agata dei Goti.

1557 Inquisitore della fede a Venezia.

1570 Creato Cardinale da San Pio V.

1585 Innalzato alla Tiara dopo la morte di Gregorio XIV, dimostra immediatamente la sua ferrea energia. Con equità e giustizia esemplare, ma con inflessibile rigore, sbaraglia il banditismo che infesta lo Stato Pontificio; ristabilisce la sicurezza pubblica, l’ordine e il buon costume. Restaura monumenti; inizia con successo la bonifica delle Paludi Pontine.

1586 Benefica Montalto, sua patria elettiva, creandovi una zecca.

1590 Muore a Roma.

1534 Sisto V (1585-1590) Piastra 1588 An. IIII - Munt. 7 AG (g 32,26) RRR Esemplare di qualità assolutamente insolita, particolarmente elevata per questa tipologia di moneta. Bel modulo regolare, privo di difetti ed impreziosito da una delicata patina. Lievi segnetti al bordo, ma indubbiamente uno dei migliori apparsi sul mercato. L’unico esemplare in conservazione simile, risulta essere quello dell’asta Nomisma 53 del 2015, lotto 1500, con un realizzo, in conservazione SPL, di € 11.500,00 + diritti. Proveniente da M. Rossi, Mantova 4 maggio 1991. SPL 2500

45
1534

la tipologia, di

IIII - Munt. 45 AG (g 9,43)

con bellissima

di medagliere. Moneta di rarissima reperibilità, ed i pochi apparsi, tutti in qualità molto bassa. Il migliore di quelli presenti su motori di ricerca relativi ai realizzi delle aste. Ad oggi, l’unico nella medesima conservazione (anche se con una minor definizione dei rilievi al D/, rispetto a questo da noi proposto) risulta essere quello dell’asta Nac 81 del 2014, lotto 429, con un realizzo di € 2.750,00 + diritti. Proveniente dall’asta Nac 12, Zurigo 1 maggio 1998, lotto 2864. SPL 1000

Niccolò

1589.

dall’asta Tkalec

46
1535 Sisto V (1585-1590) Testone 1588 An. RRR Esemplare di eccellente qualità per largo modulo e patina 1536 Sisto V (1585-1590) Felice Peretti di Grottammare. Costruzione del Ponte Felice sul Tevere. Medaglia 1589 in bronzo - Opus: Niccolò De Bonis - Modesti CNORP IV 869 AE (g 35,22 - Ø 44,32 mm) R Copia fusa in epoca successiva di medaglia originale coniata, opera di De Bonis, realizzata nel Proveniente AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 163, realizzo 800,00 CHF + diritti. BB+ 500 1535 1536

è la prima quadrupla battuta a Roma. Moneta di grandissimo fascino e di superba qualità. Della più grande rarità, unico esemplare apparso in asta pubblica. EX Asta Nomisma SPA 62, lotto 1011, realizzo € 124.000,00 + diritti. TOP POP, miglior esemplare certificato NGC, in slab AU53 n. 5883923-

47
1537 Sede Vacante (1590) Quadrupla 1590 – MIR 1 AU (g 13,23) RRRRR Nel 1590 ci furono due periodi di sede vacante. Il primo dopo la morte di Sisto V dal 27 agosto al 15 settembre e il secondo dopo la morte di Urbano VII dal 27 settembre al 5 dicembre. Probabilmente l’emissione di questa quadrupla appartiene al secondo periodo, decisamente più lungo di cui in modo emblematico l’immagine del rovescio vuole ricordare la liberazione della Chiesa dalla peste che infieriva nella capitale portando alla tomba anche i papi in carica. Da sottolineare che questa 001.
AU53 150000
1537

Urbano VII

Giovanni Battista Castagna, di Roma (Stato Pontificio)

15 settembre 1590 – 27 settembre 1590

1521 Di nobile famiglia genovese, nasce a Roma, figlio di Cosimo e Costanza Ricci.

1549 Grande diplomatico, ricopre numerosi incarichi, il primo dei quali è quello di uditore presso la corte di Enrico II in Francia.

1555 Eletto Vescovo di Rossano Calabro.

1559 Governato di Fano e di Perugia.

1564 Inviato al Concilio di Trento, è Nunzio in Spagna e successivamente a Venezia.

1577 Governatore di Bologna.

1578 È inviato alla conferenza di Colonia per mediare la controversia tra il Re cattolico di Spagna e i Paesi Bassi.

1583 Viene nominato Cardinale.

1590 Eletto Papa il 15 settembre, è colto da una forte febbre malarica il secondo giorno di pontificato e si spegne il 27 dello stesso mese.

1538 Urbano VII (1590) Bologna - Sesino - Munt. 3 CU (g 0,91) RRR Prese parte al conclave che nel 1585 elesse papa Sisto V, per poi venire nominato dal 19 novembre dell’anno successivo inquisitore generale del Sant’Uffizio. Venne scelto come successore di Sisto V il 15 settembre 1590, proponendosi fin dall’inizio come fedele esecutore dei decreti tridentini e continuatore della politica restauratrice inaugurata dal suo predecessore. Questa moneta rappresenta l’unica di questo pontefice con ritratto. Proveniente dall’asta Pandolfini, Firenze 31 maggio 2017, lotto 353, realizzo € 325,00. BB 200

1539 Urbano VII (1590) Giambattista Castagna di Roma. Medaglia commemorativa 1590 in argento - Opus: Riconio da due conii degli Hamerani (dritto) e Niccolò De Bonis (rovescio). - Modesti CNORP IV 904 AR (g 13,85 - Ø 33,73 mm) RR Copia fusa in epoca successiva di medaglia originale coniata, opera di Niccolò De Bonis, realizzata nel 1589. Non ci risultano altri esemplari oltre a questo apparsi in asta pubblica. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 165, base 500,00 CHF. SPL/qSPL 150

48
1538 1539

Gregorio XIV

Niccolò Sfondrati, di Somma Lombarda (Ducato di Milano)

5 dicembre 1590 – 16 ottobre 1591

1535 Figlio di Francesco e di Anna Visconti, nasce a Somma Lombarda in provincia di Varese. Nasce settimino e di parto cesareo, poiché la mamma muore durante le doglie e il padre, rimasto vedovo, intraprende la carriera ecclesiastica fino ad essere creato Cardinale, nel 1544, da Paolo III.

1555 Studia a Perugia e poi a Padova dove si laurea in giurisprudenza.

1557 Vescovo di Cremona, inviato al Concilio di Trento, lavora in stretta collaborazione con il Cardinal Borromeo e il 12 dicembre 1583 viene creato cardinale.

1590 Il 5 dicembre viene eletto Papa dopo un tormentato conclave. Il breve pontificato di Gregorio XIV, uomo pio, di carattere mite e privo di esperienza politica e amministrativa, è caratterizzato da drammi e problemi: in particolare la peste e la fallimentare spedizione militare in Francia a favore dei cattolici contro gli ugonotti, che aggrava lo stato del tesoro conservato a Castel Sant’Angelo.

1591 Minato da tutti questi problemi e da una salute malferma, il pontefice si spegne la notte del 15 ottobre e viene sepolto a San Pietro nella Cappella Gregoriana.

1540 Gregorio XIV (1590-1591) Niccolò Sfondrati di Somma Lombarda. La spedizione militare pontificia antiugonotti del 1591 in Francia. Medaglia in argento - Opus: Niccolò De Bonis - Modesti CNORP IV 919 AR (g 15,98 - Ø 33,73 mm) RR Copia fusa in epoca successiva di medaglia originale coniata, opera di Niccolò De Bonis, realizzata nel 1591. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 169, realizzo 500,00 CHF + diritti. BB-SPL 300

49
1540

Innocenzo IX

Giovanni Antonio Facchinetti, di Bologna (Stato Pontificio)

29 ottobre 1591 – 30 dicembre 1591

1519 Nasce a Bologna da umile famiglia. Laureatosi in giurisprudenza, è al servizio del cardinale Alessandro Borghese e successivamente nominato prelato della Segnatura di Grazia e Giustizia, Governatore di Roma e Vescovo di Nicastro in Calabria, partecipa al Concilio di Trento.

1583 Creato cardinale, entra a far parte dell’Inquisizione del Sant’Uffizio.

1591 Eletto papa. Il suo pontificato dura soltanto due mesi e non registra eventi degni di nota. Non è indenne da pratiche nepotistiche. Verso la fine di dicembre vuole compiere a piedi scalzi il tradizionale pellegrinaggio alle “Sette Chiese”. Il rigore della stagione e la fatica affrontata contribuiscono a determinare la sua morte, che avviene la mattina del 30 dicembre 1591.

1541

1541 Innocenzo IX (1591) Giovan Antonio Facchinetti di Bologna. Commemorante Innocenzo IX. Medaglia sec. XVII in bronzo - Conii originari di Niccolò De Bonis e anonimo - Modesti CNORP IV 939 AE (g 12,50 - Ø 30,98 mm) RRR Riconio successivo, ottenuto da due conii originari di Niccolò De Bonis (dritto) e da un artista anonimo (rovescio). Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 173, realizzo 350,00 CHF + diritti.

M.di SPL 250

50

Clemente VIII

Ippolita Aldobrandini, di Fano (Stato Pontificio)

30 gennaio 1592 – 3 marzo 1605

1536 Nasce a Fano da Silvestro e Lisa Deti, di nobile famiglia fiorentina fuggita da Firenze dopo il ritorno dei Medici. Ippolito studia a Padova, a Perugia e si laurea in diritto a Bologna. Inizia la sua carriera al servizio del cardinale Alessandro Farnese ed entra poi nella curia romana.

1585 Creato cardinale con il titolo di San Pancrazio

1592 Eletto Papa. Il suo pontificato è caratterizzato da questioni inerenti all’affermazione della fede cattolica. Deve affrontare e combattere l’espansionismo dei turchi.

1600 Organizza e celebra il giubileo. È coinvolto nelle guerre che da anni vedono la Francia e la Spagna contendersi la supremazia, alla lotta contro ogni forma di eresia e alla rigida attività dell’inquisizione Clemente VIII affianca una politica favorevole allo sviluppo della cultura, delle scienze e delle arti. Torquato Tasso e altri artisti sono sostenuti dal papa, che fa decorare l’interno della cupola di San Pietro e restaurare la Basilica Lateranense e la “Villa Aldobrandini”.

1605 Muore a Roma, e viene provvisoriamente sepolto in San Pietro; nel 1646 le sue spoglie vengono trasferite nella cripta funeraria della famiglia Borghese situata sotto la Cappella Paolina di Santa Maria Maggiore.

1542 Clemente VIII (1592-1605) Fano - Testone - Munt. 149 AG (g 9,00) RRRR Stella sopra lo stemma. Moneta di rarissima apparizione sul mercato e di conservazione assolutamente particolare, nettamente superiore rispetto al paio di esemplari che siamo riusciti a reperirire e che risultano in conservazione MB. Lievi schiacciature di conio al R/, ma D/ di eccellente qualità. Proveniente dall’asta Finarte 751, Milano 11 ottobre 1990, lotto 180; A. Bassani, mostra-convegno Modena 5 gennaio 1991. qSPL 700

51
1542 1543 1543 Clemente VIII (1592-1605) Testone 1592 An. I - Munt. 30 AG (g 9,32) RR Esemplare di buona conservazione per questa tipologia che non appare praticamente mai sopra il BB. Proveniente dall’asta Nomisma 43, RSM 8 maggio 2011, lotto 1139.
BB/BB+
250

Alessandro de’ Medici, di Firenze (Ducato di Firenze)

1 aprile 1605 – 27 aprile 1605

1536 Appartenente ad un ramo collaterale della famiglia Medici, nasce a Firenze da Ottaviano e da Francesca Salviati, nipote di Leone X.

1573 Nominato Vescovo di Pistoia.

1574 Arcivescovo di Firenze.

1583 Creato Cardinale.

1596 Clemente VIII lo invia come Legato Apostolico presso Enrico IV di Francia con il compito di tentare una mediazione tra la Francia e la Spagna in procinto di affrontarsi in una sanguinosa guerra. Il cardinale raggiunge il suo scopo e questo gli vale riconoscimenti ed onorificenze sia da parte di Enrico IV che di Clemente VIII.

1605 Eletto Papa il 1° aprile, muore colpito da una forte febbre il 27 dello stesso mese. 1544

1544 Leone XI (1605) Alessandro de Medici di Firenze. Elezione e prematura scomparsa del Pontefice. Medaglia 1605 in argento - Opus: Giorgio Rancetti - Modesti CNORP IV 1031 AG (g 38,14 - Ø 37,05 mm) RRRR Medaglia originale coniata. La medaglia fu realizzata da Rancetti subito dopo la morte del Pontefice che regnò solo 26 giorni. Il rovescio prende spunto dal nome scelto dal Papa e si riferisce all’episodio biblico di Sansone che vide uscire dalle fauci del leone appena ucciso dalle api. La leggenda “dal forte la dolcezza” esemplifica ulteriormente il riferimento biblico. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 181, realizzo 3.500,00 CHF + diritti.

M.di SPL 2500

52
Leone XI

Camillo Borghese, di Roma (Stato Pontificio)

16 maggio 1605 – 28 gennaio 1621

1552 Nasce a Roma da Marcantonio, celebre giureconsulto, e da donna Flaminia Astalli, dama di illustre casata romana.

1596 Abile nel maneggio degli affari ecclesiastici, ricopre le più alte cariche ed è creato cardinale da Clemente VIII.

1605 Innalzato alla Tiara dopo il brevissimo pontificato di Leone XI, è subito chiamato alla tutela della libertà e della autorità della Santa Sede contro la Repubblica di Venezia in una delle più gravi questioni avute dalla Chiesa in Italia durante il XVII secolo. La contesa ha termine con la mediazione di Enrico IV Re di Francia.

1621 Muore a Roma e sepolto temporaneamente nella Basilica Vaticana, la sua salma è trasportata solennemente l’anno successivo nella Cappella Borghese in Santa Maria Maggiore.

1545 Paolo V (1605-1621) Bologna - Testone 1615 - Munt. 193 AG (g 9,58) RRRR Moneta di estrema rarità, praticamente introvabile anche in conservazione MB. Ad oggi, il miglior esemplare apparso nelle aste pubbliche presenti sui portali di ricerca risultava essere quello dell’asta Nac 81 del 2015, lotto 462, dove in conservazione MB/BB, aveva realizzato € 1.000,00 + diritti. Questo da noi proposto, non solo si rappresenta di più alta qualità ma si trova in una conservazione veramente eccezionale per questa tipologia. Moneta priva di difetti, con rilievi ben impressi e corredata da una deliziosa patina. Proveniente dall’asta Leu 68, Zurigo 22 ottobre 1996, lotto 93. SPL+ 2500

53
1545
Paolo V

Paolo

di Roma. Costruzione in corso della Cappella Paolina a Santa Maria Maggiore. Medaglia 1606 in argento - Opus: Leonardo Benvenuti - Modesti CNORP IV 1041 AG (g 15,78 - Ø 32,53 mm) RRR Medaglia originale coniata, emessa per la festività del 29 giugno 1606. Minimi colpetti al bordo. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 183, realizzo 2.900,00 CHF + diritti. M.di SPL 2000

di Roma. Ricostruzione del ponte di Ceprano sul fiume Liri. Medaglia 1620 in argento - Opus: Giacomo Antonio Mori - Modesti CNORP IV 1103 AG (g 55,30 - Ø 50,91 mm) RRRRR Medaglia originale coniata e della massima rarità, realizzata nel 1620. Non ci risultano altri esemplari, oltre a questo, esitati in aste pubbliche. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 202, realizzo 1.200,00 CHF + diritti. qSPL 1000

54
1546 Paolo V (1605-1621) Ferrara - Piastra 1619 An. X - Munt. 207 AG (g 31,35) RR Proveniente da P.L. Grossi, Modena 19 maggio 1990. BB 1000 1547 V (1605-1621) Camillo Borghese 1548 Paolo V (1605-1621) Camillo Borghese 1546 1547 1548

Gregorio XV

Alessandro Ludovisi, di Bologna (Stato Pontificio)

9 febbraio 1621 – 8 luglio 1623

1554 Nasce a Bologna dal conte Pompeo e da Camilla Bianchini.

1575 Laureatosi in giurisprudenza a Bologna, entra in carriera ecclesiastica assumendo uffici giuridici e diplomatici.

1612 Vescovo di Bologna.

1616 Creato cardinale.

1621 Elevato alla Tiara all’unanimità.

1622 Emana nuove regole per la elezione dei nuovi Pontefici e fonda la Congregazione “De Propaganda Fide” allo scopo di organizzare e dirigere l’opera missionaria della chiesa in tutto il mondo.

1623 Muore a Roma dopo breve malattia; sepolto a San Pietro, è trasportato successivamente nella Chiesa di S. Ignazio.

1549 Gregorio XV (1621-1623) Alessandro Ludovisi di Bologna. La mediazione di pace svolta dalla Santa Sede sulla controversia della Valtellina. Medaglia 1623 in argento - Opus: Giacomo Antonio Mori - Modesti MEDAN I 89 AG (g 24,49 - Ø 32,53 mm) RRR Magnifica medaglia originale coniata, realizzata nel 1623 in 346 esemplari in argento. Proveniente da asta Nomisma 31, RSM 26 marzo 2006, lotto 852. Recentemente, nell’asta Nomisma 65 del 2022, lotto 1345, un esemplare in conservazione simile, ma inferiore a questo, ha realizzato € 2.600,00 + diritti.

FDC 1500

55
1549

Urbano VIII

Maffeo Barberini, di Firenze (Granducato di Toscana)

6 agosto 1623 – 29 luglio 1644

1568 Nasce a Firenze da Antonio e da Camilla Barbadori, dama di quella città.

1604 Ricopre cariche importanti ed è creato arcivescovo di Nazareth da Clemente VIII.

1606 Creato cardinale da Paolo V in riconoscimento dei suoi servigi alla Chiesa.

1623 Elevato alla Tiara dopo la morte di Gregorio XV. I maggiori atti del suo pontificato sono di natura prevalentemente politica, in difesa dei diritti della Chiesa. La condanna di Gansenio e il famoso processo di Galileo Galilei hanno, d’altronde, anch’essi evidente riflesso politico.

1644 Muore a Roma ed è sepolto nella Basilica Vaticana presso la Cattedra di San Pietro.

56
2800
1550 Urbano VIII (1623-1644) Piastra An. XII - Munt. 37 AG (g 31,10) RR Esemplare di ottima qualità, con una bella e delicata patina. Proveniente dall’asta Varesi 57a, Pavia 12 novembre 2010, lotto 982. SPL+ 1550
57
1551 Urbano VIII (1623-1644) Piastra 1643 An. XXI - Munt. 28 I AG (g 32,12) RR Tipologia rarissima da reperirsi in qualità medio-alta. Esemplare di conservazione molto buona, in particolare al D/, corredata da una bella patina con iridescenze. Proveniente da R. Giannantoni, Bologna 6 marzo 1983. SPL-FDC/qSPL 2500 1552 Urbano VIII (1623-1644) Testone 1643 An. XX - Munt. 82 AG (g 9,53) RR Moneta di qualità molto alta, non abbiamo reperito altri esemplari in conservazione analoga tranne quello esitato all’asta Bolaffi 32 del 2018, lotto 771. Proveniente da P.L. Grossi, Modena 19 maggio 1990. SPL-FDC 1500 1551 1552

Innocenzo X

Giovanni Battista Pamphili, di Roma (Stato Pontificio)

15 settembre 1644 – 7 gennaio 1655

1572 Nasce a Roma da Camillo e da Flaminia Del Bufalo Cancellieri.

1629 Creato cardinale da Urbano VIII, ricopre importanti cariche.

1644 Elevato alla Tiara dopo la morte di Urbano VIII. Durante il suo pontificato dichiara nullo il trattato di Vestfalia perché contrario ai diritti della Chiesa.

1650 Celebra con grande fervore l’Anno Santo.

1655 Muore a Roma. Le sue spoglie vengono sepolte dapprima nella Basilica Vaticana e successivamente nella Chiesa di S. Agnese.

1553 Innocenzo X (1644-1655) Piastra An. IX - Munt. 14 AG (g 32,12) RRRR Di estrema rarità. Tipologia coniata in 2 millesimi, an. IX e an. X. Nonostante il MIR riporti una rarità uguale, l’anno IX, ossia quello da noi proposto è nettamente di rarità maggiore. A testimonianza della nostra affermazione, vi è il fatto che, a fronte di 4/5 esemplari esitati dell’anno X, per l’anno IX questo risulta il primo ed unico esemplare apparso. Proveniente dall’asta del Titano 23, RSM 21/22 novembre 1985, lotto 557; A. Bassani, mostra-convegno Modena 4 gennaio 1986. M.di BB 1500

58
1553

Fabio Chigi, di Siena (Granducato di Toscana)

7 aprile 1655 – 22 maggio 1667

1599 Nasce a Siena da Flavio e da Laura Marsigli. 1634 È inviato a Malta in qualità di inquisitore.

Alessandro VII

1652 Viene creato cardinale per merito dei molti servigi prestati alla Chiesa.

1655 È elevato alla Tiara con voto unanime nel conclave che segue la morte i Innocenzo X. Già impiegato da questo pontefice in delicate missioni, deve continuamente destreggiarsi per unire i principi cattolici contro i progressi dei protestanti svedesi. Resiste a lungo alle prepotenze di Luigi XIV a Roma e dà ragione ai Gesuiti nella questione dei riti cinesi.

1667 Muore a Roma.

1554 Alessandro VII (1655-1667) Avignone - Luigino 1666 - Munt 39 AG (g 2,25) RRR Tipologia rarissima, ancor più in altissima qualità. Nell’asta Nomisma 45 del 2012, lotto 1542, un esemplare in conservazione FDC ha realizzato € 1.600,00 + diritti. Proveniente dall’asta Nomisma 43, RSM 8 maggio 2011, lotto 1187. qFDC 1200

1555 Alessandro VII (1655-1667) Fabio Chigi di Siena. Quarto centenario della festa del “Corpus Domini”. Medaglia annuale 1664 in argento - Opus: Gaspare Morone - Modesti MEDAN I 136 AG (g 40,28 - Ø 41,73 mm) RRR Nel 1664 ricorreva il quarto centenario dell’istituzione della festa del Corpus Domini, attivata da Urbano IV, ed il Pontefice decise di celebrarla l’11 giugno con gran fasto. La processione fu talmente importante che venne poi ricordata con l’emissione della medaglia annuale. Medaglia originale coniata, realizzata nel 1664. Segnetti al bordo da incastonatura divelta. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 275, realizzo 1.000,00 CHF + diritti. qFDC/FDC 800

59
1554 1555

Clemente IX

Giulio Rospigliosi, di Pistoia (Granducato di Toscana)

20 giugno 1667 – 9 dicembre 1669

1600 Nasce a Pistoia da Girolamo e da Caterina Rospigliosi.

1644 Nunzio apostolico alla corte di Spagna, ottiene da Filippo IV molti favori.

1652 Viene creato cardinale da Alessandro VII.

1667 È elevato alla Tiara. Durante il suo pontificato ristabilisce la concordia nel clero francese diviso nelle posizioni di Gansenio e coopera efficacemente alla conclusione della Pace di Aquisgrana.

1669 Muore a Roma. Sepolto in Vaticano, è trasferito dal suo successore Clemente X nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

1556

1556 Clemente IX (1667-1669) Giulio Rospigliosi di Pistoia. La Pace di Acquisgrana. Medaglia annuale 1668 in argento - Opus: Gaspare Morone - Modesti MEDAN I 141 AG (g 18,31 - Ø 33,83 mm) RRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1668. La medaglia commemora la processione di ringraziamento promessa dal Papa a seguito del successo diplomatico da lui ottenuto nelle trattative per il raggiungimento della pace tra Francia e Spagna. La pace venne ratificata il 12 maggio 1668 ad Aquisgrana. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 287, realizzo 800,00 CHF + diritti. SPL-FDC 600

60

Clemente X

Emilio Altieri, di Roma (Stato Pontificio)

29 aprile 1670 – 22 luglio 1676

1590 Nasce a Roma da Lorenzo e da Vittoria Delfini, dama Veneziana.

1669 Creato Cardinale da Clemente IX all’età di 80 anni.

1670 Innalzato alla Tiara, poco dopo indice un Giubileo straordinario.

1675 Celebra il XV Anno Santo.

1676 Muore a Roma e viene sepolto nella Basilica Vaticana.

1557 Clemente X (1670-1676) Piastra 1673 An. IIII - Munt. 11 AG (g 32,18) RRR La moneta commemora la beatificazione di papa Pio V, avvenuta il 23-03-1672 per volere di Clemente X. Anche l’immagine, sul drappo, della battaglia di Lepanto, è un riferimento a Pio V, in quanto fu il principale fautore della guerra contro i Turchi. Esemplare di conservazione eccezionale, non circolato e privo di qualsiasi difetto, dai rilievi intonsi ed impreziosito da una bellissima patina di vecchia raccolta. Introvabile in questa conservazione, di gran lunga il migliore apparso. Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 223. FDC 8000

61

1558

del rv., sono quelli di Roma dai quali il nuovo Pontefice

nel mondo il “miele” della clemenza. Bellissimo esemplare con delicata patina. Nell’asta Ranieri 17 del 2022, lotto 622, un esemplare di qualità simile ha realizzato

1.700,00

Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 231. qFDC 800

lotto 944,

62
1558 Clemente X (1670-1676) Giulio An. I - Munt. 30 AG (g 3,18) RR Questa moneta fu emessa in onore di San Pietro Martire la cui morte risalirebbe al 29 Aprile 1282, lo stesso giorno in cui nel 1670 venne eletto Clemente X. I “colli” citati nell’epigrafe avrebbe diffuso + diritti. 1559 Clemente X (1670-1676) Giulio 1672 An. III - Munt. 32 AG (g 3,25) RR Esemplare di insolita ed elevata qualità, dal metallo lucente e i rilievi praticamente intonsi. L’unico apparso recentemente in conservazione simile, ci risulta essere quello esitato all’asta Nomisma 66 del 2022, che in conservazione qFDC, ma con una frattura marginale, ha realizzato € 900,00 + diritti. Proveniente dall’asta Aretusa 1, Lugano 18 settembre 1993, lotto 531. qFDC/FDC
800
1559

1560 Clemente X (1670-1676) Emilio Altieri di Roma. Canonizzazione dei cinque Santi. Medaglia annuale 1671 An. II in argento - Opus: Giovanni Hamerani - Modesti MEDAN I (note 144-145, fig.37) AG (g 19,01 - Ø 33,13 mm) RRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1671. Lievissimi segnetti al bordo. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 301, realizzo 850,00 CHF + diritti. qFDC 600

1561 Clemente X (1670-1676) Emilio Altieri di Roma. Indizione del Giubileo. Medaglia 1675 in bronzo - Opus: Giovanni Hamerani - Miselli 2001, 58b AE (g 19,02 - Ø 41,51 mm) RRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1675. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 316, realizzo 500,00 CHF + diritti.

63
1561 1560
SPL-FDC 300

Beato Innocenzo XI

Benedetto Odescalchi, di Como (Ducato di Milano)

21 settembre1676 – 12 agosto 1689

1611 Nasce a Como da Livio e da Paola Castelli.

1645 Creato Cardinale da Innocenzo X interviene ai conclavi che precedono le elezioni al pontificato di Alessandro VII, Clemente IX e Clemente X.

1676 Elevato alla Tiara, tenta di ristabilire la pace tra i principi cristiani contribuendo decisamente alla stipulazione del trattato di Nimega; condanna alcune opere contrarie alla disciplina ecclesiastica ed alla autorità suprema del pontefice romano.

1689 Muore a Roma ed è sepolto nella Basilica Vaticana.

1562 Innocenzo XI (1676-1689) Piastra An. I - Munt. 42 AG (g 32,01) RR Moneta di altissima conservazione, dai rilievi praticamente integri e impreziosita da un intensa patina. Nessun altro esemplare di questa variante, con croce sulla stola ed il santo nimbato, è mai apparso in questa qualità. Proveniente dall’asta Semernato, Milano 6 dicembre 1990, lotto 436.

2500

64
SPL+ 1562

1563 Innocenzo XI (1676-1689) Piastra An. II - Munt. 38 AG (g 31,91) RR Al R/ viene rappresentata la facciata della Basilica di San Pietro eretta tra il 1607 e il 1614 da Carlo Maderno sotto il pontificato di Paolo V Borghese. Innocenzo XI fu l’animatore della Lega Santa che portò alla liberazione nel 1683 di Vienna, assediata dai Turchi. Il Papa, mettendo in moto tutta la diplomazia pontificia cercò di promuovere una grande Lega contro la potenza musulmana, ma riuscì solo a concludere una lega tra Impero e Polonia e ad ottenere contributi in denaro dagli Stati Italiani; anche i cardinali si quotarono per ingenti somme e fecero oblazioni persino delle argenterie personali. Innocenzo XI combattè inoltre fermamente le tendenze autonomistiche del clero francese, il cosiddetto “Gallicanesimo”, fomentato da Luigi XIV, che minacciava di staccare da Roma la Francia. Straordinario esemplare, molto raro in questa conservazione. Nell’asta Nomisma 64 del 2021, lotto 842, un esemplare in qualità simile ha realizzato € 5.000,00 + diritti. Proveniente dall’asta Varesi 15, Pavia 3 aprile 1992, lotto 633. SPL+ 3000

65
1563

1564 Innocenzo XI (1676-1689) Piastra 1684 An. IX - Munt. 31 AG (g 32,07) Ricorda la vittoria (1684) riportata sui Turchi dal duca Carlo di Lorena e dal re polacco Giovanni Sobiescki sotto le mura di Vienna assediata. I turchi lasciarono sul campo di battaglia 20.000 uomini. Il Papa attribuì la vittoria alla speciale protezione della Madonna, fece deporre le bandiere strappate ai Turchi nel nuovo tempio che si chiamò appunto “Santa Maria della Vittoria” e ordinò a perpetua riconoscenza che si celebrasse in tutta la Chiesa la festa del Nome di Maria nella domenica successiva alla festa della Natività della Vergine. Esemplare di altissima qualità, dai fondi ancora lucenti e una bella e delicata patina. Proveniente da Ferri (Roma), mostra-convegno Mantova 10 settembre 1988.

66
1565 Innocenzo XI (1676-1689) Testone 1685 An. IX - Munt. 99 AG (g 9,15) Bella patina dai riflessi iridescenti. Proveniente dall’asta del Titano 16, RSM 29 gennaio 1984, lotto 608. SPL+/qFDC 300 1566 Innocenzo XI (1676-1689) Giulio An. III - Munt. 153 AG (g 3,15) RR Conservazione eccezionale, stupenda patina su fondi lucenti. Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 283. FDC 1000 1565 1566
SPL-FDC 1000
1564
67
1567 Sede Vacante (1689) Piastra 1689 - Munt. 3 AG (g 31,92) R Conservazione eccezionale, magnifica patina dai riflessi iridescenti su fondi lucenti. Nell’asta Nomisma 66 del 2022, lotto 953, un esemplare in conservazione qFDC-FDC ha realizzato € 18.000,00 + diritti. Proveniente dall’asta del Titano 23, RSM 21 novembre 1985, lotto 583. FDC 5000 1567

Alessandro VIII

Pietro Vito Ottoboni, di Venezia (Repubblica di Venezia)

6 ottobre 1689 – 1 febbraio 1691

1610 Nasce a Venezia da Marco, gran cancelliere della Repubblica Veneta, e da Vittoria Tornielli.

1652 Creato cardinale da Innocenzo X.

1689 Elevato alla Tiara, regna circa un anno e mezzo. Ottiene da Luigi XIV la restituzione del Contado Venesino e non si lascia piegare a tollerare le massime gallicane che lo stesso re è costretto, nel 1693 a ritrattare.

1691 Muore a Roma.

1568

1569

Alessandro VIII (1689-1691) Piastra 1690 An. I - Munt. 11 AG (g 32,16) R La leggenda del R/ “Allestita un’armata per la Guerra Santa” allude all’aiuto dato dal papa a Venezia per la Guerra di Negroponte del 1690 contro i Turchi, in occasione della quale furono inviate sette galere con 2000 fanti. Proveniente dall’asta Finarte 826, Milano 14 maggio 1992, lotto 358.

Alessandro VIII (1689-1691) Testone 1689 An. I - Munt. 21 AG (g 9,15) RR Esemplare di altissima qualità impreziosito da una meravigliosa patina. L’esemplare della Varesi ANPB del 2016, lotto 911, in conservazione M.di SPL, aveva realizzato € 1.500,00 + diritti. Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 310.

SPL-FDC 2500

qFDC 1000

68
1568 1569

1570

Alessandro VIII (1689-1691) Testone An. I - Munt. 16 AG (g 9,18) Esemplare di altissima conservazione con una bellissima patina iridescente su fondi lucenti. Proveniente dall’asta Sterberg/Apparuti 18, Pavia Zurigo 21 novembre 1986, lotto 1096; F. Grigoli, Suzzara (MN) 1988.

1571

Alessandro VIII (1689-1691)

qFDC/FDC 1000

Testone 1690 An. II - Munt. 14 AG (g 9,17) RR Lieve debolezza di conio ma esemplare di eccellente conservazione per questa tipologia già di per se molto rara. Nell’asta Varesi 74 del 2019, lotto 588, un esemplare in conservazione FDC ha realizzato € 3.600,00 + diritti. Delicata patina iridescente su fondi brillanti. Proveniente dall’asta del Titano 24, RSM 26 gennaio 1986, lotto 515.

qFDC/FDC 1500

69
1570 1572 Alessandro VIII (1689-1691) Testone - Munt. 19 AG (g 9,11) R Proveniente da P.L. Grossi, Modena 7 ottobre 1989. BB-SPL 100 1571 1572

Innocenzo XII

Antonio Pignatelli, di Spinazzola (Regno di Napoli)

12 luglio 1691 – 27 settembre 1700

1615 Nasce a Spinazzola (feudo della Casata in Basilicata) da Fabriccio Pignatelli principe di Minervino e da Porzia Carafa, figlia del duca d’Andria

1646 Inviato in qualità di inquisitore a Malta da Innocenzo X, poi governatore a Viterbo e infine nunzio a Firenze con il titolo di Arcivescovo.

1681 Creato Cardinale prete con titolo di San Pancrazio da Innocenzo XI.

1691 Elevato alla Tiara, combatte il nepotismo e pone alla vertenza tra la Santa Sede e la corte di Francia.

1699 Indice la celebrazione del XVI Anno Santo, senza poter aprire la Porta Santa né vedere il compimento del Giubileo.

1700 Muore a Roma ed è sepolto nella Basilica Vaticana, nel luogo dove, ancor vivente, si era fatto preparare una moderna urna. Il Cardinal Petra, per gratitudine, vi fa erigere un magnifico monumento.

70
1573 Innocenzo XII (1691-1700) Quadrupla 1694 An. IIII - Munt. 1 AU (g 13,46) RRRR Esemplare di ottima qualità. Proveniente dalla collezione Emile Bourgey; Asta Spink Taisei Numismatics LTD 48, Zurigo 27 ottobre 1993, lotto 72. SPL-FDC 30000 1573

1574

1574 Innocenzo XII (1691-1700) Piastra 1699 An. VIII - Munt. 17 AG (g 32,17) RR Tipologia rarissima da reperire in alta conservazione. Nell’asta Varesi 17 del 2017, lotto 380, un esemplare decisamente inferiore a questo ha realizzato € 4.250,00 + diritti. A nostro avviso, l’esemplare qui proposto, risulta quello nella qualità più alta apparso. Proveniente dall’asta di Numismatica Viscontea 3, Milano 14 dicembre 1989, lotto 568.

1575

SPL-FDC 3500

1575 Innocenzo XII (1691-1700) Piastra 1700 An. IX - Munt. 14 AG (g 32,18) RR Altissima qualità per questa piastra di grande fascino, veramente molto ostica da reperire in questa conservazione. Una delle migliori apparse. Proveniente da P.L. Grossi, Modena 10 aprile 1991. SPL-FDC 3000

1576

1576 Innocenzo XII (1691-1700) Mezza piastra An. II - Munt. 27 AG (g 16,08) RR Lievi screpolature di conio, ma rilievi alti e ben impressi. Proveniente da P.L. Grossi, Modena 10 aprile 1991.

SPL-FDC 1000

71

1577

1577 Innocenzo XII (1691-1700) Mezza piastra An. VII - Munt. 28 AG (g 15,99) R Lievi screpolature di conio, ma rilievi alti e ben impressi. Proveniente da P.L. Grossi, Modena 12 marzo 1990.

1578 Innocenzo XII (1691-1700) Mezza piastra 1700 An. IX - Munt. 26 AG (g 16,04) RRR Moneta di estrema rarità e di eccezionale qualità per la tipologia. Ad oggi la migliore apparsa era quella dell’asta Inasta del 2018, lotto 1208, in conservazione BB. Proveniente dall’asta Bank Leu AG 36, Zurigo 1985, lotto 861; Asta Aretusa 1, Lugano 18 settembre 1993, lotto 539.

1579 Innocenzo XII (1691-1700)

SPL+/qFDC 1200

SPL-FDC 2000

Giulio 1700 - Munt. 52 AG (g 3,04) R Eccezionale conservazione per questo esemplare dal metallo lucente, rilievi intonsi e magnifica patina. Nell’asta Nomisma 66 del 2022, lotto 956, un esemplare dichiarato FDC ha realizzato € 930,00 + diritti. Proveniente dall’asta Negrini 31, Milano 10 giugno 2010, lotto 1738. FDC 650

1580 Innocenzo XII (1691-1700) Antonio Pignatelli di Spinazzola. Gli Apostoli S. Pietro e S. Paolo. Medaglia annuale 1698 An. VII in argento - Opus: Giovanni HameraniModesti MEDAN I 175 AG (g 22,36 - Ø 37,16 mm) RRR Magnifica medaglia originale coniata, realizzata nel 1698. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 377, realizzo 1.200,00 CHF + diritti. FDC 800

72
1578
1579 1580

Giovanni Francesco Albani, di Urbino (Stato Pontificio)

23 novembre 1700 – 19 marzo 1721

1649 Nasce a Urbino da Carlo Albani, senatore di Roma, e da Elena Mosca, illustre dama di Pesaro.

1690 Creato cardinale da Alessandro VIII, continua a tenere la carica di segretario dei Brevi. Alla sua nomina, la Regina di Svezia gli scrive: “essere non tanta la sua gioia per vedere lui salito a sì grande carica, quanto per vedere la grande carica occupata da uomo sì degna”.

1700 Viene innalzato alla Tiara nel conclave che segue la morte di Innocenzo XII. I Cardinali, discordi in un primo tempo per la scelta del successore, si dichiarano in seguito unanimi nella sua elezione, che è il motivo di giubilo anche per gli avversari della religione tanta è la fama ch’egli gode dovunque. Nella guerra di successione di Spagna sostiene Luigi XIV e Filippo V.

1721 Muore a Roma ed è sepolto in Vaticano.

1582 Clemente XI (1700-1721) Piastra 1700 An. I

41 AG (g 32,16) RR Lieve schiacciatura di conio al D/, ma esemplare assolutamente di qualità superiore alla norma, con splendida patina. Nell’asta Nomisma 65 del 2022, lotto 1202, un esemplare in conservaione qFDC, ha realizzato € 7.400,00 + diritti. Proveniente dall’asta Montenapoleone 10, Milano 27 Novembre 1990, lotto 326. M.di SPL 1500

73
1581 Clemente XI (1700-1721) Ferrara - Piastra 1708 An. VIII - Munt. 227 AG (g 29,35) RR Proveniente da A. Bassani, mostra-convegno Mantova 8 settembre 1990. MB 400 Chiusura della Porta Santa - Munt. 1581 1582
Clemente XI
74
1583 Clemente XI (1700-1721) Piastra 1702 An. II - Munt. 33 AG (g 32,13) RR Bella patina con lievi iridescenze. Proveniente dall’asta del Titano 23, RSM 21 novembre 1985, lotto 590. M.di SPL 1500 1584 Clemente XI (1700-1721) Piastra 1703 An. III - Munt. 40 (questo esemplare) AG (g 32,09) RR Bella patina di vecchia raccolta. Proveniente dalla prestigiosa collezione Muntoni; Asta Montenapoleone 4, Milano 28/29 novembre 1984, lotto 866. SPL-SPL+ 2000 1585 Clemente XI (1700-1721) Piastra 1707 An. VII - Munt. 35 AG (g 31,63) RR Proveniente da A. Bassani, mostra-convegno Mantova 10 settembre 1988. SPL 800 1583 1584 1585
75
1586 Clemente XI (1700-1721) Piastra An. XIII - Munt. 39 AG (g 32,06) RR Esemplare con magnifica patina dalle bellissime iridescenze. Proveniente da Ferri (Roma), mostra-convegno Mantova 8 settembre 1990. SPL+ 3000 1587 Clemente XI (1700-1721) Piastra An. XV - Munt. 49 AG (g 32,10) RR Patina di medagliere su fondi lucenti, esemplare in stato di conservazione eccezionale. Nell’asta 1 di Nomisma Aste del 2022, lotto 406, un esemplare in conservazione FDC ha realizzato € 23.000,00 + diritti. Proveniente dall’asta Aes Rudes 10, Lugano 5/6 aprile 1984, lotto 760. qFDC-FDC 4000 1586 1587
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1588 Clemente XI (1700-1721) Piastra An. XV - Munt. 50 AG (g 31,68) RRR Tipologia di rarissima reperibilità e quasi sempre sotto il BB. Nell’asta Nac 30 del 2005, lotto 605, un esemplare in conservazione simile, ha realizzato € 1.700,00 + diritti. Proveniente da P.L. Grossi, Modena 7 ottobre 1989. BB-SPL 1000 1588 1589 1590 1589 Clemente XI (1700-1721) Mezza piastra 1706 An. VI - Munt. 55 AG (g 15,80) RR Bella e delicata patina. Proveniente dall’asta Grigoli 2, Bergamo 18/19 marzo 1989, lotto 648. SPL 1000 1590 Clemente XI (1700-1721) Testone 1704 - Munt. 66 AG (g 9,00) RR Bella e delicata patina. Proveniente da P.L. Grossi, Modena 2 Novembre 1989. BB-SPL 200

Innocenzo XIII

Michelangelo Conti, di Poli (Stato Pontificio)

8 maggio 1721 – 7 marzo 1724

1655 Nasce a Roma, primogenito di Carlo Conti e di Isabella Muti.

1706 Creato cardinale da Clemente XI.

1721 Nel conclave successivo alla morte di Clemente XI è elevato alla Tiara dopo l’esclusiva dell’imperatore all’elezione del cardinale Paolucci. Durante il pontificato restaura la disciplina ecclesiastica in Spagna ed altrove, richiamando all’osservanza i decreti Tridentini. Difende la bolla di Clemente XI, emanata per estinguere interamente il giansenismo.

1724 Muore a Roma ed è sepolto nella Basilica Vaticana.

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1591 Innocenzo XIII (1721-1724) Scudo d’oro An. III - Munt. 1 AU (g 3,31) RRR Esemplare di eccezionale conservazione, non circolato, praticamente FDC. L’esemplare dell’asta Kunst und Münzen del 1980 realizzò 11.500,00 CHF + diritti, mentre nell’asta Nomisma 56 del 2017, lotto 1432, ha realizzato, in conservazione FDC, € 15.000,00 + diritti. Proveniente dall’asta Nac 16, Zurigo 28 ottobre 1999, lotto 473. FDC 8000 1591

Benedetto XIII

Pietro Francesco Orsini, di Gravina in Puglia (Regno di Napoli)

29 maggio 1724 – 23 febbraio 1730

1649 Il Nobile Pietro Francesco Orsini nasce a Gravina di Puglia il 2 febbraio, figlio primogenito di Ferdinando III, duca Gravina e di Giovanna Frangipani della Tolfa. La volontà del giovane Orsini di farsi frate domenicano si scontra con gli interessi familiari. Rinuncia ai diritti di primogenitura a favore del fratello Domenico ed entra in convento a Venezia.

1672 Nominato Cardinale. Rifiuta per ben tre volte questo titolo fino a quando il generale dei domenicani interviene ricordandogli la regola dell’ubbidienza e di sottomissione alla volontà del papa.

1675 Vescovo di Manfredonia, poi a Cesena e quindi a Benevento dove rimane 38 anni. L’attività pastorale e la carità svolta in occasione di due terribili terremoti che colpiscono la città gli valgono il titolo di “Secondo fondatore di Benevento”.

1724 Eletto papa all’unanimità il 29 marzo, rifiuta l’elezione ma interviene ancora il generale dei domenicani e lo convince ad accettare. Benedetto XIII, uomo pio e semplice, impronta il suo pontificato dello spirito di un pastore d’anime. Celebra il Giubileo del 1725 ed erige l’ospedale Gallicano.

1730 Muore il 21 febbraio: sepolto in Vaticano, la salma è poi traslato nella Chiesa di Santa Maria sopra Minera, dove gli viene eretto uno sfarzoso monumento marmoreo.

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1592 Benedetto XIII (1724-1730) Pier Francesco Vincenzo Maria Orsini di Gravina. Lavanda dei piedi del Giovedì Santo. Medaglia 1724 An. I in oro - Opus: Giovanni Hamerani - Lincoln 1707; Martinori manca AU (g 16,81 - Diam. 33,00) RRRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1724. Non abbiamo reperito nessun esemplare oltre a questo. Proveniente dall’asta NAC 37, Milano 17 febbraio 2007, lotto 1017. SPL 8000 1592

Lorenzo Corsini, di Firenze (Granducato di Toscana)

12 luglio 1730 – 6 febbraio 1740

1652 Nasce a Firenze da Bartolomeo Corsini, marchese di Castigliano, e da Isabella Strozzi, sorella del duca di Bagnuolo.

1696 Promosso alla carica di tesoriere generale.

1706 Creato cardinale da Clemente XI, resta per molto tempo pro-tesoriere. Successivamente Benedetto XIII lo nomina prefetto della Segnatura di Giustizia.

1730 Elevato alla Tiara dopo la morte di Benedetto XIII. Rifiuta la sovranità della Corsica offertagli dagli isolani, ribellatisi alla Repubblica di Genova. Promuove grandi opere idrauliche nello Stato Pontificio.

1740 Muore a Roma.

79
1593 Clemente XII (1730-1740) Piastra 1731 – Munt. 18 AG (g 31,40) RRR Di rarissima apparizione sul mercato, la piastra “dell’Abbondanza” è l’ultima piastra coniata da un Pontefice ed unica di Clemente XII. Proveniente da P.L. Grossi, Modena 7 ottobre 1989. qBB 500 1594 Clemente XII (1730-1740) Mezza piastra An. IV - Munt. 20 AG (g 14,50) R Proveniente da P.L. Grossi, Modena 7 ottobre 1989. qSPL 200 1594 1593 Clemente XII

1595 Clemente XII (1730-1740) Mezza piastra 1736 An. VII - Munt. 19 AG (g 14,79) R Ricorda il completamento della facciata della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini a Roma. I lavori affidati a Jacopo Sansovino prima, poi ad Antonio da Sangallo, Giacomo della Porta e a Maderno che costruì la cupola, furono completati sotto Clemente XII da Alessandro Galilei nel 1734. Lievi segnetti di contatto, ma ottimi rilievi ben definiti. Proveniente da P.L. Grossi, Modena 28 novembre 1989. qFDC 1500

1596 Clemente XII (1730-1740) Testone 1736 An. VII - Munt. 25 AG (g 8,41) RR Conservazione eccezionale, con una bellissima patina iridescente. Miglior esemplare apparso, non abbiamo recuperato passaggi di altri esemplari in qualità analoga. Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 501. FDC 800

1597 Clemente XII (1730-1740) Lorenzo

di Firenze. Il restauro dell’Arco di Costantino. Medaglia annuale del 1733 in argento - Opus: Ermenegildo e Ottone Hamerani - Modesti MEDAN I 211 AG (g 18,70 - Ø 33,97 mm) R Medaglia originale coniata, realizzata nel 1733 ed emessa per la festività del 29 giugno. Minimi colpetti al bordo. Proveniente dall’asta Astarte S.A. XVIII, Zurigo 9 maggio 2005, lotto 273. qSPL 150

80
Corsini
1597
1596 1595

Benedetto XIV

Prosper Lorenzo Lambertini, di Bologna (Stato Pontificio)

17 agosto 1740 – 3 maggio 1758

1675 Nasce a Bologna da Marcello e Lucrezia Bulgarini. Educato pressi i padri Somaschi, prosegue gli studi a Roma dove si dedica al diritto canonico e civile.

1724 Vescovo di Teodosia.

1727 Vescovo di Ancona e Numana.

1728 Nominato cardinale, dal 1731 ha la sede arcivescovile di Bologna.

1740 Eletto papa dopo un conclave di più di sei mesi. È il più erudito e il più colto dei papi del suo secolo: canonico, letterato, scienziato, archeologo nonché abile diplomatico.

1758 Muore all’età di 83 anni il 3 maggio. I cardinali da lui creati gli erigono un grandioso monumento funebre nella Basilica Vaticana.

1598

81
1598 Benedetto XIV (1740-1758) Scudo 1754 An. XIV - Munt. 45 AG (g 26,43) R Esemplare di eccellente qualità. Nell’asta Varesi del 2017, lotto 416, un esemplare in conservazione FDC, anch’ esso con due lievissimi ed ininfluenti segnetti al R/, ha realizzato € 4.250,00 + diritti. Proveniente dall’asta Astarte S.A, XI, Lugano 13 dicembre 2002, lotto 1268; asta Varesi 58a, Pavia 29 aprile 2001, lotto 986. FDC 2000

1599 Benedetto XIV (1740-1758) Quinto di scudo o Doppio giulio 1753 An. XIV - Munt. 51 AG (g 5,30) R Conservazione eccezionale. Nell’asta Bertolami 9 del 2014, lotto 1287, un esemplare dichiarato “minime ossidazioni FDC”, ha realizzato € 830,00 + diritti. Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 587.

1600 Benedetto XIV (1740-1758) Prospero Lorenzo Lambertini di Bologna. La Lavanda dei piedi del Giovedì Santo. Medaglia 1754 in bronzo. Opus Ottone Hamerani - Patrignani 1939, 81 AE (g 11,81 - Ø 30,19 mm) R Medaglia originale coniata, realizzata nel 1754. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 521. qFDC 100

82
FDC 500 1599 1600

Carlo Rezzonico, di Venezia (Repubblica di Venezia)

6 luglio 1758 – 2 febbraio 1769

1693 Nasce a Venezia dai nobili patrizi Gianbattista Rezzonico e Vittoria Barbarigo.

1737 In virtù dei molti meriti acquisiti viene creato Cardinale da Clemente XII.

1758 Elevato alla Tiara dopo sessantacinque giorni di sede vacante. Sotto il suo pontificato i Gesuiti vengono cacciati dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Francia e dal Regno di Napoli.

1769 Muore a Roma. È sepolto a San Pietro dove, in seguito, i suoi parenti gli erigono uno splendido monumento funebre realizzato da Antonio Canova.

1601 Clemente XIII (1758-1769) Quinto di scudo o Doppio giulio 1760 An. II - Munt. 17

AG (g 5,29) R Di insolita qualità. Delicata patina dalle bellissime iridescenze. Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 639.

83
SPL-FDC 350 1601 Clemente XIII

Clemente XIV

Gian Vincenzo Antonio Ganganelli, di Santarcangelo di Romagna (Stato Pontificio)

19 maggio 1769 – 22 settembre 1774

1705 Nasce a Sant’Arcangelo di Romagna il 31 ottobre da Lorenzo e Angela Serafina de’ Marzi. Educato e allevato dal conte Barnaldi, a 18 anni entra nel convento francescano di Mondaino col nome di frate “Lorenzo”. Insegnante di filosofia e teologia, diviene rettore del Collegio San Bonaventura a Roma.

1759 Creato cardinale.

1769 Eletto papa. Pressioni esercitate nei suoi confronti dalle corti europee dei Borboni per ottenere il decreto che cancelli per sempre l’esistenza dei gesuiti.

1773 Ratifica con il breve “Dominus ac Redemptor” la soppressione dell’Ordine. Ristabilisce buone relazioni con il Portogallo.

1774 Dopo una lunga malattia muore a Roma il 22 settembre. Sepolto provvisoriamente a San Pietro, la sua salma viene traslata nella sua basilica, quella romana dei Santi Apostoli.

1602 Clemente XIV (1769-1774) Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli di Sant’Arcangelo di Romagna. Beneficenza Pontificia. Medaglia 1769 in argento - Patrignani 1939, p.112, 3a AG (g 25,10 - Ø 31,90 mm) R Medaglia originale coniata, realizzata nel 1769. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 565, realizzo 450,00 CHF + diritti. Lievissimo segnetto al bordo. qFDC/FDC

300

84
1602

Giovanni Angelo Braschi, di Cesena (Stato Pontificio)

15 febbraio 1775 – 29 agosto 1799

1717 Nasce a Cesena dal conte Marc’Aurelio Braschi e dalla contessa Anna Teresa Bandi.

1754 Benedetto XIV lo nomina suo segretario.

1766 Promosso tesoriere generale, contribuisce alla formazione del Museo Vaticano.

1773 Creato cardinale dell’ordine dei preti.

1775 Elevato alla Tiara dopo la morte di Clemente XIV. Durante il suo pontificato si dedica a salutari riforme e a imprese di pubblico interesse. Combatte le disposizioni ostili dell’imperatore d’Austria Giuseppe II. Cede alla Francia il Contado Venesino.

1793 L’assassinio a Roma dell’inviato francese Basseville pone la Santa Sede in aperta rotta con la Francia della Rivoluzione.

1797 Viene ucciso a Roma il generale Duphault e la Francia ne trae pretesto per occupare lo Stato Pontificio.

1798 Invasione di Roma da parte delle truppe francesi, che sostituiscono al Governo Pontificio la Repubblica Romana e traggono il pontefice prigione in Francia.

1799 Muore in esilio a Valenza nel delfinato il 29 agosto.

85
1603 Pio VI (1775-1799) Bologna - 10 Zecchini 1787 An. XII - Munt. 159a AU (g 34,23) RR In slab NGC MS 61 6641476-003, proveniente da F. Grigoli, Suzzara 9 giugno 2004. MS61 8000
Pio VI 1603

1604

1604 Pio VI (1775-1799) Bologna - 5 Zecchini 1787 An. XIII - Munt. 162 AU (g 17,17)

RRR Proveniente da F. Grigoli, Suzzara 9 giugno 2004. SPL+ 4000

1605

1605 Pio VI (1775-1799) Bologna - Muraiola da 2 baiocchi 1787 - Munt. 246c Mi (g 1,79)

RR Moneta praticamente introvabile in questa qualità, argentatura praticamente integra. Proveniente

Ratto, novembre 1960 lotto 381.

1606

1606 Pio VI (1775-1799) Mezzo scudo 1777 An. III - Munt. 23 AG (g 13,26) NC Conservazione eccezionale, un vero gioiello numismatico. Indubbiamente il miglior esemplare di quelli presenti sui portali di aste. Proveniente dall’asta Negrini 32, Milano 3 dicembre 2010, lotto 1503. FDC 1500

1607

1607 Pio VI (1775-1799) Quinto di scudo o Doppio giulio 1776 An. II - Munt. 37 AG (g 5,30)

RR Millesimo di apparizione molto rara, ancor di più in questa conservazione. Nessun altro in questa qualità. Proveniente dall’asta Nomisma 29, RSM 22 marzo 2005, lotto 1294. FDC 500

86
dall’asta
FDC 300

Barnaba Niccolò Chiaramonti, di Cesena (Santo Pontificio)

14 marzo 1800 – 20 agosto 1823

1742 Nasce a Cesena da Scipione e da Giovanna Coronata Chini.

1785 Creato cardinale da Pio VI.

1800 Elevato alla Tiara nel conclave tenutosi a Venezia per l’impossibilità dei cardinali di riunirsi a Roma. Si reca a Parigi per l’incoronazione di Napoleone nella Cattedrale di Notre Dame. Gravi dissensi scoppiano tra il papa e l’imperatore.

1805 Napoleone forma il Regno d’Italia ed occupa le legazioni di Bologna, Ferrara e Ravenna.

1808 Roma è occupata dai francesi e dichiarata città libera e imperiale.

1809 Forzato esilio del pontefice; dapprima a Savona quindi a Fontainebleau. Annessione dello stato pontificio all’impero francese.

1814 Caduta di Napoleone e ritorno trionfale di Pio VII a Roma.

1816 Gli ultimi atti del pontificato sono: la riammissione dei gesuiti, la condanna delle società segrete, la politica dei concordati con molte potenze, che permette allo stato pontificio di riacquistare le sue posizioni nel mondo.

1823 Muore a Roma all’età di 82 anni.

87
1608 Pio VII (1800-1823) Bologna - Doppia romana An. XXII - Nomisma 241 AU (g 5,49) R Di altissima qualità, proveniente da P.L. Grossi, Modena 19 maggio 1990. qFDC 2000 Pio VII 1608

1609 Pio VII (1800-1823) Bologna - Scudo 1818 An. XVIII - Nomisma 256; Munt. 37b AG (g 26,47) Stupendo esemplare con fantastica patina. Proveniente dall’asta Nac 16, Zurigo 28 ottobre 1999, lotto 622.

1610 Pio VII (1800-1823) Barnaba Chiaramonti di Cesena. Ritorno di Pio VII da Parigi. Medaglia annuale 1805 An. VI in argento - Opus: Giovanni Hamerani - Modesti MEDAN II 279 AG (g 29,30 - Ø 39,00 mm) RR Questa medaglia fu emessa per ricordare l’attraversamento del Ponte molle (Milvio) del papa durante il viaggio di ritorno da Parigi. Il motivo del viaggio fu la richiesta di Napoleone Bonaparte, il quale aveva chiesto di essere consacrato imperatore. Medaglia originale coniata, realizzata nel 1805. Proveniente dall’asta Nomisma 29, RSM 22 marzo 2005, lotto 1339. Recentemente nell’asta Ranieri 17 un esemplare qFDC ha realizzato € 775,00 + diritti.

1611 Pio VII (1800-1823) Barnaba Chiaramonti di Cesena. Riconoscimento del corpo di San Francesco d’Assisi. Medaglia annuale 1821 An. XXII in argento - Opus: T. Mercandetti - Modesti MEDAN II 289 AG (g 34,07 - Ø 41,51 mm) RR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1821. Proveniente dall’asta Astarte S.A. XIII, Lugano 13 settembre 2003, lotto 1416.

FDC 1000

qFDC/FDC 650

qFDC 550

88
1611 1609 1610

Leone XII

Annibale Clemente Sermattei della Genga, di Genga (Stato Pontificio)

28 settembre 1823 – 10 febbraio 1829

1760 Nasce nel castello delle Genga, presso Fabriano nelle Marche, dal conte Ilario e dalla contessa Maria Luigia Periberti.

1816 Elevato alla dignità di principe della chiesa con il titolo di S. Maria in Trastevere.

1820 Succede al cardinale Litta nell’importante funzione di Vicario di Roma, suprema carica della Chiesa.

1823 Innalzato alla Tiara dopo la morte di Pio VII.

1824 Trasferisce la residenza pontificia dal Quirinale al Vaticano.

1825 Indice il giubileo e procede, il 24 dicembre, all’apertura della Porta Santa.

1827 Nel feudo familiare erige la celebre cappella votiva, detta Della Genga.

1829 Muore a Roma ed è sepolto, per suo espresso desiderio, a San Pietro vicino alla Tomba di Leone I.

89
1612 Leone XII (1823-1829) Bologna - Scudo romano 1825 An. III - Nomisma 318; Munt. 14 AG (g 26,09) R Proveniente dall’asta Nomisma 13, RSM 11 aprile 1999, lotto 347. qFDC/FDC 1000 1612

- Opera: Giuseppe GiromettiPatrignani 1933, 49a AG (g 33,61 - Ø 42,73

RRRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1825 in soli 56 esemplari. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 7 maggio 2008, lotto 689, realizzo 700,00 CHF + diritti. FDC 500

90
1613 Leone XII (1823-1829) Scudo romano 1825 An. II - Nomisma 316; Munt. 6 AG (g 26,50) R Esemplare di ottima qualità. Proveniente dall’asta Nomisma 13, RSM 11 aprile 1999, lotto 840. qFDC/FDC 1000 1613 1614 1614 Leone XII (1823-1829) Annibale Sermattei della Genga di Castello della Genga. Chiusura della Porta Santa. Medaglia 1825 in argento mm)

Pio VIII

Francesco Saverio Castiglioni, di Cingoli (Stato Pontificio)

31 marzo 1829 – 30 novembre 1830

1761 Nasce a Cingoli dal conte Carlo e da Sanzia Ghisleri.

1808 Perseguitato dai francesi per il suo attaccamento a Pio VI ed a Pio VII, dopo una serie di imposizioni è arrestato ed esiliato.

1814 Torna dall’esilio dopo la caduta di Napoleone.

1816 Creato cardinale in riconoscimento dei suoi alti meriti.

1823 Nel conclave, che segue la morte di Pio VII, gli è preclusa l’elezione a pontefice dalla “esclusiva” pronunciata dal cardinale Albani in nome dell’imperatore d’Austria Francesco I.

1829 Viene innalzato alla Tiara nel conclave tenutosi al Quirinale con 47 voti su 50 votanti.

1830 Muore a Roma ed è sepolto a San Pietro.

91
1615 Pio VIII (1829-1830) Scudo 1830 An. I - Nomisma 336; Munt. 1 AG (g 26,47) R Conservazione eccezionale. Proveniente dall’asta Nomisma 13, RSM 11 aprile 1999, lotto 841. FDC 2000 1615 1616 1617 1616 Pio VIII (1829-1830) 30 Baiocchi 1830 An. II - Nomisma 338; Munt. 2 AG (g 7,97) R Proveniente dall’asta Nomisma 40, RSM 11 ottobre 2009, lotto 1166. FDC 500 1617 Pio VIII (1829-1830) Francesco Saverio Castiglioni di Cingoli. Elezione al Pontificato. Medaglia annuale 1829 in argento - Opera: Giuseppe Girometti - Modesti MEDAN II, 297 AG (g 33,16 - Ø 43,50 mm) RRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1829. Stupendo esemplare con magnifica patina. Proveniente dall’asta Nomisma 39, RSM 10 ottobre 2010, lotto 2665. Nell’asta Nomisma 50 del 2014, lotto 291, un esemplare in conservazione qFDC, ha realizzato € 1.200,00 + diritti. FDC 1000

Gregorio XVI

Mauro Alberto Cappellari, di Belluno (Repubblica di Venezia)

2 febbraio 1831 – 1 giugno 1846

1765 Di nobile famiglia bellunese nasce da Giovan Battista da Giulia Pagani-Cesa.

1799 Pubblica “Il Trionfo della Santa Sede e della Chiesa”, sostenendo la rigorosa dottrina papale contro febroniani e giansenisti.

1826 Creato cardinale, nell’ordine dei preti e, successivamente, nominato prefetto della Congregazione di Propaganda Fide.

1831 Innalzato alla Tiara dopo un agitato conclave durato 50 giorni. Per sedare i moti rivoltosi scoppiati in alcune città dello Stato Pontificio, invoca l’intervento dell’Austria, che soffoca violentemente l’insurrezione.

1832 Costretto dalle potenze estere, concede alcune riforme. Nuove Insurrezioni e nuovo intervento delle truppe austriache che ristabiliscono l’ordine con ferocia.

1846 Muore a Roma.

92
1618 Gregorio XVI (1831-1846) 10 Scudi 1837 An. VII - Nomisma 356 AU (g 17,39) R Proveniente dall’asta Varesi 16, Pavia 22/23 ottobre 1992, lotto 775. FDC 2000 1618 1619 Gregorio XVI (1831-1846) Scudo 1831 An. I - Nomisma 408 AG (g 26,47) R Nell’asta Varesi 79 del 2022, lotto 366, un esemplare in slab MS65, ha realizzato € 2.600,00 + diritti. Proveniente dall’asta Nomisma 13, RSM 11 aprile 1999, lotto 843. FDC 1000 1619 1620 1620 Gregorio XVI (1831-1846) Scudo 1837 An. VII - Nomisma 415 AG (g 26,89) R Fondi lucenti. Proveniente dall’asta Nomisma 40, RSM 11 ottobre 2009, lotto 1179. FDC 700
93
1621 Sede Vacante (1846) Scudo 1846 - Nomisma 576 AG (g 26,92) R Fondi speculari. Proveniente dall’asta Nomisma 40, RSM 11 ottobre 2009, lotto 1194. FDC 1000
1621

Beato Pio IX

Giovanni Maria Mastai Ferretti, di Senigallia (Stato Pontificio)

16 giugno 1846 – 7 febbraio 1878

1792 Nasce a Senigallia dal conte Girolamo e dalla contessa Caterina Solazzi.

1828 Nominato vescovo di Spoleto.

1832 Gli viene affidato il difficile seggio episcopale di Imola.

1846 Elevato alla tiara, i suoi primi atti non lasciano dubbi sul fatto che con lui sia salito sulla cattedra di San Pietro un pontefice di idee moderne e saggiamente riformatrici.

1848 Si rifugia a Gaeta, ospite di Re Ferdinando II di Napoli, a seguito della proclamazione della Repubblica Romana.

1850 Ritorna a Roma e inizia una politica di reazione in difesa della supremazia della chiesa e dell’autorità papale.

1859 Si delinea per gli stati pontifici il processo di annessione al Piemonte di Ferrara, Ravenna, Bologna e Forlì.

1866 Introduce negli stati pontifici la monetazione decimale.

1870 Le truppe Italiane occupano Roma, interrompendo così quel potere temporale dei papi che risorgerà nel 1929 col concordato fra la Santa Sede ed il Regno d’Italia. La zecca papale cessa di battere moneta.

1878 Muore a Roma ed è sepolto a San Lorenzo fuori le Mura. La sua morte precede, di soli 28 giorni, quella del Re Vittorio Emanuele II a favore del quale, prima di morire, era stata generosamente la censura ecclesiastica che lo aveva colpito nel 1870. Questo è l’ultimo pubblico atto di generosa bontà del pontefice.

1622 Pio IX (1846-1878) Bologna - 5 Scudi 1846 An. I - Nomisma 593 AU RR TOP POP, miglior esemplare certificato NGC, in slab MS64 n. 6638158-003. Nell’asta Stack’s del 2020, lotto 21390 un esemplare in slab MS65 PCGS ha realizzato 3800 $ + diritti. Proveniente dall’asta NAC 139 lotto 298.

MS64 1500

94
1622
95
1623 Pio IX (1846-1878) 50 Lire 1870 An. XXIV - Nomisma 841 AU (g 16,20) RRR Lievi hairlines su fondi lucenti. Proveniente dall’asta Finarte 826, Milano 14 maggio 1992, lotto 368. qFDC 5000 1624 Pio IX (1846-1878) 20 Lire 1866 An. XXI - Nomisma 844 AU Proveniente da P.L. Grossi, Modena 19 maggio 1990. FDC 750 1625 Pio IX (1846-1870) Scudo 1847 An. II - Nomisma 645 AG (g 27,01) R Magnifico esemplare, delicata patina su fondi lucenti. Proveniente dall’asta Nomisma 13, RSM 11 aprile 1999, lotto 847. FDC 800 1623 1625 1624

1626 Pio IX (1846-1900) 5 Lire 1870 An. XXIV - Nomisma 860 AG (g 25,09) Conservazione eccezionale, moneta dal magnifico lustro. Proveniente dall’asta Varesi 57a, Pavia 12 novembre 2010, lotto 1091.

FDC 500

1627 Pio IX (1846-1878) Giovanni Maria Mastai Ferretti di Senigallia. Possesso del Laterano. Medaglia 1846 in oro - Opus: Giuseppe Cerbara - Bart. I - 32 AU (g 51,85 - Ø 43,77 mm) RRRRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1846. Medaglia del “possesso”, il Pontefice con l’accettazione dell’elezione diviene automaticamente vescovo di Roma e prende “possesso” della sede dell’episcopato romano, la Basilica e il Palazzo Lateranense. Dall’esame del Registro di Zecca “Numismatica acquisti e vendita 1846” risultano coniate dal 5 novembre al 31 dicembre 1846 numero 20 medaglie in oro. Della più grande rarità, non abbiamo reperito nessun altro esemplare apparso oltre a questo. Proveniente dall’asta Negrini 31, Milano 10 giugno 2010, lotto 1139, dichiarata “conservazione eccezionale, FDC F.S.

FDC 10000

96
1626 1627

1628 Pio IX (1846-1878) Giovanni Maria Mastai Ferretti di Senigallia. Possesso del Laterano. Medaglia 1846 in argento - Opus: Giuseppe Cerbara - Bart. I - 32 AG (g 33,66 - Ø 43,77 mm) RR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1846. Medaglia del “possesso”, il Pontefice con l’accettazione dell’elezione diviene automaticamente vescovo di Roma e prende “possesso” della sede dell’episcopato romano, la Basilica e il Palazzo Lateranense. Proveniente dall’asta Negrini 32, Milano 3 dicembre 2010, lotto 905. Conservazione eccezionale. FDC 200

1629 Pio IX (1846-1878) Giovanni Maria Mastai Ferretti di Senigallia. Possesso del Laterano. Medaglia 1846 in bronzo - Opus: Giuseppe Cerbara - Bart. I - 32 AE (g 42,75 - Ø 43,77 mm) R Medaglia originale coniata, realizzata nel 1846. Medaglia del “possesso”, il Pontefice con l’accettazione dell’elezione diviene automaticamente Vescovo di Roma e prende “possesso” della sede dell’episcopato romano, la Basilica e il Palazzo Lateranense. Proveniente dall’asta Negrini 32, Milano 3 dicembre 2010, lotto 906. qFDC 50

97
1628 1629

Gioacchino Pecci, di Capineto Romano (Impero francese) 20 febbraio 1878 – 20 luglio 1903

1810 Nasce a Carpineto Romano dai conti Ludovico e Anna Prosperi Buzzi. Studia presso i gesuiti a Viterbo, presso il collegio Romano e alla Sapienza di Roma con laurea in filosofia, teologia, diritto e diplomazia.

1837 Ordinato sacerdote, è legato pontificio a Benevento.

1841 Legato pontificio a Perugia, nunzio a Bruxelles.

1842 Vescovo di Perugia, dove rimane per trent’anni.

1853 Creato cardinale da Pio IX, vive il travagliato periodo dell’unità d’Italia.

1878 Eletto papa, regna per oltre 25 anni. “Prigioniero in Vaticano”, “papa sociologo”, “papa degli operai”, promulga nel 1891 la “Rerum Novarum”.

1903 Muore il 20 luglio.

1924 Le sue spoglie vengono trasferite dal Vaticano nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

1630 Leone XIII (1878-1903) Gioacchino Pecci di Carpineto. Ampliamento e decorazione della Basilica Lateranense. Medaglia annuale 1886 in oro - Opus: Francesco Bianchi - Bart. 886; Modesti MEDAN II, 353 AU (g 55,76 - Ø 43,50 mm) RRRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1886. La composizione incisa sul R/ è presa dal bellissimo affresco eseguito dal prof. Grandi sulla parete di sinistra della nuova abside Lateranense. In questo grandioso dipinto è raffigurato il pontefice, circondato dalla commissione cardinalizia, che ingiunge all’architetto Virginio Vespignani e a coloro che propugnano l’opera, di iniziare la costruzione della nuova abside ed effettuare i necessari lavori di ampliamento e di restauro del presbiterio. (cfr. Osservatore Romano 20-VI-1886). Già da tempo Leone XIII aveva avviato altri importanti lavori di ricostruzione e di restauro a San Giovanni in Laterano e da appena due anni era stata sistemata la nuova sacrestia ed effettuata la congiunzione della Basilica con il monumentale Battistero. (vedi E 884) (dal Bartolotti). Rarissima, presumibilmente 15/20 pezzi coniati. Proveniente dall’asta Nac Spa 37, Milano 17 febbraio 2007, lotto 1050. L’unica altra da noi reperita, risulta essere quella dell’asta Nomisma 55 del 2017, lotto 1699, dove un esemplare descritto come “Due insignificanti colpetti al bordo ma splendido esemplare”, ha realizzato € 7.000,00 + diritti.

FDC 6500

98
1630 XIII
Leone

San Pio X

Giuseppe Sarto, di Riese (Regno Lombardo-Veneto)

4 agosto 1903 – 20 agosto 1914

1835 Di umile famiglia, nasce a Riese (Treviso) da Giovanni Battista e da Margherita Sanson. Studia in Seminario a Padova.

1884 Vescovo di Mantova.

1893 Eletto papa. Semplicità, spirito evangelico e zelo pastorale contraddistinguono la sua vita di “prete di campagna” in anni duri e difficili che fanno presagire le prime avvisaglie di un conflitto mondiale. “Restaurare ogni cosa in Cristo”, condanna del modernismo. Pubblicazione del primo catechismo, codificazione delle leggi della chiesa. Attento ai mutamenti sociali, riordina in Italia l’Azione Popolare Cristiana.

1914 28 giugno: attentato di Sarajevo “Esortazione ai cattolici di tutto il mondo” per scongiurare il conflitto tanto temuto. Muore di broncopolmonite il 20 agosto. “La storia ne farà un gran papa, la Chiesa ne farà un gran santo”.

1954 È dichiarato santo.

1631 Pio X (1903-1914) Giuseppe Melchiorre Sarto di Riese. Nuovo Seminario Romano. Medaglia annuale 1914 in oro - Opus: Francesco Bianchi - Bart. 913; Modesti MEDAN II, 382 AU (g 52,14 - Ø 44,00 mm) R Medaglia originale coniata, realizzata nel 1913. Il 28 novembre 1908 uno spaventoso terremoto radeva al suolo le città di Reggio Calabria e Messina. In quei giorni di terrore e di lutto, il Papa si adoperò senza riposo per alleviare i dolori e i disagi dei sinistrati anche con l’invio di consistenti aiuti materiali. La medaglia ricorda indirettamente questa calamità perché si riferisce alla decisione del Pontefice di istituire a Roma un Seminario per gli alunni che frequentavano quello di Reggio Calabria, distrutto dal terremoto; questo istituto, il cui edificio è raffigurato nella medaglia, funzionò con la denominazione di “Seminario provvisorio Calabrese in Roma”. Rarissima, presumibilmente 20/25 pezzi coniati. Proveniente dall’asta Dioscuri (Nomisma- Artemide) 32, RSM 13 maggio 2006, lotto 883. Nell’asta Nomisma 55 del 2017, lotto 1705, un esemplare in conservazione simile ha realizzato € 6.500,00 + diritti.

qFDC/FDC 5000

99
1631

Benedetto XV

Giacomo Della Chiesa, di Genova (Regno di Sardegna)

3 settembre 1914 – 22 gennaio 1922

1854 Nasce a Pegli (Genova) dal conte Giuseppe e dalla marchesa Giovanna Migliorati il 21 novembre. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1874, seguendo la sua vocazione religiosa si trasferisce a Roma.

1878 Dopo gli studi teologici viene ordinato sacerdote.

1880 Si laurea in diritto canonico ed entra a far parte della Segreteria di Stato.

1907 Arcivescovo di Bologna.

1914 Creato cardinale il 25 maggio, il 3 settembre, alla morta di Pio X viene eletto papa. Nel corso del suo pontificato di guerra resta imparziale tra le parti.

1920 L’enciclica “Pacem Dei Muus Pulcherrimum” è destinata alla riconciliazione dei popoli (“Regina Pacis”).

1922 Muore il 22 gennaio e viene sepolto nelle Grotte Vaticane.

1632

1632 Benedetto XV (1914-1922) Giacomo della Chiesa di Genova. La Chiesa madre dei sofferenti. Medaglia annuale 1919 in oro - Opus: Giuseppe Romagnoli - Bart. 919; Modesti MEDAN II, 387 AU (g 55,13 - Ø 44,03 mm) RRRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1919. Questa è la prima medaglia annuale pontificia emessa, eseguita dall’incisore Giuseppe Romagnoli, il quale aveva sostituito Francesco Bianchi. Il Bartolotti segnala che la medaglia non piacque alla Curia e, pertanto, si decise l’anno seguente di sostituirlo con l’incisore Aurelio Mistruzzi. Rarissima, presumibilmente 10/15 pezzi coniati. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 26 ottobre 2007, lotto 94.

FDC 4500

100

Achille Ratti, di Desio (Regno Lombardo-Veneto)

6 febbraio 1922 – 10 febbraio 1939

1857 Nasce a Desio da Francesco e Teresa Galli. Studia nel seminario liceale di Monza, poi a Milano.

1879 È a Roma dove studia all’Università della Sapienza e della Gregoriana. Ordinato sacerdote, rientra a Milano e insegna teologia. È un grande studioso e ricercatore d’archivio. Impegno sacerdotale: cappellano alla Congregazione delle suore di Nostra Signora del Cenacolo. Grande amore per la montagna.

1911 A Roma presso la Biblioteca Vaticana.

1918 Inviato quale visitatore apostolico in Polonia e Lituania.

1921 Richiamato a Roma, creato cardinale e nominato arcivescovo di Milano.

1922 Eletto papa il 6 febbraio. Lungo pontificato: due Anni Santi nel 1925 e quello straordinario della Redenzione dal 1933 al 1934.

1929 11 febbraio: la Conciliazione fra il Vaticano e l’Italia pone fine alla questione romana. Zelo per le missioni, interesse per la scienza, fiuto politico e diplomatico. Grande cultore della medaglistica.

1939 Muore e viene sepolto nelle Grotte Vaticane.

Rarissima, presumibilmente 25/30 pezzi coniati. Proveniente dall’asta Titano 27, RSM 4 marzo 2007, lotto 472. Nell’asta

101
1633 Pio XI (1922-1939) 100 Lire 1933-1934 - Nomisma 915 AU (g 8,80) Proveniente dall’asta Aretusa 2, Lugano 13/14 maggio 1994, lotto 1169. FDC 450 1633 1634
Pio XI
1634 Pio XI (1922-1939) Achille Ratti di Desio. Istituto di Archeologia Cristiana. Medaglia annuale 1926 An. V in oro - Opus: Aurelio Mistruzzi - Bart. 926; Modesti MEDAN II, 394 AU (g 51,11 - Ø 44,00 mm) RRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1926. Nac 121 del 2020, lotto 74, un esemplare in analoga conservazione ha realizzato € 4.750,00 + diritti. FDC 4000

Eugenio Pacelli, di Roma (Italia) 2 marzo 1939 – 9 ottobre 1958

1876 Nasce a Roma il 12 marzo da Filippo e Virginia Graziosi. Studioso, grande umanista orientato verso ideali religiosi, laureatosi in teologia e giurisprudenza, viene ordinato sacerdote il 2 aprile 1899.

1900 Assunto alla segreteria di stato: inizio di una luminosa carriera.

1917 Benedetto XIV lo consacra arcivescovo, destinandolo quale nunzio apostolico a Monaco di Baviera (città di prevalenza cattolica).

1918 Il 22 giugno 1918 è nominato nunzio nel Reich a Berlino, nella Prussia protestante.

1929 Pio XI lo richiama a Roma creandolo cardinale e segretario di stato. Compie numerosissimi viaggi (nel 1934 in Brasile, nel 1936 negli Stati Uniti, nel 1937 in Francia e in Ungheria nel 1938).

1939 Il 1° marzo eletto papa. I primi anni sono drammatici a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Azione di carità in tutto il mondo, ospitalità e rifugio a migliaia di perseguitati.

1945 Anni difficili del dopoguerra.

1950 XXV Giubileo, Dogna dell’assunzione della Beata Vergine in Cielo, rinvenimento del sepolcro di San Pietro in Vaticano.

1958 Muore a Castel Gandolfo il 9 ottobre. Viene sepolto nelle Grotte Vaticane.

102
1635 Pio XII (1939-1958) 100 Lire 1941 An. III - Nomisma 937 AU (g 5,20) R Proveniente da F. Grigoli, Suzzara 9 giugno 2004. FDC 400 1636 Pio XII (1939-1958) 100 Lire 1945 An. VII - Nomisma 721 AU (g 5,21) RR Proveniente dall’asta Nac 16, Zurigo 28/29 ottobre 1999, lotto 891. FDC 700 1637 Pio XII (1939-1958) 5 Lire 1940 An. II - Gig. 147 AG FDC 10
Pio XII
1636 1637
1635

1638

1638 Pio XII (1939-1958) Eugenio Pacelli di Roma. Elezione al Pontificato. Medaglia annuale 1939 An. I in oro - Opus: Aurelio Mistruzzi - Bart. 939; Modesti MEDAN II, 407 AU (g 56,80 - Ø 44,03 mm) RRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1939. Dall’esame del registro di scarico della zecca italiana risultano coniate da giugno a settembre 1939, per conto dell’Amministrazione di beni culturali della Santa Sede, 30 medaglie in oro. Proveniente dall’asta Artemide XXVII, RSM 19 dicembre 2009, lotto 666. Nell’asta Nomisma 55 del 2017, lotto 1751, un esemplare in conservazione analoga ha realizzato € 6.500,00 + diritti.

1639 Pio XII (1939-1958) Eugenio Pacelli di Roma. Proclamazione del Dogma dell’Assunzione della Beata Vergine al Cielo. Medaglia 1950 in oro - Opus: Aurelio Mistruzzi - Cusumano-Modesti 1989, 182 AU (g 54,62 - Ø 43,98 mm) RRR Medaglia straordinaria ufficiale, originale coniata, realizzata nel 1950. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 26 ottobre 2007, lotto 124.

1640 Pio XII (1939-1958) Eugenio Pacelli di Roma. Nuovo centro trasmittente della Radio Vaticana a S. Maria di Galeria. Medaglia annuale 1958 An. XX in oro - Opus: Aurelio Mistruzzi - Cusumano-Modesti 1989, 266; Modesti MEDAN II, 426 AU (g 61,74 - Ø 44,03 mm) RRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1958. Dall’esame del registro di scarico della zecca italiana risultano coniate da giugno a settembre 1939, per conto dell’Amministrazione di beni culturali della Santa Sede, numero 57 medaglie in oro. Proveniente dall’asta Tkalec AG, Zurigo 26 ottobre 2007, lotto 123.

FDC 4500

FDC 4200

FDC 5000

103
1639 1640

San Giovanni XXIII

Angelo Giuseppe Roncalli, di Sotto il Monte (Italia)

28 ottobre 1958 – 3 giugno 1963

1881 Di famiglia di umili origini, nasce il 25 novembre a Brusicco, frazione del comune di Sotto il Monte vicino a Bergamo, da Giovanni Battista e Anna Maria Mazzoli.

1900 Dopo gli studi nel seminario di Bergamo, si trasferisce a Roma, dove studia in seminario e adempie al servizio di leva.

1904 Laurea in teologia, ordinato sacerdote.

1905 È a Bergamo come segretario del Vescovo ed insegnante di Storia della Chiesa.

1920 È a Roma come presidente del Consiglio Centrale per L’Italia delle Pontificie Opere Missionarie.

1925 Consacrato Vescovo, è inviato come Visitatore Apostolico in Bulgaria.

1953 Pio XII lo crea Cardinale, le destinandolo al Patriarcato di Venezia.

1958 Viene inaspettatamente eletto Papa il 28 ottobre. Pur essendo considerato inizialmente un “Papa di transizione”, i quattro anni del suo pontificato costituiscono un periodo di grande attività e intensità per la Chiesa.

1962 11 ottobre: apertura del Concilio Vaticano II.

1963 Malgrado le sofferenze procurate da un male incurabile continua il suo lavoro ed emana l’Enciclica “Pacem in Terris”. Il 3 giugno si spegne. Il Papa Buono viene sepolto inizialmente nelle Grotte Vaticane, poi, dopo la beatificazione, la sua salma è deposta entro una teca di cristallo e collocata a vista nella navata di destra della Basilica Vaticana. 1641 1642

1641 Giovanni XXIII (1958-1963) 100 Lire 1959 An. I - Nomisma 981 AU (g 5,21) RR Proveniente dall’asta Nomisma 18, RSM 11 aprile 2001, lotto 610. FDC 1000

1642 Giovanni XXIII (1958-1963) Angelo Giuseppe Roncalli di Sotto il Monte. Anno centenario di Lourdes. Medaglia annuale 1959 An. I in oro - Opus: Aurelio Mistruzzi - Modesti MEDAN II, 427 AU (g 59,90 - Ø 44,00 mm) RRR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1959. Esemplari coniati in oro 108; dati parzialmente desunti dalla “Relazione sui Servizi della Direzione Generale del Tesoro” anni 1958/1964. Proveniente dall’asta Titano 33, RSM 14 giugno 2009, lotto 490. qFDC 3000

104
105
1643 Sede vacante (1963) 500 Lire 1963 - AG (g 11,03) FDC 10 1643

San Paolo VI

Giovanni Battista Montini, di Concesio (Italia)

21 giugno – 6 agosto 1978

1897 Nasce a Concesio (Brescia) il 26 settembre da Giorgio e Giuditta Alghisi. La famiglia è molto nota nell’ambiente bresciano: il padre avvocato, giornalista e deputato era stato fondatore del quotidiano cattolico “Il cittadino di Brescia”, la madre una religiosissima attivista nell’Azione Cattolica. La sua formazione scolastica inizia nel collegio dei Gesuiti di Brescia.

1916 Dopo la maturità classica entra nel seminario diocesano, dove il 20 maggio 1920 viene ordinato sacerdote.

1924 Trasferitosi a Roma, si laurea in filosofia, lettere, diritto canonico e civile. Già dal 1922 era stato in Austria, Germania e Francia e nel 1923 era addetto alla Nunziatura in Polonia. Richiamato a Roma, lavora alla Segreteria di Stato, dove rimane per circa trent’anni. Diventa uno dei più stretti collaboratori di due Pontefici (1939-54).

1954 Consacrato Vescovo il 12 dicembre, viene destinato all’archidiocesi di Milano.

1958 Creato Cardinale da Giovanni XXIII.

1963 Eletto Papa. Il suo fu un pontificato difficile e molto sofferto.

1965 Chiude il Concilio.

1975 Celebra l’Anno Santo.

1978 Muore il 6 agosto a Castel Gandolfo.

106
1644 Paolo VI (1963-1978) 500 Lire 1964 - AG (g 11,02) FDC 10 1646 Paolo VI (1963-1978) Giovanni Battista Montini, di Concesio. Elezione al Pontificato. Medaglia annuale 1963 An. I in oro - Opus: Pietro Giampaoli - Modesti MEDAN II, 431 AU (g 55,50 - Ø 44,00 mm) RR Medaglia originale coniata, realizzata nel 1959. Esemplari coniati in oro, presumibilmente, 300. Proveniente dall’asta Titano 27, RSM 4 marzo 2007, lotto 491. FDC 3000 1645 Paolo VI (1963-1978) 500 Lire 1965 - AG (g 11,02) FDC 10 1644 1645 1646

Paolo VI

Giovanni Battista

di Concesio. Elezione al Pontificato. Medaglia annuale 1963 An. I in argento - Opus: Pietro Giampaoli - Modesti MEDAN II, 431 AG (g 34,30 - Ø 44,00 mm) Medaglia originale coniata, realizzata nel 1959. Proveniente dall’asta Titano 27, RSM 4 marzo 2007, lotto 491.

realizzata nel 1959. Proveniente dall’asta Titano 27, RSM 4 marzo 2007, lotto 491. FDC

FDC 20

107
1647 (1963-1978) Montini,
FDC 20
1647 1648 1648 Paolo VI (1963-1978) Giovanni Battista Montini, di Concesio. Elezione al Pontificato. Medaglia annuale 1963 An.I in bronzo - Opus: Pietro Giampaoli - Modesti MEDAN II, 431 AE (g 31,25 - Ø 44,00 mm) Medaglia originale coniata,
10
1649 1650 1649 Paolo VI (1963-1978) Giovanni Battista Montini, di Concesio. Apertura della terza sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II - Opus: Enrico Manfrini - De Luca 366 AG (g 42,55 - Ø 44,00 mm) Medaglia originale coniata. 1650 Sede vacante (1978) 500 Lire 1978 - AG (g 11,07) FDC 10

Giovanni Paolo I

Albino Luciani, di Forno di Canale (Italia)

26 agosto 1978 – 28 settembre 1978

1912 Nasce a Canale D’Agordo da Giovanni e Bortola Tancon.

1923 Entra in seminario.

1935 Consacrato sacerdote.

1958 Nominato Vescovo.

1969 Patriarca di Venezia.

1973 Nominato Cardinale.

1978 Eletto Papa: il suo pontificato è brevissimo (33 giorni). È sepolto nelle Grotte Vaticane.

1652 Giovanni Paolo I (1978) Albino Luciani, di Forno di Canale. Medaglia commemorativa del pontificato di Giovanni Paolo I - Opus: Celestino Giampaoli - Modesti MEDAN II, 735 AG (g 40,80 - Ø 44,00 mm) Medaglia originale coniata, realizzata nel 1979. Medaglia ufficiale straordinaria commemorante il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I. Proveniente da Filitalia, Roma 20 marzo 2011. FDC 30

108
1651 Giovanni Paolo I (1978) 1000 Lire 1978 - AG (g 14,63) FDC 10 1651 1652 1653 1653 Sede vacante (1978) 500 Lire 1978 - AG (g 11,00) FDC 10

San Giovanni Paolo II

Karol Józef Wojtyla, di Wadowice (Polonia)

16 ottobre 1978 – 2 aprile 2005

1920 Nasce a Wadowice (Polonia) il 18 maggio da Karol ed Emilia Kaczorowska.

1938 Studia a Cracovia nei difficili anni della Seconda Guerra Mondiale.

1946 Ordinato sacerdote. Va a Roma dove si laurea in teologia.

1948 Rientra in Polonia.

1958 Pio XII lo nomina Vescovo ausiliario di Cracovia. Partecipa al Concilio.

1964 Paolo VI lo nomina Arcivescovo titolare di Cracovia.

1967 Diviene Cardinale. Con questa dignità Wojtyla intensifica la sua attività di opposizione al regime comunista, correndo molti rischi per la sua libertà ed incolumità.

1978 Eletto Papa. Il suo è uno dei più lunghi pontificati della storia. Politica di azione contro il comunismo, biasima il capitalismo e il consumismo.

1981 Il 13 maggio subisce un grave attentato da parte del terrorista turco Ali Agça. Grande spirito missionario: effettua 104 viaggi apostolici internazionali. Cerca il dialogo con le altre religioni, celebra due Anni Santi. Tantissimi sono gli argomenti da lui trattati: nuova versione del diritto canonico, riorganizzazione della curia romana, riforma del catechismo; riconferma la regola del celibato per i sacerdoti e si occupa di omosessualità, del divorzio, dell’aborto, ribadendo le posizioni della Chiesa e del diritto alla vita come dono di Dio. Promulga 14 lettere encicliche.

2005 Dopo aver lottato stoicamente contro i vari eventi che gli hanno minato il fisico, muore il 2 aprile. La sua salma viene deposta nelle Grotte Vaticane.

1655 Giovanni Paolo II (1978-2005) Karol Jozef Wojtyla, di Wadowicw. Incontro di preghiera per la pace nel mondo ad Assisi - Opus: Enrico Manfrini - Modesti MEDAN II, 455 AG (g 38,00 - Ø 44,00 mm) Medaglia originale coniata, realizzata nel 1987. Proveniente da Filitalia, Roma 20 marzo 2011. FDC 25

109
1654 Giovanni Paolo II (1978-2005) 500 Lire 1981 - AG (g 11,03) FDC 10 1654 1655

Benedetto XVI

Joseph Ratzinger, di Marktl (Germania)

19 aprile 2005 – 28 febbraio 2013

1927 Nasce a Marktl am Inn in Germania da una antica famiglia di agricoltori della Bassa Baviera.

1937 Effettua i primi studi in seminario.

1943 Resta coinvolto, suo malgrado, negli ultimi eventi del secondo conflitto mondiale. Studia all’Università di Monaco di Baviera e Frisinga.

1946 Insegna a Bonn, Munster, Tubinga e Frisinga.

1959 Partecipa come consulente teologico al Concilio Ecumenico Vaticano II.

1962 Riceve la consacrazione episcopale e viene nominato Vescovo di Monaco e Frisinga, e in seguito è creato Cardinale.

1977 Nominato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

1981 Presidente della Pontificia Commissione Biblica, della Commissione Teologica Internazionale e della Commissione cardinalizia per la preparazione del Compendio del catechismo.

2002 Decano del Sacro Collegio.

2005 Eletto Sommo Pontefice.

2013 Si dimette per motivi di salute.

110
1656 Benedetto XVI (2005-2013) 10 Euro 2005 An. I - AG (g 22,00) PROOF
20
1656 1657 1657 Benedetto XVI (2005-2013) 5 Euro 2005 an. I - AG (g 18,00) PROOF 20

1658 Benedetto XVI (2005-2013) Joseph Ratzinger, di Marktl. Gesù Cristo fondamento di pace e messaggio di speranza e di vita nel mondo - Opus: Guido Veroi - Modesti MEDAN II, 475 AU (g 60,00 - Ø 44,00 mm) Medaglia originale coniata, realizzata nel 2007. 900 esemplari in oro coniati. Proveniente da Filitalia, Roma 22 dicembre 2009.

1659 Benedetto XVI (2005-2013) Joseph Ratzinger, di Marktl. Gesù Cristo fondamento di pace e messaggio di speranza e di vita nel mondo - Opus: Guido Veroi - Modesti MEDAN II, 475 AG (g 34,30 - Ø 44,00 mm) Medaglia originale coniata, realizzata nel 2007. Proveniente da Filitalia, Roma 22 dicembre 2009.

1660 Benedetto XVI (2005-2013) Joseph Ratzinger, di Marktl. Gesù Cristo fondamento di pace e messaggio di speranza e di vita nel mondo - Opus: Guido Veroi - Modesti MEDAN II, 475 AE (g 31,25 - Ø 44,00 mm) Medaglia originale coniata, realizzata nel 2007. Proveniente da Filitalia, Roma 22 dicembre 2009.

FDC 2800

FDC 40

FDC 20

1661 Resto di collezione comprendente 39 confezioni di monete papali, 33 divisionali + 6 singole – da esaminare. 300

111
1659 1660 1658

Finito di stampare nel mese di marzo 2024 da Litographic Group SpA Spezzano di Fiorano (MO)

NOMISMA ASTE VIA LEGNAGO N. 144, 37134 - VERONA (VR) Tel.: +39 045 4949612 - E-mail: info@nomisma-aste.it www. nomisma-aste.it
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