Stanotte arriva santa lucia!

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Stanotte arriva santa Lucia! di Mara Beber

08 novembre 2014 2


A mia figlia Linda

La magia è un modo di percepire ciò che ci circonda. La vita è piena di magia, per chi la vuole vedere. Ed è quando inizi a guardati intorno con occhi diversi che iniziano ad accadere cose meravigliose. - Simona Barè Neighbors -

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STANOTTE ARRIVA SANTA LUCIA!

Ci siamo quasi! Mancano pochi giorni al 13 dicembre e Linda guarda fuori dalla finestra. Sulla scrivania c’è la sua strozega, pronta ormai da parecchi giorni.

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Gliel’ha preparata il papà : un bello spago resistente con infilati tanti barattoli di alluminio piÚ o meno grandi. Nei mesi passati, Linda si era ricordata di chiedere le lattine alla mamma, non appena finivano i piselli in scatola, o i fagioli, o un’aranciata.

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Oltre alla strozega, anche la letterina per santa Lucia è pronta, accompagnata da uno splendido disegno. <<CARA SANTA LUCIA, COME VA?

SONO LINDA, UNA BAMBINA DI 5 ANNI. TI SCRIVO PER CHIEDERTI SE TI SEMBRA CHE IO, QUEST’ANNO, SIA STATA ABBASTANZA BRAVA. SPERO DI SÌ. HO CERCATO DI COMPORTARMI BENE ALLA SCUOLA MATERNA E DI OBBEDIRE A MAMMA E PAPÀ. CERTO, DEVO ANCORA MIGLIORARE IN MOLTE COSE: PER ESEMPIO DEVO ANCORA IMPARARE A SALUTARE COME SI DEVE, QUANDO QUALCUNO MI SALUTA. OPPURE DEVO CERCARE DI CAMBIARMI PIÙ VELOCEMENTE QUANDO METTO IL PIGIAMA, PERCHÉ DI SOLITO MI DISTRAGGO, FACCIO ALTRO, GIOCO, E COSÌ CI METTO MEZZORA OGNI VOLTA! PER IL RESTO PERÒ SONO UNA BRAVA BAMBINA, QUINDI TI CHIEDO SE POTESSI LASCIARMI QUALCHE REGALINO. NON IMPORTA COSA: SCEGLI TU, SONO SICURA CHE MI PIACERÀ! … MAGARI EVITA PUPAZZI A FORMA DI MOSTRI, PERCHÉ QUELLI MI FANNO PAURA! CIAO A TE E ALL’ASINELLO! LINDA>>

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E adesso eccoci: è la sera del 12 dicembre. Si ricorderà santa Lucia di portare i regali stanotte? Per sicurezza, tutti i bambini del paese si riuniscono in piazza con le loro strozeghe e fanno un bel giro per le vie del centro, facendo un baccano cosÏ forte che per santa Lucia sarà impossibile non sentirli.

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E infatti ecco che la santa si fa vedere. E’ vestita di bianco, indossa dei guanti e ha il viso coperto da un velo. E’ accompagnata dal suo fedele asinello che traina un carrettino. Santa Lucia saluta i bambini, agitando la mano e distribuisce a tutti, uno per uno, dei piccoli sacchettini, contenenti dei dolciumi: ci sono caramelle, arachidi, mandarini e cioccolatini‌

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Qualche bambino le si avvicina spavaldo, qualcuno invece è timido e si fa accompagnare dal papà, qualcun altro, magari più piccolo, ha addirittura paura di avvicinarsi a quella donna velata, e piange. Ma santa Lucia è una persona dolce e capisce. Così allunga il sacchettino da lontano, oppure lo consegna alla mamma. Il bambino pauroso si tranquillizza, apre il sacchetto e si calma del tutto, succhiando un lecca lecca colorato.

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Anche Linda aveva paura quando era piccolina, ma ora che ha cinque anni, si sente piÚ sicura e cosÏ si avvicina alla santa e allunga la mano, anche se un po’ tremolante. Qualche attimo di pazienza ed ecco che la mano di santa Lucia distribuisce i sacchettini ad alcuni bimbi e poi ne porge uno anche a Linda, che, soddisfatta, corre via.

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Tutti i bambini sono felici, anche santa Lucia lo è, ma ora deve proprio andare: la aspetta una lunghissima notte. Assieme al suo asinello, dovrĂ passare casa per casa a consegnare i regali a tutti i bambini che si sono comportanti bene. E’ ormai tardi, si gela, inizia anche a nevicare e i piedini dei bimbi, chiusi negli scarponcini, iniziano a sentire freddo.

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Così, finita la strozegada, i bambini rientrano a casa e preparano tutto l’occorrente. Sul tavolo si devono mettere tre piatti oppure tre ciotoline. E bisogna riempirli di acqua, farina gialla e sale per l’asinello. E’ meglio anche lasciare una finestra socchiusa, cosicché santa Lucia possa entrare più facilmente. E’ il nonno ad aiutare Linda a preparare tutto.

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L’altra cosa importante è andare a dormire presto perché la santa non vuole farsi vedere mentre entra in casa. E quindi i bambini corrono in camera e si mettono al calduccio sotto le coperte. Sono eccitati e faticano ad addormentarsi… ma ad un certo punto, il sonno arriva.

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Ed è proprio quello il momento in cui santa Lucia, scende dal cielo, pian pianino apre la finestra ed entra. Mentre l’asinello mangia e beve dai piatti, la santa mette i pacchettini sul tavolo della cucina, o li pone sul pavimento, vicino all’albero di Natale. Di solito lascia un paio di doni: qualche giocattolo, qualcosa da vestire, e poi aggiunge sempre qualcosa di buono da mangiare… barrette di cioccolato, caramelle, frutta secca, o un soffice panino a forma di asinello o di scaletta. Se qualche bimbo invece non si è comportato bene, non gli porta nulla e gli lascia solo del carbone nero.

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Mentre tutti dormono, la santa finisce il suo giro nelle case dei bambini. E in un attimo è già la mattina del 13 dicembre. La notte di santa Lucia, di solito Linda rimane a dormire dai nonni e la mattina si sveglia presto.

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E’ emozionata. La nonna la chiama dal salotto e le dice: <<Vieni a vedere, Linda! Mammamia, quanti doni!>>. Lei esce pian piano dalla camera. E’ ancora in pigiama. Da una parte ha una voglia matta di vedere i regali, dall’altra è intimidita. Il cagnolino Camillo le saltella intorno allegro e scodinzolante.

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Linda sta attenta a dove mette i piedi in corridoio e vicino alla finestra. Per fortuna non c’è niente per terra questa volta, ma certi anni Linda ha trovato le impronte dell’asino e addirittura un po’ della sua cacca. <<Quanti regali!>> esclama Linda e si mette a scartarli in fretta. Ha gli occhi lucidi e non sa più con quale giocattolo giocare: ci sono una bambola dai bei capelli biondi, due libretti coloratissimi e anche un gioco in scatola. Sono tutti regali magnifici.

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Linda offre un cioccolatino alla nonna e poi si mette a giocare, ma prima esce sul poggiolo e guarda là in cima, sopra le nuvole, in direzione di quell’ultima stella. Strizza l’occhio a santa Lucia e all’asinello e dice a bassa voce, fra sé e sé: <<Grazie!>>.

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