Elmas Monumenti Aperti 2014

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Elmas

24/25 maggio 2014

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Chiesa parrocchiale S. Sebastiano

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La chiesa è ubicata in una posizione decentrata rispetto al nucleo storico dell’abitato forse perché anticamente adibita a luogo di culto, attiguo al lazzaretto, e quindi periferico rispetto al centro. Secondo consuetudine, al suo interno venivano effettuate sepolture così come nell’area immediatamente adiacente, che fungeva da cimitero, e nel vicino ossario, costruito nel 1732. Fu costruita precedentemente al 1542. L’edificio ha impianto di tipo basilicale e si sviluppa in tre navate. Nel 1931 venne ritoccata la facciata ottocentesca e ne fu realizzata una in stile neoclassico. Tra gli anni Sessanta-Settanta del Novecento fu demolito il pulpito in pietra e fu ristrutturata.

Vecchio municipio

2 L’edificio è stato progettato nel 1897 dall’Ing. Enrico Ravot che fu incaricato dei lavori per la realizzazione di un nuovo stabile laddove si trovava un locale di proprietà della Capellania Boi, adiacente alla struttura che aveva appena ceduto nella quale, nel 1853, il Consiglio Comunale aveva deliberato di trasferire la casa comunale e la caserma. Il 10 agosto 1908 il nuovo Municipio, un palazzetto elegante e di buon pregio architettonico nello stile dell’epoca, fu collaudato definitivamente dall’ing. Giuseppe Serra. Il Municipio, oltre agli uffici comunali, doveva ospitare anche la scuola elementare.

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L’acquedotto romano 5 Cabudaquas-Cagliari: il tratto di Elmas e Azienda Agraria dell’I.S.S. Agrario I.S.S. Agrario “Duca degli Abruzzi” Si apre al pubblico, per la prima volta, il tratto dell’acquedotto romano che portava l’acqua da Siliqua a Cagliari, situato all’interno dell’Istituto Agrario. Sarà possibile vedere l’antico pozzetto di controllo che dà accesso al condotto perfettamente conservato. Accompagnati dagli studenti sarà possibile visitare il caseificio, l’oleificio e la cantina dell’Azienda Agraria e accedere al Punto vendita dei prodotti agricoli.

Giliaquas e Cala Mogoru

6 La zona di Cala Mogoru costituisce la parte settentrionale della Laguna di santa Gilla ed è un ottimo punto di approdo, tanto che già in epoca fenicio punica vi era stato collocato uno scalo commerciale, collegato al centro fenicio-punico di Karali, che poi si intensificò in età romana, fino all’impaludamento del tratto di mare avvenuto in età repubblicana. Le numerose indagini subacquee hanno restituito numerose anfore commerciali, vasi, lucerne, protomi animali e terrecotte figurate. Presso la riva sono ancora visibili grossi blocchi e resti di intonaco pertinenti a un edificio di notevoli dimensioni legato al porto.

Aeroporto militare

Casa Suella

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Casa padronale proprietà di uno dei maggiori esponenti della borghesia di Elmas. La facciata è impreziosita da ricche decorazioni alle finestre e dallo stemma padronale sul portale. Nello stipite dell’ingresso è inserito un cippo funerario di epoca romana.

Villa Asquer e Azienda Asquer

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La villa Asquer era la residenza dei coniugi Asquer Boi che costruirono ad Elmas la loro casa e furono sempre presenti in paese per seguire la produzione agricola (vigneti e oliveti) nella quale mettevano in atto tecniche moderne di coltivazione. Lateralmente all’abitazione, si trova ancora la cantina per la lavorazione del vino la cui costruzione risale al 1939 ed è funzionante.

7 Il piano generale dell’aeroporto, ubicato sulle sponde della laguna di Santa Gilla, si deve all’ingegnere ferrarese Giorgio Gandini, la cui attività si esplicò prevalentemente intorno al 1930. Vi si accede attraverso una pensilina ad ali di aeroplano, elemento di chiara matrice futurista. Al suo interno sono presenti interessanti edifici di architettura moderna che includono tutte le funzioni necessarie alla vita quotidiana : la palazzina del Comando, la caserma avieri, il circolo uffi-

ciali, la cappella dedicata alla Madonna di Loreto, il cinema, gli alloggi, la mensa, lo spaccio. La qualità architettonica è molto elevata e ancora oggi i diversi padiglioni, conservati in modo quasi integrale, mantengono tutti gli elementi tipici del razionalismo italiano. La più grande delle due aviorimesse, lunga più di 100 m, è chiamata “Savigliano”, in quanto realizzata dalla Società Nazionale delle Officine di Savigliano (Cuneo) su un prototipo disegnato nel 1933.


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