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AzIEnDE ITALIAnE l’impresa di fare impresa

A curA di mArcO mOrElli

LA PIOTTA

L’Oltrepò giovane e assolutamente bio Siamo a Montalto Pavese (Pv), nel cuore dell’Oltrepò, da tempi immemorabili territorio vocato alla coltivazione del Pinot Nero e noto a livello internazionale per la produzione di ottimi spumanti Metodo Classico. Qui nel 1985 nasce, grazie a Luigi Padroggi, l’Azienda Agricola “La Piotta”, dal dialetto “la pietra” di cui il suolo è ricco. Per generazioni la famiglia Padroggi era sempre stata dedita alla coltivazione della vite con produzione di vini della tradizione lombarda, ma con Luigi ha inizio proprio la storia dell’azienda che oggi è guidata con successo e orgoglio dai nipoti Luca ed Enrico. Con una superficie vitata di trenta ettari, La Piotta produce oggi circa novantamila bottiglie fra vini rossi, bianchi, spumanti e passito, in cinque linee di etichette, dalla tradizione alla linea più moderna che incontra gusti un po’ più internazionali, il tutto rigorosamente seguendo le regole dell’agricoltura biologica. Quella biologica è un tipo di agricoltura che ha due obiettivi strettamente connessi: salvaguardare la salute della Terra e nello stesso tempo quella dei suoi abitanti, che dei prodotti agricoli si nutrono. Agricoltura biologica è quindi sinonimo di agricoltura sana e pulita e ciò significa eliminare pesticidi, insetticidi, erbicidi e concimi di sintesi chimica in tutte le fasi di lavorazione, produzione, trasformazione e conservazione del prodotto. Grazie a questa attenzione per la natura, si ottiene

Luca Padroggi

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CON UNA SUPERFICIE VITATA DI TRENTA ETTARI, LA PIOTTA PRODUCE OGGI CIRCA NOVANTAMILA BOTTIGLIE FRA VINI ROSSI, BIANCHI, SPUMANTI E PASSITO, IN CINQUE LINEE DI ETICHETTE

un prodotto genuino, sano e naturale che fa riscoprire i veri profumi e sapori del vino. L’intera superficie dell’Azienda Agricola “La Piotta” della famiglia Padroggi è disciplinata dal regolamento CE 834/2007 e certificata da BIOS, ente di controllo sulle produzioni biologiche autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali. I vini de “La Piotta” contengono valori minimi di solfiti, grazie al fatto che l’uva impiegata per la vinificazione è davvero sana e di qualità. Il risultato è quindi un vino molto fruttato e ricchissimo in aromi. Dal 2015 si è aggiunta anche la certificazione “vegan”. L’azienda è entrata a far parte del nuovo marchio Grandi Vigne, esclusiva di “Iper, La grande I”, che ha aperto la strada a una nuova gamma di vini prodotti con uve da agricoltura biologica. La filosofia di Grandi Vigne, costruita negli anni, etichetta su etichetta andando a caccia di piccole perle enologiche italiane lungo lo Stivale, tra poderi familiari di alta qualità e cantine d’avanguardia, sul filo della tracciabilità e della salvaguardia dei vitigni autoctoni regionali, ha voluto rispondere a quei cultori del vino che lo vivono soprattutto come un alimento, da portare in tavola tutti i giorni, all’insegna della naturalità. Per la famiglia Padroggi è motivo di grande orgoglio essere stati selezionati per entrare a far parte di questo importante progetto. Nel 2013 inoltre “La Piotta” è entrata a far parte della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, che ha lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. La FIVI raggruppa viticoltori che soddisfano i seguenti criteri: 1) il vignaiolo coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la propria responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta; 2) il vignaiolo rinuncia all’acquisto dell’uva o del vino a fini commerciali. Comprerà uva soltanto per estreme esigenze di vinificazione, in conformità con le leggi in vigore; 3) il vignaiolo rispetta le norme enologiche della professione, limitando l’uso di additivi inutili e costosi, concentrando la sua attenzione sulla produzione di uve sane che non hanno bisogno del maquillage di cantina. “Per questi motivi – afferma Luca Padroggi - siamo orgogliosi di essere parte di un ente importante che finalmente restituisce all’uva ed al vino il ruolo di protagonisti”.

La forma del territorio dell’Oltrepò Pavese ricorda un triangolo, incuneato fra Piemonte, Liguria ed Emilia. Le sue colline offrono un continuum paesaggistico di grande attrattiva e rappresentano la terza area italiana più estesa per superficie investita quasi completamente a vite e con produzioni prevalentemente a denominazione. La varietà del territorio, la vicinanza del mare e la presenza di fiumi e torrenti influiscono sul clima, mite e temperato, con ottime escursioni tra notte e giorno soprattutto nel periodo estivo. I suoli molto vari sono composti da marne, calcari arenacei e gessi, così come sabbia e argilla. Il territorio dell’Oltrepò è attraversato dal 45° parallelo Nord, il famoso “parallelo del vino” che percorre le zone più vocate alla viticoltura, come il Piemonte, la zona di Bordeaux e l’Oregon. L’età media dei vigneti attualmente presenti nelle vigne de “La Piotta” è di circa trent’anni e ciò permette la produzione di vini bianchi dai profumi intensi e persistenti e di vini rossi corposi e ben strutturati. A testimonianza dell’amore per le tradizioni e il territorio sono ancora esistenti e produttivi nove filari di Pinot Grigio impiantati settant’anni fa e dai quali viene prodotto l’ottimo “Pinot Grigio 1930 vineyards”. L’intero ciclo produttivo, dalla vite alla bottiglia, avviene in azienda ed è personalmente curato dalla famiglia. Il fondatore dell’azienda, nonno Luigi, e successivamente i suoi figli Gabriele e Mario hanno dedicato la loro vita a far nascere e crescere l’azienda nel pieno rispetto del pianeta che ci ospita. Da un po’ di anni è entrata a far parte della gestione de “La Piotta” anche la terza generazione di vignaioli: i giovani Enrico e Luca affiancano infatti i loro padri nella parte tecnica, produttiva e commerciale, sempre sotto l’attenta supervisione di Luigi. La loro volontà è quella di proseguire il percorso iniziato dal nonno, apportando alla cantina nuove idee sia dal punto di vista dell’immagine che della produzione. E’ proprio grazie a Luca ed Enrico che è nata la linea cosiddetta della terza generazione, “89/90”, che prende il nome dagli anni di nascita dei due cugini. Un bianco, un rosso e uno spumante che fondono tradizione e innovazione per venire incontro ai gusti delle nuove generazioni e dare un respiro più internazionale alla produzione, sempre restando attaccati alle proprie radici. Le etichette rappresentano totalmente la storia e l’evoluzione de “La Piotta”, dalla linea base della

n. 4 Agosto-Settembre 2020


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