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N. 3 MARZO 2013
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA POLIZZE ASSICURATIVE: COSA SI PUÒ DETRARRE L’EFFICACIA DELLA PAROLA: MENO TWITTER PIÙ POESIA
INTERAGEING
PATTO TRA GENERAZIONI IN AZIENDA
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
Sommario Editoriale 4 Il nostro impegno per un’Italia possibile
Iniziative Manageritalia 30 Premio Eccellenza 2013 40 XXVI Torneo di tennis Manageritalia
Copertina 6 Guerra aperta tra giovani e senior?
48 Campioni d’inverno Our point of view 51 Interageing: a pact between generations in the company
Cfmt 14 L’efficacia della parola: meno Twitter più poesia Fisco 20 Polizze assicurative: cosa si può detrarre
Convenzione Antonio Pastore 59 Assicurazione Ponte: importanti novità 63 La rivalutazione della polizza di capitale differito per l’anno 2012: 3,74% Manageritalia 60 Assistenza fiscale: 50&più Caaf torna in Associazione
RUBRICHE 18 Non solo consumi
Consumi 26 Supermercato 3.0
InfoMANAGER
29 Orizzonti di management
62 Cud online per i pensionati
36 A tu per tu con...
Diritto 32 Adozione, vademecum per aspiranti genitori
38 Territori 52 Di buon grado 53 Arte
Azienda 44 La collaborazione si fa “social”
54 Libri 55 Letture per manager N. 3 MARZO 2013
57 Lettere
Al centro della rivista
VADEMECUM & GARANZIE 2012 il quarto inserto
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA
58 ...al fin della licenza, io tocco!
POLIZZE ASSICURATIVE: COSA SI PUÒ DETRARRE L’EFFICACIA DELLA PAROLA: MENO TWITTER PIÙ POESIA
CASO MORTE
INTERAGEING
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali
Fondo di previdenza Mario Negri
CFMT Centro di formazione management del terziario
Associazione Antonio Pastore
PATTO TRA GENERAZIONI IN AZIENDA
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
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Editoriale a cura del presidente Manageritalia
IL NOSTRO IMPEGNO PER UN’ITALIA POSSIB
A
ridosso delle ultime elezioni abbiamo presentato e condiviso le proposte del nostro Programma per il rilancio del paese. Lo abbiamo fatto in
giro per l’Italia, in 11 incontri, con i rappresentanti delle forze politiche candidati nelle diverse regioni per le elezioni nazionali. Quasi 150 i candidati che hanno partecipato, di cui 22 eletti alla Camera e 16 al Senato. L’iniziativa di Cida, Manageritalia e Federmanager ha dato seguito all’azione di contaminazione della politica voluta da #Prioritalia, nata lo scorso agosto con lo scopo di diventare sempre più un soggetto sociale influente. A novembre, poi, in 5.000 abbiamo presentato le nostre proposte per il rilancio dell’Italia al premier Mario Monti. Non potevamo quindi stare fermi nell’agone elettorale. Abbiamo trovato in quasi tutti gli schieramenti ampia condivisione di alcune riforme, come quella sulla competitività, sul fisco e sulla spesa pubblica. Abbiamo sperimentato che se la politica si concentra sui programmi è più facile trovare condivisione. Basandosi solo sugli schieramenti è facile arrivare allo scontro. Da più parti abbiamo ricevuto apprezzamenti per l’impegno che ci siamo assunti per senso di responsabilità verso un paese in evidente difficoltà. Un impegno non solo a tutela delle categorie che rappresentiamo, ma più in generale nell’interesse dell’Italia, degli italiani e del nostro futuro. Ma non ci siamo fermati a questo. Abbiamo individuato sei aree prioritarie del nostro Programma e le abbiamo inserite all’interno di una piattaforma collaborativa sul web che ha ottenuto 10mila interventi da parte di tantissimi associati a Cida. Ogni suggerimento verrà valutato attentamente e preso in considerazione nella redazione definitiva delle nostre priorità per l’Italia. L’intera operazione ha avuto un sicuro ritorno in termini di visibilità dell’Organizzazione nel suo complesso, ma si
O IBILE potrebbe dire della categoria; al di là delle sigle federa-
Perché l’Italia che vogliamo non può prescindere dal-
li o confederale, il messaggio passato è che “i manager
la certezza che la politica si adoperi per intervenire
hanno voluto avanzare le loro proposte per il rilancio
su alcune priorità: competitività aziendale, welfare,
del paese”. Abbiamo riempito un vuoto che, per am-
sanità, fisco, riforma dell’ordinamento della Repub-
missione degli stessi candidati, c’è stato in questa cam-
blica e delle pubbliche amministrazioni, istruzione,
pagna elettorale. Lo abbiamo fatto con un metodo as-
università e ricerca.
solutamente innovativo: i politici non hanno preso la
In questo momento storico particolarmente critico ser-
parola per fare campagna elettorale, ma per esprimer-
ve una visione e un grande “progetto paese” che ne
si su un programma politico concreto, attraverso un di-
alimenti, stimoli e indirizzi le potenzialità. Per questo
battito costruttivo in una campagna elettorale dove i
chiediamo alla politica di assumersi fino in fondo la
toni eccessivi hanno coperto il vuoto dei programmi.
propria responsabilità: dare al paese una guida all’al-
Inoltre, c’è stata una forte osmosi tra le strutture del-
tezza delle aspettative dei cittadini.
le Organizzazioni confederate nella Cida che hanno
L’Italia non può essere bloccata dai tatticismi nuovi
collaborato, fornendosi sostegno reciproco. E anche
e vecchi. La politica deve garantire la governabilità,
grande coesione tra le strutture federali e le associa-
e anche questa volta non ha dato le garanzie che tut-
zioni territoriali. A tale proposito desidero ringrazia-
ti noi ci aspettavamo. Nel momento in cui scrivo c’è
re i presidenti e tutto il personale delle Associazioni
ancora grande incertezza. Quando leggerete questo
per l’ottimo lavoro di squadra.
mio editoriale spero che i leader politici avranno sa-
Abbiamo dimostrato che è possibile partecipare alla
puto indicare una via d’uscita dalla situazione di stal-
vita politica producendo proposte, discutendole di
lo successiva alle elezioni.
persona e via web, concentrando la libera partecipa-
Ma le azioni per il rilancio non passano solo attra-
zione dei cittadini, senza però assumere toni aggres-
verso le leggi. Anche noi, come parti sociali, dob-
sivi o puntare tutto sulla “distruzione creativa”.
biamo agire nell’interesse collettivo, produrre, au-
C’è anche troppa “distruzione” nel nostro sistema
tonomamente e insieme, visioni e soluzioni per re-
economico, nel tessuto sociale e nella cultura politi-
cuperare la competitività del sistema produttivo e
ca: è il momento di avviare la ricostruzione.
l’efficienza delle pubbliche amministrazioni. Il mo-
Cosa accadrà adesso?
mento di indiscutibile gravità impone a tutti di fa-
Comincerà la nostra attività di monitoraggio della
re la propria parte.
politica per controllare la coerenza dell’operato di
Noi manager abbiamo dimostrato di avere idee e
governo e Parlamento e far sì che quanto promesso
strumenti utili per il nostro paese, lavoreremo affin-
venga realmente realizzato. Perché l’Italia che voglia-
ché un ampio ventaglio di soggetti sociali possa con-
mo deve ripartire da una politica che faccia le cose,
dividerne lo spirito e uscire dalla cappa di torpore
ne renda conto e le faccia bene nel rispetto dell’ac-
post-elettorale.
countability, cioè il principio per cui la politica deve dare conto di quello che fa e su questo essere valuta-
Guido Carella
ta. E alle promesse devono corrispondere i fatti.
(guido.carella@manageritalia.it) MARZO 2013
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GUERRA APERTA T GIOVANI E SENI Copertina
Manageritalia fa luce sulla convivenza in azienda tra generazioni diverse e propone il progetto InterAGEing. Se è opinione diffusa che oggi le tensioni sono evidenti, da parte dei manager c’è la disponibilità a fare da tutor e a investire su chi si è appena affacciato al mondo del lavoro
«B
ENVENUTO, ti faccio fare un giro degli uffici e ti presento i tuoi colleghi». Il ragazzo si guarda attorno e segue chi lo introduce nel nuovo ambiente facendo domande. Strette di mano. Sorrisi. Qualche frase di circostanza e si comincia.
L’ingresso di un giovane in azienda è sempre una scommessa. Ci vuole un po’ di tempo per valutarlo, per capire se la nuova risorsa fresca di studi e con poche esperienze professionali, più o meno rilevanti, sia stata un buon investimento o meno. Qualche timore c’è: sarà la persona giusta? si darà delle arie con quella laurea e magari anche il master? con tutte quelle specializzazioni e lingue conosciute? non sarà troppo qualificato? e se farà carriera, io che fine farò? Già, non nascondiamoci dietro a una foglia di fico: dietro ai modi affabili dei colleghi l’apprensione c’è. Soprattutto di questi tempi, in cui trovare un lavoro è difficile quanto mantenerlo.
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re difficoltà dei giovani a entrare
?
TRA
nel mondo professionale, i discorsi sul “facciamo squadra” rischiano di apparire slogan di-
NIOR
stanti dal clima di incertezza e diffidenza. I “vecchi” sono da rottamare? Manageritalia ha voluto capire allora se in azienda si recita la
In tempi di rottamazione chi ci va
gi più che mai un problema serio. commedia col pugnale sempre
di mezzo sono anche i senior, ma-
Chi si occupa di risorse umane lo pronto, oppure se, nonostante
nager compresi, che vedono vacil-
sa: in piena crisi economica, alla lu- tutto, i rapporti intergenerazio-
lare l’immagine di incrollabili pun-
ce della nuova riforma pensionisti- nali sono più fluidi di quanto si
ti di riferimento in azienda.
ca che ha allungato la permanenza
L’imbarbarimento del mondo del lavoro, il mors tua vita mea insomma, è og-
al lavoro, e della sempre maggio-
L’ingresso di un giovane in azienda è sempre una scommessa. Ci vuole un po’ di tempo per valutarlo
possa credere. Lo ha fatto con due indagini, su un campione di 600 italiani occupati 15-64enni e di 830 manager del terziario. Per entrambi non si scappa: l’età di permanenza al lavoro si deve alzare, a patto però che si trovino soluzioni di sistema e aiuti concreti da parte delle associazioni di rappresentanza, sindacati e istituzioni. Condivisa da tutti, la preoccupazione circa il proprio futuro pensionistico (88%). Qual è il compito delle aziende? In primo luogo devono impegnarsi per favorire la produttività di ogni lavoratore. E i “vecchi” MARZO 2013
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Copertina
InterAGEing fa parte dell’area Lavoro e welfare del Piano operativo Manageritalia 2012-2016
Nasce Interageing,
sono da rottamare? Nemmeno per sogno. Se per il 48% degli italiani intervistati a 60 anni non tutti possono dare il massimo di sé, si può continuare a dare il proprio contributo alle aziende e alla società, però con un ruolo nuovo. Per l’85% gli over 60 do-
C
ome trasformare un problema oggettivo in una grande opportunità? Interageing - Un patto tra le generazioni in azienda (a pagina
vrebbero diminuire la mole di la-
10 i dettagli) è l’ultima iniziativa del Gruppo Donne
voro e gli impegni. Per il 59% ac-
Manager di Manageritalia.
cettare la sfida di legare la retri-
L’obiettivo è concentrarsi ancora una volta sul vero
buzione ai risultati, aumentando
punto di forza delle imprese: il capitale umano. Sul
la quota di stipendio variabile.
tema dei rapporti intergenerazionali in azienda, per Marisa Montegiove, coordinatrice del Gruppo, «è in-
Un nodo da sciogliere
dispensabile sviluppare un patto tra generazioni, ma
Il conflitto è innegabile: per il
oggi se ne trova ancora poca applicazione, visto che
campione di italiani oggi c’è guer-
solo il 14% delle imprese sta facendo qualcosa e il
ra aperta tra giovani e anziani
15% pensa di farlo. Il tempo dei contratti generazionali è arrivato, anche se c’è bisogno di allargare le esperienze pratiche». La presentazione del progetto è avvenuta nell’ambito di una tavola rotonda moderata da Romano Benini, giornalista ed esperto di politiche del lavoro, lo scorso 15 febbraio a Milano. Ecco qualche battuta dal dibattito. GIULIANO CAZZOLA, esperto di lavoro e pensioni: «Il sistema pensionistico italiano è uno dei più virtuosi, ora dobbiamo lavorare per facilitare sinergia e passaggio intergenerazionale a livello legislativo, dove qualcosa stiamo facendo, e in azienda, dove va fatto molto di più. Qui i manager hanno un ruolo chiave».
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g, patto tra generazioni in azienda LAURA PIATTI, capo segreteria tecnica del ministero del
no incentivi volti a favorire l’ingresso in azienda di
Lavoro (vedi intervista a pagina 12): «Le leggi, e in Italia
manager attualmente inoccupati. Un modo per dare
ne abbiamo alcune valide, come il recente decreto mini-
competitività alle aziende e non disperdere valide profes-
steriale sull’interageing, sono un buon riferimento, ma
sionalità delle quali la nostra economia ha tanto bisogno».
dobbiamo stringerci tutti, istituzioni e parti sociali, intorno a un nuovo patto sociale per dare slancio e lavoro ai
MASSIMILIANO FEDRIGA, deputato, XI commissione
giovani e motivare, accompagnando in modi flessi-
permanente Lavoro pubblico e privato: «È essenziale far
bili e personalizzabili i senior alla pensione».
ripartire il sistema produttivo riducendo pressione fiscale e costo del lavoro. In Italia possiamo fare le miglio-
JOLE VERNOLA, direttore centrale Politiche del lavoro e
ri riforme del lavoro possibile, ma il problema base è far
del welfare di Confcommercio: «È importantissimo il
ripartire il comparto produttivo».
ruolo delle parti sociali per essere da stimolo e dare linee guida alle aziende e ai lavoratori, un modo per aiu-
RENATO MERZ, direttore risorse umane, Abb Italia: «Oc-
tarli a cambiare, personalizzando sulle specifiche esigen-
corre agire al più presto per affrontare da un lato il nodo del-
ze aspetti quali quello dell’interageing, ma anche della
le pensioni, anche con l’incentivo verso forme di fondi pri-
produttività».
vati, come avviene ad esempio in Svizzera, dall’altro per permettere ai lavoratori over 60 di lavorare attraverso for-
GIOVANNI CHIABRERA, responsabile macroarea Nord di
me di tutorship o di consulenza».
Italia Lavoro spa: «Per competere serve innovare, collaborare, e tutto questo richiede una gestione manageriale che
PASCAL SCHEIWILLER, responsabile Svizzera e Europa Lee
tantissime pmi non hanno. Per queste a breve partiran-
Hecht Harrison: «L’innalzamento dell’età demografica è oggi una sfida per tutti i paesi e di conseguenza per le aziende. Offrire opportunità professionali ai lavoratori senior è un’esigenza condivisa in tutti i paesi europei. Il vostro progetto rafforza un concetto chiave nel mercato del lavoro attuale: quello della flessibilità, che favorisce sviluppo e occupazione». MATTIA GRANATA, assessorato al lavoro del Comune di Milano: «Il patto tra generazioni in azienda è uguale al patto tra generazioni nella società. Politiche che stimolino la crescita a livello locale a supporto delle
Marisa Montegiove
Pascal Scheiwiller
aziende sono senza dubbio un must».
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Copertina (68%). Mentre i primi scalpitano per crescere, i secondi sono obbligati a restare al lavoro più a lungo (68%). I manager non dovrebbero stare a guardare, possono e devono aiutare i più giovani a inserirsi e a lavorare al meglio in azienda (96%), ma solo uno su due (53%) ritiene che i giovani abbiano un grande rispetto per chi è più anziano e può trasmettere lo-
stesso tempo, si pensa che i mana-
ritiene che chi è entrato nel mon-
ro esperienza e competenza. Allo
ger temano i giovani (64%). Il 45%
do del lavoro ruba il posto ai più
IL PROGETTO IN PILLOLE GLI OBIETTIVI
LE PROPOSTE
Individuare per ogni azienda la soluzione più
LA STAFFETTA Trasformazione, su base volontaria, del ruolo del senior da lavoro
idonea e sostenibile per migliorare l’intera-
full a part time (senza perdita di contribuzione) a favore dell’inserimento di un ju-
zione produttiva e serena tra generazioni.
nior con contratto di apprendistato (nel suo stesso team o nell’azienda) con l’obiet-
Sostenere e diffondere prassi innovative a testimonianza di cambiamenti culturali e or-
tivo di realizzare un vero piano di successione. IL VARIABILE Revisione, su base volontaria, del pacchetto retributivo del dirigen-
ganizzativi etici, sostenibili e competitivi.
te (con inserimento di un junior in apprendistato), introducendo un nuovo bilan-
Far leva su soluzioni giuslavoristiche esisten-
ciamento tra fisso e variabile con la prospettiva di realizzare maggiore profitto al
ti e/o sostenibili per introdurre formule di collaborazione tra diverse generazioni, esaltando le opportunità. Affiancare aziende proattive nella realizzazione
raggiungimento di obiettivi prefissati, concordati e sistematicamente misurati. IL TANDEM Abbinamento di collaboratori senior/junior, affini per area funzionale e aspirazioni professionali, cui affidare l’esecuzione di progetti congiunti, misurabili e premiabili da bonus al raggiungimento.
di pratiche virtuose per la gestione degli staff
IL MENTORING Strutturazione di un piano formativo (learning by doing) tra due
manageriali come entità aperte al cambiamen-
collaboratori senior/junior selezionati per potenzialità professionali cui affidare
to e all’innovazione, leader di nuovi modelli so-
l’esecuzione di progetti congiunti, misurabili e/o preparare la successione o la fi-
cialmente ed economicamente efficaci.
liera di nuovi manager.
Sul blog donne.manageritalia.it tutti gli approfondimenti sul progetto Inter a 10
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anziani solo quando il minor costo prevale su tutto. Senior: tutor verso i più giovani? Sì: il 93% sarebbe disposto ad accettare un incarico volto a trasmettere la propria esperienza ai giovani e un’ampia quota (70%) concorderebbe su base volontaria con l’azienda una riduzione dell’orario di lavoro e della retribu-
orario e retribuzione (44%) e an-
lela sui manager. Il punto di vista
zione, con il mantenimento di
cora meno ad accettare un pen-
è particolarmente interessante in
una contribuzione pensionistica
sionamento anticipato con decur-
questo caso perché arriva da un
pari al tempo pieno precedente,
tazione della pensione per assu-
osservatorio diretto e privilegiato.
in cambio del tutoraggio verso un
mere un giovane (32%).
Prima di tutto, i manager smentiscono l’ex ministro Elsa Fornero: i
giovane. Pochi sarebbero invece orientati a concordare con l’a-
Manager disponibili a far crescere
giovani non sono affatto choosy.
zienda una riduzione secca di
Qualche dato dall’indagine paral-
Grande rispetto poi per i più an-
VANTAGGI PER TUTTI PER L’AZIENDA
nuovi modelli organizzativi che contemplino anche forme di rilascio responsabile di risorse; capitalizzare le competenze dei senior, in termini di conoscenza, esperienze e maturità, inserendo nel contempo dei junior, portatori di nuove competenze; creare un clima lavorativo positivo attraverso la valorizzazione di tutte le risorse aziendali; migliorare la corporate reputation; crescita della produttività aziendale grazie al miglioramento delle performance individuali e di team.
PER I DIPENDENTI
conservare e/o guadagnare il posto di lavoro; opportunità di apprendimento, percorsi di carriera, piani di successione e nuovi progetti; opportunità di premi, miglioramento delle performance individuali, crescita del senso di appartenenza e miglioramento del clima aziendale.
PER LA SOCIETÀ
opportunità di guidare il patto sociale tra generazioni; realizzare un cambiamento culturale e una sostenibilità più profonda del mercato del lavoro; arginare eticamente il momento di crisi; valorizzare il patrimonio di competenze come asset produttivo a vantaggio dell’intera comunità; creare una strada alternativa al ricorso agli ammortizzatori sociali.
er ageing. Per maggiori info: interageing@manageritalia.it oppure 0262535030 MARZO 2013
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L’OPINIONE ziani, che hanno esperienza da dare (63,8%). Gli intervistati affermano inoltre che non solo pos-
Laura Piatti capo segreteria tecnica ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
sono, ma devono aiutare i giovani a inserirsi e a lavorare in azienda (99%). Per un manager, far crescere i più giovani è un dove-
Cosa ne pensa del nostro progetto Interageing?
re (97,3%) e, anche in una logica
«È interessante, tant’è che lo abbiamo non solo spon-
“egoistica”, è necessario avere
sorizzato, ma anche fatto precedere da un’iniziativa
una squadra valida (95,3%).
specifica del ministero del Lavoro che utilizza il fon-
A differenza di quanto è emerso
do Welfare to work per finanziare queste forme di
dall’indagine sugli italiani, per i
staffetta intergenerazionale. Quel che ci piace è pro-
dirigenti in azienda non c’è un ve-
prio l’idea di combinare forme di pensionamento
ro e proprio scontro tra giovani e
graduale che non sono forme espulsive ma, anzi, raf-
senior (66%). Gli over 60, d’altro
forzano le competenze che potrebbero uscire a breve,
canto, non devono essere rottama-
rendendole ricche e trasferibili a chi invece accede al-
ti perché non sono meno produt-
l’azienda. Ci interessa molto proprio questa fusione
tivi rispetto ai più giovani.
tra competenze generazionali, senza contare l’impat-
I manager sanno dunque che il va-
to sull’occupazione che può essere molto importan-
lore delle persone non ha età. Det-
te per il ministero del Lavoro. In questo modo si ar-
to altrimenti, per loro scommette-
ricchisce il patrimonio di competenze del paese: sia-
re sui giovani è oggi prioritario. Il
mo molto indietro su ciò che in Europa si chiama skill
talento va cercato e coltivato, ma
strategy e questo indebolisce la produttività del pae-
allo stesso tempo l’esperienza de-
se e delle nostre aziende».
cennale è un patrimonio per le aziende che sarebbe sciocco ignorare o, peggio, disperdere.
Quali sono i punti del progetto in comune con le vostre proposte? «Il vostro progetto riguarda un target specifico di lavoratori, i manager, che hanno un’esperienza di direzione d’azienda e hanno raggiunto certi livelli, anche di competenze comportamentali specifiche da trasferire. Il nostro progetto pensa invece, con uno schema del tutto simile, a lavoratori e lavoratrici di tutti i tipi: tecnici, amministrativi, manuali… Quindi credo che Interageing, rientrando in questo filone, possa accedere (dipenderà ovviamente dall’azienda e passando dalla Regione) ai fondi stanziati, perché noi abbiamo inserito l’active ageing, ma soprattutto le staffette generazionali, nella nuova programmazione del Fondo sociale europeo. Questo è l’elemento concreto di contatto,
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e quello che voi potete fare, perché siete un’Associazione in cui ci sono manager e quindi anche capi del personale». Questo come può influire? «L’azione dei capi del personale è molto importante. Il capo del personale di nuova generazione è colui o colei che riesce a interpretare le relazioni con il personale anche in questo modo, veramente produttivo, perfino da un punto di vista lavorativo; a non considerare il personale solo come un costo; a non considerare l’esodo forzoso come unica possibilità per ridurre chi è in eccedenza o anziano». La politica può dare delle risposte di fronte alla fuga dei cervelli e alla richiesta, soprattutto da parte dei giovani, di meritocrazia nel mondo del lavoro? «La politica potrebbe farlo dando qualche buon esempio! Può sicuramente ricreare le condizioni per avere un paese attrattivo e attraente per i nostri giovani e per le imprese. Per i giovani molto andrebbe fatto sul fronte del sistema scolastico, ma i nostri cer-
vantaggio comparato in Europa, che è già molto bas-
velli escono anche perché non trovano più imprese
so, rischia di diventarlo ancora di più».
che abbiano bisogno di alte qualifiche. Dobbiamo fare attenzione perché stiamo perdendo eccellenze in
È vero che la formazione professionale si è abbassata
termini di ricerca e innovazione. Anche le aziende
di qualità?
devono recuperare il rischio imprenditoriale, ma è
«Sì, sono dati che ci arrivano da alcuni indicatori di
un circolo vizioso perché significa investire di nuo-
valutazione e che ci pongono paese fanalino di coda
vo in innovazione e talenti, cosa che spesso non fan-
nella formazione cosiddetta permanente. Di forma-
no perché sono piccole, anche troppo piccole, e non
zione ne eroghiamo molta, ma non facciamo una co-
sono in grado di creare network».
sa che tutti gli altri paesi fanno: analisi d’impatto. Dobbiamo imparare a farla (per esempio valutare a
Quindi, come fare?
posteriori a cosa è servito un corso). Lo può fare
«Il processo dovrebbe essere guidato dal governo.
l’azienda, ma dovremmo avere un sistema in grado
Spero che il prossimo vada avanti su un progetto che
di gestire queste valutazioni. È qui che la qualità si
noi abbiamo iniziato e che coniuga filiere formative
perde, e si perdono anche quelle eccellenze in termi-
con filiere della ricerca e produttive con il mercato del
ni di centri di formazione che non riescono a diven-
lavoro. Soltanto questa filierizzazione, che crea valo-
tare sistema. L’appello che faccio alla vostra Federa-
re aggiunto e serve al tessuto produttivo, che poi se
zione è: avete i manager, una leva importante per fa-
ne alimenta producendo lavoro, diventa interessan-
re cultura, quindi conto sulla vostra sensibilità in
te. Se la perdiamo, come sta succedendo, il nostro
questa direzione».
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Cfmt
L’EFFICACIA DELLA
PAROLA:
MENO TWITTER, PIÙ POESIA Torna “Pensieri stupendi”, un percorso per scuotere le nostre abitudini mentali, professionali e di comportamento. Prima tappa: quello che c’è dietro le parole. Ne parliamo con lo scrittore Aldo Nove e con il linguista Stefano Bartezzaghi
F
ar seguire alle idee i fatti: solitamente con questo spirito le organizzazioni si predispongono
a un nuovo progetto. Ogni volta che si mette a punto un piano, di qualunque tipo esso sia, l’obiettivo è quantificare il risultato e lavorare per non disattenderlo. In altre parole, si agisce per trasformare le idee in realtà, mettendo in pratica la teoria. I modelli che si seguono però non hanno luci e neppure colori, non risentono delle emozioni e della forma delle relazioni, non vivono di dubbi e ripensamenti. Non solo, gli schemi della teoria risultano piuttosto rigidi in un contesto che invece muta continuamente. Per questo, le cosiddette competenze chiave, le regole condivise
Valeria Cantoni
a priori, i modelli ritenuti vincenti sulla carta sono oggi insufficienti se non a volte dannosi. Occorre introdurre un nuovo strumento, la domanda, per aprire
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E. Fornaciari
nuovi interrogativi. Questo significa porre più attenzione al processo, lavorare sulle possibilità alternative in un momento di scarsità di risorse. Che cosa accade se ci interroghiamo sul perché di ciò che facciamo e soprattutto sulle altre modalità di cui possiamo disporre? Con questo spirito, nel 2013 il ment del terziario (Cfmt) organizza, in collaborazione con la società di consulenza Trivioquadrivio, “Pensieri stupendi”, che tente dello scorso anno. Si tratta di un percorso in quattro tappe, nelle quali Trivioquadrivio farà incontrare artisti e intellettuali
scrittore e poeta
linguista e giornalista
prosegue dopo l’avvio promet-
ALDO NOVE
STEFANO BARTEZZAGHI
Centro di formazione manage-
dalle visioni ampie per creare opportunità che aprono
stimolanti domande e ispirano nuove visioni per scuotere le abi-
«Osservare le parole porta a conoscerle meglio e questo porta a saper scegliere la più efficace»
«La cultura è informazione sedimentata ed elaborata. Abbiamo bisogno di più tempo per “fissare” i concetti. Meno Twitter e più libri»
tudini mentali, professionali e di comportamento di chi ogni giorno si trova ad affrontare problemi, relazioni e sfide.
tuati a usare e quali significati si
Stefano Bartezzaghi: «Sapere quan-
Abbiamo inaugurato il percorso
possono aprire se sospendiamo
do usare un tecnicismo e quando
con un dialogo dedicato al ruolo
le abitudini ormai consolidate
un’immagine è essenziale per non
della parola nelle relazioni. Il
del nostro modo di comunicare.
rivolgersi solo a chi condivide il proprio gergo. Un pensiero inge-
poeta e scrittore Aldo Nove e il giornalista, esperto di linguisti-
Ci illudiamo che i linguaggi tecni-
nuo ma diffuso è che l’interlocuto-
ca, Stefano Bartezzaghi, protago-
ci di cui ci serviamo descrivano
re capirà esattamente quanto noi
nisti del primo incontro che si è
con precisione la realtà. Eppure
vogliamo far dire alle parole, né
tenuto l’11 marzo, ci
ogni linguaggio attinge dall’in-
più né meno. Ma invece il linguag-
hanno aiutato a capire
conscio. Come possiamo trasfor-
gio è ricco di altri sensi e se non ci
cosa si cela dietro alle
mare questo vincolo della parola
si pensa si finisce a dire cose come:
parole che siamo abi-
in un’opportunità?
“È sceso in campo sull’onda di un MARZO 2013
15
••04CFMT_INTERVISTA
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Pagina 16
Cfmt entusiasmo portato alle stelle”,
è informazione sedimentata ed
questo a sua volta porta a saper
dove il protagonista diventa con-
elaborata. Abbiamo bisogno di
scegliere la più efficace».
temporaneamente un cavaliere,
più tempo per “fissare” i concet-
un surfista e un astronauta. A pen-
ti. Meno Twitter e più libri di fi-
In che modo ciascuno può servir-
sarci è assurdo ma, appunto, biso-
losofia e poesia».
si dei meccanismi della poesia al-
gna pensarci».
l’interno delle relazioni che vive Che cosa significa osservare una
Oggi si punta molto alla quantità
parola per ricostruirne i significati
Aldo Nove: «La poesia è la vitalità
e poco alla qualità della forma
fuori dagli schemi consolidati ai
del linguaggio chiusa in una for-
delle nostre comunicazioni. È
quali siamo abituati?
ma. Una continua apertura alle
Stefano Bartezzaghi: «Noi parliamo
potenzialità espressive. Conosce-
Aldo Nove: «Non si punta alla quan-
molto, usiamo strumenti che ci in-
re la poesia significa conoscere la
tità. Succede in conseguenza alle
vitano a farlo in continuazione e
lingua in tutte le sue sfumature e
nuove modalità di comunicazio-
quindi rischiamo di non pensare
quindi saperla usare. La poesia
ne. La trasformazione è a livello
molto a quello che diciamo. Il
non solo genera mondi, ma spie-
profondo, neurologico. Il rilascio
grande scrittore Primo Levi face-
ga come farlo agendo sull’imma-
di dopamina è più veloce. Crolla
va questo esempio: chi sa che la
ginario proprio e altrui. Chi pensa
la soglia d’attenzione mentre ci si
parola “scatenarsi” letteralmente
bene, comunica bene. Le parole
dispone a rivolgere il pensiero a
significa “liberarsi delle catene”
sono un veicolo. La poesia è la
più cose simultaneamente. C’è
saprà usarla in modo più intenso.
consapevolezza della loro possi-
una differenza immensa tra in-
Osservare le parole e le espressio-
bilità di manutenzione, in qualun-
formazione e cultura. La cultura
ni porta a conoscerle meglio, e
que ambito».
d’accordo?
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
16
quotidianamente?
MARZO 2013
䡵
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NON SOLO CONSUMI Giuseppe Minoia
consumi
L ACTIVE AGER: CHI SONO?
GfK Eurisko, fondato nel 1972, svolge indagini e studi sociali e di mercato. È parte del Gruppo GfK, uno dei più importanti network internazionali, presente in più di cento paesi. GfK Eurisko svolge un’intensa attività di divulgazione, con la sua newsletter 5minuti e con il quadrimestrale Social trends, ai quali si sono aggiunti i periodici Talk e Connect, dalla sede centrale del Gruppo. Nell’attività di informazione rientrano dieci seminari l’anno distribuiti tra Milano e Roma.
18
MARZO 2013
L’invecchiamento attivo caratterizza sempre più le persone che varcano la soglia della terza età, fissata per alcune scuole di pensiero dopo i 65 anni, per altre oltre i 70. Durante questa fase della vita si è sempre più padroni di sé e si è mentalmente e fisicamente in grado di affrontare nuovi impegni. L’invecchiamento attivo è determinato dall’atteggiamento verso il tempo, che viene inteso come agenda ricca di progetti, relazioni, esperienze, scambi. Il tempo viene considerato una sorta di banca dove andare ad attingere o depositare moneta (ore) per gli usi e le gratificazioni. È la scoperta di un patrimonio prima ignoto, perché si viveva pressati da impegni di lavoro e famiglia. Chiariamo: il tempo è una risorsa ambivalente. Non tutti, superata la terza soglia, saranno purtroppo attivi. Ma gli active ager sono destinati a crescere, anche grazie agli stili di vita più attenti al benessere che hanno caratterizzato i baby boomer e i loro figli. Crescendo, questo nuovo segmento, che sarà sempre più riduttivo chiamare anziano, inciderà sulla domanda in quanto portatore di nuovi desideri e bisogni. Non dimenticando che apre un periodo di vita dedicato a una nuova socializzazione: si torna a imparare dopo anni occupati a ripetere sostanzialmente le stesse mansioni. E non saranno pochi coloro che vorranno divulgare il sapere accumulato, insegnando le buone pratiche alle nuove generazioni. La banca del tempo In sostanza, le nuove energie della mente dei senior – se si è in buona
salute e in sostenibile condizione economica – si rigenereranno in un well-being che comporta nuovi impegni e apprendimenti, nuovi inquadramenti ed esperienze di socializzazione e di divertimento. Questi nuovi orientamenti di atteggiamento e stile di vita necessitano di un’agenda che consideri la nuova psicografia dei senior. Questa nuova agenda interpreterà il mondo dei servizi e della produzione, della comunicazione e del marketing, dei viaggi e degli spostamenti dedicati ai programmi focalizzati per mantenersi in salute, evitando le malattie della vecchiaia. Un’agenda che non potrà trascurare la nutrizione giusta, in grado di mediare tra salute e piacere, evitando i fondamentalismi nutrizionali. E stimolerà nuovi modi di vivere, favorendo nuovi scambi, evitando il patetismo del volontariato obbligatorio. Dopo i 60 In questa prospettiva, è importante la testimonianza del think tank creato a San Francisco per pensare alla terza fase di vita attiva e ripensare all’attività lavorativa dopo i 60 anni. Si chiama Encore.org, che in inglese significa: “bis”. Nel 1998, quando venne fondata per capire come cambiava il concetto di pensionamento con l’affacciarsi della grande onda demografica dei baby boomer, Marc Freedman, il fondatore, la chiamò Civic ventures. Voleva sottolineare il desiderio di impegno civico e lo spirito di rinnovamento e di rischio individuale di una generazione che non voleva farsi trovare impreparata alla svolta del pensionamento.
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Gli italiani in ciascuna fascia di età, sul totale popolazione 14+
Persone che si sono collegate a internet negli ultimi 3 mesi
14-24 anni
12%
94%
25-34 anni
15%
85%
35-44 anni
18%
77%
45-54 anni
17%
60%
55-64 anni
14%
34%
oltre 64 anni 24%
7% 0
Una nuova fase lavorativa Da centro di riflessione il think tank è ora diventato un vero e proprio movimento, una risorsa per milioni di baby boomer che vogliono diventare una forza lavorativa portatrice di esperienza e cambiamento. Encore si è specializzata quindi negli ultimi due anni nel promuovere “Encore careers: second acts for the greater good”, “Mettersi ancora in carriera, con altre azioni e scopi più alti”, definendo la seconda metà della vita adulta attiva come un momento di rinnovamento individuale e di impegno sociale. La non profit Encore si è concentrata proprio sui temi del lavoro e della fase bis ed è diventata un punto di riferimento per chi, entrato nei 50 anni, guarda alla prossima fase di lavoro con la filosofia del cambiamento e di un approccio di servizio sociale.
10
20
30
40
Un premio alla carriera bis Fra le risorse che vengono offerte per promuovere il movimento, c’è il premio annuale Purpose prize di 100mila dollari alle “carriere Encore”. Istituito sette anni fa, premia ogni anno persone dai 60 anni in su che abbiano fatto un cambio di carriera di successo e nello spirito Encore. Secondo l’ultima ricerca effettuata da Metlife foundation ed Encore.org, 9 milioni di persone fra i 44 e i 70 anni sono attualmente in Encore careers, cioè hanno intrapreso negli Stati Uniti una carriera con le 3P: purpose, passion, paycheck (scopo, passione e stipendio) e 31 milioni desiderano seguire lo stesso percorso. Insieme rappresentano il 40% della popolazione in quella fascia di età. Accanto al premio e alle attività di
50
60
70
80
90
ricerca, esiste l’iniziativa Encore colleges, volta a promuovere percorsi di formazione e rieducazione verso Encore careers per persone over 50. Non, quindi, la creazione delle tradizionali scuole della terza età, ma la riqualificazione di percorsi formativi soprattutto nei community college, che negli Stati Uniti sono una rete capillare di istruzione, meno nota, ma di buona qualità, a prezzi e orari abbordabili e flessibili. Molte iniziative sono adesso online, alcune gratuite, e la spinta – alle università e alle iniziative online – è quella di specializzarsi nel formare e rieducare adulti perché affrontino nuove carriere nell’assistenza sanitaria, nei servizi sociali e nei servizi legati all’ambiente: i tre settori dove Encore prevede ci sarà la più alta offerta di impiego. MARZO 2013
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Fisco
POLIZZE ASSICURATIVE
COSA SI PUÒ DETRARRE
L
Un’utile guida per compilare correttamente la dichiarazione dei redditi con un occhio di riguardo alle coperture assicurative previste per gli associati
A SCADENZA ANNUALE per la presentazione della dichiarazione dei redditi si sta avvicinando. È dunque importante poter disporre di tutte le informazioni utili a una corretta compilazione non dimenticandoci che, in tempo di crisi, non bisogna tralasciare alcuna voce che potrebbe intervenire a nostro favore
nel calcolo delle imposte da pagare. Per questo motivo vogliamo fornire agli associati un breve “promemoria” sul trattamento fiscale delle polizze di assicurazione in generale, con particolare riguardo a quelle che fanno parte del pacchetto di coperture offerto da Manageritalia. Va da sé che questo articolo non vuole in alcun modo essere né un trattato di natura fiscale né una guida puntuale cui fare riferimento per la compilazione della dichiarazione dei redditi che, ovviamente, ognuno di noi demanderà alla persona o all’ente cui ha deciso di affidarsi
a cura di Assidir
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per questo compito. Riteniamo
trarre o dedurre in sede di prepa-
correre di altre condizioni. In par-
però nostro compito fornire indi-
razione della dichiarazione dei
ticolare, la tabella di sintesi qui
cazioni di massima su quali sono
redditi. Premesso che non tutte le
sotto mette in evidenza le caratte-
le possibili detrazioni cui abbia-
polizze assicurative consentono
ristiche e le limitazioni delle de-
mo diritto per chi volesse prepa-
di considerare i relativi premi
trazioni e delle deduzioni che at-
rare personalmente la propria di-
quali “oneri detraibili o deduci-
tualmente sono applicabili, secon-
chiarazione dei redditi.
bili” nella dichiarazione dei red-
do la legge, ai contratti assicurati-
diti, per le tipologie ammesse al-
vi, ovviamente senza fare cenno a
Detrazione
la detrazione fiscale i premi sono
quanto previsto dalle normative
e deducibilità fiscale dei premi
detraibili da parte del contraente
precedenti.
delle polizze di assicurazione
fino a un importo complessivo
Prima di tutto è importante di-
annuo di 1.291,14 euro (ricordia-
Alcune indicazioni importanti
stinguere tra detrazione e dedu-
mo che il beneficio fiscale per la
per i dirigenti Manageritalia
cibilità fiscale delle polizze di as-
detrazione è pari al 19% dei pre-
Esaminiamo ora, rapidamente,
sicurazione: nell’economia della
mi assicurativi effettivamente
quali sono le possibili detrazioni e
tassazione, la deduzione fiscale
pagati nell’anno che precede la
deduzioni legate alle coperture as-
viene sottratta dalla base impo-
dichiarazione fiscale: vige il cri-
sicurative che sono nostro appan-
nibile mentre la detrazione viene
terio di cassa).
naggio in quanto dirigenti del ter-
sottratta dall’imposta lorda, per
Si deve poi tenere presente che la
ziario associati a Manageritalia.
determinare l’imposta netta ef-
detrazione è applicabile anche se
Chi è in servizio e opera con il
fettivamente dovuta. Le imprese
il contraente stipula la polizza a
ccnl Manageritalia ha diritto alla
di assicurazione rilasciano per
favore di familiari fiscalmente a
detrazione per i premi relativi al-
ogni polizza un apposito attesta-
carico e che può essere vincolata
le garanzie “Temporanea caso
to con le informazioni sugli im-
ad altri fattori, quali la data di sot-
morte”, “Invalidità permanente
porti che il contraente può de-
toscrizione del contratto, o al ri-
da malattia”, “Esonero pagamento premi” e “Rendita collegata a problemi di non autosufficienza” (Long term care) che fanno parte della Convenzione Antonio Pastore. In questo caso bisogna porre attenzione al fatto che il totale di questi premi non è fisso ma variabile in relazione all’età e al sesso del dirigente: mentre per gli uomini raggiunge sempre il valore del plafond di detrazione (€ 1.291,14) per le donne ci si può fermare a valori un poco più bassi. Si deve poi considerare che anche la polizza infortuni prevista dall’art. 18 del ccnl dà diritto alla deMARZO 2013
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Fisco trazione fiscale per la parte di pre-
in quanto potremmo rischiare di
mandiamo al box nella pagina a
mio relativa alla quota di rischio
incorrere in una sanzione qualora
fianco).
extraprofessionale.
superassimo il limite previsto.
In sostanza, il plafond viene qua-
Lo stesso problema può verificar-
E per i prosecutori volontari della
si sempre esaurito dai premi ver-
si se un dirigente in servizio sti-
Convenzione Antonio Pastore?
sati tramite il datore di lavoro, il
pula una polizza pensionistica o
I volontari ricevono ogni anno
quale, come sostituto d’imposta, è
aderisce a un fondo pensione
dall’impresa di assicurazioni,
tenuto ad effettuare direttamente
aperto (i “Pip” e “Fip” già citati
tramite Assidir, una specifica at-
in busta paga le detrazioni spet-
nella tabella): il versamento che
testazione relativa ai premi paga-
tanti al dirigente (in caso di incer-
effettua a favore del Fondo Mario
ti per le polizze prima citate che
tezza, è consigliabile verificare se
Negri tramite l’azienda esaurisce
prevedono il beneficio fiscale: ta-
ciò avviene effettivamente).
il plafond di deducibilità previsto
le lettera dovrà semplicemente
Va da sé che, in questo caso, non
e, di conseguenza, un’ulteriore
essere allegata alla documenta-
potremo portare in detrazione ul-
deduzione non è consentita (per
zione della dichiarazione dei red-
teriori premi assicurativi per altre
il particolare regime fiscale ricono-
diti quale giustificativo dell’im-
polizze stipulate individualmente,
sciuto al Fondo Mario Negri ri-
porto richiesto in detrazione. 䡵
PREMI DETRAIBILI nel limite di 1.291,14 euro Polizze vita caso morte
Detraibili
Polizze caso vita, miste, rivalutabili, Detraibili solo per la parte di premio relativa alla copertura del rischio morte e invalidità permanente capitalizzazioni, index e unit linked non inferiore al 5%. Per le polizze di queste tipologie stipulate entro il 31 dicembre 2000 è concessa la detraibilità per l’intero premio, a condizione che la durata non sia inferiore a 5 anni e non sia concessa la possibilità di ottenere prestiti. Polizze da infortunio e malattia
Detraibili solo per la parte di premio relativa ai casi di morte e invalidità permanente qualificata, cioè non inferiore al 5% (come risulta dall’attestazione rilasciata dalla compagnia di assicurazione). NB: non è detraibile il premio per polizze di rimborso spese mediche.
Polizze che coprono il rischio della non autosufficienza (Long term care)
Detraibili solo con garanzia della copertura per l´intera vita dell´assicurato senza possibilità di recesso da parte dell’impresa o nel caso di coperture di tipo temporaneo a carattere rigorosamente collettivo (tipicamente: polizza prevista da ccnl).
PREMI DEDUCIBILI
22
Polizze di assicurazione sulla vita con finalità pensionistiche (Pip) o fondi pensione aperti ad adesione individuale (Fip)
Deducibili fino a un importo massimo di € 5.164,57. La somma comprende sia importi versati a fondi pensione istituiti su base contrattuale collettiva, sia polizze pensionistiche/fondi pensione aperti con adesione individuale. NB: Al momento della riscossione del capitale e/o rendita gli importi sono sottoposti a tassazione in regime speciale.
Polizze Rc Auto
Deducibile la parte di premio versata al Ssn (come risulta nella quietanza del premio di responsabilità civile rilasciata dalla compagnia di assicurazione).
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... E GLI ALTRI FONDI? a cura di Manageritalia
FONDO MARIO NEGRI Previdenza integrativa complementare
FONDO MARIO NEGRI
modello Unico, oppure comunica-
I contributi versati al Fondo Mario
re al Fondo Mario Negri, entro il 31
Negri sia dal dirigente che dal-
dicembre dell’anno successivo a
l’azienda vengono portati integral-
quello a cui la contribuzione si ri-
mente in deduzione dal datore di
ferisce, la quota di contributo even-
lavoro, in qualità di sostituto d’im-
tualmente non dedotta, in modo
posta (la trattenuta effettuata al di-
che se ne possa tenere conto in se-
rigente diminuisce l’imponibile fi-
de di tassazione della prestazione
scale e il contributo dell’azienda
pensionistica2.
non lo incrementa). Infatti, per il
È infine importante precisare che
Fondo Mario Negri non si applica
gli iscritti al Fondo Mario Negri,
il regime di deduzione parziale dei
che godono già di una deducibilità
contributi previsto per la generali-
più ampia rispetto alla generalità
tà dei fondi di previdenza comple-
degli iscritti ai fondi di previdenza
mentare, per i quali è stabilito un li-
complementare, non possono inol-
mite massimo di deducibilità pari
tre dedurre, entro il limite di
1
CFMT Centro di formazione management del terziario
a 5.164,57 euro annui .
5.164,57 euro, eventuali contributi
Se ci si accorge che per errore è sta-
versati ad altre forme pensionisti-
to applicato il massimale di dedu-
che, collettive e individuali a cui
cibilità di 5.164,57 euro, assogget-
siano iscritti loro stessi o le persone
tando a tassazione la parte di con-
a loro carico.
tribuzione eccedente tale limite, si può segnalare la svista al datore di lavoro che può effettuare le oppor-
1
tune correzioni in sede di conguaglio definitivo, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello a cui la contribuzione si riferisce. Decorsa tale data è comunque possibile recuperare la differenza a
FASDAC Assistenza sanitaria integrativa
credito in sede di dichiarazione dei redditi tramite la presentazione del
2
La deroga di cui fruiscono gli iscritti al Fondo Mario Negri, compresi i prosecutori volontari, trova riferimento nell’art. 18, commi 8-bis e seguenti, del decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, e dall’art. 15, comma 6, della legge 8 agosto 1995, n. 335, ed è stata confermata dall’art. 3, commi 119 e 120, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Finanziaria per il 2004) e dall’art. 20, comma 7, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (Riforma della previdenza complementare). Art. 8, comma 4, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252.
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Fisco CONTRIBUTI CFMT PER LA FORMAZIONE
superamento del massimale di
cutori volontari, facendo riferi-
deducibilità annuo, il contributo
mento alla nuova formulazione
Anche se vengono versati al Fondo
aziendale destinato alla gestione
dell’art. 10, comma 1, lett. e-ter
Mario Negri, che funge da ente
dirigenti pensionati, introdotto
del Tuir e su suggerimento del
esattore, i contributi dovuti al Cfmt,
dal 1° gennaio 2007 ed elevato a
proprio commercialista di fidu-
non avendo natura previdenziale o
1.107,15 euro annui a decorrere
cia, hanno portato in deduzione
4
assistenziale, non sono soggetti al
dal 1° ottobre 2011 .
il contributo versato al Fasdac e
medesimo trattamento fiscale dei
Come conseguenza della piena
taluni tra questi, sulla base di al-
contributi versati alla previdenza
deducibilità fiscale dei contributi
cune segnalazioni pervenuteci,
complementare. Pertanto, la tratte-
versati al Fasdac, per i dirigenti in
hanno ricevuto contestazioni dal-
nuta a carico del dirigente non è de-
servizio le spese mediche possono
l’Agenzia delle entrate con riferi-
ducibile dal reddito, mentre il con-
essere portate in detrazione solo
mento alle dichiarazioni presen-
tributo a carico dell’azienda non
con riferimento al quantum non
tate nel 2009 relative ai redditi
aumenta il reddito imponibile fi-
rimborsato dal Fondo, nel limite
del 2008.
del 19% della quota eccedente i
La motivazione addotta dall’A-
129,11 euro annui.
genzia delle entrate è che il Fasdac
3
scale e previdenziale .
nel 2008 non risultava essere tra i
FASDAC
䡵
Il trattamento fiscale dei contribu-
La formulazione del Tuir in vigo-
tario nazionale istituiti o adeguati
ti versati al Fasdac varia a secon-
re fino al 2007 non rendeva pos-
ai sensi dell’art. 9 del decreto legi-
da della tipologia di iscritto al
sibile la deducibilità dei contri-
slativo 30 dicembre 1992, n. 502, e
Fondo (dirigente in attività di ser-
buti versati ai fondi di assistenza
successive modifiche, che erogano
vizio, prosecutore volontario o
sanitaria da parte di chi vi aderi-
prestazioni negli ambiti di inter-
pensionato):
va volontariamente e non in ap-
vento stabiliti con decreto del mi-
plicazione di un contratto collet-
nistro della Salute. Tutto ciò senza
tivo nazionale di lavoro. Dal 2008
tenere conto del fatto che nel 2008
Il limite di non concorrenza alla
in avanti i pareri sulla possibilità
(come del resto avviene ancora og-
formazione del reddito di lavoro
di dedurre o meno il contributo
gi) tali fondi non risultavano nep-
dipendente dei contributi versa-
per i volontari sono stati discor-
pure istituiti e che le procedure che
ti ai fondi contrattuali di assi-
di, perché la normativa non ha
i fondi di assistenza sanitaria già
stenza sanitaria integrativa è pa-
chiaramente equiparato i contri-
esistenti dovevano seguire per po-
ri a 3.615,20 euro annui.
buti versati ai fondi di assistenza
ter essere dichiarati “adeguati”
Per quanto riguarda i dirigenti in
sanitaria previsti dai ccnl di cate-
non sono state ancora definitiva-
servizio, le aziende provvedono
goria (come è appunto il Fasdac)
mente stabilite dagli organi a ciò
direttamente a dedurre i contri-
dai dirigenti in servizio (che rien-
delegati (sulla situazione normati-
buti versati al Fasdac, avendo cu-
trano quindi nella previsione
va del Fasdac, vedi box di appro-
ra di non considerare, ai fini del
dell’art. 51, comma 2, lett. a del
fondimento nella pagina a fianco).
Tuir) ai contributi versati volon-
Sarebbe quindi auspicabile un in-
tariamente da chi non ha più un
tervento chiarificatore al riguardo.
rapporto di lavoro dipendente
Nel frattempo, riteniamo preferibi-
come dirigente del terziario.
le consigliare di seguire un com-
Stando così le cose, alcuni prose-
portamento più prudente e quindi
䡵
3
4
24
Dirigenti in servizio
Rif. lettera Inps n. 27/8/9008 pervenuta a Confcommercio il 5 gennaio 1996, in risposta a un quesito formulato in merito. Rif. Agenzia delle entrate, nella circolare 4 marzo 1999, n. 55/E.
MARZO 2013
Prosecutori volontari
fondi integrativi del Servizio sani-
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non dedurre il contributo ma por-
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tare in detrazione il 100% della spe-
SITUAZIONE NORMATIVA
sa medica, anche per la parte rimborsata dal Fasdac, fermo restando
FASDAC
il fatto che ogni associato può libe-
L’art. 51, comma 2, lett. a, del Tuir attribuisce la “non concorren-
ramente decidere di agire diversa-
za alla formazione dei redditi di lavoro dipendente” ai contributi
mente, seguendo il consiglio di un
versati a enti e casse aventi esclusivamente fine assistenziale entro
professionista di fiducia.
il limite annuo di 3.615,20 euro, purché rispettino la destinazione del 20% delle risorse ai seguenti ambiti:
䡵
Pensionati
L’Agenzia delle entrate, con riso-
1. prestazioni sociali a rilevanza sanitaria da garantire alle persone non autosufficienti;
luzione dell’11 luglio 2008, n. 293,
2. prestazioni sanitarie a rilevanza sociale da garantire alle per-
ha chiarito che, anche con la nuo-
sone non autosufficienti in ambito domiciliare, semi-residen-
va formulazione dell’art. 10,
ziale e residenziale;
comma 1, lett. e-ter del Tuir, nulla cambierà rispetto al passato per gli iscritti al Fasdac in qualità di pensionati che, quindi, conti-
3. prestazioni finalizzate al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio;
4. prestazioni di assistenza odontoiatrica compresa la fornitura di protesi dentarie.
nueranno a non dedurre il contributo versato al Fondo. A fronte di
Secondo le disposizioni fornite dal ministero del Lavoro, della Salu-
tale mancata deduzione, in sede
te e delle Politiche sociali con decreto 27 ottobre 2009, in fase di
di dichiarazione dei redditi è per-
prima applicazione la verifica del rispetto della destinazione del 20%
messo portare in detrazione l’in-
alle risorse vincolate è effettuato a partire dall’anno gestionale 2010,
tero ammontare delle spese me-
per il quale gli enti/casse iscritti all’Anagrafe del ministero hanno do-
diche sostenute, compresa la par-
vuto produrre un’autocertificazione entro luglio 2011.
te rimborsata dal Fasdac, nel li-
In conformità a quanto previsto dal citato decreto ministeriale, il
mite del 19% della quota ecce-
Fasdac, Fondo “Mario Besusso”, ha provveduto nei termini all’iscri-
dente i 129,11 euro annui.
zione all’Anagrafe dei Fondi, ricevendo il 10 giugno 2010 l’attesta-
La risoluzione citata prende in esa-
to di iscrizione da parte del dipartimento di qualità - direzione ge-
me il caso degli iscritti al Fasi in
nerale della programmazione sanitaria del ministero della Salute.
qualità di pensionati, in quanto iscritti a un Fondo per il quale il contributo aziendale alla gestione pensionati risulta essere cumulati-
bile verificare il raggiungimento
carico delle aziende di un contribu-
vo e indifferenziato, e non riferito
del massimale di deducibilità e
to per finanziare la gestione pensio-
a ogni singolo dirigente andato in
quindi applicare la deduzione di
nati Fasdac, con riferimento a cia-
quiescenza. Secondo l’Agenzia
un importo effettivo dal reddito.
scun dirigente in servizio e non al
delle entrate, non potendo risalire
Pertanto, poiché anche i ccnl per i
singolo ex dirigente ora pensiona-
al contributo complessivamente
dirigenti del terziario, della distri-
to, gli iscritti al Fondo in qualità di
versato a favore di tali iscritti (quo-
buzione e dei servizi e quelli degli
dirigenti pensionati rientrano nella
ta a carico del pensionato + quota
altri settori rappresentati da Mana-
stessa fattispecie presa in esame
a carico dell’azienda) non è possi-
geritalia prevedono il versamento a
dall’Agenzia delle entrate.
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Consumi
SUPERMERCA Dai mercati rionali a quelli virtuali. Ma i consumatori italiani quanto si sono evoluti?
3.0 L
A DISTRIBUZIONE COMMERCIALE MODERNA ha basato il suo modello di sviluppo su due direttrici, la capillarità e la completezza dell’offerta delle merci. Con i punti vendita, luoghi dove il consumatore è in relazione con il prodotto, è nato anche il “libero servizio”, cioè la vendita non assistita dal personale e la
concentrazione in un unico luogo di merceologie diverse come massima espressione del servizio. Ora, è corretto osservare che la stessa attività era ed è ancora svolta dai mercati rionali fissi, quelli per in-
Antonio Votino
tenderci che coagulano nella stessa sede venditori diversi con tipologie di merci diverse, a volte sovrapponendo offerte similari a pochi metri le une dalle altre. Dal mercato all’ipermercato Il processo d’acquisto da parte del cliente, secondo alcuni osservatori, non si è evoluto di pari passo con la crescente disponibilità di superfici e formati diversi dei luoghi dove effettuare gli acquisti. Dal 1957, anno dell’apertura del primo supermercato in Italia di una catena di gdo – l’Esselunga di Milano in viale Regina Giovanna – i distributori italiani hanno sperimentato più formule (ipermercati alla francese, superstore americani, grandi magazzini all’inglese, discount tedeschi, outlet ecc.) creando una confusione tra formati e tipologie di proposta commerciale che oggi porta la clientela a non comprenderne più le peculiarità di ognuna. L’imprenditoria italiana del settore si è formata su una variegata e composita cultura che passa dall’immobiliarista puro al commercializzatore di spazi fino al vecchio grossista evoluto a distributore. Il ritardo strutturale del settore ci vede poco competitivi nello scenario europeo e inesistenti su quello mondiale, si pensi che il primo distributore italiano, la Coop, compare solo al 47° posto nella classifica internazionale.
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CATO La dimensione “infinita”
senza alcun problema un consu-
diretta e con l’integrazione della
del commercio online
matore maturo a cui rivolgersi.
carta di credito e dei sistemi di pa-
In questo scenario irrompe negli
gamento contactless. Questo sce-
ultimi anni il commercio online
Da punto vendita
nario è già visibile da Xylys in In-
che sembra essere appannaggio di
a punto espositivo
dia o da Tesco e WallMart, mentre
figure nuove, senza una cultura
Qual è allora il ruolo che oggi han-
in Italia da Euronics o Marco Polo
specifica del settore e orientate
no i punti vendita? La risposta ar-
sono già possibili integrazioni tra
piuttosto alla dimensione “infini-
riva dall’analisi dei nuovi stili di
assortimento presente in punto
ta” del commercio elettronico, che
consumo che assegnano al luogo
vendita e online. Ad esempio, per
non ha vincoli di spazio, né scaffa-
fisico più un ruolo di vetrina che di
la verifica della disponibilità del-
li dove esporre e può quindi pro-
effettivo scambio tra merce e dena-
l’articolo, ci sono servizi come
porre milioni di prodotti. La po-
ro: si assiste a un graduale sposta-
“clicca&ritira” che riducono gli
tenziale minaccia al punto vendita
mento da point of purchase a point of
stock del punto vendita e rendono
rappresentata dall’online impone
exhibition. Un punto vendita diven-
una riflessione se si pensa che ol-
ta capace anche di adattarsi ai gu-
tre ai prodotti che possono trovare
sti di chi passa, ad esempio trami-
facile veicolo di distribuzione nel
te una vetrina che interagisce con il
canale virtuale, come libri, dischi,
cliente. Alcuni punti vendita, quin-
video, canzoni, si stanno affer-
di, finiranno per essere semplici
mando nelle preferenze dei clienti
espositori di prodotti che vengono
i vestiti e le scarpe. Questi prodot-
provati, scelti, toccati, confrontati e
ti hanno un processo di acquisto
poi acquistati online in quanto le
preceduto dalla prova e da un
economie di scala rendono più
complesso meccanismo psicologi-
conveniente questo canale.
co di scelta che aveva nel punto
Le vetrine del futuro saranno
vendita un naturale sbocco, ma
schermi che rimandano con touch
che evidentemente trovano oggi
screen a modalità di interazione
Le vetrine del futuro saranno schermi che rimandano con touch screen a modalità di interazione diretta e con l’integrazione della carta di credito e dei sistemi di pagamento contactless
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Consumi di interagire con chi è in coda per
sticarsi. Non si affidano più solo
effettuare una scelta o integrare il
alla merce esposta, ma anche al-
carrello con ordini dall’online, op-
l’interazione che è possibile atti-
pure passare dalla cassa per ven-
vare con questa l’utilizzo di fre-
dita assistita a quella self-service
quent shopper card, buoni sconto
adattandosi ai flussi di clientela.
fruibili in time, sistemi di contatto
Il vero cambiamento per i punti
visivi con il potenziale acquirente
vendita non è avvenuto creando il
anche con aggiunta di sistemi rfid
libero servizio spersonalizzato e
(identificazione a radio frequen-
massificato, ma si sta realizzando
za) o nfc (comunicazione di pros-
con il one to one virtuale dei siste-
simità) e lo smartphone.
proattivo il cliente informandolo
mi di profilatura basati sui com-
Siamo vicini al punto vendita 3.0
via email o sms sullo stato di eva-
portamenti dei clienti, proponen-
oppure tra poco scopriremo che i
sione dell’ordine.
do il prodotto veramente ricerca-
mercati rionali, con le grida dei
Anche la cassa del punto vendita
to in quel momento (serendipità)
venditori e la folla che si accalca
evolve, diventa punto multime-
e questo si può fare anche in pun-
nei cestoni, ritornerà fulcro di una
diale di relazione con il cliente,
ti vendita fisici, dove i sistemi di
storia mai dimenticata, che pone
con visori a colori rivolti non più
pull-in per stimolare l’interesse a
l’uomo al centro della relazione
solo alla cassiera ma capaci anche
entrare nel negozio vanno a sofi-
commerciale?
I distributori italiani hanno sperimentato più formule creando una confusione tra formati e tipologie di proposta commerciale
䡵
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ORIZZONTI MANAGEMENT A TU PER TUDICON... Claudio Nutrito
Da Ferrara a Ferrarelle?
Gli errori degli esperti
orizzonti
Anche gli esperti possono sbagliare. Anzi: sbagliano sistematicamente, proprio quando si cimentano in previsioni sul futuro del settore in cui vantano la loro esperienza. E poiché – chi più, chi meno – siamo tutti “esperti in qualcosa” è bene essere consci di questo rischio. Nel libro The experts speak (Villard, New York), Christopher Cerf e Victor Navasky hanno raccolto migliaia di dichiarazioni di esperti, di ogni tempo e di ogni settore, che si sono poi rivelate dei clamorosi errori. Ecco alcuni esempi. 䡵 Tecnicamente la televisione è fattibile, ma non potrà mai competere seriamente con la radio: richiede un’attenzione esclusiva e la gente non ha abbastanza tempo per gli svaghi: sono parole pronunciate nel 1926 da Lee DeForest, pioniere delle trasmissioni radiofoniche in Usa. 䡵 Il Rigoletto è privo di melodia. Quest’opera non ha alcuna speranza di successo. (“Gazette musicale de Paris”, 22 maggio 1853). 䡵 Le ricerche condotte negli ultimi cinque anni hanno dimostrato che la clonazione di un mammifero è impossibile, sia con le tecnologie attuali sia con quelle che potranno realisticamente essere disponibili in futuro: così, nel 1993, si espresse
Lee DeForest
Charles Duell
Immaginiamo una città che cambia nome adottando un marchio commerciale, mantenendo le prime tre o quattro lettere della sua denominazione originale: Bari diventa Barilla, Benevento si trasforma in Benetton, Ferrara in Ferrarelle... L’idea sembra paradossale, ma in Usa è una realtà. Halfway, un paesino dell’Oregon, è diventato Half.com, un’azienda che vende libri online. L’amministrazione comunale trovatasi in difficoltà finanziarie, ha deciso di accettare, dietro adeguato compenso, di cambiare nome. Forse la cosa ci fa sorridere. O, forse, ci inorridisce. Magari pensiamo che una simile idea non troverà mai applicazione in Italia. Eppure… Eppure, qualche anno fa, qualcosa del genere è successo anche da noi. Nell’estate 2005, infatti, Riccione è diventata – con tanto di cambiamento dei cartelli stradali – RicC1one. L’operazione è stata sponsorizzata dalla Citroën per il lancio della vettura C1. Michael A. Frohman, biologo della State University di New York. Poi, nel febbraio 1997 viene resa nota in Gran Bretagna la nascita, mediante clonazione, della pecora Dolly. 䡵 Nel 1899, Charles Duell proponeva al presidente degli Stati Uniti l’abolizione dell’U.S. Office of patents (Ufficio brevetti), di cui era sovrintendente, perché “tutto quello che poteva essere inventato era già stato inventato”.
Henry Warner
䡵
Ma cosa volete che interessi al pubblico sentire parlare gli attori?: così si espresse, nel 1927, Henry Warner, presidente della Warner Bros, sulla possibilità di convertire i film dal muto al sonoro.
L’aspetto – apparentemente paradossale – delle suddette errate previsioni sta nel fatto che esse sono state dettate proprio dall’esperienza. Prendiamo, ad esempio, l’ultima affermazione, quella di Henry Warner. Correva l’anno 1927 e il cinema era nato all’inizio del secolo: quasi trent’anni d’esperienza, durante i quali il pubblico aveva ben risposto all’offerta di film muti, con dialoghi in sovrimpressione e musica suonata dal pianista in sala, avevano portato alla “logica conclusione” che il cinema doveva continuare a essere così. Per chi voleva sentire la voce degli attori, c’era il teatro. MARZO 2013
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Diritto
ADOZIONE
VADEMECUM
PER ASPIRANTI
GENITORI
Procedure e regole per coronare il sogno di una famiglia. Ecco cosa stabilisce la legge italiana
L’
ADOZIONE È UN MEZZO per dare dei genitori a un bambino che non ne ha. Può essere nazionale o internazionale: si definisce “nazionale” quella di un bambino dichiarato in stato di adottabilità sul territorio italiano e questo vale sia per i bambini italiani sia per i bambini stranieri nati in Ita-
lia. Tuttavia, è bene sapere che, nonostante oggi non sia ancora disponibile un vero e proprio censimento dei bambini adottabili, sicuramente il numero di questi è inferiore rispetto a quello delle coppie di aspiranti genitori. L’adozione “internazionale”, invece, è quella di un bambino straniero
Camilla Cozzi
nel suo paese, secondo le leggi di quel paese. Per quanto riguarda però la parte della normativa che concerne l’Italia non ci sono differenze rispetto a quella nazionale. Chi può presentare domanda di adozione e la procedura da seguire Possono presentare domanda di adozione i coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni (o che abbiano convissuto per tre anni e poi si siano sposati). La procedura per intraprendere il percorso di adozione inizia con la presentazione di una domanda di adozione inviata al tribunale per i minorenni competente per territorio, il quale in seguito alla domanda dispone una serie di indagini sulla coppia di aspiranti genitori. Le indagini da effettuare Il tribunale per i minorenni dispone un’indagine psico-sociale affidata ai servizi sociali (assistenti sociali e psicologi) che raccoglie elementi utili a valutare l’idoneità a educare, istruire e mantenere un minore. E ancora, un’indagine da parte degli organi di pubblica sicurezza competenti nella zona di residenza e una serie di indagini di natura sanitaria. La valutazione del tribunale per i minorenni può essere molto difficile da sopportare per gli aspiranti genitori. Bisogna però tenere sempre presente che il compito dei genitori adottivi è quello di favorire la trasformazio-
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ne del dolore e della sofferenza del
In quest’ottica vengono seleziona-
bambino abbandonato in un’op-
ti gli aspiranti genitori attraverso
portunità di avere una famiglia e di
le indagini dei servizi sociali e i
crescere in modo equilibrato.
colloqui con il giudice delegato e,
Durante questo percorso è im-
sempre in quest’ottica, le coppie
portante essere consapevoli che
devono essere ben consapevoli di
nell’adozione sono fondamentali
chi siano i bambini adottabili: po-
i bisogni del bambino e il suo di-
chi neonati, tanti bambini che su-
ritto di avere una famiglia, non il
perano i quattro anni e che spesso
pur legittimo desiderio di una
provengono dall’estero.
coppia di adulti di diventare ge-
Solo un giudizio rigoroso consen-
nitori. I genitori adottivi divente-
te la scelta di nuovi genitori per un
ranno genitori di un bambino che
bambino che ha già subito una
ha già un suo vissuto di ricordi ed
grande privazione (l’abbandono
famiglia che lo accolga. L’adozione
esperienze di vita, che magari ap-
da parte dei propri genitori) e che
infatti è un nuovo progetto di vita
partiene a un’altra cultura, che
è in condizione di difficoltà.
per un bambino che non ha più la
parla un’altra lingua, che ha trat-
Dal momento che non si nasce ge-
famiglia di origine.
ti somatici diversi. Per questo
nitori adottivi, la strada per gli
motivo occorre che i genitori
aspiranti genitori è quella di acqui-
L’iter dopo le indagini
adottivi siano scelti con la massi-
sire via via sempre maggiori com-
Letti i pareri e la relazione dei ser-
ma cura affinché siano davvero i
petenze per rispondere al legittimo
vizi sociali, il tribunale, previo ul-
più adatti a quel bambino.
bisogno del bambino di avere una
teriore colloquio con un giudice,
Il compito dei genitori adottivi è di favorire la trasformazione del dolore e della sofferenza del bambino abbandonato in un’opportunità di avere una famiglia e di crescere in modo equilibrato
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Diritto
La strada per gli aspiranti genitori adottivi è quella di acquisire sempre maggiori competenze per rispondere al legittimo bisogno del bambino di avere una famiglia che lo accolga
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decide se considerare idonea o
Se ritengono di procedere, si realiz-
l’emissione del decreto di idonei-
non idonea all’adozione la coppia.
za l’incontro tra il minore e i coniu-
tà i coniugi devono affidare l’in-
Questa fase termina con l’emissio-
gi che può assumere forme diver-
carico a un ente autorizzato di se-
ne di un decreto di idoneità e l’in-
se, stabilite dal tribunale con i ser-
guire la procedura all’estero.
serimento del fascicolo relativo ai
vizi sociali, a seconda della situa-
Ogni ente è autorizzato a operare
coniugi che hanno presentato do-
zione e dell’età del minore (incon-
in alcuni specifici paesi e si occu-
manda in un archivio delle coppie
tri monitorati o collocamento di-
pa di svolgere la pratica all’este-
idonee ad adottare.
retto presso la coppia).
ro e in Italia fino all’avvenuta
A livello nazionale, la domanda di
Nel primo periodo di affidamen-
adozione. Se necessario, si pren-
adozione avrà un seguito al mo-
to, il cosiddetto “affidamento
de cura anche degli adempimen-
mento dell’eventuale abbinamen-
preadottivo”, della durata di circa
ti postadottivi richiesti dal paese
to tra le esigenze del minore da
un anno, il tribunale e i servizi so-
di origine del minore.
adottare e le caratteristiche delle
ciali verificano la sussistenza di
L’abbinamento tra la coppia e il
coppie che sono state giudicate
tutti i requisiti a garanzia del mi-
minore è di solito effettuato dalle
potenzialmente idonee.
nore. In tale periodo, gli affidatari
autorità straniere e avviene con
Il tribunale per i minorenni prov-
non esercitano la potestà, né rap-
modalità diverse a seconda del
vede a comunicare ai coniugi indi-
presentano legalmente il minore
paese, ma deve comunque avve-
viduati l’avvenuto abbinamento,
e, in caso di difficoltà di idonea
nire prima della partenza della
le informazioni mediche sullo sta-
convivenza non superabili, il
coppia. Avvenuto l’abbinamento,
to di salute del minore e le eventua-
provvedimento può essere revo-
la coppia si reca nel paese prescel-
li informazioni riguardanti la sua
cato. Allo scadere del periodo di
to a incontrare il minore che gli è
storia. A quel punto, avendo tutte
affidamento preadottivo, l’ado-
stato abbinato. In questo periodo,
le informazioni sul minore da
zione si ritiene definitiva e viene
vengono svolte le pratiche per av-
adottare, i coniugi devono proce-
pronunciata la sentenza.
viare alla conclusione l’adozione,
dere alla decisione se continuare o
In caso di adozione internaziona-
per quanto riguarda il paese di
meno nel procedimento adottivo.
le, invece, entro un anno dal-
origine dell’adottato.
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L’ADOZIONE E L’AFFIDO L’affido è un provvedimento di accoglienza temporanea rivolto ai minori con difficoltà familiari. In caso di affido il minore rimane figlio dei propri genitori e viene solo temporaGli effetti legali dell’adozione Con l’adozione, il bambino adottato acquista lo stato di figlio degli
neamente collocato presso una famiglia, detta appunto affidataria. L’affido può durare al massimo due anni, prorogabili, nell’esclusivo interesse del minore. Tutti possono diventare genitori affidatari: coppie sposate, conviventi, single, familiari del minore.
adottanti, dei quali assume il cognome. La potestà genitoriale sul-
Se un cittadino italiano single
non coniugata, poiché era risulta-
l’adottato e il relativo esercizio spet-
adotta un bambino all’estero
to che nei due anni trascorsi in
tano a entrambi i coniugi. Con l’a-
Poiché la Corte di cassazione, an-
Africa si era instaurato tra la don-
dozione cessano i rapporti dell’a-
che recentemente, ha ribadito
na e il bambino un consolidato e
dottato con la famiglia d’origine.
l’impossibilità di adottare da par-
significativo legame genitoriale
Qualunque attestazione di stato
te di un cittadino single, pur sol-
dal punto di vista affettivo, edu-
civile riferita all’adottato deve esse-
lecitando, indirettamente, un in-
cativo e di accudimento del mi-
re rilasciata con la sola dichiarazio-
tervento di apertura da parte del
nore. Il provvedimento però non
ne del nuovo cognome e con l’esclu-
legislatore, il tribunale italiano
è stato ratificato in Italia come
sione di qualsiasi riferimento alla
non potrà trascrivere il provvedi-
adozione ordinaria di minore (co-
paternità o maternità del minore.
mento dell’autorità straniera. Di
siddetta adozione legittimante)
Le informazioni sull’identità dei ge-
recente, il tribunale per i mino-
ma come adozione in casi parti-
nitori biologici possono essere for-
renni di Caltanissetta ha dichia-
colari e quindi un’adozione con
nite ai genitori adottivi solo su au-
rato efficace una sentenza di ado-
effetti diversi da quella ordinaria,
torizzazione del tribunale, se sussi-
zione di uno stato africano da
in cui il minore non perde il lega-
stono gravi e comprovati motivi.
parte di una cittadina italiana
me con la famiglia di origine. 䡵
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A TU PER TU CON... CON... a cura della redazione
Claudio Postè
a tu per tu...
Nato il 13 maggio 1965 a Codogno (Lo) Azienda: Vos Logistics Italia Qualifica: country manager Associato: Manageritalia Milano Sport preferito: ciclismo e tennis Libro preferito: Il mondo di Sofia di Jostein Gaarder Film preferito: Blade Runner di Ridley Scott Luogo preferito: Sardegna
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Lei rappresenta in Italia una multinazionale olandese di trasporti e logistica che fa della sostenibilità ambientale un elemento cardine. Quali soluzioni adottate per ridurre le emissioni di Co2? «Credo che la principale sfida per una logistica sostenibile sia di ridurre la capacità di trasporto a vuoto sulle strade europee. La realizzazione prevede approcci differenti da parte delle aziende produttrici, dei logistic provider e dei governi per raggiungere dei cambi fondamentali nel modo attuale di lavorare. L’obiettivo che ci siamo dati è di ridurre del 20% le emissioni di Co2 dal 2009 al 2015 attraverso una policy di utilizzo del gasolio e un’ottimizzazione della capacità di carico e riduzione dei km a vuoto». Quali sono i principali driver di cambiamento nel mercato della logistica italiano ed europeo? «La logistica e i trasporti sono correlati con le infrastrutture di un paese. A livello europeo vedremo nei prossimi anni uno spostamento sostanziale degli hub logistici in paesi come Polonia e Turchia. L’Italia rappre-
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a questa richiesta che diventa complementare al prezzo, che non deve essere l’unico aspetto da valutare».
senta ancora un paese di transito importante per raggiungere il Medio Oriente o il Nord Africa e ha ancora molti spazi di sviluppo sul traffico intermodale, oggi ancora troppo sbilanciato su quello via gomma (nel 2012 pari al 90%). Quindi, anche per il nostro paese le infrastrutture giocheranno un ruolo fondamenale per lo sviluppo dell’offerta logistica interna». Quali sono le peculiarità del settore logistica, rispetto ad altri più tradizionali del terziario? «La logistica è sempre stata vista come un costo “dovuto” per molte aziende, ma negli ultimi anni è maturato il concetto che l’ottimizzazione dei costi non risolve tutti i problemi, soprattutto se va a scapito della qualità del servizio. Su questo punto, aziende come Vos hanno contribuito a ribaltare il concetto puntando sulla qualità del servizio, aiutando le aziende nel capire quali processi logistici mantenere all’interno e quali delegare all’esterno. Il mercato richiede un’etica e una professionalità sempre maggiori, e la qualità del servizio è il modo per rispondere
La crisi che stiamo vivendo ha avuto ripercussioni anche nel suo settore? «Tutti i settori risentono del particolare momento economico che ha cambiato radicalmente il modo di pianificare da parte delle aziende. Solo i logistic provider in grado di anticipare queste variazioni, o di saper reagire velocemente ad esse, riescono a seguire gli andamenti del mercato. Noi ci poniamo verso i clienti come un partner che vuole condividere gli stessi obiettivi di qualità del servizio e ottimizzazione dei costi e, dove si superano le barriere dei rapporti cliente-fornitore, emerge sempre che la condivisione delle informazioni è la chiave per essere vincenti nel mercato attuale». Come ha reagito il gruppo? «Investire per crescere e offrire sempre soluzioni innovative ai nostri clienti. Asset principale è il rinnovo della flotta con un programma partito nel 2011 e che si concluderà nel 2013 con 600 trattori Euro 5 e 6. Nel periodo 2012-2013 rinnoveremo 500 trailer e con Mercedes abbiamo sviluppato mezzi che viaggiano con carburanti innovativi, come l’Lng, un gas liquido naturale che comparato con i mezzi Euro 5 ha una riduzione di Co2 del 30%».
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CASO MORTE Nel caso dovesse succedere l’irreparabile, ecco cosa è meglio sapere per tutelare i propri cari
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Eccoci alla terza tappa della raccolta degli articoli necessari per costruire il “vademecum” contenente le informazioni utili sulle tutele garantite dal nostro contratto collettivo nazionale. Abbiamo iniziato con uno schema riepilogativo pubblicato sul numero di ottobre 2012, su novembre e dicembre sono stati analizzati i casi di inabilità temporanea, di invalidità permanente e il caso di perdita dello stato di autosufficienza. Vediamo ora quali tutele sono state realizzate nel caso di morte del dirigente a sostegno dei suoi eredi o beneficiari.
L’inserto è consultabile sui siti www.manageritalia.it (comunicazione e stampa >> approfondimenti >> tutele su infortuni e altro) e www.assidir.it (sezione Dirigenti). 2
SPECIALE ASSIDIR
Le prestazioni previste dalla legge: Inail e Inps Nel caso in cui il decesso del dirigente sia dovuto a un infortunio sul lavoro o a una malattia professionale, sarà l’Inail a intervenire erogando ai superstiti una rendita mensile che decorre dal giorno successivo il decesso. Per superstiti si intendono il coniuge, i figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili e adottivi. In mancanza di una di queste figure, la rendita spetta ai genitori naturali o adottivi e ai fratelli e sorelle, solo se conviventi e a carico del defunto. L’Inail eroga inoltre un assegno per le spese funerarie ai superstiti o a chiunque, purché familiare, dimostri di averle sostenute: l’importo di tale assegno è di € 2.046,81 dal 1° gennaio 2012. In caso di decesso, non dipendente da infortunio sul lavoro o malattia professionale, di persona titolare di una rendita per inabilità permanente di grado non inferiore al 65%, l’Inail corrisponderà ai superstiti uno speciale assegno mensile. Nel caso il decesso fosse dovuto a un infortunio o a una malattia non professionale sarà invece l’Inps a intervenire con l’erogazione di una pensione indiretta ai superstiti. La pensione indiretta viene però erogata solo se il lavoratore, al momento del decesso, aveva accumulato, in qualsiasi epoca, almeno 15 anni di contributi oppure se era assicurato da almeno 5 anni, di cui almeno 3 versati nel quinquennio precedente la data di morte. La pensione indiretta spetta al coniuge, anche se separato o divorziato, a condizione che abbia beneficiato di un assegno di mantenimento e non si sia risposato, ai figli che alla data della morte del genitore siano minori, studenti o inabili e a suo carico e ai nipoti minori (in linea retta) che erano a carico del parente defunto (perciò nonno e nonna). In mancanza del coniuge, dei figli e dei nipoti discendenti in linea retta ne hanno diritto anche i genitori e, in mancanza di questi, i fratelli celibi e le sorelle nubili. L’assegno di pensione indiretta sarà pari a una percentuale della pensione che sarebbe spettata al lavoratore, secondo i seguenti criteri stabiliti in base al numero e alla tipologia di beneficiari: 60% solo coniuge; 70% solo un figlio; 80% coniuge e un figlio oppure due figli senza coniuge; 100% coniuge e due o più figli oppure tre o più figli; 15% per ogni altro familiare avente diritto, diverso da coniuge, figli e nipoti. In ogni caso, la somma delle quote non può superare il 100% della pensione che sarebbe spettata al lavoratore. L’importo della pensione ai superstiti è condizionato dalla situazione economica del titolare. L’assegno viene ridotto del 25, del 40 e del 50% a seconda dei redditi percepiti dai beneficiari. Questa regola non vale se sono contitolari i figli minori, studenti o inabili. Nel caso in cui i superstiti non abbiano diritto alla pen-
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sione per mancanza dei requisiti, possono ottenere un’indennità una tantum che varia a seconda del sistema di calcolo pensionistico (contributivo o retributivo) in cui si trovava il dirigente al momento del decesso. Per calcolare il valore dell’indennità si utilizza come base di calcolo l’assegno sociale.
Le tutele previste dal ccnl per i dirigenti Manageritalia In caso di decesso del dirigente, conseguente a infortunio o a malattia, l’azienda interviene erogando ai familiari l’indennità di preavviso e il trattamento di fine rapporto. Preavviso: l’azienda eroga al coniuge, ai figli o a eventuali altri familiari, a norma dell’art. 2122 del codice civile (ovvero parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado), un’indennità sostitutiva del preavviso pari a un minimo di 6 e a un massimo di 12 mesi di retribuzione in base all’anzianità di servizio globalmente prestato in azienda, indipendentemente dalla qualifica ricoperta. Per esempio, se l’anzianità di servizio è inferiore ai 4 anni verrà liquidata un’indennità sostitutiva del preavviso di 6 mensilità, che aumenterà fino a raggiungere le 12 mensilità nel caso di anzianità superiore a 12 anni di servizio. Liquidazione del trattamento di fine rapporto: l’azienda versa al coniuge, ai figli o a eventuali altri familiari, a norma dell’art. 2122 del codice civile, il valore del tfr maturato fino alla data del decesso comprensivo del periodo di preavviso calcolato sulla base dei criteri precedentemente illustrati, salvo l’eventuale quota destinata dal dirigente alla previdenza complementare.
Decesso causato da infortunio: la polizza assicurativa obbligatoria Il ccnl Manageritalia ha stabilito inoltre l’obbligatorietà per le aziende di assicurare tutti i dirigenti con una polizza contro gli infortuni sia professionali che extraprofessionali, tutelandoli così nello svolgimento di tutte le attività della vita umana (lavoro e tempo libero). Per quanto riguarda il caso di morte causata solo da infortunio, la polizza prevede la liquidazione ai beneficiari di una somma pari a 5 annualità della retribuzione di fatto; nulla vieta, quale condizione di miglior favore, di stipulare un contratto con massimali maggiori. È importante ricordare che questa polizza infortuni non è compresa nelle prestazioni né dell’Associazione Pastore né del Fondo Mario Negri, perciò è bene che ogni dirigente s’informi presso la propria azienda sull’esistenza e sulla congruità della stessa. Questo controllo, tra l’altro, è di grande utilità anche per l’azienda che, in caso di non adeguatezza delle garanzie e dei massimali assicurati, è responsabile nei confronti dei beneficiari e potrebbe trovarsi a pagare di tasca propria somme di grande rilievo.
LE PRESTAZIONI DEI FONDI CONTRATTUALI FASDAC Prevede una piccola prestazione in caso di decesso (causato da malattia o da infortunio) del dirigente in servizio, prosecutore volontario e pensionato diretto: si tratta di un riconoscimento sotto forma di contributo per le spese funerarie pari a € 1.500.
FONDO MARIO NEGRI Interviene in caso di decesso (qualunque sia la causa) dell’iscritto in servizio o in prosecuzione volontaria che al momento della morte abbia maturato almeno 5 anni di anzianità contributiva. La prestazione prevista è l’erogazione di una pensione indiretta ai superstiti, cioè il coniuge e i figli legittimi, naturali riconosciuti, legittimati o adottivi di età inferiore ai 18 anni. In mancanza di coniuge e figli con diritto a pensione, questa spetta ai genitori, se a carico. L’importo iniziale della pensione indiretta è determinato applicando le seguenti aliquote alla pensione che al momento del decesso sarebbe spettata all’iscritto in caso di cessazione per invalidità permanente: a) per il coniuge superstite e gli orfani: 60% per un superstite; 80% per due superstiti; 100% per tre o più superstiti. b) per i genitori a carico: 40% per ciascuno di essi. I beneficiari aventi titolo alla pensione indiretta hanno facoltà di opzione per esercitare il riscatto in forma capitale dell’intera posizione dell’iscritto. Una volta erogata la prestazione, la scelta non è revocabile. A partire dal 2007 il Fondo Mario Negri ha introdotto la possibilità per il dirigente di designare dei beneficiari diversi dai superstiti i quali, in caso di premorienza, possono riscattare l’intera posizione previdenziale dell’iscritto ottenendo quindi la liquidazione dell’intero capitale maturato. Si tratta di un’interessante opportunità per il dirigente, che può in qualche modo “personalizzare” la destinazione della propria posizione. Per quanto riguarda il caso di decesso di un dirigente pensionato, la pensione di vecchiaia o di anzianità è reversibile a favore dei superstiti, così come previsto per il caso di decesso del dirigente in servizio, senza possibilità di optare per il riscatto del capitale. La pensione a favore dei beneficiari decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è avvenuta la morte del dirigente in servizio o in prosecuzione volontaria o del pensionato diretto, sempreché gli aventi diritto presentino domanda al Fondo, per mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro 2 anni dalla data del decesso. SPECIALE ASSIDIR
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Se la domanda di pensione indiretta viene presentata dopo due anni dal decesso del dirigente, la pensione sarà liquidata dal primo giorno del mese successivo, ma non saranno erogati gli arretrati.
ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE: la polizza Temporanea caso morte (Tcm) La copertura per il caso morte fa parte del sistema di tutele previste dalla Convenzione Antonio Pastore. La garanzia Temporanea caso morte tutela i beneficiari nel caso di premorienza del dirigente in servizio e dei prosecutori volontari, mettendo a loro disposizione una somma che può sopperire a eventuali problemi economici derivanti dall’improvvisa mancanza del reddito del dirigente. La garanzia è prestata qualunque sia la causa: infortunio professionale, extraprofessionale o malattia. Le uniche esclusioni riguardano i casi di dolo del beneficiario, partecipazione dell’assicurato a eventi dolosi o fatti di guerra, oppure incidente di volo non autorizzato o viaggio in qualità di membro dell’equipaggio. La copertura si estende anche al caso di morte presunta. A differenza di Inps, Inail e Fondo Mario Negri, che erogano ai superstiti/beneficiari una rendita o una pensione, l’Associazione Antonio Pastore prevede solo la liquidazione di un capitale una tantum.
Attivazione e durata
ASSIDIR SERVIZIO CONVENZIONI PER I DIRIGENTI tel. 02277981 EX DIRIGENTI, QUADRI, FAMILIARI E PROFESSIONAL numero verde 800401345 Via A. Stoppani 6 20129 Milano info@assidir.it w w w. a s s i d i r. i t
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La copertura assicurativa decorre dalla data di nomina a dirigente ed è attiva durante tutto il periodo contributivo (come dirigente o volontario) fino al raggiungimento del 70° anno di età (da qui la definizione “temporanea” caso morte). Va precisato che durante i primi 6 mesi vige un periodo di cosiddetta carenza, cioè il capitale assicurato viene liquidato esclusivamente per i decessi causati da infortunio, shock anafilattico o da malattia a decorso acuto e fulminante (meningite, tifo ecc.).
Prestazioni e premi Il capitale assicurato dalla polizza varia a seconda dell’età del dirigente: da un massimo di € 520.000 a un minimo di € 135.000 (per un’età tra i 55 e i 65 anni). Di conseguenza, il premio destinato alla garanzia caso morte, che è compreso all’interno del contributo annuo globale versato alla Convenzione Antonio Pastore, è variabile per ciascuna fascia di età raggiunta dal dirigente. Da 66 a 70 anni la garanzia è comunque attiva, ma per capitali decrescenti decisamente inferiori, per i quali si paga un premio fisso. Proprio per questo motivo viene data la facoltà, agli assicurati che abbiano compiuto i 66 anni di età, di eliminare la copertura caso morte, destinando la relativa quota di contributo a favore della garanzia capitale differito.
SPECIALE ASSIDIR
La variabilità del capitale assicurato è stabilita secondo il criterio di una maggiore tutela per i nuclei familiari più giovani, spesso formati da persone non ancora autonome dal punto di vista economico. Il capitale assicurato decresce così man mano che aumenta l’età del dirigente e il suo nucleo familiare acquista maggiore stabilità economica. Ricordiamo che il capitale corrisposto ai beneficiari del dirigente non è assoggettato a tassazione in quanto si tratta di un indennizzo.
Beneficiari È importante ricordare che la prestazione spetterà ai beneficiari indicati dal dirigente al momento della nomina o, in mancanza di indicazione, agli eredi legittimi e testamentari. È fondamentale tenere presente che la designazione può essere revocata o modificata ogni qual volta il dirigente lo desideri tramite l’apposito modulo o lettera raccomandata ad Assidir. Quindi, la prestazione non spetta automaticamente ai superstiti, come per Inail e Inps, ma ai beneficiari designati al momento della nomina o successivamente. Pertanto si raccomanda che, nel tempo, il dirigente verifichi la designazione fatta in precedenza, così che risulti sempre in linea con la propria volontà e conforme all’evolversi della situazione personale e familiare (ad esempio nascita di un figlio, matrimonio, divorzio ecc.). Per fare un esempio, citiamo il caso di un dirigente divorziato che, dopo il secondo matrimonio, non ha effettuato la nuova designazione: al suo decesso la prestazione è stata erogata alla prima moglie, che risultava ancora come beneficiario designato. Nell’area riservata del sito www.assidir.it, previa digitazione di codice e password per motivi di riservatezza, ogni dirigente può verificare se la designazione dei beneficiari risulta essere stata effettuata; per avere conferma invece dei nominativi dei beneficiari, il dirigente dovrà contattare Assidir.
Come attivare la prestazione In caso di decesso, i beneficiari o gli eredi legittimi e testamentari dovranno inviare ad Assidir, tramite lettera raccomandata, la richiesta di liquidazione del capitale indicando la data in cui il decesso è avvenuto. Successivamente, Assidir richiederà l’ulteriore documentazione necessaria per la liquidazione della prestazione. La compagnia di assicurazione provvederà poi alla liquidazione di quanto spettante entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta, previa consegna di tutta la documentazione prevista. Tutte le tempistiche per la liquidazione del capitale partono dalla formalizzazione della denuncia e non dal momento del decesso dell’assicurato: per questo motivo è fondamentale effettuare la comunicazione ad Assidir nel tempo più breve possibile dopo che si è verificato l’evento.
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A TU PER TU CON... TERRITORI a cura della redazione
territori
La Lombardia
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Dirigenti, quadri e dipendenti del settore privato in Lombardia (2010)
Fonte: Elaborazioni Manageritalia su dati Inps
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Nonostante la crisi economica perdurante, la Lombardia resta comunque la regione più ricca d’Italia e il traino dell’economia nazionale. Da sola contribuisce quasi a un quarto del pil nazionale e insieme a Baden-Württemberg, Catalunya e Rhône Alpes fa parte dei Quattro motori per l’Europa. È la regione italiana più industrializzata, ma anche il terziario è ampiamente sviluppato, senza contare che la sua agricoltura, la prima a essere meccanizzata e oggetto di bo-
Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese Totale
Dirigenti N. 2.818 2.051 1.270 493 733 415 590 38.078 959 128 2.289 49.824
nifiche, soprattutto nella bassa pianura è stata la base dell’iniziale sviluppo economico lombardo. Verte principalmente sulla produzione di cereali, ortaggi, frutta e vino; oltre all’intensa produzione di foraggi usati per l’allevamento. Nell’alta pianura, invece, zona meno adatta alle coltivazioni per l’aridità del terreno, si sviluppò maggiormente l’attività artigianale. L’industria quindi è presente in numerosissimi settori, dal meccanico al calzaturiero, dall’alimentare al
Quadri Dipendenti N. N. 8.689 337.023 5.888 374.504 3.263 155.054 1.731 85.603 1.836 92.678 1.701 51.290 2.443 113.004 108.073 1.491.185 2.291 109.107 764 48.245 6.605 249.472 143.284 3.107.165
Dir/dip % 0,84 0,55 0,82 0,58 0,79 0,81 0,52 2,55 0,88 0,27 0,92 1,60
(D+Q)/dip % 2,58 1,57 2,10 2,02 1,98 3,32 2,16 7,25 2,10 1,58 2,65 4,61
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© Stefano Gusmeroli
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farmaceutico, dall’editoriale a quello del mobile ed è dominata da pmi a conduzione familiare, anche se non mancano le grandi aziende (Milano e provincia coprono più del 40% delle imprese dell’industria lombarda). Il terziario si è sviluppato molto negli ultimi decenni grazie al commercio, favorito anche dalla posizione che la collega facilmente alla ricca Europa centrale (Fiera Milano è il primo operatore fieristico e congressuale nazionale e uno dei principali punti di riferimento internazionali). Ma anche grazie alla finanza (nel capoluogo ha sede la Borsa italiana), alle attività bancarie, di comunicazione e servizi alle imprese e infine anche al turismo grazie alle numerose bellezze naturali, montane e lacustri, oltre alle città d’arte. Secondo le stime di Prometeia, riportate nel Rapporto annuale 2012 di Bankitalia, il prodotto interno lordo della Lombardia è aumentato dello 0,5% nel 2011, dopo un rimbalzo nel 2010 del 2,4%, ancora
insufficiente a recuperare i livelli pre-crisi. Lo stimolo maggiore alla crescita è derivato dalle esportazioni, che, pur in rallentamento, sono aumentate fino a raggiungere i valori massimi del 2008. Il recupero del fatturato manifatturiero negli anni successivi alla recessione mondiale è stato più frequente per quelle aziende che tra il 2007 e il 2009 avevano messo in atto strategie di internazionalizzazione. L’occupazione è rimasta stagnante, dopo due anni in cui è diminuita complessivamente di quasi 78mila persone e nel primo trimestre del 2012 è diminuito l’utilizzo della Cassa integrazione guadagni. Nel 2011, la Lombardia contava più di 4 milioni di occupati, più o meno così distribuiti: un 60% abbondante impiegato nei servizi, oltre il 35% nell’industria e il rimanente nell’agricoltura. Il tasso di occupazione regionale era del 64,7%: il 74,1% degli uomini e il 55,2% delle donne. L’occupazione femminile, per quanto cresciuta negli ultimi anni, non è ancora ai livelli dei pae-
si nord-europei, dove si attesta oltre il 60% (indagine Istat 2012 sulle forze lavoro). I comportamenti di spesa delle famiglie sono più prudenti, ma i consumi sono comunque superiori alla media italiana. La ricchezza familiare in termini pro capite (161mila euro) nel 2010 superava del 13% la media nazionale. Questo forte sviluppo del terziario e dell’economia in generale fa sì che la Lombardia da sola ospiti più del 40% dei dirigenti del settore (49.824 dirigenti su 124mila). Inoltre, suo anche il primato nel rapporto numero dirigenti/dipendenti: se la media nazionale è 0,85% qui si arriva a 1,6%, anche se non c’è da andarne troppo fieri visto che nazioni come Francia e Germania ne hanno 3 ogni 100. A livello provinciale predomina Milano, come prevedibile, con 38.078 dirigenti (2,55% il rapporto dirigenti/dipendenti, livello simile alle economie europee più avanzate). Seguono ben staccate, seppure superiori alla media nazionale, Varese (0,92%), Pavia (0,88%), Bergamo (0,84%) e infine Sondrio (0,27%). I quadri lombardi sono 143.284 (33,3% del totale) e insieme ai dirigenti raggiungono il 4,61%, contro il 2,94% a livello nazionale. Per quanto riguarda il settore occupazionale, i dirigenti qui sono superiori alla media nazionale nel commercio (13,4% contro 9,4%), nelle attività finanziarie (13,4% contro 11,6%) e immobiliari (17,8% contro 15,3%). Molto buona anche la presenza femminile: se 13,3% è la media nazionale di donne dirigenti, 14,7% sono le lombarde, con Pavia (26,3%) maglia rosa, seguita da Milano (15,3%) e Como (15%). MARZO 2013
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INIZIATIVE MANAGERITALIA
XXVI TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIA
DAL 22 AL 29 GIUGNO CLUB MED NAPITIA (PIZZO CALABRO)
A Per maggiori informazioni www.manageritalia.it oppure 0229516028
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A distanza di tre anni il torneo di tennis Manageritalia torna sulle coste della Calabria. Il Club Med Napitia, che tanto aveva soddisfatto le aspettative dei nostri ospiti, e ancor più quelle dei nostri tennisti grazie al buon livello dei campi in terra battuta, ci accoglierà nuovamente, con la sua pineta silenziosa, la spiaggia lunga e i suoi indimenticabili giardini fioriti. Il XXVI Torneo di tennis Manageritalia si svolgerà dal 22 al 29 giugno e come sempre prevede cinque competizioni: Trofeo Manageritalia, Tro-
feo Assidir, Coppa Manageritalia Servizi, Coppa Aviva e Trofeo Ubi Assicurazioni, a cui possono partecipare gli associati a Manageritalia e ad altre organizzazioni aderenti alla confederazione del terziario, i loro familiari e ospiti. Camere. Provviste di aria condizionata, cassetta di sicurezza, asciugacapelli, telefono e tv, le camere sono dislocate tra la struttura centrale dell’hotel e i bungalow, più adatti alle famiglie. Sport e divertimento. Basket,
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QUOTE DI PARTECIPAZIONE
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SETTIMANA SOGGIORNO ADULTI
€.1.570 €.1.741
in camera doppia, tripla o quadrupla in camera doppia uso singola
BAMBINI
€.1.free €.1.230 €.1.460
da 0 a 6 anni non compiuti da 6 a 11 anni da 12 a 17 anni
La quota, moltiplicata per due, rimane invariata anche per eventuali prenotazioni per la settimana aggiuntiva: precedente o successiva a quella in programma (i posti sono limitati).
QUOTA VOLO A/R LAMEZIA TERME PER COLORO CHE INTENDONO USUFRUIRE DEL PACCHETTO COMPLETO SOGGIORNO+VOLO
MILANO LINATE
€.1.240 €.1.220 €.1. 40
adulti bambini da 2 a 11 anni bambini da 0 a 2 anni non compiuti
Le quote dei voli potrebbero subire modifiche dovute all’eventuale variazione del costo del carburante.
VOLI DA ALTRE CITTÀ SU RICHIESTA CON QUOTAZIONE DA STABILIRE
IMPORTANTE Solo per coloro che intendono arrivare con mezzi propri (non acquistando il pacchetto soggiorno+volo), l’entrata al villaggio è prevista dalle ore 15. L’ingresso precedente a tale orario comporta il pagamento di 25 euro a persona per usufruire dei servizi del villaggio, ma non garantisce la disponibilità immediata della camera. Chi desiderasse usufruire del nostro transfer da/per l’aeroporto, pur avendo acquistato il volo autonomamente, può richiederne il servizio al costo di 24 euro a/r.
LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE INCLUDONO
beach-soccer, beach-volley, volleyball, water-polo, minifootball, sala pesi e cardio training, kayak, bocce, tennis da tavolo. Corsi collettivi per principianti di tiro con l’arco, fitness, aquadynamic, pilates. Per i piu piccoli. Il Club offre veramente il massimo per bambini e ragazzi di tutte le età. L’assistenza è suddivisa in fasce d’età e prevede attività, pasti e momenti di riposo. Per i bambini da 4 mesi a 3 anni il servizio è a pagamento (prenotabile anticipatamente, posti limitati).
䡲 trasferimenti da/per villaggio collettivi in coincidenza con i nostri voli (solo per chi prenota il pacchetto completo soggiorno+volo) 䡲 trattamento full all inclusive 䡲 animazione diurna e serale e assistenza del personale Club Med 䡲 attività di villaggio sportive e di animazione e campi da tennis a disposizione per lo svolgimento del torneo 䡲 assicurazione base Europ Assistance passeggeri e bagagli.
RINUNCE/PENALITÀ Soggiorno. Per annullamenti comunicati: 䡲 䡲
da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 30%; da 14 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%.
Non è previsto nessun rimborso all’ospite che decida di interrompere la vacanza. Volo. Per annullamenti comunicati: da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 50%; 䡲 dai 14 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%. 䡲
In caso di emissione da parte di Club Med di biglietti per voli da città diverse da Milano la penale è del 100% a partire dal momento della prenotazione.
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Informazioni utili Club Med Napitia Contrada Difesa - 89812 Pizzo Calabro Telefono: 0963538111/ 0963538000 - Fax: 0963538014
Carte di credito accettate American Express, Mastercard, Visa CartaSi, Bancomat L’arrivo al villaggio è previsto dalle ore 15 alle ore 20 (primo pasto in entrata: cena). L’ultimo giorno le camere dovranno essere liberate entro le ore 10 (ultimo pasto in uscita: pranzo).
MODALITÀ DI ISCRIZIONE La prenotazione deve essere effettuata entro e non oltre il 17 maggio 2013 inviando la scheda via fax allo 0229516093 o per posta a Manageritalia Servizi, via Stoppani 6, 20129 Milano. NON SI ACCETTANO PRENOTAZIONI TELEFONICHE
MODALITÀ DI PAGAMENTO
TORNEO Possono partecipare gli associati a Manageritalia e ad altre organizzazioni aderenti alla confederazione del terziario, i loro familiari e ospiti
Con carta di credito o bonifico bancario Manageritalia Servizi, ricevuta la scheda qui a fianco, provvederà al più presto a confermare la prenotazione o, nel caso fossero già esaurite le camere, ad avvertire dell’inserimento del nome nella lista d’attesa. In caso di conferma, la persona dovrà provvedere immediatamente al pagamento. Copia del bonifico completo di cro timbrata dalla banca dovrà essere inviata, entro cinque giorni dalla conferma della prenotazione, a Manageritalia Servizi: via fax 0229516093, oppure per posta via Stoppani 6, 20129 Milano. Dati bancari Club Med, BNL Iban IT 08 I0100501608000000001094 Indicare nella causale Nome del partecipante “Manageritalia - Napitia giugno 2013” IMPORTANTE Coloro che necessitano della fattura da parte di Club Med sono invitati a comunicarlo in anticipo, contrassegnando l’apposita casella sulla scheda di iscrizione. Nessuna fattura potrà essere emessa successivamente.
scheda di prenotazione
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SCHEDA DI PRENOTAZIONE settimana di vacanza abbinata al XXVI TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIA Club Med Napitia, Pizzo Calabro, 22-29 giugno 2013 Da ritagliare e inviare a
MANAGERITALIA SERVIZI - via Stoppani 6, 20129 Milano - tel. 0229516028 - fax 0229516093
Il/la sottoscritto/a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . abitante a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cap . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cell. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . email . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C.F./partita Iva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . appartenente all’Associazione Manageritalia di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Richiesta di emissione fattura da parte di Club Med Sì 䡺 No 䡺
DESIDERA ADERIRE A: settimana vacanza 22-29 giugno 2013 abbinata al XXVI Torneo di tennis Manageritalia settimana vacanza + settimana precedente aggiuntiva 15-22 giugno 2013 settimana vacanza + settimana successiva aggiuntiva 29 giugno-6 luglio 2013 I TORNEI DI TENNIS IN PROGRAMMA A B C D E
Trofeo MANAGERITALIA Trofeo ASSIDIR Coppa MANAGERITALIA SERVIZI Coppa AVIVA Trofeo UBI ASSICURAZIONI
singolare maschile per associati over* singolare maschile per associati under singolare femminile per associate, familiari e ospiti singolare maschile per familiari e ospiti doppio giallo maschile per associati
Indicare tutti i nominativi dei partecipanti al soggiorno Cognome e nome
Data di nascita
Codice fiscale* (obbligatorio)
Torneo (se si intende partecipare Class. fed. barrare la casella corrispondente)
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Sistemazione (le camere dell’hotel e dei bungalow non sono posizionate vicine) n. 䡺 singole (solo hotel - limitate) n. 䡺 doppie (solo hotel) n. 䡺 triple (䡺 hotel / 䡺 bungalow) n. 䡺 quadruple (solo bungalow) Prenoto il volo a/r comprensivo di transfer Prenoto solo il transfer aeroporto/club/aeroporto
䡺 passeggeri per n. 䡺 passeggeri per n.
da __________________________________________
䡺
Mi impegno a pagare con bonifico bancario € ....................... in unica soluzione dopo la conferma da parte di Manageritalia Servizi
䡺
Vi autorizzo ad addebitare sulla carta di credito 䡺 Visa 䡺 CartaSi 䡺 American Express la quota di € ...................................................... alla conferma della prenotazione da parte di Manageritalia Servizi Nome dell’intestatario della carta di credito Numero
.............................................................................................................................................................
䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺 tutte le 16 cifre
Scadenza
䡺䡺 / 䡺䡺
Autorizzo la pubblicazione delle mie immagini scattate nel corso della settimana per uso rivista Dirigente e web * Richiesto ai fini assicurativi
䡺 MasterCard
Firma
CCV
䡺䡺䡺 sì
no
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LA COLLABORAZIONE SI FA Azienda
“SOCIAL”
Alla ricerca di nuove opportunità, integrando persone, strategie di social business e nuovi modelli di management
È
UN MOMENTO DI GRANDE SMARRIMENTO anche per i valori e i modelli manageriali. Il modo in cui le aziende sono organizzate e gestite è messo in seria discussione dalle mutate condizioni complessive. I nuovi imperativi a cui l’azienda è chiamata a rispondere – contesto turbolento, peso dei valori intangibi-
li, agilità, ridefinizione continua – rendono lento, se non addirittura pericoloso, un modello caratterizzato da burocrazia e sistemi di vecchia generazione. In questo contesto, i modelli emergenti di collaborazione in rete appaiono una risposta efficace. Le modalità e le tecnologie 2.0 di social collaboration si stanno dimostrando in grado di dare risposte forti in ter-
Emanuele Scotti
mini di velocità, efficienza, innovazione e knowledge management. Sul fronte esterno, l’affermarsi di una mutazione antropologica della figura del consumatore, che oggi chiamiamo “social customer” (un nuovo cliente molto più intelligente e molto più efficiente nello sfruttare le informazioni sulle aziende di quanto lo siano le aziende stesse), impone modalità di marketing, di servizio e di comunicazione radicalmente diverse. Anche su queste spinte l’azienda sta cambiando e chi non avrà una strategia di social business è destinato nei prossimi tempi a uscire dal mercato. Concentrandoci sulle modalità di organizzazione dei processi, ecco qualche riflessione sulle modalità di intervento oggi praticabili.
SocialBusinessForum organized by
I social media: nuove tecniche per i knowledge worker Non è una novità osservare come la gran parte degli strumenti e delle metriche che le organizzazioni hanno elaborato a partire dalle prime fabbri-
Social Business Forum 2013 Milano - 12/13 giugno iscriviti su: www.socialbusinessforum.it
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che di inizio 900 siano di tipo meccanicistico, ispirate alla metafora dell’organizzazione come orologio. Il presupposto allora era che il contributo umano fosse standardizzabile, scomponibile, spersonalizzabile, descrivibile in procedure. Ora invece accade che le organizzazioni contemporanee – anche quando non si tratti di forniture di servizi – si trovano a
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E
L” operare su asset intangibili (i servi-
zio, più il servizio accumula cono-
riescono a creare valore specifico
zi, l’esperienza, l’innovazione, i
scenza).
per gli utenti e per l’organizzazio-
valori, la marca…) e in contesti
I social media, nati in gran parte
ne, sono articolabili in quattro aree.
sempre più complessi, turbolenti,
dal basso e cresciuti su meccani-
in continua riconfigurazione. L’ap-
smi di selezione molto stringenti,
1 Processi operativi e team di lavoro
parato è ancora quello di Adam
stanno mostrando una grande ca-
La social collaboration viene in-
Smith e di Frederick Taylor, ma la
pacità ed efficienza nel creare col-
trodotta in questo contesto all’in-
natura dell’impegno è quella de-
laborazione (per esempio con i wi-
terno del processo operativo. Gli
scritta da Peter Drucker a cui si de-
ki), nel connettere (per trovare ex-
strumenti specifici vengono decli-
ve, come noto, il termine “know-
pertise o documenti nel proprio
nati all’interno delle diverse fasi
ledge worker” (il lavoratore della
network), comunicare (con i blog e
di lavoro in funzione della natura
conoscenza, che ha ruoli collegati
microblog), condividere (docu-
degli scambi che avvengono in
alle tecnologie dell’informazione e
ment sharing, social bookmar-
della comunicazione: docenti,
king…), nello sfruttare l’intelli-
scienziati, medici, avvocati ecc.).
genza collettiva (idea manage-
La sfida delle organizzazioni si
ment, prediction market…).
sposta dal differenziare, specializzare e controllare al connettere le
Scenari di intervento
persone, al far circolare le esperien-
Le modalità collaborative e gli
ze e la conoscenza accumulata, al-
strumenti social introdotti hanno
l’apprendere continuamente (an-
la possibilità di integrarsi con i pro-
che guardando a Google, Facebook
cessi operativi e con le dinamiche
e Wikipedia come modelli organiz-
effettive di lavoro. I tipi di inter-
zativi: più gli utenti usano il servi-
vento, che nella nostra esperienza
Le modalità e le tecnologie 2.0 di social collaboration si stanno dimostrando in grado di dare risposte forti in termini di velocità, efficienza, innovazione e knowledge management
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Azienda A ORGANIZATION
3 Internal communication La comunicazione interna, in que-
EMPLOYEE
sto scenario applicativo, mantiene
ORGANIZATION
la sua natura istituzionale e top Focus: collaboration goals: business objectives, process integration
Processi operativi e team di lavoro
Focus: internal communication goals: allignment, feedback
Internal communication
down, ma accoglie il contributo degli utenti in termini di gradimento, consultazione, commento o generazione di contenuti.
EMPLOYEE
DA
4 Comunità di interesse Focus: knowledge sharing goals: problem solving, expertise location
Si tratta di comunità extraprofesComunità di pratica
Focus: social networking goals: building trust
Comunità di interesse
sionali che permettono alle persone di coltivare una dimensione interpersonale all’interno dell’organizzazione attraverso iniziative di supporto, scambio, ri-
Fonte: OpenKnowledge 2012
conoscimento.
quella fase e servono a distribuire sui team le diverse attività in modo più efficiente.
2 Comunità di pratica La social collaboration entra in questo scenario all’interno di comunità di mestiere (ad esempio, manutentori, rete di vendita, acquisti, hr manager ecc.) o di scopo
ORE 9-13 • Grand Visconti Palace Hotel, Viale Isonzo, 14
(ad esempio, innovazione). Il collante di queste comunità non è il processo di lavoro ma l’identità della community in termini di trust, dominio, mestiere.
DOVE? Alcune piattaforme per scoprire le funzionalità e le potenzialità delle nuove tecnologie abilitanti ai progetti di social business: JIVE www.jiveon.com IGLOO www.igloosoftware.com TELLIGENT http://telligent.com YAMMER www.yammer.com SOCIAL TEXT www.socialtext.com
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Quali sono i principali social media e in che modo sono rilevanti per il business? Questo workshop rappresenta un aiuto concreto per i manager che organizzano strategie e attività di vendita, marketing, comunicazione, public relation, customer care. L’ingaggio dei clienti è sempre più un fattore di successo per ridisegnare il proprio business e guadagnare vantaggio competitivo. Attraverso una panoramica di problematiche e soluzioni relative alle strategie di utilizzo dei social media, ascolto della rete, relazione con la clientela, visibilità e monitoraggio dei social analytics, si forniranno strumenti concreti per comprendere e applicare l’utilizzo dei social al proprio business. www.cfmt.it Per info: tel. 0254063102 (Anna Scirea)
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CASI DI SUCCESSO
www.socialbusinessmanifesto.com
PROCESSI OPERATIVI E TEAM DI LAVORO
utenti. In questo spazio, si condivide la documentazione tecni-
Gruppo internazionale del manifacturing con 65.000 dipendenti in tutto il mondo (circa 9.600 in Europa)
ca, le conoscenze ed esperienze legate ai prodotti della domoti-
Obiettivi: diffondere best practice e gestire i progetti in modalità più efficiente (diminuzione dei tempi e delle interazioni) presso gli impianti produttivi in Italia. Soluzione: il progetto ha previsto una prima analisi dei processi e delle pratiche in uso e la scelta delle attività da abilitare al-
ca, ma soprattutto si generano collaborazioni e iniziative di business development.
INTERNAL COMMUNICATION Divisione corporate di un gruppo bancario, 3.500 utenti di cui 200 all’estero
l’interno di uno spazio digitale di tipo 2.0. Il processo è stato ri-
Obiettivi: integrare 5 spazi intranet differenti in un unico por-
disegnato introducendo le nuove funzionalità da utilizzare all’in-
tale di comunicazione, attivare spazi di collaborazione, unifor-
terno della piattaforma installata. I team di lavoro sono stati for-
mare gli standard editoriali utilizzando nuovi format multimedia-
mati all’utilizzo della piattaforma collaborativa, sia come nuovo
li, evitare le duplicazioni, sviluppare il senso di appartenenza di
repository delle informazioni, sia come spazio interattivo per la
gruppi e società divise dalle specificità di business.
gestione dei task da parte dei responsabili di progetto.
Soluzione: coinvolgimento e partecipazione attiva dei referenti
Benefici: le azioni di miglioramento delle condizioni delle postazio-
delocalizzati (co-design) dei contenuti e dei servizi, modello di
ni di lavoro nei diversi stabilimenti industriali sono state documen-
governance della comunicazione diffuso nelle varie società e uni-
tate e diffuse attraverso spazi dedicati ai singoli progetti e sezioni di
tà organizzative della divisione, step graduali di rilascio delle fun-
scrittura collaborativa, assicurando all’azienda la capitalizzazione del
zionalità, palinsesto dei contenuti condiviso, spazi profilati per
knowhow. Sono diminuiti i costi di organizzazione delle riunioni e i
gruppi di lavoro, personalizzazione della navigazione.
tempi di allineamento tra gli operatori e i responsabili di progetto.
Benefici: rilascio della nuova piattaforma digitale in 6 mesi dalla richiesta d’intervento, 25 gruppi di lavoro coinvolti, 50 riunio-
COMUNITÀ DI PRATICA
ni di co-design, 45 applicazioni di servizio inserite nel pannello
Azienda leader nel settore metalmeccanico con 60 sedi in tutto il mondo
di controllo personalizzabile, creazione della community di ap-
Obiettivi: sviluppare relazioni con gli utenti e partner di business, facilitare i processi di customer care e innovare il prodotto attraverso il contributo di esperti e consumatori. Soluzione: il progetto ha previsto la valorizzazione di alcuni fo-
prendimento dei redattori composto da 60 persone, 50.000 click nelle prime due ore di messa online.
COMUNITÀ D’INTERESSE Azienda internazionale del settore elettronica
rum di discussione già attivati negli anni dall’azienda attraverso il
Obiettivi: aumentare la brand reputation in Italia e promuove-
lancio di un nuovo spazio dedicato ai system integrator, tecnici e
re un prodotto (fotocamera digitale) aprendo un dialogo diretto
installatori. È stata progettata e lanciata una community online che
con i clienti acquisiti e potenziali.
offre, oltre alle discussioni su temi tecnici, iniziative e contenuti di
Soluzione: l’azienda ha coinvolto esperti del settore fotografico,
formazione, servizi di assistenza, informazioni relative ai prodotti
giornalisti, blogger, consumatori che hanno lavorato con gli esperti
e brevetti generati dai membri della community e un’App Gallery
interni (marketing, prodotto, addetti commerciali, customer care)
(spazio di presentazione delle applicazioni domotiche).
per costruire una community online che sviluppasse spazi di discus-
Benefici: la piattaforma sulla quale opera la comunità permette
sione, servizi e iniziative legate al mondo della fotografia.
un’analisi approfondita dell’utilizzo dei servizi proposti e orienta
Benefici: lo spazio (gestito sui principali social network come Fa-
la scelta di contenuti e argomenti che generano più interesse. Si
cebook, Flickr, Twitter) ha generato in poche settimane di vita più
registra un aumento costante delle discussioni, ma soprattutto
di 20.000 contatti di appassionati pronti a confrontarsi sui temi
della documentazione messa a disposizione dagli oltre 11mila
d’interesse e sulle caratteristiche dei prodotti.
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INIZIATIVE MANAGERITALIA IN COLLABORAZIONE CON
33a COPPA DI SCI MANAGERITALIA
C AMPIONI D’INVERNO
C
Come promesso lo scorso anno, siamo tornati a Corvara, in provincia di Bolzano. La 33a Coppa di sci si è svolta in uno dei comprensori migliori d’Italia e ha conquistato ancora una volta i nostri campioni della neve, che hanno affrontato la pista numero 4 del Col Alto. La splendida giornata e le ottime condizioni della neve hanno permesso ad Alberto Gioia di ottenere il miglior tempo in assoluto tra i dirigenti: 1’08.45. Inoltre, particolare suspance l’ha destata il testa a testa tra i due dirigenti della categoria master B6B7, che si sono distaccati di pochi
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centesimi di secondo: Paolo Forrer ha allungato sull’amico Valentino Fabbian di soli 47 centesimi totalizzando, il primo, un tempo di 1’14.16 e, il secondo, di 1’14.63. E per i non sciatori? Il piacevole staff dell’hotel Greif ha accompagnato i nostri ospiti tra paesaggi suggestivi alla scoperta della natura locale durante passeggiate, come quella a La Villa, frazione del comune di Badia nota per la famosa pista da sci Gran Risa, sulla quale ogni anno si disputa la Coppa del mondo di sci alpino.
L’intrattenimento non è mancato nemmeno la sera, grazie ad appassionanti partite di burraco, quiz a squadre e balli di gruppo. Ma la serata più particolare è stata la cena di giovedì, che ha deliziato anche i palati più esigenti con portate locali e ha stupito gli ospiti con un intrattenitore fuori dal comune: l’illusionista Jason Enygma ha divertito tutti con giochi di prestigio che hanno lasciato a bocca aperta anche i più scettici. L’atmosfera e l’affiatamento tra gli ospiti hanno dato vita a un gruppo molto piacevole che speriamo di ritrovare il prossimo anno.
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33 a COPPA DI SCI MANAGERITALIA PISTA COL ALTO - CORVARA DIRIGENTI Master B9 - B10 1 Tiziano Ferrari 2 Lorenzo Nalli 3 Alberto Musso
46.06 46.21 52.31
43.29 1’29.35 45.53 1’31.74 51.71 1’44.02
Master B8
1 Giorgio Castellazzo 2 Ambrogio Lucietti 3 Angelo Bonetti
35.44 36.86 43.51
36.37 1’11.81 37.71 1’14.57 45.36 1’28.87
Master B6 - B7
1 Paolo Forrer 2 Valentino Fabbian 3 Franco Tomasi
36.86 37.41 39.65
37.30 1’14.16 37.22 1’14.63 40.79 1’20.44
Master A4 - A5
1 Alberto Gioia 34.35 2 Florian Schwienbacher 34.64 3 Mario Mantovani 35.89
34.10 1’08.45 34.89 1’09.53 35.14 1’11.03
FAMILIARI E OSPITI Baby-Superbaby 1 Elisa Tamanini 2 Alessia Tamanini 3 Tim Schwienbacher
48.44 50.59 51.48
48.72 1’37.16 50.21 1’40.80 50.60 1’42.08
Ragazze
1 Anna Clara Marano 2 Matilde Ballabio 3 Laura Onnis
45.72 47.01 48.39
44.46 1’30.18 46.83 1’33.84 48.50 1’36.89
Seniores
1 Elena Tomasi 2 Monica Raimondi 3 Paola Avallone
43.45 44.52 54.17
44.02 1’27.47 45.71 1’30.23 54.65 1’48.82
Femminile
1 Annalisa Bernabè 2 Nereide Bonato 3 Mariangela Mariani
41.58 43.17 48.82
41.76 1’23.34 44.02 1’27.19 47.10 1’35.92
Master A4 - B10 1 Giuseppe Bertoletti 2 Angelo Sagramora 3 Toni Savli
39.53 42.51 44.76
40.05 1’19.58 43.05 1’25.56 45.46 1’30.22
Master A1 - A3
30.32 33.14 36.84
30.59 1’00.91 33.73 1’06.87 37.25 1’14.09
1 Patrick Told 2 Lorenzo Gioia 3 Massimo Tamanini
Grazie a
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OUR POINT OF VIEW INTERAGEING: A PACT BETWEEN GENERATIONS IN THE COMPANY The increased working age of senior staff and the delayed access to the employment market by the young require companies to explore innovative human resources management solutions. The company is under pressure, fresh expertise and skills, new or diversified disciplines are needed. At the same time, the successful experiences and the maturity that consolidated management skills can provide cannot be disregarded. For this reason Manageritalia is actively engaged in the new InterAGEing project, to offer possible and sustainable solutions to the challenges which the company and the world of work, in general, have been addressing in recent years. InterAGEing sets itself the following objectives: to overcome the phase of economic stagnation, to appreciate and remotivate the senior staff nearing retirement, to favour new additions of young employees to the company, to control labour costs by adopting new or infrequently used labour law solutions. To achieve all these objectives, Manageritalia illustrated the project last February in Milan, with the collaboration of the ministry of Labour and with the support of the funds allocated for welfare policies; the project envisages four ways to achieve intergenerational transition: 䡵 Mutual support (transformation of the senior employee’s role from working full-time to parttime, on a voluntary basis, without loss of contributions, in favour of introducing a junior with an apprenticeship employment contract); 䡵 Variable (introduction of a junior employee with an apprentice contract and reviewing the manager’s remuneration, by introducing a new balance between the fixed and variable elements with the prospect of achieving a higher profit on reaching predetermined targets); 䡵 Tandem (combining senior/junior employees to be entrusted with joint projects which attract a bonus when accomplished); 䡵 Mentoring (a learning by doing training programme between two senior/junior employees to be entrusted with joint projects and to prepare the succession or the supply chain of new managers).
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DI BUON GRADO Piero Valdiserra
L
grado
PIÑA COLADA
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L’ascendente più antico della Piña Colada fu diffuso addirittura da un pirata, il portoricano Roberto Cofresí. All’inizio del XIX secolo inventò una miscela di rum, cocco e ananas per infondere coraggio e baldanza alla sua ciurma. Alla morte del filibustiere, tuttavia, la ricetta scomparve, per poi riaffacciarsi sulla scena quasi un secolo dopo, quando la rivista Travel, in un suo articolo del 1922, descrisse estasiata un drink chiamato Piña Colada a base di succo d’ananas, zucchero, ghiaccio, lime e rum. Non c’era ancora traccia del latte di cocco, che invece venne menzionato fra gli ingredienti nell’edizione del 16 aprile 1950 del New York Times. Negli anni Cinquanta e Sessanta diversi barman portoricani si disputarono il merito di avere definitivamente lanciato la Piña Colada. Sarebbe difficile dirimere oggi la spinosa contesa sulle benemerenze di ognuno di loro. Quel che è certo è che nella parte vecchia della città di San Juan di Portorico una targa commemorativa in marmo ricorda la nascita della Piña Colada, sul muro di una casa che in precedenza aveva ospitato il “Barranchina Bar” e che nel 1978 Portorico ha eletto il cocktail a propria bevanda nazionale. Il boom internazionale del drink si è però registrato soltanto negli anni Ot-
tanta. In quel periodo l’artista inglese Rupert Holmes ha dedicato al cocktail una canzone, poi diventata un’autentica hit: “Escape - The Piña Colada Song”. La band svedese Hardcore Superstar, qualche anno più tardi, ha fatto ancor meglio, intitolando alla bevanda un intero album: “Bad Sneakers and a Piña Colada”. Il suggello planetario è arrivato nel 1987, con l’inserimento per la prima volta nel prestigioso ricettario dell’Iba (International bartenders association). Da un punto di vista squisitamente tecnico, la Piña Colada è un long drink, in cui è netto l’aroma tendenzialmente dolce del cocco, anche se al momento della degustazione l’impressione di dolcezza sfuma con gradualità, per lasciare posto a una miscela morbida ed equilibrata, non troppo alcolica. Anche per la Piña Colada, come per tutti i drink di successo, si sono progressivamente diffuse molte varianti che hanno sostituito l’originale rum bianco con altre basi alcoliche: l’Amaretto Colada (con amaretto), l’Iguana Colada (con Midori), la Kahlúa Colada (con Kahlúa), la Marula Colada (con Amarula), la Jackolada (con Jack Daniel’s), la Chi Chi (con vodka). Virgin Piña Colada, o Piñita Colada, è infine chiamata la versione analcolica.
COME SI PREPARA Prevede 3 cl di rum bianco, 9 cl di succo d’ananas e 3 cl di latte di cocco. Gli ingredienti vengono messi nel blender con ghiaccio, frullati e infine versati in un bicchiere grande tipo goblet. La decorazione è un trancio di ananas, con foglie d’ananas e ciliegina rossa. Le cannucce completano il servizio. Chi volesse aggiungere alla preparazione un tocco caraibico può servire la Piña Colada dentro un ananas svuotato della polpa, la quale può essere utilizzata, frullata, al posto del succo.
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ARTE Claudia Corti
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MODIGLIANI Genialità e male di vivere
arte
DA NON PERDERE MODIGLIANI E GLI ARTISTI DI MONTPARNASSE Palazzo Reale, Milano dal 21 febbraio all’8 settembre
Il 21 febbraio al Palazzo Reale di Milano aprirà una grande mostra dedicata ad Amedeo Modigliani e agli artisti di Montparnasse, la collinetta di Parigi che a partire dal 1910 divenne il cuore artistico pulsante della città, una vera babele culturale in cui l’unico linguaggio riconosciuto era quello dell’arte in ogni sua espressione, e che Apollinaire, devoto frequentatore dei suoi locali, definì «manicomio della semplicità libera e bella». A movimentare la vita del quartiere contribuì certamente Amedeo Modigliani: bello e maledetto, una vita breve e intensa all’insegna degli eccessi e consumata tra droghe, alcol e donne, ma costellata di capolavori nati proprio tra i vicoli di Montparnasse. Nato a Livorno nel 1884 da una famiglia ebrea, era approdato nella capitale francese poco più che ventenne in cerca di un’identità artistica. Attratto per indole dalla scultura, sarà costretto a “ripiegare” sulla pittura poiché la polvere di gesso mal si accordava con i problemi respiratori che lo affliggevano fin dall’infanzia. Profondamente affascinato dall’essere umano, nella sua breve carriera realizzò prevalentemente ritratti di amici, artisti come il tenebroso Soutine, compagno di risse e di bevute, o di donne con cui ebbe passioni intense e fugaci. È il caso del poetico “Elvira dal col-
letto bianco”(1918, immagine a sinistra), in cui dimostrò di aver ben compreso la portata della scoperta tutta parigina dell’arte africana, dalle cui maschere in legno prenderà in prestito le sopracciglia arcuate, il naso marcato e quegli elegantissimi colli lunghi che in breve diventeranno la sua peculiarità. Non perse neppure occasione per creare scandalo. Fu protagonista, infatti, della mostra d’arte più breve della storia: i suoi celebri nudi furono esposti nella vetrina di una galleria d’arte nel 1917 per sole tre ore... giusto il tempo di scatenare il putiferio e l’inevitabile irruzione della polizia, cui seguì la chiusura immediata della mostra! Indimenticabile la profonda storia d’amore con la giovane artista Jeanne Hebuterne, grandi occhi azzurri, collo lungo e aria malinconica come tante sue opere d’arte. Talmente intenso il loro legame che due giorni dopo la morte di Modigliani, avvenuta il 24 gennaio 1920 a soli 36 anni, Jeanne non resse al dolore e, incinta del secondo figlio al nono mese di gravidanza, si uccise gettandosi dal quinto piano di un palazzo, non accettando la possibilità di vivere un giorno di più senza avere al suo fianco l’artista più inquieto e geniale di sempre, alimentandone ulteriormente il mito romantico.
CURIOSITÀ
Il perché dei colli lunghi Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo si sviluppò tra gli artisti un particolare interesse per tutto ciò che non fosse stato “contaminato” dal contatto con la civiltà, le mode o le tendenze artistiche. Pittori come Gauguin cercarono la vera essenza della natura umana nei popoli polinesiani e nella loro semplicità; altri come Modigliani o Picasso si accontentarono
di ricercare la cultura esotica in oggetti di fattura molto semplice, di scarso valore economico e alla portata di chiunque nei mercati francesi: le maschere di legno africane dai volti caratterizzati da grandi occhi vuoti, nasi stilizzati e schiacciati ed elegantissimi colli lunghi. Da questi elementi sarebbero nati i ritratti di Modì o le Demoiselles d'Avignon di Picasso.
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LIBRI Davide Mura
Un giallo per 13 autori Tra due punti sul mappamondo
libri
Da un manager con la valigia sempre pronta per i viaggi d’affari o per turismo, una riflessione semi-seria su come l’esperienza del partire possa essere rappresentata attraverso linee rette, assi e scale di punteggio: una metafora geometrica ma soprattutto esistenziale di come si cambia, ci si arricchisce, ci si diverte quando si approda in una nuova destinazione. La geometria del viaggio, Piero Valdiserra, Este Edition, pagg. 47, € 7.
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Il nome di Agatha Christie è solo uno specchietto per le allodole. In realtà, “La strana morte dell’ammiraglio” è l’opera collettiva del Detection club di Londra, associazione di autori di polizieschi sorta ufficialmente nel 1932. Ciascun membro del club avrebbe dovuto scrivere un capitolo e continuare la storia. Il caso da risolvere è quello di un ufficiale della marina inglese in pensione trovato morto su una barca, in riva a un fiume, vicino alla casa del vicario in un piccolo paese di provincia. Un mistero con tante possibili soluzioni. La strana morte dell’ammiraglio, Agatha Christie, Dorothy L. Sayers, G.K. Chesterton, Giunti, pagg. 352, € 12.
Un libro alla velocità della luce Nel 1988 il saggio Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo diviene un vero bestseller, rimanendo per 237 settimane nella classifica dei libri più venduti del Sunday Times di Londra (si è calcolato che ne è stata venduta una copia ogni 750 persone). L’autore è il cosmologo Stephen Hawking, che ritorna in libreria con una nuova versione di quell’opera di divulgazione scientifica, capace di avvicinare il grande pubbli-
Meridione, la risorsa inaspettata Lino Patruno non nasconde i problemi dell’Italia che viaggia a due velocità, ma prova a ipotizzare cosa rimarrebbe del nostro paese se a un tratto il Sud scomparisse. Ben poco. Aerei, auto, acciaio, gastronomia, cellulari, benzina, farmaci, moda, arte, paesaggi: un patrimonio che contribuisce a formare il made in Italy. Con l’entusiasmo di chi è fiero di appartenere a luoghi che sembrano senza futuro, Patruno individua mille opportunità per un “Rinascimento terrone”. Ricomincio da Sud, Lino Patruno, Rubbettino, pagg. 250, € 14.
co ai misteri dell’universo. Senza alcun piglio cattedratico e con la solita chiarezza espositiva, Hawking ci parla di stelle e galassie con una semplicità sorprendente, ma soprattutto affronta le ultime scoperte legate al concetto di tempo. Del testo originale è rimasta la storia dei grandi pensatori scientifici (da Aristotele a Tolomeo, fino a Galileo, Newton e Einstein) che ci permette di capire come l’idea dell’universo sia cambiata nell’arco dei secoli, ridimensionando il ruolo stesso dell’uomo in questo grande meccanismo. Dalla teoria della relatività per principianti, Hawking passa poi al nucleo centrale della sua “lezione”: la fine dell’idea di un tempo assoluto. La grande storia del tempo, Stephen Hawking, Bur, pagg. 192, € 9,90.
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LETTURE per MANAGER
...per manager
Marco Lucarelli
LEZIONI DI TENNIS (E DI MANAGEMENT)
Cosa c’entra il tennis con la leadership e il management? Apparentemente nulla. Però, leggendo Open di Andre Agassi (Einaudi, pagg. 504, € 20) imparerete molto sulla leadership, sul management, sulla motivazione e sulle sconfitte necessarie per prepararsi ai successi che verranno. Anche se sapete poco o nulla di tennis, saprete sicuramente chi è Andre Agassi, ex tennista statunitense, vincitore di tutto quello che si poteva vincere e che ha guadagnato durante la sua carriera più di 31 milioni di dollari in premi e 150 milioni di dollari in sponsorizzazioni. Mai avremmo immaginato che anni dopo Agassi sarebbe diventato l’autore di questo caso letterario, un libro pubblicato in sordina nel 2011 e diventato un bestseller grazie al passaparola, più di 150.000 copie vendute. Perché questo libro è diventato un caso editoriale? E soprattutto, perché i manager dovrebbero leggerlo?
Un campione di tennis che odia il tennis «Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta». Questo ci dice Agassi nella sua autobiografia, la nascita negli Stati Uniti da padre di origini iraniane a madre statunitense. Padre dispotico e determinato a fare del figlio minore un campione di tennis dopo gli inutili tentativi fatti con i figli maggiori. Ecco allora i racconti del giovane Agassi costretto ad allenamenti estenuanti, esasperanti, sotto il controllo continuo del padre-padrone e delle sue feroci ambizioni. Pagina dopo pagina entreremo nel mondo claustrofobico del protagonista, costretto a diventare un campione contro la sua volontà. Un campione prigioniero dell’ambizione altrui e per questo ribelle, a un passo dal mollare tutto, dal dare un calcio al suo talento.
Come si forma un campione Oltre alla storia avvincente di Agassi, questo libro ci fa riflettere anche su alcuni punti chiave, fondamentali nella formazione di un campione: 1. talento; 2. mentorship; 3. vision e focalizzazione. Talento. Banale a dirsi, ma non si diventa campioni di tennis senza talento. Questo libro ci insegna che il talento va prima di tutto individuato e poi coltivato. Il padre di Agassi e il talent-scout Nick Bollettieri, per quanto odiati dal giovane tennista, hanno avuto un ruolo fondamentale: quello di cogliere quel “qualcosa in più” che poteva far diventare Agassi il campione che poi è diventato. Mentorship. Individuare il talento, però, non è sufficiente. Il talento deve essere coltivato, sostenuto. Agassi avrebbe abbandonato tutto se non avesse incontrato alcune persone chiave. Come Gil, il preparatore atletico che seguirà Agassi nei tornei di tutto il mondo, capace di “tirare fuori” il campione che c’era in lui. Un vero e proprio mentor, capace di ascoltare senza giudicare, fornire la direzione senza prevaricare. Vision e focalizzazione. La “voce interiore” fornisce un sostegno continuo durante il cammino verso il traguardo. Traguardo che deve essere chiaro in mente, una vision nitida, come se fosse reale. Di qui l’importanza di “saper sognare a occhi aperti, sempre” e non avere paura, non rinunciare, ripetersi che il successo è a un passo, basta conquistare un punto alla volta, un set alla volta, un match alla volta.
Leggi e commenta tutte le recensioni di Marco Lucarelli sul blog crisiesviluppo.manageritalia.it #letturexmanager
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LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)
La convalida delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali
lettere
Operavo in qualità di dirigente presso un’azienda commerciale. Per motivi personali ho dato le dimissioni e successivamente ho ricevuto dalla mia azienda un invito a presentarmi presso la direzione provinciale del lavoro per convalidarle. Sono realmente tenuto a farlo? S. M. - Vr La legge 92 del 28 giugno 2012, in materia di riforma del mercato del lavoro, ha introdotto una nuova procedura con l’intento di combattere il ben noto fenomeno delle cosiddette “dimissioni in bianco”. La novità consiste nel dare ai lavoratori che presentano le proprie dimissioni la possibilità di revocare le stesse (o il loro consenso, in caso di risoluzione consensuale) se il recesso non è frutto di libera scelta ma è stato causato da un’azione coercitiva messa in atto dall’azienda. Pertanto, a partire dal 18 luglio 2012, per la generalità dei lavoratori il recesso per dimissioni o per risoluzione consensuale è sospensivamente condizionato alla convalida dello stesso, da effettuarsi presso le direzioni territoriali del lavoro o il centro per l’impiego competenti, o presso le sedi individuate dai ccnl. Al riguardo, Confcommercio e Manageritalia, con l’accordo del 25 luglio 2012, hanno stabilito che le commissioni paritetiche territoriali di conciliazione possono anche rappresentare sede di convalida delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali. In alternativa, il lavoratore può scegliere di sottoscrivere una dichiarazione di conferma della volontà di cessazione del rapporto, che deve essere apposta in calce alla ricevuta di
trasmissione della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro, inoltrata telematicamente dal datore di lavoro al centro per l’impiego. Il ministero del Lavoro, con apposito decreto, potrà individuare ulteriori modalità semplificate di convalida. Se nel periodo immediatamente successivo al recesso non si è provveduto alla convalida o alla sottoscrizione della ricevuta di trasmissione della cessazione, il datore di lavoro ha l’obbligo, entro 30 giorni dalla data delle dimissioni o della risoluzione consensuale, di trasmettere al lavoratore un invito ad attuare la procedura, pena l’inefficacia delle dimissioni/risoluzione consensuale. Nei sette giorni successivi al ricevimento dell’invito, il lavoratore può esercitare il diritto di revoca delle dimissioni o della risoluzione consensuale. Il rapporto si intende, invece, definitivamente risolto se nei sette giorni dall’invito il lavoratore effettua la convalida, sottoscrive la dichiarazione di conferma o non esercita il diritto di revoca. Pertanto, il lavoratore che non possa o non voglia recarsi presso una delle sedi individuate per la convalida, può semplicemente astenersi dal fare qualsiasi azione e attendere il decorso dei sette giorni dal ricevimento della comunicazione dell’azienda. MARZO 2013
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... AL FIN DELLA LICENZA,
io tocco! Guido Gay
io tocco!
Azienda modello Si criticano spesso le realtà amministrative pubbliche (come, ad esempio, le Regioni) e il loro funzionamento perché incapaci di strutturarsi e funzionare come le aziende private. La Regione Lazio costituisce una lodevole eccezione, anzi, un esempio da imitare. Un consiglio dotato di 660 dipendenti – di cui solo (!) 39 dirigenti – e un’azienda di supporto, la Lazio Service, con 1.370 collaboratori. Oltre a 14 assessori esterni (che costano 5 milioni di euro all’anno). Gli assessori eletti, invece, hanno uno stipendio netto di 13.321,79 euro e un’indennità altrettanto netta di 8.500 euro. I loro vitalizi costano un milione di euro lordi all’anno e questa spesa durerà circa un trentennio. Le segreterie della presidenza e degli assessori impegnano 189 dipendenti mentre le consulenze e le assunzioni a tempo determinato sono 270. Struttura articolata, organici completi e operanti, retribuzioni e benefit molto motivanti, organizzazione del lavoro perfetta, organi direttivi e strate-
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gici (presidenza e assessorati) ampiamente irrorati dal lavoro di funzionari e impiegati e col supporto di esperti esterni. Ecco come il settore pubblico può attrezzarsi per un funzionamento di grande efficienza ed efficacia che nulla ha da invidiare alla migliore azienda privata. Quest’ultima deve soltanto (!) originare profitto, ma una regione ha scopi ben più ambiziosi: raggiungere l’obiettivo di una buona politica e, cioè, servire la polis. Vi pare poco? Vale la pena di investire o no?
Premi Nobel porta a porta Leggo su un giornale della provincia di Milano alla rubrica “Cercasi lavoratori”. Si cerca: “Intelligente, acculturato, bella presenza, disponibile a spostamenti”. Tu provi a telefonare per avere qualche dettaglio e ti senti dire che si tratta della ricerca di venditori di alimentari porta a porta. Magnifico! Questo testimonia un grande rispetto per il cliente che ti apre la porta e al quale vuoi offrire degli alimenta-
ri attraverso la mediazione non soltanto di un bell’uomo, ma anche laureato o quantomeno acculturato. Va da sé che fra i vari candidati sarà preferito quello o quelli in possesso di due lingue straniere. Alimentari presentati, descritti e offerti da venditori siffatti non possono che essere di livello altissimo. Vuoi mettere un salame o una busta di prosciutto se offerti da un “acculturato” intelligente, di bella presenza e certamente in grado di sciorinarti la storia della salumeria attraverso i secoli?
Qualche auto Vediamo le auto del Pirellone, a Milano, con 4.000 dipendenti e un bilancio di 23,2 miliardi di euro. Le auto di servizio sono 92. La nostra impressione è che si sia “tirata troppo la cinghia” e che la scarsità delle auto genererà certamente una serie di problemi. Fra l’altro obbligando gli autisti a defatiganti straordinari. Perché la Regione ha esagerato tanto nel comprimere le spese? Sarebbe contento Grillo di tanta parsimonia?
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ASSOCIAZIONI S ERVIZI S ANITÀ CONTRATTO PREVIDENZAFORMAZIONE
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CONVENZIONE ANTONIO PASTORE
ASSICURAZIONE PONTE Importanti novità Dal 1° gennaio 2013 le prestazioni della garanzia Assicurazione Ponte, che opera in caso di perdita d´impiego del dirigente, sono state ampliate. Ecco in sintesi le novità: 䡵 eliminazione del limite minimo di età e innalzamento a 70 anni del limite massimo; 䡵 inserimento tra gli eventi assicurati delle dimissioni rassegnate per giusta causa dal dirigente; 䡵 inserimento tra gli eventi assicurati del licenziamento per superamento del termine di comporto; 䡵 operatività dell´Assicurazione Ponte, in presenza di tutte le altre condizioni previste, nei casi di irregolarità contributiva da parte dell’azienda qualora, entro sei mesi dalla perdita dell´impiego, il datore di lavoro sia sottoposto a una delle seguenti procedure concorsuali: fallimento; concordato preventivo; amministrazione straordinaria.
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Prossimamente pubblicheremo un articolo di approfondimento delle novità. Per informazioni sulla polizza Ponte www.assidir.it (sezione Dirigenti) o contatta Assidir allo 02277981.
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MANAGERITALIA
ASSISTENZA FISCALE
TORNA IN ASSOCIAZIONE Anche per quest’anno rinnovato l’accordo tra Manageritalia e 50&Più Caaf. Disponibile in tutte le Associazioni territoriali un’ampia gamma di utili servizi, a cominciare dalla compilazione del 730
Cosa prevede l’accordo: 䡵
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assistenza alla compilazione delle dichiarazioni dei redditi 2013 relative ai redditi 2012; raccolta, controllo e conservazione delle dichiarazioni; raccolta delle schede conformi al modello approvato con decreto del ministro delle Finanze, sottoscritte dal contribuente, contenenti le scelte operate dai contribuenti ai fini della destinazione dell’8 e del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche; elaborazione e trasmissione in via telematica all’amministrazione finanziaria delle dichiarazioni dei redditi; consegna di copia delle dichia-
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razioni a ciascun contribuente; comunicazione ai sostituti d’imposta del risultato finale delle dichiarazioni, ai fini del conguaglio a credito o a debito in sede di ritenuta d’acconto; calcolo e compilazione F24 Imu; predisposizione e stampa della dichiarazione Imu; visure catastali e ipocatastali per immobili o terreni di proprietà del dichiarante; dichiarazioni di successione; domande di voltura al catasto edilizio urbano e al catasto dei terreni.
Come richiedere il servizio Per usufruirne sarà necessario contattare la propria Associazione
PROSPETTO DELLE TARIFFE APPLICATE AGLI ASSOCIATI SERVIZI PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI Presentazione modelli correttamente precompilati
gratuita
Assistenza alla compilazione 730/2013 redditi 2012-singolo
€ 40 iva inclusa
Assistenza alla compilazione 730/2013 redditi 2012-congiunto
€ 70 iva inclusa
Correzione per visto conformità del 730 singolo precompilato errato
€ 20 iva inclusa
Correzione per visto conformità del 730 congiunto precompilato errato
€ 40 iva inclusa
ALTRI SERVIZI Calcolo singolo F24/Imu
€ 10 iva inclusa
Dichiarazioni di successione
€ 350 iva inclusa
Domande di voltura per fabbricati e terreni (prima) Domande successive nell’ambito della stessa operazione
€ 100 iva inclusa € 70 iva inclusa
Visure catastali per le prime 5 unità immobiliari (o frazione di 5)
€ 15 + iva clusa
Per ogni ulteriore gruppo di 5 unità o frazione di 5 nell’ambito della stessa provincia e per lo stesso dichiarante
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5 + iva a
territoriale Manageritalia e fissare un appuntamento in sede con un esperto 50&Più Caaf. Sarà anche possibile richiedere un incontro direttamente presso le sedi provinciali e di zona del Caf (800 uffici in tutta Italia) alle stesse condizioni di favore.
Importante Gli associati dovranno presentare la propria card Manageritalia. I consulenti Caaf verificheranno, attraverso la lettura del codice a barre, l’esattezza dei dati e potranno così tenere traccia delle consulenze erogate. Anche i familiari potranno presentarsi con la card dell’iscritto ed essere quindi “riconosciuti”.
NOVITÀ MODELLO 730/2013 Le principali novità contenute nella dichiarazione dei redditi modello 730/2013 relativo ai redditi dell’anno 2012: non sono dovute l’Irpef e le relative addizionali, perché sostituite dall’Imu, sul reddito dominicale dei terreni non affittati, mentre il reddito agrario continua a essere assoggettato alle imposte sui redditi; non sono dovute l’Irpef e le relative addizionali, perché sostituite dall’Imu, sul reddito dei fabbrica-
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INFORMAZIONI UTILI Alcuni dei principali documenti richiesti al momento dell’incontro 䡵 䡵 䡵
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copia del modello 730 o del modello Unico dello scorso anno; copia modelli F24 pagati nel 2012; modello Cud 2013 o 2012 per i redditi del 2012 (per i pensionati vedi pagina 62); certificazioni dei redditi da lavoro autonomo, occasionale e/o di altri redditi percepiti nel 2012; certificazione utili e altri proventi percepiti nel 2012; quietanze di polizze vita e infortuni; bollettini dei contributi per addetti ai servizi domestici; fatture e scontrini di spese mediche e di assistenza specifica; documentazione comprovante il pagamento dell’assegno al coniuge separato o divorziato e copia della sentenza; per la detrazione degli interessi su mutui per l’acquisto dell’abitazione principale atto di acquisto di mutuo, certificazione degli interessi pagati alla banca e altra documentazione relativa a oneri accessori (notarili, di perizia tecnica, tributari ecc.); ricevuta del versamento di somme alle forme pensionistiche individuali; certificazione di spese sostenute per adozioni internazionali; ricevuta dei compensi agli addetti all’assistenza della persona nonché certificato medico attestante la condizione di non autosufficienza; per la detrazione spese di recupero edilizio copia della ricevuta della raccomandata al centro operativo di Pescara e co-
ti non locati, compresi quelli concessi in comodato d’uso gratuito; il Caaf esporrà nel prospetto di liquidazione (sezione Altri dati) l’ammontare dei redditi fondiari non imponibili, in quanto già assoggettati a Imu. Tale importo potrà assumere rilievo nell’ambito delle prestazioni previdenziali e assistenziali; per gli immobili esenti dall’Imu, anche se non locati o non affittati, continuano ad applicarsi, se dovute, l’Irpef e le relative addizionali. il reddito dei fabbricati di interesse storico o artistico concessi in locazione è costituito dal maggiore importo tra la rendita catastale, rivalutata del 5% e ridotta del 50%, e il canone di locazione ridotto del 35%; i redditi di lavoro dipendente prestato al-
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pia dei bonifici bancari e delle fatture (per lavori condominiali è sufficiente un’attestazione dell’amministratore); dati catastali dell’immobile per i lavori effettuati dopo il 14 maggio 2011; per gli immobili soggetti a cedolare secca presentare: 1. copia della raccomandata all’inquilino; 2. contratto di locazione e mod. 69 o mod. Siria presentato all’Agenzia delle entrate.
Inoltre, 50&Più Caaf offre servizi per… 䡵
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Imu - modelli F24 e predisposizione della dichiarazione dell’imposta comunale sugli immobili Imu; Ise - servizio gratuito di compilazione della dichiarazione sostitutiva unica, emissione della certificazione, calcolo dell’Ise (Indicatore situazione economica) e immissione delle informazioni nella banca dati dell’Inps; Successioni - compilazione della dichiarazione, determinazione delle imposte ipotecarie e catastali e conseguenti domande di voltura catastale; Red - servizio gratuito di compilazione, insieme al pensionato, dell’apposito modello reddituale (Red) e di trasmissione della dichiarazione all’Inps senza ulteriori incombenze.
Per ulteriori informazioni visitare il sito
www.50epiu.it o prendere contatto con la propria Associazione territoriale
l’estero in zone di frontiera sono imponibili ai fini Irpef per la parte eccedente 6.700 euro; per le spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la detrazione d’imposta è elevata dal 36 al 50%, nel limite di spesa di 96.000 euro. La stessa detrazione è estesa agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza; da quest’anno non è più prevista la possibilità, per i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni, di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali. Tutti i contribuenti devono ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali;
la detrazione del 55%, relativa agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici, è prorogata al 30 giugno 2013 ed è estesa anche alle spese per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria; i contributi sanitari obbligatori per l’assistenza erogata nell’ambito del Ssn versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per i veicoli sono deducibili dal reddito complessivo ma con l’applicazione di una piccola franchigia; devono essere indicati i dati relativi agli acconti per l’anno 2012 ricalcolati in presenza di redditi derivanti dagli immobili riconosciuti di interesse storico o artistico.
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MANAGERITALIA
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CUD ONLINE PER I PENSIONATI Da quest’anno i pensionati non riceveranno più il modello di certificazione unica dei redditi mediante posta tradizionale, ma solo per via telematica. Ecco cosa fare
L’
Inps si è adeguato alle disposizioni introdotte dalla legge di stabilità (legge 228/2012): da quest’anno l’invio cartaceo del Cud ai pensionati da parte degli enti previdenziali non sarà più la procedura ordinaria e, quindi, potrà avvenire solo in casi particolari, previa richiesta del diretto interessato. Conseguentemente, dal 28 febbraio è disponibile sul sito www.inps.it il Cud e il modello ObisM (certificato di pensione) e chi vorrà potrà scaricarlo, una volta ottenuto il codice di identificazione personale per poter accedere all’area riservata per i servizi online. La certificazione sarà inoltre inviata per email agli indirizzi di posta elettronica certificata comunicata dai cittadini all’Istituto. Chi non ha già attivato una casella di posta elettronica certificata o non ha comunicato il relativo indirizzo all’Inps, può farlo scrivendo a richiestaCUD@postacert.inps.gov.it e riceverà il documento per via telematica. Si può anche utilizzare la casella
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Sportello mobile per utenti over 85 e pensionati residenti all’estero Per alcune categorie di utenti particolarmente disagiati (in una prima fase l’iniziativa riguarderà gli ultraottantacinquenni titolari di indennità di accompagnamento), sarà possibile fare ricorso al servizio dedicato “Sportello mobile”, contattando un operatore della sede Inps territorialmente competente. Per quanto riguarda esclusivamente i pensionati residenti all’estero, gli stessi, per il medesimo servizio, potranno anche rivolgersi, fornendo i propri dati anagrafici e il numero di codice fiscale, ai seguenti numeri telefonici: 0659054403 - 0659053661 - 0659055702, con orario 8-19 (ora italiana).
di un’altra persona a ciò delegata. La casella di posta elettronica certificata si ottiene gratuitamente tramite il sito www.postacertificata.gov.it. È possibile trasmettere la richiesta del proprio Cud utilizzando anche la posta elettronica ordinaria, indirizzandola a richiestaCUD@postacert. inps.gov.it, allegando l’istanza (debitamente firmata e digitalizzata) e la copia (digitalizzata fronte/retro) di un documento di riconoscimento valido del richiedente. Le soluzioni alternative per chi non ha la possibilità o le competenze per accedere ai servizi online del sito Inps sono: 䡵 rivolgersi agli sportelli con personale delle agenzie presenti sul territorio o utilizzare quelli automatici (ma solo se si ha il pin) situati in tali sedi; 䡵 richiedere la certificazione tramite i centri di assistenza fiscale (Caf) o rivolgendosi a professionisti abilitati all’assistenza fiscale;
䡵 rivolgersi a un ufficio postale aderente al progetto “Reti amiche”, che stamperà il modello al costo di 3,27 euro. Infine, per chi sia impossibilitato ad accedere alla certificazione personalmente, o delegando un altro soggetto mediante le opzioni sopra elencate, sarà possibile richiedere l’invio dei documenti in formato cartaceo tramite posta ordinaria, telefonando al call center Inps. Il contact center è raggiungibile componendo il numero gratuito 803164, da rete fissa, e il numero 06164164 da cellulare. In questo caso, il servizio è a pagamento in base al piano tariffario applicato dai diversi gestori telefonici. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, e il sabato dalle 8 alle 14.
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ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE
CONVENZIONE ANTONIO PASTORE
LA RIVALUTAZIONE DELLA POLIZZA DI CAPITALE DIFFERITO PER L’ANNO 2012: 3,74%
n seguito all’emissione annuale dell’estratto
I
ne non possono essere presi come indicazione di
conto della Convenzione Antonio Pastore, ag-
rendimenti futuri, la performance totale delle ge-
giornato al 31 dicembre 2012, per tutte le posizio-
stioni Previr, nell’arco degli ultimi 20 anni, è stata
ni assicurative attive dei dirigenti e prosecutori vo-
superiore a quella della media delle polizze Vita ri-
lontari, è ormai consuetudine dedicare uno spazio
valutabili (fonte: Ivass) e a quella della media dei
alla guida della lettura del documento che è in
fondi comuni di investimento (fonte: Assogestioni),
corso di spedizione in formato cartaceo.
nonché maggiore dell’inflazione.
Ciò che non può essere considerato “consuetudine”
Il fatto risulta ancora più apprezzabile consideran-
è certamente il dato di rivalutazione della polizza
do che tutto ciò è stato realizzato con un prodotto
di capitale differito riconosciuta a ogni assicurato
a rischiosità limitata (prudenza degli investimen-
(3,74%); un rendimento in linea con quello degli
ti), ben inferiore a quella della media dei fondi co-
anni precedenti e generato dall’investimento del-
muni di investimento.
le risorse versate dagli iscritti, nelle gestioni sepa-
Lo stesso rendimento (3,74%) è stato assegnato an-
rate (Previr) delle imprese assicuratrici.
che alle polizze “Capitello” sottoscritte individual-
Con l’avvertenza che i risultati storici di una gestio-
mente dagli associati.
Identifica la tua situazione utilizzando questo schema: nella colonna di sinistra individua la tua posizione contributiva mentre nella colonna di destra individua la tipologia del tuo estratto conto. Utilizza questi riferimenti nelle istruzioni delle pagine seguenti.
SITUAZIONE DEL DIRIGENTE
TIPOLOGIA DI ESTRATTO CONTO
䡵 Posizione contributiva aperta e chiusa prima del 30/9/1997
A Estratto conto riassuntivo solo posizione
䡵 Posizione contributiva aperta prima del 30/9/1997 e chiusa dopo il 30/9/1997 䡵 Posizione contributiva aperta prima del 30/9/1997 e non ancora chiusa
B Estratto conto unificato riassuntivo posizioni
䡵 Posizione contributiva aperta dopo il 30/9/1997
C Estratto conto riassuntivo solo posizione
Previr
Previr e Antonio Pastore
L’estratto conto è consultabile, in formato elettronico, anche nell’area riservata del sito www.assidir.it, al quale puoi accedere con i tuoi codici personali (username e password)
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ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE
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A Estratto conto della convenzione Previr ’95
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SEZIONE 1 Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodo contributivo (contributi versati dall’azienda durante l’attività di dirigente più eventuali contributi volontari). I contributi lordi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 contributi versati fino al 31 dicembre 2011; 䡵 contributi versati nell’anno 2012; 䡵 totale contributi versati. Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanzia assicurativa.
SEZIONE 2 Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativamente alla sola annualità 2012 e alla sola garanzia Capitale differito. Per quanto concerne questa tipologia di estratto conto, la sezione è priva di dati in quanto la Convenzione Previr è cessata il 31 dicembre 1997 e con essa anche la contribuzione relativa.
SEZIONE 3 Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale differito.
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I premi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 totale al 31 dicembre 2011; 䡵 totale al 31 dicembre 2012.
legataria all’assicurato sulla posizione di “Capitale differito”. Sono specificati la data di erogazione e l’importo erogato (al lordo delle imposte applicate).
L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazione minima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2012. La prestazione minima a scadenza è costituita da quanto già maturato alle date sopra indicate (al netto di eventuali riscatti parziali già concessi) aumentato della rivalutazione minima (minimo garantito) prevista dalle Convenzioni Previr per il periodo necessario al raggiungimento della scadenza “naturale” della polizza (raggiungimento della scadenza del differimento). In sintesi, è quanto le imprese assicuratrici devono – come minimo – garantire all’assicurato al termine del periodo di differimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzione dell’età dell’assicurato al momento dell’accensione della posizione assicurativa.
SEZIONE 5
SEZIONE 4 Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmente erogati prima e nel corso dell’anno 2012 dall’impresa de-
Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzato per rivalutare le prestazioni della polizza di Capitale differito. Nel caso in cui il rendimento ottenuto e retrocesso dalla Gestione speciale sia inferiore al “minimo garantito”, alle polizze in differimento sarà riconosciuto il tasso minimo garantito previsto dalla Convenzione.
SEZIONE 6 Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorienza al 31 dicembre 2012 relativo alla polizza di Capitale differito. Tale valore comprende tutte le rivalutazioni attribuite fino al 31 dicembre 2012 al lordo delle imposte previste per legge.
SEZIONE 7 Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che concorrono a garantire le prestazioni della polizza di Capitale differito attraverso le gestioni speciali Previr e, per Ina Assitalia spa, la gestione speciale Euro Forte.
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B Estratto conto unificato delle convenzioni Previr e Antonio Pastore n. 3049/3108/3140
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SEZIONE 1 Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodo contributivo (contributi versati dall’azienda durante l’attività di dirigente più eventuali contributi volontari). I contributi lordi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 contributi versati fino al 31 dicembre 2011; 䡵 contributi versati nell’anno 2012; 䡵 totale contributi versati. Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanzia assicurativa. I contributi destinati alla polizza Capitale differito comprendono la somma di 203,19 euro prelevata dal Fondo unico della Convenzione. Tale incremento è reso possibile dal buon andamento sinistri/premi delle altre garanzie fornite dalla Convenzione.
SEZIONE 2 Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativamente alla sola annualità 2012 e alla sola garanzia Capitale differito.
SEZIONE 3 Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale
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differito. I premi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 totale al 31 dicembre 2011; 䡵 totale al 31 dicembre 2012.
Sono specificati: l’impresa delegataria che ha effettuato il riscatto; la data di erogazione; l’importo erogato (al lordo delle imposte applicate).
L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazione minima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2012. La prestazione minima a scadenza è costituita da quanto già maturato alle date sopra indicate (al netto di eventuali riscatti parziali già concessi) aumentato della rivalutazione minima (minimo garantito) prevista dalle Convenzioni Previr e Antonio Pastore per il periodo necessario al raggiungimento della scadenza naturale della polizza (raggiungimento della scadenza del differimento). In sintesi, è quanto le imprese assicuratrici devono – come minimo – garantire all’assicurato al termine del periodo di differimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzione dell’età dell’assicurato al momento dell’accensione della posizione assicurativa.
SEZIONE 5
SEZIONE 4 Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmente erogati all’assicurato sulla posizione di Capitale differito.
Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzato per rivalutare le prestazioni della polizza di Capitale differito. Nel caso in cui il rendimento ottenuto e retrocesso dalla Gestione speciale sia inferiore al “minimo garantito”, alle polizze in differimento sarà riconosciuto il tasso minimo garantito previsto dalla Convenzione.
SEZIONE 6 Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorienza al 31 dicembre 2012 relativo alla polizza di Capitale differito. Tale valore comprende tutte le rivalutazioni attribuite fino al 31 dicembre 2012 al lordo delle imposte previste per legge.
SEZIONE 7 Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che concorrono a garantire le prestazioni della polizza di Capitale differito attraverso le gestioni speciali Previr e, per Ina Assitalia spa, la gestione speciale Euro Forte.
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C Estratto conto della convenzione Antonio Pastore n. 3049/3108/3140
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SEZIONE 1 Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodo contributivo (contributi versati dall’azienda durante l’attività di dirigente più eventuali contributi volontari). I contributi lordi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 contributi versati fino al 31 dicembre 2011; 䡵 contributi versati nell’anno 2012; 䡵 totale contributi versati. Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanzia assicurativa. I contributi destinati alla polizza Capitale differito comprendono la somma di 203,19 euro prelevata dal Fondo unico della Convenzione. Tale incremento è reso possibile dal buon andamento sinistri/premi delle altre garanzie fornite dalla Convenzione.
SEZIONE 2 Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativamente alla sola annualità 2012 e alla sola garanzia Capitale differito. Questa sezione può risultare priva di dati per le posizioni di assicurati assunti o nominati in qualità di “dirigenti di prima nomina”.
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SEZIONE 4
Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale differito. I premi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 totale al 31 dicembre 2011; 䡵 totale al 31 dicembre 2012.
Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmente erogati all’assicurato sulla posizione di Capitale differito. Sono specificati: l’impresa delegataria che ha effettuato il riscatto, la data di erogazione e l’importo erogato (al lordo delle imposte applicate).
L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazione minima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2012. La prestazione minima a scadenza è costituita da quanto già maturato alle date sopra indicate (al netto di eventuali riscatti parziali già concessi) aumentato della rivalutazione minima (minimo garantito) prevista dalla Convenzione Antonio Pastore per il periodo necessario al raggiungimento della scadenza naturale della polizza (raggiungimento della scadenza del differimento). In sintesi, è quanto le imprese assicuratrici devono – come minimo – garantire all’assicurato al termine del periodo di differimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzione dell’età dell’assicurato al momento dell’accensione della posizione assicurativa. Anche questa sezione può risultare priva di dati per le posizioni di assicurati assunti o nominati in qualità di “dirigenti di prima nomina”.
SEZIONE 5 Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzato per rivalutare le prestazioni della polizza di Capitale differito. Nel caso in cui il rendimento ottenuto e retrocesso dalla Gestione speciale sia inferiore al “minimo garantito”, alle polizze in differimento sarà riconosciuto il tasso minimo garantito previsto dalla Convenzione.
SEZIONE 6 Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorienza al 31 dicembre 2012 relativo alla polizza di Capitale differito. Tale valore comprende tutte le rivalutazioni attribuite fino al 31 dicembre 2012 al lordo delle imposte previste per legge.
SEZIONE 7 Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che concorrono a garantire le prestazioni della polizza di Capitale differito attraverso le gestioni speciali Previr e, per Ina Assitalia spa, la gestione speciale Euro Forte.
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