ACD11 Delitto in cielo

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Delitto in cielo


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l geniale investigatore belga Hercule Poirot può certamente vantare un numero assai elevato di delitti risolti, avvenuti nei posti più disparati: a bordo di battelli, treni, navi, all’interno di scavi archeologici, su spiagge assolate e perfino nel proprio condominio. Questa volta deve occuparsi di un delitto avvenuto in cielo, più precisamente

Hercule Poirot (David Suchet), ispettore Japp (Philip Jackson)

sul volo di linea Parigi – Londra che lo sta riportando finalmente in Inghilterra. Tutto ha inizio quando una donna, che si rivelerà essere un’anziana e ricchissima usuraia di Parigi, viene uccisa da una piccola cerbottana avvelenata, durante il volo, senza che gli altri passeggeri si accorgano di nulla. Hercule Poirot, che, per un caso fortuito, si trova a bordo dello stesso aereo, capisce di essersi imbattuto nuovamente in un caso sospetto e, appena atterrato a Londra, dà subito inizio ad una delle sue più difficili indagini. L’assassino deve necessariamente essere uno dei passeggeri oppure un membro dell’equipaggio, che si trovava sull’aereo al momento del delitto, ma, con il passare delle ore, la faccenda si complica sempre più. Poirot infatti viene a sapere che, attorno alla donna, ruotava un complesso intreccio di rapporti e che, più di una persona, poteva avere interesse ad ucciderla. Il celebre caso del “Delitto in cielo” ricalca, in alcune sue parti, l’intreccio giallo che Agatha Christie 3


preferiva adottare nei suoi romanzi. L’anno precedente alla pubblicazione del romanzo, da cui è tratto questo film, la Christie diede alle stampe quella che è universalmente considerata la più famosa indagine di Poirot, “Assassinio sull’Orient Express”. Confrontando la trama dei due romanzi, è facile notare numerose analogie, quasi una specie di omaggio al delitto impossibile. In entrambi i casi, Hercule Poirot si trova in viaggio verso Londra, e, vista la sua pessima capacità di adattamento durante i lunghi tragitti, appare particolarmente agitato; inoltre il delitto viene commesso in un luogo chiuso (treno o aereo) da cui nessuno può allontanarsi, tanto che, in entrambe le indagini, il colpevole si trova, sino alla fine dell’inchiesta, sul luogo del delitto o nelle sue vicinanze. Infine, ma non meno importante per la nostra analisi, in entrambi i delitti si ha un’ampia rosa di sospettati, ognuno dei quali con un valido movente. In questo modo, cioè mettendo insieme persone eterogenee che, per motivi diversi, sono tutti quanti possibili autori del crimine, la scrittrice riesce a confondere le idee ai lettori, sempre molto attenti a non lasciarsi ingannare dalle apparenze e permette al contempo che, le sublimi doti investigative di Poirot, creino, in assoluta libertà, ipotesi su come effettivamente si siano svolti i fatti. E’ proprio sul finale che Agatha Christie dimostra un grande talento per i colpi di scena. I lettori, conoscendo gli inganni che potrebbero incontrare lungo la storia, dimostrano una totale fiducia nei confronti di Poirot che, riviste ancora una volta tutte le ipotesi formulate, rivela una soluzione che, per quanto improbabile, è assolutamente impeccabile. Capita in “Assassinio sull’Orient Express”, con la famosa seconda soluzione di ripiego che, data dallo stesso Poirot come soluzione poco attendibile e non verificabile, si dimostra poi essere quella corretta; accade anche questa volta in “Delitto in cielo” dove, sebbene l’assassinio sia un unico passeggero dell’aereo Parigi – Londra, si scopre essere la persona più ovvia, di cui tutti hanno sospettato e che tutti hanno escluso per il solo motivo che sarebbe stato fin troppo semplice. Eppure, la stessa Agatha Christie, più volte disse che l’assassino in una storia gialla, dev’essere per forza l’unico personaggio che, in un modo o nell’altro, deve guadagnare qualcosa dal crimine ma che, per una strana ragione, sembra non aver avuto nessuna materiale possibilità di commettere il 4


Hercule Poirot (David Suchet)


Il luogo del delitto...

delitto. Spetta quindi al detective, vero lume tutelare della giustizia, dimostrare che un modo per agire esisteva e spiegare quale sia stato. Era tipico delle detective story, ormai da più di un secolo, scaricare la responsabilità dell’omicidio sul maggiordomo, il fedele servitore della vittima che, nella sua impeccabile presenza e dedizione al lavoro, sembrava aver maturato un profondo odio per il suo “padrone”. La Christie però, trovò da sempre ridicola questa soluzione, dal momento che, la prima persona a trarre svantaggio dalla morte del proprio datore di lavoro, era proprio il maggiordomo, che, nella quasi totalità dei casi, si ritrovava senza lavoro. Inoltre, la sola idea di motivare un delitto simile, rivelando nel finale che, il servitore di casa, era in realtà il fratello segreto della vittima, le risultava quasi imbarazzante e non riusciva a comprendere come, alcuni scrittori, ritenessero di sorprendere i propri lettori con trame così banali. E’ anche vero che, in alcuni romanzi della regina del giallo, il servitore di fiducia si dimostra essere poi l’autore del crimine, ma il bello dell’enigma è scoprire proprio come possa aver agito, quando apparentemente non sia stato messo nelle condizioni di farlo: l’impossibile che diventa possibile, senza sconfinare nel ridicolo o nel soprannaturale: ardua impresa! 6


I personaggi HerCuLe PoiroT Hercule Poirot è il personaggio più famoso nato dalla penna di Agatha Christie. I lettori lo conobbero nel 1920, nel primo libro della scrittrice “Poirot a Styles Court”. Si tratta di un ometto alquanto buffo e stravagante, un profugo belga che, dovendo lasciare il suo paese, occupato dagli invasori, sceglie la Gran Bretagna come nuova patria adottiva. Poirot si considera da sempre il più famoso cervello d’Europa, la mente più brillante di cui tutti i criminali dovrebbero aver paura. Single pentito, ricco abbastanza da soddisfare ogni suo bisogno e capriccio, amante delle forme quadrate e dell’assoluta simmetria, non è mai riuscito ad abituarsi alle tradizioni inglesi (da cui spesso di dissocia). Grande amico dell’Ispettore Japp di Scotland Yard, e collaboratore di parecchi Sergenti e Poliziotti inglesi, Poirot ha dedicato buona parte della sua vita alla giustizia, prima come poliziotto poi come detective privato. Tra i suoi punti deboli ricordiamo il mal di mare, di cui soffre da sempre, e la grande difficoltà di adattamento, quando si trova in luoghi lontani dalla sua amata casa. Molto preciso nell’abbigliamento ed estremamente vanesio, Poirot ha l’abitudine di dormire con un tirabaffi e con la retina per i capelli impomatati. La sua indagine più famosa si rifà agli anni ’30, quando prese l’Orient Express per tornare a Londra da un suo viaggio in Medio Oriente; qui ebbe modo di risolvere un celebre caso d’omicidio entrato negli annali del crimine. Nessuno sa esattamente la sua data di nascita, anche se attraverso le sue indagini possiamo ipotizzare che il lieto evento si verificò nel 1854. I piu’ informati azzardano a dire che nacque nel 1884, ma anche questo rimarrà uno dei tanti misteri sulla vita di Poirot.

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TiToLo origiNALe Death in the Clouds TrATTo DAL roMANzo Death in the Clouds (1935) ProDuTTore Brian Eastman regiA Stephen Whittaker CAST Hercule Poirot - DAVID SuCHET Ispettore Japp - PHILIP JACkSON Jane Grey - SARAH WOODWARD Norman Gale - SHAuN SCOTT Lady Horbury - CATHRYN HARRISON Lord Horbury - DAVID FIRTH Venetia kerr - AMANDA ROYLE Ispettore Fournier - RICHARD IRESON Anne Giselle - JENNY DOWNHAM DurATA 100 minuti ca. © 1992, London Weekend Television Ltd. © 2004, Malavasi Editore s.r.l.

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