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Aigues-Mortes
from Camargue Sauvage
by Magu1955


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Il nome di Aigues-Mortes deriva dalle paludi e dagli stagni che si trovano tutto intorno al comune (dal latino Aquae Mortuae attraverso l’occitano Aigues Mortes; in entrambe le lingue si traducono con “acque morte”).
La principale risorsa di Aigues-Mortes è legata alla produzione di sale marino. Alle porte della città sono presenti le “Salins du Midi” che, con le altre presenti in Camargue, rappresentano il primo centro di produzione della Francia. Le saline di Aigues-Mortes si estendono su una superficie di 9800 ettari: l’acqua del mare, dopo essere stata pompata, circola per un periodo di cinque mesi, concentrandosi progressivamente fino alla sua cristallizzazione in cumuli che possono raggiungere i 20 metri d’altezza e 400 di lunghezza. Avendo interamente conservato la cinta di mura medievali, AiguesMortes è un’importante meta turistica. L’accesso automobilistico alla parte della città interna alle mura è strettamente regolamentato: tutti i punti di ingresso richiedono infatti il pagamento di un biglietto di ingresso oppure di un abbonamento. Questo fa sì che il traffico sia piuttosto ridotto..



La città è collegata al mare ed al Rodano da canali navigabili.

La più grande salina d’Europa, chiamata il coron meridionale, venne avviata alla fine del XIX secolo, vicino alla foce del Grand Rhône. Si tratta di un incredibile paesaggio di natura selvaggia e preservata, dove vivono più di 200 specie di uccelli e più di 260 specie di piante che abitano questo luogo. La cristallizzazione del sale avviene sotto l’azione combinata del calore e del vento, che provoca l’evaporazione dell’acqua di mare e determina una concentrazione di sale senza pari. Ma quello che rende queste saline diverse da tutte le altre che si trovano in Europa, è il colore: sono rosa shocking. Non un rosa slavato e pallido: le foto che si trovano in rete corrispondono alla realtà. Il motivo di questa colorazione incredibile? La pigmentazione rosa è dovuta alla presenza della microscopica alga Dunaniella salina, che nel corso dei secoli si è adattata a vivere nelle condizioni estreme dell’acqua delle saline, dove si trova un’altissima concentrazione di sale. Capace di produrre carotenoidi per proteggersi dal sale, l’alga colora l’acqua di sfumature meravigliose, che virano dal rosso al rosa fino al viola: i colori diventano più intensi man mano che la concentrazione di sale aumenta.

Salin de Giraud

