c'era una volta il meridione

Page 5

possibilità di prendere o meno parte alla formazione dello Stato Italiano, quest'ultima sostenuta solo dalla minoranza mazziniana. Intanto, nonostante l'appoggio concreto delle città siciliane al governo provvisorio di Settimo, le aree rurali divennero scarsamente controllate, e agitazioni contadine misero in serie difficoltà le amministrazioni locali. Le elezioni nel Regno delle Due Sicilie costituzionale si tennero nel mese di aprile, ma il superamento di questa grave fase non pose termine a una disputa fra il Sovrano, che considerava la Costituzione appena concessa come base del nuovo ordinamento rappresentativo, e la parte più radicale dei neoeletti che, al contrario, intendeva "svolgerla" - come si diceva con terminologia apparentemente neutra - ovvero il primo atto del Parlamento sarebbe dovuto essere la modifica della Costituzione appena promulgata. Il 15 maggio 1848, il giorno successivo all'apertura della Camera, ci furono clamorose manifestazioni da parte dei deputati costituzionali (ed in particolare di quelli repubblicani). Fu quello il giorno decisivo per le sorti della Costituzione delle Due Sicilie: si ebbero a Napoli sbarramenti delle vie cittadine (in specie quelle prossime alla Reggia) con barricate da cui partirono fucilate in direzione dei reparti schierati. Questi disordini determinarono l'inevitabile reazione regia e quindi il fatale scioglimento della Camera da parte di Ferdinando II. Un mese dopo, il 15 giugno, si tennero nuove elezioni ma gli eletti furono in gran parte quelli della passata elezione. Dopo la prima seduta, la riapertura della Camera fu rinviata diverse volte di mese in mese fino al 12 marzo 1849, quando fu riaggiornata "a tempo indeterminato". La dura repressione borbonica dell'estate del 1849, contro un governo provvisorio ormai instabile, decretava la fine dell'esperienza del 1848-1849 e la creazione di una frattura quasi insanabile tra la classe politica siciliana e quella napoletana. Anche se non vi fu una formale revoca della Costituzione, ma una sua "sospensione" a tempo indeterminato, dopo la ribellione siciliana Ferdinando II non intraprese più una riforma costituzionale del Regno. Anche in questo caso vi fu un seguito di processi e condanne, tra cui quelle di Luigi Settembrini illustre figura di filosofo ed educatore, già autore dalla Protesta del popolo delle Due Sicilie, Filippo Agresti e Silvio Spaventa. Al ristabilimento dell'assolutismo


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.