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CONCLUSIONI Considerando la carrellata di metodiche esistenti e condivise dalla comunità scientifica non si riesce ad individuare un metodo univoco per la determinazione specifica degli idrocarburi C<12 e C>12 normalmente richiesti nell’ambito di bonifiche o classificazione dei rifiuti. Tra i metodi illustrati abbiamo la determinazione gravimetrica degli idrocarburi previa estrazione con solvente , che tende a dare risultati inaccurati e imprecisi mentre la determinazione gas-cromatografica presenta alcune difficoltà che finiscono per non rendere confrontabili i risultati ottenuti dai diversi laboratori. Ragionevolmente possiamo adottare il criterio del ISO/TR 11046 (ISO Technical Report 1994) secondo il quale per idrocarburi “pesanti” C>12 si intende convenzionalmente il metodo che si basa sull’estrazione del campione con il Freon 113, purificazione mediante florisil e analisi mediante spettrofotometria IR o anche gas-cromatografica. Per quanto riguarda gli idrocarburi “leggeri” C<12 si segue la stessa estrazione mentre la determinazione viene fatta con un GC-MS con il quale si determina la natura dei frammenti di origine alcanica a catena lineare e aromatica tenendo in considerazione la tossicità. Restano comunque da sottolineare

Figura 1. Esempio di integrazione della determinazione gascromatografica dell’indice degli idrocarburi

alcuni aspetti importanti. In campo analiticoambientale ha senso definire il parametro “idrocarburi” quando si individua il metodo di analisi con cui determinarlo. I metodi esposti in questo articolo, a titolo illustrativo, ma non esaustivo, permettono di determinare e quantificare le diverse famiglie di idrocarburi e sostanze succedanee con efficienza diversa e per questo possono portare risultati significativamente diversi. Pertanto è auspicabile una definizione univoca di un metodo di analisi, come riferimento ai limiti di legge. Questo consente la risoluzione

di problemi pratici che affliggono consulenti, professionisti ed enti di controllo, che devono fornire dati legalmente difendibili nelle controversie, dove ancora non esiste una consuetudine nella scelta delle metodiche. In mancanza di questo “aggiustamento” della normativa tecnica, attualmente, la via più praticabile è quella di un confronto preliminare tra le parti coinvolte, allo scopo di scegliere le metodiche di campionamento e analisi ritenute più idonee allo scopo specifico. *ARPAV, Servizio Laboratorio Treviso

Determinazione degli idrocarburi pesanti C10-C28 Metodo EPA 8015b - Viene utilizzato per determinare la concentrazione di molti composti organici volatili e semivolatili non alogenati. E’applicabile all’analisi degli idrocarburi del tipo GRO e DRO. Gli idrocarburi tipo GRO corrispondono ad alcani da C6 a C10 che hanno un punto di ebollizione che va da 60° C a 170° C. Gli idrocarburi di tipo DRO corrispondono ad alcani che vanno da C10 a C28 corrispondente ad un punto di ebollizione che va da 170° C a 430° C. Il metodo fornisce le condizioni gascromatografiche per l’esecuzione delle analisi sull’estratto ottenuto secondo le metodiche sopra indicate; prevede l’uso di colonne capillari e un rilevatore di tipo FID. Metodo EPA 8270c - Determina i composti organici semivolatili mediante gascromatografia accoppiata con spettrometro di massa (GC/MS). Questo metodo può essere utilizzato per quantificare composti organici acidi, neutri e basici che sono solubili in cloruro di metilene. Metodo EPA 8440 - È usato per la determinazione degli idrocarburi estratti con l’anidride carbonica supercritica da suoli, sedimenti e rifiuti, non è applicabile per gli idrocarburi volatili. L’estratto è purificato su cartuccia di gel di silice o per agitazione con gel di silice e quindi sottoposto all’analisi all’infrarosso (IR). Reference Frazione di Altre metodiche - Nel panorama delle metodiche finora esposte si inserisce un metodo di un ente differente Dose idrocarburi da quelli considerati tradizionalmente, il Massachusets Department of Environmental Protection, che ha (mg/kg/d) elaborato una metodica con un approccio diverso per la valutazione della concentrazione degli idrocarburi C5-C8 Idrocarburi alifatici 0.04a totali. Il metodo denominato “Method for the determination of extractable petroleum hydrocarbons (EPH)” nella revisione 1.1 del maggio 2004 consiste in estrazione solido liquido con cloruro di metilene e uno stadio di “cleanup” su colonna di gel di silice. Si inietta l’estratto in un gascromatografo con rilevatore FID e si considera l’integrazione tra C9 fino a C18 e da C19 fino a C36 per la parte alifatica mentre l’integrazione tra C11 e C22 fa parte della frazione aromatica. Nella metodica si ricorre all’identificazione dei picchi con GC-MS per individuare la natura della parte aromatica e della parte alifatica. Il metodo così concepito nasce da un approccio di tipo tossicologico che l’ente ha elaborato. Vale a dire che il “peso” per ogni omologo di idrocarburo è stabilito in base alla tabella riportata.

C9-C18 Idrocarburi alifatici

0.1a

C19-C36 Idrocarburi alifatici

2.0a

C9-C22 Idrocarburi aromatici

0.03

Tabella 1. Approccio tossicologico per effetti non cancerogeni (a) aggiornati al 2002

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