Libriantichionline.com Catalogo 15 Anno 2016

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di diritto presso l’Università di Pavia. Questo importante trattato di taglio giuspubblicistico dedicato ai confini ebbe grande autorevolezza nel Cinquecento. “Ancora alla metà del XVI secolo, quando viene pubblicato uno dei principali lavori sui confini, cioè il Tractatus de finibus di Girolamo del Monte, ci si può facilmente accorgere come l’idea di confine sia legata non solo a quella di territorio, ma anche all’esercizio di facoltà, prerogative, diritti che pur potendo avere un’incidenza territoriale passano attraverso comunità, corpi sociali, singoli individui. È l’idea medievale di iurisdictio più che quella moderna di sovranità che va regolata nelle forme del suo dispiegamento. E la sua regolazione avviene attraverso l’uso di un registro concettuale tutto medievale” (Paolo Marchetti, I giuristi e i confini. L’elaborazione giuridica della nozione di confine tra medioevo ed età moderna, 2003). Cfr. Iccu; Sapori menziona altre edizioni. (V) € 700 214. (diritto - regno di Napoli) MORO DOMENICO. Del sindicato degli officiali. In Napoli, nella stamperia degli eredi di Moro, 1787. Cm. 34, pp. (4) 368. Bella vignetta al frontespizio e alcune belle testatine xilografiche. Legatura coeva in piena pergamena semi-rigida con titoli in oro al dorso; tagli spruzzati. Trascurabile fenditura di pochi cm. (senza mancanza di pergamena) nella parte alta del dorso. Sporadici e lievi aloni, minime fioriture dovute alla qualità della carta, peraltro esemplare ben conservato. Domenico Moro (1703-1763), giurista e tipografo nativo di Barile vicino Potenza, fu autore di opere assai diffuse nel regno di Napoli; scrisse infatti una pratica civile e una pratica criminale oltre a quest’opera così descritta da Lorenzo Giustiniani (Memorie storiche degli scrittori legali del regno di Napoli, IIK, p. 283). “Opera divisa in tre libri. Nel primo descrisse cronologicamente l’origine, e progresso delle leggi appartenenti al sindicato, ed indi diede un saggio di quanto suole avvenire più di frequente circa una tal materia. Nel secondo trattò del modo a tenersi tanto ne’ luoghi provinciali, che in questa nostra Capitale per un siffatto giudizio: andò egli perciò metodicamente esponendo tutti gli atti necessari a farsi nella compilazione del medesimo, e propose in altro capitolo tutte quelle cose a’ querelanti per ovviare a’ sotterfugi de’ Sindicandi. Nel terzo finalmente parlò delle pene pe’ delitti del sindicato, cioè delle personali, e delle civili. Fu stampata per la prima volta in Napoli nel 1752”. Cfr. Iccu; Edizioni giuridiche antiche in lingua italiana, II, 3, p. 1044. (N102) € 350 215. (diritto) MURATORI LUDOVICO ANTONIO. Dei difetti della giurisprudenza. Trattato … dedicato alla santità di Benedetto XIV pontefice massimo. In Venezia, presso Giambattista Pasquali, 1742. Cm. 28, pp. (8) 184. Legatura del tempo in cartonato alla rustica ottimamente rimontata con nervi passanti. Esemplare un po’ corto di margini in alcuni punti (con abile e impercettibile integrazione del margine bianco limitata a poche carte), trascurabili macchiette e buchetto restaurato in carta giapponese all’ultima carta, peraltro esemplare fresco e ben conservato. Capolavoro di Ludovico Antonio Muratori (1672-1750) che influenzò in modo determinante la dottrina giuridica italiana del Settecento e soprattutto i nascenti processi di codificazione (es. estense e toscano). L’intento dell’Autore consiste nel cercare di rendere evidente l’esigenza di reductio ad unum, quindi di codici che ponessero un ordine sistematico alle numerose fonti di diritto vigenti. Il trattato spazia dall’indagine sopra i concetti di giustizia, legge, giurisprudenza e legislazione, a temi strettamente tecnici come prescrizione, usucapione, fideicommissi e sostituzioni. Rarissima prima edizione. Cfr. Iccu; Edizioni giuridiche antiche in lingua italiana, II,1, p. 355. (I-N42) € 1.200 216. (diritto - economia) NEGUSANTIUS ANTONIUS. Tractatus de pignoribus et hypothecis. Lugduni, sumptibus Antonii Pillehotte, 1620. Cm. 18, pp (4) 694 (60). Frontespizio in rosso e nero con elegante marchio tipografico. Bell’ex-libris P. Guiraudi. Graziosa legatura coeva in piena pelle; dorso a 4 nervi con titoli in oro, fregi e filetti agli scomparti. Piatti inquadrati da duplice filetto dorato e tagli spruzzati. Piccole mende alle cuffie e sottile fenditura alla cerniera del piatto anteriore; trascurabili e naturali arrossature. Esemplare nel complesso ben conservato. Antonio Negusanti (1465-1528), giureconsulto originario di Fano detto anche “doctor veritas”, più che all’insegnamento si dedicò alla carriera giudiziaria e amministrativa e nel 1494 ricoprì la carica di senatore di Roma. Questo celebre trattato è monograficamente dedicato agli istituti del pegno e dell’ipoteca. Cfr. Kvk; non in Sapori. (V) € 300 217. (diritto criminale) NICOLINI NICOLA. Della giurisprudenza penale… con le formula ecorrispondenti. Seconda edizione livornese eseguita sull’ultima napoletana, riordinata e riformata dall’Autore. Livorno, presso Vincenzo Mansi editore, 1858-59. Due volumi di cm. 23, pp. 1- 600 (2); 603-1140 (a numerazione continua). Testo su doppia colonna. Legatura coeva in mezza pelle con titoli e fregi in oro al dorso; tagli gialli. Sporadiche fioriture e qualche piccola macchietta. Esemplare ben conservato. Opera di grande importanza del giurista napoletano Nicola Nicolini (1772-1857), considerato fra i più autorevoli criminalisti italiani dell’Ottocento. Il contenuto è il medesimo della Procedura penale stampata nel 1828 in nove volumi. Non comune e sempre ricercato. Cfr. Iccu. (N94) € 250 68


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