POP IDOL Il Catalogo

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P O P I D OL

ss a n d ro V e

i z ne

ani

di

A le


Si ringrazia per il prezioso contributo:


presenta:

POP IDOL di Alessandro Veneziani a cura di Elena Vezzoli Alessandro Veneziani con il contributo critico di Alessandro Rimassa catalogo e grafica a cura di Elena Vezzoli Contributi video a cura di: Davide Pompeo


POP IDOL La nuova mostra organizzata da IT’S MY* è lieta di inaugurare ufficialmente il progetto atipico di Alessandro Veneziani dopo una lunga gestazione durata due anni. Alessandro Veneziani, artista poliedrico attivo tra Milano, Parigi, New York e Rio de Janeiro, si confronta con la società in cui vive affrontando, ora tematiche intime

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ZERO ./.. o t t u t i d o L’inizi ò essere che non pu g Delicious!! Fuckin



e relazionali, ora di sconcertante attualità ed interesse mediatico. Nel progetto POP IDOL l’artista presenta una panoramica sul fenomeno degli idoli pop: un intervallo temporale, zero / 1-15 / infinito, per comprenderlo dalla nascita alla conclusione. Zero: l’inizio di tutto. Non può che essere “fucking delicious”...

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UNO / Una scatola della comunicazione. Un televisore? Un computer? Poco importa. L’importante è essere dentro. Le scatole sono fragili, ma non la Pop Idol!!



1 - 15: sono i momenti della vita pubblica o privata della pop idol. La numerazione è data dalla successione matematica del numero di esposizioni di pop idol nel quadro. Infinito: critica o forse la morale? E’ la fine che contiene la contaminazione per un nuovo inizio.

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DUE / Un mirino. Stanno per uccidere una Pop Idol... e consegnarla alla storia. Omicidio, sucidio? Forse bisogna uccidere una parte di sĂŠ per essere consacrati nel cielo stellato.



La ricerca di Veneziani ha portato alla luce ambiguità e paradossi dello show-biz, della moda, della società dell’apparire e dell’apparenza, raccontando di questo mondo la scena e il retroscena e svelandone attori e “protagonisti nascosti”. I diciassette quadri della serie in mostra esibiscono, passo dopo passo, aspetti e momenti dell’evoluzione di un idolo pop, attraverso

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TRE / ! k o o l l i a H : h s o P l a Seri olo pop è il look.! d e i i r o e r s t s n i o n . . l Anzi i e viene copiato. Tanto ch



una narrazione che si snoda attorno a una sottile domanda: la star che sta nascendo è una POP IDOL oppure un POSER? Quelli che sono comunemente celebrati come idoli della pop-culture, sono in realtà vere star oppure sono replicanti, manipolati dal marketing e dalla comunicazione che ne determinano le sorti? In questo caso la vera star, il vero idolo, resta l’icona oppure diventa l’ufficio marketing che sta alle sue spalle?

QUATTRO / Ci sono regole da seguire per arrivare al successo... o al sucksex. Il comunicatore gioca con le parole sottolineando l’ambiguità della scalata. Ma fa parte del gioco, no?

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L’acuto progetto di Alessandro Veneziani vuole offrire allo spettatore una visione oggettiva delle cose. Come un reality permette a chi osserva di vedere dall’esterno il succedersi degli eventi; senza possibilità di interazione, lascia che la narrazione si sviluppi secondo un canovaccio già collaudato dal pop idol precedente: lo show-biz messo in scena da Veneziani è un continuo turn-over di piatte esistenze, il cui successo è garantito non da qualità o meriti personali, ma dal

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. . . d n a b y o B CINQUtEe,! n e c n i v o r un nume



succedersi delle “tappe della notorietà”, che la stampa e la tv esaltano con pungenti ed ironici servizi. Le opere stesse, di forma quadrata, simulano il rapporto dello spettatore con la televisione: un curioso addentrarsi nei momenti più intimi delle star, per scovare di volta in volta nuovi e scottanti scoop, tutti da raccontare e re-immettere nel circolo comunicativo. Il tubo catodico, ricordato dal fisico spessore dei quadri, è infatti lo strumento con il quale si compie la genealogia

SEI / Come in un caleidoscopio l’immagine ruota, ammalia, confonde e ipnotizza. Sei pronto a scattarmi una foto? Io sono in posa,sempre! 14



degli idoli contemporanei. La mostra è un percorso temporale attraverso il quale ci si trova a confrontarsi con delle domande che lasciano dubbi e suggeriscono diversi punti di vista per districare questo complesso intreccio di estetiche, talenti, apparenze e mercati; l’artista stesso si mette in gioco, immedesimandosi nella pop idol di turno, attraverso una serie

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SETTEs/se o r e e h c ian b a e t c n s i u r p t s s r a a in mezzl osangue, la pop sintdifferente come i guardanldl’oaltra parte... da



di giocosi autoritratti. L’apparire e l’esposizione ossessiva di sé sono infatti gli ingredienti di questo complesso gioco delle parti, alla fine del quale lo spettatore si ritrova inconsapevole protagonista. Elena Vezzoli

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OTTO /lo l e n r o t i r Come ndeel i Garbage. e n o . z a s n s a a c m a a m l i dell’omona normalità è peèr differente L l o d I . e p n o o i P z i n La per defi



Trentenni/Siamo tutti pop idol, noi figli dei reality “Ognuno ha diritto ai suoi quindici minuti di celebrità”, diceva Andy Warhol. E con il trionfo dei reality show mai affermazione si rivelò più corretta. In particolare sono i 25-35enni a popolare

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NOVE / La città della Pop Idol è illuminata dalle luci della ribalta. Lampadine fulminate creano un gioco di parole: Electricity. La Pop Idol ci ripaga con Elettricità e Adrenalina. Vorresti abitare in questa fantastica città? Mi spiace è tutto esaurito!



queste trasmissioni tv che da programmi si trasformano in realtà parallela, che per qualche giorno o qualche anno cambiano la vita dei protagonisti, che miscelano realtà e fiction in una maniera talmente perfetta da diventare più reale della realtà vera e propria.  Ma i reality-show regalano un sogno a chi vi partecipa o alla lunga si trasformano in un incubo per gli incauti protagonisti? Raccontano davvero la vita reale o le persone vengono trasformate in attori da

DIECI / “Wanna be” o “Someone”? Un gioco di parole apre nuovi scenari in cui replicanti ombrosi guardano con riverenza l’unico ad essere diventato qualcuno! 22



sapienti burattinai? A queste domande risponde, in maniera calzante, l’opera di un creativo milanese trentenne, Alessandro Veneziani, che ha terminato una serie di diciassette quadri di studio su una pop idol: “Oggi tutti si sentono pop idol e la televisione incoraggia il fenomeno rendendo tutto piatto e uguale – spiega Veneziani parlando del suo lavoro –. L’unica vera pop idol è sempre l’arte che come tale comunica e rimane immortale giocando con ironia sui fatti del quotidiano”.

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/ I C I D N U , e t r o p e v o u n o m i a t i r n p o z A z i r o nuovi d aprire a a m i r p a ! v p i o r z p a a u s m la …



Veneziani ha avuto un’idea geniale: lui, con un passato televisivo alle spalle, si è trasformato in soggetto dei quadri, trasformando l’artista in oggetto dell’arte e riproducendo il suo volto in tutte le opere nel doppio ruolo di star e fan: “Oggi tutte le pop idol si assomigliano, si copiano, diventano prodotti di serie”. Ecco che così, in maniera ironica, originale e pungente si analizza, senza demonizzarlo, il tanto discusso reality-show: la collezione di Alessandro Veneziani è infatti

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/ I C I D DO ifica n g i s i l o d i Essere ferentemente, if d . o a s l r e a r s p n o e t p i t e per par



una serie di reality-pictures che ben evidenzia come, in fondo, la star sia identica ai suoi fan, e i fan non siano altro che aspiranti star. È il meccanismo della tv di oggi, è la realtà di tanti trentenni che, anziché ricercare un successo pieno nel proprio campo e nella propria vita, preferiscono inseguire il successo effimero della televisione, senza aver nessuna esperienza né talento e mostrandosi soltanto come prodotti sotto vuoto della tv stessa. È, purtroppo, una realtà che

TREDICI / You can look, you can’t touch! Rispecchia l’atteggiamento metropolitano nelle metropoli di giovani ragazzi e ragazze che diventano i nuovi divi di uno spettacolo egocentrico. 28



sta coinvolgendo e stuzzicando sempre più persone e spargendosi come un virus in tutta la nostra società: “Perché dovrei farmi il culo e lavorare col sudore, se mi basta mostrami un po’ spavaldo per diventare un idolo?”, è la domanda che si pongono molti venti–trentaquarantenni. “Perché dovremmo lasciare le nostre poltrone a questi giovani che sono solo surrogati mediatici del nulla?”, si chiedono i vecchi uomini di potere. A entrambe le domande, la stessa risposta:

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/ I C I D R O QUATTs are blind.. Star ris Hilton a P e h c n a Lo dicein una sua canzone.



perché l’Italia è piena di silenziosi trentenni che sono a tutti gli effetti donne e uomini fatti e finiti con capacità, cultura, creatività, idee, forza. Se la tv non li mostra, non significa che non esistano: fuori dal “Grande fratello” dei trentenni e dal “Porta a porta” degli uomini di potere, esiste un mondo ricco e vivo, basta guardarlo. Alessandro Rimassa

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QUINDICI / Omaggio a Pink con la canzone Like a Pill. E’ un’analisi del rapporto fra pop idol e fan. Una dipendenza, un legame a due livelli.



INFINITO / In una scatola di alternative, i fan prendono il posto del protagonista... tutti saranno famosi per quindici minuti! It’s u looking like me or It’s me looking like you. E’ la critica 34


a tutto. Pop idol sotto vuoto, artisti del niente e del nulla. L’unica vera pop idol è l’arte che come tale comunica e rimane immortale giocando con ironia sui fatti del quotidiano.


BIO Alessandro Veneziani nasce a Milano nel 1974. Coltiva sin da piccolo la passione per la pittura; la voglia di comunicare e di mettersi in gioco gli fruttano importanti esperienze come artista, presentatore e performer. Interessato ai legami tra arte, design, creatività, marketing e comunicazione apre nel 1996 un’agenzia di eventi innovativa, Macchina Creativa, e nel 2008, la galleria d’arte IT’S MY* che creano tra loro una forte sinergia. Dal 2000 inizia a canalizzare la sua passione per la pittura in una ricca produzione artistica volta all’indagine introspettiva e sociologica; alla prima serie Relazioni Materiche, che porta avanti con continuità, si affianca dal 2007 lo studio Pop Idol che sottolinea la vocazione dell’artista ad indagare i risvolti nascosti della società in cui vive. “La mia arte è sociologica: osservo e creo interrogativi. Non è vero che senza stimoli un’ epoca diventa stranamente noiosa e depressiva? Il bisogno d’ importanza oggi è predominante, ma basta essere nella scatola per essere felici?

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Marzo 2009 collettiva SCATENART Grottaglie TA - | Aprile 2009 collettiva FIESTA MOBILE presso Studio Favetti MI - | Ottobre 2009 Clicking the Cosmos Relazioni Materiche c/o Cascina Bertottina (NO) collettiva di arte contemporanea AMACI a cura di Pina Inferrera e Rolando Bellini - | Dicembre 2009 Galleria dell’Ombra (BS) - Pop Idol collettiva a cura di Francesca Silveri - | Febbrario 2010 Enterprise Hotel (MI) - Pop Idol. personale a cura di Elena Vezzoli - |Marzo 2010 Enterprise Hotel (MI) Relazioni Materiche personale a cura di Elena Vezzoli - | Maggio 2010 Galleria It’s MY* - Relazioni Materiche collettiva evento benefico Amnesty International - | Giugno 2010 Dorah Gallerie (Paris) - Pop Idol personale a cura di Lucia Drago - | Giugno 2010 Vip Room (Paris) - Pop Idol collettiva a cura di Lucia Drago - | Luglio 2010 Costes (Forte dei Marmi) - Pop Idol personale a cura di Gestalt Gallery - | Settembre 2011 Hotel Pulitzer Roma - Pop Idol - personale a cura di Studio Colavita Tutte le opere della serie Pop Idol sono a tecnica mista su tavola, eseguite tra il 2007 e il 2009, di formato 40x40cm, eccetto “Infinito” il cui formato è 120x40cm Gallerie di riferimento: IT’S MY* - Milano - HUBERT GALLERY - New York

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ista ’art ra. l so pe tes sua o a e s e la i ferm irito a s erso i s p g eg ttrav ttutto ello S Bello n a a a l tt u Pu parli sopr ere q . Ma i . e a o a o d rg d m egn tà ven il mon sce, di sco somm s i n i n ri e s che scolp ndo ello, i ai. è “u la ve ta a o a a i m B c o Il rtis e sc am om e er Si tre la suona nta c ratto. si ved he l’u nger all’a o. Il n u t e s me inge, i inca il suo , non one, c raggi unqu stes bello i S d er Dip rda. idato in sé n rag può sta i? Se se il Ep e i u a o s . a s R g r u ì c s g M , . n ce ha eva ”. No dola” mpia arla. vece c le i che ta è n d dica facen i co rito p ista in i n l r e t i e in n “ i cu Sp l’art os on eld Ho nulla se no za d ui lo le del alta. ativo sso n sta è i e che ’arte certez rso c morta fascia il cre , il s e l’art orma o e l del lche attrav l’ego ta di pere, eriam anch sua f n o , a p la ra giu sue qu ium ezzo e s , allo e nel d r m r o e e me ha p o l se , c odurr amo d n n o n pr de ra ost ioni. E di (ri) e ven ta. m ch iù al do taz sì, p Co pres n mo vita”, u sue anto zo di t z sol raga n “u Via Trezzo d’Adda 3 20144 Milano 02 97386204 - info@itsmyplace.it www.itsmyplace.it

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