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60 ritmo vibratorio nell'uomo comune è sufficiente ad assicurare la percezione cosciente della realtà sensibile, una volta stimolati mediante opportune tecniche di risveglio, previa la rimozione dalla coscienza di ogni impurità (catarsi), assumerebbero il ruolo di porte che si aprono sul mondo soprasensibile (piano astrale). Insieme con la dilatazione della coscienza si manifesterebbero le facoltà supernormali (sensi animici) quali la chiaroveggenza, la chiaroudienza, i viaggi fuori dal corpo, la levitazione, le facoltà taumaturgiche, ecc. "Il risveglio dei centri deve avvenire soltanto quando l'Adepto è sufficientemente purificato nei vari corpi ed ha raggiunto un certo grado di equilibrio delle contrapposte energie; solo allora egli potrà risvegliare i centri per farvi fluire l'energia equilibrata che sarà, a quel punto, in grado di produrre; diversamente, l'afflusso nei centri risvegliati di energia squilibrata, ossia in altre parole di frequenza non adatta, può provocare l'assoluta impossibilità del relativo controllo ed una sorta di corto circuito del chakra, con gravi ripercussioni sull'incauto (straripamento di incontrollabili ondate di travolgenti energie squilibrate)." "Il risveglio è favorito dall'uso sapiente di determinate note musicali, luci colorate, parole di potenza o vibrazioni specifiche per ciascun centro, profumi, mandaIa o immagini simboliche specifiche, corrispondenze astrologiche, ecc." 50. I corpi di luce All'osservazione chiaroveggente i corpi sottili appaiono situati all'interno del corpo fisico. Ognuno di essi irradia un campo di forze ben definito, che si proietta all'esterno e prende il nome di "aura". L'aura si presenta come un alone che si estende ad una distanza dal corpo fisico che aumenta a mano a mano che dall'aura eterica si passa a quella emessa dal corpo causale. Il profilo dell'aura eterica si modella su quello del corpo fisico ed è ad esso aderente scostandosene solo di qualche centimetro. L'aura astrale non è così aderente al contorno del corpo fisico e si estende oltre questo di circa un metro. L'aura mentale non segue così fedelmente il profilo del fisico e comincia ad assumere la forma di un ovoide, il cui contorno può oltrepassare quello del corpo fisico di circa un metro e mezzo. L'aura emessa dal corpo causale ha una forma ovoidale caratteristica che si estende per circa due metri oltre i limiti del corpo denso (Fig. 14). Le aure non appaiono disposte l'una sull'altra, ma si compenetrano l'una nell'altra e, quindi, interagiscono. Questo spiega come una dissonanza astrale, o mentale, possa ripercuotersi sul corpo fisico e alterarne l'equilibrio delle funzioni. Se il chiaroveggente 51 si limita ad usare i suoi sensi astrali, polarizza la sua attenzione sull'aura del corpo astrale. Così facendo egli, se è sufficientemente dotato e ben addestrato, è in grado di conoscere quali passioni, emozioni o sensazioni stia provando in quel momento il soggetto in esame e quali siano i sentimenti che questi più frequentemente alberga nel suo animo. I colori fondamentali dell'aura, la loro purezza, la loro brillantezza, l'ampiezza dell'aura e la sua trasparenza, il ritmo delle sue pulsazioni, sono tutti elementi attraverso i quali egli viene a conoscere la quota evolutiva del soggetto. Inoltre, le zone dell'aura che si sovrappongono al corpo fisico possono fornire, con il loro maggiore o minore dinamismo, utili informazioni su eventuali disturbi di tipo psicosomatico, o su vere e proprie patologie. Le basse frequenze del rosso e dell'infrarosso starebbero ad indicare sentimenti grossolani, malvagità ed egoismo; le alte frequenze del violetto e dell'ultravioletto denoterebbero il più alto e puro livello di sviluppo, mentre il blu-lilla indicherebbe la devozione ad un nobile ideale spirituale, spesso evidenziato da lampi e scintille d'oro. Le gamme intermedie comprenderebbero tutte le sfumature del sentimento e del pensiero in cui la qualità determina il colore, la natura del sentimento determina la forma che in quel 50

E. D'Alba: "Il Risveglio della Divinità nell'Uomo". "Il chiaroveggente è semplicemente colui il quale ha sviluppato in sé la facoltà di percepire un'altra ottava della stupenda gamma di vibrazioni possibili e si rende in questo modo capace di percepire, del mondo che lo circonda, più di quanto non possa farlo chi possiede una facoltà di percezione più limitata" (C. W. Leadbeather: "L'uomo visibile e l'uomo invisibile"). 51

Carlo Splendore

COME IN BASSO COSÌ IN ALTO


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