Lussino51

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A Trieste fondarono la SISA, società di collegamenti aerei che doveva operare sulla linea Trieste Venezia (idroscalo Le Vignole – Sant’Andrea)- Pavia (fiume Ticino) Torino (Po, zona Valentino). Era la prima linea aerea commerciale italiana. La SISA nacque dapprima come srl, poi divenne società per azioni; tra gli scopi statutari vi erano la gestione di una scuola di volo per piloti militari di idrovolanti, l’effettuazione di voli turistici, l’assistenza agli aerei in transito e lo sviluppo di una rete aerea nazionale e internazionale. La concessione della scuola di volo per il rilascio e il mantenimento del brevetto da parte del Commissariato per l’Aeronautica Militare italiana consentì ai Cosulich di ampliare e migliorare le attrezzature, le officine e la falegnameria e di costruire un grande capannone, gli uffici, la Direzione Tecnica, la caserma e gli alloggi per i piloti. Il parco macchine fu arricchito con 6 velivoli SIAI S 16 ter e 11 Macchi M.18. Già nel 1924 vi furono collegamenti sperimentali tra Trieste e Venezia con un FBA e nel 1925 il collegamento di prova con il primo idroplano costruito dalle Officine Aeronautiche del Cantiere Navale Triestino, il CANT.10 Nel corso di quest’anno il governo italiano, consapevole dell’importanza che andavano acquisendo i collegamenti aerei, concesse delle sovvenzioni alle società disposte a realizzare linee aeree nazionali e autorizzò con delibera parlamentare 5 collegamenti: alla SISA vennero affidate la linea 1 Trieste-Venezia-Milano-Torino e la linea 2 Trieste-Zara.

Primo aprile 1926, Trieste, inaugurazione della linea Trieste-Venezia-Pavia-Torino Voli di prova sul percorso completo vennero effettuati nel mese di marzo con l’impiego di due CANT.10 ter, ospitando personalità importanti e giornalisti.

Primo servizio di posta aerea Trieste-Torino

Archivio Tomarchio

L’inaugurazione avvenne il primo aprile 1926 ma a causa del forte vento i due idrovolanti, dovettero decollare da Portorose, dove Oscar Cosulich, fondatore e primo presidente della SISA, disse, durante il discorso ufficiale,

che “… le ali degli idrovolanti attendevano impazienti di levarsi in volo”. Nello stesso anno venne costruito a Trieste il primo idroscalo galleggiante sulla Riva 3 Novembre, nel bacino San Giorgio, alla base del Molo Audace che fu inaugurato il 20 settembre 1926. Nel suo discorso inaugurale il comm. Alberto Cosulich disse: “Trieste ha da ieri la sua stazione per i viaggiatori dell’aria: il primo idroscalo del genere perfettamente attrezzato a stazione che si inauguri in Italia… le vie dell’aria sono le vie dell’avvenire…”. L’hangar galleggiante, intitolato a Oscar Cosulich, - morto per infarto a Portorose il 26 luglio dello stesso anno, dopo aver salvato il figlio Callisto, di tre anni, caduto in mare - poteva contenere quattro idrovolanti della serie CANT. 10 ter. Nei mesi precedenti gli idrovolanti in partenza da Trieste si ancoravano a mare, in Campo Marzio vicino alla stazione ferroviaria Transalpina e il collegamento dalla riva


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