Lussino31

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Quadrimestre 31- pagina 47

Pensieri lussignani di Marina Parladori

Mi presento sono Marina Parladori, figlia di Clara Laprocina, nata a Lussinpiccolo, che sino al giugno del 1947 abitava in Vicolo dell’Olio n. 7, oggi Bocac. Riceviamo sempre questa bellissima rivista, un vero e proprio tesoro di testimonianze e immagini di un passato sobrio ed austero, ma proprio per questo elegante e nobile. Nell’ultimo numero (quadrimestre 30 – agosto 2009) ho letto la testimonianza di Attilio Delise che è proprio primo cugino di mia madre che con questa mia desidera salutare. Mia mamma, come dicevo, è nativa di Lussinpiccolo come mia zia (sua sorella) Maria, ma i suoi genitori no, mio nonno Giorgio arrivò a Lussino nel 1929 da Vieste, commerciando verdure dalla Puglia, caso fortuito incontrò mia nonna Vittoria Delise (tre Mami) di Isola d’Istria e qui misero su famiglia aprendo una rivendita di frutta e verdura accanto al Nautico. Ogni estate trascorro le mie vacanze sulle isole e una visita a Lussinpiccolo non manca mai.

La bottega che mio nonno gestiva c’è sempre, è chiusa, ma ciò che mi colpisce di più sono le piccole dimensioni della vetrina e della porta d’ingresso, un piccolo mondo antico che parla a chi sa leggere tra le crepe della pittura scrostata e dell’intonaco che si sgretola. Salendo lungo la via Crucis le cappellette, che ogni volta commuovono mia mamma, gentili e ben disegnate, all’interno è ancora possibile vedere gli altari con un centrino decorato a mano (quelli che si facevano a scuola), le piante delle “Sparisine”, i pavimenti decorati con le antiche piastrelle che lì per fortuna resistono e che nessuno (per ora) si sogna di cambiare, cose semplici, arte

povera direbbero i più smaliziati, ma per chi sa apprezzare sono testimonianze di una bellezza unica. La tappa a Cigale non man­ ca mai, la chiesa della Ma­donna Annunziata protesa verso il ma­ re accoglie e saluta chi si affida al mare e alle sue variabili. All’interno sono esposti dei quadri ex voto di rara forza evocativa e rievocativa, un tuffo in un passato fatto di storie particolari per lo più sconosciute ai giovani. Ogni volta che passo mi riprende l’interesse di sapere di più su queste immagini e sulle loro storie che vengono riassunte in un paio di righe sotto la scena figurata.


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