Quadrimestre 29 - pagina 19
Il Quartetto del Fiore: Lucilla Luzzatto, Bianca Stuparich, Maria Schiller e Nerina Slataper mentre cuciono la bandiera italiana Archivio Giovanna Stuparich
tempi una ragazza poteva per sostenere la propria fratello Carlo, suicidatosi il 30 maggio 1916 sul Monte ideologia e la speranza di una redenzione. Insieme a Cengio, per non cadere in mano al nemico. due altre amiche, Lucilla Luzzatto e Maria Schiller, La bandiera, intessuta d’amore e di lacrime, dofondarono un sodalizio da loro battezzato “Quartetto vette essere nascosta, nell’attesa di poterla infine condel Fiore”: l’obiettivo della loro attività era far trionfasegnare ai liberatori. Le quattro ragazze la seppellirore l’italianità di Trieste. Oltre a effettuare un cospicuo no nel giardino di casa Slataper, in via Fabio Severo, scambio di corrispondenza in codice con i loro fratelli dove “dormì” fino al 4 ottobre 1918. Quel giorno fial fronte, allo scopo di poter seguire passo per passo le nalmente le quattro fanciulle la consegnarono, a nome fasi alterne della guerra, esse cucirono di nascosto una delle donne triestine, alla seconda Brigata Bersaglieri, bandiera italiana. sbarcata il giorno precedente in piazza Unità d’Italia. Nella loro speranza, avrebbero dovuto farne Questa reliquia si trova oggi a Roma, nel Museo omaggio molto presto, non dopo il 1916, alle prime dei Bersaglieri. truppe italiane che sarebbero arrivate a Trieste…. Le loro speranze furono invece deluse dal prolungarsi di quella guerra che avrebbe causato, per molti e per loro in particolare, tante lacrime. Nerina avrebbe pianto il fratello Scipio, ucciso sul Podgora il 3 dicembre 1915; Bianca avrebbe versato calde La bandiera cucita e ricamata dal “Quartetto del Fiore”. Sopra l’alabarda la scritta “Natale di Trieste lacrime alla memoria del 1916” (Si ringrazia il Ten. Col. Romano Alessandrini, Direttore del Museo storico dei Bersaglieri)