Lussino
Quadrimestre 24 - pagina 15
Insieme gestirono una linea adriatica costituita dalle cosiddette “navi sigaro” per la caratteristica ciminiera posta a poppa e non al centro della nave: “Isonzo”, “Zoe Cosulich” e “Fausto Cosulich”. Antonio Luigi e il fratello Federico, senza abbandonare il principio radicato in famiglia di dividere i rischi negli investimenti patrimoniali, si ispirarono per la loro attività, anche all’altro principio di famiglia per il quale era consigliabile tenere “un piede in mare e un piede in terra“. L’ultimo acquisto che ci risulta effettuato dai due fratelli sono i motovelieri “Maria” ed “Emma”, in società con altri. Negli anni ’20 convertirono il patrimonio ereditato dal padre e dallo zio banchiere nel settore immobiliare, acquistando e facendo costruire a Venezia grossi complessi, come usavano fare all’epoca, per sicurezza, le grandi compagnie di assicurazione. Scoppiata la seconda guerra mondiale, se ne attese per alcuni anni la fine. L’attività navale venne ripresa dalle generazioni successive con le piccole petroliere. I due figli di Antonio Luigi, Alberto e Carlo, ingegnere navale, acquistarono nel 1960 una prima nave dandole il nome della loro madre Caterina Lanza Mayer, la “Caterina Cosulich” di 3500 tonnellate di stazza lorda, il “Pater”, l’”Orseolo”, il ”Conegliano” di 20000 t e il “Mar” di 23000. Purtroppo a soli 55 anni moriva a Parigi l’ing. Carlo Cosulich. L’attività venne continuata dopo il 1980 dal fratello Alberto con i figli Paolo, Antonio e Marco con l’acquisto di grandi petroliere: motocisterna “Lussin” di 21000 t, motocisterna “Cherso” di 21000 t, motocisterna “Cigale “ di 30000 t (1986) e infine l’ammiraglia, il “Quarnero” di 85000 t nel 1988. La flotta raggiunse le 180000 tonnellate, ma poi a causa delle protratte e gravi crisi del mercato dei noli cisternieri, le petroliere vennero gradualmente vendute. L’attività è ancora continuata attraverso la società Sernavimar del figlio dell’ing Carlo, Marco Cosulich, e dal figlio della sorella Amalia, Guido Lobetti.
Quarnero
Quarnero Il figlio di Paolo, Alberto junior, studia attualmente ingegneria navale all’Università di Trieste, continuando la tradizione di famiglia. Il capofamiglia Alberto Cosulich, coi figli, ha diversificato l’attività imprenditoriale in vari settori: immobiliare, alberghiero, vitivinicolo. Il figlio Francesco ha realizzato un’azienda sia nel Veneto, sia a Sansego,dove ha ripristinato la coltivazione della vite, abbandonata nel corso del XX secolo. A Venezia Alberto ha rivestito la carica più prestigiosa, quella di Primo Procuratore della Basilica di San Marco, ha realizzato una fondazione Cosulich, dotandola di un centro culturale, due case di riposo in provincia di Venezia e Treviso (ONLUS) e un museo etnografico a Susegana di Conegliano in provincia di Treviso: “Il Museo dell’Uomo”. Infine a Lussinpiccolo il 15 giugno scorso Alberto Cosulich ha inaugurato a Palazzo Quarnero, assieme alla cugina di Trieste, Noretta Cosulich Rossetti, la prima sezione del costituendo Museo Marittimo di Lussino, sezione dedicata alla dinastia dei Cosulich, armatori di Lussino nei secoli passati, donando quadri e documenti che testimoniano la storia e le vicende di questa longeva famiglia imprenditoriale, da sempre un piede in mare e un piede in terra . Navigare necesse est!