pagina 16 - Quadrimestre 61 - Dicembre 2019
Trieste, la nuova ammiraglia della Marina Militare Italiana Il 25 maggio 2019 (il giorno prima delle elezioni europee) ho avuto il piacere e l’onore di partecipare nel Cantiere di Castellammare di Stabia (Fincantieri) al varo della nuova ammiraglia della Marina Militare Italiana, una portaelicotteri (Landing Helicopter Dock, LHD) progettata anche per un uso di pace, di protezione civile e soccorso in caso di grandi calamità. Il nome di questa nuova straordinaria unità è “TRIESTE”. La Marina Militare avrebbe voluto assegnare un altro nome a questa nave, quello dell’Ammiraglio Paolo Tahon di Revel, ma più di un anno fa, durante la precedente legislatura, fu un riuscito intervento di lobbying dell’allora Presidente della Giunta Regionale, Debora Serracchiani, nei confronti dello Stato Maggiore della Marina a far assegnare il nome della nostra città a questa prestigiosa unità. In quel cantiere, come Capo Centro, opera da due anni Arturo de Luyk, giovane ingegnere triestino-lussignano di Fincantieri, che ha seguito la costruzione della nave dal taglio della prima lamiera.
Nave Trieste sullo scalo di Castellamare di Stabia, prima del varo
Sergio de Luyk
È dal 1929, quando venne consegnato alla Regia Marina Militare l’incrociatore Trieste, varato nel 1926 presso lo Stabilimento Tecnico Triestino (divenuto in seguito Cantiere San Marco) che il nome “Trieste” non compare sulla poppa di una grande nave militare italiana. Dopo 90 anni quest’onore è stato nuovamente conferito alla nostra città. Alla cerimonia del varo erano presenti le più alte autorità dello Stato Italiano: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, il Vice Primo Ministro Di Maio, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, il Presidente della Regione Campania, il Sindaco di Castellammare di Stabia, il Presidente della Fincantieri Bono… ma della nostra Regione o della nostra Città non era presente alcuna figura di rilievo istituzionale. Certamente il Sindaco di Trieste era stato invitato (non so se l’invito fosse stato esteso anche ad altri rappresentanti della Regione), ma vista la data del varo (il giorno immedia-