taint magazine

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Benvenuti lettori nel primo numero di Taint magazine. Questa rivista nasce dalla volontà di voler osservare, descrivere e indagare l’universo creativo che ci circonda, penetrando negli aspetti più surreali e “scomodi”; una realtà fatta di mondi diversi che si mescolano e si influenzano l’un l’altro, si “contaminano” dando vita a nuove forme d’arte prima mai esplorate. Da ciò deriva il termine ”Taint”che significa appunto “contaminare”. Vogliamo infatti osservare come l’arte abbia sviluppato forme e fenomeni dai limiti sempre più incerti, e come questi riprendano i contenuti dai contesti più differenti, per poi fonderli e mostrarli ai nostri occhi attraverso i mezzi e i linguaggi più disparati. A questo proposito, in questo primo numero abbiamo inserito alcuni esempi di fotografia, dove le artiste utilizzano qualsiasi mezzo espressivo per rendere efficaciemente la propria “idea”,ottenendo delle immagini di fortissimo impatto. Oppure mostriamo come sono ottenute delle semplici lettere attraverso la fusione di elementi materici.





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fino al 12.X.2008 ETHNOPASSION Venezia,Pegghy Guggenheim L’esposizione mostra un aspetto sconosciuto della carriera di Peggy Guggenheim quale collezionista: oltre trenta oggetti etnografici che Peggy Guggenheim acquistò negli anni sessanta, provenienti da Africa, Sud America e Asia. fino al 20.IX.2008 DAVID SIMPSON Verona, Studio La Città Una carriera votata al colore. Fra arte astratta e rococò. Per celebrare gli ottant’anni dell’artista americano, la galleria veronese propone alcuni monocromi. Inediti sulla piazza italiana. fino al 19.X.2008 THE BIG BANG Roma, Museo Carlo Bilotti La visione cosmica secondo un gruppo di artisti contemporanei: gli americani James Turrel, Robert Longo, Ross Bleckner, Peter Halley, gli italiani Alberto Di Fabio, Domenico Bianchi e Mario Dellavedova, la pakistana Shahzia Sikande. fino al 21.IX.2008 JEFF KOONS Chicago, Mca Disgusta o meraviglia, intenerisce o allontana. L’arte di Koons percorre i secoli e le correnti, ispirandosi a Courbet e Duchamp, per passare attraverso l’essenzialità di Brancusi e la sfacciataggine di Warhol. Ed ecco il suo stile: irriverente, sensuale, barocco, bambinesco.


La ricerca in Design: pubblica vs privata

IL NUOVO DESIGNER Da Design People 2007 Il design è la professione del momento. Le iscrizioni alle scuole e ad i corsi universitari di design si sono impennate nel corso degli ultimi anni. Alcuni numeri possono aiutare a comprendere il fenomeno. Secondo Design Focus (osservatorio del Design Lombardo coordinato dal gruppo del politecnico di Milano) ci sono nella sola area milanese circa 10.000 studenti di design distribuiti su diverse aree disciplinari collegate al design e su istituti di formazione di diverso grado (università, scuole professionali, istituiti tecnici, ecc.). Le iscrizioni a corsi universitari di design a livello italiano sono aumentate del 270% nel corso degli ultimi quattro anni. Questi nuovi designer

che le università sfornano a ritmo incessante andranno ad alimentare un nutrito esercito di circa 50.000 designer di professionisti del design che già oggi operano sul

mercato. Il fenomeno non è solo Italiano. In Cina, ad esempio, ci sono attualmente più di 400 design school.Un numero destinato a crescere in futuro.





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