La Voce dei Coltivatori n.4 2019

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71° anno n.4 luglio-agosto 2019

Periodico di Coldiretti Piacenza

ORGOGLIO COLDIRETTI Giornata piacentina per il Presidente Nazionale Ettore Prandini. Spinta su distintività e internazionalizzazione: “Non basta avere i prodotti migliori”


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luglio-agosto 2019

SOMMARIO Primi due mesi a Piacenza: dalla visita di Prandini al Villaggio a Milano

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Coldiretti, il presidente Prandini nel piacentino

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A Prandini due omaggi del territorio

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Frodi: Coldiretti Emilia Romagna, bio per 6 italiani su 10, serve logo made in Italy 9 Villaggio: i numeri della tre giorni

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Successo a San Protaso per la festa dei Giovani Coldiretti 14 Centro formazione Tadini, bilanci positivi

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Calcio: Coldiretti, arriva menĂš contadino a km 0 per squadre e tifosi

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Una colazione per rivivere l’agricoltura di un tempo

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alimentazione

Le abitudini alimentari si costruiscono durante l'infanzia tra gioco e imitazione Periodico mensile di COLDIRETTI PIACENZA

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iniziative Coldiretti

Autorizzazione Tribunale di Piacenza n. 71 del 24 Aprile-maggio 1953 Direttore Giovanni Luigi Cremonesi Comitato editoriale Giuseppe Barocelli, Dario Panelli, Emanuele Gonsalvi, Laura Barbieri, Luca Piacenza, Maurizio Maffi Hanno collaborato Alessandra Lucchini, Enrica Gobbi, Fabrizio Masini, Monica Maj, Sabrina Cliti, Roberta Ricchetti Direzione artistica Marino Galli Direzione, redazione e amministrazione: COLDIRETTI PIACENZA Palazzo dell’Agricoltura 29122 Piacenza via Colombo, 35 Tel. 0523 596511 | Fax 0523 596596 piacenza@coldiretti.it www.piacenza.coldiretti.it Progetto grafico e impaginazione Fotocomposizione e stampa Grafiche Lama Srl Strada ai Dossi di Le Mose, 5/7, Piacenza Il periodico ha una tiratura di 9.500 copie. Viene spedito ai Soci in regola con la quota associativa. Non è in vendita.

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Gli alpaca di Marano sotto il marchio “Piacenza Terra di Valori” Golf, successo per il trofeo Terranostra-Campagna Amica Successo a Carpaneto per la festa a tema di Campagna Amica A Predalbora la festa di San Giovanni Frutta e verdura salvate dal maltempo Venerdì piacentini: la piazza si colora di giallo Campagna Amica ancora nelle scuole

Cio|consorzio interregionale ortofrutticoli

Pomodoro verso la raccolta

Universita' Cattolica

Approccio innovativo della gestione del suolo nel panorama della viticoltura

tecnico

Pac, ecco gli importi degli aiuti accoppiati per il 2018 Senior sempre piú innovativi con Progetto GINS Food e invecchiamento attivo Gruppi operativi: il bando Psr Pioppicoltura: cosa prevede il bando Revisioni trattori: rinviate le scadenze Vacche in stress da caldo, da Terrepadane consulenza personalizzata Fatturazione elettronica: le novità in vigore dal primo di luglio Le novità in vigore dal primo di luglio i servizi Coldiretti

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Primi due mesi a Piacenza: dalla visita di Prandini al Villaggio a Milano

Sono a Piacenza dall’inizio di giugno e desidero innanzitutto ringraziare la struttura e questo territorio per l’accoglienza. Naturalmente ringrazio anche Giovanni Cremonesi che mi ha preceduto in questo incarico. Come sapete, le attività alla guida di questa Federazione sono state da subito molto intense. Abbiamo organizzato insieme la visita del presidente Ettore Prandini, lo scorso 21 giugno e per me questo grande evento ha rappresentato l’occasione di incontrare molti di voi, in quanto abbiamo presentato al presidente nazionale alcune realtà dei comparti piú interessanti del territorio. La giornata che abbiamo vissuto con il nostro presidente è stata piena di significati, il presidente ha apprezzato le nostre eccellenze e ha condiviso con noi la visione futura di Coldiretti, la progettualità, i percorsi da intraprendere e tutte le attività finalizzate a valorizzare la nostra agricoltura “Made in Italy”. Abbiamo iniziato a visitare questo territorio e mi sono reso conto della notevole varietà che lo caratterizza e della forte vocazione agricola che vanta. E infatti, a questa varietà è correlata una moltitudine di produzioni, frutto di passione, competenza e innovazione. Mi sono trasferito a Piacenza, proprio perché voglio conoscere questo territorio e tutti voi soci. Per farlo al meglio, organizzeremo incontri nelle zone, in quanto penso che il confronto diretto sia fondamentale per far crescere insieme la nostra organizzazione. Oltre alla visita del presidente nazionale, tra le occasioni di aggregazione che già si sono presentate c’è indubbiamente l’appuntamento di Coldiretti con il Villaggio Contadino di Milano. L'esperienza #stocoicontadini è stata per tutti veramente interessante, poiché da un lato si è trattata della possibilità di confrontarsi con altri agricoltori di altri territori in un contesto del tutto particolare e molto affascinante come Piazza Cannone e Piazza Castello di Milano; dall'altro per molti è stata anche l’occasione per comprendere al meglio come i consumatori siano interessati ad entrare in diretto contatto con il mondo agricolo. Una grande partecipazione all’evento che deve essere per tutti noi uno stimolo per valorizzare i primati della nostra agricoltura nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare”.

Claudio Bressanutti Direttore di Coldiretti Piacenza

Claudio Bressanutti Direttore di Coldiretti Piacenza

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Coldiretti,

il presidente Prandini nel piacentino

Intervento nel polo Terrepadane a Fiorenzuola, oltre 500 partecipanti Piacenza e la sua agricoltura di eccellenza presentate a Ettore Prandini. Il presidente nazionale di Coldiretti – eletto a novembre –ha dato inizio al suo “tour” in Emilia Romagna dal nostro territorio oggi, venerdì 21 giugno. È stata l’occasione per incontrare il Consiglio Direttivo di Coldiretti Piacenza all’agriturismo “La Barlocca” di Ziano e soffermarsi sulle produzioni di eccellenza che caratterizzano la nostra agricoltura. Il momento clou è stato l’incontro con gli associati al Polo Produttivo di Terrepadane che si trova a Fiorenzuola e che ospita gli stabilimenti dediti ai concimi liquidi e fogliari. A fare gli onori di casa - di fronte a oltre 500 presenti - è stato Marco Crotti, presidente di Coldiretti Piacenza e del Consorzio Agrario Terrepadane, affiancato dal direttore di Coldiretti Piacenza Claudio Bressanutti. Fondamentali, nell'organiz6

zazione dell'evento, anche il direttore regionale di Coldiretti Marco Allaria Olivieri e il presidente Nicola Bertinelli. Latte, pomodoro e vino, ma anche il delicato tema della valorizzazione della nostra montagna nei temi dell’intervento del presidente, introdotto da un video con le testimonianze degli associati di Coldiretti Piacenza, portavoci di grandi passioni e capacità, ma anche di tante difficoltà. “Difficile – ha detto ad esempio Mariagrazia Moia dell’azienda agricola Villa di Chiavenna, dedita all'allevamento di vacche da latte per la produzione di Grana Padano– far fronte agli oneri della burocrazia”. Un problema condiviso anche dai viticoltori, con Corrado Rossi di “Terre di Cuccagna” che si è soffermato anche sugli accordi internazionali che non tutelano le nostre eccellenze, come ad esempio il Ceta con il Canada. "Grazie ai sindaci piacentini - tantissimi quelli presenti


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a Fiorenzuola - per il sostegno fortissimo che ci hanno dato contro il Ceta" ha affermato Crotti. Dal valore distintivo del cibo ai progetti e ai contratti di filiera che mettano al centro l'attività dell'impresa agricola, dalla fauna selvatica fino alla necessità di semplificazione e ai nodi da sciogliere per quel che riguarda la Pac, Prandini ha illustrato l’agenda programmatica alla base del suo mandato alla guida di Coldiretti. "Non basta avere i prodotti migliori, non possiamo adagiarci, dobbiamo fare internazionalizzazione, valorizzare le nostre eccellenze, renderle distintive con l'etichetta d'origine" ha affermato Prandini. E sui danni devastanti dei selvatici ormai sempre piú diffusi anche nelle pianure, il presidente ha annunciato una grande manifestazione di carattere nazionale che verrà organizzata nel prossimo mese di settembre. È stato evidenziato anche il tema dell'acqua, particolarmente sentito a Piacenza, colpita dalla fortissima siccità nel 2017. "In un Paese comunque piovoso come l’Italia che per

carenze infrastrutturali trattiene solo l’11% dell’acqua, occorre un cambio di passo nell’attività di prevenzione”, dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “bisogna evitare di dover costantemente rincorrere l’emergenza con interventi strutturali”. Il primo passo è “la realizzazione di piccole opere di contrasto al rischio idrogeologico, dalla sistemazione e pulizia straordinaria degli argini dei fiumi ai progetti di ingegneria naturalistica”, ma allo stesso tempo – continua Prandini – “serve un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca, con la regia dei Consorzi di bonifica e l’affidamento ai coltivatori diretti". L'evento ha rappresentato anche un'importante occasione di aggregazione. Al termine dell’incontro, infatti, i presenti hanno cenato insieme con un’agrigrigliata a chilometro zero, grazie anche alla partecipazione degli agrichef di Terranostra.

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A Prandini due omaggi del territorio Due gli omaggi del territorio consegnati al Presidente al termine del pranzo all’agriturismo La Barlocca. Si tratta del quadro realizzato con i vinarelli dall’artista Maurizia Gentili raffigurante il mercato contadino di Campagna Amica e di una bottiglia del vin santo di Vigoleno, la piú piccola dop di Italia. È stata l’occasione per ricordare alcuni numeri che fanno grande l’agricoltura piacentina. LATTE Piacenza è la terza provincia nella Regione Emilia Romagna per quantità di latte prodotta, pari a: 331 562 tonnellate (campagna lattiera 2018-2019)

Piacenza è la quarta provincia per produzione di GRANA PADANA DOP con 280.320 forme nel periodo gennaio-maggio 2019 POMODORO Piacenza si conferma la prima provincia del Nord Italia con 9mila 962 ettari coltivati per il pomodoro da industria nel 2018. VINO Superficie vitata 5.400 ettari Az vitivinicole 2.100 85%della produzione piacentina destinata a vini DOC

In foto i momenti della consegna del Vin Santo al Presidente Nazionale Coldiretti Ettore Prandini e al Direttore Regionale Marco Allaria Olivieri.

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Frodi:

Coldiretti Emilia Romagna, bio per 6 italiani su 10,

serve logo made in Italy Nel Piacentino operano 623 imprese agricole

Con piú di 6 italiani su 10 (64%) che acquistano piú o meno regolarmente prodotti biologici è importante garantire la trasparenza in un settore che nel 2018 ha visto un incremento delle vendite del 10%. È quanto afferma Coldiretti Piacenza nell’esprimere apprezzamento per l’operazione Bad Juice condotta dall’Ispettorato centrale per la repressione delle frodi (Icqrf) e diretta dalla Procura della Repubblica di Pisa, con la collaborazione di Eurojust, che ha scoperto una maxi frode con il sequestro di 1.411 tonnellate di prodotto extracomunitario adulterato e falsamente designato "biologico" tra succhi, confetture e conserve alimentari. Con l’aumento dell’interesse per il biologico infatti è cresciuto anche il rischio truffe con le notizie di reato che sono quintuplicate rispetto all’anno precedente secondo un’analisi di Coldiretti Emilia Romagna su dati Icqrf, con 88 casi nel 2018 rispetto ai 19 nel 2017, in molti casi proprio inerenti a falsi prodotti biologici importati dall’estero, come nel caso del succo di mela. In Emilia Romagna le imprese che coltivano biologico sono oltre 5.000 su 150.000 ettari di terreno. Anche Piacenza vanta numeri importanti: sono 623 le imprese agricole biologiche, cui si aggiungono 78 preparatori. Tra i settori particolarmente significativi nel Piacentino spicca il vitivinicolo. Con il 19% di vite bio Piacenza è al secondo posto in regione. Un trend che traina e conferma quello regionale: negli ultimi 10 anni in Emilia Romagna i vigneti biologici hanno aumentato la propria superfice dai 2400 etta-

ri del 2009 ai 4509 dell’ultima rilevazione del 2018, un balzo in avanti di oltre il 187% (187,87). L’importante attività di vigilanza e controllo va ora sostenuta – conclude Coldiretti Emilia Romagna – con la definizione di un vero e proprio marchio per il biologico Made in Italy che garantisca una piena trasparenza ai consumatori rispetto a quanto portano in tavola in un settore che negli ultimi anni ha visto un costante incremento in doppia cifra dei consumi. Si tratta di un settore – conclude Enrica Gobbi, responsabile del Servizio Agroambiente di Coldiretti Piacenza - nel quale la ricerca è fondamentale, per garantire un’agricoltura piú sicura e sostenibile, alla quale dobbiamo lavorare per dare maggiore distintività e per far sì che alle nostre produzioni sia riconosciuto il giusto valore. Enrica Gobbi, responsabile del Servizio Agroambiente di Coldiretti Piacenza

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Villaggio: i numeri della tre giorni Centinaia i piacentini a Milano

Oltre 700.000 persone hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio Coldiretti che ha coperto una superficie di 200mila metri quadrati attorno al Castello Sforzesco di Milano con la piĂş grande fattoria mai realizzata in un centro storico di una cittĂ . Ăˆ il bilancio stilato dalla Coldiretti a conclusione di #Stocoicontadini, una rassegna che ha ospitato 400 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie

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didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, agrichef, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di oltre diecimila agricoltori. Centinaia i piacentini guidati dal presidente provinciale Marco Crotti e dal direttore Claudio Bressanutti presenti nei tre giorni grazie ai pullman partiti dalle sedi presenti sul territorio. Piacenza è stata protagonista al Villaggio anche


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con il produttore dell'Alta Val Nure Francesco Chinosi, che nell'area Food friggeva le patate della montagna piacentina e che è intervenuto anche all'evento dedicato alla biodiversità per parlare della coltivazione del farro dicocco e della distintività delle produzioni di montagna. Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo non sono mancate le personalità delle Istituzioni e del mondo politico, dal Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini al Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti a quello delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, dal Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti al Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni,

dal sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Guido Guidesi a Maria Stella Gelmini, Presidente dei deputati di Forza Italia. Nell’ambito del Villaggio sono stati sottoscritti anche importanti accordi come quello promosso da Cassa depositi e prestiti, Coldiretti e Filiera Italia per favorire la ricerca e l’attuazione di soluzioni a sostegno della filiera agroalimentare italiana, con la presenza dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo. Ci sono inoltre l'intesa firmata da Eni e Coldiretti che stabilisce importanti aree di collaborazione sull’economia circolare, alla presenza dell’ad Eni Claudio Descalzi, il protocollo firmato con il Ministero della Pubblica istruzione che porta gli agricoltori nelle scuole con l’educazione alimentare che diventa materia di studio l'accordo con Terna e 11


Anbi per la realizzazione di invasi e laghetti artificiali al servizio delle aziende agricole. “La grande bellezza delle mille campagne italiane ha conquistato la città con uno storico appuntamento nel centro della metropoli finanziaria del Paese” ha dichiarato il presidente Crotti nel sottolineare che “i cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’a-

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gricoltura nazionale nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare a livello europeo e mondiale”. A Milano era presente anche un'esposizione di mezzi del Consorzio Agrario Terrepadane Si tratta di due trattori d’epoca (del 1918 e del 1939) e del trattore New Holland di nuova generazione, modello T7.165 S.


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Villaggio: Eni e Coldiretti firmano Memorandum di intesa per progetti congiunti nell’economia circolare Il Presidente della Confederazione Nazionale Coldiretti, Ettore Prandini, e l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato oggi un Memorendum di intesa che stabilisce importanti aree di collaborazione nell’ambito dell’economia circolare. In base all’accordo, Eni e Coldiretti valuteranno iniziative congiunte nei seguenti ambiti: la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avanzati per il comparto energetico e bio-chemicals, e dei sottoprodotti di tali produzioni anche a fini zootecnici o di input per l’agricoltura, quali biofertilizzanti; la ricerca e promozione di colture per la produzione di cariche alternative per le green refinery, non in competizione con la catena alimentare; una gestione piú sostenibile del fine vita dei prodotti, attraverso la minimizzazione della produzione di scarti e rifiuti nell’ambito della filiera alimentare, nel trasporto e nell’imballaggio; in generale, la promozione di un’agricoltura sostenibile che punti all’ottimizzazione dei consumi energetici, alla conservazione delle matrici ambientali e l’impiego sostenibile dell’acqua, anche attraverso l’uso di strumenti digitali e di tecnologie rinnovabili. 13


Successo a San Protaso per la festa dei

Giovani Coldiretti

Successo nella serata di venerdì 12 luglio al campo sportivo di San Protaso per la festa di Coldiretti Giovani Impresa di Piacenza. L’evento – trasmesso da Radio Sound 95- ha rappresentato un’occasione di aggregazione e divertimento per il movimento giovanile guidato da Davide Minardi. È stata l’occasione per riflettere sul contributo fondamentale delle nuove generazioni nel settore. L’Italia è al vertice in Europa per numero di giovani in agricoltura con gli under 35 che sono alla guida di 57.621 imprese nel 2018, in aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente. Numeri significativi anche nel Piacentino, dove dal 2015 al 2018 sono nate quasi 200 nuove imprese grazie al sostegno finanziario del Psr. “Al riguardo va ricordato – ha affermato Minardi – che fino al 22 ottobre è possibile presentare le nuove 14

domande al bando per il primo insediamento 2019”. Per il secondo anno, dunque, San Protaso ha ospitato il tradizionale momento di festa, che ha avuto inizio con un agriaperitivo ed è proseguito con la cena negli stand gastronomici e con birra e gelato a km zero, grazie alla presenza dell’azienda agricola “Green Dog Brewery” di Lugagnano e della gelateria di Campagna Amica “Mil Sabores” di Pontenure. A fare gli onori di casa, insieme a Minardi, sono stati il presidente provinciale Marco Crotti, il direttore Claudio Bressanutti e il segretario di Coldiretti Giovani Impresa Valerio Galli. Presente il movimento femminile, Coldiretti Donne Impresa, che ha allestito un angolo della festa. Sul palco è intervenuta anche Piera Ghirardelli, responsabile Polo affari di Credit Agricole a Carpaneto. “Siamo lieti – ha affermato - di essere presenti per la


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nostra attenzione al vostro settore, che affianchiamo con prodotti e consulenze specifiche. Crédit Agricole Italia sostiene i territori in cui è presente. Il Piacentino per il nostro Gruppo è un territorio storico e di primaria importanza, al quale il Gruppo non ha mai fatto mancare il proprio sostegno”. Chiara Gemmati, responsabile comunicazione del Consorzio di Bonifica, ha ricordato invece le numerose attività didattiche sul valore dell’acqua organizzate dal Consorzio nelle scuole. A dimostrazione di quanto la Bonifica

creda nelle nuove generazioni sono anche le figure professionali inserite negli ultimi anni, a cominciare dall’ufficio progettazione. Durante la festa – sostenuta anche da Condifesa e Vh Italia - è proseguita la raccolta firme della petizione europea “Stop Cibo Anonimo” per chiedere che venga esteso l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti. Molto apprezzata infine l’esposizione del mezzo del Consorzio agrario Terrepadane, New Holland T6.165 in formato Dynamic.

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AgriAdvisor: soluzioni concrete per l’agroalimentare AgriAdvisor è il nuovo ed esclusivo strumento che consente ai gestori Crédit Agricole di offrire un servizio di consulenza personalizzato dedicato all’agricoltura. Consente di migliorare il dialogo fra banca e aziende agricole per formulare simulazioni di finanziamento disegnate sulle reali esigenze degli imprenditori.

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Centro formazione Tadini,

bilanci positivi

Cambio alla direzione: dal primo luglio Massimiliano Gobbi è subentrato a Roberto Carrera

periore ai 900mila euro con un’ulteriore crescita che si aggira quindi intorno al 20%. “Credo – commenta il presidente – che la nuova partnership che dal 2017 governa il Centro abbia dato una forte spinta a questa crescita: buona parte delle nostre attività nascono grazie alla collaborazione dei nostri soci. Oggi il Centro – prosegue Sckokai – è totalmente privato e vede rappresentati alcuni tra i soggetti piú importanti dell’agroalimentare piacentino. Sono state attivate nuove attività formative, sfruttando bandi regionali cui il Centro non aveva mai avuto accesso in precedenza. Penso ad esempio al corso di specializzazione in geomatica per l’agricoltura di precisione, al corso per progettista alimentare o alla formazione di Cambio alla direzione del Centro di formazione Vit- operatori forestali, attivati in questi ultimi anni, contorio Tadini. A Roberto Carrera, che dal primo di lu- sentendo lo sviluppo di nuove professionalità”. glio è in pensione, subentra Massimiliano Gobbi, che Oggi il Centro di Formazione Tadini conta al suo invanta già oltre dieci anni di consolidata esperienza terno cinque dipendenti, di cui una nuova assunzione fatta quest’anno per supportare le attività formaall’interno della realtà di Gariga di Podenzano. Il passaggio di consegne ufficiale è avvenuto durante tive ed amministrative. “È una realtà piccola e snella, l’assemblea di giugno. “Nel congratularci con Mas- ma che comincia a dare un contributo anche sul piasimiliano Gobbi per l’importante incarico, ringra- no occupazionale” commenta il presidente. ziamo – commenta il presidente Paolo Sckokai – Ro- La maggioranza delle quote del Centro sono state acberto Carrera per l’impegno, la dedizione e la grande quisite nel 2017 dal Consorzio Agrario Terrepadane professionalità con cui ha gestito il Centro in tutti (51%). Gli altri soci sono: Università Cattolica del questi anni”. L’assemblea è stata l’occasione anche Sacro Cuore (di cui Sckokai - Direttore del Dipartiper approvare il bilancio del Centro di formazione, mento di economia agroalimentare - è rappresentante), Cerzoo (Centro ricerche zootecniche, azienda con risultati particolarmente incoraggianti. Il 2018 si è chiuso con una crescita del 10% del fattu- sperimentale della Cattolica), Ainpo, Consorzio Piarato, pari a 760mila euro (con un utile prima delle im- cenza Alimentare, Consorzio per la Tutela del Grana poste di 54mila euro) e il bilancio di previsione 2019 Padano, Coldiretti Piacenza, Consorzio di Bonifica è ancora piú positivo: si stima infatti un fatturato su- Piacenza e Azienda Sperimentale Vittorio Tadini. 17


Calcio: Coldiretti, arriva menù contadino a km 0 per squadre e tifosi

In campo 11mila tra fattorie, mercati e agriturismi, accordo con la Lega Pro Per la prima volta i contadini italiani scendono in campo negli stadi per promuovere la conoscenza e il consumo del vero cibo Made in Italy con una squadra di oltre 11mila tra fattorie, mercati e agriturismi di Campagna Amica. È quanto spiega la Coldiretti in occasione della firma del primo accordo con la Lega Pro per la valorizzazione fra tifosi e calciatori delle migliori produzioni agroalimentari del territorio a chilometri zero. L’intesa firmata a Firenze dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini e dal Presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, 18

alla presenza del Presidente della FIFA Gianni Infantino e del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, prevede una collaborazione su un ampio progetto legato alla sana e corretta alimentazione nello sport rivolto ai bambini, ai ragazzi e a tutti gli appassionati di calcio che frequentano gli stadi. Ogni partita – spiega la Coldiretti - le squadre e i loro tifosi delle diverse regioni d’Italia avranno l’occasione di conoscere e provare il patrimonio agroalimentare del territorio facendo al tempo stesso un viaggio fra i tesori del gusto


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conservati e protetti da generazioni di agricoltori nelle campagne. Negli stadi non piú solo hot dog e noccioline, patatine e popcorn ma anche – sottolinea la Coldiretti - prodotti tipici del territorio, dai salumi ai formaggi dal pane alla frutta e alla verdura di stagione. L’obiettivo è orientare i consumatori verso scelte alimentari corrette e sicure, nel rispetto della stagionalità con prodotti 100% Made in Italy della rete di Campagna Amica che garantisce l’identità, l’origine e la tracciabilità di tutta la filiera dal campo alla tavola. L’accordo prevede presenze negli stadi, in occasione delle partite organizzate dalla Lega Pro, con oasi del gusto degli agricoltori di Coldiretti, partecipazione degli agrichef di Campagna Amica con i propri prodotti durante eventi o manifestazioni, coinvolgimento della Lega Pro in percorsi di approfondimento sui temi della legalità e nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” nelle scuole italiane con la partecipazione a

iniziative su tutto il territorio nazionale. Oltre a coinvolgere alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia – di cui 3mila ogni anno nel Piacentino - con lezioni nelle aziende agricole e in classe la rete didattica di “Educazione alla Campagna Amica” di Coldiretti si estende agli stadi con l’obiettivo di formare consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per fermare – sottolinea la Coldiretti – il consumo del cibo spazzatura e valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e il legame fra i prodotti dell’agricoltura ai cibi consumati ogni giorno. La dieta mediterranea – evidenzia la Coldiretti – è stata dichiarata la migliore dieta al mondo nel 2019 sulla base del best diet ranking 2019 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. La dieta mediterranea – sottolinea la Coldiretti – ha vinto la sfida tra 41 diverse alternative grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute. La dieta mediterranea ha consentito all’Italia di conquistare una speranza di vita che è tra le piú alte a livello mondiale con 80,8 anni per gli uomini e 85, per le donne. Si tratta – afferma la Coldiretti – della conferma della bontà di un regime alimentare che rispecchia il valore e la grande varietà enogastronomica italiana. “Acquistare prodotti locali è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione - sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti- si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che anche nel Piacentino sono diventati – conclude Crotti - non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”. 19


Una colazione per rivivere

l'agricoltura di un tempo

Le antiche tradizioni sono tornate in vita al podere Santa Barbara di Marino Colombi che ha ospitato l’immancabile colazione nell’ambito delle iniziative della Festa della Mietitura e del Pane Piacentino a San Protaso. L’evento è andato in scena durante la mattinata di domenica 14 luglio, che ha rappresentato un’occasione di raduno per gli agricoltori della zona e per le loro famiglie, con tante iniziative dedicate ai piú piccoli. Erano presenti i rappresentanti della Pro Loco di San Protaso, con il presidente Lodovico Villa, il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi con l’assessore all’agricoltura Franco Brauner e Coldiretti con il segretario di

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zona Franco Fittavolini e il segretario di Coldiretti Giovani Impresa Valerio Galli. Un momento importante che fa seguito alla festa dei giovani di Coldiretti che si è svolta con successo a San Protaso lo scorso venerdì 12 luglio. E proprio dei giovani ha parlato nel suo intervento Fittavolini, sottolineandone l’importanza che rappresentano per il futuro, la crescita e l’innovazione dell’intero settore. È stata ricordata anche la mobilitazione che Coldiretti porta avanti per valorizzare tutta l’agricoltura italiana e tutelare il diritto alla trasparenza al consumatore, ovvero la petizione europea “Stop Cibo Anonimo” per chiedere che venga esteso l’ob-


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bligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti. Risalto inoltre al contributo del movimento femminile, per le dimostrazioni degli antichi mestieri e l’allestimento del podere, dove, oltre alla colazione, sono state organizzate moltissime attività anche per coinvolgere i piú piccoli: dalle mani in pasta ai giochi di una volta, i bambini presenti si sono divertiti nel contatto diretto con la natura, finalità che Coldiretti persegue da anni con il progetto di “Educazione alla Campagna Amica”. Presenti, per le dimostrazioni, gli antichi mezzi che venivano utilizzati per la mietitura. Non mancavano infine i prodotti freschi di stagione, con angurie e meloni forniti da Cascina Gandolfi di Castell’Arquato.

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Alimentazione

ªLO SPAZIO DELLE NOSTRE DIETISTEº

LE ABITUDINI ALIMENTARI SI COSTRUISCONO DURANTE L'INFANZIA TRA GIOCO E IMITAZIONE a cura di Elena Afanasyeva Le abitudini alimentari e le scelte che facciamo al supermercato e al ristorante hanno un'influenza non solo sul nostro stato di salute, ma anche sull'ambiente. Per questo già da diversi anni la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) promuove un modello di alimentazione sostenibile per tutelare l'ambiente e la salute dell'uomo. Le diete sostenibili sono diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale, concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, sono accettabili culturalmente, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane. L'educazione alimentare, in quanto processo informativo ed educativo, svolge un ruolo molto importante nel promuovere il cambiamento delle scelte e delle abitudini alimentari. Infatti, grazie alla conoscenza e alla consapevolezza è possibile ottenere un cambiamento delle abitudini che duri nel tempo. L'educazione alimentare deve essere rivolta a tutte le fasce d'età e gruppi di po-

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polazione, in quanto tutti possono migliorare le proprie abitudini alimentari e guadagnare in salute. In particolare, risulta fondamentale promuovere una sana alimentazione fin dall'infanzia, momento in cui si creano i gusti e le preferenze alimentari , queste infatti si consolidano nel tempo e spesso vengono mantenute in età adulta. Mangiare sano ed equilibrato in età scolare favorisce la crescita, il mantenimento di un buon stato di salute e la creazione di gusti e preferenze nei confronti di alimenti “sani”. Al contrario, scorrette abitudini alimentari e uno stile di vita sedentario favoriscono l’insorgenza di sovrappeso e patologie correlate (patologie metaboliche e cardiovascolari) in età adulta, ma è sempre più frequente che queste problematiche si instaurino già dall’infanzia e dall’adolescenza, costituendo un fattore predittivo di obesità in età adulta. La famiglia e la scuola svolgono un ruolo molto importante nella formazione delle abitudini alimentari dei bambini attraverso il buon esempio e il coinvolgimento nella preparazione delle pietanze. Il pasto, a scuola e a casa, è


un momento educativo importante, in quanto i bambini tendono a consumare o rifiutare un alimento per imitazione. Imitano le abitudini dei genitori e di chi gli sta attorno (nonni, baby sitter, compagni di scuola...): ad esempio se a casa non mettiamo frutta e verdura a tavola, non possiamo pretendere che nostro figlio la consumi e la vada a cercare. Cosa fare se un bambino non gradisce un alimento o rifiuta l'assaggio? Non bisogna fermarsi al primo tentativo, ma è importante proporre l'alimento più volte nel tempo e in diverse forme e preparazioni. Diversi studi hanno dimostrato che è necessario proporre un alimento che il bambino rifiuta almeno 7-8 volte prima che lo accetti in modo stabile. Coinvolgere, per quanto è possibile a seconda dell'età, i bambini nella preparazione delle pietanze li aiuta a familiarizzare con gli alimenti e ne favorisce il consumo, in quanto i bambini sono maggiormente portati ad assaggiare quello che hanno preparato. Anche il gioco diventa un momento importante per apprendere nozioni di educazione alimentare in quanto si divertono ed hanno un alto livello di attenzione, per questo i progetti di educazione alimentare nelle scuole dell'infanzia e primaria prevedono questa modalità di insegnamento.

Di seguito i pilastri di una sana alimentazione per promuovere "buone" abitudini fin dall'infanzia: - Non saltare mai la colazione, fornisce l'energia per affrontare la giornata dopo il lungo digiuno notturno, consente di mantenere un buon livello di concentrazione, attenzione e memoria durante le ore scolastiche e migliora le performance sportive. - Gli spuntini permettono di non arrivare troppo affamati ai pasti principali, ma non devono essere troppo abbondanti altrimenti non si avrà fame ai pasti. - Aggiungi colore alle preparazioni: non far mancare frutta e verdura a tavola. Alterna i colori seguendo la stagionalità. - Bevi acqua per dissetarti. Consuma occasionalmente succhi di frutta e bibite zuccherate. - Varia le scelte a tavola. Inserisci nella tua alimentazione anche cereali e pseudocereali (riso, farro, orzo, quinoa, miglio...) oltre a pane e pasta. Alterna il consumo di carne, pesce, formaggi, affettati, uova e legumi nell'arco della settimana. - I dolci sono una coccola per il palato, è bene consumarli con moderazione (non più di 2 porzioni a settimana), limitandoli preferibilmente alle occasioni (compleanni, festività...).

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Gli alpaca di Marano

sotto il marchio “Piacenza Terra di Valori” E a ottobre arriva lo Show Internazionale a Piacenza Expo “Ho sempre creduto nel territorio, che è ricco di tradizioni e di cultura.”. Così la giovane allevatrice Gloria Merli –vincitrice dell’edizione 2018 degli Oscar Green di Coldiretti Emilia Romagna - commenta l’ingresso in “Piacenza Terra di Valori”, il marchio nato in occasione di Expo 2015 con la finalità di presentare e promuovere le eccellenze piacentine alla grande manifestazione universale di Milano. Un brand acquisito da Coldiretti Piacenza da ormai piú di un anno e messo a disposizione delle aziende piacentine che credono nel territorio e intendono contribuire alla sua valorizzazione. È il caso di Gloria, 29 anni, che a Marano di Ziano, 24

ha avviato un allevamento di alpaca da ormai tre anni. “È un’attività indubbiamente innovativa – commenta – ma si sposa molto bene anche con la tradizione, perché la lana dei miei animali – 9 esemplari – viene lavorata a mano richiamando le arti antiche. Da questa si ricavano indumenti ed accessori, incredibilmente soffici e soprattutto anallergici, in quanto la lana di alpaca è priva di lanolina”. Gloria, dopo gli studi di architettura, si è lanciata con coraggio in quest’avventura insieme alla madre Giuseppina Penna (che già gestiva un’azienda agricola dedita ai vigneti, grande vocazione della zona). Un legame tra gli alpaca e il territorio che si raffor-


AL GOLA GOLA NUOVI INGRESSI Oltre all’allevamento di alpaca, nell’ambito del Gola Gola che ha visto Coldiretti Piacenza protagonista in piazzetta Mercanti con le aziende di Campagna Amica e gli agrichef Terranostra, fanno ingresso in “Piacenza Terra di Valori” altre tre realtà piacentine. L’azienda agricola e agrituristica di Campagna Amica “Molino Fuoco” di Podenzano conta 70 vacche in lattazione con il latte prodotto che viene destinato al 70% per la produzione di Grana Padano e al 30% per il caseificio aziendale. Qui, infatti, si realizzano ben 16 differenti tipologie di formaggi, tra freschi e semistagionati. “Mulino di Bisi” di Rottofreno ha alle spalle almeno nove generazioni in agricoltura. Luigi Bisi ha rac-

colto gli insegnamenti ed i valori di papà Cesare e mamma Anna e continua l’attività coniugando tecnologia e moderne metodologie di coltivazione con storia, cultura, passione, lavoro, colori e sentimenti del mondo agricolo italiano. Infine, “Podere Paganini” con i vigneti lavorati con passione a Travo. “Il nostro ingresso –conferma la titolare Monica Tagliaferri - la voglia di valorizzare la nostra terra e i suoi prodotti e l’amore per questa bellissima valle che ci guidano nell’umile impegno di produrre vino”. Per informazioni sul marchio “Piacenza Terra di Valori” è possibile consultare il sito piacenzaterradivalori.com

zerà nel week-end del 19 e 20 ottobre, quando a in cui sono indicati numeri di capi per ettaro, unità Piacenza Expo (nel padiglione 2 del Petsfestival) la di foraggio producibili per ettaro e capi tassabili dei Società Italiana Alpaca di cui Gloria è vicepresiden- moltiplicatori per i calcoli. te organizzerà l’International Alpaca Show con partecipanti da tutto il mondo per una mostra di alpaca e della fibra, che saranno selezionati dalla giudice di gara inglese Barbara Hetherington. “Anche questa – annuncia - sarà una grande occasione per far conoscere il fascino di Piacenza e i suoi prodotti tipico, con il coinvolgimento delle aziende di Campagna Amica”. Intanto finalmente allevare alpaca è un’attività che rientra nel reddito agrario. A sancirlo è la misura contenuta nel decreto del Ministero dell’Economia e del Mipaaft che nel fissare i requisiti relativi a numero di capi e potenzialità dei terreni per l’applicazione del reddito agrario negli allevamenti per il biennio 2018-2019, prevede l’aggiunta di nuove specie per le quali scatta la tassazione su base catastale. Si ricorda che ogni due anni viene fissato il valore medio del reddito agrario riferibile a ciascun dato e il moltiplicatore da applicare a tale valore. Parte integrante del provvedimento sono le tabelle 25


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Golf, successo per il trofeo

Terranostra-Campagna Amica

A Croara premiazione con le autorità e vetrina per le tipicità piacentine Era il primo week-end con il bel tempo e complice il meteo, ha avuto un grande successo il tradizionale trofeo di golf Terranostra-Campagna Amica che si è svolto lo scorso sabato primo giugno al Club di Croara. Momento clou le premiazioni, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni. A fianco dell’organizzatore Fabrizio Masini di CreditAgri, sono intervenuti l’assessore del comune di Gazzola Ferdinando Calegari, il consigliere comunale di Piacenza Nicola Domeneghetti, la responsabile Credit Agricole Piera Ghirardelli, il responsabile Campagna Amica e Terranostra Valerio Galli e la vicepresidente di Terranostra Claudia Anselmi. È stata l’occasione anche per promuovere la petizione europea “Stop Cibo Anonimo”, ovvero la raccolta firme rivolta all’Unione Europea e finalizzata a estendere l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti. E sulle tipicità piacentine l’evento non ha mancato di porre l’accento con l’aperitivo di Campagna Amica organizzato al termine. 27


Successo a Carpaneto

per la festa a tema di Campagna Amica

Riflettori sul grano e sui primi effetti dell’etichettatura d’origine. Prosegue Stop Cibo Anonimo Grande successo a Carpaneto per la festa a tema di Campagna Amica. Domenica 23 giugno, in occasione del mercato contadino in Viale Vittoria, è stata realizzata la "Festa del grano: mietitura e pasta". Nel gazebo istituzionale all’interno dei cesti tematici riflettori sulla filiera agricola italiana dal raccolto del grano alla trasformazione finale, con l’esposizione di pane e pasta realizzati con le produzioni del nostro territorio. Un evento importante anche per richiamare ancora un volta l’attenzione sull’importanza di conoscere la provenienza degli alimenti che tutti noi mangiamo. I dati sono significativi: a poco piú di un anno dall’etichettatura d’origine per il grano della pasta è cresciuto del 20% il valore del frumento duro in Italia. A sostenere le quotazioni è il boom delle paste 100% di grano italiano ma anche – sottolinea la Coldiretti - il crollo delle importazioni dal Canada per le preoccupazioni relative all’uso del glifosato in preraccolta secondo modalità che – va ricordato – sono vietate in Italia. Una tendenza che ha provocato il crollo delle semine di grano duro in Canada dove gli agricoltori hanno deciso di coltivare il 18,8% in 28

meno di terreno a grano duro rispetto allo scorso anno, secondo l’Istituto di Statistica canadese che certifica comunque il primato produttivo planetario del Paese. E proprio per sensibilizzare i presenti circa la rilevanza dell’etichettatura d’origine, alla festa a tema è proseguita la raccolta firme "Stop Cibo Anonimo" alla presenza della responsabile di Coldiretti Donne Impresa Francesca Bertoli Merelli e del delegato di Coldiretti Giovani Impresa Davide Minardi. Coldiretti ricorda agli interessati a sostenere la mobilitazione contro il cibo anonimo, che si può firmare in tutte le sedi di Coldiretti Piacenza, in città e provincia. È possibile firmare anche on line con pochi e semplici passaggi illustrati nella homepage del sito internet sceglilorigine.coldiretti.it/ La petizione europea vede Coldiretti e Campagna Amica tra i promotori ed è denominata “Eat Original. Unmask your food”. È sostenuta da varie Organizzazioni in tutta Europa per chiedere alla Commissione di Bruxelles di agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione al consumatore sulla provenienza di quello che mangia.


A Predalbora

la festa di San Giovanni

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Tradizioni e omaggio al “Made in Italy” anche a Predalbora dove domenica 23 giugno si è svolta la festa di San Giovanni. Anche quest’anno il tradizionale evento nella suggestiva località dell’alta Val Nure è stato organizzato dal giovane produttore di Campagna Amica Francesco Chinosi con un ricco programma, dalla Santa Messa cantata da Domenico Forlini con la successiva processione, il pranzo con i prodotti tipici, tra cui la rinomata torta di patate, e il concerto de “I Girasoli” accompagnati dalla fisarmonica di William Zolezzi. Già da alcuni anni Chinosi anima il caratteristico borgo con eventi di richiamo. Iniziative frutto della sua passione per la montagna piacentina, ribadita in occasione dell’adesione della sua azienda al marchio “Piacenza Terra di Valori”.

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Frutta e verdura

salvate dal maltempo

In piazza Duomo tantissimi visitatori dell’esposizione di Coldiretti Le fragole colpite dal maltempo delle prime settimane di maggio in mostra venerdì 24 maggio, in piazza Duomo. Le forti precipitazioni di maggio hanno ridotto le quantità, come spiegato ai tantissimi visitatori del mercato contadino di Campagna Amica, dalla Coldiretti di Piacenza. In mostra c’era la frutta e la verdura di stagione e quindi oltre alle fragole, ravanelli e asparagi. “Abbiamo ribadito l’importanza di consumare prodotti di stagione e del territorio” conferma Valerio Galli, responsabile di Campagna Amica. Doveroso ricordare che tra i piú colpiti dal maltempo nel Piacentino ci sono indubbiamente gli apicoltori. "Persa per l'ennesima volta la produzione di miele di tarassaco e acacia, - ha commentato in merito Roberto Pinchetti che presiede l’Associazione degli Apicoltori Piacentini- la speranza è di recuperare con gli altri mieli che il nostro territorio offre, in particolare il miele di tiglio, di castagno, oltre a svariati e ottimi mieli millefiori e di melate". Anche nei mesi di giugno e luglio si sono verificati violenti temporali. Dall’inizio dell’estate ai primi di luglio sono già 117 gli eventi climatici estremi che hanno flagellato l’Italia con tempeste di grandine, nubifragi, trombe d’aria, fulmini, pioggia violenta e

forte vento. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati della banca dati europea ESWD sugli eventi estremi. Il maltempo – sottolinea la Coldiretti - ha colpito a macchia di leopardo provocando gravi danni in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura con le coltivazioni di cereali e, verdura e frutta prossime alla raccolta. Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che – precisa la Coldiretti – si manifesta con una piú elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. La nuova ondata di maltempo tra l’altro – conclude la Coldiretti - ha provocato allagamenti nelle campagne e danneggiato pesantemente mais e cereali in campo aggravando il conto dei danni nelle campagne in un 2019 segnato da forti anomalie con i primi mesi dell’anno particolarmente siccitosi ai quali ha fatto seguito un maggio freddo e bagnato ed un mese di giugno tra i piú caldi di sempre. 31


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Venerdì piacentini:

la piazza si colora di giallo

Terrepadane e Coldiretti Piacenza sono state protagoniste ai Venerdì Piacentini. L’appuntamento è andato in scena il 28 giugno alle porte di piazza Cavalli, in Corso Vittorio Emanuele all’angolo con via Sopramuro. Oltre all’esposizione di un mezzo agricolo del Con-

sorzio Agrario, numerose iniziative hanno coinvolto i visitatori. Negli spazi Coldiretti Piacenza sono stati serviti a ritmo di musica cocktail a base di vini tipici piacentini e succhi di frutta delle aziende Campagna Amica, mentre Terrepadane ha dato la possibilità di scattare foto divertenti e personalizzate.

Campagna Amica ancora nelle scuole

Campagna Amica ancora protagonista nelle scuole nell’ambito del progetto europeo Pon. Durante il mese di giugno, alla scuola elementare di Pontenure, di fronte a una trentina di bambini, la dietista Monica Maj ha tenuto una lezione dedicata al valore del cibo e all’importanza della stagionalità, cui è seguita la merenda a base di gelato di Campagna Amica offerta dal gelatiere Gentian Ashiku. I bimbi hanno gustato il gelato con le ciliegie dell’azienda “Campo dei frutti” di Borghetto. Coldiretti Piacenza è protagonista nelle scuole del territorio da ben 18 anni con progetti innovativi e coinvolgenti: circa 3mila gli studenti interessati ogni anno. Attività la cui importanza è stata ribadita dal presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, nell’intervento dello scorso venerdì al polo produttivo di Terrepadane

a Fiorenzuola. “Per far capire alla società ciò che siamo e rappresentiamo – ha annunciato - in accordo con il Ministero della Pubblica istruzione, andremo in tutte le scuole per fare educazione alimentare. Dobbiamo rendere consapevoli le nuove generazioni del valore di una sana alimentazione mediterranea”. Il referente di Campagna Amica a Piacenza è Valerio Galli. 33


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POMODORO VERSO LA RACCOLTA “Prematuro prevedere i quantitativi. Prodotto da valorizzare per l’intero territorio partendo dai produttori” Un mese di maggio caratterizzato da basse temperature e piovosità, a cui sono seguiti un giugno torrido e senza precipitazioni e un luglio che si presenta con una forte instabilità. Siamo di fronte a un meteo quantomeno “strano” e con queste premesse la coltura del pomodoro si avvia alla maturazione e quindi alla raccolta nei campi piacentini. A parte nelle aree della provincia che purtroppo sono state colpite dalle violente grandinate di inizio mese nelle quali i danni sono già evidenti, per le restanti zone fare previsioni ora sui quantitativi è assolutamente prematuro. Bisognerà attendere almeno l’inizio della raccolta, che comunque arriverà a pieno regime un po’ in ritardo rispetto agli anni scorsi. Entrando nel merito delle principali e annose problematiche legate alla coltura, innanzitutto c’è quella del ragnetto rosso, che sicuramente quest’anno è stata affrontata in modo piú attento e preventivo da tecnici e agricoltori e che è stata in parte alleviata dalle temperature non troppo elevate e dalle recenti precipitazioni. È chiaro che il problema comunque persiste sul territorio. Se dovesse prendere il sopravvento potrebbe causare la distruzione di appezzamenti, quindi la tematica non va di certo sottovalutata. Un’altra questione da sempre complessa riguarda l’acqua. Sicuramente queste piogge hanno aiutato a gestire la risorsa idrica, ma al riguardo è importante che prosegua il dialogo costruttivo tra istituzioni, Consorzio di Bonifica e agricoltori. Infine tra le priorità c’è indubbiamente la filiera del pomodoro. Le condizioni contrattuali sono note, è evidente quanto sia difficile per gli agricoltori produrre la coltura, investire sulla stessa, ricavando una marginalità, con queste condizioni. E quindi, oggi piú che mai, è necessario intervenire per la valorizzazione di questa coltura, che per il Piacentino è da sempre motivo di orgoglio. Dobbiamo saper raccontare il nostro prodotto, puntare sull’origine, spiegare come il pomodoro coltivato da noi porti con sé caratteristiche di salubrità e sicurezza garantite da disciplinari e da controlli sempre attenti e puntuali. E quindi dobbiamo riuscire a mettere a frutto queste positività per garantire un reddito ai nostri coltivatori, perché a beneficiarne sarà l’intero territorio, considerato il volano economico e sociale che il prodotto rappresenta per tutta la collettività già a partire dal campo. Filippo Arata Presidente Ainpo

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Università Cattolica Approccio innovativo della gestione del suolo nel panorama della viticoltura Da Bruxelles alla sede di Piacenza: in visita ai vigneti del Parco del Ducato di Piacenza e Parma

Ancora un deciso passo in avanti per la ricerca Life SOIL4Wine finanziata dall’Unione Europea e coordinata dal prof. Poni del Dipartimento di Produzioni vegetali sostenibili (Di.Pro.Ve.S.) della sede di Piacenza, che è stata oggetto nei giorni scorsi di una visita di monitoraggio da parte del funzionario della Commissione Europea dr. M. Quicheron. Il progetto, che viene sviluppato con il partenariato di HORTA (spin off della Cattolica), ART-ER S.p.A. (Regione Emilia Romagna), Ente di Gestione dei Parchi e della Biodiversità dell'Emilia Occidentale e la Società di servizi Vinidea, è stato avviato il 1 gennaio 2017 e terminerà il 31 dicembre 2019. Si sviluppa primariamente nel territorio vitato delle aree protette dei Parchi del Ducato delle provincie di Piacenza e Parma e coinvolge numerosi viticoltori del territorio avendo come finalità la divulgazione dei benefici indotti da

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tecniche di gestione del suolo volte a rispettare i principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale, concorrendo così al raggiungimento degli obiettivi del programma LIFE dell'Unione Europea che dal 1992 finanzia progetti di salvaguardia dell'ambiente e della natura. I principali risultati attesi dal progetto interessano primariamente due tematiche: il supporto alle decisioni dei viticoltori per la gestione del suolo e la valorizzazione e remunerazione dei servizi ecosistemici forniti dall'ecosistema vigneto. Il sistema di supporto alle decisioni sviluppato (DSS), che attualmente è oggetto di test da parte dei viticoltori locali, si propone di guidare l'utilizzatore nell'individuazione delle problematiche del suolo presenti nei propri vigneti e nella successiva scelta e applicazione e verifica delle migliori soluzioni che possano risultare maggiormente sostenibili rispetto alla gestione ordinaria, abbattendo l'impatto delle principali minacce al suolo agrario, quali erosione, compattamento, riduzione del contenuto di sostanza organica e rarefazione della biodiversità. La prima giornata è stata dedicata alla visita dei vigneti dimostrativi nei quali sono state applicate alcune delle tecniche di gestione proposte dal DSS. Di grande attrattiva è stato l’elemento di forte innovazione che consiste nella determinazione del valore economico attribuibile ai cosiddetti "servizi ecosistemici" forniti dal suolo in vigneto, in particolare lo stoccaggio delle acque meteoriche, il mantenimento della sostanza organica e il controllo dei processi erosivi. Grande la curiosità e l’attenzione da parte dei viticoltori che, in futuro, potrebbero beneficiare di strumenti di remunerazione in caso di adozione di comportamenti virtuosi a favore del mantenimento della salute del suolo. Gli ultimi mesi di progetto permetteranno di validare i risultati ottenuti e avviare le attività di divulgazione lungo la filiera vitivinicola locale e non.


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Pac, ecco gli importi

degli aiuti accoppiati per il 2018 la circolare

Agea

definisce gli importi

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Sono stati definiti gli importi unitari per gli aiuti accoppiati, pari al 12% del totale nazionale degli aiuti, che per la campagna 2018 valgono 450.232.000 euro. Il 5 giugno Agea ha pubblicato la circolare con gli importi relativi al settore zootecnia (bovini da latte, carne bovina e bovini macellati, ovi caprini), settore frumento duro, colture proteiche, proteaginose e settore olio di oliva. Per le vacche da latte (allevamenti di qualità) i capi accertati sono 1.082.393 per un importo unitario in euro di 78, 11; per le vacche da latte di allevamenti di qualità in zone montane (159.481 capi) è di 68,88: per le bufale da latte (89.495) 44,24; per le vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico(295.412) è di 124,66; per le vacche a duplice attitudine iscritte nei libri genealogici o registro anagrafico e inserite nei piani selettivi (99.691) è di 23,46; per le vacche nutrici non iscritte nei libri o nel registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti come allevamenti da latte (97.775) l’importo è di 80,58. Per i capi bovini macellati tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi l’importo è di 42,35, per quelli allevati per almeno 12 mesi, per 6 mesi ma aderenti a sistemi di qualità, per almeno sei mesi e aderenti a sistemi di etichettatura, allevati per sei mesi e certificati l’importo sale a 60,16. Alle agnelle da rimonta è riconosciuto un premio di 25,94 ai capi ovini e caprini macellati di 5,38. Per le misure di superficie il premio specifico alla soia è di 66,39 e al pomodoro da industria 189,21.


Senior sempre piú innovativi con Progetto GINS Food e invecchiamento attivo Anche una delegazione piacentina di Coldiretti ha partecipato all’incontro regionale che si è tenuto a Bologna, organizzato da Vania Ameghino - Segretaria Regionale Senior Emilia Romagna –per focalizzare l’attenzione sull’ importanza dell’invecchiamento attivo e la conoscenza dello spirito delle case salute in Emilia Romagna. Interlocutori del progetto la Regione Emilia Romagna con Marina Friedel e la sua linea “GINS FOOD” gusto in salute per contrastare lo sviluppo delle malattie croniche degenerative e l’Intervento del dott. Emanuele Ciotti che ha illustrato chiaramente lo spirito delle case salute. Ha aperto il convegno il Presidente Nazionale Pensionati Coldiretti, Giorgio Grenzi, sottolineando l’importanza e la forza dell’essere numerosi, dell’essere uniti dallo stesso spirito nel portare avanti le battaglie non solo come agricoltori, ma anche come pensionati che hanno la possibilità di vivere meglio utilizzando gli strumenti che permettono un “Invecchiamento attivo”. La sfida dei nostri giorni, è riuscire a mantenere non solo il fisico in movimento, cercando di prevenire le malattie con una alimentazione corretta, ma anche una mente allenata e vigile. Altro tema importante e delicato è la sicurezza. Una persona che ha sempre vissuto in campagna, deve avere la possibilità, se lo desidera, di continuare a viverci in serenità, senza essere condizionata dalla paura che qualcuno possa fargli del male, in questo lo sviluppo degli agriturismi, può essere un aiuto a garantire la serenità e a prevenire l’isolamento di chi sceglie di non abbandonare la campagna. Da Piacenza era presente una delegazione guidata da Giorgio Rossi, presidente provinciale dei Senior di Coldiretti Piacenza e vicepresidente regionale.

Delegazione piacentina a Bologna

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Gruppi operativi: il bando Psr Coldiretti Piacenza segnala la terza edizione del BANDO PSR che sostiene la costituzione di GO, gruppi operativi: si partecipa formando un raggruppamento, generalmente a scopo ricerca. Nel gruppo deve esserci almeno un’azienda agricola e un istituto di ricerca pubblico o privato. Le domande devono essere presentate entro il 18 ottobre. Di seguito le caratteristiche Oggetto: operazione 16.1.01- sostegno per la costitu-

zione e gestione gruppi operativi del PEI (Partenariato Europeo per l'Innovazione). Focus area 4B e 2A. Premesse: stato attuazione misura 16 : 93 GO in Emilia Romagna finanziati per un importo di €22.901916. In Italia ad oggi complessivamente 266 GO suddivisi in 8 regioni e 2 provincie autonome. È in fase di completamento l’istruttoria delle domande a febbraio.

In sintesi il bando pubblicato Focus area 2A Focus area 4B Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l'ammogestione dei fertilizzanti e dei pesticidi dernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l'orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività. Ambito intervento Ottimizzazione dei sistemi di organizzazione, gestione Riduzione dei rilasci di sostanze inquinanti e migliorae verifica tecnologica per l’uso razionale in agricoltura mento della qualità delle acque e del suolo Controllo delle avversità con metodi a basso impatto Verifica e adattamento dei sistemi colturali agricoli ai cambiamenti climatici Sostenibilità e giustificabilità sociale degli allevamenti: benessere animale e riduzione odori Sviluppo nuove varietà e tipologie prodotto Miglioramento quali-quantitativo foraggi Ottimizzazione alimentazione animale e gestione allevamento Azioni di adattamento ai cambiamenti climatici Modellistica, sensoristica e supporti decisionali Applicazione dei dati tele-rilevati all’agricoltura di precisione Caratterizzazione oggettiva dei prodotti agricoli Sviluppo prodotti dietetici e salutistici Sviluppo prodotti trasformati (IV e V gamma) Meccanizzazione integrale e robotica per l’agricoltura Pratiche con l’antibiotico resistenza

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Pratiche pre e post raccolta per la sicurezza delle produzioni agricole Nuovi materiali e tipologie di imballaggio Nuovi prodotti e tecnologie per la produzione di alimenti zootecnici Tracciabilità e documentazione, certificazione ambientale Diversificazione e ricollocazione produttiva Monitoraggio e benchmarking aziendali sia tecnico che economico Analisi di mercato e nuove modalità di commercializzazione dei prodotti agricoli Applicazione dei principi e strumenti di intelligenza artificiale ai dati che caratterizzano la produzione agricola. Dotazione finanziaria e intensità aiuto € 2.265.770 € 6.087.697 70% spesa ammissibile per la misura 16.1.01 90% spesa ammissibile per la misura 16.1.01 Se attivate i tipi operazione 1.1.01, 1.3.01 e 2.1.01 si applicano le regole delle misure 1 e 2 Scadenza presentazione domande 18 ottobre 2019 Durata e massimali di spesa Piano durata 30 mesi Piano durata 30 mesi Spesa compresa tra 50.000 e 250.000 Spesa compresa tra 50.000 e 400.000 Attività ammissibili Sviluppo e collaudo di processi, prodotti, servizi, pratiche e tecnologie Investimenti materiali e/o immateriali relativi alla cooperazione, sostenuti prima dell’utilizzo diffuso dei processi, prodotti, servizi, pratiche e tecnologie realizzati Sperimentazione e adattamento di nuove tecnologie, di nuovi processi e servizi in relazione ai contesti geografici e/o ambientali della regione (progetti pilota) Beneficiari Il beneficiario del sostegno è il gruppo operativo (GO) del PEI. La forma giuridica che il GO adotta può essere riconducibile alle forme previste dal C.C. e leggi speciali (reti – soggetto) o create per la realizzazione del piano attraverso raggruppamenti temporanei Requisiti gruppo operativo Il GO dovrà aggregare, quali membri effettivi, almeno un’impresa del settore agricolo e almeno un organismo di ricerca e/o sperimentazione pubblico o privato. Possono far parte del GO con partner effettivi: consulenti e formatori - organizzazione di produttori agricoli - imprese del settore agroindustriale - organizzazioni interprofessionali

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Pioppicoltura: cosa prevede il bando È stato pubblicato il bando del Psr (OPERAZIONE 8.1.03) in tema di ARBORICOLTURA DA LEGNO - PIOPPICOLTURA ORDINARIA. Lo comunica Coldiretti Piacenza, a disposizione per fornire assistenza agli interessati. Il sostegno viene concesso a proprietari o possessori/gestori di terreni pubblici e privati, nonché a loro consorzi, a copertura dei costi di impianto e non comprende premi annuali. Condizioni di ammissibilità Per accedere al regime di sostegno devono essere verificate le seguenti condizioni: • le superfici devono ricadere in ambiti di pianura; • i terreni interessati dall’imboschimento sono solo superfici agricole non dichiarate né riconosciute o qualificabili “bosco” o comunque con vincolo di destinazione a tale uso, con la sola eccezione per le superfici non

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agricole coltivate a pioppeto in annualità precedenti a quella della domanda di sostegno purché libere dal soprassuolo alla data di presentazione della domanda; • le superfici agricole non sono dichiarate o riconosciute prati e prati/pascoli permanenti; • la superficie minima di imboschimento deve essere pari o superiore a ha 1; • non potranno essere oggetto di una singola domanda estensioni superiori a ha 20 e non potranno essere imboschite singole unità per estensioni superiori a 10 ha. Entità del sostegno 6.1 Costo di impianto La copertura dei costi di impianto è un sostegno all’investimento che copre le spese effettivamente sostenute dal beneficiario.


PREPARAZIONE TERRENI E MESSA A DIMORA materiale di moltiplicazione

COSTO SEMPLIFICATO

giustificativi di spesa nei limiti degli importi dei prezzari per i relativi costi unitari spese tecniche e generali percentuale in riferimento alle voci precedenti da riferire a specifiche disposizioni nazionali o regionali preparazione del terreno e messa a acquisto materiale spese generali e tecniche dimora Costo semplificato Materiale di moltiplicazione fore- Progetto, rilievi tecnici Lavorazioni del terreno andanti (ara- stale: (compresi rilievi GPS per delimitatura/vangatura e affinamento), Lavo- Semenzali Trapianti Talee Astoni, zione e misura aree) squadratura e razioni a strisce e a buche (solo per Pioppelle picchettatura (esclusa pioppicoltupioppicoltura scarificatura e squara), informazione dratura) Il costo unitario massimo ammissibile è fissato in € 4.000/ha con aliquota 40%. Nei casi in cui le spese sostenute sono pari o superiori al “costo massimo ammissibile” il sostegno è limitato all’importo massimo sopra definito (Euro 1600). Nei casi in cui il “costo effettivo dell’impianto” è inferiore

al “costo massimo ammissibile”, il sostegno è rapportato al “costo effettivo dell’impianto”. Presentazione delle domande di adesione/sostegno Le domande di adesione/sostegno di cui al presente bando devono essere presentate entro le ore 13.00 del 27 settembre 2019.

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Revisioni trattori: rinviate le scadenze

Slittano le revisioni dei trattori. Per le macchine agricole e operatrici immatricolate entro il 31 dicembre 1983 la revisione è fissata entro il 30 giugno 2021, per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1983 al 31 dicembre 1995 la scadenza è entro il 30 giugno 2022, per quelli dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2018 revisione entro il 30 giugno 2023 e infine per le immatricolazioni dopo il 1° gennaio 2019 la revisione deve avvenire al quinto anno entro la fine del mese di prima immatricolazione. Lo comunica Coldiretti Piacenza nel rendere noto il nuovo calendario stabilito dal decreto del ministero delle Infrastrutture di concerto con il Mipaaft pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 giugno relativo alla revisione periodica delle macchine agricole e operatrici secondo quanto fissato dal decreto legislativo 285 del 1992.

Il decreto ricorda che dal 2016 è scattata la revisione obbligatoria delle macchine agricole e operatrice, ma che essendo necessaria una particolare disciplina tecnica la cui normativa tecnica ha evidenziato difficoltà ed essendo scaduti i tempi sono state fissate nuove date per evitare che scattassero sanzioni per il mancato rispetto dei termini. “È importante aver ottenuto il rinvio delle scadenze – commenta Coldiretti – anche per evitare che arrivassero dei verbali agli imprenditori in assenza del previsto decreto tecnico necessario per effettuare le revisioni”. Ora Coldiretti garantisce l’impegno nella messa a punto del decreto per rendere “possibile” la revisione di macchine agricole anche molto vecchie ma che sono ancora particolarmente utili alle imprese agricole associate.

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Vacche in stress da caldo,

da Terrepadane consulenza personalizzata Dall’ambiente all’alimentazione, i consigli per creare le migliori condizioni agli animali

Stefano Zaupa responsabile zootecnico Consorzio Agrario Terrepadane

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Lo stress da caldo e le gravi problematiche ad esso connesso costituiscono da tempo un ampio capitolo della tecnica di allevamento della vacca da latte. Un tema complesso che approfondiamo con il dottor Stefano Zaupa, responsabile del settore zootecnico del Consorzio Agrario Terrepadane. “il periodo piú critico per la bovina da latte – spiega l’esperto - va dall’inizio dell’estate fino alla fine dell’autunno. La sindrome della bassa produzione non è limitata al solo periodo estivo. Le bovine non sudano e per questo motivo fanno molta fatica a disperdere il calore. Intorno ai 22 gradi, con un indice dell’umidità che supera il 68-70%, un animale che produce circa 35 litri di latte al giorno, è già in stress da caldo. Quando le temperature e l’umidità si alzano si possono quindi verificare vere e proprie emergenze. Per gestirle sono fondamentali innanzitutto gli accorgimenti strutturali. Non solo le ormai diffuse pale per la ventilazione, ma anche la climatizzazione degli ambienti e il raffrescamento degli animali attraverso doccette, a goccia grossa o a nebulizzazione (quest’ultima consigliata solo se l’ambiente ha una buona aerazione, altrimenti si rischia di aumentare ulteriormente l’umidità)”. Oltre alle tante tecnologie messe a punto nell’ambito dell’impiantistica di stalla, anche dal punto di vista alimentare sono stati ratificati alcuni accorgimenti. Quale deve essere dunque la strategia dell’alimentarista in questo momento dell’anno? Come bilanciare la razione in estate? “Bisogna partire dal fatto che l’animale in stress da caldo presenta un calo dell’ingestione della sostanza secca, se in condizioni standard siamo attorno ai 21-22 chili consumati al giorno, con l’aumento delle temperature si scende fino a 18 chili. Questo perché la bovina, per reagire al caldo, aumenta gli atti respiratori e mangia meno. E quindi produce meno latte, con un possibile calo anche della qualità del latte. In queste fasi la nutrizione gioca quindi un ruolo molto importante: bisogna cercare di adottare tutte le soluzioni che diano all’animale il sostegno di cui ha bisogno. Per bilanciare la razione si cerca di calare la concentrazione di amidi e aumentare la percentuale di zuccheri, la grassatura e l’apporto proteico. Normalmente si utilizzano anche i lieviti e si può aumentare la concentrazione dei macrominerali (con particolare riferimento al potassio) e la percentuale di bicarbonato di sodio. Al riguardo, Terrepa-


dane offre una consulenza mirata e personalizzata agli allevatori che non riguarda solo l’alimentazione, ma anche l’ambiente in cui si trovano gli animali, al fine di creare le condizioni migliori. Ad esempio, al di là del bilanciamento della razione, anche i tempi e le modalità di somministrazione richiedono una valutazione: in estate, meglio sarebbe scaricare la miscelata nel tardo pomeriggio, subito dopo la seconda mungitura, quando le bovine hanno piú appetito, oppure dividere in due dosi la razione per una migliore conservazione degli alimenti (per la quale è possibile ricorrere anche ad acidificanti che mantengono stabile la miscelata). Nel corso della giornata (almeno quattro volte al giorno) è opportuno anche avvicinare la miscelata alla mangiatoia, affinché la bovina trovi l’alimento senza fatica. Da considerare anche l’uniformità dell’alimento somministrato, l’animale non deve fare autonomamente una selezione, perché rischia di scartare le fibre e va valutata infine l’organizzazione – nelle medie e grandi stalle -di gruppi di lattazione con primipare e pluripare divise, per ridurre stress e competizione”. Come fronteggiare la fase di transizione? “È sicuramente la fase piú critica (pre-parto/post-parto). Qui è davvero fondamentale l’ambiente. La vacca prima del parto (fase asciutta) ha bisogno di un’area pulita e spaziosa. Occhio anche ai foraggi: la loro digeribilità è ancor piú importante in questo periodo e Terrepadane ha tutti gli strumenti per valutare la qualità del foraggio direttamente in stalla. Anche la somministrazione di fonti di fibra alternative può essere utile, quali le polpe di barbabietola o le buccette di soia”.

Come va gestita l’acqua di bevanda? “Naturalmente è un altro aspetto importante. L’animale, in stress da caldo, beve fino al 50% in piú della media e quindi anche 120 litri d’acqua ogni giorno. L’acqua deve essere sempre disponibile con bacinelle ben pulite”. Mais e micotossine. Un problema che persiste? “Purtroppo sì, è un tema complesso. Terrepadane esegue controlli continui sulla merce in entrata e in uscita, che si tratti di materie prime o di mangimi. Dai riscontri che facciamo, siamo decisamente al di sotto dei limiti di legge ed è importante che sia così. Il prodotto che forniamo è sempre controllato e controlliamo anche le materie prime presenti in azienda. Il nostro brand mangimistico è Emilcap che lavora con no Ogm, materie prime garantite e italiane”. Fertilità e stress da caldo: è un problema risolvibile? “È chiaro che in condizioni di stress, la fertilità ne risente. Gli accorgimenti per modificare la razione, rendendola il piú possibile energetica e appetibile, servono a questo, ma è doveroso ribadire che i risultati si ottengono se l’ambiente è favorevole. La nutrizione è importante, ma non basta”. STEFANO ZAUPA Di San Donato Milanese, è responsabile zootecnico del Consorzio Agrario Terrepadane da marzo di quest’anno e vanta una notevole esperienza nel settore. Per 17 anni di ha ricoperto infatti il ruolo di tecnico commerciale nella “Veronesi Holding”, mentre da maggio 2017 a febbraio 2019 ha lavorato come capo area Lombardia nel Gruppo francese “Roullier”.

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Fatturazione elettronica: le novità in vigore dal primo di luglio

Coldiretti illustra la normativa: assistenza completa alle aziende Novità per la fatturazione elettronica, dopo i primi sei mesi di applicazione. Lo comunica Coldiretti Piacenza che con i suoi uffici fiscali ha da subito offerto servizi e assistenza completa alle aziende. Dal primo di luglio 2019 è entrata pienamente in vigore la normativa fiscale, recentemente modificata dalla conversione in legge del Decreto Crescita, che prevede nuove regole per l’emissione delle fatture elettroniche relativamente alle tempistiche per la trasmissione telematica e al contenuto delle stesse fatture (campo data fattura) oltre all’inasprimento delle sanzioni previste in caso di ritardi o irregolarità. “L’emissione delle fatture immediate – spiega il responsabile dell’area fiscale Emanuele Gonsalvi che entra nel merito delle novità - deve avvenire entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione (ovvero entro 12 giorni dall’incasso del corrispettivo), e il campo data fattura deve sempre essere valorizzato con la data di effettuazione dell’operazione”. Nessuna modifica è invece prevista per le tempistiche di emissione delle fatture differite, generalmente relative a cessioni di beni, la cui consegna/spedizione risulta dal documento di traspor-

to. Esse possono sempre essere emesse entro il giorno 15 del mese successivo rispetto alla data di effettuazione dell’operazione. Anche in questo caso il campo data fattura deve però essere valorizzato con la data di effettuazione dell’operazione, in caso di fattura riferita a piú consegne, dovrà essere indicata la data dell’ultimo ddt. Gonsalvi interviene anche sulle sanzioni. Dal 1° luglio 2019, nel caso in cui le fatture non vengano emesse entro i termini indicati, la norma prevede una sanzione nella misura che va dal 90 al 180% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato”. A questa sanzione – spiega il responsabile dell’area fiscale di Coldiretti Piacenza - dovranno poi sommarsi le sanzioni per la non conforme tenuta dei registri iva, la sanzione per la non corretta comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche iva e la sanzione per il tardivo versamento dell’imposta (quando dovuta). Per le aziende con liquidazione iva mensile, - conclude Gonsalvi - la norma ha esteso di ulteriori 3 mesi la moratoria sanzioni, con temporanea disapplicazione delle sanzioni fino al 30 settembre 2019.

Fatturazione elettronica:

i servizi Coldiretti

Come noto, dallo scorso 1° gennaio le fatture elettroniche hanno sostituito i documenti cartacei. Coldiretti Piacenza ha subito rivisto la gestione del servizio contabilità, adeguandolo alle normative e alle specifiche esigenze delle aziende. I numeri del servizio sono particolarmente positivi, come spiega il direttore Claudio Bressanutti. “Nei primi sei mesi del 2019 abbiamo provveduto alla ricezione delle fatture di acquisto, che sono state immediatamente inoltrate a mezzo mail alle imprese associate, alle quali forniamo anche a fine mese o trimestre l’elenco completo di tutte le fatture ricevute, utile anche per la gestione di scadenziari e pagamenti. Positivo anche l’andamento del “ciclo attivo”, ovvero l’emissione delle fatture, in parte eseguito dai nostri uffici

e in parte direttamente dalle aziende che hanno scelto di attivarsi, attraverso i servizi digitali offerti tramite il Portale del Socio di Coldiretti. Un’opportunità in piú per usufruire dei servizi Coldiretti senza diversi muovere dall’azienda”. Gli interessati ad avere in merito chiarimenti possono rivolgersi direttamente agli uffici fiscali delle sedi di Coldiretti Piacenza presenti sul territorio. “Si tratta di una novità importante per garantire maggiore tracciabilità e meno burocrazia. Offriamo – conclude il direttore un’assistenza efficace e concreta, il sistema ha richiesto notevoli sforzi, ma i costi sono rimasti invariati, a conferma della forte sensibilità alle esigenze delle nostre imprese associate”.

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