Money Urbanism. Progetto urbano e cicli di produzione della città - Baiocco, Silvestrin, Tecchio

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MONEY URBANISM

Metropark e MOM. L’idea di sostenibilità, uno scopo in comune per la mobilità integrata.

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Le città dove le politiche di sostenibilità dei trasporti hanno avuto più successo sono state quelle nelle quali le diverse tipologie di intervento sono state applicate in maniera integrata in modo da rinforzarsi l’ una con l'altra. Per dare una soluzione a queste problematiche, il Comune di Treviso e l’azienda di trasporti MOM, stanno avviando un progetto volto adimplementare i sistemi di Green Mobility Services ecosostenibili e integrati. Il progetto, centrato sul sistema di gestione dei parcheggi, si prefigge di incentivare la mobilità alternativa e l’uso dei veicoli (privati e merci) elettrici; migliorare la distribuzione merci in area urbana; sperimentare con il taxi collettivo la mobilità flessibile delle persone, ridurre emissione di inquinanti e efficienza energetica. L’offerta di servizi di sosta integrati con altre modalità di trasporto, in una logica di mobilità sostenibile, costituisce il principale impegno della società Metropark per quanto riguarda la Sostenibilità ambientale. A questa valenza ”naturale” di sostenibilità delle attività di Metropark si sommano i costanti sforzi per la riduzione degli impatti ambientali delle proprie attività, sia di sede sia dei parcheggi e per la progettazione e realizzazione di investimenti sempre più eco-sostenibili. Lo scopo di entrambe sarà quello di fornire un servizio di mobilità completa, dove entrambe le società partecipano, Metropark offrendo lo spazio e le attrezzature adatte e gestendo il sistema parcheggio, Mom il servizio di bike station e nuovo terminal dei bus extraurbani. Il progetto propone lil servizio di bike sharing mediante l’aumento delle bici e delle colonnine presso alcune stazioni già esistenti e di installazione di due nuove stazioni presso l’area Metropark, per pendolari e viaggiatori in arrivo alla stazione ferroviaria. Bike station per le bici private, videosorvegliate, alle quali gli utenti possono accedere mediante scheda magnetica. Introduzione di specifi stalli per chi utilizza veicoli merci elettrici; introduzione di specifi stalli per chi utilizza veicoli merci elettrici; nuova fermata autobus extra-urbani con servizi annessi quali, biglietteria, edicola, bar e ristorazione.

Progetto Bike station. Incentivare la mobilità alternativa alla mobilità su gomma, potenziando i servizi di sosta integrati. La ricerca del potenziale ciclista deve essere estesa a tutti gli altri sistemi di trasporto analizzandone la domanda di spostamento lungo le varie direttrici. I programmi di sviluppo ciclabile urbano devono porsi i seguenti obiettivi. 1. Aumentare la mobilità in bicicletta dagli attuali 10-15% italiano al 25-35% europeo, offrendo al ciclista infrastrutture sicure, protette e confortevoli ed informazioni chiare ed affidabili; 2. Adottare la regola che fino a 400 metri si va a piedi, fino a 2 km in bici, oltre con altri mezzi, meglio se collettivi. L'obiettivo da perseguire non è solo quello di realizzare nuovi percorsi ciclabili, perché non sempre gli interventi infrastrutturali hanno come risultato certo un incremento della mobilità ciclabile, ma è soprattutto quello di attivare e aumentare la mobilità ciclabile. Le persone devono essere invogliate ad utilizzare la bicicletta perché più rapida, più facile da parcheggiare, sicura e piacevole nell’utilizzo. Il progetto Bike Station, fa parte di un progetto più grande, PERHT ,co-finanziato dalla comunità Europea. Prevede “soluzioni verdi” al problema della mobilità a Treviso. Nel programma Europeo ad una scala più ampia, si tratta di sistemi di green mobility services ecosostenibili ed integrati, che comprendono Parking, bus-taxi, bike sharing, bike station e informazioni sulla città.

ROSSELLA CREPALDI - MARTA MAGGIO


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