Storia del design 2 luana leo

Page 238

Si pensi alla Plywood Chair per Vitra del 1988, alla Tate per Cappellini del 2000 fino alla serie Air sviluppata con Magis nel 2009. Gli oltre 200 oggetti ideati – dagli utensili di cucina per Alessi alle lampade per Flos, dai telefoni e le fotocamere per Samsung e Sony, ai sanitari per Ideal Standard, dalle sveglie per Punkt ai piccoli elettrodomestici per Rowenta – hanno guadagnato riconoscimenti internazionali. A lui si devono anche gli arredi della nuova Tate Modern Gallery a Londra e le sedie per il convento La Tourette di Le Corbusier. L’arte di Morrison è accompagnata da una cura maniacale per il dettaglio che è talmente studiato da sembrare inesistente, e forse sta proprio in questo il suo segreto. Lo stesso Morrison ha dichiarato di aver sempre voluto disegnare cose che funzionassero nella vita reale e non soltanto alle mostre o sulle riviste, in questo modo, il suo design no frillis, il rifiuto degli eccessi – dal lusso al decorativismo fino all’ipertecnologia – l’hanno portato ad una assoluta discrezione, con un approccio normale certo ma sicuramente non ordinario. Per Morrison il vero industrial design deve poter essere democratico, e perciò rivolto a tutti, senza limitazioni: “Non sono per nulla interessato all’idea di lusso. L’idea di godere di qualcosa che esclude altre persone è terribile, non credete? Credo che il lusso sia stato inventato per gente che non ha modo migliore di godersi la vita che sentirsi superiore agli altri”.

238 1


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.