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Altre prospettive

PROSPETTIVE
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ACCOMPAGNAMENTO AL PASSAGGIO GENERAZIONALE
Il Servizio di Accompagnamento al passaggio generazionale nasce nell’autunno 2019, con lo scopo di realizzare 2 obiettivi distintivi della nostra mission sociale: • essere uno strumento efficace per attuare il diritto di affermazione individuale ed inclusione sociale di persone vulnerabili o svantaggiate perché tutti vivano in ben-essere e con dignità il proprio tempo. • essere una realtà sempre più radicata nel territorio per arricchirne le reti relazionali, le risorse e opportunità. Nasce come risposta ai bisogni più volte espressi dalle persone disabili e dai loro famigliari, di sperimentare situazioni di autonomia in prospettiva di un eventuale distacco dal proprio nucleo. Rientra tra le iniziative menzionate nella legge 112 del 2016, comunemente conosciuta come “sul Dopo di noi”, che incentiva nuove forme di residenzialità anche in un’ottica mutualistica, promuovendo le competenze necessarie a condurre una vita il più possibile indipendente. La cooperativa è uno strumento con cui la comunità può accompagnare e sostenere le persone disabili all’auto-determinazione, e può stimolare contemporaneamente il riconoscimento da parte dei care givers del diritto della persona disabile ad una vita al di fuori della famiglia di origine, attraverso una co-progettazione con le persone coinvolte, i loro famigliari, con i Servizi Sociali ed altri attori del territorio interessati a fare rete.

A questo proposito il Servizio, attraverso i colloqui con i care giver, la persona disabile e i soggetti che gravitano intorno alla persona disabile, studia e osserva con uno sguardo attento e multiprofessionale (psicologo, notaio, educatore…) la situazione attuale e gli scenari futuri che si potrebbero presentare, realizzando alla fine il progetto di vita per la persona disabile, un progetto che sia condiviso, sostenibile economicamente e realizzabile. Il servizio mette a disposizione gli strumenti per accompagnare nelle scelte di vita le persone e le loro famiglie/care givers; offre alla persona disabile una soluzione abitativa indipendente, ma tutelata, con cui condurre un lavoro educativo di progressiva emancipazione sia finalizzato al Durante che al Dopo di Noi. Lo scopo di questa esperienza è di: allenare, mantenere, rafforzare e sviluppare le autonomie in un contesto di vita indipendente: dalle azioni quotidiane del vivere concernenti la cura di sé e del proprio ambiente (alimentazione, pulizie, gestione risorse economiche, decisione sulle spese, autonomia di spostamento sul territorio, ecc.), fino al riconoscimento e all’ elaborazione di vissuti, bisogni ed emozioni. I progetti sul Durante Noi aiutano a stimolare il percorso di sviluppo dell’identità adulta: il passaggio dalla casa familiare a quella propria, che non deve essere vissuto come una cesura con la vita precedente, ma attraverso la continuità delle relazioni e delle attività, si creeranno le basi materiali su cui elaborare la propria identità in chiave adulta, cioè separata dal nucleo originario. In queste fasi si accompagnano le famiglie in un percorso di “nuova genitorialità”: infatti nel caso di figli con disabilità la nuova funzione genitoriale va accompagnata con estrema delicatezza, è fondamentale offrire alle famiglie/care givers la possibilità di rimanere accanto ai propri cari, senza pregiudicare gli spazi di autonomia, attraverso percorsi che si realizzano “durante Noi” . Il Servizio mette a disposizione, separatamente o in modo integrato, il seguente sistema di beni e strumenti per l’accompagnamento alla valutazione del ciclo di vita: 1. analisi di fattibilità della situazione bio-psico-sociale 2. analisi della sostenibilità economica 3. definizione dei rispettivi bisogni/aspettative intra-famigfliari 4. messa a disposizione delle conoscenze necessarie per individuare il case manager, l’amministratore di sostegno e altre figure competenti per costruire un progetto di vita 5. definizione del progetto individualizzato di vita sul “Durante e sul Dopo di Noi” 6. attraverso i percorsi di autonomia e il co-housing sociale messa a disposizione di luoghi abitativi in cui sperimentare esperienze di autonomia o dove vivere; 7. la professionalità di educatori, di figure socio-assistenziali e di un coordinamento psicopedagogico per la costruzione, lo sviluppo e il mantenimento di progetti individualizzati, garantendo il coinvolgimento dei partecipanti stessi e dei loro care-givers.
