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DIREZIONE DIDATTICA 2째 CIRCOLO DI PORDENONE Via Goldoni 37- tel. 0434 570214 fax. 0434. 598428 - 33170 Pordenone e-mail: pnee006005@istruzione.it http://www.secondocircolopn.it

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2010-2012

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P.O.F a.s. 2010/12 INDICE

P.O.F. 2010 – 2012 INDICE Modalità di elaborazione del POF Riferimenti Normativi………………………………………………………………………pag.6

Modalità di lavoro…………………………………………………………………………..pag.7

PARTE PRIMA: presentazione generale del Circolo Dati generali………………………………………………………………….…………...pag.10 Calendario Scolastico…………………………………………………………………....pag.11 Presentazione del Circolo...................................................................….…………..pag.12 Organizzazione del Circolo...............………………………………………………......pag.14 Come siamo organizzati: funzionigramma...…………………………………………..pag.16 Organi collegiali (allegato elenco componenti)………………………………………..pag.21 Risorse finanziarie………………………………………………………………………..pag.23

PARTE SECONDA Mission e finalità………………………………………………………………………….pag.26 L’insegnamento …........................................………....……………………………….pag.27 L’organizzazione delle attività didattiche nella Scuola Primaria…………………….pag.30 L’organizzazione delle attività didattiche nella Scuola dell’Infanzia………………...pag.34 La valutazione…………………………………………………………………………….pag.37 La documentazione..................................................................................................pag.45 L’accoglienza……………………………………………………………………………..pag.46 L’integrazione degli alunni diversamente abili………………………………………...pag.48 L’orientamento.........................................................................................................pag.54 La continuità………………………………………………………………………………pag.57 La formazione…………………………………………………………………………….pag.61 La comunicazione………………………………………………………………………..pag.63 La sicurezza…………………………………………………………………………….. .pag.64 I progetti di Circolo……………………………………………………………………….pag.66

PARTE TERZA Analisi del contesto……………………………………………..……………………...pag.72 Presentazione delle scuole…………………………………...............da pag. 74 a pag. 112 Indice degli allegati Il 2° Circolo Didattico di Pordenone alcuni riferimenti storici a cura di Stefano Agosti Piano delle attività Regolamento di Circolo Quadri di competenza Documentazione del processo educativo Quadri degli obiettivi di apprendimento

Linee guida di intervento per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento e del disagio Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri Quadri di corrispondenza per la valutazione degli alunni Relazione al programma annuale Progettazioni di plesso

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P.O.F a.s. 2010/12 PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE DEL POF

Il PIANO dell’ OFFERTA FORMATIVA è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia (DPR 275/99). È’ il documento che descrive come è organizzata la scuola, che cosa vuol fare, quali risultati intende perseguire, verso quale direzione intende indirizzare le sue proposte Questo documento è stato elaborato mettendo a punto alcuni aspetti già collaudati in questi anni di autonomia scolastica, arricchiti dai processi di sviluppo e innovazione avviati e che saranno l’impegno che caratterizzerà la nostra scuola al fine di promuovere, mantenere e rendere visibili i processi di miglioramento continuo che debbono connotare le Scuole nel loro cammino verso la piena realizzazione dell’offerta formativa. Il POF è elaborato dal Collegio dei Docenti ed adottato dal Consiglio di Circolo; esso è lo strumento che orienta l’azione didattica dei docenti e la necessaria attività gestionale, organizzativa e amministrativa del dirigente scolastico . E’ il mezzo con il quale la scuola riesce a catalizzare le forze che in essa si concentrano, al fine di rendere tutte le componenti del processo educativo stakeholder di un processo ancora più ampio e più complesso nella sfida dell’educazione in una società che si evolve con grande velocità. La realizzazione di obiettivi così ambiziosi è ipotizzabile solo mediante l’ascolto attento di tutti questi protagonisti : i genitori, che attraverso la propria componente in Consiglio di Circolo statuiscono le linee guida triennali sulla base delle quali, poi, i docenti, guidati dalla luce del Dirigente, si interrogano sulle istanze formative che andranno ad essere esplicitate nel Piano e , prima ancora e fondamentalmente, si traducono in azioni quotidiane orientate all’insegnamento, all’apprendimento, alla formazione. Il Piano dell’Offerta Formativa è sì un documento “ufficiale”, previsto dalla normativa vigente ma è soprattutto l’ assunzione di impegni che la scuola prende con i bambini, con le loro famiglie con il territorio; esso rappresenta un'assunzione di responsabilità nei confronti dell'utenza, un impegno a tradurre quanto dichiarato in azioni concrete ponendo le basi del contratto formativo che coinvolge tutti coloro che operano al suo interno; con il territorio la scuola è chiamata a rispondere alle diverse esigenze espresse dal contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Le scelte che si ritrovano nel Piano dell’offerta formativa esprimono l’identità della nostra scuola. La costruzione dell’identità è un processo continuo ed esprime il modo di interpretare i cambiamenti, le situazioni ed i contesti, è qualcosa che si alimenta continuamente, in un costante rapporto fra passato e futuro, fra esperienze ed aspettative, fra competenze consolidate e competenze nuove. Il Piano dell’Offerta Formativa è ora alla sua prova più impegnativa quanto stimolante: la definizione del curricolo, sulla base delle Indicazioni Nazionali fornite dal Ministero dell’Istruzione. Gli insegnanti, aldilà delle riforme, sono oggi chiamati a compiere quella che sarà la vera rivoluzione del sistema d’istruzione: quella della POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 4


costruzione del curricolo di scuola basato sulle competenze. Si tratta di un passaggio di non poco conto perché individuare le competenze del curricolo richiede un riorientamento del modo di fare scuola e, conseguentemente, un nuovo modo di valutare i traguardi di competenza raggiunti dai nostri bambini nel nostro segmento formativo, facente parte al I ciclo d’istruzione.

La narrazione non sempre riesce a dar conto della straordinaria ricchezza dell’esperienza scolastica, della impresa quotidiana di coloro che si confrontano con la responsabilità di accompagnare il percorso di crescita e di formazione delle bambine e dei bambini. E’ una responsabilità speciale, che non può essere improvvisata; essa è fatta di competenze, disponibilità all’innovazione, ricerca continua, riflessione, progettazione, partecipazione.

La scuola sta cambiando, sta cambiando la società, sta cambiando il mondo . Noi operatori della scuola, a vario titolo, siamo chiamati a reggere la sfida ed assicurare un impegno quotidiano e costante per stare al passo coi tempi. Il II Circolo ha scelto da tempo quale strada percorrere, perché ci siamo impegnati con serietà in alcune piste, sintetizzabili in: INNOVAZIONE, RICERCA - AZIONE, PROMOZIONE DEL BENESSERE DEL BAMBINO, ATTENZIONE AI SUOI BISOGNI. La Sfida che siamo chiamati a compiere non è di poco conto, ma gli attrezzi ci sono e sono costituiti dal capitale umano del quale disponiamo e sul quale possiamo contare per vincerla.

La Dirigente Nadia Poletto

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P.O.F a.s. 2010/12 MODALITÀ DI ELABORAZIONE DEL POF

MODALITÀ DI ELABORAZIONE DEL POF

Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato redatto considerando i seguenti riferimenti normativi e modalità di lavoro. RIFERIMENTI NORMATIVI o Legge 15 marzo 1997, Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa. o D.P.R. 8 marzo 1999 n° 275, Regolamento recante no rme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59. o L. 28 marzo n.53, Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.

o D.L.vo 19 febbraio 2004 n.59, Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, a norma dell’art.1 della legge 28 marzo 2003, n.53. o Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione allegate al D.M. 31/07/2007 .

o D.M. 139/2007, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione. o L. 169/2007, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università. o DPR 122/2009, Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni o DPR 81/2009, Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, o DPR 89/2009, Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione o D. lgs 150/2009, Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.

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P.O.F a.s. 2010/12 MODALITÀ DI ELABORAZIONE DEL POF

LA COSTRUZIONE DEL POF

TIPO

OBIETTIVI

STRUMENTI

OGGETTI

Valutazione esterna INVALSI

Migliorare ed armonizzare la qualità del sistema d’istruzione

Verifiche periodiche e sistematiche

Conoscenze ed abilità degli alunni Offerta formativa

Valutazione interna PROCESSO APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO

Migliorare la qualità degli esiti formativi degli studenti

Verifiche periodiche, Apprendimenti annuali, periodi Comportamento didattici Certificazione di competenze

QUALITÀ DEL SERVIZIO

Individuare azioni di miglioramento del servizio

Autovalutazione, focus group, questionari, incontri collegiali

Rapporti scuola famiglia Strumenti e modalità condivise di Comunicazione /trasparenza Deontologia professionale ………………

MODALITÀ DI LAVORO

Nel corso del corrente anno scolastico il Collegio dei Docenti ha individuato un docente referente dell’area POF il quale, unitamente ai collaboratori della Dirigente, ai docenti fiduciari di plesso, ai coordinatori dei gruppi di lavoro e ai referenti di progetto ha aggiornato il documento mantenendone inalterata la struttura e i contenuti. Il documento costitutivo e culturale del Circolo, scaturito dalle linee di indirizzo del Consiglio di Istituto, ha visto coinvolti dunque una pluralità di soggetti in primis il Collegio dei Docenti che ha legittimato il lavoro del referente in vista dell’adozione definitiva da parte degli Organi Collegiali preposti.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA

PARTE PRIMA presentazione generale del Circolo Dati generali Calendario Scolastico Presentazione del Circolo Organigramma Come siamo organizzati: funzionigramma Organi collegiali Risorse finanziarie

“Come un’onda nuova, sta crescendo una giovane generazione. Arrivano con i loro difetti e le loro qualità: create per loro le condizioni perché possano divenire migliori.” Janusz Korczak POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 9


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA dati generali

DATI GENERALI

Riceve su appuntamento

Dirigente Scolastica dott.ssa Nadia Poletto

nadia.poletto@istruzione.it

Ufficio di segreteria

Direttore Servizi Amm.vi Rag. Rita Zille

tel. 0434-570214

orario di apertura al pubblico:

fax 0434-598428

dal lunedì al venerdì

e-mail: pnee006005@istruzione.it sito: http://www.secondocircolopn.it

dalle ore 07:30 alle ore 09:00 dalle ore 12:15 alle ore 13:15 lunedì martedì giovedì e venerdì dalle ore 15:30 alle ore 16:30

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA calendario scolastico

CALENDARIO SCOLASTICO

INIZIO ATTIVITÀ EDUCATIVE: Scuola Scuola primaria: infanzia: lunedì 13 lunedì 13 settembre 2010 settembre 2010

TERMINE ATTIVITÀ EDUCATIVE: Scuola primaria: sabato 11 giugno 2011

Scuola infanzia: giovedì 30 giugno 2011

Le lezioni e le attività educative saranno sospese: Lunedì 1 novembre Martedì 2 novembre 2010

Tutti i Santi - Stato Commemorazione Defunti -Regione Festa dell’Immacolata - Stato

Mercoledì 8 dicembre

Da giovedì 23 Dicembre 2010 a sabato 8 gennaio 2011 Vacanze natalizie - Regione Da lunedì 7 marzo 2011 a mercoledì 9 marzo 2011 da Giovedì 21 aprile - Martedì 26 Aprile 2011

Vacanze carnevale e ceneri - Regione Vacanze pasquali - Regione

Giovedì 2 giugno

Festa della Repubblica

Le lezioni e le attività educative funzioneranno solo in orario antimeridiano nei giorni: Data Dal 13 al 17 settembre 2010 Dal 20 al 24 settembre 2010 Da lunedì 6 a venerdì 10 giugno 2011 Da lunedì 20 a giovedì 30 giugno 2011

Lectio brevis Orario antimeridiano senza mensa Orario antimeridiano con mensa Orario antimeridiano senza mensa Orario antimeridiano con mensa

Primaria

Infanzia

x

x x

x x

Per lo svolgimento dei colloqui individuali si prevede che siano sospese le lezioni durante il turno pomeridiano per due giornate, una nel primo e l’altra nel secondo quadrimestre per le scuole dell’infanzia ed il plesso di Scuola Primaria A. Rosmini.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA presentazione del Circolo

PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO Il secondo Circolo didattico di Pordenone è un punto di riferimento nel territorio per attività di sperimentazione:

nel processo di ricerca ed innovazione nell’accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri nell’accoglienza dei docenti neoassunti nella didattica multimediale

Si distingue nel panorama scolastico territoriale per essere: - "Scuola capofila del progetto PASS (Prima Accoglienza degli alunni Stranieri a Scuola) - "Polo nell'ambito delle attività di attuazione delle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” Il Circolo, costituito da tre plessi di scuola dell’infanzia e cinque di scuola primaria, accoglie gli allievi sia dei quartieri di pertinenza (Villanova, Borgomeduna, S. Gregorio, Cappuccini, Vallenoncello) che provenienti da altri quartieri di Pordenone e da altri Paesi limitrofi. I quartieri sono rappresentati a livello amministrativo ed in ciascuno è attiva una parrocchia che rappresenta un centro di aggregazione per la comunità. La realtà risulta estremamente composita per tessuto sociale, culturale ed economico e pertanto l'offerta formativa che l'Istituto propone deve essere varia ed adeguata alle diverse esigenze, deve svolgere inoltre un' azione educativa e preventiva in situazioni di particolare disagio socio-affettivo e ambientale e di valorizzazione delle eccellenze. Gli edifici che ospitano le scuole sono tutti adeguati alle norme di sicurezza. Le scuole primarie e le palestre sono utilizzate in orario non scolastico da associazioni per diverse attività. Le scuole dell’infanzia non riescono a rispondere a tutte le richieste di iscrizione; per questo l’amministrazione comunale ha previsto la costruzione di una nuova scuola dell’infanzia nel quartiere di Villanova. Il Circolo lamenta la mancanza di uno spazio attrezzato per riunioni collegiali ed attività di formazione.

SCUOLE PRIMARIE SCUOLE DELL'INFANZIA

Antonio Rosmini

via Goldoni

pag. 74

Via Mantegna

pag. 102

Edmondo De Amicis

via Udine

pag. 80

Via Cappuccini

pag. 105

Padre Marco d'Aviano via Noncello

pag. 85

Vallenoncello

pag. 109

Gaspare Gozzi

via Vesalio

pag. 93

Leonardo da Vinci

Vallenoncello

pag. 98

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA come siamo organizzati

COME SIAMO ORGANIZZATI IL PERSONALE E I COMPITI La gestione del personale, risorsa fondamentale della scuola, è finalizzata a garantire tutte quelle azioni che contribuiscono a realizzare la mission e gli obiettivi della scuola. Il Circolo presenta una struttura complessa, articolata al suo interno, in cui i diversi soggetti svolgono determinati compiti ed incarichi, valorizzando le competenze del personale e l’assunzione di responsabilità diffuse ai vari livelli. Il Dirigente Scolastico e i collaboratori del Dirigente

I servizi Amministrativi Tecnici e Ausiliari Il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) ed in primo luogo il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, svolgono una funzione essenziale per la realizzazione del P.O.F.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA come siamo organizzati

Funzioni Strumentali

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA come siamo organizzati

Responsabili di Area Il Collegio dei Docenti ha individuato dei referenti-responsabili di alcune aree ritenute strategiche (POF – Valutazione d’Istituto) e/o per supportare le Funzioni Strumentali

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA come siamo organizzati Commissioni Il Collegio dei Docenti ha individuato delle Commissioni per presidiare alcune aree di lavoro al fine di garantire le attivitĂ di ricerca (di cui al DPR 275/99).

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA come siamo organizzati Particolare rilevanza assumono nel circolo due commissioni strategiche in ordine all’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa:

GRUPPO RICERCA INNOVAZIONE GENESI DEL GRUPPO

GRUPPO QUALITÀ

Il Gruppo Ricerca Innovazione ha iniziato a lavorare durante l’anno scolastico 2006 – 2007, dopo alcuni anni di riflessione sulla Riforma Moratti. Si è avvalso di un tutor a supporto dei processi formativi e di numerosi formatori a livello accademico.

Il Gruppo Qualità ha iniziato a lavorare durante l’anno scolastico 2006 – 2007, seguendo una formazione curata dalla Dott.ssa Barbara Anna Fabbro .

composto da insegnanti di scuola COMPOSIZIONE E’ dell’infanzia e di scuola primaria. Si avvale del supporto tecnico di esperti formatori.

MISSION

OBIETTIVO

Il lavoro del gruppo mira a fornire supporto culturale e professionale al corpo docente nello sviluppo degli interventi di miglioramento della scuola nei suoi aspetti cruciali: formazione, valutazione, continuità. Fornire al corpo docenti gli strumenti culturali ed operativi per l’esercizio della professione al passo con gli sviluppi costanti delle scienze dell’educazione e del progresso ordinamentale del Comparto Istruzione.

GENESI DEL GRUPPO

COMPOSIZIONE

Negli anni successivi dagli aspetti teorici si è passati ad un’autovalutazione : della qualità del POF, della comunicazione tra scuola e famiglia (incontri tra insegnanti e genitori dei plessi di Scuola Primaria), della continuità tra la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria, della presentazione del programma annuale e dell’offerta formativa ai genitori (realizzazione dei piani di lavoro annuali). E’ composto da insegnanti di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e da un’assistente amministrativa. Si avvale del supporto della formatrice Dott.ssa Barbara Anna Fabbro.

MISSION

Il lavoro del gruppo mira a fornire un supporto gestionale alla Dirigente Scolastica del Circolo.

OBIETTIVO

Da alcuni anni l’obiettivo principale è stato rivolto all’ analisi della qualità dei processi organizzativi per arrivare alla formulazione di proposte di miglioramento .

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Gruppi di lavoro

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Fiduciari di plesso Ogni scuola individua uno o pi첫 docenti fiduciari di plesso

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA come siamo organizzati

GLI ORGANI COLLEGIALI DLgs 297/94

Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche di ogni istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate; sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto tra tutte le componenti scolastiche, sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali.

Consiglio di Intersezione Consiglio di Interclasse Collegio dei Docenti Consiglio di Circolo

I Consigli di Intersezione, di Interclasse, costituiti da n.1 genitore eletto per ciascuna sezione o classe e da tutti i docenti del plesso, sono presieduti rispettivamente dal Dirigente Scolastico oppure da un docente delegato. Hanno il compito di formulare al Collegio Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione, agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni, formulare parere obbligatorio sull'adozione dei libri di testo. Il Collegio dei Docenti: composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo è presieduto dal Dirigente Scolastico

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA come siamo organizzati

Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto e cura la programmazione dell’azione educativa per adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare.

Formula proposte per la formazione e composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche secondo i criteri indicati dal consiglio di istituto. Delibera la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi. Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati. Provvede all’adozione dei libri di testo ed alla scelta dei sussidi didattici. Adotta e promuove iniziative di sperimentazione. Individua le funzioni strumentali. Il Consiglio di Circolo è attualmente costituito dai rappresentanti dei genitori degli alunni,dai rappresentanti dei docenti, da un rappresentante del personale A.T.A. e dal Dirigente Scolastico. Il Consiglio elegge una Giunta Esecutiva della quale fanno parte il Dirigente scolastico, che la presiede, ed il capo dei servizi di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. Il Consiglio di Circolo e la giunta esecutiva durano in carica tre anni scolastici. Il Consiglio di Circolo : elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento; adotta il Piano dell’Offerta Formativa; delibera il programma annuale e dispone il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico; Fatte salve le competenze del Collegio Docenti e dei Consigli di Intersezione, Interclasse, ha potere deliberante per la programmazione dell’attività della Scuola nell’adozione del Regolamento Interno dell’Istituto per l’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l’uscita dalla medesima. delibera sull’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, sui criteri generali per la programmazione educativa e attuazione delle attività parascolastiche, inter ed extra scolastiche; indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi; delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio dei Docenti, le iniziative dirette all’ educazione della salute ed alla prevenzione delle tossicodipendenze.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA risorse finanziarie

RISORSE FINANZIARIE LE RISORSE FINANZIARIE D. I. 44/2001 Il regolamento dell’autonomia scolastica stabilisce che le risorse finanziarie dallo Stato possono e devono essere spese solo per lo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie dell’Istituzione scolastica a cui sono stati concessi. La gestione finanziaria ed amministrativo-contabile della Scuola si esprime in termini di “cassa” ed è improntata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità; si conforma ai principi di trasparenza, annualità, universalità, integrità, unità, veridicità e dell’equilibrio finanziario. Sono vietate le gestioni fuori bilancio. L’attività finanziaria della Scuola si svolge sulla base di un programma annuale deliberato dal Consiglio di Circolo: in esso sono individuati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse necessarie per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. Più precisamente, il programma dovrà contenere in maniera dettagliata la provenienza dei fondi assegnati alla Scuola, le necessità economiche per la realizzazione del P.O.F. e tutte le particolari spese per i singoli progetti da realizzare nonché i fondi di riserva per le necessità di spesa non previste e da sostenere. Spetta al Dirigente Scolastico, in accordo col Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi e con gli Organi Collegiali, la responsabilità della previsione, gestione e responsabilità dei fondi. Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi è responsabile della tenuta della contabilità, delle necessarie registrazioni e degli adempimenti fiscali. Il Patrimonio Finanziario della scuola è costituito da: • FINANZIAMENTI MINISTERIALI Sono offerti dal Ministero del Tesoro e sono necessari per le spese di finanziamento del Circolo e per gli acquisti utili a supportare le attività previste nel P.O.F. (stipendi supplenti, progetti, acquisto materiale di consumo o di laboratorio, finanziamento amministrativo,…). I finanziamenti per l’autonomia vengono utilizzati per realizzare progetti di formazione I finanziamenti per progetti specifici sono utilizzati in base alla loro finalizzazione. • FINANZIAMENTI COMUNALI Ogni anno la Giunta Comunale delibera degli stanziamenti per sostenere l’offerta formativa delle scuole e le spese di segreteria. Sono utilizzati per coprire le spese di acquisto di materiale didattico e/o esperti per la manutenzione delle fotocopiatrici, per l’acquisto di software, per il materiale di pulizia. Il Comune finanzia il progetto PASS per la prima accoglienza alunni stranieri, per l’attivazione delle figure di facilitatori per l’accoglienza.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE PRIMA risorse finanziarie

• FINANZIAMENTI REGIONALI La regione F.V.G. sostiene l’offerta formativa delle scuole con l’emanazione di appositi bandi per l’erogazione dei finanziamenti relativamente a: Sport Educazioni Linguaggi Diversamente abili Integrazione alunni stranieri Tecnologie • CONTRIBUTI DELLE FAMIGLIE Consistono nei versamenti per le gite e per l’assicurazione integrativa • ALTRE ENTRATE Possono consistere in contributi di Enti e/o privati

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA

PARTE SECONDA Mission e finalità L’insegnamento L’organizzazione delle attività didattiche La valutazione La documentazione L’accoglienza L’integrazione degli alunni diversamente abili L'orientamento La continuità La formazione La sicurezza I progetti di Circolo

“Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara” Don Lorenzo Milani POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 25


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA mission e finalità

LA NOSTRA MISSION

MISSION E FINALITÀ

La mission è la meta che ci proponiamo di raggiungere ed il contributo che vogliamo lasciare ai nostri alunni: « una scuola in cui crescere e sviluppare le capacità di ciascuno nel rispetto delle differenze ».

Compito fondamentale degli insegnanti del Circolo è aiutare i bambini a sviluppare tutte le loro potenzialità nel rispetto degli altri per una scuola che:

PROMUOVE il benessere dei bambini, inteso come progressiva capacità di acquisire consapevolezza delle potenzialità e risorse personali per gestire al meglio il proprio universo emotivo–affettivo e sviluppare disponibilità ad intrattenere relazioni positive. Nel corso di questi anni l’attenzione a questo aspetto ha portato a sviluppare molteplici percorsi educativo–didattici, rivolti a valorizzare l’importanza dell’accoglienza intesa come impegno degli insegnanti a curare l’integrazione dei bambini nel contesto scolastico (accoglienza, continuità, intercultura) e dell’educazione alla salute (ed. alimentare e sport). FAVORISCE la formazione di atteggiamenti e comportamenti di cittadinanza consapevole e responsabile, fondati sulle capacità critiche di scelta. I bambini interiorizzano così valori fondamentali quali il rispetto dell’ambiente, la solidarietà, la pace, il dialogo e la cooperazione. Le esperienze realizzate riguardano i percorsi di educazione alla cittadinanza (pedibus; io, tu … noi, Consiglio Comunale dei Ragazzi, …) e di educazione ambientale (ritagli di verde, …). OFFRE occasioni di apprendimento attraverso la proposta di un curricolo integrato tra educazioni e saperi disciplinari, per promuovere lo sviluppo di competenze e capacità volte a comprendere la società nella quale i bambini e le bambine vivono e per agire in essa come soggetti critici e responsabili (quadri di competenza, percorsi didattici e disciplinari).

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’insegnamento

I NOSTRI IMPEGNI PER FAR CRESCERE I BAMBINI “È l’arte suprema dell’insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza” (Albert Einstein)

L’identità degli insegnanti di questo Circolo si caratterizza nel:

L’INSEGNAM ENTO

Ciò che maggiormente ci sta a cuore nell’insegnamento sono l'attenzione alla persona, l'integrazione con l'altro, la continuità con tutti i gradi di scuola, l'orientamento verso le scelte future, la ricerca continua per favorire il successo formativo. Crediamo che la scuola debba porsi di fronte ai bambini che accoglie come a persone che hanno il diritto di veder rispettati e tutelati i propri bisogni di crescita, di relazione, di affettività e di apprendimento. Per questo riteniamo che i bambini nella scuola abbiano bisogno di trovare un ambiente che favorisca: tempi di apprendimento distesi rispettosi delle capacità di ciascuno; una partecipazione attiva, che stimoli domande, che solleciti curiosità, che li impegni in esperienze, ragionamenti, ricerche comuni; un’esperienza scolastica ricca di scambi affettivi e di relazioni positive con gli altri compagni e con gli adulti; la formazione di una mente che gradualmente prenda consapevolezza di sé ed acquista autonomia di giudizio, sommando esperienze che vedano sempre i bambini protagonisti e costruttori del proprio sapere; un cammino di crescita che sorregga le difficoltà di ognuno, trovando i momenti di dialogo più importanti nella discussione serena e positiva sull’errore e sulle strade che possono portare ad una maggiore consapevolezza di sé e dei percorsi fatti insieme; la possibilità di imparare a collaborare, di sapersi rapportare con gli altri ed essere disponibili all’aiuto, per diventare consapevoli dei propri doveri e dei propri diritti, per diventare capaci di utilizzare le proprie conoscenze in contesti diversi, comprendendo che il conoscere e l’ imparare acquistano un senso quando noi condividiamo i nostri valori, le nostre fatiche e le nostre gioie di bambini ed adulti.

cercare la sincronia coi bambini e con gli altri adulti; essere flessibile negli atteggiamenti e nei modi dell’insegnare cercando e realizzando diverse strategie; sentirsi parte di un progetto educativo da condividere; cercare e attuare il confronto sul “cosa” e sul “come” far apprendere; partire sempre dai bisogni dei bambini, dalle loro conoscenze, dalle loro ipotesi, dai loro errori; essere disposti a rivedere tempi ed organizzazioni della scuola, secondo le esigenze ed i progetti elaborati insieme;

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’insegnamento

L’INSEGNAM ENTO

credere nel valore di ciò che si conosce e nel valore di come lo si conosce; sentirsi responsabili verso i progetti e le condivisioni, consapevoli che nulla si attua, in una comunità, chiudendosi nelle proprie specializzazioni; curare la documentazione dei percorsi e dei processi formativi; impegno nella formazione continua, nell’elaborazione di un curricolo di scuola che sappia dar conto di:che cosa si insegna, come lo si insegna, perché lo si insegna. A tal proposito il Circolo organizza ogni anno dei percorsi di formazione per i docenti con lo scopo di implementare le loro competenze professionali. Gli ambiti di riflessione Il Circolo è impegnato in un percorso di ricerca finalizzato a condividere riflessioni, modalità, strumenti, strategie per migliorare le azioni di insegnamento: la mappa riporta gli ambiti di lavoro e di approfondimento per la costruzione di un curricolo di scuola. Tipologie di valutazione

Professionalità docente

Percorsi di progettazione Idea di uomo, di formazione, di scuola, Scelte di strategie e di metodi

Scelta di percorsi e strumenti per documentare Importanza dei saperi

Gli strumenti e le azioni: PROGETTARE, VALUTARE, DOCUMENTARE Partiamo dal presupposto che il curricolo non è una mera operazione “burocratica ma si costruisce analizzando” i modi di fare scuola qui ed ora” selezionando ciò che realmente riteniamo significativo, fondamentale, spendibile per favorire e promuovere l’apprendimento di tutti gli allievi. Abbiamo definito e condiviso: - i quadri di competenze nei quali descriviamo i traguardi del processo di apprendimento e di maturazione complessiva delle bambine e dei bambini; - gli obiettivi di apprendimento ritenuti indispensabili per promuovere competenze ed il loro sviluppo verticale; - i quadri delle competenze trasversali di cittadinanza che definiscono l’idea di formazione del “cittadino” che promuoviamo; - gli strumenti per progettare e documentare; - i criteri, le modalità e gli strumenti di valutazione utilizzati.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’insegnamento

Come progettiamo

Costruzione del percorso • Definizione delle Competenze da promuove (sulla base del confronto tra bisogni formativi emersi dai bambini, Quadri di competenza di circolo e Indicazioni ministeriali) • Formulazione degli apprendimenti, degli Obiettivi e selezione dei concetti disciplinari • Proposte di Situazioni problematizzanti/ compiti significativi e relative attività Mediazione didattica ed ambiente di apprendimento • Attivazione di Mediatori didattici per promuovere diversi stili e strategie cognitive • Modalità organizzative (spazi, tempi, risorse umane utilizzate,risorse materiali/ strumenti ) • Strutturare un ambiente di apprendimento motivante, problematizzante, esperenziale, sulla base di un clima relazionale sereno

L’INSEGNAM ENTO

La progettazione si articola nelle seguenti azioni: Ascolto • Analisi del contesto/situazione • Osservazione, Ascolto Cognitivo dei bambini ed enucleazione dei bisogni emersi

Valutazione/riflessione • valutazione, attraverso compiti concreti, delle competenze maturate dai bambini (che cosa sa fare realmente con ciò che sa - sperimentato e appreso-) • Valutazione e riflessioni sul percorso/ processo • Autovalutazione delle azioni del docente • Autovalutazione del percorso dello studente

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA organizzazione sc. primaria Organizzazione delle attività didattiche nella scuola primaria

ORGANIZZAZIO NE SC.PRIMARI A

Le “Indicazioni per il curricolo” sollecitano le scuole a praticare concretamente l’autonomia didattica e di ricerca, come peraltro previsto dal Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99). Le Indicazioni ribadiscono quindi che è compito preciso delle Istituzioni scolastiche definire nel curricolo di scuola le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni. In considerazione dell’esperienza fino qui maturata e tenuto anche conto della organizzazione complessiva di tutte le attività didattiche e formative, il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è in linea di massima così articolato

DISCIPLINE

Italiano Matematica Scienze Geografia Storia Arte e immagine Musica Scienze motorie e sportive Religione cattolica Tecnologia e informatica Inglese

Minimo/max di ore settimanale Cl. 1^ 6/7 5/6 1/2 1 2 2 1/2 2 2 1 1

Cl. 2^ 6/7 5/6 1/2 1 2 1/2 1/2 2 2 1 2

Cll.3^4^ 5^ 6/7 5/6 1/2 1 2 1/2 1/2 2 2 1 3

Discipline , docenti Tenendo conto delle diverse situazioni organizzative dei plessi, delle competenze dei docenti e della necessità di evitare una eccessiva rotazione dei docenti nella medesima classe si prevede: 1. L’introduzione di norma della prevalenza di un docente obbligatoria per almeno 18 ore nelle classi (in particolare di quelle fino al primo periodo) 2. di norma non saranno aggregati l’ambito linguistico e matematico escluse situazioni particolari 3. l’introduzione obbligatoria dell’alfabetizzazione informatica (1 ora alla settimana) e della L2 ( 2 ore alla settimana nelle classi prima e seconda, 3 ore dalla classe terza). Le attività opzionali saranno parte integrante del curricolo.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA organizzazione sc. primaria

L’attività didattica nelle scuole primarie del Circolo intende garantire: la gestione equilibrata e distesa del tempo scolastico; l’attenzione ai momenti d’accoglienza e ai tempi di “cura”; il contenimento del frazionamento degli interventi degli specialisti, rendendoli meglio articolati; lo sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino ad assumersi responsabilità e ad organizzare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e del lavoro; il riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all’interno dei quali l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante; l’attivazione delle ore opzionali in forma laboratoriale; l’impiego di strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, consentono di valorizzare forme di intelligenza intuitiva, empirica ed immaginativa, assai diffuse tra i ragazzi. Riteniamo che siano indicatori di un buon modo di fare scuola: la condivisione delle scelte il lavoro collegiale degli insegnanti l’attenzione al tema della continuità l’attenzione alla diversità l’attivazione di percorsi interculturali la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti della scuola primaria il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l’unitarietà dell’insegnamento l’individualizzazione delle procedure di insegnamento l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell’intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione alla innovazione didattica e all’aggiornamento professionale la flessibilità organizzativa una utilizzazione razionale degli spazi educativi il rapporto costante fra insegnanti e famiglie utilizzare l’errore come momento di riflessione incoraggiare l’autovalutazione RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI Per rendere più efficace l’intervento formativo le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse: lezione collettiva a livello di classe, la lezione collettiva serve per economizzare il tempo scolastico quando si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo

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ORGANIZZAZIO NE SC.PRIMARI A

LA DIDATTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA (lezioni, attività laboratoriali e di potenziamento)


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ORGANIZZAZIO NE SC.PRIMARI A

attività di piccolo gruppo il lavoro di gruppo, visto come alternativa all’insegnamento collettivo è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell’apprendimento che sul piano relazionale) e si basa sulla condivisione e sulla disponibilità attività per gruppi formati da alunni di classi diverse, l’organizzazione delle attività per gruppi di alunni di classi diverse, oltre a un diverso utilizzo degli spazi e delle attrezzature, permette un maggior sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali. attività per gruppi di livello e/o elettivi I LABORATORI Nella scuola dell’Infanzia i laboratori permettono di effettuare gruppi di lavoro che consentono di raggiungere e potenziare, attraverso attività specifiche, le competenze di ciascun singolo alunno. Nella scuola primaria la didattica laboratoriale consente di attivare non solo le conoscenze dichiarative, ma anche le abilità e le competenze procedurali, metacognitive e relazionali. Inoltre offre la possibilità di declinare le esigenze di ciascun alunno all’interno di un sistema cooperativo e non competitivo favorendo un processo di apprendimento flessibile e differenziato; promuove altresì la costruzione dell’identità personale e sociale di ciascun bambino. Nella scuola primaria sono previsti: a. Laboratori ordinari, che si attuano all’interno dell’orario di base (891 ore annue) b. Laboratori facoltativi/opzionali, che si attuano all’interno dell’orario strutturato per 99 ore annuali Gli stessi possono essere organizzati per gruppi: • di compito • di livello • di elezione ATTIVITÀ DI RECUPERO Poiché non tutti i ragazzi necessitano di tempi uguali, né godono delle stesse opportunità familiari ed ambientali per acquisire gli obiettivi stabiliti dall’istituzione scolastica, occorre utilizzare uno strumento flessibile come il laboratorio che consenta di personalizzare i processi di apprendimento e di maturazione, nella piena consapevolezza che spesso non è necessario agire sulla quantità , ma sulla qualità e sul metodo. Nell’ottica della personalizzazione dei percorsi di apprendimento saranno realizzati laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti, i quali si pongono come strumenti di intervento da utilizzare nei seguenti casi: gruppi di livello in percorsi organici riferiti a persone con necessità di recupero o di approfondimenti lungo il percorso; persone o gruppi in fase di passaggio; persone o gruppi non inserite in percorsi istituzionali in situazione di difficoltà e di deprivazione formativa; alunni che presentano un livello adeguato di padronanza e desiderano procedere oltre verso l’eccellenza. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 32


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA organizzazione sc. primaria

Le indicazioni metodologiche quindi costituiscono la base a tutto il rapporto formativo con i bambini, le famiglie, in quanto definiscono lo stile, il metodo di una scuola, cioè come gli insegnanti intendono lavorare, quali principi e regole si stabiliscono fra tutte le parti/protagonisti del sistema (bambini, insegnanti, famiglie, extrascuola, ….). Nel fissare le linee metodologiche gli insegnanti si avvalgono delle loro conoscenze in materia psico-pedagogica, della loro capacità relazionali, della loro esperienza e del confronto all’interno del gruppo-docente.

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ORGANIZZAZIO NE SC.PRIMARI A

METODI Le indicazioni metodologiche sono contenute e formalizzate nei percorsi di apprendimento. Gli insegnanti: predispongono situazioni e contesti; sollecitano la riflessione individuale ed il confronto fra i bambini ponendo domande, stimolando spiegazioni, evidenziando contraddizioni, facendo emergere punti di vista diversi…; aiutano i bambini a tradurre l’esperienza in codici convenzionali guidando, filtrando e sostenendo l’approccio del bambino; documentano il percorso; attraverso la verifica e la valutazione sia in itinere che finale, le insegnanti compiono una riflessione sui percorsi didattici messi a punto e sull’efficacia delle proposte in base alle risposte dei bambini sia individuali che di gruppo e ne predispongono le eventuali modifiche, integrazioni, evoluzioni; conoscono, confrontano, condividono le scelte educative con le famiglie e il territorio; coinvolgono i bambini in attività/contesti di autovalutazione.


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ORGANIZZAZIONE SC. INFANZIA

Organizzazione delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia La scuola dell’ infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’ educazione. Si pone la finalità di promuovere lo sviluppo:

dell’ IDENTITÀ dell’AUTONOMIA della COMPETENZA della CITTADINANZA

Sviluppo dell’identità. Imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile pur sperimentando diversi ruoli e diverse forme di identità. Sviluppo dell’autonomia. Acquisire la capacità di interpretare e controllare il proprio corpo, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni, esplorare la realtà, comprendere le regole di vita quotidiana, assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppo della competenza. Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’ esplorazione, l’ osservazione e l’ esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’ attitudine a far domande, riflettere, negoziare i significati. Sviluppo della cittadinanza. Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire contrasti attraverso regole condivise per porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomonatura. I BAMBINI. Sono soggetti attivi, protagonisti della propria crescita, liberi di essere se stessi, di esprimersi, di scegliere, di esplorare e conoscere attraverso il corpo, il movimento, la percezione, la sperimentazione all’interno di uno spazio dove sia possibile mettersi alla prova ed imparare a conoscere se stessi, le proprie capacità, i propri comportamenti. Sono soggetti unici e irripetibili perché esclusivi sono i loro bisogni, interessi, motivazioni, competenze. La diversità è fonte di arricchimento; è necessario che l’adulto la riconosca e la valorizzi. LE FAMIGLIE. Rappresentano il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini e sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola. E’ importante che le famiglie condividano le finalità della scuola per essere corresponsabili nell’azione educativa. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO. La scuola si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento. L’ apprendimento avviene attraverso l’ esperienza, l’esplorazione, le relazioni tra bambini, i rapporti con la natura, con gli oggetti, con l’arte, con il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze ed attraverso attività

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA organizzazione sc. infanzia

CAMPI DI ESPERIENZA. Alla scuola dell’infanzia il curricolo si configura come il processo che permette ai bambini di riorganizzare i propri vissuti, valorizzando l’esperienza diretta, il gioco e avviando i processi di simbolizzazione. Il curricolo si articola in campi di esperienza (e non in discipline o materie), che sono gli ambiti del fare e dell’agire del bambino. Essi sono strettamente legati tra loro e alla realtà con cui i bambini sono chiamati a confrontarsi. I campi di esperienza sono: Il sé e l’altro: riguarda lo sviluppo dell’identità personale, intesa come presa di consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e del proprio stare con gli altri. Il corpo in movimento: riguarda lo sviluppo della conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale e percettiva. Gradualmente si svilupperà nel bambino la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura attraverso l’educazione alla salute. Linguaggi, creatività espressione: riguarda lo sviluppo delle capacità espressive dei bambini attraverso la sperimentazione di diversi codici espressivo – comunicativi quali il grafico – plastico - pittorico, il sonoro – musicale, il tecnologico. I discorsi e le parole: riguarda lo sviluppo della competenza comunicativa attraverso il codice linguistico. I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze, a conversare e a dialogare, a riflettere sulla lingua e si avvicinano alla lingua scritta. La conoscenza del mondo: riguarda lo sviluppo della competenza logica, che porta i bambini ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli: osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati, prevedere, anticipare, osservare, ordinare oggetti ed esperienze, avvicinarsi al numero come segno e strumento per interpretare la realtà. L’organizzazione scolastica ed i diversi progetti didattici propongono svariate attività, che attraverso la loro natura globale, concorrono tutte al raggiungimento dei traguardi di sviluppo indicati dai campi di esperienza. Il modello organizzativo. Le insegnanti, nella definizione e nella realizzazione delle strategie educative e didattiche, terranno conto della singolarità e complessità di ogni bambino. Consapevoli che la crescita di ogni singolo si arricchisce nella relazione con l’altro, si è pensato un modello organizzativo che permetta a tutti i bambini di costruire svariate relazioni, sia con gli adulti che con i pari. Detto ciò si è deciso di organizzare le attività didattiche per: sezioni eterogenee; gruppi omogenei per età; gruppi di intersezione; piccoli gruppi; gruppi di interesse. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 35

ORGANIZZAZIONE SC. INFANZIA

ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e cambiano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.L’ ambiente di apprendimento è organizzato dalle insegnanti in modo tale che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA organizzazione sc. infanzia

ORGANIZZAZIONE SC. INFANZIA

Attraverso attività di routine, attività libere e guidate, i bambini avranno la possibilità di: entrare in contatto con più insegnanti. In questo modo è offerta loro l’opportunità di trovare il canale di comunicazione più adatto al proprio essere; entrare in spazi diversamente strutturati, diversamente funzionali, diversamente motivanti; allargare le proprie relazioni, entrando in contatto con molti compagni di età diverse; strutturare le capacità di pensiero approfondendo ed ampliando le proprie conoscenze. Il suddetto modello organizzativo fornisce notevoli vantaggi anche al gruppo docente. Esso infatti permette: L’arricchimento professionale favorito dal lavoro di équipe, che si concretizza nella partecipazione comune alle decisioni di tipo organizzativo, didattico e di verifica attraverso lo scambio e il confronto fra le diverse esperienze; La possibilità di mettere a disposizione di tutti i bambini i propri interessi, capacità e bagaglio di esperienza, specializzando la propria competenza professionale. LA GIORNATA SCOLASTICA Dalle ore 7.45 alle ore 9.00

accoglienza

Dalle ore 9.00 alle ore 9.30

calendario, presenze, racconti, canti, giochi

Dalle ore 9.30 alle ore 9.45

pulizia personale e preparazione alla colazione

Dalle ore 9.45 alle ore 10.00

colazione (frutta)

Dalle ore 10.00 alle ore 11.30

attività di sezione, di intersezione o per gruppi

Dalle ore 11.30 alle ore 11.45

riordino

Dalle ore 11.45 alle ore 12.00

pulizia personale e preparazione al pranzo

Dalle ore 12.00 alle ore 12.45

pranzo

Dalle ore 12.45 alle ore 14.00

gioco libero in giardino/sezione/salone

Dalle ore 14.00 alle ore 15.30

riposo attività per sezione

Dalle ore 15.30 alle ore 15.45

riordino, pulizia personale e preparazione alla merenda

Dalle ore 15.45 alle ore 16.00

merenda

Dalle ore 16.00 alle ore 17.00

uscita

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA : la valutazione

LA VALUTAZIONE

TIPO

OBIETTIVI

Migliorare ed armonizzare la Valutazione esterna INVALSI qualità del sistema d’istruzione Valutazione interna PROCESSO APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO

QUALITÀ DEL SERVIZIO

Migliorare la qualità degli esiti formativi degli studenti

Individuare azioni di miglioramento del servizio

STRUMENTI

OGGETTI

Verifiche periodiche e sistematiche

Conoscenze ed abilità degli alunni Offerta formativa

Verifiche periodiche, annuali, periodi didattici

Apprendimenti Comportamento Certificazione di competenze

Autovalutazione, focus group, questionari, incontri collegiali

Rapporti scuola famiglia Strumenti e modalità condivise di Comunicazione /trasparenza Deontologia professionale ………………

VALUTAZIONE

Il tema della valutazione sta assumendo, all’interno del contesto scolastico, un peso dominante e trasversale in quanto, tra il dibattito teorico e le indagini internazionali, si è avvertita l’esigenza di dare alla scuola un sistema che potesse valutarla nella sua complessità. Quando parliamo di valutazione in senso ampio dobbiamo tener presente che essa si riferisce ad una pluralità di aspetti, interni ed esterni all’istituto, che coinvolgono, a seconda dello scopo diversi soggetti: l’atto valutativo compiuto dagli insegnanti nei confronti dei propri alunni, la valutazione che compiono gli insegnanti rispetto la loro progettazione, la valutazione degli organi collegiali sull’efficacia dei percorsi attivati, la valutazione di sistema avviata tramite l’Invalsi dal MIUR.

Il II Circolo, forte della consapevolezza del processo di riforma che coinvolge la scuola ed i servizi pubblici più in generale ha attivato da anni un percorso di ricerca azione volto ad approfondire i diversi aspetti della valutazione, ad introdurre nuove modalità e strumenti valutativi interni, a sperimentare processi di autovalutazione e di acquisizione di “best practices” che possano essere trasferiti, vista l’alta valenza teorica, nei documenti prodotti dalla scuola dell’ autonomia ad intraprendere forme di comunicazione e rendicontazione trasparenti. Questo percorso è stato possibile grazie alla piena entrata in vigore dell’autonomia dell’istituzione scolastica, elevata al rango costituzionale, declinata in o Autonomia didattica o Autonomia organizzativa o Autonomia di ricerca e sperimentazione. Non è difficile intravvedere nelle tre anime dell’autonomia la complessità del percorso di ricerca e di riflessione portato avanti dal Circolo. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 37


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA : la valutazione VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

VALUTAZIONE

La valutazione è un processo molto delicato, soprattutto nella scuola dell’obbligo nella quale gli insegnanti hanno il compito di accompagnare e guidare la crescita dei bambini stimolando il miglioramento continuo dei processi di apprendimento. La valutazione si caratterizza nella scuola primaria come una ricerca continua di un giusto equilibrio tra promozione di ciascuno, cura per i diversi aspetti dello sviluppo, attenzione ai bisogni diversificati dei singoli bambini, valorizzazione del loro impegno, delle capacità e dei loro progressi. Essa è un processo nel quale si raccolgono informazioni su tutte le componenti del processo di insegnamento/apprendimento utili ad assumere decisioni finalizzate a calibrare le ulteriori esperienze educative dei bambini e a promuovere conoscenze, competenze e atteggiamenti indicati nei Curricoli. La Valutazione degli apprendimenti è una delle funzioni chiave della scuola. Essa è l’espressione dell’autonomia del docente quale attore del contesto scolastico, in quanto tiene conto della propria individualità professionale e, nel contempo, dell’espressione degli organi collegiali di cui è protagonista. La valutazione è mirata all’analisi costante della progettazione dei docenti che viene rivisitata sulla base del raggiungimento degli obiettivi o meno da parte del gruppo classe, operando gli accorgimenti e le strategie didattiche necessarie al raggiungimento del pieno successo formativo di tutti e di ciascuno; oggetto della valutazione unitamente alle prestazioni scolastiche del bambino, è il percorso nella sua globalità in un’ottica orientata alla valorizzazione delle capacità di ogni bambino. Si intende tenere ferma la circolarità del processo di progettazione e di valutazione; in quest’ultimo la ricchezza è offerta dalle prospettive e dagli strumenti plurimi e diversificati secondo priorità, percorsi e motivazioni che gli insegnanti hanno definito e costruito sulla base dell’identità e dell’ intenzionalità educativo/didattica dichiarata nel POF e nell’articolazione delle progettazioni didattiche.

GLI ATTORI DELLA VALUTAZIONE

Gli attori della valutazione sono tutti quelli che ruotano attorno, direttamente o indirettamente, al bambino nella sua centralità. Proprio perché la valutazione si configura come atto complesso e collegiale, l’apporto di tutte queste persone permette di compiere una riflessione valutativa seria e professionale.

1. Il docente

È colui che attua la mediazione didattica e pertanto ha competenza valutativa in ordine al processo di apprendimento disciplinare e/o trasversalmente alle discipline. La sua azione si svolge quotidianamente sia nella documentazione delle osservazioni compiute sul bambino e sul gruppo, sia nel compiere le scelte professionali e didattiche conseguenti alla rilevazione compiuta. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 38


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA : la valutazione

2. L’èquipe pedagogica

Il docente non esegue la valutazione in una condizione di isolamento, in quanto, pur nell’autonomia delle proprie scelte professionali, si confronta con i colleghi della classe di cui è contitolare e compie le scelte orientandole alla collegialità, rivolta al bambino e alla classe. Nella scuola primaria, durante le due ore di programmazione settimanale, gli insegnanti si confrontano sui bambini, sul percorso degli stessi, sui percorsi da porre in essere per potenziare gli apprendimenti, su come rapportarsi con la famiglia e sulla documentazione pedagogica.

Il collegio dei docenti è il supremo organo tecnico-professionale della scuola, cui compete di tacciare la linea valutativa di un Istituto e di caratterizzarla sulla base del POF e dei suoi processi.

Il collegio dei docenti definisce i criteri di valutazione, iscritti di diritto nel POF, e li traccia ispirandoli a principi di”omogeneità, equità e trasparenza”.

4. Il Consiglio di Circolo

Il Consiglio di Circolo elabora gli indirizzi generali della programmazione di un Istituto, oltre ad adottare il Piano dell’Offerta Formativa, assumendo, pertanto, un fondamentale compito di sintesi. Ha altresì il compito di deliberare circa la partecipazione della Scuola ai percorsi di sperimentazione, tra cui la ricerca azione.

5. Il Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico è garante dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, al rispetto delle norme e del diritto di scelta delle famiglie.

È inoltre colui che promuove, realizza, attua e implementa il cambiamento della scuola nel nuovo scenario. Egli partecipa a pieno titolo all’equipe pedagogica in fase di scrutinio quadrimestrale.

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 39

VALUTAZIONE

3.Il collegio dei docenti


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QUALI SONO LE NORME CHE PRESIEDONO ALLA VALUTAZIONE? La valutazione è uno degli assi portanti della Riforma Gelmini, Legge 169/2008, che ha introdotto il voto in decimi anche alla scuola primaria e ha rinforzato la valutazione del comportamento. A sintesi di tutta la norma riguardante la valutazione, è stato emanato un apposito Regolamento (DPR 122/2009 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni).

VALUTAZIONE

Linee Guida Regionali per la Valutazione nel Friuli Venezia Giulia L’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia ha attivato un percorso di studio curato da reti di scuole di tutto i territorio regionale per elaborare un documento di accompagnamento per le scuole in ordine all’applicazione del DPR 122/2009. Si tratta di un documento prezioso che il collegio docenti tiene in debita considerazione nella stesura dei propri indirizzi in materia di valutazione. La valutazione del comportamento Particolare peso assume nel percorso educativo, l’attenzione della scuola rivolta al comportamento del bambino, introdotta dal D.lgs 59/2004. La valutazione del comportamento, secondo modalità deliberate dal collegio dei docenti non prevede la valutazione in decimi, come peraltro stabilito dal citato D.P.R. n. 122/2009. Il II Circolo ha scelto di seguire un percorso approfondito per la rilevazione del comportamento, in linea con la ricerca azione in corso. La valutazione del comportamento prende in considerazione gli aspetti della competenza relazionale/convivenza nel contesto riferiti :

1.Relazione

2.Partecipazione

3. Rispetto delle regole

1.aSa riconoscere e valorizzare gli altri come diversi da sé. 1.b Sa interagire con i pari sia collaborando nel gruppo sia nella relazione con il singolo. 1.c Interagisce con gli adulti riconoscendone i ruoli 2.a Interviene nelle attività proposte. 2.b. Contribuisce allo svolgimento delle attività e alla vita della classe 3 a Sa convivere rispettando se stesso e gli altri. 3 b Sa utilizzare strutture e sussidi della scuola. 3 c Accetta regole esistenti. 3 e Comprende l'importanza delle regole e le rispetta. 3 f Contribuisce alla costruzione di regole condivise (nella classe e nel gruppo)

Esso è inserito nel quadro globale di fine quadrimestre ed illustrato da un apposito giudizio. Il voto “in decimi” Le nuove disposizioni hanno previsto, come sopra riportato, di reintrodurre fin dalla scuola primaria l’attribuzione di un voto in decimi in occasione della comunicazione POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 40


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA : la valutazione

Determinazione della non sufficienza: L’insufficienza può essere attribuita esclusivamente nell’ultimo biennio della scuola primaria e solo sulla base : a) della ricostruzione dell’esperienza complessiva ,attraverso le PRATICHE DOCUMENTATIVE del docente/team delle OSSERVAZIONI, delle STRATEGIE/SITUAZIONI DIDATTICHE FAVOREVOLI attivate per supportare l’iter di apprendimento del bambino; eventuali interventi di supporto esterno; b) delle azioni di recupero/rinforzo interne oltre le lezioni di “classe”; Adesione a Progetti specifici attivati nel territorio; rapporto/patto con la famiglia e risultati ottenuti; valutazione autoriflessiva del docente rispetto ai percorsi predisposti e alla loro validità* c) La valutazione dei fattori di comportamento (situazioni limite e richiami / sanzioni applicate (risposte della famiglia)*

VALUTAZIONE

quadrimestrale alle famiglie (scheda di valutazione). Il voto in decimi permette di raggiungere immediatamente le famiglie perché comprensibile in termini di efficacia comunicativa. Le nostre scelte, a ragion veduta, ci impongono di mantenere il carattere formativo che la valutazione ha assunto negli ultimi anni, sgombrando il campo dall’idea di scuola e di valutazione che ciascuno di noi, in quanto adulto, ha maturato rispetto le proprie esperienze personali, quando la valutazione era intesa in modo preminentemente sanzionatorio. La valutazione formativa, inoltre, nel segmento primario, fa sì che gli esiti delle prove di verifica non confluiscano in un voto assegnato alla singola prova, né gli eventuali voti del percorsi corrispondano fedelmente alla somma ( la “media”) dei voti ottenuti dal bambino durante il corso di acquisizione degli apprendimenti, poiché i fattori che incidono, in itinere, sono molteplici e tengono conto di motivazione, traguardi parziali, impegno, progressi ottenuti. Infatti il Circolo ha scelto di non attribuire il voto nelle prove di verifica e nelle correzioni dei prodotti dei bambini. L’attribuzione dei voti in decimi avviene attraverso uno strumento in adozione nel circolo, tabelle di corrispondenza deliberate dal collegio dei docenti in cui sono tracciati i livelli di padronanza per ciascuna disciplina.

Non Ammissione La decisione di non ammissione alla classe successiva può essere adottata dall’ equipe (composta dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative/didattiche)pedagogica in via eccezionale, limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi (di apprendimento e comportamentali tenendo presente che la ripetenza deve essere interpretata non come una punizione, ma come un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per raggiungere gli obiettivi che si ritiene egli possa raggiungere. Cosa si valuta 1. i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno ovvero le conoscenze e le abilità espresse nelle diverse discipline tenendo presente i percorsi realizzati e progettati sulla base dei quadri di competenza adottati dal Circolo 2. i progressi nell’apprendimento in termini di “sapere e saper fare” rispetto ai livelli di partenza; POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 41


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA : la valutazione 3. l’impegno, la motivazione e la partecipazione alla vita scolastica; 4. L’efficacia dell’azione didattica progettata, in modo da predisporre di volta in volta gli opportuni interventi operativi, in riferimento sempre agli obiettivi stabiliti per ogni alunno e per ogni classe. I tempi della valutazione La valutazione è un atto che produce i suoi effetti lungo l’intero arco delle attività scolastiche (iniziale, in itinere e finale). Si articola in: - valutazione periodica (scansione quadrimestrale – 31 gennaio) - annuale (termine delle attività)

VALUTAZIONE

GLI STRUMENTI La valutazione degli apprendimenti è preceduta da opportune prove di verifica. Essa costituisce la fase di accertamento , di rilevazione degli apprendimenti (può essere scritta e orale) e può utilizzare strumenti di rilevazione quantitativi e qualitativi. Sono da considerare prove quantitative le:

prove a scelta multipla prova con le corrispondenze prove con Vero e Falso Prove bipolari Sì/No prove a completamento/ Cloze Selezioni e riordinamenti

Inoltre si utilizzano diverse produzioni degli alunni: - Scritte: riassunti, testi di diversa tipologia, sintesi, report - Orali: interrogazioni ed esposizioni Ci si avvale, inoltre, di una pluralità di altri strumenti e tecniche utili a rilevare diversi aspetti cognitivi e relazionali manifestati dai bambini (osservazione, interviste, mappe, protocolli, questionari ecc.). Un’importanza fondamentale hanno le attività di autovalutazione per sviluppare nei bambini un atteggiamento attivo e consapevole del loro percorso di apprendimento. I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno. SITUAZIONI SPECIFICHE

La religione Cattolica La valutazione degli apprendimenti di Religione Cattolica, per gli alunni che se ne avvalgono, resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione (d. Lgs.vo n. 297/94), relative alle scuole di ogni ordine e grado, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico. Valutazione alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento Per gli alunni con DSA, il Circolo, in ottemperanza alle disposizioni vigenti ha adottato delle proprie linee guida (allegato al presente documento) e un modello di Piano Educativo Personalizzato che accompagnerà il percorso scolastico dell’alunno e nel quale sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi adottati ed i relativi criteri e modalità di valutazione. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 42


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Valutazione alunni stranieri Il Circolo ha adottato un proprio protocollo sulla valutazione degli alunni stranieri di cui si confermano i contenuti anche dopo l’entrata in vigore del D.P.R. n. 122/09. La certificazione delle competenze Al termine della scuola primaria è previsto il rilascio di una certificazione delle competenze acquisite dall’alunno. In attesa che il MIUR fornisca degli strumenti di certificazione, il Circolo ha adottato, in via transitoria, un proprio modello.

RISULTATI 2008/2009 CLASSI SECONDE

2° Circolo Friuli V.G. Nord Italia Italia

Limite Inf

Limite Italiano Sup

Limite Inf

Limite Matematica Sup

71.4

76.1

80.8

63

69.6

76.2

66.8

68.2

69.7

53.9

55.1

56.3

66.7 64.5

67.3 65

68 65.5

54.6 54.3

55.2 54.9

55.8 55.4

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 43

VALUTAZIONE

IL SISTEMA DI VALUTAZIONE Con la direttiva n.76 del 16.8.2009 si affida l’incarico all’Istituto Nazionale di Valutazione, l’INVALSI di " provvedere, sulla base delle indicazioni di cui alla direttiva triennale n. 74 del 15 settembre 2008, alla valutazione degli apprendimenti tenendo conto anche delle soluzioni e degli strumenti già adottati per rilevare il valore aggiunto prodotto da ogni singola scuola in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni. La direttiva n.76 prevede la rilevazione avvenga nel II° e nel V° anno della scuola primaria. Le prove sono somministrate e corrette dagli insegnanti di classe, alla presenza di osservatori esterni appositamente formati. L’esito di queste prove permette al sistema scuola di accendere una riflessione su i livelli di preparazione degli studenti e di poterli comparare con quelli di altri sistemi scolastici Avere un punto di riferimento esterno permette, infatti, al corpo docente e a chi lo coordina di avere una misura delle conoscenze/abilità e competenze dei propri ragazzi comparata a quella delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA : la valutazione

CLASSI QUINTE

VALUTAZIONE

2° Circolo Friuli V.G. Nord Italia Italia

Limite Inf Italiano Limite Sup 62 67 71

Limite Inf Matemati Limite ca Sup 67 71 75

62.3

63.2

64.2

58.7

59.9

61.1

62.6

63.1

63.5

58.4

58.9

59.4

61.8

62.3

62.7

56.6

57.1

57.7

Valutazione progetti I progetti effettuati nel corso dell'anno scolastico saranno valutati attraverso i seguenti strumenti: - monitoraggi delle attività; - relazione finale su modello predisposto del docente referente; - relazioni nei Consigli di Intersezione e Interclasse; - rappresentazioni e documentazione. Valutazione del POF Il Circolo ha istituito una commissione “qualità” con il compito di analizzare diversi aspetti del Circolo e di formulare proposte e strumenti volti al miglioramento del servizio. Inoltre, ciascun gruppo di lavoro opera una costante riflessione ed approfondimento delle diverse aree di attività promuovendo sia la condivisione interna sia la comunicazione esterna dei diversi processi attivati. Sono previste fra le attività di due funzioni strumentali (una per la scuola dell’infanzia ed una per la scuola primaria) la raccolta annuale di alcuni dati utili a tenere sotto controllo alcuni settori dell’Istituto ( alunni, valutazione, al turn over degli insegnanti, ecc.). Gli OO.CC. sono informati delle attività per le specifiche competenze.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA : la documentazione

LA DOCUMENTAZIONE

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DOCUMENTAZIONE

La documentazione del processo educativo di pone in coerenza con il percorso di ricerca avviato dal Circolo. Dall’anno scolastico 2008/09 sono stati adottati nuovi modelli utili a documentare le analisi iniziali , le progettazioni, le verifiche e le valutazioni, i rapporti con la famiglia. Per la scuola dell’infanzia è prevista una parte specifica riferita alla vita della sezione nella quale è compresa la registrazione delle presenze/assenze; per la scuola primaria gli aspetti “burocratici” sono registrati nel Registro di classe. La documentazione denominata “quadernone della progettazione” è compilata: dall’equipe docenti (esclusi specialisti ) singolarmente da ogni insegnante. In questo caso il modulo di programmazione, la parte relativa all’analisi del contesto, della valutazione in itinere e dei colloqui con la famiglia dovranno essere raccolti in un fascicoletto a parte. Gli insegnanti specialisti utilizzeranno un proprio registro. Per le parti generali faranno riferimento al quadernone di equipe o al fascicolo con le parti estrapolate.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’accoglienza L’ACCOGLIENZA

ACCOGLIENZA

Al centro dell’azione educativa e didattica degli insegnanti vi è ogni bambino, inteso come persona unica, portatrice di un proprio vissuto e di un particolare bagaglio di esperienze, di conoscenze e di competenze. Questa ricchezza entra nella scuola e può divenire opportunità di crescita per tutti. Perché ciò avvenga è importante che la scuola sia un luogo accogliente, in cui gli insegnanti definiscono le proprie proposte educative e didattiche, riconoscendo i bisogni fondamentali e gli interessi dei bambini. In tal senso assume un valore fondamentale l’accoglienza, intesa come atteggiamento professionale di ogni docente, che si concretizza nella disponibilità quotidiana all’ascolto, nella valorizzazione delle diversità e nel sostegno di ogni bambino. L’intento è quello di formare i gruppi di sezione/classe fondati su legami cooperativi e nei quali tutti i bambini possano sentirsi attivi protagonisti di un progetto educativo condiviso. In questi contesti saranno rimossi gli stereotipi e si forniranno occasioni e percorsi per esprimere al meglio le capacità. L’accoglienza dei bambini si lega strettamente a quella delle loro famiglie, in un’ottica di collaborazione e condivisione di intenti formativi. La scuola deve ascoltare i genitori come portatori non solo di bisogni e richieste ma anche di risorse ed energie. Accogliere significa costruire le condizioni perché tutti, bambini e adulti, vivano in modo sereno l’esperienza scolastica. Nella scuola dell’infanzia le attività di accoglienza sono importanti: √ per i bambini che, per la maggior parte dei casi, entrano a far parte per la prima volta di una comunità, lasciando il contesto familiare conosciuto e rassicurante. Questo implica che essi debbano costruire dei nuovi punti di riferimento spazio temporali e relazionali. √ per le insegnanti che hanno modo di conoscere i bambini e le loro famiglie, anche attraverso le agenzie educative, che essi possono aver frequentato (asili nido e centri gioco). √ per i genitori che hanno modo di conoscere la Scuola: insegnanti, ambienti, aspetti organizzativi. L’inserimento comporta il distacco dal bambino ed il riconoscimento di una sua maggiore autonomia. E’ importante che la famiglia, all’interno della scuola si senta a proprio agio per “far star bene il bambino” e ciò avviene attraverso il dialogo, la collaborazione ed il confronto con le insegnanti. Le Scuole del Circolo per facilitare questo momento propongono:

le giornate di Scuola Aperta per permettere a genitori e bambini di conoscere gli spazi scolastici e le insegnanti prima dell’inizio della scuola. gradualità e flessibilità dei tempi e nei modi di inserimento. A tal proposito la presenza dei bambini è organizzata nel seguente modo: 1^ settimana di scuola: tutti i bambini frequentano sino alle ore 12.30. Questo permette ai più piccoli di staccarsi dalle figure di riferimento per un POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 46


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’accoglienza tempo limitato. Per tutti gli altri vi è la possibilità di ristabilire le relazioni con adulti e pari e ricostruire le routine giornaliere. 2^ settimana di scuola: i bambini frequentano sino alle ore 13.30. Per i bambini medi e grandi è garantito il pranzo, mentre per i più piccoli le insegnanti concordano con i genitori la possibilità o meno di avvicinare i bambini al delicato momento del pranzo.

Le attività di accoglienza alla scuola primaria sono importanti per favorire l'inserimento nel nuovo contesto dei bambini neo-iscritti, rendere piacevole il ritorno a scuola dei bambini che hanno già frequentato e creare un clima di accettazione e promozione dell'individualità di ciascun alunno.

L’ACCOGLIENZA, che si svolge nei primi giorni di scuola, è volta a creare un clima favorevole all’inizio della nuova esperienza scolastica. Gli insegnanti predispongono un ambiente gradevole dal punto di vista estetico, colorato ed allegro che incuriosisca ed invogli i bambini a scoprire i diversi spazi ed organizzano giochi, attività, canti per socializzare, conoscersi e farsi conoscere. I genitori dei bambini di classe prima o delle classi con team docenti neo costituiti, vengono invitati a partecipare ad un incontro di presentazione della scuola e degli insegnanti. In questa occasione vengono date informazioni sull’organizzazione della giornata scolastica, sulle modalità di gestione della classe da parte del team docente e viene fornito l’elenco del materiale scolastico da acquistare.

L’ACCOGLIENZA, in itinere dei bambini che vengono inseriti durante l’anno scolastico, mira a favorire l’inserimento e l’integrazione dell’alunno nel gruppo classe. I bambini imparano a riconoscere le proprie emozioni e a relazionarsi positivamente con i compagni e gli insegnanti . I genitori hanno modo di conoscere la scuola, gli insegnanti, gli ambienti e gli aspetti organizzativi in varie occasioni dl dialogo e di confronto: assemblee di classe, colloqui individuali, feste, rappresentazioni teatrali o canore dei bambini. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 47

ACCOGLIENZA

3^ settimana di scuola: i bambini frequenteranno la scuola per l’intera giornata. Comunque le modalità di frequenza dei bambini saranno flessibili e si adatteranno alle esigenze di ogni bambino per permettere a tutti di compiere un percorso di inserimento il più sereno possibile. predisposizione di spazi ed attività per rispondere ai bisogni dei bambini e per far vivere loro piacevoli esperienze. Una particolare cura sarà impiegata nell’organizzazione degli angoli di gioco e di attività all’interno delle sezioni. In essi i bambini potranno muoversi liberamente giocando e sperimentando sia materiali insoliti, sia giochi conosciuti. In questo modo, gradualmente, tutti potranno familiarizzare con il contesto scolastico.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’integrazione

L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI “…….dovremmo sapere che la diversità forma un ricco arazzo: tutti i fili hanno uguale valore indipendentemente dal loro colore, hanno uguale importanza indipendentemente dalla loro trama…..” Maya Angelou

INTEGRAZIONE

Premessa

Il rispetto della diversità, dell'identità, dell'originalità dell'individuo sono parole ricorrenti nei progetti di integrazione, ma vanno trasformati in occasioni, in contesti, in situazioni attraverso sempre nuove opportunità educative. Si tratta di “ascoltare” l'altro e di “ascoltarsi” considerando la relazione, il piacere e l'emozione. Ciò significa spostare l'attenzione dai contenuti “tradizionali” per riflettere sulle modalità, sulle situazioni, sull'organizzazione di tempi e spazi, sui toni di voce, sul corpo, sullo stare bene a partire da una relazione “vera” che faciliti l'accesso a situazioni di scoperta e di apprendimento. Gli “altri” alunni, quelli senza difficoltà, non solo costituiscono una delle risorse più importanti, ma di fatto sono i protagonisti principali, insieme all'alunno diversamente abile dell'intera esperienza. Per questo è fondamentale non confinarli nel ruolo di spettatori di un processo diretto dagli insegnanti, ma coinvolgerli attivamente, proprio perché è nella classe, nella scuola che l'alunno si integra. La partecipazione effettiva dei genitori dell'alunno diversamente abile e dell'equipe sociosanitaria, risulta essenziale nella stesura e nella verifica del P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale) e del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) in quanto configura un percorso e una crescita comuni rispetto alla sua situazione e alla sua evoluzione. Finalità Il personale del Circolo condivide l’impegno di: • Favorire

l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione. • Soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni diversamente abili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto di crescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’integrazione Obiettivi formativi L'azione formativa rivolta verso gli alunni di diversa abilità è coerente con quella che uniforma l'intero istituto. Essa si qualifica negli interventi di didattica orientativa e curricolare, che si caratterizzano per l'attenzione particolare:

Modalità di lavoro Per promuovere e realizzare l’integrazione, la scuola attua un modello organizzativo/ didattico flessibile caratterizzato dalle seguenti modalità di lavoro: 1. organizzazione di laboratori, a piccoli gruppi o apertura delle classi per : • dare stimoli più adeguati, • favorire l’uso di più linguaggi, • potenziare le abilità cognitive, • prevenire e/o ridurre i comportamenti problematici. 2. utilizzo graduale e progressivo di diverse metodologie e tecniche per : • facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali, • accrescere l’efficacia del processo insegnamento- apprendimento, • rompere l’isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno. 3. avvio di progetti, oppure partecipazione a tutti quelli che, a livello di plesso, di classe o di piccolo gruppo, coinvolgono gli alunni in difficoltà ed i loro compagni per: • sviluppare le capacità di relazionarsi con gli altri, • favorire l’autonomia personale, • promuovere la creatività. 4. continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per: • favorire l’inserimento nel nuovo ambiente, • favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni, • mantenere la propria autostima. • consentire ai nuovi docenti l’impostazione e l’avvio di un piano educativo individualizzato

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INTEGRAZI ONE

- all'autonomia - alla comunicazione - all'area cognitiva - a quella affettivo - relazionale


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’integrazione

Spazi e tempi Nelle scuole del circolo non esistono barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap possono accedere a tutti gli ambienti utilizzandone le strutture. Il Gruppo di lavoro definirà per ciascun allievo e sulla base del PDF e degli obiettivi del PEI la gestione del tempo scuola personalizzata rispetto ai bisogni di ciascun bambino e metterà in atto tutte le iniziative utili a creare le migliori condizioni possibili per realizzare un efficace percorso formativo.

INTEGRAZI ONE

Il Progetto formativo: fascicolo personale L'inserimento ed il percorso di un alunno/a diversamente abile prevede una specifica documentazione: Il Gruppo di lavoro ha predisposto strumenti e modelli di stesura comuni ai quali si rimanda. Di seguito si riportano i principali contenuti dei documenti ed i tempi di compilazione.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Il piano di lavoro annuale delle attività di sostegno suggerisce le seguenti quattro fasi per la compilazione del P. E. I. : a) RICOGNIZIONE SUI SINGOLI CASI - osservazione diretta ed "in situazione" dell'alunno/a; - raccolta di dati anamnestici attraverso colloqui informativi con la famiglia, con gli insegnanti precedenti, con gli operatori in ambito terapeutico e riabilitativo; - raccolta delle informazioni contenute nella documentazione, presente a scuola, relativa ad ogni alunno/a segnalato/a. b) ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE - stesura dell'anamnesi personale, patologica e familiare dell’alunno/a, che costituirà un significativo e sintetico quadro, relativo allo sviluppo generale, all'iter patologico e agli aspetti salienti delle relazioni familiari. Al fine di perseguire un’attenta compilazione del suddetto quadro, è necessario fare riferimento a: - DIAGNOSI FUNZIONALE, redatta dal servizio di neuropsichiatria dell'ospedale ed equipe comunale territoriale o da centri convenzionati riconosciuti. - PROFILO DINAMICO FUNZIONALE, elaborato da scuola, famiglia e specialisti in collaborazione tra loro. Ciò permetterà di individuare le difficoltà di apprendimento, le possibilità di recupero e le capacità possedute di ogni alunno/a” (vedi art. 5 legge 104). La DIAGNOSI FUNZIONALE ed IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE sono strumenti indispensabili e fondanti il P.E.I. pertanto necessari a tutti gli alunni diversamente abili fin dalla prima segnalazione con gli aggiornamenti periodici necessari. c) PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.)

DEL

PIANO

EDUCATIVO

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DIDATTICO


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’integrazione

d) VERIFICA E VALUTAZIONE I team interessati decideranno quali adeguamenti attuare nel documento di valutazione degli alunni diversamente abili. Sarà possibile prevedere integrazioni o modifiche tramite griglie dettagliate di valutazione. Le prove di verifica quadrimestrali dovranno essere calibrate sul percorso didattico tracciato nel P.E.I. e registrate nel registro delle attività di sostegno. La valutazione complessiva di ciascun alunno/a dovrà tenere conto del livello di partenza delle potenzialità, degli interventi attuati, dei risultati ottenuti e degli sviluppi del processo di apprendimento. Continuità In riferimento alla Continuità, la nostra Scuola è da sempre impegnata ad attuare forme di collaborazione e condivisione con le varie agenzie educative coinvolte, al fine di armonizzare al meglio le fasi di passaggio da un ordine scolastico ad un altro. Ritenendo il passaggio una tappa cruciale del percorso del bambino diversamente abile e della sua famiglia, sono organizzate forme di consultazione fra gli insegnanti della classe frequentata dall’alunno e le figure di riferimento per l’integrazione delle future scuole per realizzare un significativo trasferimento di informazioni nella continuità educativo-didattica, ottimizzando l’applicazione delle esperienze già maturate e la prosecuzione delle buone prassi avviate con l’alunno. A tal fine si prevede anche la possibilità per l’insegnante di sostegno, nell’ambito di progetti sperimentali fra le istituzioni scolastiche, di accompagnare l’alunno nell’ordine di scuola successivo, per un periodo di tempo definito in sede di progettazione. Durante l’anno scolastico sono previsti incontri con le famiglie e le equipe multidisciplinari (generalmente tre incontri annuali -iniziale, intermedio e finale). Il Memorandum riduce l’impegno obbligatorio di presenza a scuola delle Equipe Multidisciplinari alla sola giornata di presentazione dei nuovi inserimenti (fra marzo e giugno/luglio). Gli altri incontri è previsto vengano effettuati presso la sede dei Servizi. Gli insegnanti di sostegno ed un insegnante di classe sono pertanto autorizzati a recarsi presso le sedi. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 51

INTEG RAZIO NE

Dopo aver definito, attraverso prove strutturate, il livello di abilità e competenze raggiunte dall’alunno/a, si definiscono le finalità, la metodologia, gli obiettivi generali e specifici, i contenuti ed i tempi previsti per l’attuazione degli stessi. Gli obiettivi individuati nel P.E.I. verranno perseguiti tramite una struttura organizzativa che può prevedere : - situazione di gruppo o piccolo gruppo all’interno della classe, delle classi del modulo, di classi parallele e/o in verticale; - laboratori a classi aperte (progetti sulla contemporaneità); - partecipazione ai momenti collettivi e ludico–ricreativi; - momenti di lavoro individualizzato; - partecipazione al momento del pasto come attività educativa importante, anche con il supporto dell’ausiliaria comunale. Il P.E.I. sarà discusso e concordato nelle riunioni di team. La redazione definitiva del documento sarà predisposta entro i termini previsti per la consegna e allegata al registro delle attività di sostegno.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’integrazione

Riguardo al numero di incontri, è opportuno, predisporre una a valutazione caso per caso da parte del G.D.L.H. e concordare la proposta con l’Equipe multisciplinare.

Organismi di gestione e supporto

INTEGRAZI ONE

L’Istituzione del GRUPPO DI LAVORO HANDICAP D’ISTITUTO è prevista dalla L. 104. Esso con il contributo di tutti i soggetti opera per creare condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni diversamente abili e per creare una rete di informazioni e di sensibilizzazione. Il GLHI è formato dal:

- Dirigente o un suo delegato - da un docente di posto comune - da due Insegnanti di sostegno - da 1 Operatore NPI dei distretti di provenienza degli alunni. - da 1 Genitore di alunno

COMPITI

- Analizzare le risorse del territorio. - Individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario. - Formulare proposte per migliorare i processi di integrazione - Proporre convenzioni con enti esterni, individuare le risorse sul territorio - Segnalare iniziative utili

COMMISSIONE DI LAVORO HANDICAP

COMPOSIZIONE

È costituita dagli insegnanti di sostegno in servizio annualmente nel Circolo

COMPITI

- Indicare i criteri e verifica le procedure per la realizzazione del fascicolo personale (del PDF e del PEI verifiche degli alunni disabili). - Proporre attività di formazione - Curare la diffusione e illustrazione delle documentazione adottata dal Circolo POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 52


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’integrazione

- Curare la diffusione dei materiali e buone pratiche - Formulare proposte sull’assegnazione dei posti di sostegno - Aggiornarsi sulle metodologie e gli ausili specifici

GRUPPO H “OPERATIVO” COMPOSIZIONE (Uno per ogni alunno H,):

COMPITI

Attraverso periodici incontri:

- Effettua l'analisi di ciascun singolo caso. - Cura e promuove le attività di documentazione - Cura i rapporti con le famiglie e l’equipe di riferimento - Tiene aggiornato il fascicolo personale

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INTEGRAZI ONE

- Dirigente Scolastico o suo delegato, - docente di sostegno - genitori dell'alunno, - rappresentanti dell'equipe socio-sanitaria che segue l'alunno, - almeno 1 insegnante di classe dell'alunno.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l'orientamento LA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI

O R IE N T A M E N T O

Il progetto mira a valorizzare e coordinare gli interventi finalizzati al sostegno dello sviluppo personale degli alunni e a favorire lo “star bene a scuola” promuovendo azioni volte a prevenire le ricadute negative delle difficoltà d'apprendimento (soprattutto sul terreno linguistico espressivo, logico matematico e del metodo di studio). Le difficoltà di apprendimento rappresentano un fattore di rischio primario per la dispersione scolastica e possono incidere complessivamente sul ben-essere della persona comportando, quindi, non solo uno svantaggio scolastico, ma anche ripercussioni sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino, la perdita dell’autostima e della motivazione a studiare. E’ ormai un dato acquisito scientificamente l’importanza di rilevare precocemente e tempestivamente la mancata acquisizione di specifiche abilità di base e dei pre-requisiti, al fine predisporre adeguate strategie di prevenzione con lo scopo di limitare lo strutturarsi di difficoltà di apprendimento nella scuola primaria È ormai scientificamente provata l’importanza di rilevare precocemente e tempestivamente l’eventuale mancata acquisizione di specifiche abilità di base e dei pre-requisiti, e di predisporre conseguentemente adeguate strategie di prevenzione con lo scopo di limitare lo strutturarsi di difficoltà di apprendimento nella Scuola Primaria. FINALITÀ Prevenire il rischio di dispersione scolastica e limitare l’impatto dei problemi e del disagio; Promuovere lo star bene a scuola, favorendo la continuità didattica educativa, potenziando a livello orizzontale le sinergie con i servizi del territorio e la rete Interistituzionale; Stimolare negli alunni la fiducia nelle proprie capacità e la stima in se stessi (autostima); Favorire il processo di creazione di una comunità educante, con ai vertici del processo di triangolazione scuola-famiglia-territorio; Promuovere la cultura della ricerca azione e sviluppare il patrimonio professionale dei docenti secondo ampliando le opportunità di formazione autoformazione dei docenti valorizzando le risorse interne ed esterne; Promuovere la cultura della ricerca-azione e sviluppare il patrimonio professionale dei docenti ampliando le opportunità di formazione e autoformazione dei docenti, valorizzando le risorse interne ed esterne; Sviluppare buone pratiche didattiche e professionali da estendere nel Circolo con una positiva ricaduta nel processo educativo. OBIETTIVI o Formazione permanente dei docenti e degli operatori di supporto educativo;

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l'orientamento o Costruzione di rapporti efficaci con le famiglie quale partnership primaria nella prevenzione della dispersione scolastica e del disagio; o Promuovere, diffondere, sviluppare le metodologie e l’utilizzo di strumenti dispensativi e compensativi atti a facilitare il processo di apprendimento rendendo gli alunni consapevoli e fiduciosi dei propri percorsi individuali.

Il Secondo Circolo - assieme ai Circoli didattici 1° e 3° di Pordenone, Cordenons, Porcia, Scuole Paritarie Infanzia e Primaria (Ambito Urbano 6.5) partecipa da diversi anni ad un Progetto di rete Interistituzionale, che vede coinvolti anche Ambito Urbano 6.5 - Servizio Sociale dei Comuni, A.S.L.Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Pordenone, Regione FVG- Servizio Istruzione ed Orientamento. Da quest’anno - inoltre - si inserisce nell’ambito del progetto di Orientamento “Prevenzione della dispersione” previsto nell’ambito dei Bandi di ampliamento dell’Offerta formativa della Regione F.V.G. Con tale progetto si è voluto fornire ai docenti un’adeguata formazione in merito alle difficoltà di apprendimento e alla prevenzione delle stesse. I diversi partner hanno elaborato delle “Linee Guida” condivise, raccolte in un protocollo di comportamento (in allegato al POF). Nel Secondo Circolo, così come negli altri aderenti al Progetto, è presente un insegnante con incarico di Funzione Strumentale per la Prevenzione (PDAD), formato dal Ministero nel riconoscere i disturbi specifici di apprendimento (e della dislessia in particolare).Tra i suoi compiti c’è quello di formare/ informare tutti i docenti, informare le famiglie del Circolo sulle opportunità presenti nel Territorio e fare da tramite con le Istituzioni coinvolte nel Progetto. All’interno di ogni Plesso scolastico facente parte del Secondo Circolo, è presente un’insegnante referente che supporta i colleghi e mette in atto attività di screening al fine di prevenire le difficoltà di apprendimento. (qui, mi sembra più “collegato” al discorso precedente,rispetto a dov’era, in fondo alla pagina) Per quanto riguarda la prevenzione, infatti, già dallo scorso triennio, i Servizi hanno dato il loro contributo sperimentando nel nostro Circolo delle attività da svolgere con i bambini nei Laboratori per “Lo sviluppo della capacità grafica (Scuola Primaria) ed acustica (Scuola dell’Infanzia) ”. La scuola dell’infanzia rappresenta il luogo elettivo per cogliere le modalità di espressione delle difficoltà di apprendimento; il terreno più fecondo per la prevenzione e la progettazione di interventi educativi e didattici strettamente legati alle specifiche problematiche individuali; a tal fine sono a disposizione delle insegnanti le prove IPDA per l’osservazione e l’individuazione precoce delle difficoltà. Nella scuola primaria il bambino si avvia al processo di POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 55

O R IE N T A M E N T O

o Sperimentare, secondo la logica del “learning by doing”, nuove metodologie didattiche diverse da quelle tradizionali atte a promuovere successo scolastico (es. cooperative learning). o Personalizzazione dei percorsi documentate nel Piano Educativo Personalizzato o Progettazione di attività orientate allo sviluppo della motivazione, all’integrazione di strategie metacognitive, al sostegno dell’apprendimento. o Implementare la rete informativa e documentaria.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l'orientamento apprendimento della letto-scrittura, è quindi importante individuare i processi che caratterizzano queste acquisizioni e le problematiche ad esse inerenti, quali: disgrafia, disortografia, dislessia, discalculia… . Gli insegnanti, grazie alla relazione quotidiana con i bambini, sono in una posizione privilegiata per poterli osservare, sia perché li conoscono, sia perché non sono portati ad alterare il loro comportamento normale e spontaneo

O R IE N T A M E N T O

Gli insegnanti, grazie all’interazione quotidiana con i bambini, possono essere in una posizione privilegiata per poter osservare in situazione e di intervenire, perciò, precocemente. L’ambiente scolastico, inoltre, appare particolarmente adatto- per le possibilità che offre- di poter programmare e svolgere attività che evidenzino le capacità dei bambini, non limitandosi ad una diagnostica centrata solamente sul deficit. La rilevazione precoce delle difficoltà non può, perciò, limitarsi alla segnalazione o all’attribuzione di etichette diagnostiche (con tutte le conseguenze negative che potrebbero derivarne), costituisce – piuttosto - il primo passo per la progettazione e la realizzazione del programma di recupero riabilitativo e adeguamento delle strategie didattiche al fine di attivare le risorse del bambino.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la continuità LA CONTINUITÁ Le scuole del nostro Circolo sono attente alle sollecitazioni, agli stimoli ed alle proposte provenienti dall’ambiente in cui sono inserite . Per questo lavoriamo ascoltando il “territorio”, favorendo con esso la collaborazione in un’ottica di continuità. Crediamo che la prima e più importante parte di “territorio” che la scuola deve accogliere ed ascoltare siano i genitori, considerati come collaboratori coi quali dialogare non frettolosamente, insieme ai quali discutere e chiarire i nostri percorsi educativi ed i risultati del nostro operare, in uno scambio reciproco di idee e di considerazioni che abbiano come scopo la condivisione di mete e di strade. Momenti forti del percorso di continuità scuola-famiglia sono: scuola-famiglia accoglienza Infanzia

Incontro del dirigente con le famiglie dei futuri alunni delle classi prime (gennaio) Incontro a settembre con gli insegnanti di classe prima e con i team docenti neocostituiti. Primaria Giornate di Scuola Aperta (nov. – dic. e/o a maggio)per permettere la conoscenza degli spazi scolastici e degli insegnanti prima dell’inizio della scuola .I bambini vengono coinvolti in attività laboratoriali , mentre i genitori hanno la possibilità di conoscere l’organizzazione della scuola . scuola-famiglia rapporti I rapporti con le famiglie si esplicano:

negli Organi Collegiali: Consiglio di Circolo, Giunta ,Rappresentanti di classe nella Commissione mensa nei rapporti con i docenti (colloqui, assemblee) in particolare:

Infanzia

Esecutiva

ottobre: assemblea per l’elezione dei rappresentanti di sezione; novembre: presentazione della programmazione annuale del P.O.F. febbraio: assemblea di presentazione dei percorsi didattici attuati; maggio: assemblea di verifica dei percorsi; marzo colloqui individuali con le famiglie dei bambini di 4 anni; maggio colloqui individuali con le famiglie dei bambini di 5 anni 3 intersezioni con i genitori rappresentanti di classe che saranno eletti ogni team di docenti è disponibile, inoltre, a domanda o a richiesta, ad incontrare le famiglie in caso di necessità per 2h al mese. Gli incontri devono essere concordati con i docenti. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 57

CONTINUITÀ

Incontri dei docenti con le famiglie dei neo-iscritti Accoglienza degli alunni nuovi iscritti nelle giornate di scuola aperta Raccolta di informazioni dalle famiglie.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la continuità Primaria

ottobre: assemblea per l’elezione dei rappresentanti di classe e presentazione del progetto formativo novembre/dicembre: colloqui individuali con tutte le famiglie (1° bimestre) febbraio: informazioni quadrimestrali alle famiglie (1° qua drimestre) aprile: colloqui individuali con tutte le famiglie (3° bi mestre) giugno: informazioni quadrimestrali alle famiglie (2° qua drimestre) 3 interclassi con i genitori rappresentanti di classe ogni team docente è disponibile, inoltre, ad incontrare le famiglie in caso di necessità su appuntamento concordato.

CONTINUITÀ

Agire con il territorio significa, per noi, una collaborazione sempre più stretta con gli altri ordini di scuola. Siamo infatti convinti del valore della “continuità educativa” e pensiamo che i progetti e le azioni più efficaci di continuità debbano partire dai bambini. Dal fatto cioè di considerarli i soggetti protagonisti dentro la scuola. Ogni progetto di continuità educativa deve aiutare il bambino non solo a conoscere la realtà nuova in cui dovrà inserirsi, bensì, partendo dalla didattica, deve favorire la proposta di significative attività di apprendimento che favoriscano, tra i diversi ordini di scuola coinvolti, una reciproca conoscenza in termini di metodologie, contenuti, linguaggi specifici, tra i diversi livelli di esperienze che un bambino può vivere e realizzare. Le azioni di continuità tra i diversi ordini di scuola sono così articolate: Scuola dell’Infanzia - Nido

Passaggio di informazioni su elementi concordati dal nido alla scuola dell’infanzia.

Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria Nei mesi di novembre, febbraio e maggio gli insegnanti delle sezioni dei “grandi” si incontreranno con alcuni insegnanti di classe prima e quinta della scuola primaria per :

Progettare un percorso condiviso attraverso la programmazione dei momenti di incontro, in coerenza con le attività laboratoriali previste dai progetti di plesso

Si passerà poi a :

realizzare momenti di attività comuni .

Nel mese di settembre ci sarà :

Il passaggio delle informazioni tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia e quelli della scuola primaria (consegna della documentazione)

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la continuità Scuola Primaria – Scuola Secondaria di Primo Grado

incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola per la pianificazione di attività comuni visita alla Scuola Secondaria di Primo Grado da parte degli alunni di classe quinta (prima delle iscrizioni) con partecipazione degli scolari ad attività comuni passaggio d’informazioni e di osservazioni dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado (incontro di giugno) incontro tra insegnanti della scuola secondaria di primo grado e gli insegnanti delle classi quinte per l’approfondimento di eventuali problemi o di aspetti educativi e didattici riferiti agli alunni.

Denominazione

Tipologia

Amministrazione comunale

Ente pubblico

Provincia Direzione Regionale

Ente pubblico Ente pubblico

A.S.S. N. 6

Ente pubblico

Circoscrizioni

Ente pubblico

Settore di specializzazione Servizi scolastici: mensa e trasporto alunni, edilizia scolastica, contributi, sostegno ai progetti, iniziative di promozione culturale e formativa, alunni in situazione di disagio Contributi per progetti Formazione, sostegno ai progetti si occupa degli alunni in situazione di handicap o di disagio dando consulenze ai docenti; per i genitori organizza conferenze, che trattano problematiche attuali e ricorrenti Contributi per progetti

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Sede Pordenone

Pordenone Trieste Pordenone

Pordenone

CONTINUITÀ

Agire sul e con il territorio, per una scuola, è però anche essere attenti e disponibili verso le proposte che i Comuni, la Provincia, le Associazioni, la A.S.S., mettono in campo, come significa anche farsi promotori, presso questi Enti, di richieste di adeguamento e di miglioramento. La scuola è un luogo di crescita umana e culturale che si vivifica attraverso il confronto e lo scambio con le diverse realtà del territorio. Numerose sono le associazioni, gli enti pubblici che collaborano in modo proficuo con il Circolo e promuovono varie iniziative in sintonia con i bisogni dell’utenza, aventi per fine il successo formativo di ogni bambino. Personale esperto mette a disposizione le proprie competenze interagendo con gli insegnanti nella progettazione di attività, laboratori e visite didattiche. Di seguito riportiamo Enti ed Associazioni che a diverso titolo collaborano con il Circolo.


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la continuità

CONTINUITÀ

Università degli Studi di Udine

Ente pubblico

Gestione del tirocinio e formazione docenti

Udine

Università degli Studi di Trieste

Ente pubblico

Gestione del tirocinio

Udine

Gruppo Alpini Vallenoncello

Associazione

Collaborazione per realizzazione progetti

Pordenone

Federazioni e Associazioni sportive

Federazioni e associazione

Progetti sportivi

Pordenone

Collaborazione progetti educazione stradale

Pordenone

Polizia Comunale

Biblioteche

Ente Pubblico

Attività culturali: promozione alla lettura

Pordenone

COOP

privato

Collaborazione e contributi per progetti

Pordenone

Gruppi Genitori

Gruppi spontanei di plesso

Collaborazione progetti specifici (pedibus, biblioteca, …)

Pordenone

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la formazione

LA FORMAZIONE

ENTE ORGANIZZATORE CIRCOLO DIDATTICO CIRCOLO DIDATTICO CIRCOLO DIDATTICO

DOCENTI PARTECIPANTI

TEMATICA

COLLEGIO COLLEGIO GRUPPO DI LAVORO INTERCIRCOLO

DSA INTURCULTURA APPRENDIMENTO COOPERATIVO Relatore D. Sartore CIRCOLO DIDATTICO COMMISSIONE RICERCA 1. PENSARE ED INNOVAZIONE – ORGANIZZARE IL COLLEGIO CURRICOLO: DARE SENSO ALL’ESPERIENZA DELLE SCUOLE Possibili Relatori F. Tessaro / M. Blam CIRCOLO DIDATTICO INSEGNANTI PLESSO MUSICA ROSMINI più insegnanti Relatore: Ivonne Luvison disponibili RETE INDICAZIONI INSEGNANTI VALUTAZIONE PER NAZIONALI/VALUTAZIONE COMMISSIONE L’APPRENDIMENTO INNOVAZIONE E INS. Possibili relatori: D. Martini e R. DISPONIBILI Ricci SCUOLA POLO INSEGNANTI NON ADDETTI ANTINCENDIO FORMATI O CON ADDETTI PRIMO SOCCORSO FORMAZIONE DA AGGIORNARE SCUOLE POLO INSEGNANTI DISPONIBILI FORMAZIONE CLIL REGIONE FVG FS INTERCULTURA + INS. SPERIMENTAZIONE DEL DISPONIBILI QUADERNO DELL’ACCOGLIENZA ALTRI ISTITUTI ENTI VARI DISPONIBILI VARIE ACCREDITATI

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FORMAZIONE

Docenti L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire loro strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e le innovazioni didattiche. Ha come obiettivo l'arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal nuovo contesto dell’autonomia, lo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, il miglioramento dei metodi e dell’organizzazione dell’insegnare, l’integrazione delle tecnologie nella didattica e la valutazione degli esiti formativi. Numerosi sono i corsi di formazione promossi in provincia da scuole, Università, IRRE ed enti e associazioni accreditate: di essi viene data ampia informazione. Piano aggiornamento:


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la formazione

Personale ATA

FORMAZIONE

La formazione del personale Amministrativo ed Ausiliario è un elemento fondamentale della valorizzazione e sviluppo della professionalità ed è finalizzato a qualificare le prestazioni professionali anche in relazione alla complessità del lavoro presente nella scuola dell’autonomia. Il personale sarà incentivato a partecipare a tutte le iniziative di formazione-aggiornamento anche non organizzate dall’Istituto e/o in rete utili ad apportare un incremento delle conoscenze, abilità e competenze relative al profilo professionale di appartenenza. Il Circolo didattico si farà promotore delle seguenti iniziative da realizzare in rete: Corsi blended on line ANSAS per assistenti amministrativi e collaboratori scolastici; Corsi per addetti antincendio e primo soccorso Corsi su aspetti specifici dell’attività amministrativa Corsi di gestione delle relazioni

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la comunicazione

COME COMUNICHIAMO

Nell’ambito della comunicazione interna le azioni prioritarie saranno finalizzate ad una maggiore circolazione delle notizie, al rafforzamento di un clima relazionale positivo tra i docenti, tra i docenti e gli alunni e tra i docenti ed i gruppi di lavoro. La comunicazione interna viene realizzata attraverso gli strumenti delle “circolari interne”, delle attività del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Interclasse/Intersezione docenti, dei gruppi di lavoro anche attraverso l’utilizzo di canali di comunicazione innovativi tra i quali la posta elettronica. Il miglioramento del clima relazionale interno sarà potenziato attraverso azioni di diffusione della leadership e di affidamento di responsabilità specifiche. Al fine di consentire una rapida circolazione delle informazioni, il Circolo ha attivato un servizio di comunicazione all’interno all’Istituto, coinvolgendo i fiduciari di plesso ed una rete di insegnanti, gli assistenti amministrativi per le parti di competenza. Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il personale di segreteria, assicura che il processo di comunicazione avvenga in modo tempestivo e che tutto il personale venga a conoscenza degli obiettivi e sia pronto a dare suggerimenti di miglioramento. I documenti cartacei vengono esposti per essere visionati nelle aule insegnanti o in luoghi appositamente predisposti (albo della direzione, albo sindacale, varie bacheche…). Tutta la documentazione (POF, stampati, schede di progetto, contratti d’istituto) è inviata ai singoli plessi ed è a disposizione di tutto il personale per la consultazione. Il piano annuale delle attività viene approvato dal Collegio dei Docenti nel mese di ottobre e inviato ai plessi. Prima di ogni riunione il Dirigente Scolastico o suo delegato, ricorda, attraverso circolare, dove viene svolta la riunione, chi la presiede e comunica l’ordine del giorno. Il responsabile di plesso si fa carico che il personale firmi le circolari prima di ogni riunione o prima di archiviarle. Comunicazione esterna Nell’ambito della comunicazione esterna si promuove un costante dialogo con le famiglie partendo dalla rivalutazione del ruolo dei genitori rappresentanti di classe, dal coinvolgimento delle famiglie nelle attività curriculari, nell’implementazione dei rapporti istituzionali della scuola col territorio. In particolare saranno potenziati contatti interistituzionali con gli Enti Locali (Comune, Consiglio di quartiere, Assessorati) e con le Associazioni. In questo contesto sarà prioritario consolidare i contatti di rete fattivi con altre istituzioni scolastiche, con Università ed Enti ed Associazioni culturali che possano portare alla collaborazione attiva nella realizzazione di obiettivi tangibili in ordine allo sviluppo di progetti (locali, regionali, ministeriali) che arricchiscano e qualifichino l’offerta formativa rivolta ad alunni, famiglie. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 63

COMUNICAZIO NE

Comunicazione interna La comunicazione interna promuove la condivisione delle iniziative attivate ed è finalizzata allo scambio di informazioni sui progetti, su alcuni percorsi comuni di insegnamento/apprendimento e può partire dal D.S. e diramarsi al personale, oppure partire dal personale e coinvolgere il Dirigente, le docenti collaboratrici, la direttrice dei Servizi G. e A., altre persone di sistema. Gruppi spontanei di ambito spesso si riuniscono per verificare percorsi e/o scambio di esperienze


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la sicurezza

LA SICUREZZA NELL’ISTITUTO Il Decreto Legislativo 81/2008 e tutta la normativa collegata, prescrivono misure per la tutela e per la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, in tutti i settori di attività pubblici e privati. Tale Decreto riguarda anche gli edifici scolastici, gli alunni, i docenti, i collaboratori scolastici e tutto il personale che lavora nelle scuole. La tematica della sicurezza comporta due aspetti: 1. l’aspetto relativo a impianti e strutture degli edifici scolastici, di competenza dei Comuni proprietari degli immobili;

SICUREZZA

2. l’aspetto relativo ai comportamenti effettivamente messi in atto da alunni e lavoratori all’interno delle strutture scolastiche, di competenza delle Istituzioni Scolastiche. Per quanto riguarda il primo punto, la situazione strutturale delle scuole del Circolo è adeguata alle normative di sicurezza. Abbattimento delle barriere architettoniche, impianti elettrici, uscite di emergenza e ogni altro dispositivo atto a prevenire lo sviluppo di incendi, sono già stati eseguiti o sono tuttora in fase di esecuzione, sia pure in tempi diversi da scuola a scuola. Gli interventi di carattere strutturale finalizzati all’adeguamento e messa a norma delle strutture scolastiche sono già stati messi in programma dai Comuni. Per quanto riguarda i comportamenti di chi opera all’interno delle scuole, i provvedimenti adottati dal dirigente scolastico, equiparato ai fini della sicurezza al datore di lavoro, sono i seguenti:

·designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

·redazione del documento di valutazione dei rischi:

designazione del medico competente

·designazione della squadra incaricata alla gestione delle emergenze (evacuazione degli edifici scolastici, prevenzione incendi, primo soccorso): in ogni scuola sono incaricati uno o più dipendenti, in base alla complessità dell’edificio, che hanno frequentato appositi corsi di formazione

·emanazione delle disposizioni di gestione organizzativa della sicurezza e di diffusione della cultura della stessa (formazioneinformazione)

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la sicurezza

Modalità di sorveglianza degli alunni nei momenti meno strutturati della giornata scolastica (entrata, uscita, intervallo, pausa mensa): sono oggetto di disposizioni specifiche della dirigente, concordate con i docenti e i collaboratori scolastici. È presente il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Altre azioni verranno condotte nelle seguenti aree: a) Sicurezza sul posto di lavoro (informazione, formazione, interventi) b) Norme antifumo c) Igiene nei locali dell’Istituto d) Educazione stradale

SICUREZZA POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 65


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA progetti

I PROGETTI I progetti costituiscono elementi di continuità ed identità dell’Istituto e sono coerenti con le linee di indirizzo deliberate dal Consiglio di Circolo. Essi fanno parte integrante del curricolo del Circolo e rappresentano opportunità di incontro con esperienze, persone, ambienti e linguaggi diversi, costituendo occasioni formative articolate ed aprendosi al territorio e alle sue risorse. Si è ritenuto opportuno proporre ai bambini ed alle bambine del terzo millennio alcune tematiche che tenessero conto delle molteplici sollecitazioni cui essi sono costantemente sottoposti. Sono così state individuate cinque aree di riferimento alle quali afferiscono i progetti, alcuni dei quali sono comuni a tutte le scuole del circolo, altri sono differenziati per plesso e/o per ciclo. Aree progettuali

PROGETTI

Rientrano in quest’area tutti i progetti che hanno come tematica prevalente gli aspetti educativi relativi a: Area EDUCAZIONI

corretti stili di vita ambiente educazione scientifico-matematica lettura memoria-storia cittadinanza consapevole

Rientrano in quest’area tutti i progetti che favorendo lo sviluppo dei diversi stili cognitivi hanno come tematica prevalente l’uso di specifici linguaggi espressivi: Area LINGUAGGI

Area INTERCULTURA

musicale cinematografico grafico-plastico-pittorico tecnologico lingua straniera

Rientra in quest’area il progetto di Circolo “Sopra la stessa terra, sotto lo stesso cielo” . Il progetto mira a produrre numerose azioni di Accoglienza e di Inserimento degli alunni stranieri garantendo loro pari opportunità di accesso al sapere e a rafforzare l’educazione interculturale per tutti gli alunni.

Rientra in quest’area il progetto di Circolo “Apro le ali e volo lontano” Il progetto, rivolto agli alunni diversamente abili del circolo, si pone Area come finalità la promozione di interventi formativi diversificati per DIVERSAMENTE accompagnare gli alunni nella costruzione del loro progetto di vita ABILI attraverso la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, l'acquisizione di progressive competenze di autonomia, di fiducia in se stessi e di presa di coscienza dei propri limiti. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 66


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA progetti Rientra in quest’area il progetto di Circolo “La scuola di tutti e per tutti”. Area Il progetto mira a valorizzare e coordinare gli interventi finalizzati al PREVENZIONE sostegno dello sviluppo personale degli alunni e a favorire lo “star DIFFICOLTÀ DI bene a scuola” promuovendo azioni volte a prevenire le ricadute APRENDIMENTO negative delle difficoltà d'apprendimento. Strettamente legate ai progetti sono inoltre le uscite sul territorio, le visite d’istruzione, la fruizione di spettacoli teatrali e la partecipazione ai concorsi, che ciascun team docente programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi e/o sezioni.

I Progetti dei plessi

SCUOLE DELL’INFANZIA

Via Mantegna pag. 102

Via Cappuccini pag. 105

Via Valle pag. 109

TITOLO PROGETTO

Linguaggio musicale

Musical-mente

Educazione ambientale

Il giardino di Kamillo

Cittadinanza consapevole

Io, tu, noi

Linguaggio Grafico-plastico-pittorico

Giocare con l’arte

Educazione ambientale

Il mondo è casa nostra

Educazione alla lettura

Un libro per amico

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PROGETTI

AREA PROGETTUALE PREVALENTE


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA progetti

SCUOLE PRIMARIE

AREA PROGETTUALE

PROGETTI

Educazione ambientale

Rinascita del Bosco di S. Marco

Educazione alla lettura

Amico libro

Antonio Rosmini Linguaggio musicale Pag. 74

E. De Amicis Pag. 80

TITOLO PROGETTO

Musica perché… Mille buoni motivi per fare musica a scuola

Linguaggio cinematografico

Un ciak dalle gambe lunghe

Cittadinanza consapevole

Dama, re e regina

Educazione ambientale

Al di là del fiume… verso la città

Educazione ai corretti stili di vita Alla scoperta del mangiar sano

Educazione alla lettura Padre Marco D’Aviano Linguaggio musicale Pag. 85

Leggere… ti fa volare Musicando

Linguaggio tecnologico

Senza LIMiti

Cittadinanza consapevole

Pedibus

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA progetti

Educazione ambientale

L’attività tessile nel pordenonese: storia e arte

Cittadinanza consapevole

Pedibus

Linguaggio musicale

Opera Domani

Accoglienza

Genitori

Educazione ambientale

Il giardino di Gaia e Leonardo

Linguaggio musicale

Sonor – Azione

Cittadinanza consapevole

C.C.R. Consiglio Comunale Ragazzi

Gaspare Gozzi Pag. 93

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PROGETTI

Leonardo Da Vinci Pag. 98


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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA

PARTE TERZA Analisi del contesto Presentazione delle scuole

“È l’arte suprema dell’insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza ” Albert Einstein

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA analisi del contesto

Analisi del contesto BREVE ANALISI DEL CONTESTO Il secondo Circolo Didattico è situato nella zona sud della Città tra i fiumi Noncello e Meduna. Comprende i quartieri di Borgomeduna, Villanova, San Gregorio, Cappuccini e Vallenoncello. L’assetto urbanistico è composto da insediamenti abitativi, zone industriali e commerciali e assiste oggi ad un progressivo sviluppo del settore terziario. Il contesto territoriale è generalmente caratterizzato da: - basso livello di disoccupazione; - forte vocazione artigianale e industriale; - sviluppo del settore terziario. Tale situazione ha favorito l’incremento della presenza di lavoratori extracomunitari in particolare in alcuni quartieri.

Negli ultimi decenni l’assetto sociale che informa il territorio locale ha subito profonde modificazioni riconducibili ad alcuni fenomeni tipici della nostra epoca (flussi migratori, crisi valoriale, cambiamenti nella famiglia, incertezza nel futuro …) Oggi nella quasi totalità delle famiglie, pordenonesi in genere e del Circolo in particolare, lavorano entrambi i genitori, mentre tendono a diminuire i nuclei familiari con la presenza di parenti sul territorio in grado di garantire un sostegno per accogliere i bambini durante la giornata.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA analisi del contesto

La forte immigrazione, poi, di famiglie provenienti da paesi comunitari ed extracomunitari, ha indotto un significativo aumento della presenza di bambini stranieri nelle scuole del Circolo (rappresentano oggi il 24% degli alunni). Di fronte alle sfide provocate dall’odierno e forse più complesso esercizio della genitorialità che ne deriva, il Circolo ha risposto e risponde attraverso: • la diversificazione delle opportunità orarie offerte dai plessi (orario di inizio e termine delle lezioni; tempo pieno e tempo prolungato; servizi di pre e post-scuola); l’attivazione di percorsi di formazione ed interventi didattici mirati all’integrazione; la flessibilità dei percorsi didattici; il mantenimento e il consolidamento di proficui rapporti di collaborazione sinergica con le numerose associazioni ed enti, pubblici e privati, che a diverso titolo operano nel territorio. Il territorio vanta la presenza: - di centri specializzati per portatori di handicap - di associazioni culturali e sportive - di biblioteche - di cinema e teatro - di associazioni e cooperative di servizi - di scuole paritarie di ogni ordine e grado.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Scuola Primaria Antonio Rosmini Via Goldoni - Tel. 04340434-570214 La scuola, situata nel quartiere di Villanova, è sede della Direzione Didattica. Circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule, alcune delle quali sono organizzate per lo svolgimento di attività laboratoriali quali l'educazione musicale, le scienze, l'informatica e la lingua inglese. E’ dotata di una piccola biblioteca e di due palestre, una riservata ai bambini delle classi prime e seconde. Nel piano seminterrato è presente un’ampia sala insonorizzata per il servizio mensa. Il tempo scuola è di 40 ore settimanali (tempo pieno) suddivise in 5 giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00. E’ attivo il servizio di trasporto effettuato con lo scuolabus, i bambini che ne usufruiscono vengono accolti al loro arrivo dal personale dell’associazione che svolge il servizio di pre-scuola. Frequentano il plesso 195 alunni, vi prestano servizio 22 docenti e 3 collaboratori scolastici. Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente anno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione: data/periodo

classe

16/05/11

1^ A 1^ B

Da definire

2^ A 2^ B

Da definire

3^ A 3^ B

15/04/2011 Aprile 2011

4^ A

4^ B 5^A 5^ B

destinazione Parco Rurale di San Floriano (Polcenigo - PN) Fagagna (Casa Cociel e Oasi delle Cicogne)

automezzo

Trieste

Pullman

Parco Archeologico (Revine Laghi - TV)

Pullman

Venezia

Pullman

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Pullman Pullman


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole Progetti

Dama, re e regina BISOGNI FORMATIVI

AZIONI

COLLABORAZIONI

Il progetto è stato voluto dai docenti per dare ai bambini la possibilità di conoscere il gioco degli scacchi e della dama con esercitazioni pratiche guidate da esperti esterni. Gli alunni vengono sollecitati a confrontare le proprie abilità di gioco con partite e tornei che prevedono anche l'utilizzo della "scacchiera gigante" situata nel giardino della scuola.

I bambini vengono gradualmente guidati dall’esperto alla conoscenza pratica della scacchiera , della dama e dei loro pezzi attraverso attività coinvolgenti che mirano ad incentivare la curiosità e l’interesse per il gioco. Ogni lezione è articolata in tre momenti:esposizione teorica , esercizi, partite tra allievi con la supervisione dell'insegnante per verificare la correttezza delle mosse e del comportamento. Associazione scacchistica S. Gregorio Associazione Dama , Festa in Piassa, Centro Glorialanza

CLASSI COINVOLTE Il progetto è rivolto a tutti gli alunni del plesso

Rinascita del bosco di San Marco Da molti anni all’interno della scuola “A. Rosmini” vengono svolti progetti per la conoscenza, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Il progetto “Rinascita del bosco di S. Marco” è stato avviato nell’anno scolastico 2003 – 2004 , voluto dai docenti per sensibilizzare i bambini al rispetto della natura. E’ nato da un bisogno sociale di tutela verso l’ambiente e di valorizzazione e ripristino delle aree più BISOGNI FORMATIVI compromesse del quartiere Villanova per rigenerare l’ambiente tipico dell’antica foresta planiziale che caratterizzava un tempo la nostra pianura. Attraverso le azioni volte a educare i bambini alla salvaguardia delle risorse naturali, si è voluto coinvolgere il territorio per cercare di migliorare la scarsa cultura sociale legata alla tutela dell’ambiente. Durante l’anno scolastico saranno effettuate le seguenti attività che prevedono il coinvolgimento degli alunni della scuola, dei loro AZIONI insegnanti e di alcuni esperti : POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 75


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Visite settimanali delle classi “custodi del bosco” con rilevazioni, osservazioni e registrazioni . Semina in vaso da parte delle classi terze;cura e osservazione con registrazione della crescita delle piante. Rinvaso da parte delle classi quarte;cura e osservazione con registrazione della crescita delle piante. Piantumazione degli alberi nell’area del bosco da parte dei bambini di quinta con l’aiuto e la partecipazione di tutte le altre classi. Laboratori guidati dagli esperti e dagli insegnanti da svolgersi prevalentemente nell’area del bosco. A supporto delle attività sopra elencate, si prevedono alcuni interventi da parte delle associazioni territoriali coinvolte e delle famiglie degli alunni per la cura e la manutenzione del bosco. Comune di Pordenone; Bioforest, WWF (sig. Lino Centazzo); COLLABORAZIONI Famiglie ; Interporto (Sig. Alfredo De Paoli) ; CFP (Centro

Formazione Professionale) Villaggio del Fanciullo Glorialanza; Circoscrizione; Festa in Piassa; COOP

;Centro

CLASSI COINVOLTE Sono coinvolte tutte le classi

Musica perché… Mille buoni motivi per fare musica a scuola

Gli insegnanti del Plesso, ormai da parecchi anni, predispongono un progetto sistematico di Musica, che coinvolge, seppure con modalità differenti, tutte le classi, nella consapevolezza di quanto sia pedagogicamente significativo: BISOGNI FORMATIVI 1) favorire un approccio positivo e gratificante alla musica; 2) sensibilizzare il bambino alla musica classica, per evitare l’esclusione a questo linguaggio; 3) far scoprire al bambino nella musica etnica le radici della propria e delle altrui culture. 1) Gli interventi formativi, destinati alle classi 4 e e 5 e, saranno curati, nel secondo quadrimestre, da un’insegnante esterna, diplomata in pianoforte ed esperta in Pedagogia della Musica. Gli stessi verranno distribuiti, , in un’ora alla settimana, in compresenza con l’insegnante curricolare di Musica, che condividerà il percorso didattico con AZIONI l’esperta, per un totale di 6 incontri, di cui l’ultimo da realizzarsi come lezione aperta alle famiglie. Gli insegnanti di Musica delle classi 1 e, 2 e e 3 e realizzeranno, nel medesimo periodo della classi 4 e e 5 e , lezioni aperte ai genitori degli alunni. 2) Il percorso formativo prevedrà l’ascolto attivo di brani musicali, POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 76


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole opportunamente selezionati, tratti dai repertori classico, popolare ed etnico. I brani musicali verranno accompagnati col canto, col movimento del corpo, con la danza e la pantomima a specchio. 3) 2/3 dicembre 2010, Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone: Opera Lirica “Lupus in fabula”, di Raffaele Sargenti. La rappresentazione, rientrante nel progetto nazionale “Opera Domani…”, verrà adeguatamente preparata dagli insegnanti dall’inizio dell’a.s. (ascolto brani, lettura della storia e interpretazione da parte dei bambini, individuazione dei personaggi, apprendimento ed esecuzione dei cori dell’Opera ecc.). La preparazione sarà supportata attraverso un corso di formazione, organizzato dalle associazioni “Opera Domani…” e “As.Li.Co.”, cui gli insegnanti coinvolti parteciperanno nei giorni 22, 29 settembre e 13 ottobre 2010, dalle 16.30 alle 19.30. (Classi 2e, 3 e, 4 e e 5 e) 4) 22/12/2011, Festa di Natale aperta alle famiglie, Auditorium di Borgomeduna; 5) Aprile/maggio 2011, Teatro Comunale “Pileo” di Prata: lezioneconcerto proposta dalla prof.ssa Patrizia Tassini dedicata all’arpa su musiche famose (colonne sonore, musical, inni nazionali, ecc.) di compositori vissuti a cavallo tra Ottocento e Novecento (referente prof.ssa Alessandra Costaperaria - Conservatorio di Udine). La lezione verrà adeguatamente preparata dagli insegnanti nel mese precedente alla rappresentazione. (Classi 2e, 3 e, 4 e, e 5 e) Maestra in pianoforte, esperta in Pedagogia Musicale, Ivonne Luvison; associazioni “Opera Domani…”, “As.Li.Co.” e Teatro COLLABORAZIONI Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone; Conservatorio Musicale di Udine – prof.ssa Patrizia Tassini (ref. prof.ssa Alessandra Costaperaria). - Intervento formativo dell’esperta in Pedagogia Musicale: classi quarte e quinte; - Lezione di Musica aperta alle famiglie: tutte le classi; CLASSI COINVOLTE - Opera lirica “Lupus in fabula”: seconde, terze, quarte e quinte; - Lezione-concerto dedicata alle arpe: seconde, terze, quarte e quinte.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Amico libro

Il Progetto nasce dalla necessità di creare a scuola uno spazio

BISOGNI FORMATIVI educativo-didattico privilegiato dove il bambino possa entrare in

contatto con il mondo dei libri.

AZIONI

1) Riorganizzazione della biblioteca scolastica attraverso la realizzazione di uno spazio più idoneo alla consultazione e all’applicazione didattica per gli alunni. 2) Miglioramento della dotazione libraria già esistente. 3) Promozione e diffusione del “piacere della lettura”, quale strumento privilegiato per conoscere e conoscersi. 4) Sviluppo delle abilità di ricerca ed uso consapevole delle informazioni.

COLLABORAZIONI Famiglie degli alunni, Biblioteca del quartiere CLASSI COINVOLTE Sono coinvolte tutte le classi

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

AREA PROGETTUALE - Area dei linguaggi (ling. cinematografico)

UN CIAK DALLE GAMBE LUNGHE

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto “Un ciak dalle gambe lunghe” mira alla creazione di contesti di apprendimento significativi attraverso l’utilizzo didatticamente produttivo del linguaggio cinematografico. L’intento è quello di educare i bambini alla comprensione dei codici cinematografici , sviluppando capacità critica, gusto estetico ed una gestione autonoma e consapevole del rapporto con la sfera dell’ informazione e della comunicazione audiovisiva.

AZIONI

COLLABORAZIONI

Il progetto si propone di far usare ai bambini gli strumenti ed i mezzi di comunicazione del cinema per fare in modo che , da semplici osservatori, diventino i protagonisti di qualcosa che anche loro possono e sanno fare. Il percorso prevede la proposta di visione di corti e lungometraggi per gruppi di alunni di classi diverse della scuola. Si sottolinea che i film verranno scelti per il loro valore artistico e umano e per i contenuti e le problematiche particolarmente adatti alle varie fasce d’età. Durante la prima fase dell’attività gli alunni assisteranno alla proiezione del film che sarà preceduta da una semplice ma chiara presentazione da parte dell’insegnante che servirà a suscitare interesse e curiosità. Dopo la proiezione gli alunni saranno guidati a individuare la tematica del film, a delineare le caratteristiche dei personaggi e ad esprimere le loro opinioni. Mediateca di Cinemazero, Palazen

CLASSI COINVOLTE

Sono coinvolte tutte le classi per la visione dei film

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Scuola Primaria Edmondo De Amicis Via Udine, 19 - Tel. 04340434-21374

La scuola è situata nel quartiere di Borgomeduna. Circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule, di un laboratorio d’informatica al passo con i tempi, di una fornita biblioteca e di un’aula attrezzata per l’insegnamento della lingua inglese. Nel seminterrato si trovano la palestra con gli spogliatoi e la mensa.

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo : CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Antimeridiano 8:20 13.00 martedì mercoledì venerdì martedì giovedì venerdì martedì giovedì venerdì martedì giovedì venerdì martedì mercoledì venerdì

Rientri :8.20/16.20 lunedì giovedì lunedì mercoledì lunedì mercoledì lunedì mercoledì lunedì giovedì

È attivo il servizio di trasporto effettuato con lo scuolabus e il servizio di accoglienza pre-scuola (dalle ore 07:30 alle ore 08:20) e post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) . Frequentano il plesso 154 alunni, vi prestano servizio 15 docenti e 2 collaboratori scolastici. Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio, con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

mese Anno Scolastico

classe tutte

destinazione Sul territorio

automezzo -------------------

Progetti

ALDILÀ DEL FIUME… VERSO LA CITTÀ

BISOGNI FORMATIVI

In continuazione con il progetto 2009/2010, il plesso intende promuovere un intervento trasversale ai diversi campi di competenza finalizzato all’esplorazione del territorio “oltre la linea del fiume”, verso la città. Il territorio offre, infatti, una gamma di nuove proposte legate all’inaugurazione di poli culturali (biblioteca multimediale, museo d’arte moderna, Immaginario scientifico…) che la scuola intende far divenire patrimonio della comunità scolastica attraverso la loro conoscenza, frequentazione, sviluppo di percorsi di apprendimento dei diversi linguaggi. Si prevede di coinvolgere tutti gli ambiti disciplinari e di realizzare la produzione di materiali documentali su supporto digitale.

Poiché il Progetto si presenta come un contenitore di tutta la proposta del plesso, le azioni sono diversificate in aree di competenza specifica.

AZIONI

AREA LINGUISTICO COMUNICATIVA AREA SCIENTIFICO-AMBIENTALE CITTADINANZA AREA ESPRESSIVA SALUTE -SPORT Ciascuna area consentirà ai bambini, secondo una logica interdisciplinare, di ricostruire, osservare, riflettere, documentare e rielaborare eventi diversi collegati al tema della CULTURA . Nello specifico sono previste: − visite alla Nuova Biblioteca Multimediale − visite ai musei con laboratori interattivi; storico,pittorico, scientifico, ambientale.. − partecipazione a spettacoli teatrali musicali

COLLABORAZIO La realizzazione del progetto prevede l’intervento di un cineoperatore NI al fine di rendere concretamente visibile il nostro percorso; inoltre si POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 81


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole richiederà la collaborazione di esperti del Progetto Muse del Comune di Pordenone (Museo delle Scienze e Museo Archeologico), Continuerà anche la collaborazione attiva con alcuni volontari del Quartiere per la Biblioteca e naturalmente il supporto delle famiglie.

CLASSI COINVOLTE

Tutte le classi del plesso

Nell’AREA DELLA CITTADINANZA si distingue il seguente progetto

Consiglio Comunale dei Ragazzi

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto risponde all’esigenza di rendere le bambine e i bambini protagonisti della vita democratica del territorio attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano. in questo modo si vuole far loro sviluppare una visione ed una conoscenza complessiva della città, attraverso lo studio delle sue problematiche; offrire ai bambini l’ opportunità di fare proposte per rendere la città di Pordenone più “a misura di bambino”; promuovere l’educazione civica

AZIONI

Le azioni previste sono: Costituzione di un gruppo di lavoro composto da bambini della scuola primaria e ragazzi della scuola media. Individuazione del tema - dei temi e condivisione del programma delle attività. Approfondimento nelle classi di appartenenza e nelle singole specifiche scuole, per discutere i problemi e fare proposte. Consigli Comunali dei bambini e dei ragazzi, a scadenza mensile, a cui parteciperanno gli alunni eletti assieme agli operatori e ad altre persone individuate volta per volta ( dalle 8.30 alle 13.00 circa). Incontri per gli insegnanti referenti in orario pomeridiano.

COLLABORAZIO NI

CLASSI COINVOLTE

− Comune di Pordenone − Animatori del Consiglio Comunale dei Bambini Classi quarte e quinte

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Nell’AREA LINGUISTICO COMUNICATIVA si distingue il seguente progetto

Amici libri

BISOGNI FORMATIVI

La lettura va interpretata come dimensione fondamentale che concorre con le altre forme espressive, allo sviluppo della personalità del bambino. Essa costituisce uno degli strumenti privilegiati per avere esperienza della propria lingua e cultura. La scuola deve fornire risorse e attività di apprendimento che rappresentino una pluralità di esperienze, opinioni. Il luogo più utile, in una scuola, per realizzare tali finalità è proprio la biblioteca scolastica. A tale scopo riteniamo necessario approntare un itinerario di lavoro in cui individuare quattro segmenti, che possono essere raggruppati in due categorie per:

AZIONI

Sviluppare la pratica del leggere: l’ ascolto e la lettura Conoscere gli strumenti del leggere: il libro e la biblioteca

Le azioni che promuoviamo per rispondere al bisogno descritto e raggiungere gli scopi proposti dal progetto sono molteplici: l’uso sistematico della biblioteca di plesso, letture e animazioni proposte dalle insegnanti, partecipazione a spettacoli teatrali /cinematografici, frequenza della biblioteca di plesso con attività gestite dai genitori, visite alla nuova Biblioteca Multimediale con un attività di Lettura animata.

La realizzazione del progetto prevede il coinvolgimento dei genitori COLLABORAZIO per l’apertura pomeridiana della biblioteca di plesso e per attività di NI animazione; la fruizione di biblioteche e librerie del territorio,in particolare della Nuova Biblioteca Multimediale; le la collaborazione di personale volontario del quartiere per il riordino della biblioteca CLASSI COINVOLTE

Tutte le classi del plesso

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Nell’AREA SCIENTIFICO –AMBIENTALE si distingue il seguente progetto

Giardino delle sorprese

BISOGNI FORMATIVI

AZIONI

Nell’ ambito del progetto “Giardino educativo delle sorprese”, ha assunto sempre maggiore rilevanza la dimensione educativo – relazionale, con particolare attenzione alla valorizzazione della differenza e all’ integrazione. In questa prospettiva, la dimensione naturalistica, scientifica, intrinseca al progetto stesso, viene utilizzata come tramite per promuovere nuove modalità di relazione, orientate al rispetto e alla valorizzazione dell’ altro,olltre che all’approfondimento scientifico. Gli alunni delle classi prime,seconda e terza effettueranno uscite periodiche al Parco di Villa Carinzia, da febbraio a maggio. Le uscite verranno precedute da riunioni di programmazione e verranno effettuati incontri di verifica tra le insegnanti e gli operatori. Le attività verranno documentate attraverso materiale fotografico, disegni ed elaborati scritti prodotti dagli alunni. A supporto delle attività ambientali scientifiche saranno proposte visite all’Immaginario Scientifico ,altro polo CULTRALE della città.

COLLABORAZIO NI CLASSI COINVOLTE

Soggetti disabili adulti operanti nel parco di Villa Carinzia. Operatori della Provincia Operatori Immaginario Scientifico

Classi prime.seconda e terza per le attività previste a Villa Carinzia Tutte le classi per le visite all’Immaginario SCientifico .

Per le altre AREE, sono previste attività laboratori ali presso i Musei cittadini e riguarderanno tutti gli alunni del Plesso.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Scuola Primaria Padre Marco d’Aviano Via Noncello, 8 - Tel. 04340434-208617 La scuola è situata in una zona interna del quartiere Cappuccini. Circondata da un ampio giardino dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule, alcune delle quali sono state adibite per uso mensa e palestra. Nel piano superiore è stato ricavato uno spazio per l’allestimento di una piccola biblioteca e una piccola aula per lo svolgimento di attività individualizzate o di piccolo gruppo. La scuola è dotata di un’aula adibita a laboratorio multimediale e di alcune postazioni mobili di P. C. portatili.

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo : Classi 1^ 2^/3^ 4^/5^

lunedì 08:15 /16:30 08:15 /16:30 08:15 /16:30

martedì 08:15/12:45 08:15 /16:30 08:15/12:45

mercoledì 08:15/12:45 08:15/12:45 08:15 /16:30

giovedì 08:15 /16:30 08:15 /16:30 08:15 /16:30

venerdì 08:15/12:45 08:15/12:45 08:15/12:45

È attivo il servizio di accoglienza pre-scuola (dalle ore 07:30 alle ore 08:30) e postscuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) organizzato dall’Associazione Scarabeo. È attivo, in seno al progetto Pedibus, un servizio di accompagnamento dei bambini a scuola organizzato in collaborazione con i docenti e gestito da un gruppo di genitori volontari. Frequentano il plesso 133 alunni, vi prestano servizio 17 docenti e 2 collaboratori scolastici. Durante l’anno scolastico le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione: classe

mese

destinazione

automezzo

1^ 2^

Da definire Da definire

3^A-B

28.10.2010

pullman Scuolabus Bus linea (rit.) Treno

4^ A e B

marzo/aprile 2011 maggio

Marano Lagunare Fattoria didattica Vivaro PN Sacile (PN): biblioteca civica e pasticceria Brieda Trieste Museo Storico Genova Acquario

5^ A e B

pullman pullman

Progetti

LEGGERE TI FA VOLARE… AREA PROGETTUALE •

(Biblioteca)

Area dei linguaggi

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto nasce dall’esigenza di istituire una progettualità specifica che coinvolga attivamente famiglia e scuola in un percorso educativo compartecipato. Esso prevede l’attivazione di laboratori progettati e gestiti da genitori ed insegnanti in corso d’anno; attività conclusive organizzate insieme, come momento di festa, occasione di condivisione e rinvenimento di finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni per la scuola (Festa del libro); strutturazione e attivazione della biblioteca di plesso. Il progetto si pone, peraltro, come cornice inclusiva degli altri progetti e delle altre attività che si svolgono con la partecipazione delle famiglie o che trovano naturale conclusione nella Festa del libro: progetti pedibus, merenda, musica e sport.

AZIONI

Il progetto prevede: l’istituzione di un tavolo di co-progettazione scuola famiglia; l’organizzazione della biblioteca di plesso e l’attivazione POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 86


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

COLLABORAZIONI

CLASSI COINVOLTE

del prestito librario; l’organizzazione di laboratori; la realizzazione della Festa del libro Per la riuscita del progetto sono previste attività di collaborazione con: le famiglie l’Amministrazione Comunale la Circoscrizione Classi: tutte

MUSICANDO…

AREA PROGETTUALE •

Area dei linguaggi -

Musicale

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto intende avvicinare i bambini al linguaggio musicale, promuovendo e realizzando esperienze concrete di incontro con la musica. Per dare risposta alle esigenza degli alunni di costruire un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità e dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dal territorio

AZIONI

Il progetto prevede: l’ascolto di brani musicali di diverso repertorio classici e contemporanei; l’utilizzo della voce, del corpo, di strumenti musicali e oggetti sonori per produrre, creare ed improvvisare fatti sonori ed eventi musicali, anche per accompagnare poesie, filastrocche, immagini; la partecipazione a iniziative musicali offerte dal territorio: - lezioni concerto - percorso didattico “Opera Domani”; formazione per gli insegnanti

COLLABORAZIONI Esperto esterno CLASSI COINVOLTE

Classi: tutte

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 87


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

PROGETTO PEDIBUS …A scuola ci andiamo da soli

Il progetto “PEDIBUS” si propone come una azione innovativa e promozionale che, attraverso la partecipazione di bambini, genitori, insegnanti e amministratori: coinvolga attivamente i bambini, educandoli e stimolandoli alla mobilità sostenibile; promuova l'autonomia dei bambini nei loro spostamenti quotidiani e nei processi di socializzazione tra coetanei; consenta uno sviluppo armonico psico-fisico dei più piccoli; BISOGNI FORMATIVI favorisca la nascita di una rete di genitori al fine di coordinare le azioni di vigilanza e controllo durante i percorsi casa-scuola; riduca il traffico nei pressi della scuola; migliori il livello di fruibilità e di accessibilità per l'infanzia del territorio; stimoli l'intervento delle istituzioni pubbliche per accrescere l'area dei percorsi pedonali rendendoli più sicuri e per completare il raccordo delle piste ciclabili esistenti in città; riduca gli inquinanti atmosferici nei pressi della scuola.

CHE COSA SI FA

Organizzazione del Pedibus (coordinamento degli accompagnatori, informazione alle famiglie e raccolta di adesioni al Pedibus, mantenimento dei contatti con l’amministrazione comunale, ricerca degli eventuali esperti per interventi a scuola,…)

Gestione quotidiana dell’accompagnamento con il Pedibus Attività disciplinari collegate all’esperienza Pedibus Documentazione dell’esperienza

AZIONI

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

COME SI FA L’attività proposta è organizzata secondo il percorso classico proposto dall’ONU per i processi di Agenda 21 Locale. La metodologia didattica utilizzata consiste nell’attivare un gruppo di progettazione costituito da insegnanti, genitori ed eventuali esperti, allo scopo di definire in modo partecipato i dettagli del progetto, di seguirne la realizzazione operativa con le classi e di dare rilevanza all’iniziativa.

Per la riuscita del progetto sono previste collaborazione con: famiglie Amministrazione Comunale Polizia Municipale Gruppo Scout Don Bosco

COLLABORAZIONI

di

Tutte le classi verranno coinvolte nelle attività didattiche mentre l’adesione al Pedibus è volontaria

CLASSI COINVOLTE

AREA PROGETTUALE •

attività

“ALLA SCOPERTA DEL MANGIAR SANO”

Area delle educazioni -

alimentare

BISOGNI FORMATIVI

Prosecuzione del progetto già iniziato dall’anno scolastico 2003 – 2004 e accolto positivamente dalla maggior parte dei genitori. Questo Progetto si inserisce nel programma dell’Azienda Servizi Sanitari n6 “Friuli Occidentale” di Promozione della salute, rivolto alla popolazione della Provincia di Pordenone, per la prevenzione degli eccessi ponderali, dei disturbi alimentari e delle patologie conseguenti ad una alimentazione non corretta.

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 89


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Verrà distribuita quotidianamente, escluso il lunedì e venerdì, a tutti i bambini della scuola, la merenda del mattino, fornita dal servizio di ristorazione o dalle ditte Coop Consumatori Nordest e Latterie Friulane. Tale merenda è l'anticipo del frutto o del dessert del pasto consumato a scuola, ma viene proposta anche nei giorni in cui non è previsto il rientro pomeridiano. Le famiglie saranno coinvolte direttamente nella gestione della merenda del lunedì e del venerdì con la raccomandazione di fornire ai loro bambini alimenti suggeriti… COLLABORAZIONI

CLASSI COINVOLTE

AREA PROGETTUALE •

Area dei linguaggi -

Famiglie Aziende: Servizi Sanitari, Camst, Consumatori Nordest Latterie Friulane

COOP

Tutte

Senza LIMiti uso didattico della lavagna interattiva

uso delle nuove tecnologie nella didattica

BISOGNI FORMATIVI

La L.I.M. ben si colloca in un “fare scuola” che supera una didattica “trasmissiva” a favore di un modello coerente con la didattica costruttivista, attento agli stili di apprendimento degli studenti e alla qualificazione dei processi formativi e di conquista dei saperi. È uno strumento di effettiva didattica multimediale in grado di intrecciare l’azione del docente e la sua proposta didattica con i bisogni di apprendimento (di contenuti, strategie, significati, …) degli allievi superando l’oralità, ma non negandola, in una dimensione condivisa, collaborativa, dinamica, al passo

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 90


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole con i tempi e soprattutto con le “nuove” caratteristiche percettive e cognitive degli allievi di oggi. La sua assonanza con la lavagna classica ne facilita la percezione (questo vale anche per i docenti) quale dotazione ordinaria di classe (ciò significa facilità d’uso nel quotidiano e apprendimento rapido del suo utilizzo), ma le sue caratteristiche di interazione, flessibilità, multimedialità, incidono fortemente su motivazione, attenzione e concentrazione sollecitando nel contempo la partecipazione diretta degli allievi allo sviluppo ed alla caratterizzazione dei percorsi didattici. Favorisce la documentazione, la conservazione della “storia” di un processo formativo del singolo alunno e della classe e, mantenendone traccia così come consentendone il recupero. Non sostituisce gli strumenti ordinari di lavoro (quaderno, libro, penna,….) ma li integra e con essi interagisce con l’utilizzo di semplici periferiche d’uso ordinario Consente la creazione di archivi didattici d’istituto perché permette la conservazione inalterata dei file originali. Favorisce lo sviluppo del lavoro didattico in continuità con l’extrascuola: è possibile fare scuola “a distanza” (allievi malati o spesso assenti), completare a casa attività iniziate a scuola, coinvolgere più facilmente i genitori nell’interazione casa/scuola. Dall'anno scolastico 2010-2011 i due plessi interessati verranno dotati di una lavagna interattiva che verrà situata in un'aula dedicata che dispone di connessione internet e che verrà utilizzata dalle classi per attività collaborative, di approfondimento, di documentazione e di espansione interdisciplinare. Finalità

Promuovere un apprendimento attivo da parte degli studenti Favorire la motivazione catturando l’attenzione Sviluppare l’apprendimento collaborativo Consentire la documentazione dell’attività didattica, la sua comunicazione e divulgazione

prima formazione degli insegnanti preparazione di strumenti condivisi per la pianificazione e la documentazione delle esperienze periodo dedicato alla familiarizzazione degli alunni

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 91


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole con lo strumento e le barre di gestione attraverso la proposta di giochi didattici autoaggiornamento utilizzo della LIM nella pratica quotidiana pubblicazione di elaborati nel blog della scuola Primaria Padre Marco d'Aviano

AZIONI

CLASSI COINVOLTE

Tutte le classi

POF 2째 Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 92


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Scuola Primaria Gaspare Gozzi Via Vesalio Tel. 04340434-571206

La scuola, situata nel quartiere di San Gregorio, condivide l’edificio con la sezione staccata della Scuola Secondaria di primo grado P. P. Pasolini, pur essendone separata nell’ingresso e nel giardino d’accesso. È circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta. Internamente è dotata di spaziose aule, di un laboratorio d’informatica, di un’aula polifunzionale per svolgere attività laboratoriali e di una ludoteca. Vi sono inoltre la sala mensa, una palestra molto grande ed attrezzata ed un’aula insegnanti nella quale è possibile svolgere anche attività individualizzate o per piccoli gruppi di alunni

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo:

Classi tutte

lunedì 08:00/16:00

martedì 08:00/12:40

mercoledì 08:00/16:00

giovedì 08:00/12:40

venerdì 08:00/12:40

E’ attivo il servizio di accoglienza post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) organizzato dall’Associazione Scarabeo. Frequentano il plesso 111 alunni, vi prestano servizio 9 docenti e 2 collaboratori scolastici. Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

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classe

mese

destinazione

automezzo

2^ 3^

ottobre

Galleria sagittaria

scuolabus

4^

ottobre

scuolabus

5^

ottobre / novembre 4 maggio

Malnisio Geo-Centre Malnisio Geo-Centre Il fiume livenza dalla sorgente al mare

tutte

scuolabus pullman

Progetti

Progetto Genitori

BISOGNI FORMATIVI

☺ migliorare la comunicazione scuola-famiglia, territorioquartiere ☺ saper collaborare ☺ approfondire contenuti della programmazione didattica ☺ ☺

prevedere momenti di informazione e confronto organizzare la festa di fine anno come occasione di incontro e presentazione del percorso compiuto durante l’anno scolastico ☺ realizzare oggetti con le proprie mani, sviluppando la creatività, la libera espressione ☺ condividere un progetto comune per il benessere di tutti gli alunni ☺ allestire il mercatino di Natale

AZIONI

Famiglie degli alunni, enti locali,associazioni di Quartiere

COLLABORAZIONI

CLASSI COINVOLTE

Tutte

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Pedibus

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto, attuato dall’ a.s. 2007 – 2008, ha permesso agli alunni di acquisire maggiore autonomia, orientamento ed identificazione con l’ambiente in cui vivono, oltre a contribuire alla riduzione del traffico in particolare davanti alla scuola e dintorni. Nel primo anno, il pedibus è stato avviato nel mese di maggio un solo pomeriggio alla settimana; nel secondo anno invece si è avviato dal mese di febbraio per uno e in seguito per due pomeriggi. Sarebbe auspicabile attivare il pedibus all’inizio dell’anno e per almeno due pomeriggi. Il ciclobus è stato avviato in via sperimentale nei due percorsi, nelle giornate del 18 e 25 maggio con la collaborazione di volontari dell’Associazione Aruotalibera. Il progetto riguarderà specificamente le attività legate a: • •

percorsi sicuri casa-scuola allontanamento delle auto dalle scuole con implementazione di pedibus e bicibus, • riduzione del traffico e della sosta in prossimità delle scuole

AZIONI

la conoscenza e il rispetto del codice stradale e la sicurezza in genere

a conoscenza e l’uso corretto della bicicletta nei primi anni scolastici

turismo scolastico in bicicletta

Comune di Pordenone- Associazioni del territorio- Famiglie

COLLABORAZIONI

CLASSI COINVOLTE

Tutte

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“L’ATTIVITÀ TESSILE NEL PORDENONESE: STORIA E ARTE”

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto si propone di continuare e sviluppare l’esperienza fatta con il precedente progetto di storia ed arte, che ha dato la possibilità a tutti gli alunni di conoscere il patrimonio storico, artistico ed ambientale del proprio territorio. La città di Pordenone vanta un’ importante tradizione per quanto riguarda l’attività tessile con testimonianze storiche ed architettoniche. Il progetto offre l’opportunità di scoprire, anche attraverso i laboratori che si vogliono realizzare con la lavorazione della lana al telaio, l’antica attività della tessitura e il legame con il territorio. Approfondire la conoscenza della propria città a livello storico,ambientale,artistico. -Saper operare una ricerca storica inerente le attività economiche ed artigianali del proprio territorio - Saper ricostruire il percorso di studio, trarre le conclusioni, organizzare le proprie conoscenze in un testo, schema, espressione artistica - Valorizzare l’esperienza come fonte di apprendimento e stimolare lo spirito di iniziativa e collaborazione -Realizzare con le proprie mani manufatti artigianali, esprimendo la propria creatività ed abilità

AZIONI

COLLABORAZIONI

Esperto esterno

CLASSI COINVOLTE

Tutte

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OPERA DOMANI

BISOGNI FORMATIVI

Attraverso questo percorso si vuole avvicinare gli alunni alla musica ingenerale e all’opera lirica con la partecipazione attiva, la rappresentazione teatrale consentendo così anche l’esperienza della musica come arricchente e significativa

AZIONI

- saper ascoltare brani proposti -Imparare i testi delle aree - Cantare per imitazione le arie proposte - Partecipare correttamente alle attività proposte - Conoscere le vicende dei personaggi -Conoscere l’autore dell’opera Corso di formazione per gli insegnanti. Attività riguardanti la lettura del libretto dell’opera, conoscenza dell’opera, coro, realizzazione di materiali richiesti dalla regia dello spettacolo finale, partecipazione alla rappresentazione teatrale, cartelloni di sintesi del percorso.

COLLABORAZIONI

Comune di Pordenone , Teatro Comunale Giuseppe Verdi

CLASSI COINVOLTE

Tutte

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Scuola Primaria Leonardo da Vinci Via Valle Tel. 04340434-578550 La scuola è situata nel quartiere di Vallenoncello. E’ circondata da un giardino dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta e dove è stato realizzato un orto didattico. Lo stesso giardino è da alcuni anni oggetto di progettazione compartecipata, pertanto in continua fase di trasformazione e adattamento alle esigenze dei bambini e alle loro idee. La scuola è dotata di spaziose aule, di un laboratorio d’informatica con sei postazioni, di una piccola biblioteca e di un’aula insegnanti. Due sale sono adibite al servizio mensa. I bambini, oltre a poter utilizzare la palestra interna, usufruiscono soprattutto della vicina palestra comunale nella quale si recano a piedi.

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo: Classi 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

lunedì 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/12:40 08:00/16:00 08:00/16:00

martedì 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/16:00

mercoledì 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/12:40

giovedì 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/12:40 08:00/12:40

venerdì 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/12:40

Da anni, genitori, alunni e insegnanti lavorano al progetto PEDIBUS, tanto che è possibile garantire ai bambini un servizio di accompagnamento a scuola. E’ inoltre attivo il servizio di accoglienza post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00). Quest’anno gli alunni frequentanti sono 109. Inoltre, nel plesso prestano servizio 8 docenti e 3 collaboratrici scolastiche. Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione: POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 98


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

mese

classe

6 Dicembre 2010 7 ottobre 2010

1^ 2^

destinazione Fattoria didattica Lazzaretto di Azzanello di Pasiano

automezzo Pullman

3^ - 4^ - Venezia – biennale di 5^ architettura

Treno

Progetti

IL GIARDINO DI GAIA E LEONARDO

BISOGNI FORMATIVI

Mantenere alta la motivazione alla cura degli spazi verdi del giardino e dell’orto scolastico, rinnovando quanto già esistente e decorandoli con manufatti creati dai bambini (Land Art). In linea con il rispetto dell’ambiente e per limitare l’uso dell’automobile per accompagnare i bambini a scuola, si continuerà ad offrire il servizio Pedibus. Mantenere e curare gli spazi del giardino e dell’orto scolastico Creare opere di Land Art con la collaborazione di famiglie ed artisti locali. Responsabilizzare alla cura e al mantenimento degli spazi verdi comuni. Condividere il progetto Pedibus con la quarta sezione della Scuola dell’Infanzia. Avviare la coltivazione di piante commestibili, in coltura idroponica, in collaborazione con il Consiglio Comunale dei Ragazzi

AZIONI

Comune di Pordenone – Circoscrizione Sud Comune di Pordenone – Consiglio Comunale dei Ragazzi Associazione “Nonni Vigile” – Accompagnatori Pedibus Famiglie

COLLABORAZIONI

CLASSI COINVOLTE

Tutte

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Consiglio Comunale dei Ragazzi

BISOGNI FORMATIVI

Rendere le bambine e i bambini protagonisti della vita democratica del territorio attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano Si affrontano tematiche inerenti l’alimentazione

AZIONI

Ass.rato all’Istruzione Ass.rato all’Ambiente Ass.rato alle Politiche Sociali Famiglie degli alunni

COLLABORAZIONI

CLASSI COINVOLTE

Quarte e quinta

SONOR-AZIONE

BISOGNI FORMATIVI

Effettuare esperienze musicali ricche, stimolanti, varie: ascolto, lettura musicale, composizione musicale ed esecuzione strumentale. Partecipare ad eventi musicali. Utilizzo del laboratorio musicale “mobile”: strumentario Orff e strumenti autocostruiti, presenti a scuola.

AZIONI

Interventi da parte dell’esperto con cadenza settimanale: un intervento di 45-60 min per classe. Interventi dell’insegnante di musica di ciascuna classe, in raccordo con l’esperto e con le insegnanti delle altre discipline. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 100


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Realizzazione della festa di Natale: presentazione di canti (classi partecipanti: tutte) Partecipazione all’iniziativa “LEZIONE CONCERTO”tromba e organo (classi partecipanti: 2^ - 3^ - 4^ - 5^) Partecipazione all’opera lirica LUPUS IN FABULA del PROGETTO OPERA DOMANI (classi partecipanti: 1^ - 2^ - 3^ -4^ - 5^)

COLLABORAZIONI

CLASSI COINVOLTE

Asociazioni “Opera Domani…” Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone; Esperto esterno Tutte le classi

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Scuola Scuola dell’Infanzia Via Mantegna Tel. 0434 – 521174

La scuola è situata nel quartiere di Borgomeduna, in una via secondaria e quindi lontana dal grande traffico automobilistico. L'edificio si presenta accogliente, spazioso e circondato da un ampio giardino, dove poter svolgere attività e giochi all'aria aperta. Le aule sono molto ampie, luminose, organizzate per angoli di interesse caratterizzati da materiali e funzioni specifiche. Questi spazi sono modificati o sostituiti in corso d’anno in base alle esigenze emerse nel gruppo. Le sezioni si affacciano direttamente su un salone centrale dove si svolgono attività di intersezione, attività motorie strutturate e di gioco libero, quando non è possibile utilizzare il giardino. Nel corso degli anni la scuola si è dotata di una biblioteca interculturale, simbolo dell’attenzione posta all’accoglienza e all’integrazione di bambini stranieri, nella quale è attivo il prestito dei libri. Infine la scuola ha una sala da pranzo le cui dimensioni richiedono che il pranzo sia erogato in doppio turno : due sezioni dalle ore 11.30 alle ore 12.10 ; altre due sezioni dalle ore 12.10 alle ore 12.50. La merenda del pomeriggio viene distribuita all’intero gruppo scuola.

La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16.30.

E’ composta da 4 sezioni formate da bambini di età eterogenea ed accoglie 97 alunni. Vi prestano servizio 10 docenti e 3 collaboratori scolastici. In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari . Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvalersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative. E’ garantito il servizio di trasporto.

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole Progetti

MUSICAL- MENTE

BISOGNI FORMATIVI

La musica è una realtà molto presente nella vita dei bambini e rispetto ad altri linguaggi ha sicuramente aspetti peculiari e “utili” in situazioni educative-formative anche con alunni in situazione di difficoltà. Tra gli aspetti più significativi troviamo: • forti relazioni con la dimensione affettiva-emotiva • forti relazioni con la gestualità e il movimento • può essere gioco senso-motorio, gioco simbolico e gioco con regole • ha una dimensione di gruppo e di relazione molto marcata Inoltre, fruire fin da piccoli il piacere di ascoltare,di cantare,suonare ed elaborare pensieri attraverso le esperienze sonore, è un modo privilegiato di potenziare e sviluppare la creatività. La scuola dell’infanzia di Via Mantegna accoglie un numero rilevante di bambini con culture d’origine diverse, un universo di tradizioni,abitudini,ideali e religioni. Per valorizzare le diversità,dando continuità ad una linea programmatica consolidata della scuola, e in coerenza con il P.O.F( “Far scoprire al bambino nella musica etnica le radici della proprie e delle altrui culture”), le insegnanti hanno individuato nel linguaggio espressivo universale della musica un’ opportunità in cui il bambino ”interagendo con il paesaggio sonoro ,sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi.Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità.L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali. “(Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia 2007).

AZIONI

Situazione stimolo esperenziale di partenza: laboratorio musicale con intervento dell’esperto (metodologia d’insegnamento di Carl Orff): Rilevazione delle conoscenze dei bambini in relazione alla musica Strutturazione di percorsi per l’ esplorazione dell’universo sonoro. Raccolta, con il coinvolgimento delle famiglie, di canti, musiche, danze appartenenti al patrimonio culturale d’origine Esperienze di sperimentazione e produzione creativa musicale e di movimento Attività di trascrizione e rilettura dell’esperienza Fruizione di proposte musicali offerte dal territorio Costruzione di un curricolo in continuità con la scuola primaria POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 103


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

COLLABORAZIONI

SEZIONI COINVOLTE

Esperto esterno

Tutte le sezioni

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Scuola dell’Infanzia Via Cappuccini Tel. 04340434-522375

La scuola è situata in un quartiere di Pordenone relativamente vicino al centro storico. Essa è stata realizzata secondo criteri pedagogici ispirati al concetto di scuola aperta. I locali, ampi e luminosi, comunicano direttamente tra loro attraverso grandi porte scorrevoli, che facilitano gli scambi e i rapporti tra tutti i bambini della scuola. Oltre alle aule, organizzate in angoli attivatori, vi sono altri spazi strutturati: la biblioteca scolastica, in cui è attivo il prestito dei libri, gestito in collaborazione con un gruppo di genitori; un salone organizzato per l’attività motoria e psicomotoria ed uno per le attività di intersezione e di gioco libero; due spazi adibiti ad attività di laboratorio. Infine la scuola ha due sale da pranzo separate da una porta scorrevole e una sala adibita al riposo pomeridiano. Un’altra grande risorsa della scuola è l’ampio parco che la circonda e la rende “isola verde” in mezzo al cemento cittadino.

La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16: 30.

La scuola accoglie 83 alunni. E’ composta da 3 sezioni: una è omogenea e due sono formate da bambini di due età. Vi prestano servizio 6 docenti e 2 collaboratrici scolastiche. In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari (laboratori e attività psicomotoria). Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvalersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 105


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole Progetti

Io, tu, noi

BISOGNI FORMATIVI

AZIONI

L’ingresso nella scuola dell’infanzia rappresenta, per il bambino, una tappa importante. Entra in un luogo, una “comunità” che gli permette di misurarsi con se stesso e di mettersi a confronto con gli altri, imparando a rendersi conto di sé e di ciò che può e sa fare. Questo progetto ha lo scopo di aiutare a migliorare le capacità relazionali dei bambini creando tutti i presupposti necessari per permettere loro di essere maggiormente disponibili all’apertura all’altro, divenendo capaci di collaborare e cooperare alla realizzazione di progetti comuni. Che cosa si fa… Per avviare questo percorso di crescita si propongono ai bambini attività, che permettono loro di usare tutti i SENSI in un contesto altamente motivante. Questo li aiuta a costruire un vocabolario relazionale comune. Successivamente saranno proposte attività che permettono ai bambini di conoscere il proprio corpo per cogliere gli elementi di somiglianza e ad accettare quelli di differenza con gli altri. Inoltre, per rafforzare la stima di sé, si offrirà ai bambini la possibilità di prendere consapevolezza delle proprie capacità attraverso il riconoscimento da parte dei compagni. Come si fa… Il percorso educativo che sarà attuato all’interno delle tre sezioni è rafforzato dall’attività psicomotoria, che permette al bambino di entrare in contatto con se stesso, in relazione con gli altri e la realtà, attraverso un’esperienza che lo coinvolge in tutti gli aspetti della sua personalità. Insegnanti

COLLABORAZIONI Personale ATA

Famiglie SEZIONI COINVOLTE

Tutte

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Il giardino di kamillo

BISOGNI FORMATIVI

AZIONI

La scuola dell’infanzia di Via Cappuccini ha un grande giardino, che sta subendo una profonda ristrutturazione. Essa prevede la l’organizzazione dello spazio in aree tematiche. Il progetto nasce dalle intenzioni degli adulti sulle quali si inserisce la progettazione delle insegnanti in base ai bisogni formativi dei bambini rilevati attraverso il colloquio clinico e realizzati attraverso compiti significativi. Attraverso la co-progettazione che vede interagire bambini, insegnanti e Genitori si vuole riorganizzare il giardino scolastico attraverso la realizzazione di percorsi inerenti:

l’educazione scientifica (Giochi d’acqua) l’educazione alimentare ed ambientale (Orto) l’educazione alla relazione (Il villaggio delle casette) l’educazione ambientale e scientifica (L’aula all’aperto l’educazione motoria e psicomotoria (La torre e gli scivoli) l’educazione psicomotoria (Il labirinto profumato) l’educazione psicomotoria (Il prato) l’educazione musicale ed ambientale (Il bosco magico) insegnanti, personale ATA COLLABORAZIONI esperti famiglie comune provincia Guardia Forestale SEZIONI COINVOLTE

A, B, C

Giocare con l’arte BISOGNI FORMATIVI

Il progetto è nato dall’osservazione dei bambini all’interno del contesto scolastico. Tali osservazioni hanno messo in risalto il bisogno dei bambini di esprimere i propri sentiti ed emozioni per poterne prendere distanza e quindi per poterli meglio controllare. POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 107


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole Il team docente ha ritenuto fondamentale incentivare la sperimentazione e la conoscenza di diversi codici espressivi da parte dei bambini. AZIONI

Che cosa si fa… - attività senso – percettive svolte con tutto il corpo; - attività di esplorazione e di sperimentazione di svariati materiali e strumenti; - attività di rappresentazione e costruzione. - visite guidate a mostre e/o musei - partecipazione a spettacoli teatrali - collaborazioni con esperti e artisti locali. Come si fa… Il percorso didattico sarà attuato all’interno delle tre sezioni attraverso la predisposizione di angoli, che favoriranno le attività di espressione grafico - pittorica, costruttiva e plastica. In questi contesti le insegnanti avranno modo di far conoscere e sperimentare ai bambini diverse tecniche, utilizzando numerosi strumenti e supporti.

COLLABORAZIONI insegnanti

personale ATA esperti famiglie SEZIONI COINVOLTE

A, B, C

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P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

Scuola dell’Infanzia Vallenoncello Tel. 04340434-578040 La scuola è situata nella frazione di Vallenoncello, a Sud di Pordenone. La zona è periferica, tranquilla, con molto verde e, sebbene abbia subito negli ultimi anni una notevole urbanizzazione, ha mantenuto quelle caratteristiche tipiche di paese, che favoriscono la conoscenza fra le famiglie. La scuola è composta da 4 Sezioni: 3 situate nella sede principale ed 1 dislocata nella vicina Scuola Primaria. Sede principale: ospita bambini piccoli, medi e grandi suddivisi in tre sezioni organizzate per angoli di interesse che presentano svariati materiali, opportunamente presentati a seconda dell’età dei bambini o delle attività in corso. La scuola ha anche una grande palestra dove, oltre alle attività motorie, si svolgono le attività di laboratorio. Per questo lo spazio è organizzato in angoli strutturati per giochi senso-motori, giochi simbolico-imitativi, attività di rappresentazione. Infine vi è una luminosa sala da pranzo, in cui sono consumati il pranzo, la merenda del mattino e del pomeriggio, e una stanza per il riposo pomeridiano dei bambini di 3 e 4 anni. L’edificio è circondato da un grande spazio alberato con giochi per l’attività motoria. Sede staccata: ospita bambini grandi e dispone di un ampio locale, opportunamente suddiviso in aula e sala da pranzo. Vi è un locale per l’attività motoria, attrezzato con materiale psicomotorio e uno spazio biblioteca. Infine i bambini possono utilizzare una parte di giardino, debitamente separato da quello della scuola primaria. La scuola è aperta sede centrale dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16.30 sede staccata dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16.15 È composta da 4 sezioni e accoglie 103 alunni. Vi prestano servizio 9 docenti e 2 collaboratori scolastici. In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari (laboratori). Nel plesso lavorano due insegnanti di POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 109


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole sostegno. Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvallersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative. È garantito il servizio di trasporto.

Progetti

IL MONDO E’ CASA NOSTRA

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto è in attuazione dall’anno scolastico 2008-09 con un’iniziale sensibilizzazione dei bambini sui tema trattati. Quest’anno s’intende approfondire gli argomenti con i bambini più grandi ed iniziare i percorsi con quelli più piccoli. Il progetto, pluriennale, promuove la conoscenza e la sensibilizzazione alla salvaguardia dell’ambiente e si articola nei tre percorsi di attuazione previsti per quest’anno:

AZIONI

“NOI DIFFERENZIAMO..” “MAGIE DELL’ACQUA” “VOGLIO ESSERCI ANCH'IO”

PERCORSO “NOI DIFFERENZIAMO…” − Racconti stimolo sul tema dell’abbandono dei rifiuti nell’ambiente − Conversazioni , scambio d’informazioni sulle esperienze personali, soprattutto familiari − Formulazione di ipotesi sulle conseguenze dei comportamenti umani − Attività di ricerca e sperimentazione per verificare le ipotesi. Forme di collaborazione a piccoli gruppi. Scambi in piccolo e grande gruppo − Attribuzione di compiti ed incarichi funzionali alle varie attività − Fase di studio sull’utilizzo dei rifiuti e sulla loro differenziazione. Collaborazione delle famiglie, utilizzo di testi ed immagini, analisi dei materiali − Raccolta differenziata all’interno della scuola e presso le isole ecologiche − Uscite didattiche, se possibile con la collaborazione della GEA − Coinvolgimento delle famiglie in attività parallele − Attività di laboratorio: riciclo creativo di alcuni materiali di scarto PERCORSO “LE MAGIE DELL’ACQUA” − Acqua come: analisi della materia e degli stati dell'acqua − Acqua dove: ipotesi sull'origine e sul ciclo dell'acqua − Acqua per: studio delle varie forme di utilizzo dell'acqua POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 110


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

− Ipotesi ed esperimenti con l'acqua − Ipotesi sull’eventuale mancanza d’acqua, attività sperimentali di verifica delle ipotesi

− Racconti stimolo, mimiche e drammatizzazioni. Canti e − − − − −

filastrocche Possibile studio sulle usanze e sulle possibilità di altri Paesi in merito all’acqua L’acqua come bene prezioso per tutti Atteggiamenti funzionali al risparmio dell’acqua a casa e nelle routine scolastiche Collaborazione delle famiglie Uscite didattiche

PERCORSO “VOGLIO ESSERCI ANCH'IO“

− − − − −

Analisi delle iniziative presenti nel quartiere Contatti con varie associazioni Partecipazione alla realizzazione delle attività proposte Continuità con la scuola primaria Uscite didattiche

PER TUTTI I PERCORSI − Rilettura delle esperienze − Riorganizzazione dei materiali e rielaborazione dei percorsi − Valutazione in gruppo delle esperienze − Autovalutazione individuale e/o di piccolo gruppo − Utilizzo di vari linguaggi ( produzioni grafico-pittoriche, foto, verbalizzazione, simboli, invenzione di storie…)per condividere e diffondere conoscenze, esperienze, informazioni, ecc. COLLABORAZIONI

SEZIONI COINVOLTE

Comune di Pordenone AssociazionI di quartiere Famiglie azienda GEA altro da definire in itinere

Tutte

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 111


P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

UN LIBRO PER AMICO

BISOGNI FORMATIVI

Da alcuni anni, si presentano con sempre più frequenza problematiche legate alla comunicazione verbale da parte dei bambini. Si evidenzia quindi la necessità di individuare un percorso, attraverso il coinvolgimento delle famiglie, che stimoli, promuova e rinforzi le competenze linguistiche di comprensione e produzione, sviluppando l’utilizzo di un linguaggio appropriato e creativo Il progetto si articola si articola in due percorsi:

AZIONI

“TOPI DI BIBLIOTECA” “LE PAROLE MAGICHE”

Percorso “TOPI DI BIBLIOTECA” − verbalizzazione, scambi sulle esperienze di biblioteca − ipotesi su come strutturare una biblioteca − Visita ad una biblioteca − progettazione della biblioteca scolastica − fase realizzativa : spazi. materiali e regole − visita in libreria alla ricerca di libri − prestito dei libri a casa Percorso ”LE PAROLE MAGICHE” − verbalizzazione, scambi sulle esperienze di “lettura” di libri − Lettura di storie, rielaborazione − Mimiche e drammatizzazione − Laboratorio creativo di pregrafismo − Attività grafico-pittoriche-plastiche con l’utilizzo di materiale strutturato e non − Ideazione di storie e costruzione di libri − collaborazione delle famiglie per la costruzione di un libro

Comune di Pordenone COLLABORAZIONI Famiglie Biblioteca comunale Librerie della città SEZIONI COINVOLTE

Tutte

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