Eteroisia

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EteroIsia Un’esposizione eterotopica ed eterocronica


Layer Isia Il progetto nasce all’interno dell’ISIA di Urbino, con la volontà di studiare l’identità della scuola facendo una ricerca che va aldilà del concetto tradizionale di immagine coordinata e che tenta invece di indagare il luogo attraverso il suo stesso linguaggio e le sue narrazioni interne. Layer è un progetto di gruppo che vede l’identità della scuola come stratificazione (da qui il nome layer) invisibile di tante piccole microidentità che si sovrappongono nel tempo lasciando memorie e conoscenze come bene di scambio tra studenti, docenti e personale. Layer ha creato una pagina facebook (oggi principale piattaforma del racconto del sé individuale e sociale) per coinvolgere nella narrazione anche gli ex studenti ed ex docenti dell’ISIA. L’invito ha riscosso molto successo e numerosi membri del gruppo hanno pubblicato fotografie delle loro esperienze passate all’ISIA e ad Urbino durante il corso di studi. Successivamente le fotografie sono state scaricate ed archiviate dal gruppo.


EteroIsia. Un’esposizione eterotopica ed eterocronica. A partire dall’archivio fotografico di Layer Isia, abbiamo progettato un’esposizione di alcune tra le fotografie pubblicate su facebook dai membri del gruppo. Abbiamo scelto solo fotografie ambientate dentro la scuola (interni e giardino), le abbiamo stampate (rispettando il formato della schermata di facebook, compresi i commenti testuali) e montate su cavalletti di legno posizionando quest’ultimi in giro per la scuola durante l’evento Fisianomia 2012. La mostra prevedeva che ogni fotografia fosse esposta nello stesso luogo in cui era stata scattata in passato. In questo modo abbiamo tentato di dare una forma materiale al concetto di stratificazione dell’identità precedentemente intuito e sviluppato dal progetto Layer. Infatti nei luoghi della mostra abbiamo realizzato una sovrapposizione di oggetti spaziali (le fotografie, nei luoghi) e temporali (il luogo del passato, su quello del presente) che ha generato una sorta di eterotopia ed eterocronia, poiché ad ogni spazio materiale e temporale è stata sovrapposta l’immagine dello stesso spazio in un altro tempo (cosa che ha reso altro lo spazio).


Tra tutti questi luoghi, quelli che più mi interessano hanno la curiosa proprietà di essere in relazione con tutti gli altri luoghi, ma con una modalità che consente loro di sospendere, neutralizzare e invertire l’insieme dei rapporti che sono da essi stessi delineati, riflessi e rispecchiati. Le eterotopie sono connesse molto spesso alla suddivisione del tempo, cio’ significa che aprono a quelle che si potrebbero definire, per pura simmetria, delle eterocronie; l’eterotopia si mette a funzionare a pieno quando gli uomini si trovano in una sorta di rottura assoluta con il loro tempo tradizionale. Michel Foucault

Una volta un saggio alla domanda “Chi o cosa siamo noi?” rispose così: siamo la somma di tutto quello che è successo prima di noi, di tutto quello che è accaduto davanti ai nostri occhi, di tutto quello che ci è stato fatto, siamo ogni persona, ogni cosa la cui esistenza ci abbia influenzato o con la nostra esistenza abbia influenzato, siamo tutto ciò che accade dopo che non esistiamo più e ciò che non sarebbe accaduto se non fossimo mai esistiti dal film Almanya









Diploma Accademico di secondo livello FotograďŹ a dei Beni Culturali A.A. 2011-2012 Corso di Metodologia della comunicazione Marco Tortoioli Ricci Progetto di Lorenzo Marra Vera Teodori


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