Ludovico Quaroni _ Barene di San Giuliano

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Colui che volesse dai lembi estremi del progetto recarsi al centro doveva scendere attraverso le variazioni delle costruzioni residenziali a grappolo o a pettine (fig. 1 - 2), variati molto nelle forme, nelle aggregazioni e nei colori, per poi arrivare alla grande piastra (fig. 3) che raggiungeva almeno mezzo chilometro di ampiezza. fig. 1 fig. 3

Il sistema della piastra era interrotto nel tratto dietro il centro commerciale per far posto ai licei e agli istituti professionali che, come la bibliotca, avevano bisogno di una regolarità maggiore.

“Possiamo vedere le esperienze sul modulo reticolare della turbina o del nucleo o del grappolo come esperimenti appunto sul tessuto minore delle barene di san giuliano.” Ritroviamo “principi interni centrico-policentrici e l’adesione ambientale ad un luogo fatto della coninuità piena di contrasti dei vincoli che si inflettono si incrociano si slargano nel vuoto urbano.”

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fig. 2

genesi del progetto: l’edificato


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